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lunedì 1 settembre 2025

Film 2385 - Lilo & Stitch

Intro: Luckily this wasn't picked as the first movie Yegor and I went to see together.

Film 2385
: "Lilo & Stitch" (2025), Dean Fleischer Camp
Watched on: At the movies
Language: English
Watched with: Niamh, Debbi
Thoughts: One of the worst movies I've seen this year so far, possibly the worst. We'll see what happens in the upcoming months, in the meantime "Lilo & Stitch", Disney's latest live-action remake/cash grab, is bad. B-A-D.
Firstly I want to say that I'm a big fan of the original, one of my favourite Disney movies. I still cherish the memory of when I went to see it at the movies. So clearly being the OG "Lilo & Stitch" a film that I really like, I had high expectations. Or, to better put it: I had very low expectations, but in my head I was hoping they would have treated this story with more respect.
There's nothing magical about the remake, all the fantasy is gone and this is just the carbon copy of the animated movie from 2002. Considering that that film made $273.1 million at the box-office and seen this live-action made a billion dollars, I understand why this was made and where a product like this lies. What saddens me, though, is that Disney doesn't even try anymore. At least at the beginning they did.
So, apart from being the frame-by-frame copy of the original, there's really not much here to see. Obviously this "Lilo & Stitch" is aimed at a young audience, to (re)introduce the characters and make even more money from the merchandise. We all know the name of the game, whatever. It's just extremely disappointing that the legacy of a movie like the first "Lilo & Stitch", a product full of imagination and stunning visual elements, is reduced to this CGI'd copycat with no soul or anything to say.
Cast: Sydney Elizebeth Agudong, Billy Magnussen, Hannah Waddingham, Chris Sanders, Courtney B. Vance, Zach Galifianakis, Maia Kealoha.
Box Office: $1.034 billion
Worth a watch?: It's trash. The pace of the movie is insane, so fast you can barely sit on anything that is said or showed to you. No time to focus, process, think: we're fed this content, whether we want it or not, with the sole purpose of remembering how cute Stich is (so that kids by more merch). Even for a Disney+ original movie (which this was intended to be), this would be bad.
Awards: /
Key word: Ohana.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 25 novembre 2019

Film 1681 - Mike and Dave Need Wedding Dates

Intro: Una commedia scema con un cast interessante... Mi sono lasciato convincere.
Film 1681: "Mike and Dave Need Wedding Dates" (2016) di Jake Szymanski
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: questo film è oggettivamente orrendo. Brutto, stupido, volgare e per niente divertente. Non basta dire due parolacce per sembrare irriverenti.
Cast: Zac Efron, Anna Kendrick, Adam DeVine, Aubrey Plaza, Stephen Root, Sugar Lyn Beard, Sam Richardson, Kumail Nanjiani, Jake Johnson, Wendy Williams.
Box Office: $77.1 milioni
Vale o non vale: Terribile e perdibile.
Premi: /
Parola chiave: Ecstasy.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 20 aprile 2016

Film 1118 - Lilo & Stitch

Da troppo tempo volevo rivederlo e ne ho approfittato un giorno a pranzo, prima di dovermi rituffare negli obblighi di studio.
Film 1118: "Lilo & Stitch" (2002) di Dean DeBlois, Chris Sanders
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non so se sia per la dolcezza di Lilo, ma per quanto mi riguarda è uno dei film più teneri di sempre! La sua vocina, il suo carattere, le sue passioni... tutto concorre a una caratterizzazione del suo personaggio spingendolo a picchi di "coccolosità" inaudita. E, tutte le volte che rivedo "Lilo & Stitch", vengo pervaso da questa sensazione.
Anche se solitamente non sono un fan delle cose tutte batuffoli, cuori e coccole, il caso particolare di questa pellicola rappresenta un qualcosa a sé che custodisco molto gelosamente: tutto è iniziato quando 14 anni fa, al cinema all'aperto di non so dire quale città di mare in cui mi trovavo in vacanza coi miei, sono andanto a vedere questo film e ne sono rimasto molto colpito dalla simpatia, i bellissimi disegni, naturalmente il personaggio di Stitch e, come dicevo, dalla tenerezza di Lilo. Da allora, quando sento la mancanza di zucchero nella mia vita, scelgo di immergermi nuovamente in questa storia e ne riemergo felice.
Inutile dire, dunque, quando io sia un fan del titolo in questione, certamente uno dei miei preferiti in assoluto dei classici Disney. Storia stravagante e ben più audace di molte delle cose che escono ultimamente e vengono ossannate, disegni bellissimi, protagonisti adorabili e spalle divertenti (la trovata sulle zanzare è geniale), un mix genuino e ben calibrato di allegria, colore, emozioni positive, lezioni di vita e stramberie divertenti. "Lilo & Stitch" è un toccasana.
Ps. Candidato all'Oscar come Miglior film d'animazione.
Film 1118 - Lilo & Stitch
Film 1518 - Lilo & Stitch
Cast: Chris Sanders, Daveigh Chase, Tia Carrere, David Ogden Stiers, Kevin McDonald, Ving Rhames, Kevin Michael Richardson, Jason Scott Lee, Zoe Caldwell.
Box Office: $273.1 milioni
Consigli: 42esima pellicola delle serie dei classici Disney, "Lilo & Stitch" è un titolo perfetto per tutta la famiglia in grado di intrattenere con dolcezza e simpatia, coniugando gli apparentemente inconciliabili mondi della vita alle Hawaii e degli alieni all'interno, per giunta, di un cartone animato. Perfetto per qualunque occasione, piacevole e incoraggiante.
Parola chiave: Ohana.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 2 novembre 2015

Film 1023 - Sotto il cielo delle Hawaii

Curioso di vederlo senza un motivo preciso.

Film 1023: "Sotto il cielo delle Hawaii" (2015) di Cameron Crowe
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: «Il militare Brian Gilcrest si reca a Honolulu per supervisionare un satellite armato ideato dal miliardario Carson Welch. Arrivato sull'isola incontra il suo vecchio amore Tracy e fa la conoscenza di Allison, pilota della Air Force, che lo coinvolgerà nel suo tentativo di fermare il lancio del nuovo programma spaziale.» (Wiki).
Come si intuisce dal brevissimo riassunto proposto dalla pagina della pellicola, questo "Aloha" non è niente di particolare, semplicemente una storia che a tratti funziona, a tratti è stramba e finisce per andare a parare proprio dove ti aspetti. E' un male? No, se quello che ti aspetti ti piace. Lo è, invece, se si è consapevoli di essere di fronte a un prodotto così così e si decide che il gioco non vale la candela.
Io propendo per la prima scuola di pensiero: "Sotto il cielo delle Hawaii" non mi è sembrato un film così pessimo da meritarsi le critiche che ha ricevuto e il flop al botteghino ($37 milioni per produrlo); tra l'altro il Capitano Allison Ng interpretato Emma Stone, è quello che ha ottenuto più critiche, per essendo uno dei meglio riusciti della storia. I problemi relativi alla rappresentazione del capitano sono da condursi a questo semplice fatto: nella storia la donna è un mix culturale piuttosto peculiare - per un quarto cinese, per un quarto hawaiana -, per cui in molti hanno storto il naso vedendola interpretata dalla bianchissima Stone (in inglese il fenomeno si chiama whitewashing e appena qualche settimana fa ha coinvolto "Pan" e la sua protagonista femminile Rooney Mara).
Critiche a parte, il risultato finale non è certo da capolavoro, però tra location mozzafiato, bei protagonisti, una storia che ha qualche idea carina (la migliore: gli uomini che comunicano solo con gli sguardi)... vedere questo film non è così male.
Cast: Bradley Cooper, Rachel McAdams, Emma Stone, Bill Murray, John Krasinski, Danny McBride, Alec Baldwin.
Box Office: $26.3 milioni
Consigli: Un po' commedia, un po' drama, alla fine questa storia non brilla per originalità, ma a mio avviso non fa nemmeno rimpiangere l'idea di averla voluta seguire. La fotografia è bella, il cast ricco, le Hawaii stupende... Prendetela come una vacanza di qualche ora.
Parola chiave: Satellite.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 3 maggio 2013

Film 544 - Da qui all'eternità

8 Oscar, tra cui Miglior film. Un cast stellare e molte leggende su questa pellicola. Non potevo non comprare il dvd.


Film 544: "Da qui all'eternità" (1953) di Fred Zinnemann
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Sinceramente? Non mi è piaciuto. Mi aspettavo qualcosa di estremamente epico, forse anche straziante, ma non ho trovato nulla di tutto ciò.
E' una pellicola che si lascia guardare ancora nel 2013, con un appeal che però si fatica a ritrovare. Suggestiva davver ola fotografia in bianco e nero che, inevitabilmente, dona quel qualcosa in più alle immagini, ma per il resto non sono rimasto folgorato come avevo immaginato sarebbe stato.
"From Here to Eternity" è una specie di "Pearl Harbor" versione padre, nei limiti delle possibilità degli anni '50. Capisco perfettamente che per l'epoca le scene risultassero emozionanti e piene di adrenalina, ma il pubblico odierno è abituato a ben altro. Speravo, infatti, che trama e recitazione mi avrebbero fatto dimenticare le lunghe pause, la lentezza e i fondali finti (che di solito non sono mai un problema), ma questa volta la 'magia' non è avvenuta.
Non sono riuscito ad identificarmi con nessuno dei personaggi, né ad appassionarmi alle vicende amorose di alcuno. L'unica che ha saputo catturare la mia attenzione è stata Donna Reed nel ruolo di Alma 'Lorene' Burke, accompagnatrice di nobile spirito che si innamorerà di Lee Prewitt (Montgomery Clift). Per il resto... pensavo avrei visto qualcos'altro. Di più coinvolgente e, devo dirlo, un po' meno noioso.
Ripeto, capisco perfettamente il contesto sociale e storico completamente differente da quello di oggi, però "Da qui all'eternità" mi ha deluso. Peccato.
Consigli: Miglior film, regia, sceneggiatura, attori non protagonisti (Donna Reed e Frank Sinatra, che fece di tutto per accaparrarsi questo ruolo) e molti altri Oscar ancora. Per gli amanti dei classici in bianco e nero è uno dei passaggi obbligati. Io, però, ne preferisco altri.
Parola chiave: Pugilato.

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Bengi

lunedì 17 dicembre 2012

Film 491 - Snakes on a Plane

Considerata pellicola di serie B. Ci sono i serpenti. Siamo su un aereo. Potevo perdermelo?


Film 491: "Snakes on a Plane" (2006) di David R. Ellis
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Erika
Pensieri: In inglese senza sottotitoli. Eppure si capisce tutto. Già perchè "Snakes on a Plane" non è una pellicola particolarmente complessa e ricca di contenuti e, sinceramente, a metà del film si capisce come procederà la trama e, soprattutto, come si concluderà.
Poco male, però, perchè comunque il mix funziona. E pure bene.
Samuel L. Jackson ha la faccia da duro incazzato che non ha paura di niente e risulta più credibile di un qualunque Schwarzenegger o Stallone talmente duri e crudi da essere spesso ridicoli.
Per cairtà, con questo non voglio dire che in questa pellicola ci siano pretese di realismo e veridicità, è solo una questione di essere giusti per il ruolo richiesto. E allora il buon vecchio Samuel sa cavarsela qui come altrove.
Ho adorato, poi, ritrovare una delle mie beniamine della tv, Julianna Margulies. Da "E.R. - Medici in prima linea" a "The Good Wife" passando rapidamente per "I Soprano", la Margulies è una delle attrici che trovo più dotate, convincenti e di classe che ci siano al momento. E, tra l'altro, trovo al contempo strano e piacevole che si inserisca spesso e volentieri in contesti di serie B come questo (un altro esempio è la pellicola "Nave fantasma" del 2002 che annoverava nel cast perfino la nostra Francesca Rettondini...).
In ogni caso questa pellicola è divertente e funziona bene dal punto di vista della tensione, con serpenti (seppur evidentemente finti) che riescono ad incutere un certo timore - e schifo, perdonatemi il termine - grazie ad apparizioni fulminee ed improvvise. Il classico esempio di 'so perfettamente cosa mi aspetta, eppure non posso fare a meno di saltare sulla sedia'. Credo che per un prodotto a basse pretese come questo, il risultato sia doppiamente notevole.
"Snakes on a Plane" non si prende mai del tutto sul serio, ha un titolo che dimostra una scarsità di idee fin dal principio - pare evidente che l'unica preoccupazione degli sceneggiatori fosse come piazzare centinaia di specie diverse di serpenti in un ambiente senza vie d'uscita -, e presenta senza vergognarsene cliché, personaggi-macchietta e uno scontato buonismo finale da manuale. Eppure funziona alla grande.
Vedere per credere.
Consigli: Adattissimo ad una serata divertente tra amici. Chiude la mente, fa ridere e intrattiene senza mai far sbadigliare. Chiaramente è necessario ricordarsi che non presenta alcun contenuto. Detto ciò, si fa guardare in maniera assolutamente piacevole.
Parola chiave: Corone di fiori.

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Ric

domenica 13 dicembre 2009

Film 34 - Non mi scaricare

Un film che mi ha passato Ale!


Film 34: "Non mi scaricare" (2008) di Nicholas Stoller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: O mio Dio, un film sul pene del protagonista. E' impressionante, c'è più pisello in questa pellicola che in un film porno. Ci sono rimasto, talvolta è imbarazzante...
Superato il "trauma", devo dire che il film è piuttosto divertente. Tutti attori giovani, carini e che provengono da serie tv. A cominciare dal p(ene)rotagonista, Jason Segel, famoso per "E alla fine arriva mamma!" - improbabilissima traduzione di "How I Met Your Mother" - e per due film sempre sul genere di questo qui: "Molto incinta" e "I Love You, Man". Poi ci sono Kristen Bell di "Veronica Mars" e "Heroes" e Mila Kunis di "That '70s Show". Cosa deduco da tutto ciò? Che si sono finalmente svegliati! Se gente come Julia Roberts e Nicole Kidman non portano più al cinema nessuno, è evidente che era ora di cambiare qualche cosa... No, le storie no, per carità! Sia mai che ci capiti di vedere qualcosina di nuovo - oddio, qui ho visto molto pene... -, ma, almeno, la tendenza positiva è che, volendo, qualche buon attore da commedia giovane e piacevole ci sia. Forse si sta creando un nuovo clan che poi ricicla se stesso all'interno di ogni avventura cinematografica (Judd Apatow, Jack McBrayer, Jonah Hill, Steve Carell...), ma almeno per adesso è tutto piuttosto nuovo.
Come dicevo, nella storia non c'è niente di particolarmente originale: lei molla lui per un altro, lui non riesce a farsene una ragione, spronato dal fratellastro va in vacanza e ritrova la ex col nuovo fidanzato nello stesso albergo, scatta il nuovo amore tra lui e la receptionist, lei sprona lui a realizzare il suo sogno e lui sprona lei a non buttare via la sua vita. In tutto questo la ex perde moroso ed ex moroso per sempre. Nonostante la banalità, le location sono splendide, le Hawaii sono davvero magiche (anche se a volte ho avuto la sensazione che recitassero davanti a uno schermo blu a cui poi hanno sostituito uno sfondo con gli effetti speciali) e aiutano a creare atmosfere da cartolina alle disavventure amorose del nostro protagonista, un grande gigante gentile un po' bambolone un po' troppo buono. Fa tenerezza e colpisce nel segno.
Il titolo originale del film, "Forgetting Sarah Marshall", rende molto di più l'idea dell'ossessione del protagonista per l'ex fidanzata, ma si sa che in Italia non ce la possiamo fare...
Simpatico il rimpiazzo di Sarah Marshall, interpretato da Russell Brand, un tipo veramente strano, oltre che a mio avviso particolarmente bruttino. E' stato presentatore di eventi per Mtv dove ha conosciuto la sua fidanzata Katy Perry = la stranissima coppia (me li immagino: lei con gli occhi spalancati 'alla Carfagna' e lui più truccato di lei con i capelli così anni '80).
Il film si vede volentieri, fa ridere! O quantomeno fa ridere alle 4 del mattino...!
Consigli: Non perdetevi i titoli di cosa con gag finale annessa!
Parola chiave: Un pene alle Hawaii



#HollywoodCiak
Bengi