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martedì 7 gennaio 2025

Film 2336 - The Holiday

Intro: I think I've only watched this once at the movies and that was it. Recently, tho, a lot of people were talking about it, especially since the Christmas season was approaching. So I decided to give another go...

Film 2336
: "The Holiday" (2006), Nancy Meyers
Watched on: From the TV
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: I remember I didn't particularly like this movie the first time I watched it and I cannot say I changed my mind this time around really. Not that it is a bad movie by any means, it's just a bit meh, although enjoyable. 
I just say that, of all the Christmas movies out there, this isn't my favourite. Also, Nancy Meyers (the director) said she never conceived "The Holiday" as a Christmas movie in the first place.

That said, I'll admit that some bits work and I particularly enjoyed Cameron Diaz's performance. Maybe she isn't the greatest actress of all time, but she surely works for these type of movies, romcoms especially. And she has good chemistry with the co-star Jude Law. They're obviously a gorgeous pair and that doesn't hurt either.

What didn't work for me, tho, is Kate Winslet's character's storyline. Or, to better put it, hers and Jack Black's. I really didn't vibe with these two and not because the actors do a bad job, but rather because it's such an odd pairing it's distracting. 
Additionally, their 'relationship' grows at a very slow pace all to speed up at the very end of the movie very suddenly. We know from the start where the story is trying to go, yet it doesn't really commit until the end.
Furthermore, Iris' (Winslet) story reminded me quite a lot of Bridget Jones'.
Anyway, again, I don't think "The Holiday" is a terrible movie, it's just not my favourite.
Cast: Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black, Eli Wallach, Edward Burns, Rufus Sewell, Kathryn Hahn, John Krasinski; (cameos): Dustin Hoffman, Lindsay Lohan, James Franco.
Box Office: $205.8 million
Worth a watch?: I understand the Christmas appeal and this movie is definitely a good option to watch during the holidays, yet this is not my favourite pick when it come to pictures to (re)watch during thc Christmas season.
Awards: 1 nomination at the 2007's MTV Movie + TV Awards for Best Kiss (Jude Law & Cameron Diaz).
Key word: Home.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 25 maggio 2011

Film 263 - Wall Street: il denaro non dorme mai

Avendo visto l'originale, non potevo lasciarmi scappare - 24 anni dopo - il secondo capitolo.


Film 263: "Wall Street: il denaro non dorme mai" (2010) di Oliver Stone
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo film l'ho visto, possiamo dire, in tre parti. La prima - che non mi ha convinto - mi ha fatto lasciare la pellicola a qualche minuto dall'inizio. Poi, con più calma e predisposizione, qualche tempo dopo ho deciso di ricominciare da capo la visione - che mi ha preso molto di più - della prima parte della pellicola, per poi terminare, qualche giorno dopo, con la seconda e ultima parte.
Questo "Wall Street", come del resto il primo, ha il non trascurabile difetto di non poter essere totalmente accessibile a tutti. Vive del fascino di un periodo storico andato (quello del primo film) e cede il passo ai tempi contemporanei fino a perdere l'anima essenziale del prodotto stesso (Gordon Gekko che ammette di avere sentimenti e un cuore è una scena talmente tanto fuori contesto da risultare oltremodo fastidiosa). Dialoghi complessi, una struttura narrativa intricata e un costante rimando all'originale dell'87 lo rendono poco più che sufficiente.
Stone è sempre un regista di serie A, i suoi protagonisti (Michael Douglas, Shia LaBeouf, Carey Mulligan, Frank Langella, Josh Brolin, Eli Wallach) decisamente capaci e adatti al ruolo, la fotografia molto bella, ma il tutto non convince appieno. Cosa manca?
Per quanto mi riguarda, ho sofferto molto la mia totale estraneità al mondo della borsa, il che ha comportato uno sforzo in più per la comprensione della trama. Il conflitto padre-figlia è lasciato alla superficialità di un sentimento comodo comodo a piazzare il film anche in un contesto più umano. Manca, però, una vera motivazione che faccia dire 'ottima idea aver rispolverato questo classico'. Il tutto puzza sempre di operazione commerciale fine a sé stessa. Gekko/Douglas ha perso smalto, Shia LaBeouf è eternamente bambino, Carey Mulligan vagamente acerba. Il trio non convince e perde decisamente il confronto contro l'originale Douglas-Charlie Sheen (qui anche in un cameo)-Daryl Hannah.
In definitiva la pellicola può essere vista come seguito all'originale, ma faticherà a piacere a chi non si intende di borsa, non ama il genere, non ha visto il primo capitolo.
Consigli: Meglio vedere prima "Wall Street" per inquadrare meglio il personaggio di Gekko e come Stone ha inquadrato anche questo film.
Parola chiave: Soldi.

Trailer

Ric

venerdì 21 maggio 2010

Film 113 - L'uomo nell'ombra

Finalmente di nuovo al cinema dopo tanto tempo - tralasciando la parentesi inglese - a vedere un film di un grandissimo autore dei nostri tempi!


Film 113: "L'uomo nell'ombra" (2010) di Roman Polanski
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Di questo film non riesco a ricordare il titolo italiano. Sarà che anche questa volta ci troviamo di fronte a un caso di banalità imbarazzante - tanto che io avrei lasciato il titolo originale ("The Ghost Writer") che rendeva perfettamente lo stesso - che, al solito, penalizza la prima impressione che lo spettatore può farsi della pellicola (la locandina come specchio dell'anima di un film: sarà per questo che i film italiani mi attirano così poco?).
Comunque, a parte la problematica del titolo, questa nuova fatica di Polanski (suoi film visti: "La nona porta", "Chinatown" e "Rosemary's Baby") mi è decisamente piaciuta. E (indovinate?) a cosa mi ha fatto ripensare? A un bellissimo film visto di recente, claustrofobico e teso come questo, di un altro autore stra-acclamato: "Shutter Island" di Scorsese.
Come in quest'ultimo si ha l'impressione di non aver via di scampo, un'uscita secondaria da cui fuggire, così qui, isolati dalla civiltà, prigionieri di un'isola che non lascia scampo (e inghiotte le sue vittime), siamo costretti a sottostare alle ferree regole imposte dall'ex primo ministro Pierce Brosnan/Adam Lang/un-poì-anche-Tony-Blair che vuole scrivere la sua biografia e necessita, appunto, di un 'ghost writer', autore-fantasma che scriva per lui la storia della sua vita.
Il lavoro, già cominciato da un precedente scrittore (presunto) suicida, deve essere concluso da un sostituto, lavoro per cui viene assunto Ewan McGregor, ritenuto capace di resuscitare un libro potenzialmente esplosivo, ma decisamente da sfoltire.
Ovviamente non mancheranno stranezze, misteri, problemi (la gabbia non piace a nessuno) e svariate complicazioni che porteranno a un epilogo decisamente non scontato.
Insomma, man mano che la storia procede, l'intreccio coinvolge lo spettatore che si ritrova a chiedersi come potrà mai risolversi un casino tanto ben costruito. Se l'idea (ottimamente realizzata) non risulterà delle più innovative, sorprenderanno, di più forse proprio per quest'ultimo motivo, i colpi di scena finali che trascinano, per forza di cose, il film in una dimensione quasi più da thriller d'azione.
Interessante, ben realizzato, sicuramente un buon intrattenimento, perfetto per ricordarci che Polanski, nonostante le vicende giudiziarie che lo coinvolgono, è un regista di qualità, certamente da ricordare più per le sue opere che per il resto.
Buono anche il cast che, oltre ai già citati (ma Brosnan ha una faccia da sberle fastidiosissima), vede il sempre bravissimo Tom Wilkinson, garanzia per il cinema di qualunque genere, Olivia Williams, qui moglie dell'ex 'prime minister', ambigua e misteriosa figura che sembra relegata in secondo piano, ma in realtà dimostrerà lati nascosti; infine e, ammettiamolo, un po' a sorpresa, la Kim Cattrall di "Sex and the City" (ricordiamo l'appuntamento a brevissimo, il 28 maggio, con il secondo capitolo), qui meno glam e tirata, ma comunque impressionantemente in forma, recita finalmente senza botox e cazzi attorno e si presenta unicamente come attrice capace e adatta al ruolo.
Un insieme equilibrato di elementi che fanno davvero apprezzare il film e la sua storia. Sicuramente da vedere, anche per il premio alla regia di Polanski all'ultimo Festival del cinema di Berlino.
Consigli: Rimanere concentrati durante la visione, non perdere i dettagli e lasciare che la narrazione metta insieme i pezzi. Chi è davvero sé stesso?
Parola chiave: Penna USB.




Ric