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venerdì 17 marzo 2017

Film 1325 - T2 Trainspotting

Uno dopo l'altro, appuntamento al cinema per scoprire il sequel nuovo di zecca di un titolo uscito nientemeno che 20 anni fa.

Film 1325: "T2 Trainspotting" (2017) di Danny Boyle
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Maddalena, Franco
Pensieri: E' a tutti gli effetti un'operazione nostalgia. Il passato la fa da padrone, sia nei dialoghi che nelle scelte della trama. Il vero dispiacere è la sensazione che il film sia più interessato a commemorare la storia precedente che regalarne una nuova.
Si è intrappolati in un meccanismo un po' contorto in cui, per ripercorrere le tappe del primo capitolo, questo secondo cristallizza il proprio racconto e sceglie di viviere di cameo degli attori dell'altra pellicola, location chiave dell'altra storia e di dinamiche di gruppo ancora ferme al momento del tramidemento di Renton (McGregor) 20 anni prima.
E, nonostante tutti i tentativi di una regia dinamica, un montaggio forsennato, una colonna sonora da rave e l'articolazione della trama via suggestioni, rimane il fatto che per raccontare il cuore della faccenda qui ci vogliono ore quando, in realtà, basterebbero pochi minuti. Ed è chiaro fin da subito che è così non perché non si abbia niente da dire, ma perché si è preferito rendere omaggio al primo "Trainspotting", nel tentativo di consegnare a quegli stessi spettatori che lo avevano amato gli appigli giusti per godere nuovamente di tutti quegli elementi che avevano garantito il successo e la popolarità del primo film.
Film 1324 - Trainspotting
Cast: Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle, Kelly Macdonald, Anjela Nedyalkova, Scot Greenan, Shirley Henderson, Katie Leung, Kevin McKidd.
Box Office: $33.2 milioni (ad oggi)
Consigli: Considerato che si tratta di un sequel partorito a così tanta distanza dall'originale, il risultato finale è sufficientemente soddisfacente, anche se l'anima ribelle, irriverente e sfacciatamente ironica del primo "Trainspotting" qui manca. E' un buon lavoro, un titolo che preso in solitudine funziona pochino, ma tutto sommato dovrebbe soddisfare i fan dell'originale. Meglio recuperare il primo e poi vedere questo.
Parola chiave: Centro ricreativo.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 10 ottobre 2016

Film 1223 - Il fuggitivo

Lo avevo iniziato una sera a cena tramite Netflix, poi avevo abbandonato dopo una decina di minuti. Ma mi ero ripromesso di non arrendermi così facilmente.

Film 1223: "Il fuggitivo" (1993) di Andrew Davis
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sono contento di aver rivisto questo film di cui, devo ammettere, non avevo praticamente alcun ricordo. Lui è innocente, ma fugge e Tommy Lee Jones lo insegue. Questo l'insieme degli elementi che ricordavo della storia. Non esattamente un granché.
Al di là del gap temporale che inevitabilmente "logora" un prodotto che oggi sarebbe stato molto, molto più frenetico e temporalmente breve (2h e 10min forse sono un po' troppi), "The Fugitive" è un film carino e che si segue con interesse sia perché la storia del mistero su chi abbia ucciso la moglie del dottore permane per tutta la pellicola, sia perché la caccia all'uomo risulta sempre particolarmente efficace al cinema. Dunque non mi stupisce il responso positivo di critica e pubblico (un incasso particolarmente importante considerato che siamo negli anni '90!), anche se devo ammettere che candidare questa pellicola a 7 Oscar mi pare un filino esagerato. Tra l'altro la vittoria di Lee Jones è senz'altro meritata, ma, come al soltio, si può veramente dire che lo sia per questa interpretazione in particolare? Oppure si tratta del solito caso di riconoscimento tardivo di una grande carriera? Propendo per la seconda (in ogni caso sono felice per lui!).
In definitiva, comunque, "Il fuggitivo" è ormai un classico del genere thriller, un titolo riuscito e in grado di intrattenere ancora oggi e lasciare soddisfatto lo spettatore; risultato finale buono.
Cast: Harrison Ford, Tommy Lee Jones, Sela Ward, Joe Pantoliano, Andreas Katsulas, Jeroen Krabbé, Julianne Moore.
Box Office: $368.9 milioni
Consigli: Classicone basato sul binomio errore giudiziario-evasione, "Il fuggitivo" è un buon esempio di pellicola anni '90, oltre che un titolo da tenere presente se si apprezza il genere thriller. Un po' lento rispetto ai canoni attuali, comunque piacevole e di buon intrattenimento.
Parola chiave: Braccio artificiale.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 3 giugno 2016

Film 1149 - Out of Sight - Gli opposti si attraggono

Lo streaming, a sorpresa, mi ha proposto questo titolo che mi era sempre sfuggito. Così ho recuperato.

Film 1149: "Out of Sight - Gli opposti si attraggono" (1998) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non lo avevo mai visto e, francamente, ero molto molto curioso di scoprire come si fosse comportata la Lopez - che tutti sappiamo essere aspramente criticata quando si tratta di recitazione - con un regista di un certo spessore come Soderbergh.
Il risultato finale non è niente male e, anzi, la pellicola è piuttosto godibile. Le somiglianze con i toni e le atmosfere di "Jackie Brown" non sono poche e la presenza di Keaton, che qui riprende il ruolo di Ray Nicolette interpretato nel film di Tarantino, è solo la punta dell'iceberg.
In tutta onestà il vero punto debole dell'operazione, se così si può dire, è Clooney, che ho trovato un po' fiacco e ingessato, quasi che non si stesse divertendo. Chiaramente è una mia sensazione che, però, ha di fatto influenzato tutto il mio modo di percepire questo "Out of Sight". In ogni caso la storia è divertente (si evade di prigione e si rubano diamanti) e i toni pure, la narrazione scorre via liscia e tranquilla, c'è un cast davvero niente male - tra cui una giovanissimissima Viola Davis con cui la Lopez ha lavorato anche di recente nel non così male "Lila & Eve" - e il risultato finale è stato conforme alle aspettative, ovvero simpatico e di piacevole intrattenimento. Si vede e rivede.
Ps. Candidato a 2 Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale (tratta dal libro omonimo di Elmore Leonard) e montaggio.
Cast: George Clooney, Jennifer Lopez, Ving Rhames, Don Cheadle, Steve Zahn, Albert Brooks, Dennis Farina, Luis Guzmán, Isaiah Washington, Catherine Keener, Viola Davis, Michael Keaton, Samuel L. Jackson.
Box Office: $77.7 milioni
Consigli: JLo - dall'incredibile elisir di giovinezza - regala una delle sue interpretazioni più in parte e gioca le sue carte addirittura meglio di Clooney in questa pellicola d'azione che funziona, intrattiene e diverte a dovere. Chi ha amato "Jackie Brown" dovrebbe godere della stessa atmosfera, quasi della stessa fotografia (non so se dovuta allo streaming però, lo ammetto) e addirittura uno stesso personaggio. Gli altri non disdegneranno il film di Soderbergh, tra rapine, evasioni e numerosi morti sulla via. Un po' squadra da strapazzi, un po' "Orange Is The New Black", un po' faccette da "E.R." e un po' sindrome di Stoccolma, "Out of Sight - Gli opposti si attraggono" è un buon mix di azione, avventura e battute simpatiche cui si può davvero dare una chance (anche a distanza di 18 anni dall'uscita nelle sale).
Parola chiave: Diamanti.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 8 maggio 2012

Film 404 - Fuga da Alcatraz

Un classico che dovevo assolutamente vedere prima o poi!


Film 404: "Fuga da Alcatraz" (1979) di Don Siegel
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Bello e interessante, ho davvero apprezzato la visione. Senza particolari effetti speciali, giocato sulla mimica e la tensione che luoghi come la prigione sanno autogenerare (poi qui siamo ad Alcatraz, mica robetta), "Escape from Alcatraz" tiene ancorati alla visione i suoi spettatori.
Seguendo la storia di numerosi detenuti, di cui tre tenteranno la fuga dal famoso penitenziario, si viene catapultati in una realtà drammatica e si è spinti spesso a chiedersi che cosa avremmo fatto al posto dei protagonisti. Reclusione in celle singole e microscopiche, compagni detenuti non certo amichevoli e una cerarchia interna assodata che vuole il nuovo come sottomesso a tutti i costi. Ovviamente il nostro Frank Morris/Clint Eastwood non si farà mettere i piedi in testa da nessuno e, anzi, riuscirà nell'intento di reclutare altri volenterosi (e motivati) scavatori per il suo piano di evasione.
Le scene finali che riprendono la fuga sono davvero ben riuscite, lasciate ai giochi di luci ed ombre naturali e privi di colonna sonora, il tutto a sottolineare un momento di rigoroso silenzio necessario a rimanere invisibili.
Naturalmente c'è più di un momento in cui questo silenzio è 'condizionato' dalla post produzione del film che, evidentemente, ha lavorato sull'audio per cancellare suoni che altrimenti sarebbero stati più evidenti. E, per quanto d'effetto, lascia perplessi il momento in cui Eastwood si sostituisce al suo manichino nel letto mentre la guardia gli intima di svegliarsi. C'è l'effetto sorpresa perchè lo avevamo visto fino ad un secondo prima intento alla perlustrazione dietro le pareti delle celle, ma è troppo evidente la diversità tra il corpo del fantoccio (specialmente nei capelli) e quella di Clint, quindi il trucchetto delude leggermente.
Nel complesso, comunque, è una pellicola ben realizzata, ottima per farsi ulteriormente un'idea sul grande Clint attore, dallo sguardo freddo e mai impaurito. Altro che Steven Seagal o Chuck Norris...
Consigli: Sicuramente un bel film da vedere. Per tutti gli amanti di Eastwood e non.
Parola chiave: Crisantemo.

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Ric

lunedì 16 maggio 2011

Film 257 - The Next Three Days

Primo film visto con la card 'Grande Cinema' della 3. I film gratis mettono sempre di buon umore!


Film 257: "The Next Three Days" (2010) di Paul Haggis
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Un film che considero fantasma. Mai visto un trailer, incasso talmente scarso in America da non aver destato in me il minimo interesse (c'è Russell Crowe, un attore che non mi piace e la regia è di Paul Haggis che considero colpevole di aver rubato più di un Oscar a "I segreti di Brokeback Mountain"), zero idee sulla trama. Ma, diciamocelo, un ingresso free non si butta mai via.
E allora, con nemmeno una vaga idea sul percorso di questo film, mi ritrovo catapultato nel dramma di chi viene ingiustamente (?) incolpato di omicidio. Una famiglia disgregata, una madre che non vede il figlio crescere, un bambino che non sente nessun legame per una donna che lo ha 'abbandonato'.
In tutto questo ci sono Crowe e la sua pancia che tentano ogni via d'uscita da questa insensata situazione. E insensata - se non folle - sarà la scelta di lui disperato, deluso dalla giustizia: far evadere la moglie/Elizabeth Banks di prigione.
Uscire non è il (vero) problema, gli spiegherà Damon Pennington/Liam Neeson in un rapidissimo cameo, perchè il passo successivo è scegliere dove andare... e tentare di restarci. Si rimarrà col fiato sospeso fino all'ultimo.
Se in un primo momento la pesantezza di un drammone familiare schiaccia e fa vacillare lo spettatore, il film prende nel tempo una piega thriller e, come nella famosa "Fuga da Alcatraz" ci conduce in un intricato piano per sfuggire ad un'ingiusta condanna.
Crowe è remissivo quanto basta, ma sa esplodere al momento giusto. La Banks è perfetta e, senza trucco, dimostra di saper esprimere emozioni forti anche con solo addosso l'uniforme carcerairia. La regia è funzionale alla trama e che sceneggiatore e regista coincidano non fa di certo male alla visione d'insieme finale che si voleva proporre al pubblico.
Finale incerto anche all'ultimo minuto e vaga citazione dell'anello di Allen in "Match Point".
Particina per Olivia Wilde, recente diva di "TRON: Legacy" e "Dr. House - Medical Division".
Consigli: Appassionante e ben calibrato nel ritmo. Prende con calma, ma non delude.
Parola chiave: Bottone.

Trailer

Ric