Visualizzazione post con etichetta Joe Wright. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Joe Wright. Mostra tutti i post

mercoledì 15 luglio 2020

Film 1748 - Pride & Prejudice

Intro: Avevo bisogno di un po' di romanticismo ai tempi di Jane Austen.
Film 1748: "Pride & Prejudice" (2005) di Joe Wright
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: probabilmente ci sono trasposizioni più riuscite o più fedeli, in ogni caso a me "Pride & Prejudice" di Joe Wright lascia sempre molto soddisfatto. E adoro il dialogo tra Keira Knightley e Matthew Macfadyen sotto la pioggia, trovo la vulnerabilità di Elizabeth rincuorante e riesco, ogni volta, ad identificarmici. Go Jane Austen, go!
Film 282 - Orgoglio e pregiudizio
Film 428 - Orgoglio e pregiudizio
Film 1748 - Pride & Prejudice
Cast: Keira Knightley, Matthew Macfadyen, Brenda Blethyn, Donald Sutherland, Tom Hollander, Rosamund Pike, Jena Malone, Carey Mulligan, Judi Dench, Kelly Reilly, Rupert Friend, Penelope Wilton.
Box Office: $121.6 milioni
Vale o non vale: Esteticamente bellissimo, musicato alla perfezione e romantico al punto giusto, "Pride & Prejudice" cattura l'essenza del romanzo riuscendo con successo a riproporlo in chiave più attuale. Non un capolavoro, ma mi pare renda giustizia all'opera - meravigliosa - da cui è tratto.
Premi: Candidato a 4 Oscar per Migliore attrice protagonista (Knightley), costumi, colonna sonora e scenografie; 2 nomination ai Golden Globe per Miglior film commedia o musical (?) e attrice protagonista; nominato a 5 BAFTA per attrice non protagonista (Blethyn), sceneggiatura non originale, costumi, trucco e film britannico dell'anno. Joe Wright ha vinto il BAFTA per Most Promising Newcomer.
Parola chiave: Sentimenti.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 6 settembre 2018

Film 1508 - Darkest Hour

Intro: E finalmente si entra nel vivo della stagione dei premi, con il primo titolo da recuperare in vista della stagione degli Oscar! E non mancavano le giuste ragioni...
Film 1508: "Darkest Hour" (2017) di Joe Wright
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: risultato finale buono, soprattutto grazie alle ottime performance di Oldman (impressionante) e Scott Thomas. Forse da questa pellicola mi aspettavo qualcosa di più, in ogni caso la storia è molto interessante e costruita attorno ad un personaggio magnetico, a tratti ambiguo, difficile spesso da inquadrare. E la sceneggiatura è capace di sottolineare l'imperfetta umanità del proprio soggetto protagonista dandone un ritratto sfaccettato e credibile quanto basta;
il vero neo di prodotti come questo è l'enorme dislivello tra la performance dominante, ovvero quella che andrà a vincere l'Oscar - cito solo altri tre casi identici: Forest Whitaker in "The Last King of Scotland", Julia Roberts in "Erin Brockovich", Philip Seymour Hoffman in "Capote" -, e il resto del prodotto, che perde di visibilità nei confronti di tutta l'attenzione guadagnata dall'attore in odore da premio. "Darkest Hour" non si sottrae all'equazione e, a fronte delle 6 candidature solo due vanno a segno, anche perché nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo trionfare nella categoria Miglior film, suppongo;
curiosamente si ricollega in parte alla trama del "Dunkirk" di Nolan, uscito lo stesso anno e competitor diretto del film di Wright agli ultimi Academy Awards. Entrambi, infatti, parlano di Churchill e del famoso discorso che il primo ministro pronunciò per spronare le forze armate del Regno Unito a scacciare l'esercito tedesco di Hitler ("We shall fight on the beaches");
tutto sommato un biopic che centra l'obiettivo di approfondire la figura pubblica e privata del famoso politico britannico, mettendone in luce le molteplici facce e sfaccettature; del resto a Wright non manca un buon occhio e una perspicace scelta dei soggetti dei propri film. Non è un capolavoro, ma funziona.
Cast: Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Lily James, Stephen Dillane, Ronald Pickup, Ben Mendelsohn.
Box Office: $150.2 milioni
Vale o non vale: Recitato molto bene, capace di incuriosire lo spettatore avvicinandolo non solo al personaggio, ma anche alle vicende storiche narrate, questo film funziona bene e sicuramente merita i riconoscimenti ricevuti durante la recente stagione di premiazioni. Da recuperare.
Premi: 2 Oscar vinti su 6 candidature (Miglior attore protagonista e trucco, stessi premi vinti anche ai BAFTA), un Golden Globe a Oldman
Parola chiave: Pace.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 6 giugno 2016

Film 1150 - Anna Karenina

Ogni tanto mi manca e lo riguardo. Questa volta in inglese e senza sottotitoli.

Film 1150: "Anna Karenina" (2012) di Joe Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: La glaciale Russia è riscaldata dall'amore passionale e bruciante di Anna e il suo Vronsky grazie al capolavoro di Tolstoj qui trasposto dal regista inglese Joe Wright. Meno capolavoro rispetto al libro, eppure capace di suscitare non poche positive impressioni, il contemporaneo fratello cinematografico pecca di una certa mancanza di fuoco, è vero, ma è di una bellezza stilistica innegabile. Raffinato, geniale nella messa in scena - la vita è un teatro -, sontuoso nei costumi e ben presentato dagli attori, questo film compensa quel mancante cuore pulsante indomito che si riscontra nel libro, grazie a un lavoro d'insieme che appaga gli occhi e può lasciare soddisfatti. Basta dimenticarsi del classico e lasciarsi trasportare in quest'alternativa avventura fatta di suggestioni e corsetti, amore puro e amore scabroso. E la magia non tarda ad arrivare.
Ps. Oscar per i Migliori costumi.
Film 511 - Anna Karenina
Film 517 - Anna Karenina

Cast: Keira Knightley, Jude Law, Aaron Johnson, Kelly Macdonald, Matthew Macfadyen, Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Alicia Vikander, Olivia Williams, Emily Watson, Michelle Dockery, Raphaël Personnaz, Cara Delevingne.
Box Office: $68,929,150
Consigli: Affascinante, teatrale nelle scenografia e nelle movenze degli attori, sontuoso nella realizzazione e, certamente, ambizioso. Una suggestione di immagini e suoni ben architettata, per un risultato finale piacevole e che fa quello che può per accostarsi ad un originale che è capolavoro. Cast delle grandi occasioni (tra cui una già promettente Vikander, quest'anno premio Oscar) e regia che parrebbe ispirata. Insomma, un titolo non solo per chi ama i film in costume.
Parola chiave: Treno.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 30 ottobre 2014

Film 805 - Hanna

Mi era sempre rimasta la curiosità di vedere questa pellicola. L'occasione grazie a Sky go.

Film 805: "Hanna" (2011) di Joe Wright
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Un action thriller violento, crudo e super adrenalinico, volutamente sporco e freddo che rinnega qualsivoglia forma patinata alla ricerca di un plausibile realismo che lascia a tratti spiazzato lo spettatore.
L'ossigenata Hanna del titolo (Saoirse Ronan) è stata addestrata dal padre (Eric Bana) per tutta la sua vita in funzione di un'unica cosa: diventare un'assassina per uccidere l'agente CIA Marissa Wiegler/Cate Blanchett. Quest'ultima, si scoprirà con l'evolversi della storia, ha un conto in sospeso con il padre di Hanna che, sapendo delle doti speciali della figlia e conoscendo bene l'indole dell'agente, addestra la ragazzina al grido di un unico imperativo: o ti adatti o muori.
Un po' forte, non c'è che dire, eppure il risultato finale di questo film è positivo. Le ottime musiche dei Chemical Brothers aiutano a differenziare questo prodotto dai soliti action in circolazione, ma anche l'ottima mano di un regista come Wright - di solito visto in ben più pesanti panni quali "Orgoglio e pregiudizio", "Espiazione", "Anna Karenina" - aiuta non poco nell'intento di creare una realtà per questa pellicola che sia diversa da tutte le altre.
In poche parole, "Hanna" è qualcosa che non ci si aspetterebbe, sia nella forma che nella messa in scena, curioso e ben confezionato esperimento cinematografico che equilibra bene glie elementi necessariamente violenti (uccisioni, duelli, scazzottate, ecc) con un certo strano humor che finisce per funzionare quando Hanna si approccia alle normali esperienze di vita di una 15enne (il primo bacio, fare amicizia, uscire la sera, ecc).
Insomma, Wright a quanto pare riesce anche in territori solitamente a lui più lontani e l'ottima scelta di cast - due antagoniste in testa - rende questa caccia all'uomo tra affascinanti scenari di sfondo una forte ma interessante avventura capace di catturare chi guarda.
Box Office: $63,782,078
Consigli: Saoirse Ronan, Cate Blanchett, Eric Bana, Michelle Dockery, Olivia Williams, Tom Hollander + la regia di Joe Wright + la musica dei Chemical Brothers = "Hanna", thriller inusuale su quella che quasi potrebbe essere definita la figlia illegittima di Jason Bourne. La Ronan è molto credibile, Cate Blanchett - ma che lo dico a fare - è fantastica anche nei panni della cattiva. Se si cerca qualcosa che spinga subito il piede sull'acceleratore, questo film funziona bene.
Parola chiave: Vendetta.

Trailer

Bengi

lunedì 11 marzo 2013

Film 517 - Anna Karenina

Questa volta al cinema e in italiano. Per vedere se e cosa cambia. Nella visione e della mia opionione.


Film 517: "Anna Karenina" (2012) di Joe Wright
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Matte
Pensieri: Il più grande difetto di "Anna Karenina" di Wright credo stia nella sceneggiatura. Ragionandoci a più riprese con più persone, sono giunto alla conclusione che non per tutti sia stato semplice accedere ad una trama con passaggi narrativi solamente accennati e spesso mal trasposti dal libro allo schermo e, in aggiunta, Tom Stoppard ha operato una certa semplificazione fin troppo moderna del grande romanzo di Tolstoj. Il più evidente esempio di ciò può stare nel dialogo "Mi ami? Ma quanto mi ami?" tra Anna e Vronsky durante il pic-nic in mezzo agli alberi.
Il soffocante tormento amoroso della protagonista è spesso lasciato ad una interpretazione dello spettatore che, magari non pronto o non disposto a fare lo sforzo di chiedersi cosa stia succedendo nell'animo della protagonista, può finire per non afferrare appieno il sentimento. Nella parte finale, per esempio, la Karenina impazzisce di gelosia, ma nel film sembra più che altro una capricciosa ragazzina gelosa della sua cotta. Il che fa perdere un po' di significato, rischiando di far semplicemente etichettare Anna sotto uno qualsiasi degli stereotipi affibbiati alle donne (capricciosa, volubile, tendente alla pazzia). E questo è un po' un peccato.
Subiscono la falce dello sceneggiatore anche i personaggi di contorno che finiscono, sì, per risultare i più riusciti, ma forse proprio perchè trattati con tanta 'velocità'. Il cameo dei genitori di Kitty e Dolly è ridicolo, il personaggio della Contessa Lydia Ivanova (Emily Watson) non spiegato a dovere - quando Anna lascia il marito è lei che si prende cura del figlio della coppia, avvicinandosi tantissimo alla figura di Karenin (Jude Law) di cui è sempre stata infatuata - al pari di quello della Principessa Betsy (Ruth Wilson), ridotta a sorta di cupido malizioso.
Ancora da dire che il contesto storico è tutto fuorché trattato in maniera esaustiva. A dir la verità non è nemmeno accennato, solo trattato di sbieco tramite qualche battuta dei personaggi, ma davvero nulla di comprensibile per chi non sia a conoscenza della storia della Russia per sua personale cultura.
Detto ciò, "Anna Karenina" è un film tecnicamente molto curato, che parte da un'idea di realizzazione - quella di ambientarlo in un teatro - originale e dal grandissimo potenziale visivo. Potenziale che Wright sfrutta bene, riuscendo a renderlo funzionale alla sua storia e mai opprimente o stancante. Questo, a mio avviso, è un grande pregio che dimostra il tentativo genuino di cercare un approccio nuovo per una storia classica di cui già numerose volte si è parlato al cinema. Come sempre il regista chiama ottimi colleghi per adornare i suoi prodotti cinematografici (Dario Marianelli per la colonna sonora, Jacqueline Durran per i costumi, Katie Spencer e Sarah Greenwood per la scenografia e Seamus McGarvey per la fotografia) e, da questo punto di vista, ormai è riuscito a crearsi una cerchia su cui contare di un certo valore. I film in costume di Wright sono sempre qualcosa di molto bello da vedere.
La collaborazione artistica con Keira Knightley, invece, giunge con questo film alla sua terza puntata dopo "Orgoglio e pregiudizio" ed "Espiazione". Per quanto la Knightley riproduca qui una buona parte delle sue espressioni da repressa (già sfortunatamente utilizzate nella parte di Sabina Spielrein in "A Dangerous Method" di Cronenberg), continua comunque a piacermi la relazione artistica intessuta tra lei e il regista. Per ora tutte e tre le pellicole nate da questo sodalizio mi sono piaciute.
"Anna Karenina", infatti, per quanto impreciso e discontinuo (nella sceneggiatura) presenta in ogni caso un fascino magnetico legato alle sue bellissime immagini, i costumi e una storia d'amore senza tempo (per quanto tormentata). Un classico è un classico e a meno che non ne vengano totalmente sconvolti i canoni, rimane tale e, di conseguenza, ne rimango affascinato.
Avrei sperato in una trasposizione del libro meno macchinosa e più 'di cuore', ma ho trovato questa mancanza in un certo modo superata grazie ad una serie di accorgimenti di stile ben inseriti nel contesto (i momenti musicali durante la scena iniziale di Oblonsky/Matthew Macfadyen che va al lavoro; il rumore del ventaglio di Anna talmente forte durante la corsa di cavalli da trasformarsi nello scalpitare degli zoccoli degli animali al passaggio in scena; la lettera stracciata da Karenin che, lanciata in aria, si trasforma in neve; lo strano primo ballo tra Vronsky e la Karenina che, per quanto in certi passaggi mi sia sembrato troppo carico di gestualità, in certi passaggi è molto romantico e delicato; la scena a teatro in cui tutti, fissi, guardano Anna la sgualdrina, giudicandola).
Per tutti questi motivi messi insieme, posso dire che ho amato "Anna Karenina" e, allo stesso tempo, sono rimasto deluso. Nel senso che, fuori contesto, è un bel film con una serie di caratteristiche lodabili che posso far guardare oltre la banalità dell'espressione dei sentimenti da parte di personaggi troppo bidimensionali. Volendo, invece, considerare la provenienza letteraria del tutto, la pellicola perde enormemente di spessore, restando, sì, un bel prodotto cinematografico, la cui analisi interna (contesto storico, approfondimento caratteriale dei personaggi, percorso personale di Anna) sono ridotti ad una qualunque delle attuali storie d'amore portate al cinema per il pubblico generico. E questo, su un romanzo come "Anna Karenina", non è accettabile.
Ps. 4 nomination all'Oscar (uno vinto per i costumi) e $56,316,367 di incasso mondiale.
Film 511 - Anna Karenina
Film 1150 - Anna Karenina
Consigli: Certamente da vedere. La Knightley è nata per recitare film in costume e la storia della Karenina è comunque affascinante e intrigante. Amore che esalta e corrode. Una società che capisce, ma non perdona. Un insieme di sentimenti che, tutti assieme, sorprendono lo spettatore. Non è certo una pellicola facile, ma chi ama i film storici, d'amore e passione e, soprattutto, quelle pellicole anche solo vagamente innovative nell'approccio alla storia, non può perdersi questo film. 129 minuti impegnativi, ma che, almeno, all'uscita dalla sala, lasciano qualcosa.
Parola chiave: "We can't ask why about love".

Trailer

Bengi

giovedì 28 febbraio 2013

Film 511 - Anna Karenina

Più di un anno di attesa. Un libro bellissimo. Una storia complessa da rappresentare sullo schermo. E una premessa cinematografica quantomeno innovativa.


Film 511: "Anna Karenina" (2012) di Joe Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Leoo
Pensieri: "Anna Karenina" è un libro bellissimo che mai avrei pensato di leggere nella mia vita. Perchè è lunghissimo. Perchè è di un autore russo (Lev Tolstoj). Perchè è uno di quei 'mattoni' solitamente considerati difficili da digerire.
Eppure ce l'ho fatta e, ripeto, il libro è stupendo. Mi ha emozionato, appassionato, in alcuni tratti annoiato, aprendomi gli occhi su una realtà a me sconosciutissima. Ma non siamo qui a parlare del libro, quindi mi limiterò a consigliarlo caldamente: ne vale la pena.
Con queste premesse, lasciate che vi dica che ero molto, molto perplesso riguardo questo progetto cinematografico. La storia di Anna è straziante, romantica, odiosa, carica di speranze, turbolenta, felice, infelice, incerta... Insomma, come rendere tutto questo in una sola pellicola? E, questione a me più vicina, come rendere la storia d'amore tra Levin e Kitty (la mia preferita)?
A questo proposito ho avuto di recente qualche scambio di opinioni riguardo le due coppie principali del film (che nel libro sono rese molto più accuratamente, specialmente la seconda che viene trattata secondariamente, sì, ma comunque meticolosamente approfondita): "La storia di Kitty e Levin è in parallelo con quella di Anna e Vronsky e serve a sottolineare la differenza tra le due concezioni di amore presentate nel libro. Da un lato quella passionale - che sembrerebbe più vera - tra i due amanti protagonisti, dall'altro quella più ordinaria e quotidiana di Levin e Kitty - che sembra, invece, più normale, se non banale -.
Leggevo che in realtà questo è stato fatto per rendere ancora più evidente quanto l'amore fatto delle piccole cose, della quotidianità e di sentimenti, anche se non gridati e sbandierati però veri, sia quello che trionfa e supera gli ostacoli della vita; mentre Anna si suicida, sopraffatta da una situazione che non sa più gestire e a livello sociale e perchè la gelosia per Vronsky diventa quasi follia. E la cosa assurda è che (dice nel libro) sarebbe bastato un dialogo franco fra i due e tutto si sarebbe risolto, in quanto si amavano davvero! Però, nonostante tutto quello che passano come coppia, nonostante legittimino un amore che è scabroso e contro Dio - che quindi lascia presupporre una genuinità, se non un'appropriazione consapevole dei propri sentimenti - falliscono anche se sulla carta sembrerebbero la coppia "più innamorata".
In effetti, ma credo di averti già rotto abbastanza sull'argomento, mi sono sentito molto vicino a Levin-Kitty in quanto non hanno bisogno di gridare al mondo il loro amore. Semplicemente se lo dimostrano giorno dopo giorno, standosi vicino e dimostrando nelle piccole cose che hanno l'una nel cuore l'altro.
E' molto più poetico di un sentimento venduto come tale dalle parole delle persone. Nel senso che lo è perchè è così e non perchè è autodefinito tale
".
Quindi si capirà perchè mi stava tanto a cuore la resa delle due storie d'amore.
Tutto sommato devo dire che Joe Wright riesce abbastanza nel suo intento, anche se riduce troppo la coppia Levin-Kitty a quasi comparse, il che rende il loro percorso difficile da afferrare in alcune parti. Bene, comunque, il duo Karenina(Keira Knightley)/Vronsky(Aaron Taylor-Johnson) che rendono in maniera appassionata i loro personaggi, riuscendo quasi sempre a sfaccettarli nella miriade di sentimenti che compete loro. In alcuni passaggi la Knightley risulta un po' acerba, ma questa sua collaborazione con il regista sta portando alla realizzazione di belle pellicole tecnicamente impeccabili, spesso molto poetiche e ben recitate. Insomma, una liaison artisticamente interessante.
Inutile dire che questo "Anna Karenina" è stilisticamente molto curato, pensato e realizzato in teatro, con un facile richiamo alla vita pubblica di Anna (sul palco e in platea) e quella privata (ambientata dietro le quinte). L'esperimento - che mi aveva un po' preoccupato quando ne avevo letto a proposito - aggiunge, in realtà, quel tocco in più che non stona. Potrà non piacere a tutti, lo capisco, ma personalmente ho apprezzato lo sforzo di rivisitare un classico in chiave più personale, rileggendo, riscrivendo e riadattando al proprio lavoro artistico una storia senza, però, snaturarne i contenuti. Per una volta un autore che ha tentato di fare sua l'opera di qualcun'altro rivedendone i confini, senza adagiarsi sulla semplice narrazione degli eventi. E questo, secondo me, è un valore aggiunto.
Bellissimi i costumi (Oscar a Jacqueline Durran meritatissimo), delicate e adatte come sempre le musiche dell'italiano Dario Marianelli, scenografie estremamente curate.
Posso capire che 129 minuti di pellicola ambientata nella Russia dell'800 non siano davvero cosa per tutti, ma assicuro che "Anna Karenina" vale lo sforzo. Potrà non piacervi la storia riveduta dallo sceneggiatore Tom Stoppard (che a volte è un po' troppo frammentario), ma non potrete non rimanere affascinati da una cornice così ben realizzata tanto da lasciare senza fiato.
Film 517 - Anna Karenina
Film 1150 - Anna Karenina
Consigli: Per gli amanti del romanzo è sicuramente una rilettura interessante. Per chi ama le storie d'amore qui c'è un trionfo di sentimenti vissuti in maniera viva, consapevole fino all'ultimo momento. Per chi è appassionato della coppia Joe Wright-Keira Knightley questo è sicuramente un'altra loro collaborazione degna di essere guardata. Un bel film, particolare e a tratti poetico. Non riuscito al 100%, ma sicuramente una delle poche pellicole che ho visto di recente di cui conservo un buon ricordo. E che rivedrò.
Parola chiave: Amore.


Trailer

Ric

giovedì 12 luglio 2012

Film 428 - Orgoglio e pregiudizio

Dopo il sapore agrodolce lasciatomi dal viaggio a Londra, ho cominciato (finalmente) la lettura di uno dei classici della Austen. Oltre ad avermi rapito - non avevo mai letto camminando per la strada - ha suscitato nuovamente in me la necessità di rivedere il film tratto dal romanzo della famosa scrittrice.

Film 428: "Orgoglio e pregiudizio" (2005) di Joe Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivederlo mentre sto ancora leggendo il libro mi porta ad essere un po' più critico rispetto alle precedenti visioni del film di Joe Wright. Molte libertà vengono concesse rispetto all'originale romanzo, eppure devo dire che non manca un certo tocco poetico e raffinato, merito della mano del regista (ispirato anche in "Espiazione" e, speriamo, anche nel prossimo "Anna Karenina") e della bellissima colonna sonora di Dario Marianelli.
Il mio momento preferito rimane sempre la prima dichiarazione d'amore di Darcy/Matthew Macfadyen sotto il porticato in mezzo alla campagna inglese battuta dalla pioggia, con Elizabeth/Keira Knightley fradicia e ancora all'oscuro della bontà d'animo del suo interlocutore. Lizzy rifiuterà, ma l'intensità della Knightley è evidente è il duo di attori, per quanto stranamente assortito, funziona perfettamente.
Il contrasto più evidente rispetto al romanzo, comunque, risulta il tempo. Chiaro che per necessità il film deve scorrere, ma quella dimensione di attesa e faticosa pazienza, nonché incertezza dettata dall'essere totalmente in balia di eventi molto dilatati nello spazio, si perde totalmente in favore di una trama che brucia visite di settimane in passaggi che sembrano giorni, le stagioni in un giro di altalena.
Nel complesso, in ogni caso, "Pride & Prejudice" è proprio un bel prodotto, equilibrato e piacevole, piuttosto fedele all'opera della Austen specialmente in certi dialoghi tanto identici da dimostrare che, nonostante sia un libro dell'800, è capace di suscitare emozioni anche in tempi tanto frenetici come i nostri.
Film 282 - Orgoglio e pregiudizio
Film 428 - Orgoglio e pregiudizio
Film 1748 - Pride & Prejudice
Consigli: La collaborazione Joe Wright-Keira Knightley inizia con questa pellicola (che regala all'attrice la sua prima e finora unica nomination all'Oscar) che rappresenta un buon modo per farsi un'idea del lavoro di entrambi insieme.
Parola chiave: Mr. Wickham.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 18 agosto 2011

Film 289 - Espiazione

Non esattamente il classico film da cena con gli amici, ma si sa che alla cena del lunedì non ci formalizziamo troppo!


Film 289: "Espiazione" (2007) di Joe Wright
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Michele P., Titti, Andrea Puffo, Marco, Gianpaolo
Pensieri: Sinceramente? Mi aspettavo che questo film fosse una palla assurda. Non prometteva bene: amore strappalacrime, guerra, film storico in costume, un titolo non esattamente esuberante e segnali di dramma un po' dappertutto. E, invece, sorpresa.
"Atonement" (titolo originale) è un film molto bello. O, per meglio dire, che ho trovato molto bello. Evidentemente la collaborazione Joe Wright-Keira Knightley funziona e sullo schermo si vede. Dopo "Orgoglio e pregiudizio" (e una nomination all'Oscar per lei), il duo si ritrova per mettere in scena una storia complessa e narrata su più livelli.
L'intreccio, in effetti, non è dei più semplici. Si affrontano flashback, verità, supposizioni o pura finzione fino a raggiungere un ending che di 'happy' non ha niente. Sarà che ultimamente sono suggestionabile, ma l'occhio umido c'è stato. Il perchè è intuibile, ma non voglio svelare troppo.
E' una pellicola interessante, che si fa vedere volentieri, specialmente per la cura dell'immagine (bellissima fotografia, scenografia sontuosa) e dell'estetica (costumi di Jacqueline Durran, la stessa di "Il segreto di Vera Drake", "Orgoglio e pregiudizio", "Il solista"), come già eravamo stati abituati per il precedente film di Wright. Qui forse l'aria meno divertita e la complessità della trama del libro di Ian McEwan hanno imposto un certo rigore alla pellicola che, a tratti, risulta un po' fredda sia per via degli avvenimenti che accadono (guerra in primis, ma anche stupro e la conseguenza delle menzogne) sia per l'indole stessa del personaggio della (magrissima) Knightley.
Perfettamente odiosa, invece, Saoirse Ronan (qui nominata all'Oscar) che interpreta il ruolo più controverso (e forse complesso) di questa storia. Da antipatica spiona a maldestra crocerossina coi sensi di colpa (Romola Garai) fino alla matura scrittrice (Vanessa Redgrave), il personaggio di Briony Tallis vive nei volti delle sue protagoniste lasciando gli spettatori con una sorta di odio inevitabile per lei, nonostante il grandissimo finale con la Redgrave la riscatti parzialmente agli occhi di chi guarda.
Bene James McAvoy nei panni del bello di turno, decisamente ruolo non convenzionale per lui. Sa comunque farsi valere.
Insomma, una bella pellicola che mi ha lasciato con la voglia di comprare il dvd appena possibile. Il che non mi capita spesso...
Ps. 7 nomination totali all'Oscar (tra cui miglior film) e 1 aggiudicato alla colonna sonora dell'italiano Dario Marianelli. 2 Golden Globes a film (drammatico) e colonna sonora.
Pps. In cantiere, per il 2012, la trasposizione del romanzo di Tolstoj "Anna Karenina" sempre con Wright alla regia e attori che hanno già condiviso il set con lui: Keira Knightley ("Orgoglio e pregiudizio", "Espiazione"), Saoirse Ronan ("Espiazione", "Hanna", da noi uscito il 12 agosto), Matthew Macfadyen ("Orgoglio e pregiudizio") e Olivia Williams ("Hanna").
Consigli: Pellicola non facile e dai temi che conducono a riflessioni. Non è certo un film per svagarsi, ma accompagna perfettamente chi ha bisogno di un po' di amore impossibile e romanticismo strappalacrime. C'est la vie!
Parola chiave: Certezza.

Trailer

Ric

lunedì 18 luglio 2011

Film 282 - Orgoglio e pregiudizio

Ultimo film della serie 'Regno Unito', unico a non raccontare una storia vera, ma bensì ad essere tratto da un libro.


Film 282: "Orgoglio e pregiudizio" (2005) di Joe Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Prima collaborazione cinematografica tra Joe Wright e Keira Knightley (è seguito "Espiazione" e nel 2012 "Anna Karenina"), il film è piuttosto ben riuscito. Dovendo, purtroppo, tralasciare il discorso trama e aderenza con l'originale (che non ho letto), posso dire che la produzione è decisamente ben curata. Bei dialoghi, intreccio chiaro, fotografia e costumi notevoli, musiche del toscano Dario Marianelli.
La Knightley si distingue su un cast ricco (tra gli altri Carey Mulligan, Donald Sutherland, Brenda Blethyn, Matthew Macfadyen, Rosamund Pike e Jena Malone) e capace e strappa la sua prima - e al momento unica - nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista all'età di 21 anni. Il film non è da meno e porta a casa candidature per musiche, scenografie e costumi.
Box office ricco per un film relativamente a basso budget ($28,000,000): $120,051,592 incassati in tutto il mondo.
Film 282 - Orgoglio e pregiudizio
Film 428 - Orgoglio e pregiudizio
Film 1748 - Pride & Prejudice
Pensieri più articolati qui: Film 277 - 282.
Consigli: Poetico e romantico, è un film che può piacere sotto numerosi aspetti.
Parola chiave: Amore.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi