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giovedì 4 giugno 2020

Film 1713 - Ralph Breaks the Internet

Intro: Onestamente non avevo una gran fretta di vederlo, anche se sapevo prima o poi lo avrei recuperato.
Film 1713: "Ralph Breaks the Internet" (2018) di Phil Johnston, Rich Moore
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il grande ritorno di "Ralph Spaccatutto" è simpatico e coloratissimo, anche se onestamente per la maggior parte sembra una marchetta ad ogni brand che la massificazione di internet ha portato con sé. Niente di male, per carità, il product placement si piazza perfettamente all'interno della storia, in ogni caso il risultato finale non va oltre il classico prodotto per tutta la famiglia atto allo svago spegni cervello. Avevamo bisogno di questo sequel? No, ma "Ralph Breaks the Internet" si lascia tranquillamente guardare.
Film 516 - Ralph Spaccatutto
Film 1713 - Ralph Breaks the Internet
Cast: John C. Reilly, Sarah Silverman, Gal Gadot, Taraji P. Henson, Jack McBrayer, Jane Lynch, Alan Tudyk, Alfred Molina, Ed O'Neill, Bill Hader.
Box Office: $529.3 milioni
Vale o non vale: Probabilmente la parte migliore di tutto il film sta nel momento in cui Vanellope (Sarah Silverman) incontra tutte le principesse Disney, in una sorta di dissacrante scontro tra passato e presente che mette alla berlina il vecchio approccio della casa di Topolino rispetto alla sue famose protagoniste. Il resto della storia è divertente e simpatica, regala un'avventura per grandi e piccini che funziona, ma risulta meno epica e indimenticabile di quando la massiccia campagna di marketing non avrebbe fatto pensare.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per la Miglior pellicola d'animazione.
Parola chiave: Wi-Fi.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 dicembre 2016

Film 1257 - The Late Bloomer

Netflix proponeva questa pellicola e sia il poster che le premesse della trama sembravano particolarmente interessanti, per cui ho deciso da darle una possibilità.

Film 1257: "The Late Bloomer" (2016) di Kevin Pollak
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "The Late Bloomer", ovvero lo sbocciato tardi. E, naturalmente, si parla di sesso.
Questo film, apparente simpatico, irriverente, e politicamente scorretto è, in realtà, una mezza fregatura in quanto non mantiene nessuna delle promesse fatte e non riesce a decidere quale percorso intraprendere: siamo di fronte a una commedia o a una produzione indie indipendente? C'è una sorta di devozione documentaristica? O semplicemente si tratta di una baggianata spacciata per quello che non è?
Dato che tendenzialmente propendo per l'ultima, direi che il film di Kevin Pollak è fondamentalmente una delusione inutile da vedere, oltre che un titolo purtroppo scontato che parte lanciando qualche premessa interessante (mancata pubertà + recupero del desiderio sessuale + scoperta di se stessi) e finisce per inciampare nella comicità becera e banalissima alla "Road Trip" e "American Pie" della quale non si sentiva la mancanza. E la delusione aumenta quando si pensa allo spreco di un cast composto da non pochi nomi di rilievo (ma basta dare sempre lo stesso ruolo a Jane Lynch perché francamente la cosa ha rotto).
Tutto sommato, quindi, una fregatura, un film che del pretesto inusuale su cui si basa fa poi un utilizzo totalmente inutile finendo per riciclare gli stessi cliché cui siamo già ampiamente abituati, evitando il confronto maturo e preferendo, invece, l'idiozia delle battute degli amiconi scemi e andando a pare sul fisico invece che interrogarsi su cosa possa voler dire avere trent'anni e aver completamente saltato la pubertà, pulsioni, incertezze e brufoli compresi.
Ps. Basato sul libro di Ken Baker "Man Made: A Memoir of My Body".
Cast: Johnny Simmons, Maria Bello, Brittany Snow, Jane Lynch, J. K. Simmons, Kumail Nanjiani, Beck Bennett, Paul Wesley.
Box Office: /
Consigli: Per essere una storia che fondamentalmente parla solo di sesso, "The Late Bloomer" è un titolo particolarmente pudico, il che rende già tutta l'operazione un paradosso. Poi i personaggi bidimensionali e caricaturali, la mancanza di originalità e la piega vertiginosamente sciatta che prende la storia sono tutti elementi che concorrono a indebolire una produzione sulla carta anche interessante e che finisce, invece, per mancare completamente il bersaglio. Insomma, un titolo perdibilissimo.
Parola chiave: Prolattinoma.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 24 maggio 2016

Film 1141 - L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri

E subito dopo il secondo, siamo passati direttamente al terzo!
Film 1141: "L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri" (2009) di Carlos Saldanha, Mike Thurmeier
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Forse questo terzo capitolo, rispetto al precedente, è pure più simpatico e divertente. Un vero e proprio nuovo mondo sotterraneo che ci regala numerose nuove conoscenze (Buck e mamma T-rex) e un'avventura ben architettata che conquista e regala non poche risate.
In ogni caso, come dicevo ieri, è inutile girarci troppo intorno: la saga de "L'era glaciale" è sufficientemente uniforme e ben realizzata per beccarsi un giudizio positivo complementare senza che nessuno possa lamentarsi. Manfred, Sid e Diego sono un trio simpatico, brioso e decisamente dinamico, in grado di supportare una saga che sta per giungere al quinto titolo cinematografico senza tradire se stessi e risultando, di volta in volta, un ottimo gruppo di amici da vedere e rivedere.
Film 1098 - L'era glaciale
Film 1140 - L'era glaciale 2 - Il disgelo
Film 462 - L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva
Film 1155 - L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva
Cast: Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary, Seann William Scott, Josh Peck, Queen Latifah, Simon Pegg, Chris Wedge, Karen Disher, Bill Hader, Joey King, Jane Lynch, Kristen Wiig; Leo Gullotta, Claudio Bisio, Pino Insegno, Roberta Lanfranchi, Lee Ryan(versione italiana).
Box Office: $886.7 milioni
Consigli: Cresce l'incasso, crescono i personaggi, crescono le avventure e cresce il divertimento. Questo episodio numero 3 funziona, non tradisce i precedenti e intrattiene alla perfezione, traghettando il franchise verso un quarto capitolo ancora più affollato. Piacevole, spensierato e per tutta la famiglia.
Parola chiave: Uova.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 maggio 2015

Film 913 - A.C.O.D.

Proseguendo con i film ad alta quota... #TokyoDays: film 2.

Film 913: "A.C.O.D." (2013) di Stu Zicherman
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Adam Scott lo seguo abbastanza piacevolmente dai tempi in cui faceva l'amico gay di JLo in "Quel mostro di suocera", ancora più volentieri da quando ha preso parte al cast di "Parks and Recreation" con la mia amata Amy Poehler, presente anche lei in questo film. Quindi, diciamo, che "A.C.O.D." (l'acronimo sta per Adult Children of Divorce, che più o meno vuole indicare il figlio ormai adulto di una coppia divorziata) sembrava sia riflettere i miei gusti in fatto di attori, sia fornirmi quel necessario svago da traversata oceanica di quasi 10 ore di volo. Errore.
Già perché anche senza comprendere alle perfezione tutte le battute - ma assicuro che ne ho capite un bel po' - questa pellicola è brutta. E non fa ridere, il che è peggio se consideriamo che è una commedia che vuole ironizzare sul divorzio.
Più che un film, a me è sembrato una gran accozzaglia di luoghi comuni presentati in salsa indie-film indipendente, il tutto per giustificare una tentata comicità senza freni su genitori pazzi che divorziano e relativo mondo parallelo di follia che contribuiscono a creare e una trama che si crede non convenzionale solo perché fa fare ai suoi personaggi cose pazze e dire cose ancora più senza senso. Non basta che tutti sembrino vivere in una dimensione parallela perché un prodotto si possa ritenere sufficientemente interessante o innovativo. Di divorzi, amori finiti, genitori che si lasciano, figli che ne rimangono segnati, terapie, riconciliazioni, famiglie strane o a pezzi ne abbiamo sentito parlare a iosa, il che già di per sé non aiuta a creare un prodotto nuovo, fresco. Qui ci si adagia sul già visto - pensavano non si sarebbe capito dopo i primi 10 minuti che i genitori di Carter li avremmo ritrovati di lì a poco a ricongiungersi biblicamente dopo anni di guerra tra ex? - e non si punta nemmeno su una comicità divertente, caratterizzando personaggi in maniera lunatica o tediosa (la finta psicologa Dr. Judith/Jane Lynch è qualcosa di insostenibile), il che porta il risultato finale a non essere nemmeno mediocre, ma proprio brutto. Ed è un vero peccato se pensiamo che si spreca un cast di attori come Scott, Poehler e Lynch ma anche Richard Jenkins, Catherine O'Hara, Clark Duke e Jessica Alba.
Insomma, considerate le aspettative che avevo (leggi commedia divertente e ironica con un bel cast e atmosfere irriverenti) questo "A.C.O.D." mi ha lasciato insoddisfatto. Anzi, non mi è proprio piaciuto per niente.
Ps. in Italia il film è uscito direttamente in dvd l'anno scorso con il titolo "A.C.O.D. - Adulti complessati originati da divorzio".
Box Office: $175,705
Consigli: Carter scopre dopo anni che la terapista che lo aveva aiutato a superare il divorzio dei suoi genitori durante l'infanzia non è in realtà un vero dottore, ma una scrittrice che, approfittando delle sue confessioni (e quelle di un altro gruppo di ragazzi nella stessa situazione), ne ha scritto un libro di successo. Questo aggiunto al fatto che il fratello minore sta per sposarsi e i loro genitori non riescono nemmeno a stare nella stessa stanza insieme per 5 minuti crea i presupposti per l'inizio di questa storia, promessa di commedia che dovrebbe ironizzare non solo sul divorzio, ma anche le assurdità che la vita porta con sé. Il film, però, non riesce nell'intento di divertire o intrattenere in maniera interessante, fatica ad imporre un'impronta personale, una visione dei vari argomenti che vada oltre il già visto e un costante e innaturale caos di fonda. E' una pellicola rumorosa e poco ispirata, un tentativo non riuscito. Vale la pena di vederlo? Io eviterei.
Parola chiave: Libro.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 9 marzo 2013

Film 516 - Ralph Spaccatutto

Avevo bisogno di un po' di disimpegno cinematografico. E ho scoperto una piacevole sorpresa.


Film 516: "Ralph Spaccatutto" (2012) di Rich Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: In un momento in cui lo streaming di telefilm mi aveva abbandonato e ormai la cena era pronta (e calda), ho dovuto rimpiazzare i miei piani di vedere "Revenge" prima e "The Good Wife" poi in favore di questa pellicola della quale non sapevo nulla se non che era incentrata sui videogiochi.
Devo ammettere che avessi un po' sottovalutato "Wreck-It Ralph", categorizzandolo erroneamente nella mia testa come filmetto di poco valore. Al contrario, invece, è un film d'animazione piuttosto divertente che fa leva su un certo effetto nostalgia che è sfruttato con piacevole intelligenza. Inutile dire, infatti, che l'idea della sala giochi mi ha inevitabilmente riportato al mio passato, legando questa pellicola a vecchi ricordi d'infanzia quando, per giocare ad un videogame, bisognava recarsi in sala giochi (per me era un must dell'estate). Da questo punto di vista non so se Ralph sia molto attuale: quanti ragazzini sono soliti usare ancora videogiochi a pagamento? Quindi mi sono chiesto se effettivamente anche gli spettatori più giovani abbiano apprezzato questo 'ritorno al passato' o se semplicemente abbiano guardato le immagini senza poterne legare una contestualizzazione personale. Detto ciò, comunque, credo che questo film sia piuttosto carino e anche abbastanza originale. Una sala giochi normale in orario diurno che si trasforma nel mondo dei protagonisti dei videogiochi quando il negozio è chiuso: tutti i personaggi interagiscono tra di loro senza discriminazioni di popolarità o... grafica!
L'unico insoddisfatto, però, è Ralph che, essendo il cattivo del suo videogioco, non viene considerato dagli altri personaggi del suo mondo. Non essendo lui cattivo di indole, ma solo di fatto, non riesce ad instaurare un rapporto di amicizia con gli altri abitanti del suo videogioco, che lo temono.
Questo è, di fatto, l'incipit di "Ralph Spaccatutto". Seguendo l'andamento della trama, più di una volta ho pensato che l'approfondimento del racconto si sarebbe limitato ad un piattume bidimensionale da favoletta e, devo ammetterlo, sono stato sorpreso del contrario. Non che ci sia alcuna pretesa di profonda analisi, ma almeno tutte le volte che ho pensato di aver intuito dove la storia volesse andare a parare, sono stato smentito con una sferzata verso un ulteriore capitolo di questo film. Il che mi ha sorpreso e soddisfatto.
I personaggi principali, poi, sono simpatici. Vanellope è una canaglietta tra il dolce e l'impertinente, sergente Tamora Jean Calhoun è la dura dal cuore tenero che finirà per essere sorpresa da quel Felix Aggiustatutto all'inizio antipatico (perchè di fatto ruba la scena a Ralph), ma finirà per risultare un tenerone anche lui.
Insomma, in una stagione di film animati che a malapena hanno destato la mia attenzione (giusto "Ribelle - The Brave"), devo dire che ho ampiamente rivalutato questo film, carino, simpatico e divertente, carico di colorate idee originali, mondi spesso affascinanti e, come dicevo, impregnato di un effetto nostalgia che probabilmente gli ha fatto guadagnare non pochi punti ai miei occhi. Non male davvero.
Film 516 - Ralph Spaccatutto
Film 1713 - Ralph Breaks the Internet
Consigli: $435,402,791 di incasso mondiale, una nomination all'Oscar e una ai Golden Globes come Miglior film d'animazione. Insomma, "Ralph Spaccatutto" ha un suo perchè e sinceramente, da scettico iniziale, posso dire che è proprio piacevole da vedere. Godibile, spensierato e carico di mondi che forse per qualcuno hanno ancora un significato. Giusto un po' troppo product placement, ma per il resto è da vedere.
Parola chiave: Glitch.

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Ric

martedì 24 gennaio 2012

Film 360 - Julie & Julia

LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009 - MARTEDÌ 24 GENNAIO 2012
Ne è passato di tempo dall'inizio...


Film 360: "Julie & Julia" (2009) di Nora Ephron
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo, Andrea, Diego
Pensieri: Dopo la prima e unica visione del film "Julie & Julia" l'idea per un blog che, ad oggi, conta la sua 360esima recensione. Non sarò all'obiettivo di un film al giorno, ma di sicuro porto avanti un progetto che ha richiesto costanza e volontà: ne sono più che felice!
Rivedere, quindi, una pellicola che con tanto gusto (gnam!) mi ha regalato un'idea, un progetto e uno sfogo creativo, non poteva che essere un appuntamento necessario, soprattutto dopo aver acquistato il dvd!
Ecco, quindi, che rivedo la divina Meryl alle prese coi fornelli e la mia amata Amy a districarsi con 500 ricette con una dedizione da provetta chef. Un film pieno di spunti, ricco di uno spirito positivo che regala un sogno che trova il suo leitmotiv nella realizzazione di sé stessi tramite ciò che ci piace. Che sia imparare ricette autoctone 'proibite' agli stranieri o interfacciarsi con il mondo tramite i propri pensieri scritti, piace poter pensare che, nella vita, la speranza di fare ciò che ti piace (o ti va) sia sempre possibile, anche di questi tempi. Qui ancora più interessante perchè la vicenda è suddivisa in due incrociando le vite delle Julie e Julia del titolo.
Piacevole, delicato, creativo e incoraggiante, con una grande interpretazione di Meryl Streep (nomination all'Oscar), ancora una volta capace di calarsi in panni tanto lontani dalla sua personalità.
Tra i visi noti Stanley Tucci ("Amabili resti", "Easy Girl" e già con la Streep in "Il diavolo veste Prada"), Chris Messina ("Vicky Cristina Barcelona", "Lo stravagante mondo di Greenberg") e Jane Lynch ("Glee", "Paul", "Laureata... e adesso?").
"1 film al giorno... Julie & Julia"
Consigli: Per chi ama Meryl o Amy questo è sicuramente uno dei film da vedere. Una buona commedia, delicata e ben scritta da Nora Ephron e recitata con metodo. Una pellicola che si gusta volentieri!
Parola chiave: Ricette.

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Ric

Film 358 - Paul

Quasi fuori dalla malattia, in compagnia di Licia, uno dei nostri tanto piacevoli ritrovi cena + film!


Film 358: "Paul" (2011) di Greg Mottola
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Non ero molto interessato a questa pellicola, ma tra le proposte della serata era la più interessante. In effetti, a sorpresa, si è rivelato un prodotto divertente e azzeccato, buonissimo per una serata in compagnia.
Il duo comico inglese Simon Pegg e Nick Frost, dopo alcune collaborazioni precedenti ("L'alba dei morti dementi", "Hot Fuzz"), sbraca in suolo americano con un nerd movie che strappa ben più di una risata.
L'alieno Paul è sfacciato e grezzo, certamente non conforme all'immaginario extraterrestre costituitosi grazie alla storia del cinema.
In Italia doppiato dal non idoneo Elio (di Elio e le Storie Tese) in lingua originale ha, invece, beneficiato del fascino ruvido della voce di Seth Rogen ("The Green Hornet", "Molto incinta"). Le due scelte non sembrano seguire la stessa logica, ma si sa che da noi vale più che altro il tentativo di profitto a tutti i costi.
La pellicola, comunque, di per sé è piacevole e spiritosa, mescola benissimo la comicità con un pizzico di avventura in salsa Men in Black e regala certi camei di alto livello: Sigourney Weaver, Blythe Danner e Jane Lynch in parti molto piccole, Jason Bateman e Kristen Wiig in ruoli secondari. Tutti sono adatti alle loro parti (W Sigourney!).
Insomma, il tutto mi è piaciuto, ha segnato una serata davvero piacevole e - nota personale - ha accompagnato un momento molto importante del mio recente presente.
Consigli: Spensierato e senza pretese, figlio di una comicità ben scritta (i due attori protagonisti Simon Pegg e Nick Frost sono anche gli sceneggiatori) è un ottimo prodotto per una serata in compagnia o pr un momento in cui si necessiti un passatempo che metta di buon umore. Lo rivedrei.
Parola chiave: Comic-Con.

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Ric

lunedì 25 ottobre 2010

Film 157 - Laureata...e adesso?

Voglia di leggerezza. E ne ho trovata tanta...


Film 157: "Laureata...e adesso?" (2009) di Vicky Jenson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non tutti i film possono essere capolavori. Certo dopo aver visto "Inception" un film come questo perde completamente il minimo valore che poteva possedere originariamente. Vorrei, poi, ringraziare il genio che ha tradotto il titolo originale "Post Grad" (dopo diploma) con questo nostro italiano. Ridicolo e per niente invitante.
Questo, ovviamente, non aiuta un film già di per sé debole, privo di appeal commerciale, con una protagonista (Alexis Bledel) rimasta frigida dai tempi di "Una mamma per amica". Zero emozioni, risulta pure perfino antipatica. Resta legata al ruolo di secchioncella-saputella che l'ha resa famosa - qui manca la fondamentale parlantina del tv show - e non le riesce nemmeno tanto bene. Rimane di ghiaccio perfino con il bollente Rodrigo Santoro.
Il contorno attoriale, potenzialmente buono, rimane bloccato dalla bizzarra sceneggiatura che punta sulla famigliola freak che però si vuole bene. Il padre Michael Keaton è un nerd. Il fratellino Bobby Coleman è un futuro maniaco. La madre Jane Lynch (Sue Sylvester di "Glee"!) arresa ad una famiglia di pazzoidi senza motivo. C'è pure Carol Burnett, star della tv americana (5 Golden Globes vinti!) e il camaleontico J.K. Simmons (il papà di "Juno" per intenderci).
Il resto è noia.
Consigli: Assolutamente perdibile. Anzi, consigliatamente - concedetemi il neologismo - perdibile...
Parola chiave: Lavoro.




Ric

martedì 12 ottobre 2010

Film 148 - Shrek e vissero felici e contenti

Tra un pranzo e l'altro, cosa meglio di un film d'animazione per intrattenere la mia mente priva di pretese?


Film 148: "Shrek e vissero felici e contenti" (2010) di Mike Mitchell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: ... e vissero felici e contenti! Sarebbe anche ora, in effetti! Tre episodi di Shrek dopo, siamo ancora qui ad avere a che fare con l'orco più famoso della storia. E sì, è verde, rutta, peta, ecc ecc. Ci piace ancora solo per questo?
Io personalmente non ho mai amato Shrek alla follia, anche se bisogna ammettere che l'idea di ribaltare ogni genere di fiaba, nel primo capitolo era davvero originale. Già con il secondo si era persa la magia. Il terzo non lo ricordo neanche. Questo quarto, in effetti, oltre ad una certa nostalgia, non mi ha regalo grandi brividi. Questa volta lo spunto di partenza ricorda molto il "Canto di Natale" dickensiano. Per carità, manca l'ambientazione natalizia e non c'è nessun fantasma, ma l'idea di riproporre il 'cosa sarebbe successo se...' mi ha ricordato moltissimo il classico dell'autore britannico.
Abbiamo un passato che i fan di Shrek conoscono bene: sono i tre episodi precedenti. Abbiamo un presente, esposto nella prefazione di questo capitolo della saga: la routine quotidiana sta mandando in esaurimento il nostro anti-eroe e lui comincia a sognare i bei tempi solitari in cui il rutto libero era uno sport da praticare quotidianamente. E, infine, abbiamo un ipotetico futuro causato dal sortilegio del nanetto Tremotino che, con l'inganno, fa firmare a Shrek un contratto grazie al quale, rinunciando ad un unico giorno della sua intera vita, potrà vivere al di fuori della routine quotidiana per un giorno. La fregatura? Il giorno rubato a Shrek sarà quello della sua nascita...
Come farà, dunque, a riscattare la sua realtà precedente, ormai diventata solo un ricordo? E, soprattutto, come sarebbe stata la sua vita se non avesse mai salvato Fiona dal drago?
L'enigma si districa durante i 93 minuti di pellicola. Niente di nuovo sul fuoco, ma, per carità, è comunque un film godibile. Ps. Record d'incassi al botteghino americano: solo lì ha guagagnato $238,371,987.
Pps. Cast nutritissimo: Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz, Antonio Banderas, Julie Andrews, John Cleese, Walt Dohrn, Jon Hamm, Jane Lynch, Craig Robinson, Lake Bell, Kathy Griffin, Mary Kay Place.
Consigli: Non è necessariamente un film da vedere, ma, se ormai avete visto i precedenti 3 episodi, non resta che arrendervi all'idea di concludere con le avventure dell'orco. E, speriamo, stavolta sia davvero la fine.
Parola chiave: Vero amore.




Ric