Pronto a vedere il sequel, ho recuperato il primo capitolo di questa saga cartoon.
Film 1112: "Hotel Transylvania" (2012) di Genndy Tartakovsky
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Film simpatico e diverte che è stato, stranamente, come vedere per la prima volta. In questa storia Dracula gestisce un hotel per mostri che garantisce ai suoi ospiti la totale assenza di esseri umani, da loro temuti. Quando lo scemotto Jonathan riesce per caso a raggiungere la struttura, cominceranno i guai...
Questa seconda visione è stata utile non solo per prepararmi a quella del secondo capitolo, ma anche perché in effetti a parte un vago ricordo positivo, nella mia testa non c'era proprio altro. "Hotel Transylvania" è uno di quei film che mi capita di incontrare ogni tanto, di cui conservo un'opinione positiva, ma dei quali fatico a ricordare i dettagli. In tutta onestà anche questa seconda volta la nebbia mentale ha avuto il sopravvento e ho dovuto impegnarmi per incasellare nuovamente i pezzi di questo puzzle certamente non complicato. Non so se sia per via del ritmo frenetico, del numero elevato di personaggi o per via della trama piacevole ma non certo innovativa, in ogni caso nemmeno questa seconda visione mi ha lasciato quell'impronta incisiva che mi sarei aspettato.
In ogni caso gli sforzi della Sony Pictures Animation sono sufficienti a regalare al pubblico una storia dinamica e buffa quanto basta, giocando tra l'altro sui classici temi della diversità e dell'accettazione per un risultato finale onesto e gradevole. Non a caso ne hanno fatto un sequel.
Ps. Candidato ai Golden Globe nella categoria Miglior film d'animazione.
Film 485 - Hotel Transylvania
Film 1113 - Hotel Transylvania 2
Cast: Adam Sandler, Andy Samberg, Selena Gomez, Kevin James, Fran Drescher, Steve Buscemi, Molly Shannon, David Spade, CeeLo Green; Claudio Bisio, Cristiana Capotondi (versione italiana).
Box Office: $358.4 milioni
Consigli: Pellicola per tutta la famiglia simpatica, dai ritmi serrati e certi momenti comici riusciti, è assolutamente un'ottima scelta per un pomeriggio domenicale tranquillo - magari a cui aggiungere anche la visione del secondo episodio - o una serata senza pretese, tutta all'insegna del cervello in modalità off. Piacevole.
Parola chiave: Zing.
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Bengi
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giovedì 7 aprile 2016
Film 1112 - Hotel Transylvania
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lunedì 28 settembre 2015
Film 1002 - Home - A casa
Uscito dal periodo di malattia, ecco la prima scelta cinematografica al di fuori della mia camera da letto.
Film 1002: "Home - A casa" (2015) di Tim Johnson
Visto: dal computer portatile di Lu
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Francamente non capisco come si possa pensare a Rihanna per il doppiaggio di un film d'animazione per ragazzi, considerando che lei stessa si definisce come una non role model. Per di più assegnandole il personaggio principale di Tip, ragazzina di una decina d'anni che, di conseguenza, ha la voce di un'adulta. La cosa è un tantino disturbante, vedere per credere.
Scelta del doppiaggio a parte - per la voce dell'alieno Oh è stato scelto Jim Parsons ("The Big Bang Theory") -, "Home" è un tantino peggio di come me lo aspettavo. Non è male, ma non è abbastanza. I suoi punti di forza sono sicuramente la simpatia del suo protagonista maldestro e le trovate divertenti della trama, oltre al fatto di essere di fronte ad una pellicola coloratissima e musicalmente molto ricca.
Dall'altra parte, però, manca quel qualcosa in più che lo avrebbe reso maggiormente interessante o soddisfacente. La storia è una favoletta innocua che non racconta niente di nuovo o niente di inaspettato e che Oh sarebbe diventato un eroe lo sapevamo dopo 10 secondi. D'altronde le pellicole d'animazione - e i titoli per ragazzi in generale - ormai spingono tutti verso il generico tema della diversità come valore aggiunto del personaggio, per cui nessuno si stupisce che l'unicità di Oh rappresenterà anche la sua fortuna. Diversi, esclusi ed emarginati prima, riescono a dimostrare il loro valore attraverso le loro peculiarità, così da riscattarsi con la propria comunità e riuscire a ritagliarsi quello spazio sociale che cercavano e meritavano. E' così, per esempio, in "Happy Feet", "Ribelle - The Brave", "Alla ricerca di Nemo" o "L'era glaciale" e in tanti altri ancora. Il messaggio è forte e chiaro: bambini, imparate dai nostri protagonisti e siate fieri della vostra unicità.
Per questo motivo sento di dire che "Home - A casa" è carino, ma di fatto niente di nuovo sulla piazza. La storia vale principalmente per la simpatia del piccolo alieno, capace di strappare più di una risata, ma per il resto la trama affronta un percorso evolutivo che non racconta proprio nulla di nuovo. Per cui sì, "Home" è un film per famiglie piacevole e ben realizzato, pur non riuscendo nell'impresa di ritagliarsi il suo spazio (peculiare) all'interno dell'universo vastissimo di pellicole dello stesso genere che lo hanno preceduto.
Ps. Tratto dal libro per ragazzi "The True Meaning of Smekday" di Adam Rex.
Cast: Jim Parsons, Rihanna, Steve Martin, Jennifer Lopez, Matt Jones.
Box Office: $387.5 milioni
Consigli: Prodotto per famiglie perfetto per un momento spensierato e piacevole, ma che non va oltre questo. Ha i suoi momenti divertenti e, ovviamente, il lieto fine è assicurato, per cui se siete alla ricerca di un porto sicuro che vi regali qualche battuta, un mondo colorato e il racconto di una favola "Home - A casa" è un ottimo candidato per portare a termine la missione.
Parola chiave: Gorg.
Trailer
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Bengi
Film 1002: "Home - A casa" (2015) di Tim Johnson
Visto: dal computer portatile di Lu
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Francamente non capisco come si possa pensare a Rihanna per il doppiaggio di un film d'animazione per ragazzi, considerando che lei stessa si definisce come una non role model. Per di più assegnandole il personaggio principale di Tip, ragazzina di una decina d'anni che, di conseguenza, ha la voce di un'adulta. La cosa è un tantino disturbante, vedere per credere.
Scelta del doppiaggio a parte - per la voce dell'alieno Oh è stato scelto Jim Parsons ("The Big Bang Theory") -, "Home" è un tantino peggio di come me lo aspettavo. Non è male, ma non è abbastanza. I suoi punti di forza sono sicuramente la simpatia del suo protagonista maldestro e le trovate divertenti della trama, oltre al fatto di essere di fronte ad una pellicola coloratissima e musicalmente molto ricca.
Dall'altra parte, però, manca quel qualcosa in più che lo avrebbe reso maggiormente interessante o soddisfacente. La storia è una favoletta innocua che non racconta niente di nuovo o niente di inaspettato e che Oh sarebbe diventato un eroe lo sapevamo dopo 10 secondi. D'altronde le pellicole d'animazione - e i titoli per ragazzi in generale - ormai spingono tutti verso il generico tema della diversità come valore aggiunto del personaggio, per cui nessuno si stupisce che l'unicità di Oh rappresenterà anche la sua fortuna. Diversi, esclusi ed emarginati prima, riescono a dimostrare il loro valore attraverso le loro peculiarità, così da riscattarsi con la propria comunità e riuscire a ritagliarsi quello spazio sociale che cercavano e meritavano. E' così, per esempio, in "Happy Feet", "Ribelle - The Brave", "Alla ricerca di Nemo" o "L'era glaciale" e in tanti altri ancora. Il messaggio è forte e chiaro: bambini, imparate dai nostri protagonisti e siate fieri della vostra unicità.
Per questo motivo sento di dire che "Home - A casa" è carino, ma di fatto niente di nuovo sulla piazza. La storia vale principalmente per la simpatia del piccolo alieno, capace di strappare più di una risata, ma per il resto la trama affronta un percorso evolutivo che non racconta proprio nulla di nuovo. Per cui sì, "Home" è un film per famiglie piacevole e ben realizzato, pur non riuscendo nell'impresa di ritagliarsi il suo spazio (peculiare) all'interno dell'universo vastissimo di pellicole dello stesso genere che lo hanno preceduto.
Ps. Tratto dal libro per ragazzi "The True Meaning of Smekday" di Adam Rex.
Cast: Jim Parsons, Rihanna, Steve Martin, Jennifer Lopez, Matt Jones.
Box Office: $387.5 milioni
Consigli: Prodotto per famiglie perfetto per un momento spensierato e piacevole, ma che non va oltre questo. Ha i suoi momenti divertenti e, ovviamente, il lieto fine è assicurato, per cui se siete alla ricerca di un porto sicuro che vi regali qualche battuta, un mondo colorato e il racconto di una favola "Home - A casa" è un ottimo candidato per portare a termine la missione.
Parola chiave: Gorg.
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venerdì 30 novembre 2012
Film 485 - Hotel Transylvania
Richiesto da Licia: potevo, forse, non accontentarla?!
Film 485: "Hotel Transylvania" (2012) di Genndy Tartakovsky
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Carino, simpatico, divertente.
La trovata di riunire sotto lo stesso tetto una miriade di famosi mostri al grido della classica grande famiglia allargata risulta addirittura migliore di ogni celebrata e autoacclamata tavolata alla 'volemose bene' di Ozpetek.
Funziona, nonostante la molta carne al fuoco, il mix di personaggi che costella questo "Hotel Transylvania" e sembra tutto perfettamente incasellarsi al proprio posto, senza necessità di prevaricare nessuno: Dracula è un tenerone ansioso, la figlia un po' alternative-gothic; Frankenstein sopraffatto da una moglie classicamente americana (doppiata in originale dalla mitica Fran Drescher de "La tata"); il lupo castrato da una situazione famigliare abbondante di cuccioli.
Ce n'è per tutti i gusti, insomma, ma quel che è bello e funziona è che tutti i personaggi riescono a risaltare e a giocare al meglio la propria parte.
Chiaramente per dare un senso ad una storia che altrimenti sarebbe solo puro svago, è inserito nel gruppo di mostri un elemento di disturbo capace di scatenante la più irrazionale paura nella comunità, che spingerà in avanti lo svolgersi della trama: il giovane - e soprattutto umano - Jonathan arriverà all'hotel del signor Dracula e causerà non poco scompiglio tra i mostri che temono gli umani come i peggiori esseri del mondo. Ci scapperà anche l'amore, chiaramente.
Inutile dire che "Hotel Transylvania" rimane una favoletta per ragazzi (e non) senza pretese di sfociare in altro. Il ritmo c'è, le battute anche e - seppure a volte infastidisce che la voce sia molto simile al Sid de "L'era glaciale" - Claudio Bisio è davvero adatto a doppiare il proprietario dell'hotel Dracula. Ci si diverte in spensieratezza e, alla fine della proiezione, non rimane che un piacevole sorriso (e ricordo) da riportarsi a casa.
Film 1112 - Hotel Transylvania
Film 1113 - Hotel Transylvania 2
Consigli: Da vedere con gli amici per passare una piacevole e divertente serata.
Parola chiave: Diversità.
Trailer
Ric
Film 485: "Hotel Transylvania" (2012) di Genndy Tartakovsky
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Carino, simpatico, divertente.
La trovata di riunire sotto lo stesso tetto una miriade di famosi mostri al grido della classica grande famiglia allargata risulta addirittura migliore di ogni celebrata e autoacclamata tavolata alla 'volemose bene' di Ozpetek.
Funziona, nonostante la molta carne al fuoco, il mix di personaggi che costella questo "Hotel Transylvania" e sembra tutto perfettamente incasellarsi al proprio posto, senza necessità di prevaricare nessuno: Dracula è un tenerone ansioso, la figlia un po' alternative-gothic; Frankenstein sopraffatto da una moglie classicamente americana (doppiata in originale dalla mitica Fran Drescher de "La tata"); il lupo castrato da una situazione famigliare abbondante di cuccioli.
Ce n'è per tutti i gusti, insomma, ma quel che è bello e funziona è che tutti i personaggi riescono a risaltare e a giocare al meglio la propria parte.
Chiaramente per dare un senso ad una storia che altrimenti sarebbe solo puro svago, è inserito nel gruppo di mostri un elemento di disturbo capace di scatenante la più irrazionale paura nella comunità, che spingerà in avanti lo svolgersi della trama: il giovane - e soprattutto umano - Jonathan arriverà all'hotel del signor Dracula e causerà non poco scompiglio tra i mostri che temono gli umani come i peggiori esseri del mondo. Ci scapperà anche l'amore, chiaramente.
Inutile dire che "Hotel Transylvania" rimane una favoletta per ragazzi (e non) senza pretese di sfociare in altro. Il ritmo c'è, le battute anche e - seppure a volte infastidisce che la voce sia molto simile al Sid de "L'era glaciale" - Claudio Bisio è davvero adatto a doppiare il proprietario dell'hotel Dracula. Ci si diverte in spensieratezza e, alla fine della proiezione, non rimane che un piacevole sorriso (e ricordo) da riportarsi a casa.
Film 1112 - Hotel Transylvania
Film 1113 - Hotel Transylvania 2
Consigli: Da vedere con gli amici per passare una piacevole e divertente serata.
Parola chiave: Diversità.
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martedì 6 settembre 2011
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Un classico per una serata ormai classica.

Film 295: "Alla ricerca di Nemo" (2003) di Andrew Stanton, Lee Unkrich
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo, Andrea, Michele P., Marco, Titti
Pensieri: Capolavoro d'animazione, tripudio di colori e simpatia, originale e delicato, "Finding Nemo" (titolo originale) è di sicuro una delle pellicole che preferisco.
Geniale anche solo per l'invenzione del personaggio di Dory - svampita e svanita - il film mette al centro dell'avventura il pesciolino (pagliaccio) Nemo e il suo papà Marlin che, per ritrovarlo, dalla Grande barriera corallina finirà per arrivare a Sidney in un crescendo di situazioni divertenti, comiche o pericolossissime.
Piace perchè diverte, racconta una storia bella e ben scritta, non stritola in cliché narrativi i suoi temi secondari (diversità, amicizia, fiducia oltre che l'evidente tematica pro bio), approfondisce l'analisi dei suoi personaggi nonostante il film sia diretto ad un vasto pubblico (soprattutto composto da bambini).
Sorprende, quindi, che un lavoro così ben fatto si celi dietro ad una 'semplice' produzione cartoon. Ma è poi una vera sorpresa? La Pixar inanella un successo dopo l'altro (con questa produzione l'introito è stato di $864,625,978 nel mondo) e forse non è solo perchè mette in cantiere prodotti accattivanti.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Consigli: Godibilissimo, intelligente, divertente è forse il più riuscito tra gli esperimenti Pixar degli ultimi anni. Da vedere e rivedere.
Parola chiave: Motoschifo.
Trailer
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Film 295: "Alla ricerca di Nemo" (2003) di Andrew Stanton, Lee Unkrich
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo, Andrea, Michele P., Marco, Titti
Pensieri: Capolavoro d'animazione, tripudio di colori e simpatia, originale e delicato, "Finding Nemo" (titolo originale) è di sicuro una delle pellicole che preferisco.
Geniale anche solo per l'invenzione del personaggio di Dory - svampita e svanita - il film mette al centro dell'avventura il pesciolino (pagliaccio) Nemo e il suo papà Marlin che, per ritrovarlo, dalla Grande barriera corallina finirà per arrivare a Sidney in un crescendo di situazioni divertenti, comiche o pericolossissime.
Piace perchè diverte, racconta una storia bella e ben scritta, non stritola in cliché narrativi i suoi temi secondari (diversità, amicizia, fiducia oltre che l'evidente tematica pro bio), approfondisce l'analisi dei suoi personaggi nonostante il film sia diretto ad un vasto pubblico (soprattutto composto da bambini).
Sorprende, quindi, che un lavoro così ben fatto si celi dietro ad una 'semplice' produzione cartoon. Ma è poi una vera sorpresa? La Pixar inanella un successo dopo l'altro (con questa produzione l'introito è stato di $864,625,978 nel mondo) e forse non è solo perchè mette in cantiere prodotti accattivanti.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Consigli: Godibilissimo, intelligente, divertente è forse il più riuscito tra gli esperimenti Pixar degli ultimi anni. Da vedere e rivedere.
Parola chiave: Motoschifo.
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mercoledì 6 luglio 2011
Film 276 - X-Men: L'inizio
Lunga l'attesa dopo numerosi trailer succulenti e qualche fotogramma di anteprima per questa (ennesima) pellicola sugli eroi mutanti...

Film 276: "X-Men: L' inizio" (2011) di Matthew Vaughn
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Michele, Marco, Tiziana
Pensieri: Freschi freschi dalla visione del capitolo su Wolverine, ci siamo fiondati al cinema per il nuovissimo episodio della saga di X–Men uscito l’8 Giugno. Questa volta i riflettori sono puntati sulle origini stesse della prolifica serie (oramai a quota 5 episodi) e su come gli X–Men si siano formati.
Ormai di moda ad Hollywood riprendere da più angolazioni lo stesso soggetto, questa volta siamo negli anni ’60 e il punto di vista principale è quello del futuro Professor Xavier. La trovata è sicuramente piacevole, più che altro perché spiega chiaramente (ma non so dire quanto fedelmente rispetto al fumetto) come buona parte dei mutanti delle precedenti pellicole siano diventati tali o entrati a far parte del gruppo (buoni o cattivi non importa). Chi ha un minimo di passione per la serie apprezzerà di certo.
La trama è buona e non superficiale, incastra bene gli eventi fino a portare – alla conclusione - agli effetti che noi tutti conosciamo e che ricolleghiamo alle pellicole successive. Benissimo la scelta del cast che punta su nomi più o meno famosi del cinema e TV: Charles Xavier/James McAvoy ("Espiazione", "Wanted - Scegli il tuo destino", "The Conspirator", "Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio"), Erik Lehnsherr/Magneto/Michael Fassbender ("300", "Bastardi senza gloria"), Sebastian Shaw/Kevin Bacon ("Mystic River", "L'uomo senza ombra", "Footloose"), Rose Byrne ("Maria Antonietta", "Sunshine" e nel prossimo 'must to see' "Le amiche della sposa"), Raven/Mistica/Jennifer Lawrence ("Mr. Beaver", "Un gelido inverno"), Oliver Platt ("Amore e altri rimedi", "2012"), Emma Frost/January Jones ("Unknown - Senza Identità" e la serie tv "Mad Men"), Hank McCoy/Bestia/Nicholas Hoult ("A Single Man", "About a boy - Un ragazzo", "Scontro tra titani") e Zoë Kravitz (figlia del cantante Lenny, già vista in film come "Il buio nell'anima", "Sapori e Dissapori").
Nell’insieme il gruppo attoriale credo faccia la differenza. Per un film assolutamente non anonimo, non si poteva giocare la carta del cast sconosciuto (ultimamente pare far chic portare sconosciuti alla ribalta, vedi l’edizione degli Oscar con Hailee Steinfeld e la stessa Jennifer Lawrence o, più recentemente, il film di J. J. Abrams “Super 8”).
Strana, invece, la scelta di destinare la canzone portante della colonna sonora al gruppo britannico dei Take That con la (bella) canzone ‘Love Love’, forse non del tutto adatta a questo film.
Bene, comunque, effetti speciali (il finale con il sottomarino sollevato in volo è spettacolare), fotografia e le scenografie piuttosto azzeccate. Lasciano qualche domanda, invece, i gadget fin troppo futuristici in dotazione alla squadra di eroi. A volte sembra di essere al giorno d’oggi…
Critiche favorevoli e buon incasso, ma non ottimo per un film della serie. Con $160,000,000 spesi per realizzarlo, ad oggi il film ha incassato $324,611,727 che, in ordine di incasso, equivale al quartultimo posto su 5 pellicole realizzate. In Italia, per esempio, questo episodio è stato accolto piuttosto tiepidamente, con il modesto risultato di € 2,650,968 ad oggi. Per intenderci, da noi il bruttissimo “L’ultimo dei templari” con Nicolas Cage ha incassato quasi di più.
Ma non bisogna farsi ‘spaventare’: il film vale la pena di essere visto!
Ps. Camei divertenti dei veterani Hugh Jackman nei panni del suo famoso Wolverine e Rebecca Romijn in quelli di Mistica.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Consigli: Interessante ed esplicativo, questo "X-Men: First Class" (titolo originale) serve agli amanti della serie a ricollegarsi con i successivi (ma precedenti in ordine di uscita) capitoli della serie. E', inoltre, piuttosto divertente e ricco d'azione, quindi non manca certo il divertimento per i non appassionati!
Parola chiave: X.
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Bengi

Film 276: "X-Men: L' inizio" (2011) di Matthew Vaughn
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Michele, Marco, Tiziana
Pensieri: Freschi freschi dalla visione del capitolo su Wolverine, ci siamo fiondati al cinema per il nuovissimo episodio della saga di X–Men uscito l’8 Giugno. Questa volta i riflettori sono puntati sulle origini stesse della prolifica serie (oramai a quota 5 episodi) e su come gli X–Men si siano formati.
Ormai di moda ad Hollywood riprendere da più angolazioni lo stesso soggetto, questa volta siamo negli anni ’60 e il punto di vista principale è quello del futuro Professor Xavier. La trovata è sicuramente piacevole, più che altro perché spiega chiaramente (ma non so dire quanto fedelmente rispetto al fumetto) come buona parte dei mutanti delle precedenti pellicole siano diventati tali o entrati a far parte del gruppo (buoni o cattivi non importa). Chi ha un minimo di passione per la serie apprezzerà di certo.
La trama è buona e non superficiale, incastra bene gli eventi fino a portare – alla conclusione - agli effetti che noi tutti conosciamo e che ricolleghiamo alle pellicole successive. Benissimo la scelta del cast che punta su nomi più o meno famosi del cinema e TV: Charles Xavier/James McAvoy ("Espiazione", "Wanted - Scegli il tuo destino", "The Conspirator", "Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio"), Erik Lehnsherr/Magneto/Michael Fassbender ("300", "Bastardi senza gloria"), Sebastian Shaw/Kevin Bacon ("Mystic River", "L'uomo senza ombra", "Footloose"), Rose Byrne ("Maria Antonietta", "Sunshine" e nel prossimo 'must to see' "Le amiche della sposa"), Raven/Mistica/Jennifer Lawrence ("Mr. Beaver", "Un gelido inverno"), Oliver Platt ("Amore e altri rimedi", "2012"), Emma Frost/January Jones ("Unknown - Senza Identità" e la serie tv "Mad Men"), Hank McCoy/Bestia/Nicholas Hoult ("A Single Man", "About a boy - Un ragazzo", "Scontro tra titani") e Zoë Kravitz (figlia del cantante Lenny, già vista in film come "Il buio nell'anima", "Sapori e Dissapori").
Nell’insieme il gruppo attoriale credo faccia la differenza. Per un film assolutamente non anonimo, non si poteva giocare la carta del cast sconosciuto (ultimamente pare far chic portare sconosciuti alla ribalta, vedi l’edizione degli Oscar con Hailee Steinfeld e la stessa Jennifer Lawrence o, più recentemente, il film di J. J. Abrams “Super 8”).
Strana, invece, la scelta di destinare la canzone portante della colonna sonora al gruppo britannico dei Take That con la (bella) canzone ‘Love Love’, forse non del tutto adatta a questo film.
Bene, comunque, effetti speciali (il finale con il sottomarino sollevato in volo è spettacolare), fotografia e le scenografie piuttosto azzeccate. Lasciano qualche domanda, invece, i gadget fin troppo futuristici in dotazione alla squadra di eroi. A volte sembra di essere al giorno d’oggi…
Critiche favorevoli e buon incasso, ma non ottimo per un film della serie. Con $160,000,000 spesi per realizzarlo, ad oggi il film ha incassato $324,611,727 che, in ordine di incasso, equivale al quartultimo posto su 5 pellicole realizzate. In Italia, per esempio, questo episodio è stato accolto piuttosto tiepidamente, con il modesto risultato di € 2,650,968 ad oggi. Per intenderci, da noi il bruttissimo “L’ultimo dei templari” con Nicolas Cage ha incassato quasi di più.
Ma non bisogna farsi ‘spaventare’: il film vale la pena di essere visto!
Ps. Camei divertenti dei veterani Hugh Jackman nei panni del suo famoso Wolverine e Rebecca Romijn in quelli di Mistica.
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Consigli: Interessante ed esplicativo, questo "X-Men: First Class" (titolo originale) serve agli amanti della serie a ricollegarsi con i successivi (ma precedenti in ordine di uscita) capitoli della serie. E', inoltre, piuttosto divertente e ricco d'azione, quindi non manca certo il divertimento per i non appassionati!
Parola chiave: X.
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martedì 5 luglio 2011
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Nuova cena dal Puffo, nuovo film tutti assieme!

Film 275: "X-Men le origini - Wolverine" (2009) di Gavin Hood
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Michele, Marco, Marco C., Andrea, Andrea Puffo, Alice, Diego, Davide
Pensieri: Avendo visto questa pellicola la prima volta a Parigi, in inglese sottotitolato in francese, effettivamente qualche battuta – per non dire passaggio – me l’ero persa.
La saga degli X-Men, sicuramente , mi è sempre piaciuta parecchio, quindi mi tocca ammettere un minimo di parzialità riguardo a questo prequel(?)/spin–off(?) che vede per protagonista l’X–Men più famoso della saga.
Nessuno dei suoi “amici” (o nemici) partecipa a questa pellicola, ma, nonostante questo handicap, non si può certo dire che gli incassi ne abbiamo risentito… “X-Men le origini - Wolverine“ è un film meno tipicamente di genere (leggere sui mutanti) e più un ritratto del personaggio Logan a tutto tondo: la sua vita e la sua storia (già accennata in “X-Men 2” del 2003) e come Logan diventi Wolverine.
Ovviamente c’è tantissima azione e molti personaggi secondari (pure troppi a dire il vero, nessuno realmente ben approfondito come nel terzo "X-Men - Conflitto finale" del 2006), tutto condito in ‘salsa mutante’, per non perdere il retrogusto della serie che tanto aveva fatto incassare fino a qui con i capitoli precedenti (parliamo di oltre 1 miliardo di $).
No, comunque, questo non è decisamente il migliore esperimento della quadrilogia (ance se sappiamo bene che il quinto è già stato ‘sguinzagliato’) poiché il sapore che lascia alla fine è sempre quello di un progetto minore rispetto agli standard precedenti. La macchina ‘X–Men’ è, come sappiamo, ben oliata, ma in questo caso tende un po’ troppo a vivere di rendita.
Hugh Jackman è sempre convincente e sbruffone quanto basta, ma affiancargli una miriade di personaggi piatti non aiuta il film a decollare. Tra i più famosi, comunque ritroviamo Liev Schreiber ("The Manchurian Candidate", "Salt"), Ryan Reynolds ("Buried - Sepolto", "Ricatto d'amore" e il prossimo "Lanterna verde") e Dominic Monaghan (la trilogia de "Il signore degli anelli", "Lost").
Insomma, è divertente e si guarda bene, ma dimostra i primi ‘acciacchi’ della saga.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Consigli: Per i fan della serie è un 'da non perdere'. Per tutti gli altri è sempre una valida alternativa a un 'non so cosa fare' di un'eventuale serata in casa.
Parola chiave: Indistruttibile.
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Film 275: "X-Men le origini - Wolverine" (2009) di Gavin Hood
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Michele, Marco, Marco C., Andrea, Andrea Puffo, Alice, Diego, Davide
Pensieri: Avendo visto questa pellicola la prima volta a Parigi, in inglese sottotitolato in francese, effettivamente qualche battuta – per non dire passaggio – me l’ero persa.
La saga degli X-Men, sicuramente , mi è sempre piaciuta parecchio, quindi mi tocca ammettere un minimo di parzialità riguardo a questo prequel(?)/spin–off(?) che vede per protagonista l’X–Men più famoso della saga.
Nessuno dei suoi “amici” (o nemici) partecipa a questa pellicola, ma, nonostante questo handicap, non si può certo dire che gli incassi ne abbiamo risentito… “X-Men le origini - Wolverine“ è un film meno tipicamente di genere (leggere sui mutanti) e più un ritratto del personaggio Logan a tutto tondo: la sua vita e la sua storia (già accennata in “X-Men 2” del 2003) e come Logan diventi Wolverine.
Ovviamente c’è tantissima azione e molti personaggi secondari (pure troppi a dire il vero, nessuno realmente ben approfondito come nel terzo "X-Men - Conflitto finale" del 2006), tutto condito in ‘salsa mutante’, per non perdere il retrogusto della serie che tanto aveva fatto incassare fino a qui con i capitoli precedenti (parliamo di oltre 1 miliardo di $).
No, comunque, questo non è decisamente il migliore esperimento della quadrilogia (ance se sappiamo bene che il quinto è già stato ‘sguinzagliato’) poiché il sapore che lascia alla fine è sempre quello di un progetto minore rispetto agli standard precedenti. La macchina ‘X–Men’ è, come sappiamo, ben oliata, ma in questo caso tende un po’ troppo a vivere di rendita.
Hugh Jackman è sempre convincente e sbruffone quanto basta, ma affiancargli una miriade di personaggi piatti non aiuta il film a decollare. Tra i più famosi, comunque ritroviamo Liev Schreiber ("The Manchurian Candidate", "Salt"), Ryan Reynolds ("Buried - Sepolto", "Ricatto d'amore" e il prossimo "Lanterna verde") e Dominic Monaghan (la trilogia de "Il signore degli anelli", "Lost").
Insomma, è divertente e si guarda bene, ma dimostra i primi ‘acciacchi’ della saga.
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Film 1925 - The New Mutants
Consigli: Per i fan della serie è un 'da non perdere'. Per tutti gli altri è sempre una valida alternativa a un 'non so cosa fare' di un'eventuale serata in casa.
Parola chiave: Indistruttibile.
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