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giovedì 1 novembre 2018

Film 1519 - Arrival

Intro: The first time that I saw it I thought that this movie was interesting and compelling, that's why I decided to watch it again.
Film 1519: "Arrival" (2016), Denis Villeneuve
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: what I appreciate about this story is the similarity between the plot and the alien's communication: everything goes in circle. And even if you don't understand all from the beginning, you have plenty of time to figure it out what's really happening. And when you do it, you're just blown away;
Amy Adams is just amazing as always. She's a great actress and a wonderful interpreter, it doesn't matter if she's playing a princess, a nun or a linguist professor. You follow her through the movie and trust everything she does because she's perfect in what she's doing;
"Arrival" starts as every other sci-fi film that involves aliens and spaceships as they land on Earth overnight and people cannot understand what's happening; the difference, though, is in what happens next: no fights or violence straight away, just the need to understand what's happening by communicating with the extraterrestrials. That's what I loved the most about the movie and what helped me get over the sometimes too slow pacing of the story. This and the amazing Amy Adams, of course. And Denis Villeneuve directorial style is always beautifully poignant.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival

Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $203.4 million
Worth watching?: Interesting and challenging, "Arrival" isn't the typical alien-involved sci-fi picture, instead it follows its own path down to an ending which is not granted at all. Not exactly rhythm friendly but surely intense and beautifully acted, directed and scored, it's an elegant story about knowing ourselves and the strangers from out of space. Not to mention the ones that inhabit the Earth...
Awards: 8 Oscars nominations (Best Picture, Director and Adapted Screenplay among others) and 1 win for Best Achievement in Sound Editing; 2 Golden Globes nomination (Best Drama Actress and Original Score); 9 BAFTAs nominations and 1 win for Best Sound.
Key word: Private number.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 luglio 2016

Film 1170 - 10 Cloverfield Lane

Perso al cinema, ma recuperato a casa ero davvero curioso di scoprire questo film!

Film 1170: "10 Cloverfield Lane" (2016) di Dan Trachtenberg
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sequel "spirituale" del precedente e altrettanto di successo "Cloverfield" (che personalmente non mi era piaciuto), questo film gioca tutto sulla tensione e la claustrofobia, oltre che l'ansia da attacco nemico non identificato.
In un mondo in cui un misterioso avvenimento catastrofico costringe i sopravvissuti a rifugiarsi sottoterra, la nostra protagonista - in fuga da una relazione amorosa che ha la voce di Bradley Cooper - si ritrova imprigionata nel bunker di uno stranissimo uomo che giura di averla salvata da morte certa. L'aria all'esterno, infatti, sarebbe ora irrespirabile ed uscire comporterebbe morire. C'è da credergli? Diciamo che diventa difficile nel momento in cui la ragazza capisce di essere, di fatto, in trappolata.
Assolutamente impossibilitata a muoversi liberamente, inizialmente Michelle (Mary Elizabeth Winstead) pensa a un rapimento e cerca di scappare, ma l'aspetta l'evidenza di un contagio esterno che l'indurrà a rimanere. Assieme a lei e all'inquietante Howard (John Goodman), il giovane Emmett (John Gallagher Jr.) con cui la ragazza finirà per legare e ancor di più confabulare contro il più anziano del gruppo. Da qui alla degenerazione totale delle cose ovviamente non passa molto.
Nonostante i pochi elementi presenti (3 personaggi, un unico luogo ed evidentemente non un'infinità di scenari possibili) "10 Cloverfield Lane" è un thriller psicologico ben calibrato che riesce, di conseguenza, a condizionare non poco lo spettatore. La suspense, la tensione e l'ansia per tutte le situazioni che la trama porterà alla luce sono in grado di condizionare non poco chi guarda, rendendo l'esperienza certamente emozionante. Ovviamente si tratta di un prodotto che vive dei suoi elementi spettacolari e dunque ricade nel puro intrattenimento, in ogni caso si tratta di un film in grado di rispettare egregiamente le aspettative che genera oltre che rappresentare un evidente miglioramento rispetto alla pellicola che lo ha preceduto.
Cast: John Goodman, Mary Elizabeth Winstead, John Gallagher Jr., Bradley Cooper, Suzanne Cryer.
Box Office: $108.3 milioni
Consigli: Avendo perso il passaggio al cinema, ho recuperato la versione in lingua originale, che mi ha molto soddisfatto. Il cast è ottimo e Goodman è un protagonista magnificamente inquietante, sempre all'altezza delle aspettative. Consiglio la visione di "10 Cloverfield Lane", un titolo perfetto per l'estate che finalmente ci ha raggiunto. Carico di suspense e sufficientemente soffocante per rendere la visione degna di essere affrontata.
Parola chiave: Acido.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 28 settembre 2015

Film 1002 - Home - A casa

Uscito dal periodo di malattia, ecco la prima scelta cinematografica al di fuori della mia camera da letto.

Film 1002: "Home - A casa" (2015) di Tim Johnson
Visto: dal computer portatile di Lu
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Francamente non capisco come si possa pensare a Rihanna per il doppiaggio di un film d'animazione per ragazzi, considerando che lei stessa si definisce come una non role model. Per di più assegnandole il personaggio principale di Tip, ragazzina di una decina d'anni che, di conseguenza, ha la voce di un'adulta. La cosa è un tantino disturbante, vedere per credere.
Scelta del doppiaggio a parte - per la voce dell'alieno Oh è stato scelto Jim Parsons ("The Big Bang Theory") -, "Home" è un tantino peggio di come me lo aspettavo. Non è male, ma non è abbastanza. I suoi punti di forza sono sicuramente la simpatia del suo protagonista maldestro e le trovate divertenti della trama, oltre al fatto di essere di fronte ad una pellicola coloratissima e musicalmente molto ricca.
Dall'altra parte, però, manca quel qualcosa in più che lo avrebbe reso maggiormente interessante o soddisfacente. La storia è una favoletta innocua che non racconta niente di nuovo o niente di inaspettato e che Oh sarebbe diventato un eroe lo sapevamo dopo 10 secondi. D'altronde le pellicole d'animazione - e i titoli per ragazzi in generale - ormai spingono tutti verso il generico tema della diversità come valore aggiunto del personaggio, per cui nessuno si stupisce che l'unicità di Oh rappresenterà anche la sua fortuna. Diversi, esclusi ed emarginati prima, riescono a dimostrare il loro valore attraverso le loro peculiarità, così da riscattarsi con la propria comunità e riuscire a ritagliarsi quello spazio sociale che cercavano e meritavano. E' così, per esempio, in "Happy Feet", "Ribelle - The Brave", "Alla ricerca di Nemo" o "L'era glaciale" e in tanti altri ancora. Il messaggio è forte e chiaro: bambini, imparate dai nostri protagonisti e siate fieri della vostra unicità.
Per questo motivo sento di dire che "Home - A casa" è carino, ma di fatto niente di nuovo sulla piazza. La storia vale principalmente per la simpatia del piccolo alieno, capace di strappare più di una risata, ma per il resto la trama affronta un percorso evolutivo che non racconta proprio nulla di nuovo. Per cui sì, "Home" è un film per famiglie piacevole e ben realizzato, pur non riuscendo nell'impresa di ritagliarsi il suo spazio (peculiare) all'interno dell'universo vastissimo di pellicole dello stesso genere che lo hanno preceduto.
Ps. Tratto dal libro per ragazzi "The True Meaning of Smekday" di Adam Rex.
Cast: Jim Parsons, Rihanna, Steve Martin, Jennifer Lopez, Matt Jones.
Box Office: $387.5 milioni
Consigli: Prodotto per famiglie perfetto per un momento spensierato e piacevole, ma che non va oltre questo. Ha i suoi momenti divertenti e, ovviamente, il lieto fine è assicurato, per cui se siete alla ricerca di un porto sicuro che vi regali qualche battuta, un mondo colorato e il racconto di una favola "Home - A casa" è un ottimo candidato per portare a termine la missione.
Parola chiave: Gorg.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 29 gennaio 2015

Film 867 - Ultimatum alla Terra

Sempre stato curioso di vederlo, ma non c'era mai stata occasione...

Film 867: "Ultimatum alla Terra" (2008) di Scott Derrickson
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Per essere un film lentissimo in cui non succede nulla e i cui effetti speciali sono terribili, direi che questo "The Day the Earth Stood Still" (titolo originale) versione 2008 è stato piuttosto fortunato al box office.
Probabilmente anche questo aspetto del successo così clamoroso al botteghino mi aveva lasciato la curiosità di capire cosa ci fosse di buono qui, per non parlare del fatto che le due protagoniste femminili sono Jennifer Connelly e Kathy Bates, due attrici che seguo sempre con interesse. Peccato che questo insieme di (teoricamente) buoni segnali sia stato solo ingannevole, dato che davvero questa pellicola è qualcosa di inquadrabile. Premesso che - e non mi era mai capitato - l'ho dovuto vedere a più riprese perché ciclicamente ogni 20 minuti circa prendevo sonno dalla noia, anche volendo concedere a questo film il beneficio del dubbio relativamente alla possibilità che vedere tutti di fila i 104 minuti di pellicola possa salvare qualcosa, rimane palese che qui manchi del tutto qualcosa da dire. C'è l'attacco alieno, ma l'alieno poi molla tutto perché intuisce che nell'uomo (distruttore del suo pianeta) dopotutto c'è qualcosa di buono. Ora, diciamocelo: sul serio?
Insomma, dopo tutta una premessa di distruzione, morte, sconforto per l'attacco imminente, paura per i cittadini del pianeta, ecco che tutto si risolve perché il nostro alieno ambasciatore di sventura Klaatu/Keanu Reeves capisce che l'essere umano è in definitiva capace di umanità. A me sembra tutto un po' ridicolo, soprattutto perché lo stesso Klaatu era già stato messo in avviso di questa nostra peculiarità da un suo simile infiltrato per anni sulla Terra, quindi niente di nuovo sotto il sole. E, aggiungo, dopo tutto sto pippone di minacce di distruzione che sembra un piano intergalattico per debellare il male sulla Terra, basta il volere di un unico alieno per decidere di chiudere baracca e burattini e tornarsene a casa. Mah...
Curioso, invece, che Jennifer Connelly sia nuovamente implicata in una storia in cui sia centrale il salvare una coppia di ogni razza animale terrestre per permetterne la sopravvivenza: a 6 anni da questa pellicola, l'anno scorso l'abbiamo infatti vista in "Noah" in cui il diluvio universale era parte centrale della trama.
Comunque, per concludere, direi che "Ultimatum alla Terra" è un brutto remake, privo di qualcosa di originale da dire, noioso, senza suspense e molto lento. Keanu Reeves è un alieno perfetto: non invecchia mai.
Box Office: $233,093,859
Consigli: Francamente un titolo di cui si può fare a meno, nonché un remake assolutamente evitabile. Il buon cast (Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Jaden Smith, Kathy Bates, Jon Hamm, John Cleese, Kyle Chandler) è sprecato per una storia senza appeal, molto lenta e che si fatica a seguire per mancanza di spunti interessanti o momenti adrenalinici. L'invasione aliena promessa è solo un miraggio e qualche effettuccio speciale e il gigantesco umanoide apparentemente invincibile dal nome che sembra un rutto GORT (Generatore Organico Robo-Tecnologico) non posso salvare una storia che non ha nulla da dire nell'epoca in cui viene concepita e portata all'attenzione del pubblico. Peccato, un'occasione persa.
Parola chiave: Sfera.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 22 luglio 2014

Film 746 - Battleship

Tra una partita alla Play Station 3 e l'altra ci abbiamo inserito anche questo film(accio)!

Film 746: "Battleship" (2012) di Peter Berg
Visto: dalla tv di Andrea
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Luigi
Pensieri: Il blue-ray lo avevamo regalato ad Andrea per il suo compleanno e io un blue-ray su una tv a schermo piatto gigante non lo avevo mai visto, ergo era la situazione perfetta per rispolverare quel gigantesco flop che è stato "Battleship" e dargli la sua seconda caotica occasione.
In effetti la nuova chance ha sortito effetti positivi e devo ammettere che mi sono goduto questa rispolverata, tra effetti speciali ben fatti, un mare che più blu non si può e una Rihanna cazzuta che ce l'ha con gli alieni come Batman con il Joker. Tolte le aspettative di cui ero carico la volta che ho visto al cinema questa pellicola - e ricollocandola nella giusta prospettiva di superboiata pazzesca -, posso candidamente ammettere di aver seguito con tranquillizante spensieratezza le avventure navali di Taylor Kitsch e compagni, con buona pace per le sceneggiature di qualità (o con anche solo un briciolo di trama). Inutile, infatti, ricercare un minimo di impegno narrativo in questo prodotto commerciale ispirato al gioco della Battaglia Navale, perché è talmente superficiale, banale e privo di idee originali che, se ci pensi con coscienza, è imbarazzante. Meglio, quindi, prenderlo per il verso giusto e utilizzarlo per l'unico scopo cui è buono: intrattenimento puro. In questa prospettiva è anche godibile...
Film 408 - Battleship
Box Office: $303,025,485
Consigli: Scritto male, recitato senza troppa spinta (Rihanna vince il Razzie come Peggior attrice non protagonista, ma la vera incapace è l'insipida Brooklyn Decker) e sinceramente troppo lungo. Alcuni passaggi sono perfino noiosi. Valgono certamente gli effetti speciali, ma una pellicola - anche se solo commerciale - non può davvero basarsi solo su quello. Approcciandosi a questo film, quindi, meglio esserne consci fin da subito: è solo uno spettacolo per gli occhi. La Battaglia Navale sarebbe meglio restasse un gioco da tavolo.
Parola chiave: Alieni.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 8 marzo 2011

Film 227 - Skyline

Questo è il genere di film trash che io e mio padre ci divertiamo a vedere assieme...


Film 227: "Skyline" (2010) di Colin Strause, Greg Strause
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Papà
Pensieri: Tanto appassionante e bello che mi ero dimenticato di averlo visto (a gennaio...). Tanto efficace e ben riuscito da avermi causato più volte sbandate di sonno.
Definirlo trash è un complimento, sia chiaro. E' davvero un bruttissimo film, mamma mia! E poi sti alieni giganti son noiosi, non fanno nulla che non abbiano già fatto altri alieni cinematografici prima di loro. Distruggono e rapiscono, insaccano gli umani nei loro robot-container e poi gli strappano cervello e midollo per reinserirlo nei loro robottini più piccoli. La fiera della banalità. Tutto qui, chiederete voi? No! Perchè, cliché di ogni cliché, della coppia di protagonisti lui, dopo mille sofferenze e atti eroici, da la vita per lei (che è incinta e quindi preziosa per gli alieni) venendo smidollato davanti alla sua bella e innestato in una macchina robotica che, però, risulta ribelle in quanto comandata dalla volontà del ragazzo che vuole salvare ragazza e prole. Eh già, originale.
Attori sconosciuti, tranne Eric Balfour ("Non aprite quella porta", "24") e Donald Faison ("Scrubs"), budget bassissimo (10 milioni) e un incasso duplicato, effetti speciali sorprendentemente degni, una storia sciapa come poche. Non c'è niente di più, niente di meno in questo film. Che, sia chiaro, è assolutamente da perdere.
Consigli: Direi che è una pellicola decisamente evitabile. Ci tengo a ribadirlo.
Parola chiave: Alieni.




Ric