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domenica 16 marzo 2025

Film 2353 - The Thin Red Line

Intro: Ages ago when I was still a teenager, I tried to watch this movie. I heard great things about it and I wanted to know what all the fuzz was about. 20 minutes in and I stopped. I remember thinking it started so slow, I felt I wasn't sure I could finish it. Decades have passed and, for watherver reason, a few weeks ago I remembered about this movie, remembered how I gave up when I tried to watch it the first time, and felt now it was the right time to give it a go.

Film 2353
: "The Thin Red Line" (1998), Terrence Malick
Watched on: My computer
Language: English
Watched with: No one
Thoughts: I wont' lie, it took all the patience I had in me to finish this movie. Not becuase it's bad - the very opposite - but it's so long (171 min) I wasn't sure I had it in me after a while.
That said, "The Thin Red Line" is extremely well made, I think you can tell that Malick is really interested in nature, a lot of the shots are actually just forest. It really does help you immerse yoursefl in the story, although including all these shots really encreases the runtime of the movie. Once you're at peace with that, you can really focus on the story.
There are a billion characters (and famous actors) in this movie, to the point that sometimes it's overwhelming. I was curious to see how the story would have handled so many storylines, but to be fair most of these famous actors that you read the name of on the poster are just there for a scene or two (George Clooney and John Travolta, for example), so that explains how they managed to secure so many famous names. It's still impressive how many famouse faces from that decade you recognize while watching the movie.
Overall, I really enjoyed "The Thin Red Line". In a way, it's more "poetic" than "Saving Private Ryan", although still very much grounded into reality, it has a way of telling its story differently, often stopping to focus on nature, a detail, a face. I liked this approach, in a way it gives you a moment to take all in, process the cruelty you just witnessed, the horrors of war. Funny enough, the two movies share similar topics and themes, they both faced against each other at the 1999 Oscars ceremony and they both lost Best Picture (still a massive scandal to this day) to "Shakespeare in Love".
Cast: Sean Penn, Adrien Brody, Jim Caviezel, Ben Chaplin, George Clooney, John Cusack, Woody Harrelson, Elias Koteas, Nick Nolte, John C. Reilly, Jared Leto, Tim Blake Nelson, Thomas Jane, Miranda Otto, John Travolta.
Box Office: $98.1 million
Worth a watch?: A tough watch, I won't lie. Definitely not a movie for all occasions or everybody, it handles a heavy topic (depicting a a fictionalized version of the Battle of Mount Austen, which was part of the Guadalcanal Campaign in the Pacific Theater of the Second World War) and it takes its time to do it. I really liked it, but I'm not sure I'd watch it again.
Awards: Nominated for 7 Oscars for Best Picture, Director, Adapted Screenplay, Cinematography, Editing, Original Dramatic Score, and Sound. Nominated for Best Foreign Film at the César Awards. The movie won the Golden Bear at the Berlin International Film Festival.
Key word: Bunker.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 28 maggio 2019

Film 1600 - Hail, Caesar!

Intro: Non morivo esattamente dalla voglia di vederlo, ma non so perché alla fine qualcosa mi ha convinto a recuperarlo.
Film 1600: "Hail, Caesar!" (2016) di Ethan Coen, Joel Coen
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non il miglior Coen, ma sicuramente godibile. Surreale come solo i due registi riescono, con un cast da sogno e una Hollywood da Golden Era ricreata alla perfezione, "Hail, Caesar!" riesce a intrattenere il suo pubblico a dovere tra qualche battuta e colpi di scena. Scarlett Johansson colpisce per il suo accento e Alden Ehrenreich riesce perfettamente a rendersi ridicolo. Nell'insieme non male.
Cast: Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton, Channing Tatum, Alison Pill, Wayne Knight, Christopher Lambert.
Box Office: $63.6 milioni
Vale o non vale: Sinceramente? Pensavo molto, molto peggio. E, invece, questa pellicola riesce ad equilibrare i suoi momenti comici e di satira grazie ad un cast stellare e bene in parte e una messa in scena onestamente molto bella da guardare.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per le Migliori scenografie.
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 15 giugno 2016

Film 1160 - Money Monster - L'altra faccia del denaro

Il film lo offriva la 3. La curiosità c'era. Dunque non ho esitato e mi sono fiondato al cinema!

Film 1160: "Money Monster - L'altra faccia del denaro" (2016) di Jodie Foster
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Non voglio dire che la carriera come attrice di Jodie Foster sia finita e per questo motivo si sia data alla regia, ma è innegabile che negli ultimi tempi la recitazione non riguardi le sue priorità (l'ultimo ruolo risale al 2013 di "Elysium"). Per quanto riguarda la sedia da direttore di tutta la "baracca", invece, l'impegno si è intensificato: al suo quarto lungometraggio, l'attrice 2 volte premio Oscar di recente ha anche diretto due episodi di "Orange Is the New Black" (per uno dei quali è stata candidata all'Emmy) e uno per "House of Cards". Insomma, mi pare sia più proiettata a stare dietro alla macchina da presa, piuttosto che davanti. Poco male, questo "Money Monster" mi è sembrato un netto miglioramento rispetto al precedente "Mr. Beaver".
Innanzitutto il tema trattato è decisamente più complesso e sfaccettato e presenta una vicenda certamente non facile; in secondo luogo il piglio, la regia e la realizzazione nel complesso di questa pellicola dimostra una maturità e una professionalità diverse rispetto all'ultimo precedente lavoro. Senza contare - ma questo è marginale - che gli attori qui presenti, nelle due figure dei protagonisti, sono di fatto stelle di Hollywood senza se e senza ma, che piacciano o meno: di conseguenza la risonanza mediatica, insieme alla presentazione ufficiale all'ultimo festival di Cannes, ha portato a questo titolo un certo risalto fino ad ora mancato agli appuntamenti da regista della Foster.
Contesto a parte, "Money Monster" vive di un feroce inizio della storia, capace di suscitare non poca suspense che, giocoforza, si perde in un finale che forse chiama in ballo troppe cose rispetto alla linearità narrativa intrapresa. Insieme all'inca***tissimo Jack O'Connell - sempre una valida scelta -, mi ha particolarmente sorpreso scoprire una Julia Roberts davvero in gran forma. Dove Clooney scimmiotta una conduzione volgarotta, veloce e moderna di un programma del mattino incentrato sull'economia, la Roberts risulta particolarmente credibile nel ruolo di regista dello stesso, capace tra l'altro di suscitare le simpatie di un pubblico che forse da un po' troppo aveva dimenticato che anche lei, in fondo, sappia recitare.
Il mix di elementi tirati in ballo qui, comunque, riesce a catturare a sufficienza l'attenzione di chi guarda, pur perdendo un po' di mordente, come si diceva, verso la fine. Quando si capisce chi sia davvero il cattivo della situazione, un po' della "magia" originale, un po' dello stordimento da linguaggio economico, un po' della tensione da presa in ostaggio che si era venuta a creare cede il passo ad un più scontato epilogo con annessa morale, monito a Wall Street e ciò che, in negativo, può rappresentare. Forse da questo punto di vista mi aspettavo un po' di più, ma in generale, comunque, non un titolo malvagio.
Cast: George Clooney, Julia Roberts, Jack O'Connell, Dominic West, Giancarlo Esposito, Caitriona Balfe.
Box Office: $76 milioni
Consigli: Julia Roberts convincente, Clooney non particolarmente incisivo, ritmi incalzanti da thriller moderno, tutto giocato tra dirette tv, reality, manipolazione dei media e del mercato globale. Non c'è male per quanto riguarda gli elementi sfoderati da questo "Money Monster" che non brillerà per originalità, ma riesce nell'intento di intrattenere e, soprattutto nel primo tempo, a lasciare stordito lo spettatore che cerca incuriosito la spiegazione del gesto estremo che sta dietro la premessa iniziale: e se un uomo armato prendesse in ostaggio il conduttore di un programma televisivo durante la diretta? Per la risposta, cercate questo film.
Parola chiave: IBIS.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 3 giugno 2016

Film 1149 - Out of Sight - Gli opposti si attraggono

Lo streaming, a sorpresa, mi ha proposto questo titolo che mi era sempre sfuggito. Così ho recuperato.

Film 1149: "Out of Sight - Gli opposti si attraggono" (1998) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non lo avevo mai visto e, francamente, ero molto molto curioso di scoprire come si fosse comportata la Lopez - che tutti sappiamo essere aspramente criticata quando si tratta di recitazione - con un regista di un certo spessore come Soderbergh.
Il risultato finale non è niente male e, anzi, la pellicola è piuttosto godibile. Le somiglianze con i toni e le atmosfere di "Jackie Brown" non sono poche e la presenza di Keaton, che qui riprende il ruolo di Ray Nicolette interpretato nel film di Tarantino, è solo la punta dell'iceberg.
In tutta onestà il vero punto debole dell'operazione, se così si può dire, è Clooney, che ho trovato un po' fiacco e ingessato, quasi che non si stesse divertendo. Chiaramente è una mia sensazione che, però, ha di fatto influenzato tutto il mio modo di percepire questo "Out of Sight". In ogni caso la storia è divertente (si evade di prigione e si rubano diamanti) e i toni pure, la narrazione scorre via liscia e tranquilla, c'è un cast davvero niente male - tra cui una giovanissimissima Viola Davis con cui la Lopez ha lavorato anche di recente nel non così male "Lila & Eve" - e il risultato finale è stato conforme alle aspettative, ovvero simpatico e di piacevole intrattenimento. Si vede e rivede.
Ps. Candidato a 2 Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale (tratta dal libro omonimo di Elmore Leonard) e montaggio.
Cast: George Clooney, Jennifer Lopez, Ving Rhames, Don Cheadle, Steve Zahn, Albert Brooks, Dennis Farina, Luis Guzmán, Isaiah Washington, Catherine Keener, Viola Davis, Michael Keaton, Samuel L. Jackson.
Box Office: $77.7 milioni
Consigli: JLo - dall'incredibile elisir di giovinezza - regala una delle sue interpretazioni più in parte e gioca le sue carte addirittura meglio di Clooney in questa pellicola d'azione che funziona, intrattiene e diverte a dovere. Chi ha amato "Jackie Brown" dovrebbe godere della stessa atmosfera, quasi della stessa fotografia (non so se dovuta allo streaming però, lo ammetto) e addirittura uno stesso personaggio. Gli altri non disdegneranno il film di Soderbergh, tra rapine, evasioni e numerosi morti sulla via. Un po' squadra da strapazzi, un po' "Orange Is The New Black", un po' faccette da "E.R." e un po' sindrome di Stoccolma, "Out of Sight - Gli opposti si attraggono" è un buon mix di azione, avventura e battute simpatiche cui si può davvero dare una chance (anche a distanza di 18 anni dall'uscita nelle sale).
Parola chiave: Diamanti.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 17 luglio 2015

Film 952 - Tomorrowland - Il mondo di domani

Ero molto interessato a vedere questo film, curioso di vedere se le buone premesse del trailer sarebbero state rispettate!

Film 952: "Tomorrowland - Il mondo di domani" (2015) di Brad Bird
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Diciamoci la verità... sembrava dovesse essere il film dell'anno e, invece, è solo un film. Sì, certo, il più recente che vede la presenza dell'ormai centellinato George Clooney nonché l'ultimo in ordine temporale delle produzioni Disney, ma a parte questi due fatti non rimane molto altro di peculiare. "Tomorrowland" è, sì, carino, ma niente di più.
Il gap tra la promozione monster che la Walt Disney Pictures ha investito (solo produrlo è costato 190 milioni di dollari) e il risultato finale (sia qualitativo che di introiti) è più che evidente e anche se la creazione di Brad Bird è visivamente potente e, sulla carta, narrativamente intrigante, di fatto c'è qualcosa che separa troppo ampiamente le buone premesse con l'effettivo prodotto finale.
Questa Tomorrowland è di fatto un'altra realtà cui possono accedere solo persone prescelte le cui doti o capacità siano in grado di produrre miglioramenti significativi per l'umanità. Ecco perché da bambino Frank Walker (Clooney) viene scelto da Athena (un'inquietantissima bambina androide) e portato nel futuristico mondo della spilletta con la "T". Le cose, però, non andranno come ci si potrebbe immaginare e, molti anni dopo, lo ritroviamo barbuto e trasandato, rinchiuso in casa e inospitale con la povera e disorientata Casey (Britt Robertson) che vorrebbe risposte dopo aver visitato lo "spot" che la stessa spilletta riproduce al tocco. Costretti per vari motivi a far comunella, i due metteranno insieme un piano per tornare su Tomorrowland a sistemare la situazione urgentissima del countdown alla Terra, destinata a distruggersi di lì a qualche settimana a causa di un evento catastrofico predetto da Frank che sembrerebbe inevitabile. O no?
Tutto di questa storia sembra divisibile in due parti: Terra e Tomorrowland, passato e presente, primo e secondo tempo e, in parallelo, parte più semplice e dove accadono meno cose e successiva fase in cui si susseguono tutti gli eventi incisivi della storia, nonché i più complessi da spiegare e più 'campati in aria'. Con quest'ultima affermazione non voglio dire che in una pellicola fantascientifica la spiegazione del perché la Terra stia andando in contro alla sua distruzione non abbia senso, ma semplicemente che quando viene fornita la spiegazione, non è soddisfacente quando si avrebbe voluto.
Quindi sì, "Tomorrowland - Il mondo di domani" regala buone scene d'azione, una bella colonna sonora, effetti speciali curatissimi, una bella fotografia e anche una certa nostalgia glam del passato, ma non riesce a creare quel pathos e quell'interesse nello spettatore che lo inducano a chiedersi come cavolo finirà la storia. Le trovate ci sono (la Tour Eiffel che è un'astronave!), ma sembrano più che altro una carrellata di idee molto fiche, per un risultato finale però un po' freddino. Peccato, i presupposti sembravano davvero molto buoni.
Ps. Il cast: George Clooney, Hugh Laurie, Britt Robertson, Raffey Cassidy, Tim McGraw, Kathryn Hahn, Keegan-Michael Key, Chris Bauer, Thomas Robinson, Pierce Gagnon, Judy Greer.
Box Office: $203.4 milioni
Consigli: Carino, classico film misto azione e fantascienza perfetto per distrarsi in queste calde giornate estive. Disimpegno, belle immagini, una carismatica protagonista e perfino il Dott. House. Non è un capolavoro e il finale rovina un po' le premesse, ma tutto sommato si lascia guardare volentieri.
Parola chiave: Profezia che si autoavvera.

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Bengi

martedì 4 novembre 2014

Film 810 - Gravity

Dopo un esame abbastanza pesante, ho scelto di farmi un regalo comprando questo DVD. Dopo più di un mese sono riuscito a vederlo...

Film 810: "Gravity" (2013) di Alfonso Cuarón
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questa volta ho optato per la versione originale in lingua e senza sottotitoli. In effetti gli aspetti legati alle procedure tecniche sono un po' complessi da capire - ma anche in italiano poi non è che posso dirmi ferratissimo - comunque la cosa ha influenzato davvero poco la visione. Essendo una pellicola che racconta la storia di due soli personaggi, una volta che la protagonista Sandra Bullock rimane sola è abbastanza facile seguire anche senza conoscere l'inglese così approfonditamente (però consiglierei i sottotitoli, nel caso di poca dimestichezza).
E' inutile, Cuarón secondo me ha sfornato un capolavoro del genere sci-fi. Suspense dall'inizio alla fine, empatia con la protagonista, effetti speciali mastodontici e una storia che ti incolla alla sedia. Bello, drammaticissimo, ti fa sudare freddo dall'ansia. Ce la farà la povera Ryan a tornare sulla terra?
Scelte di regia assolutamente azzeccate, un turbinio di emozioni che lo spettatore è forzato a vivere con la Bullock, si quando è inquadrata con primissimi piani sia quando ci viene imposta la sua visuale e noi come lei siamo persi nello spazio. La sensazione di smarrimento è totale, il panico agghiacciante, palpitazioni e fiato corto come se fossimo noi a roteare all'infinito, puntino bianco in un'oscurità perenne.
Se questo non è sufficiente a convincervi, bisogna aggiungere che gli effetti speciali sono da paura - anche senza il 3D si capisce bene che è il lavoro fatto è superlativo - e man mano che la poveretta si ritrova ad affrontare una nuova difficoltà e la sceneggiatura richiede un ulteriore sforzo di realismo, la computer grafica permette di realizzare in immagini scenari tanto catastrofici quanto plausibili per l'occhio umano.
Bello, potente e raccontato bene. Poco importa se scientificamente ha inesattezze, qui parliamo di fiction e le regole di una buona storia non per forza devo coincidere con una veridicità scientifica a prova di università e professori. Io ho davvero apprezzato anche questa seconda visione casalinga. 7 Oscar assolutamente meritati - e sì, secondo me Miglior film ci stava eccome - e una performance per la Bullock che molto più di "The Blind Side" avrebbe meritato un riconoscimento (ma poi come la batteva Cate Blanchett per "Blue Jasmine"?).
Film 605 - Gravity 3D
Box Office: $716,392,705
Consigli: Da vedere assolutamente! Meglio se con un buon impianto dolby e uno schermo come si deve, immersi nel buio e nel silenzio. "Gravity", se lo si lascia fare, può trasportare chi guarda all'interno della sua storia drammatica e al cardiopalma, regalando un'esperienza cinematografica forte e da ricordare. Chi ha attacchi di ansia forse dovrebbe desistere all'idea di vederlo... In ogni caso un bel film.
Parola chiave: Sopravvivere.

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Bengi

lunedì 24 febbraio 2014

Film 674 - Monuments Men

La 3 ci riporta al cinema, questa volta con un prodotto decisamente superiore per qualità agli ultimi che lo hanno preceduto.

Film 674: "Monuments Men" (2014) di George Clooney
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: "Un plotone dell'esercito americano, composto da critici ed esperti d'arte, direttori di musei ed elementi simili, durante la seconda guerra mondiale ha il compito di cercare e recuperare le opere d'arte trafugate nei paesi occupati dai nazisti per salvarle dall'ordine di distruggerle di Adolf Hitler e restituirle ai legittimi proprietari." - da Wikipedia. 'Elementi simili' a parte, quoto ogni parola.
Il nuovo film da regista (e attore. E sceneggiatore. E produttore) di George Clooney presenta il nobile intento di portare alla luce la bella storia di amore e sacrificio per l'arte, senza, però, suscitarne un vero e proprio trasporto. La combricola di esperti dell'arte trasformati in militanti dell'esercito è simpatica, ma non trascinante e l'umorismo di fondo della sceneggiatura spesso è un po' troppo sommerso per arrivare al pubblico generalista (per intenderci, durante la visione, nella mia sala c'erano ragazzi che si tiravano i pop-corn e ridacchiavano criticando la lentezza della pellicola, priva del brivido della guerra che si aspettavano).
Maleducazione da aspettative fuorvianti a parte, "The Monuments Men" rimane una pellicola ben girata e interpretata, che presenta un cast di tutto rispetto tra cui 4 premi Oscar (Clooney, Matt Damon, Cate Blanchett e Jean Dujardin), 2 candidati all'Oscar (Bill Murray, Bob Balaban), il vincitore del Golden Globe John Goodman e il candidato al Golden Globe Hugh Bonneville. Insomma, qualche valido motivo per andare a vederlo al cinema c'è.
Non bastasse questo, bisogna dire che la storia è sinceramente interessante e, per coloro che fossero appassionati di storia o di arte, la sceneggiatura offre certamente numerosi punti di interesse. Questo prodotto cinematografico, infatti, è tratto dall'opera omonima di Robert M. Edsel, a sua volta basata sui fatti realmente accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Quindi il risultato finale è meno riuscito di quanto sperassi prima di vedere il film, ma ha certo i suoi pregi. L'inizio è un po' lento e forse qualche parte si sarebbe potuta accorciare, ma comunque quando si entra nel vivo dei vari intrecci narrativi la storia ingrana la marcia giusta e il tutto procede senza intoppi fino alla fine.
Ps. Cameo del compositore parigino Alexandre Desplat qui anche autore della colonna sonora. Desplat, a quota sei candidature, è in lizza anche quest'anno per l'Oscar alla Miglior colonna sonora del film "Philomena".
Box Office: $84,450,000 (ad oggi)
Consigli: Carino ed interessante Ha certamente i suoi pregi, primo fra tutti quello di portare il messaggio dell'importanza dell'arte nella cultura di ogni popolo. Va detto, però, che è un film di guerra non sulla guerra o, per precisione, non su come la guerra viene oggi rappresentata nei film (azione, sparatorie, esplosioni, rumore, rumore, rumore). Il risultato finale è comunque positivo, soprattutto grazie al buon cast.
Parola chiave: Opere d'arte.

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Bengi

martedì 29 ottobre 2013

Film 605 - Gravity 3D

Sandra Bullock è tornata alla grande parte 2.


Film 605: "Gravity" (2013) di Alfonso Cuarón
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Praticamente un film a due, "Gravity" anche solo per questo è una grande scommessa vinta. Sandra Bullock, che fino a pochi anni fa non sarebbe nemmeno stata presa in considerazione per il ruolo, dimostra, invece, di saper reggere sulle proprie spalle un intero blockbuster con forza e determinazione. Sono rimasto letteralmente ipnotizzato.
La visione in 3D degli zigomi di Sandra e del suo amico George Clooney non mi ha per nulla infastidito e, anzi, è riuscita in un coinvolgimento più realistico che nemmeno immaginavo. Le grandi scene distruttive, visivamente potenti, vengono esaltate dalla fuoriuscita di oggetti dallo schermo, con qualche scena in cui lo spettatore tenta di schivare uno dei detriti che gli si dirige inevitabilmente in faccia. Quindi si presenta in un paio di occasioni anche un sottotesto ludico da parco divertimenti che coinvolge piacevolmente.
Nonostante questo aspetto marginale - creato, neanche a dirlo, grazie all'enorme lavoro di effetti speciali sapientemente adoperati - "Gravity" rimane comunque una pellicola che tenta un approccio non solamente visivo e spettacolare, ma si concentra anche su una trama che, grazie al cielo, c'è. E' vero che il destino pare accanirsi un po' troppo - alla lunga - sulla povera Ryan Stone dispersa e sola nello spazio, ma ogni disastro apparentemente irrisolvibile diventa per lo spettatore motivo di suspense e tensione altissima. Come riuscirà la poveretta a cavarsela per l'ennesima volta?
Questa è la domanda più ricorrente durante la visione dell'ultima fatica di Cuarón (assente in sala dal 2006 dopo il faticoso "I figli degli uomini") e, nonostante la ripetizione durante i 91 minuti di pellicola, la risposta che man mano viene fornita dalla trama è sempre maledettamente intrigante e soddisfacente. Un susseguirsi di sfighe - sì, diciamocelo pure - che costituiranno il percorso di formazione (quasi un training) nello spazio della Stone che, dopo aver perso i suoi compagni di missione, sarà costretta, lei che non è nemmeno un vero astronauta, a sopravvivere all'incertezza del ritorno a casa, dopo che la sua missione è disastrosamente fallita.
Il viaggio che la donna dovrà affrontare dentro di sé è certamente accelerato dalla cornice di solitudine e infinita desolazione che la circonda, prima spinta al confronto coi suoi demoni interiori dal compagno di missione Matt Kowalski, poi aiutata dalla disperazione e dal ritrovato appiglio per la vita a tentare un tutto per tutto nel tragitto verso la Terra.
La donna che uscirà dalla capsula di salvataggio sarà la nuova Stone, rinata conscia e consapevole del suo fortissimo io, nuovamente attaccata a una Terra e una vita che aveva da tempo disimparato ad amare. In questo senso "Gravity" è la storia della gestazione di un nuovo io lucido e consapevole.
Dall'altra parte, come si diceva, abbiamo invece la rappresentazione spettacolare di una storia ambientata chilometri sopra la nostra testa, fatta di silenzio e buio, ambientata in quello spazio di cui siamo soliti soltanto immaginare. 

Non sono state poche, infatti, le contestazioni puramente scientifiche legate alla vicenda, con alcuni ex astronauti critici nei confronti di certi passaggi enfatizzati in nome della spettacolarità. Al di là della veridicità scientifica, però, va detto che anche se queste manipolazioni in funzione di un effetto maggiorato potrebbero sembrare quasi un giocare sporco, il risultato, invece, è assolutamente armonico. La trama bilancia perfettamente gli snodi critici con una realizzazione drammatica, sì, ma che non calca mai la mano oltre al limite funzionale alla storia stessa. Non vi è mai la sensazione, infatti, che si sia di fronte ad effetti speciali utilizzati per raccontare una serie di scene che si susseguono senza un filo conduttore. "Gravity", così, risulta anche in quest'ottica effettivamente una vittoria, ormai raro esempio di narrazione in grado di sottomettere la tecnologia alla fantasia di un racconto e non viceversa.
Ho apprezzato moltissimo questo prodotto cinematografico, grande esempio di intrattenimento dei giorni nostri, capace di utilizzare intelligentemente le migliori tecnologie disponibili al fine di raccontare una storia semplicissima (perché "Apollo 13" esiste già dal lontano 1995) e di arricchirla proprio grazie all'apporto tecnico. 
Inutile dire che, se l'Academy avrà abbastanza memoria, "Gravity" potrebbe avere ottime speranze per ricevere qualche nomination ai prossimi Oscar (sceneggiatura, effetti speciali, colonna sonora, montaggio e, azzardo, anche Sandra Bullock miglior attrice) portando a casa quasi certamente quella per i visual effects. Cuarón si è rivelato capace narratore, confrontandosi con una nuova sfida e portando a casa un risultato ottimale.
Bel film!
Ps. "Gravity", che ha aperto la 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ad oggi ha incassato $364,049,748 in tutto il mondo.
Consigli: Possibilmente da vedere assolutamente al cinema. Vederlo in 3D mi è piaciuto e devo dire che la cosa mi a sorpreso non poco.
Per godere totalmente di questo prodotto di intrattenimento, meglio evitare di porsi troppe domande su come potrebbe catastroficamente andare a finire e, invece, lasciarsi trasportare dall'ansia e dalla preoccupazione per le vicende della povera Ryan Stone.
Parola chiave: Allucinazione.

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Bengi

lunedì 15 aprile 2013

Film 531 - Le idi di marzo

Sempre stato curioso di vederlo. Ecco l'occasione giusta: le feste pasquali!


Film 531: "Le idi di marzo" (2011) di George Clooney
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sapevo solo che parlasse di politica, che sullo schermo lo scontro era fra Ryan Gosling e George Clooney e che non a tutti fosse piaciuto. Non molto, insomma, per essere una delle pellicole più chiacchierate di un paio di stagioni fa.
Già, perchè Mr. Gosling con "Le idi di marzo" e "Crazy, Stupid, Love." nel 2011-12 ha fatto veramente il botto, esplodendo a livello mediatico quale sex-symbol e attore capace di misurarsi in ruoli difficili o divertenti, spigliati o drammatici. Insomma, adesso anche Ryan tutto può.
A differenza di Ryan Reynolds, il cui effetto exploit si è rovinato a causa di un "Lanterna verde" piuttosto moscio, questo Ryan è riuscito a costruire l'immagine di bello e, soprattutto bravo, che si sposa perfettamente con l'immagine pubblica di George Clooney, da anni considerato uno che, oltre ad essere affascinante, è anche piuttosto capace di fare il suo mestiere (o mestieri, visto che da attore si è perfettamente calato nei panni di sceneggiatore e regista). La premessa per "Le idi di marzo", insomma, era allettante, ma non era l'unico fattore in ballo.
Alcuni commenti al film, infatti, mi erano arrivati tiepidi, se non addirittura freddini. Sembrava che le aspettative rispetto all'ultima fatica di Clooney fossero state disattese. L'approccio al film, quindi, era duplice curiosità: mi sarebbe piaciuto o alla fine sarei rimasto deluso anche io?
Ad essere totalmente onesti, "The Ides of March" non mi ha per nulla lasciato insoddisfatto, nonostante il mio approccio 'guardingo'. L'atmosfera apparentemente pacata è limpida sarà smascherata dalla trama in maniera interessante e intelligente, lasciando lo spazio, per il resto della pellicola, ad una tensione generale impalpabile ma sempre maledettamente presente. E la domanda sarà sempre: il Governatore Mike Morris è o non è colpevole?
L'intrigo, il potere, i compromessi e le verità delle persone sono tutti temi che mi appassionano sempre in un film, quindi man mano che la storia si evolveva ero sempre più interessato a capire come si sarebbe venuto a risolvere il tutto. L'idealismo iniziale, i valori della politica e l'etica delle persone sono tutte tematiche che finiranno per dover scontrarsi con i meccanismi umani più scotati e deludenti: carriera, arrivismo, tornaconto personale e, chiaramente, la gestione del potere. Anche i più 'puri' dovranno sporcarsi le mani, scendere a patti con i propri errori e sacrificare qualcosa in funzione di un obiettivo più grande: che sia la carriera politica, che sia il tenersi il proprio lavoro o prendersi una sonora rivincita.
La 'caduta agli Inferi' di Stephen Meyers/Gosling è ben architettata e pensata e la sceneggitura composta di meccanismi narrativi su più livelli, viene lentamente districata durante i 100 minuti di pellicola, con un crescendo nel finale proprio quando sarebbe sembrato tutto finito per Meyers. Il gioco d'astuzia, bilanciato da buone idee e bei dialoghi, funziona bene e lascia certamente soddisfatti. E' il prezzo richiesto al personaggio che, invece, lascia un po' di amaro in bocca.
Il percorso di del giovane e motivato Stephen, quindi, regge bene le sorti di una storia in cui fanno capolino una serie di altri personaggi ognuno con qualcosa da nascondere, il Governatore in primis. Il suo segreto - che ha un nome: Molly Stearns/Evan Rachel Wood - sarà il fulcro di tutta la vicenda, cui ruoteranno attorno una serie di avvenimenti che saranno necessariamente influenzati dal misterioso segreto (che, per carità, non è nulla di nuovo).
Sebbene i temi presentati non siano di originalità assoluta, il mix rende bene e, sullo schermo, tutto funziona a dovere: ci sono tensione e pathos, una buona sceneggiatura e un cast veramente all'altezza (oltre ai già citati sono presenti anche i premi Oscar Marisa Tomei e Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti e Jeffrey Wright). Insomma, sono rimasto soddisfatto da queste 'idi'. E George Clooney sa quello che fa.
Ps. Una nomination all'Oscar per la sceneggiatura, 4 ai Golden Globes (film drammatico, regia, attore protagonista e sceneggiatura) e $75,993,061 di incasso mondiale.
Consigli: Cast ricco e capace, bella fotografia e colonna sonora (di Alexandre Desplat), trama interessante e ben sviluppata (basata sull'opera teatrale "Farragut North" di Beau Willimon. Vale la pena di dargli un'opportunità se il genere politico con intrighi, giochi di potere e corruzione vi appassiona.
Parola chiave: Biglietto d'addio.

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Bengi

lunedì 25 febbraio 2013

Oscar 2013: i vincitori

Allora va detto subito che non sono soddisfatto da questa 85esima edizione degli Academy Awards. In primis perchè han vinto tutti, non ha vinto nessuno; poi perchè "Il lato positivo" è un film talmente deludente che, anche se amo Jennifer Lawrence a prescindere e sono felice che le abbiano conferito un premio, dato che è brava, rimango comunque dell'idea che premiare quella pellicola sia una specie di affronto.
Lamento a parte, questa edizione 2013 è segnata dal numero 2.
Due a testa, infatti, le nomination collezionate da entrambe le vincitrici Anne Hathaway e Jennifer Lawrence prima di vincere la statuetta questa notte; giunti alla seconda nomination (senza aver vinto), anche Jessica Chastain, Naomi Watts, Helen Hunt, Jacki Weaver e Tim Burton (come la moglie Helena Bonham Carter); due gli Oscar di Christoph Waltz al pari dei due vinti da "Django Unchained" che lo ha visto trionfare insieme a Quentin Tarantino (anche lui a quota 2!); due gli Oscar alla regia di Ang Lee che, dopo quello per "I segreti di Brokeback Mountain" del 2006, vince per "Vita di Pi"; a quota due anche i vincitori del premio come Miglior film Ben Affleck e George Clooney; due le statuette portate a casa da "Lincoln" e "Skyfall" che, caso rarissimo (è la sesta volta che accade in 85 edizioni), deve condividere il premio per il Miglior montaggio sonoro con un'altra pellicola, "Zero Dark Thirty", con la quale condivide il podio per l'ex aequo.
Insomma, curiose coincidenze per un'edizione priva di vere e proprie sorprese - basta, non parlo più della Lawrence - e grandi slanci verso scelte inaspettate. Nessuno, infatti, si aspettava che Anne Hatahway potesse non vincere (sono mesi che lo dico, prima ancora che incominciasse la stagione dei premi) e stesso discorso per Waltz. Personalmente sugli attori protagonisti ero più incerto: in dubbio tra la Lawrence e Jessica Chastain (che, visto il film, avrei nettamente preferito) e tra Hugh Jackman e Daniel Day-Lewis (adesso a quota 3 Oscar, l'unico attore ad averli tutti nella categoria Miglior attore protagonista).
Forse speravo in qualcosa di più per "Anna Karenina" e "Skyfall" (troppo facile puntare solo su Adele) e, inevitabilmente e nostalgicamente per "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato".
"Argo" Miglior film è un grandissimo riscatto per Ben Affleck che, dopo tanti anni di etichetta da 'serie B', torna a brillare grazie alla pellicola che ha prodotto (insieme a Clooney), diretto e interpretato: mi è piaciuta, ma non ne sono rimasto inevitabilmente innamorato. Meglio di "Silver Linings Playbook", per carità, ma in generale devo dire che tutti i film che ho visto per questa edizione degli Oscar non mi hanno particolarmente fatto 'innamorare' di loro.
Lo show di Seth MacFarlane comunque è stato piacevole e spesso divertente. Abbiamo scoperto che sa cantare, è di bella presenza e snocciola battute con una nonchalance piuttosto piacevole. Durante la cerimonia, poi, una serie di numeri e tributi, nonché le esibizioni delle canzoni in nomination (non tutte).
Il tributo al musical è stato bellissimo: si parte con "Chicago" - Catherine Zeta-Jones tirata in volto, ma in formissima, canta e balla "All that jazz" -, passando per "Dreamgirls" - Jennifer Hudson non ha più physique du rôle del suo personaggio Effie White, ma grida come un'indemoniata alla fine dei suoi giorni - per terminare con, inevitabilmente, "Les Misérables" - tutto il cast sul palco (Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Helena Bonham Carter, Sacha Baron Cohen, Samantha Barks) per un incrocio di voci rovinato solo da Crowe, ma che in generale è di fortissimo impatto -. Da notare che tutte e tre le pellicole omaggiate hanno vinto nella categoria Miglior attrice non protagonista. Un caso?
Riuscito solo in parte, invece, l'omaggio ai 50 anni di 007, con una Shirley Bassey (classe 1937!) non in formissima ma che si riprende con l'acuto finale. Avrei scelto "Diamonds are forever" piuttosto che "Goldfinger" e, in ogni caso, un tributo veramente scarno. Bene, invece, il live di Adele che dimostra di essere rimasta sempre la stessa nonostante l'operazione alle corde vocali, il parto e, in generale, il periodo ritirato seguito ad entrambi gli eventi. Norah Jones, che ha interpretato la canzone del film "Ted" dal titolo "Everybody Needs a Best Friend" (scritta proprio dal presentatore Seth MacFarlane), non è risultata particolarmente incisiva, ma forse c'era poca spinta da parte sua e perchè era la canzone, non lei ad essere in lizza per la statuetta e perchè, forse, si sapeva già che avrebbe vinto "Skyfall". Infine Barbra Streisand rimane Barbra Streisand (anche se la canzone "The Way We Were" non mi ha particolarmente entusiasmato).
Tutto sommato, quindi, non proprio una cerimonia innovativa: "Vita di Pi" 4 premi, 3 per "Argo" e "Les Misérables", mentre due premi sono andati a "Django Unchained", "Lincoln" e "Skyfall"; fermi a 1 "Anna Karenina", "Zero Dark Thirty", "Il Lato Positivo - Silver Linings Playbook", "Amour" (Miglior film straniero) e "Ribelle - The Brave" (Miglior film d'animazione). Quindi, come dicevo all'inizio, hanno vinto un po' tutti, ma di fatto non è stato decretato un vero e proprio vincitore assoluto. Si poteva fare meglio, si potevano premiare più (altri film), si poteva evitare di candidarne certi altri. Ma, inutile dirlo, è andata così. E sono davvero contento per Anne Hathaway.

Di seguito la lista dei vincitori con annessi i voti di chi ha voluto partecipare, con me, al solito tentativo di indovinare chi avrebbe trionfato nelle varie categorie. Così ci saranno la B (di Bengiamino), la L (di Leoo) e Lv (per Livia) e i soliti simboli chi secondo me vincerà (*) e chi, invece, vorrei che vincesse (§). Il punteggio (* = 1 punto, § = 1/2 punto, *§ = 1 punto) può avere un totale di 24. The 85th Annual Academy Awards

Best Motion Picture of the Year
Nominees:
*B §Lv Argo (2012): Grant Heslov, Ben Affleck, George Clooney
*L Django Unchained (2012): Stacey Sher, Reginald Hudlin, Pilar Savone
§ B, L Les Misérables (2012): Tim Bevan, Eric Fellner, Debra Hayward, Cameron Mackintosh
*Lv Lincoln (2012): Steven Spielberg, Kathleen Kennedy


Best Performance by an Actor in a Leading Role
Nominees:
*L, Lv Daniel Day-Lewis for Lincoln (2012)
*B §Lv Hugh Jackman for Les Misérables (2012)
§B, L Joaquin Phoenix for The Master (2012)

Best Performance by an Actress in a Leading Role
Nominees:
*Lv §B, L Jessica Chastain for Zero Dark Thirty (2012)
*B, L Jennifer Lawrence for Il lato positivo (2012)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role
Nominees:
§L Philip Seymour Hoffman for The Master (2012)
*L §B, Lv Tommy Lee Jones for Lincoln (2012)
*B, Lv Christoph Waltz for Django Unchained (2012)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role
Nominees:
§B Amy Adams for The Master (2012)
*B, L, Lv Anne Hathaway for Les Misérables (2012)

Best Achievement in Directing
Nominees:
§B, Lv Michael Haneke for Amour (2012)
*L, Lv Ang Lee for Vita di Pi (2012)
*B David O. Russell for Il lato positivo (2012)
§L Steven Spielberg for Lincoln (2012)

Best Writing, Screenplay Written Directly for the Screen
Nominees:
§B Django Unchained (2012): Quentin Tarantino
*B, L, Lv Zero Dark Thirty (2012): Mark Boal

Best Writing, Screenplay Based on Material Previously Produced or Published
Nominees:
*L, Lv §B Argo (2012): Chris Terrio
§L Lincoln (2012): Tony Kushner
*B Il lato positivo (2012): David O. Russell

Best Animated Feature Film of the Year
Nominees:
*B, L, Lv Ribelle - The Brave (2012): Mark Andrews, Brenda Chapman
§B, L Frankenweenie (2012): Tim Burton
§Lv Ralph Spaccatutto (2012): Rich Moore

Best Foreign Language Film of the Year
Nominees:
*B, L, Lv Amour (2012)(Austria)
§Lv No (2012/I)(Chile)
§B En kongelig affære (2012)(Denmark)
§L Kon-Tiki (2012)(Norway)

Best Achievement in Cinematography
Nominees:
*L §B Anna Karenina (2012/I): Seamus McGarvey
*B, Lv Vita di Pi (2012): Claudio Miranda

Best Achievement in Editing
Nominees:
§B Argo (2012): William Goldenberg
*B Vita di Pi (2012): Tim Squyres
*L, Lv Zero Dark Thirty (2012): William Goldenberg, Dylan Tichenor

Best Achievement in Production Design
Nominees:
*B, L Anna Karenina (2012/I): Sarah Greenwood, Katie Spencer
*Lv §B Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012): Dan Hennah, Ra Vincent, Simon Bright
§Lv Lincoln (2012): Rick Carter, Jim Erickson

Best Achievement in Costume Design
Nominees:
*B, L, Lv Anna Karenina (2012/I): Jacqueline Durran
§B Biancaneve (2012/I): Eiko Ishioka (postuma)

Best Achievement in Makeup and Hairstyling
Nominees:
*Lv §B Hitchcock (2012): Howard Berger, Peter Montagna, Martin Samuel
*B Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012): Peter King, Rick Findlater, Tami Lane
*L Les Misérables (2012): Lisa Westcott, Julie Dartnell

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Score
Nominees:
§B Argo (2012): Alexandre Desplat
*B Vita di Pi (2012): Mychael Danna
*L Lincoln (2012): John Williams
*Lv Skyfall (2012): Thomas Newman

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Song
Nominees:
§Lv Les Misérables (2012): Alain Boublil, Claude-Michel Schönberg, Herbert Kretzmer("Suddenly")
Vita di Pi (2012): Mychael Danna, Bombay Jayshree("Pi's Lullaby")
*B, L, Lv Skyfall (2012): Adele, Paul Epworth ("Skyfall")

Best Achievement in Sound Mixing
Nominees:
*Lv §B, L Les Misérables (2012): Andy Nelson, Mark Paterson, Simon Hayes 

*L Lincoln (2012): Andy Nelson, Gary Rydstrom, Ron Judkins
*B §Lv Skyfall (2012): Scott Millan, Greg P. Russell, Stuart Wilson

Best Achievement in Sound Editing Nominees:
*B Django Unchained (2012): Wylie Stateman
§B, Lv Skyfall (2012): Per Hallberg, Karen M. Baker
*L, Lv Zero Dark Thirty (2012): Paul N.J. Ottosson

Best Achievement in Visual Effects Nominees:
§B Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012): Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, R. Christopher White 

*B §Lv Vita di Pi (2012): Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik De Boer, Donald Elliott
*L Prometheus (2012/I): Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley, Martin Hill

Best Documentary, Features
Nominees:
*B How to Survive a Plague (2012): To Be Determined
*L §B Searching for Sugar Man (2012): To Be Determined

Best Documentary, Short Subjects
Nominees:
*B Inocente (2012): Sean Fine, Andrea Nix
§B, L Open Heart (2013): Kief Davidson, Cori Shepherd Stern
*L Redemption (2012/V): Jon Alpert, Matthew O'Neill

Best Short Film, Animated
Nominees:
 
§B Fresh Guacamole (2012): PES
Paperman (2012): John Kahrs 

*B, L The Simpsons: The Longest Daycare (2012): David Silverman

Best Short Film, Live Action
Nominees:
*L Buzkashi Boys (2012): Sam French, Ariel Nasr
§B Curfew (2012/I): Shawn Christensen
*B Dood van een Schaduw (2012): Tom Van Avermaet, Ellen De Waele


Livia non ha votato per le categorie riguardanti i corti quindi il suo totale poteva essere al massimo 20 (per la precisione 20 e 1/2 dato che ha azzeccato l'ex aequo in pieno!).
Da notare che tutti e tre avevamo previsto la vittoria della Hathway come certa, così come la vittoria di "Ribelle - The Brave", "Amour", i costumi di "Anna Karenina" e la canzone di Adele, mentre ci aspettavamo premiassero alla sceneggiatura "Zero Dark Thirty".
In definitiva, comunque, ecco i punteggi: Bengiamino (15½/24), Leoo (12½/24) e Livia (14/20). In proporzione, avrebbe vinto Livia!
Ric


giovedì 12 aprile 2012

David di Donatello 2012: le nomination

Facciamocene una ragione: i David di Donatello non saranno mai gli Oscar né ci andranno mai vicino.
A livello internazionale sono considerati quanto poteva esserlo il Telegatto e, per mancanza di una vera buona gestione della manifestazione - che la elevi a qualcosa di più esclusivo e mondano, oltre che rinomato - rimane sempre più simile ad un baraccone malgestito che a una cerimonia di premiazione. Ricordo perfettamente che, durante un'edizione di qualche anno fa (quando ancora interessava a qualcuno mandare in prima serata un evento del genere, magari per autocelebrarci almeno in qualcosa) condotta da Milly Carlucci, pioveva dentro lo studio... Stendiamo un velo pietoso.

Ormai dei David rimangono solo nomination, vincitori e vinti di ogni edizione e, anche questa, farà il suo corso nel giro di meno di un mese. Oggi annunciate le candidature, il 4 maggio la premiazione. E caviamoci anche sto dente.
Sorpresa delle sorprese, in nomination praticamente tutti i film italiani che hanno fatto capolino nelle sale nella stagione passata (ma anche piuttosto recente, a dire il vero, essendo presente anche l'ultimo film di Verdone uscito i primi di marzo). Come al solito c'è un generico calderone adibito a contenere la massa produttiva cinematografica nostrana anche perchè, diciamocelo, non si può contare su una produzione così massiccia di film in Italia, specialmente escludendo metà dei titoli filo-cinepanettone & co. E così non c'è da stupirsi che rimangano i titoli che vediamo elencati nelle nomination. Su tutti spiccano "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana (16 nomination), "Habemus Papam" di Moretti (15), "This Must Be the Place" di Paolo Sorrentino (14) e, con 8 candidature, "Cesare deve morire" dei fratelli Taviani e "Magnifica Presenza" di Ozpetek. Per il resto candidature sparse per "ACAB – All Cops Are Bastards", "Scialla! (Stai sereno)", "Benvenuti al Nord", "La kryptonite nella borsa", "Terraferma", "Io sono Li".
Per quanto riguarda i titoli stranieri, scontate le nomination a "The Artist", "Hugo Cabret" e, forse, "Quasi amici". Sorpresa per "Drive", "Le idi di marzo" e "Carnage", agli ultimi Oscar totalmente snobbato.
Infine ecco la lista delle categorie con i rispettivi candidati.

CANDIDATURE PREMI DAVID 2011-2012

Miglior film
CESARE DEVE MORIRE
HABEMUS PAPAM
ROMANZO DI UNA STRAGE
TERRAFERMA
THIS MUST BE THE PLACE

Miglior regista
Paolo TAVIANI, Vittorio TAVIANI – Cesare deve morire
Nanni MORETTI – Habemus Papam
Ferzan OZPETEK – Magnifica presenza
Marco Tullio GIORDANA – Romanzo di una strage
Emanuele CRIALESE - Terraferma
Paolo SORRENTINO – This Must Be the Place

Miglior regista esordiente
Stefano SOLLIMA – ACAB – All Cops Are Bastards
Alice ROHRWACHER – Corpo celeste
Andrea SEGRE – Io sono Li
Guido LOMBARDI – La-bas educazione criminale
Francesco BRUNI – Scialla! (Stai sereno)

Migliore sceneggiatura
Paolo TAVIANI, Vittorio TAVIANI, Fabio CAVALLI – Cesare deve morire
Nanni MORETTI, Francesco PICCOLO, Federica PONTREMOLI – Habemus Papam
Marco Tullio GIORDANA, Sandro PETRAGLIA, Stefano RULLI – Romanzo di una strage
Francesco BRUNI – Scialla! (Stai sereno)
Paolo SORRENTINO, Umberto CONTARELLO – This Must Be the Place

Miglior produttore
Grazia VOLPI per Kaos Cinematografica -Cesare deve morire
Nanni MORETTI per Sacher Film, Domenico PROCACCI per Fandango – Habemus Papam
Francesco BONSEMBIANTE per Jolefilm – Io sono Li
Riccardo TOZZI, Giovanni STABILINI,Marco CHIMENZ per Cattleya – Romanzo di una strage
Nicola GIULIANO, Andrea OCCHIPINTI, Francesca CIMA, Medusa Film - This Must Be the Place

Migliore attrice protagonista
Zhao TAO – Io sono Li
Valeria GOLINO – La kryptonite nella borsa
Claudia GERINI - Il mio domani
Micaela RAMAZZOTTI -Posti in piedi in paradiso
Donatella FINOCCHIARO – Terraferma

Migliore attore protagonista
Michel PICCOLI – Habemus Papam
Elio GERMANO – Magnifica presenza
Marco GIALLINI – Posti in piedi in paradiso
Valerio MASTANDREA – Romanzo di una strage
Fabrizio BENTIVOGLIO – Scialla! (Stai sereno)

Migliore attrice non protagonista
Anita CAPRIOLI – Corpo celeste
Margherita BUY – Habemus Papam
Cristiana CAPOTONDI – La kryptonite nella borsa
Michela CESCON - Romanzo di una strage
Barbora BOBULOVA – Scialla! (Stai sereno)

Migliore attore non protagonista
Marco GIALLINI – ACAB – All Cops Are Bastards
Renato SCARPA – Habemus Papam
Giuseppe BATTISTON – Io sono Li
Pierfrancesco FAVINO – Romanzo di una strage
Fabrizio GIFUNI – Romanzo di una strage

Migliore direttore della fotografia
PaoloCARNERA – ACAB – All Cops Are Bastards
Simone ZAMPAGNI – Cesare deve morire
Alessandro PESCI - Habemus Papam
Roberto FORZA – Romanzo di una strage
Luca BIGAZZI – This Must Be the Place

Miglior musicista
Umberto SCIPIONE – Benvenuti al Nord
Giuliano TAVIANI, Carmelo TRAVIA – Cesare deve morire
Franco PIERSANTI – Habemus Papam
Pasquale CATALANO - Magnifica presenza
David BYRNE – This Must Be the Place

Migliore canzone originale
SOMETIMES, musica di Umberto SCIPIONE,testi di Alessia SCIPIONE – Benvenuti al Nord
GITMEM DAHA,musica e interpretazione di Sezen AKSU,testi di Yildirim TURKER – Magnifica presenza
THERESE, musica di Gaetano CURRERI, Andrea FORNILI, testi di Angelica CARONIA, Gaetano CURRERI,Andrea FORNILI, interpretata da Angelica PONTI – Posti in piedi in paradiso
SCIALLA!, musica, testi ed interpretazione di Amir ISSAA & CAESAR PRODUCTIONS – Scialla! (Stai sereno)
IF IT FALLS, IT FALLS, musica di David BYRNE, testi di Will OLDHAM, interpretata da Michael BRUNNOCK – This Must Be the Place

Miglior scenografo
Paola BIZZARRI – Habemus Papam
Francesco FRIGERI - L’industriale
Andrea CRISANTI – Magnifica presenza
Giancarlo BASILI - Romanzo di una strage
Stefania CELLA – This Must Be the Place

Miglior costumista
Lina NERLI TAVIANI – Habemus Papam
Rossano MARCHI – La kryptonite nella borsa
Alessandro LAI – Magnifica presenza
Francesca Livia SARTORI – Romanzo di una strage
Karen PATCH -This Must Be the Place

Miglior truccatore
Manlio ROCCHETTI – ACAB – All Cops Are Bastards
Maurizio FAZZINI – La kryptonite nella borsa
Ermanno SPERA – Magnifica presenza
Enrico IACOPONI – Romanzo di una strage
Luisa ABEL – This Must Be the Place

Migliore acconciatore
Carlo BARUCCI – Habemus Papam
Mauro TAMAGNINI – La kryptonite nella borsa
Francesca DE SIMONE – Magnifica presenza
Ferdinando MEROLLA – Romanzo di una strage
Kim SANTANTONIO – This Must Be the Place

Migliore montatore
Patrizio MARONE – ACAB – All Cops Are Bastards
Roberto PERPIGNANI – Cesare deve morire
Esmeralda CALABRIA – Habemus Papam
Francesca CALVELLI – Romanzo di una strage
Cristiano TRAVAGLIOLI – This Must Be the Place

Miglior fonico di presa diretta
Gilberto MARTINELLI – ACAB – All Cops Are Bastards
Benito ALCHIMEDE, Brando MOSCA – Cesare deve morire
Alessandro ZANON – Habemus Papam
Fulgenzio CECCON - Romanzo di una strage
Ray CROSS, William SAROKIN – This Must Be the Place

Migliori effetti speciali visivi
PALANTIR DIGITAL MEDIA – L’arrivo di Wang
Mario ZANOT – STORYTELLER – Habemus Papam
Stefano MARINONI e Paola TRISOGLIO per VISUALOGIE - Romanzo di una strage
Stefano MARINONI e Paola TRISOGLIO perVISUALOGIE, Rodolfo MIGLIARI per CHROMATICA – This Must Be the Place
RAINBOW CGI – L’ultimo terrestre

Miglior film dell’Unione Europea
CARNAGE – Roman POLANSKI
MELANCHOLIA - Lars VON TRIER
MIRACOLO A LE HAVRE – Aki KAURISMAKI
QUASI AMICI – Olivier NAKACHE, Eric TOLEDANO
THE ARTIST – Michel HAZANAVICIUS

Miglior film straniero
DRIVE – Nicolas WINDING REFN
HUGO CABRET – Martin SCORSESE
LE IDI DI MARZO – George CLOONEY
THE TREE OF LIFE - Terrence MALICK
UNA SEPARAZIONE – Asghar FARHADI

Miglior documentario di lungometraggio
IL CASTELLO – Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
LASCIANDO LA BAIA DEL RE - Claudia Cipriani
PASTA NERA – Alessandro Piva
POLVERE. IL GRANDE PROCESSO DELL’AMIANTO – Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller
TAHRIR LIBERATION SQUARE – Stefano Savona
ZAVORRA – Vincenzo Mineo

Miglior cortometraggio
CE L’HAI UN MINUTO? – Alessandro Bardani e Luca Di Prospero
CUSUTU N’ CODDU – CUCITO ADDOSSO – Giovanni La Pàrola
DELL’AMMAZZARE IL MAIALE – Simone Massi
L’ESTATE CHE NON VIENE – Pasquale Marino
TIGER BOY – Gabriele Mainetti

Ric

giovedì 1 marzo 2012

Film 389 - Paradiso amaro

Ultimo film visionato prima della serata degli Oscar per completare, quanto più possibile, il quadro dei nominati in gara.


Film 389: "Paradiso amaro" (2011) di Alexander Payne
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Erika
Pensieri: Va innanzitutto specificato che non ci aspettavamo di vedere il film in inglese e che, solo per una svista del sito da cui abbiamo controllato gli orari, siamo finiti alla visione in lingua originale di "The Descendants". E, per quanto mi riguarda, la cosa non può che aver aggiunto valore alla visione di una pellicola a cui non davo molte speranze.
Il mio background del regista Alexander Payne si concentra essenzialmente su una manciata di titoli: "Sideways - In viaggio con Jack", "Election" (sceneggiatura e regia) e "Jurassic Park III" (qui solo la sceneggiatura). Non si può dire, quindi, che sia un suo grande fan. Anche e soprattutto perchè "Sideways" è un film che trovai piuttosto noioso e sopravvalutato. L'approccio a "Paradiso amaro", dunque, era significamente influenzato dall'impressione negativa legata al precedente film del regista (grazie al quale aveva vinto l'Oscar per la sceneggiatura non originale nel 2005). Mai valutazione fu più affrettata.
In una cornice a dir poco mozzafiato, "Paradiso amaro" segue le vicende della famiglia King dal momento in cui la moglie e mamma Elizabeth finisce in coma a seguito di un incidente in mare. L'evento scatenante porterà alla luce retroscena inaspettati per il padre Matt/George Clooney e le figlie Alexandra/Shailene Woodley e Scottie/Amara Miller, che costringerà ognuno di loro a rapportarsi con problemi e discorsi fino ad allora lasciati stagnare nella frenesia della quotidianità. E, così, si scopre che madre e figlia non si parlavano più dopo che quest'ultima aveva scoperto il tradimento del genitore con un altro uomo; finirà per parlarne con il padre. La piccolina di casa dovrà affrontare un lutto imminente che, però, tutti faticano a comunicarle. Matt, invece, dovrà confrontarsi con due ragazzine che non conosce e che non sa minimamente come gestire, assieme all'appena rivelato tradimento della moglie in coma: vorrà scoprire chi è l'amante.
Tutti questi temi complessi vengono affrontati con la necessaria serietà, ma una disinvoltura che mai mi sarei aspettato di trovare. Essendo praticamente all'oscuro di tutta la trama, scoprire quanto fosse ben scritta ed articolata man mano che si procedeva con la visione, mi ha sinceramente sorpreso. E, nonostante la tematica sia a tratti straziante, ho veramente apprezzato.
Clooney è stranamente non monoespressivo e gioca al meglio le sue carte. Insolito nella parte del genitore, risulta perfettamente credibile. Per la maggior parte del film sembra che abbia gettato la spugna il suo personaggio, che non riesca a riaffiorare da una serie di circostanze che lo annientano nel dolore e il disorientamento. La missione punitiva, però, lo manterrà concentrato su un obiettivo e, soprattutto, darà tregua allo spettatore che, altrimenti, si ritrova circondato solamente da eventi talmente negativi da indurre la depressione.
Non sarà facile per la famiglia King rialzarsi dall'esperienza devastante che ha appena passato - così come per lo spettatore - ma il lungo viaggio che ha affrontato crea la speranza di un nuovo inizio.
Bello, ma difficile, con un cast giusto e, come dicevo prima, un Clooney in gran forma.
Ps. Partenza in sordina per questa pellicola: debutta con $1,190,096 in fondo alla classifica ma - forte dell'esposizione mediatica, i 2 Goldeng Globes (Miglior film e attore protagonista nella sottocategoria musical o commedia) e le 5 nomination all'Oscar (Miglior film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e montaggio) di cui quello per la sceneggiatura concretizzato in vittoria - riesce nell'impresa di un box-office da blockbuster: $156,127,000 incassati in tutto il mondo.
Consigli: Il film è bello, ma certamente il tema non è facile. Bisogna essere consapevoli che il viaggio che si affronta è quello attraverso il lutto e la sua elaborazione, la ribellione adolescenziale e il tradimento. Ma c'è il lieto fine, guardando bene. Lo rivedrei.
Parola chiave: Brian Speer.

Trailer

Ric

mercoledì 25 gennaio 2012

Oscar 2012: le nomination

Il 24 gennaio le nomination, il 26 febbraio la cerimonia. L'84esima edizione degli Academy Awards comincia a prendere corpo. Annunciata oggi la lunga lista dei nominati, attendiamo di scoprire chi sarà, finalmente, vincitore.


Inutile dire che qualche sorpresa c'è stata. Innanzitutto, in positivo, le 3 candidature per "The Tree of Life" di Terrence Malick che non vedeva una nomination dai tempi de "La sottile linea rossa" (era il 1999)...; a seguire le due di "Una separazione" (film straniero - Iran - e sceneggiatura) e le assolutamente inaspettate presenze in cinquina di Nick Nolte per "Warrior" e Max von Sydow per "Molto forte, incredibilmente vicino" (non protagonista), Demián Bichir per "A Better Life" (attore protagonista), Rooney Mara per "Millennium - Uomini che odiano le donne" (attrice protagonista). Outsider assoluta e candidatura più imprevedibile di tutte per la Melissa McCarthy di "Le amiche della sposa" (per lei un grandioso anno: appena vinto l'Emmy nel 2011 come Miglior attrice comica per "Mike & Molly"); bellissima sorpresa la nomination di Gary Oldman per "La talpa": erano anni che l'attore si meritava quantomeno una menzione in cinquina; benissimo anche Woody Allen che con il suo "Midnight in Paris" torna agli Oscar prepotentemente (film, regia, sceneggiatura e scenografia) a 6 anni dall'ultima nomination per "Match Point". Ma l'ultima candidatura alla regia risale a "Pallottole su Broadway" nel 1995...; cambiamenti radicali nelle categorie Miglior film d'animazione (dai soliti 3 film a 5 - due pellicole praticamente sconosciute "Une vie de chat" e "Chico & Rita" -) e Miglior canzone originale (da 3 soliti candidati a 2: "Rio" e "I Muppet"): non si capisce il motivo di questi cambiamenti.
Altre inaspettate sorprese sono:
- le 11 candidature di "Hugo Cabret". O è un capolavoro o qualcosa non torna. Staremo a vedere; - il ritorno, ovviamente solo in categorie tecniche, della saga potteriana. "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2" guadagna 3 nomination (scenografia, trucco ed effetti speciali). Staremo a vedere se la saga riuscirà ad aggiudicarsi il suo primo Oscar in dieci anni di produzioni; - le 3 nomination nelle categorie attoriali (su 4 candidature totali) della pellicola "The Help". In lizza Viola Davis, Jessica Chastain e Octavia Spencer (che ha appena vinto il Golden Globe per questo ruolo); - sul fronte tecnico l'Academy si è sbizzarrita. Nelle varie categorie - anche con una sola candidatura - troviamo tantissimi titoli che variano un po' la monotonia dei candidati ai premi più importanti (facile intuire che i grandi protagonisti di questa edizione 2012 saranno "The Artist" e "Hugo Cabret"). Ecco quindi "Jane Eyre", "L'alba del pianeta delle scimmie", "Real Steel", "Drive", "Transformers 3", "Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno", "Edward e Wallis: Il mio regno per una donna", "Anonymous" e "War Horse" (che però è anche candidato a Miglior film).
Ma ora lascio all'elenco di tutte le categorie con tutti i fortunati candidati. Sempre, ovviamente, tentando di indovinare quali saranno i trionfatori di questa ottantaquattresima edizione degli Oscar. Punterò sia su chi secondo me vincerà (*) che su chi vorrei veder trionfare (§). Il punteggio si calcola sempre allo stesso modo:
* = 1 punto;
§ = 1/2 punto;
*§ = 1 punto.
Una volta rivelati i vincitori si effettuerà il calcolo.
Mandatemi anche voi la vostra lista di vincitori se volete nei commenti o via mail!
Ps. Ricordo che gli Oscar 2012 premiano la stagione 2011.

* Vincerà
§ Vorrei vincesse

The 84th Annual Academy Awards
Best Motion Picture of the Year
Nominees:
* The Artist (2011): Thomas Langmann
Paradiso amaro (2011): Jim Burke, Alexander Payne, Jim Taylor
Molto forte, incredibilmente vicino (2011): Scott Rudin
The Help (2011): Brunson Green, Chris Columbus, Michael Barnathan
Hugo Cabret (2011/II): Graham King, Martin Scorsese
§ Midnight in Paris (2011): Letty Aronson, Stephen Tenenbaum
L'arte di vincere - Moneyball (2011): Michael De Luca, Rachael Horovitz, Brad Pitt
The Tree of Life (2011): Nominees to be determined
War Horse (2011): Steven Spielberg, Kathleen Kennedy

Best Performance by an Actor in a Leading Role
Nominees:
Demián Bichir for A Better Life (2011)
George Clooney for Paradiso amaro (2011)
* Jean Dujardin for The Artist (2011)
§ Gary Oldman for La talpa (2011)
Brad Pitt for L'arte di vincere - Moneyball (2011)

Best Performance by an Actress in a Leading Role
Nominees:
Glenn Close for Albert Nobbs (2011)
Viola Davis for The Help (2011)
Rooney Mara for Millennium - Uomini che odiano le donne (2011)
* Meryl Streep for The Iron Lady (2011)
§ Michelle Williams for My Week with Marilyn (2011)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role
Nominees:
§ Kenneth Branagh for My Week with Marilyn (2011)
Jonah Hill for L'arte di vincere - Moneyball (2011)
Nick Nolte for Warrior (2011)
* Christopher Plummer for Beginners (2010)
Max von Sydow for Molto forte, incredibilmente vicino (2011)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role
Nominees:
Bérénice Bejo for The Artist (2011)
Jessica Chastain for The Help (2011)
§ Melissa McCarthy for Le amiche della sposa (2011)
Janet McTeer for Albert Nobbs (2011)
* Octavia Spencer for The Help (2011)

Best Achievement in Directing
Nominees:
§ Woody Allen for Midnight in Paris (2011)
* Michel Hazanavicius for The Artist (2011)
Terrence Malick for The Tree of Life (2011)
Alexander Payne for Paradiso amaro (2011)
Martin Scorsese for Hugo Cabret (2011/II)

Best Writing, Screenplay Written Directly for the Screen
Nominees:
* The Artist (2011): Michel Hazanavicius
Le amiche della sposa (2011): Kristen Wiig, Annie Mumolo
Margin Call (2011): J.C. Chandor
§ Midnight in Paris (2011): Woody Allen
Una separazione (2011): Asghar Farhadi

Best Writing, Screenplay Based on Material Previously Produced or Published
Nominees:
* Paradiso amaro (2011): Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash
Hugo Cabret (2011/II): John Logan
Le idi di Marzo (2011): George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon
L'arte di vincere - Moneyball (2011): Steven Zaillian, Aaron Sorkin, Stan Chervin
§ La talpa (2011): Bridget O'Connor, Peter Straughan

Best Animated Feature Film of the Year
Nominees:
§ Une vie de chat (2010): Alain Gagnol, Jean-Loup Felicioli
Chico & Rita (2010): Fernando Trueba, Javier Mariscal
Kung Fu Panda 2 (2011): Jennifer Yuh
Il gatto con gli stivali (2011): Chris Miller
* Rango (2011): Gore Verbinski

Best Foreign Language Film of the Year
Nominees:
Rundskop (2011): Michael R. Roskam (Belgium)
Hearat Shulayim (2011): Joseph Cedar (Israel)
In Darkness (2011): Agnieszka Holland (Poland)
§ Monsieur Lazhar (2011): Philippe Falardeau (Canada)
* Una separazione (2011): Asghar Farhadi (Iran)

Best Achievement in Cinematography
Nominees:
* The Artist (2011): Guillaume Schiffman
Millennium - Uomini che odiano le donne (2011): Jeff Cronenweth
Hugo Cabret (2011/II): Robert Richardson
The Tree of Life (2011): Emmanuel Lubezki
§ War Horse (2011): Janusz Kaminski

Best Achievement in Editing
Nominees:
§ The Artist (2011): Anne-Sophie Bion, Michel Hazanavicius
Paradiso amaro (2011): Kevin Tent
Millennium - Uomini che odiano le donne (2011): Angus Wall, Kirk Baxter
* Hugo Cabret (2011/II): Thelma Schoonmaker
L'arte di vincere - Moneyball (2011): Christopher Tellefsen

Best Achievement in Art Direction
Nominees:
The Artist (2011): Laurence Bennett, Robert Gould
§ Harry Potter e i doni della morte: Parte 2 (2011): Stuart Craig, Stephenie McMillan
* Hugo Cabret (2011/II): Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
Midnight in Paris (2011): Anne Seibel, Hélène Dubreuil
War Horse (2011): Rick Carter, Lee Sandales

Best Achievement in Costume Design
Nominees:
Anonymous (2011/I): Lisy Christl
The Artist (2011): Mark Bridges
Hugo Cabret (2011/II): Sandy Powell
* Jane Eyre (2011): Michael O'Connor
§ Edward e Wallis: Il mio regno per una donna (2011): Arianne Phillips

Best Achievement in Makeup
Nominees:
Albert Nobbs (2011): Martial Corneville, Lynn Johnson, Matthew W. Mungle
§ Harry Potter e i doni della morte: Parte 2 (2011): Nick Dudman, Amanda Knight, Lisa Tomblin
* The Iron Lady (2011): Mark Coulier, J. Roy Helland

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Score
Nominees:
Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno (2011): John Williams
* The Artist (2011): Ludovic Bource
§ Hugo Cabret (2011/II): Howard Shore
La talpa (2011): Alberto Iglesias
War Horse (2011): John Williams

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Song
Nominees:
§ I Muppet (2011): Bret McKenzie("Man or Muppet")
* Rio (2011): Sergio Mendes, Carlinhos Brown, Siedah Garrett("Real in Rio")

Best Achievement in Sound Mixing
Nominees:
Millennium - Uomini che odiano le donne (2011): David Parker, Michael Semanick, Ren Klyce, Bo Persson
§ Hugo Cabret (2011/II): Tom Fleischman, John Midgley
L'arte di vincere - Moneyball (2011): Deb Adair, Ron Bochar, David Giammarco, Ed Novick
* Transformers 3 (2011): Greg P. Russell, Gary Summers, Jeffrey J. Haboush, Peter J. Devlin
War Horse (2011): Gary Rydstrom, Andy Nelson, Tom Johnson, Stuart Wilson

Best Achievement in Sound Editing
Nominees:
§ Drive (2011): Lon Bender, Victor Ray Ennis
Millennium - Uomini che odiano le donne (2011): Ren Klyce
Hugo Cabret (2011/II): Philip Stockton, Eugene Gearty
* Transformers 3 (2011): Ethan Van der Ryn, Erik Aadahl
War Horse (2011): Richard Hymns, Gary Rydstrom

Best Achievement in Visual Effects
Nominees:
* Harry Potter e i doni della morte: Parte 2 (2011): Tim Burke, David Vickery, Greg Butler, John Richardson
Hugo Cabret (2011/II): Robert Legato, Joss Williams, Ben Grossmann, Alex Henning
Real Steel (2011): Erik Nash, John Rosengrant, Danny Gordon Taylor, Swen Gillberg
L'alba del pianeta delle scimmie (2011): Joe Letteri, Dan Lemmon, R. Christopher White, Daniel Barrett
§ Transformers 3 (2011): Scott Farrar, Scott Benza, Matthew E. Butler, John Frazier

Best Documentary, Features
Nominees:
§ Hell and Back Again (2011): Danfung Dennis, Mike Lerner
If a Tree Falls: A Story of the Earth Liberation Front (2011): Marshall Curry, Sam Cullman
Paradise Lost 3: Purgatory (2011): Joe Berlinger, Bruce Sinofsky
* Pina (2011): Wim Wenders, Gian-Piero Ringel
Undefeated (2011): Daniel Lindsay, T.J. Martin, Rich Middlemas

Best Documentary, Short Subjects
Nominees:
The Barber of Birmingham: Foot Soldier of the Civil Rights Movement (2011): Robin Fryday, Gail Dolgin
§ God Is the Bigger Elvis: Rebecca Cammisa, Julie Anderson
Incident in New Baghdad (2011): James Spione
Saving Face (2011/II): Daniel Junge, Sharmeen Obaid-Chinoy
* The Tsunami and the Cherry Blossom (2011): Lucy Walker, Kira Carstensen

Best Short Film, Animated
Nominees:
* Dimanche (2011): Patrick Doyon
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore (2011): William Joyce, Brandon Oldenburg
§ La Luna (2011): Enrico Casarosa
A Morning Stroll (2011): Grant Orchard, Sue Goffe
Wild Life (2011): Amanda Forbis, Wendy Tilby

Best Short Film, Live Action
Nominees:
Pentecost (2011): Peter McDonald
Raju (2011): Max Zähle, Stefan Gieren
The Shore: Terry George, Oorlagh George
* Time Freak (2011): Andrew Bowler, Gigi Causey
§ Tuba Atlantic (2010): Hallvar Witzø

Mi ripeto, nel caso fosse sfuggito: tutti quelli che volessero pubblicare in risposta a questo post i loro personali pronostici per i GG, sono più che ben accetti!
Per il resto non ci rimane che attendere il 27 febbraio!

#HollywoodCiak
Bengi

martedì 24 gennaio 2012

Oscar 2012: le mie previsioni

Oggi tento un esperimento: qualche pronostico sugli Academy Awards 2012. Le nomination saranno annunciate tra pochi minuti e, per le categorie principali, tenterei qualche approccio 'indovino'.

Best Motion Picture of the Year
Questa categoria prevede da un paio d'anni, invece che la solita cinquina, ben 10 pellicole in nomination. Da un lato parrebbe più facile pronosticare, ma dall'altro apre le porte a troppe possibilità. Ipotizzo i più probabili:

"The Artist"
"Paradiso amaro"
"The Help"
"L'arte di vincere - Moneyball"
"Le idi di Marzo"
"Hugo Cabret"
Poi, forse, "My Week with Marilyn", "Drive", "La talpa" e azzarderei un "Beginners" come outsider.

Best Performance by an Actor in a Leading Role
Qui direi che sarà facile ritrovare gli stessi nominati dei Golden Globes.

George Clooney
Jean Dujardin
Brad Pitt
Leonardo DiCaprio
Forse anche Michael Fassbender e - spererei - Ryan Gosling, o, come outsider, Gary Oldman. La vedo dura per Joseph Gordon-Levitt.

Best Performance by an Actress in a Leading Role
Anche qui non ci dovrebbero essere molte sorprese. Sarà più difficile immaginare chi potrà vincere, tra le numerose interessanti interpretazioni.

Meryl Streep
Michelle Williams
Viola Davis
Glenn Close
Un forse per Tilda Swinton, Charlize Theron, e un improbabile nomination per Emma Stone, star in ascesa che con la candidatura risplenderebbe ancora di più. Spero improbabile un posto in cinquina per Bérénice Bejo.

Best Performance by an Actor in a Supporting Role e Best Performance by an Actress in a Supporting Role
Per queste due categorie c'è un po' più di interesse. Meno glam e più interesse per le interpretazioni. Probabilmente vedremo:

Kenneth Branagh
Jonah Hill
Christopher Plummer
Viggo Mortensen (magari!)
Albert Brooks
Jessica Chastain
Octavia Spencer
Ma anche, chissà, Melissa McCarthy, Carey Mulligan o Jim Broadbent. Ma in queste categorie di solito saltano fuori nomi non considerati. Sono curioso di vedere cosa ne salterà fuori. Ma trovo improbabile di vedere il nome della Knightley per "A Dangerous Method"

Best Achievement in Directing
Per la regia prevedo grandi nomi:

Nicolas Winding Refn
Martin Scorsese
Woody Allen
Michel Hazanavicius
A completare la cinquina potremmo vedere Roman Polanski, George Clooney, Alexander Payne, David Cronenberg, o addirittura Steven Spielberg.
E ora... attendiamo!
Ric

venerdì 20 gennaio 2012

Golden Globes 2012: i vincitori

E ce l'abbiamo fatta: anche quest'ennesima edizione dei Golden Globes è passata senza scosse né clamori.

Leggevo da qualche parte che è stata più che altro la serata dell'ovvio. Avendo votato circa un mesetto fa, non ricordavo quali preferenze avessi espresso, quindi non potevo valutare con chiarezza se effettivamente questa asserzione fosse veritiera. Ma oggi, avendo ricontrollato le mie risposte alla luce dei risultati, mi ritrovo a dire che, in effetti, qualche premio scontato c'è stato. Meno prevedibili, invece, le vincite al cinema di Madonna, George Clooney, Christopher Plummer (che le varie giurie pare abbiano cominciato ad amare solo recentemente) e per la tv di Matt LeBlanc, Kelsey Grammer e Idris Elba, tutti per i più svariati motivi non esattamente i favoriti nella loro categoria.
Claire Danes, invece, passa a 3 premi vinti su 3 nomination in carriera ricevute; arrivano a 3 premi quest'anno anche Laura Dern, Kate Winslet e George Clooney, a 5 Jessica Lange e 8 Meryl Streep (su 26 nomination!).
Ma torniamo alle ovvietà... Inutile dire che tutti si aspettavano il trionfo per "The Artist", il film franco-belga che sembra aver stregato le platee e le giurie di tutto il mondo. Con 3 GG vinti (film, attore, musica) limita i danni e porta a casa premi quantomeno plausibili. Altrettanto scontate le vittorie di Meryl Streep per "The Iron Lady" e Michelle Williams per "My Week with Marilyn": le due signore si scontreranno direttamente alla serata degli Oscar. Sarei felice vincessero entrambe. Visto il successo che sta raccogliendo, invece, pareva difficile non pensare che Octavia Spencer non trionfasse per "The Help". E' una di quelle attrici ottime per questa stagione, intercambiabile nella prossima con un'altra qualsiasi. Qualche anno fa era Jennifer Hudson, poi, nel mondo del cinema, nessuno se l'è più filata. Beware, Octavia!
Finiamo la lista delle ovvietà con la tv: dopo gli Emmy di qualche mese fa, inevitabili le vincite di Peter Dinklage per "Il trono di spade" e di Kate Winslet per "Mildred Pierce" (diamo a Kate qualcuno che le insegni a fare i discorsi in pubblico, per favore, perchè non la si può ascoltare). Bella - e sperata - sorpresa la vincita di Jessica Lange per "American Horror Story".
In generale, quindi, oltre al più o meno prevedibile, direi che non c'è stato nulla di eclatante da ricordare. Ricky Gervais ha una comicità pesante, non sempre adatta a questo tipo di cerimonia. Già l'anno scorso era stato molto criticato, quest'anno non si è ben capito perchè lo abbiano ricontattato. Che volessero far passare come messaggio che sapevano essere spiritosi e fare autocritica? Mistero.
Altrettanto stramba la scelta di posizionare praticamente tutti i vincitori in fondo alla sala, così da far attendere ore prima di riuscirli a vedere sul palco per l'acceptance speech. Meno extra VIP in prima fila - tanto li inquadrano ogni 2 x 3 - e più vie d'accesso non sarebbero cattivi propositi per l'anno venturo...
Non troppo azzecata, infine, la scelta di conferire il premio alla carriera a Morgan Freeman. Non tanto perchè non lo meritasse, ma perchè è stata mal gestita: cosa ci stanno a dire Sidney Poitier e Helen Mirren (che bella donna!)insieme a fargli il discorso d'onore? Non si possono piazzare così, a caso, due star solo per poter aumentare l'appeal di una cerimonia alquanto macchinosa... Insomma, cerimonia niente di che. Interessante più che altro per l'anima anticipativa della manifestazione e conclusiva al tempo stesso: martedì 24 gennaio le nomination agli Oscar 2012 per cui i GG sono stati un succoso apripista, mentre per la stagione televisiva, si concludono i premi importanti.
Infine, come l'anno scorso, tiriamo le somme (e i punteggi!). Lascerò segnati nella lista i riferimenti della mia votazione di un mese fa: chi secondo me vincerà (*) e chi, invece, vorrei veder trionfare (§); in grassetto i vincitori. Il punteggio, come sempre, si calcola così:
* = 1 punto;
§ = 1/2 punto;
*§ = 1 punto.
In calce anche il punteggio di Livia che è stata così carina da voler giocare con me.

The 69th Annual Golden Globe Awards

Best Motion Picture - Drama
Nominees:
The Descendants (o "Paradiso amaro") (2011)
* The Help (2011)
Hugo Cabret (2011/II)
§ Le idi di Marzo (2011)
L'arte di vincere - Moneyball (2011)
War Horse (2011)

Best Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* The Artist (2011)
Le amiche della sposa (2011)
50/50 (2011)
§ Midnight in Paris (2011)
My Week with Marilyn (2011)

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama
Nominees:
George Clooney for The Descendants (2011)
Leonardo DiCaprio for J. Edgar (2011)
* Michael Fassbender for Shame (2011)
§ Ryan Gosling for Le idi di Marzo (2011)
Brad Pitt for L'arte di vincere - Moneyball (2011)

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Drama
Nominees:
* Glenn Close for Albert Nobbs (2011)
Viola Davis for The Help (2011)
Rooney Mara for Millennium: Uomini che Odiano le Donne (2011)
§ Meryl Streep for The Iron Lady (2011)
Tilda Swinton for We Need to Talk About Kevin (2011)

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* Jean Dujardin for The Artist (2011)
Brendan Gleeson for Un poliziotto da happy hour (2011)
§ Joseph Gordon-Levitt for 50/50 (2011)
Ryan Gosling for Crazy, Stupid, Love. (2011)
Owen Wilson for Midnight in Paris (2011)

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
Jodie Foster for Carnage (2011)
Charlize Theron for Young Adult (2011)
§ Kristen Wiig for Le amiche della sposa (2011)
* Michelle Williams for My Week with Marilyn (2011)
Kate Winslet for Carnage (2011)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
* Kenneth Branagh for My Week with Marilyn (2011)
Albert Brooks for Drive (2011)
Jonah Hill for L'arte di vincere - Moneyball (2011)
§ Viggo Mortensen for A Dangerous Method (2011)
Christopher Plummer for Beginners (2010)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
Bérénice Bejo for The Artist (2011)
§ Jessica Chastain for The Help (2011)
Janet McTeer for Albert Nobbs (2011)
* Octavia Spencer for The Help (2011)

Shailene Woodley for The Descendants (2011)
Best Director - Motion Picture
Nominees:
§ Woody Allen for Midnight in Paris (2011)
George Clooney for Le idi di Marzo (2011)
* Michel Hazanavicius for The Artist (2011)
Alexander Payne for The Descendants (2011)
Martin Scorsese for Hugo Cabret (2011/II)

Best Screenplay - Motion Picture
Nominees:
The Artist (2011): Michel Hazanavicius
§ The Descendants (2011): Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash
* Le idi di Marzo (2011): George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon
Midnight in Paris (2011): Woody Allen
L'arte di vincere - Moneyball (2011): Steven Zaillian, Aaron Sorkin, Stan Chervin

Best Original Song - Motion Picture
Nominees:
Albert Nobbs (2011): Brian Byrne, Glenn Close("Lay Your Head Down")
* Gnomeo & Giulietta (2011): Elton John, Bernie Taupin("Hello Hello")
The Help (2011): Mary J. Blige, Thomas Newman, Harvey Mason Jr., Damon Thomas("The Living Proof")
Machine Gun Preacher (2011): Chris Cornell("The Keeper")
§ Edward e Wallis: Il mio regno per una donna (2011): Madonna, Julie Frost, Jimmy Harry("Masterpiece")

Best Original Score - Motion Picture
Nominees:
§ The Artist (2011): Ludovic Bource
Millennium: Uomini che Odiano le Donne (2011): Trent Reznor, Atticus Ross
* Hugo Cabret (2011/II): Howard Shore
War Horse (2011): John Williams
Edward e Wallis: Il mio regno per una donna (2011): Abel Korzeniowski

Best Animated Film
Nominees:
§ Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno (2011)
Il figlio di Babbo Natale (2011)
Cars 2 (2011)
Il gatto con gli stivali (2011)
* Rango (2011)

Best Foreign Language Film
Nominees:
* Jin líng shí san chai (2011)(China)
In the Land of Blood and Honey (2011)(USA)
Il ragazzo con la bicicletta (2011)(Belgium)
§ Una separazione (2011)(Iran)
La pelle che abito (2011)(Spain)

Best Television Series - Drama
Nominees:
"American Horror Story" (2011)
* "Boardwalk Empire" (2010)
"Boss" (2011)
§ "Il trono di spade" (2011)
"Homeland" (2011)

Best Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
* "Enlightened" (2011)
"Episodes" (2011)
"Glee" (2009)
§ "Modern Family" (2009)
"New Girl" (2011)


Best Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
Cinema Verite (2011) (TV)
§ "Downton Abbey" (2010)
"The Hour" (2011)
* "Mildred Pierce" (2011)
Too big to fail - Il crollo dei giganti (2011) (TV)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Drama
Nominees:
Steve Buscemi for "Boardwalk Empire" (2010)
Bryan Cranston for "Breaking Bad" (2008)
* Kelsey Grammer for "Boss" (2011)
§ Jeremy Irons for "The Borgias" (2011)
Damian Lewis for "Homeland" (2011)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Drama
Nominees:
Claire Danes for "Homeland" (2011)
Mireille Enos for "The Killing" (2011)
§ Julianna Margulies for "The Good Wife" (2009)
* Madeleine Stowe for "Revenge" (2011)
Callie Thorne for "Necessary Roughness" (2011)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
§ Alec Baldwin for "30 Rock" (2006)
David Duchovny for "Californication" (2007)
Johnny Galecki for "The Big Bang Theory" (2007)
Thomas Jane for "Hung - Ragazzo squillo" (2009)
* Matt LeBlanc for "Episodes" (2011)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
* Laura Dern for "Enlightened" (2011)
Zooey Deschanel for "New Girl" (2011)
Tina Fey for "30 Rock" (2006)
Laura Linney for "The Big C" (2010)
§ Amy Poehler for "Parks and Recreation" (2009)

Best Performance by an Actor in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
Hugh Bonneville for "Downton Abbey" (2010)
Idris Elba for "Luther" (2010)
§ William Hurt for Too big to fail - Il crollo dei giganti (2011) (TV)
Bill Nighy for Page Eight (2011) (TV)
* Dominic West for "The Hour" (2011)

Best Performance by an Actress in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
Romola Garai for "The Hour" (2011)
§ Diane Lane for Cinema Verite (2011) (TV)
Elizabeth McGovern for "Downton Abbey" (2010)
Emily Watson for "Appropriate Adult" (2011)
* Kate Winslet for "Mildred Pierce" (2011)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
§ Peter Dinklage for "Il trono di spade" (2011)
Paul Giamatti for Too big to fail - Il crollo dei giganti (2011) (TV)
* Guy Pearce for "Mildred Pierce" (2011)
Tim Robbins for Cinema Verite (2011) (TV)
Eric Stonestreet for "Modern Family" (2009)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
* Jessica Lange for "American Horror Story" (2011)
Kelly Macdonald for "Boardwalk Empire" (2010)
Maggie Smith for "Downton Abbey" (2010)
Sofía Vergara for "Modern Family" (2009)
§ Evan Rachel Wood for "Mildred Pierce" (2011)


Ed ecco i punteggi finali! Per il cinema: 6 1/2 (R), 11 1/2 (L)
Per la tv: 6 1/2 (R)
In poche parole: stracciato! Votando nella metà delle categorie, Livia raggiunge quasi il mio totale che comprende anche le categorie della tv... Spero di rifarmi con gli Oscar!

#HollywoodCiak
Bengi