Ospite a casa mia, durante il pranzo non ho potuto fare a meno di proporre a Ilaria uno dei miei film preferiti. Ovviamente non potevamo che guardarlo in inglese!
Film 125: "Il dubbio" (2009) di John Patrick Shanley Visto: dal computer di casa Lingua: inglese Compagnia: Ilaria Pensieri: Grande capolavoro moderno, sempre intelligente e interessate, questo "Doubt" di John Patrick Shanley non smette mai di piacermi nonostante lo abbia visto e rivisto.
La tentazione di vederlo in inglese, poi, è sempre maggiore rispetto a quella di godersi il film in italiano (anche se, per me, onde evitare di perdere qualche battuta, almeno una visione in lingua madre è sempre consigliata). Meryl Streep - inutile continuare a dirlo? - è l'imperatrice della recitazione, mostro sacro dell'espressione, mai fuori luogo, mai sopra le righe. Perfetta.
Avendolo visto da poco, comunque, non posso non confermare pienamente tutte le impressioni che avevo già descritto nel post num. 60, un film che continuo a consigliare di vedere all'infinito, alla pari di "Un tram che si chiama desiderio"!
Film 60 - Il dubbio Film 125 - Il dubbio Film 342 - Il dubbio Film 2123 - Doubt Consigli: Quando avete bisogno di un film che vi lasci qualcosa, che non vi scorra via come se niente fosse, questo è il titolo da considerare! Impegnato, non facile, ma infinitamente bello! Parola chiave: Gossip.
Cosa c'è di meglio di un bel film sugli zombie alle 8 di mattina se il tuo coinquilino scemo ti sveglia alle 7 perchè canta mentre si asciuga i capelli con il phon?! Niente!!
Film 75: "Zombieland" (2009) di Ruben Fleischer Visto: dal computer di casa Lingua: inglese Compagnia: nessuno Pensieri: Wow, ma che fico sto film! Dopo gli zombie di "L'alba dei morti dementi" questo non poteva che essere un degno avversario! Anche perchè c'è Woody Harrelson (nominato agli Oscar di marzo per il film "The Messenger") che interpreta un cowboy veramente divertente, duro fuori, dal cuore stra-tenero dentro! E poi il classico nerd sfigato pieno di fobie (Jesse Eisenberg) che però si salva dal virus zombie proprio grazie alle sue pazzesche manie antisociali e due sorelle furbette, di cui una ha il viso noto di Abigail Breslin, piccola bambina prodigio del fantastico "Little Miss Sunshine". Il quartetto improbabile è forse l'unico sopravvissuto alla malattia-zombie e, per forza di cose, si ritrova in viaggio verso una meta che preveda gente viva.
Ovviamente l'originalità di questo filmetto (indipendente?) sta nella storia, nella narrazione dei fatti (le scritte con le regole di sopravvivenza agli zombie sono divertenti!) e nei protagonisti semi-sconosciuti che non si atteggiano a divi dall'espressione consumata. Recitano bene, senza pretese e con divertimento. Io personalmente, alle 8 del mattino, da un film non posso chiedere di meglio!
E poi c'è azione, sparatorie, uccisioni, corse in macchina, Bill Murray che fa Bill Murray (e fa ridere davvero!), ma, soprattutto, il cinema che cita il cinema. Sì sì, avevo la bava alla bocca, ovvio! Il parco divertimenti come scena di distruzione zombie di massa fa moltissimo film horror; la figura dello sfigatino che compie il suo percorso di formazione e supera i suoi ostacoli (psicologici) e alla fine riesce a conquistare la sua bella è proprio la stessa che va molto di moda oggi in film come "40 anni vergine", "Molto incinta" o "Zack and Miri Make a Porno"; il personaggio di Tallahassee è il classico dal grilletto facile, molto da far west con il suo cappello e gli stivali da texano; e poi ci sono le sorelle, un po' angeli di Charlie un po' 'Occhi di gatto' che danno colore (ma non sto parlando solo di sfumature rosa) al racconto.
Carino, carino davvero e divertente! Chissà se in italia qualcuno avrà voglia di distribuirlo... Intanto in America preparano il 2! Let the zombies begins!
Ps. per Ilaria e Luca: dato che siete stati voi a farmi vedere "L'alba dei morti dementi", allora io vi consiglio vivamente di guardare questo!
Consigli: Sottotitolato è un attimo più chiaro. Certi accenti non aiutano la comprensione... Parola chiave: Rule #17: don't be a hero.