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domenica 15 ottobre 2023

Film 2206 - Oppenheimer

Intro: Potevo forse mancare di partecipare al fenomeno culturale dell'anno? Assolutamente no! E così, dopo aver visto "Barbie" il giorno dell'uscita (prima o poi arriverà anche quella recensione, giuro!), la settimana dopo sono andato subito a recuperare il suo "rivale" di grande schermo.

Film 2206: "Oppenheimer" (2023) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Kate
In sintesi: non che non mi sia piaciuto, per carità, ma non posso dire che questo sia il mio film di Nolan preferito.
Ora che l'isteria di massa da Barbenheimer è calata - non del tutto esaurita, però, si sta già parlando di Oscar per entrambe le pellicole - e che i mesi sono passati, credo di aver sufficientemente digerito questo "Oppenheimer", ma devo dire che subito dopo la visione a luglio non sapevo veramente che pensare. Ribadisco, in generale il film mi è piaciuto, ma non mi sono nemmeno strappato i capelli dalla gioia. Ho letto critiche estasiate, gli amici unanimi nel definirlo un capolavoro, il mondo impazzito per questo biopic. Io, invece, a un certo punto mi sono persino addormentato (per un secondo... Non è stata una grande idea andare allo spettacolo delle 19 dopo una giornata di lavoro per recuperare un titolo di 3 ore).
Penso che per me sia stato difficile seguire in inglese tutte le spiegazioni tecniche relative alla costruzione della bomba, per non parlare della valanga di personaggi praticamente tutti maschi di cui non riuscivo a memorizzare nemmeno un nome (a parte Einstein, ma vabbé). Quindi, a un certo punto, ammetto che il mio cervello ha mollato un po' il colpo e inserito il pilota automatico, cercando di seguire il comprensibile e lasciando a margine quegli aspetti di cui faticavo a cogliere il senso. Come ho già detto nella recensione precedente, poi, mi sono un po' stufato di questi film che durano una serata intera a prescindere e, anche qui, penso che qualcosina la si sarebbe potuta sforbiciare, specialmente all'inizio. Lungi da me insegnare ai maestri del cinema come fare il proprio lavoro, però questo trend del "lungo a tutti i costi" in questo periodo mi sta decisamente mettendo alla prova. vviamente non è una banale questione di pellicola lunga = difficoltà di seguire fino alla fine, eppure mentalmente e fisicamente mi rendo conto che le nuove tempistiche cinematografiche mi stanno un po' alterando la percezione dell'esperienza al cinema.
In ogni caso, per tornare al soggetto di oggi, "Oppenheimer" è un prodotto magistralmente realizzato, impeccabile in ogni dettaglio e, forse, il titolo giusto per regalare a Nolan il tanto meritato Oscar alla regia (dopo 5 nomination, di cui scandalosamente solo 2 per la Miglior regia): ribadisco, non il suo film che preferisco, ma sicuramente un riconoscimento che, è innegabile, anche solo dopo il colossale successo di questa pellicola deve essere finalmente conferito. Posso già immaginare la valanga di nomination, specialmente tecniche, che il film riuscirà a farsi riconosere - effetti speciali e colonna sonora, costumi, scenografie, trucco e sonoro - insieme a un'altra candidatura che secondo me è a questo punto imprescindibile, ovvero quella come Miglior attore protagonista per Cillian Murphy. E, lo sussurro solamente, a mio avviso c'è grande probabilità che l'attore irlandese finalmente lo vinca. (Ma lasciamolo un sussurro per adesso.)
Insomma, decisamente un'esperienza cinematografica e assolutamente un fenomeno culturale insieme al quel "Barbie" di Greta Gerwig, un duo inarrestabile che ha letteralmente preso d'assalto l'estate 2023 e, non c'è bisogno di dirlo, il botteghino (le due pellicole insieme hanno incassato oltre due miliardi e trecento milioni di dollari). Poi "Oppenheimer" è stato sicuramente meno "quello che mi aspettavo" e più un biopic intriso di tecnicismi che mi hanno un po' disorientato, però non sono assolutamente pentito di averlo visto. E poi Cillian Murphy è semplicemente straordinario.
Cast: Cillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Casey Affleck, Rami Malek, Tony Goldwyn, James D'Arcy, Matthias Schweighöfer, Alex Wolff, Michael Angarano, Matthew Modine, Dane DeHaan, Jack Quaid, Gustaf Skarsgård, James Remar, Gary Oldman, Kenneth Branagh.
Box Office: $942 milioni
Vale o non vale: Nonostante sia stato un dei due film della stagione estiva 2023, direi che questo sia il più "complesso" da digerire per lo spettatore casuale. "Barbie" è facilmente il prodotto più mainstream, colorato e musicale, mentre qui siamo di fronte al racconto dettagliatissimo - e di 3 ore - della storia vera di J. Robert Oppenheimer, il fisico teorico che sta dietro la creazione della bomba atomica. Insomma, non un titolo per tutti.
Chi ama Nolan non mancherà di trovare la sua nuova fatica cinematografica entusiasmante per un motivo o per un altro - il film è tecnicamente perfetto - e sicuramente siamo di fronte a uno dei migliori titoli di quest'anno, uno che certamente farà furore alle varie cerimonie di premiazione che si dovrebbero apprestare a partire a breve (scioperi permettendo). Come ho già detto, non il prodotto per tutti i palati, ma insime a "Barbie" assolutamente uno dei fenomeni culturali - forse addirittura IL fenomeno culturale - più impattanti dell'ultimo periodo. Vedere l'hashtag #Barbenheimer per credere.
Premi: /
Parola chiave: Clearance.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 25 settembre 2020

Film 1922 - Tenet

Intro: Si ritorna al cinema con papà, finalmente!
Film 1922: "Tenet" (2020) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: papà
In sintesi: va detto, avevo grandi, grandissime aspettative. E non è che siano state disattese, semplicemente "Tenet" è tutto un gran casino. Di magico ed elettrizzante intrattenimento, ma pur sempre un gran casino. Per una volta, devo dire, sono contento di aver visto il film in italiano, altrimenti credo non avrei capito una buona metà dei termini utilizzati, considerato che, tra terminologie tecniche e complessità generale dell'idea di fondo, il tutto mi è risultato difficile da elaborare anche nella mia lingua madre.
In generale l'ultima fatica di Nolan - e di fatica sul serio si è trattato, considerato che l'uscita nelle sale è stata posticipata 3 volte nell'arco dell'emergenza Covid - ha il grande pregio di essere un gioiellino della tecnologia contemporanea, con effetti speciali a servizio della complessa sceneggiatura, oltre che il gigantesco beneficio di un'uscita nei cinema praticamente senza concorrenza. Non solo, "Tenet" è anche il primo vero e proprio blockbuster (per non dire proprio film) ad uscire nelle sale da marzo, motivo per cui ci si poteva aspettare che parte del successo commerciale sarebbe derivato collateralmente anche dalla voglia di ritornare a uno stato di (parvente) normalità che passa anche per lo svago cinematografico. Carente di nuove uscite, la scena dell'intrattenimento da grande schermo ha riposto grandissime speranze nel titolo in questione, considerandolo una sorta di termometro per misurare la temperatura di un'audience di cui non si aveva più tracce da 6 mesi a questa parte. Insomma, c'era da sperare che la pellicola riscuotesse successo, ma al contempo c'era anche da aspettarselo.
A prescindere dall'hype accumulato attorno a questo titolo, bisogna ammettere che la grande capacità di Nolan stia nell'immaginare mondi e possibilità così distanti dal nostro quotidiano e saperle mettere in scena in una modalità così armoniosa e spettacolare che non si può non rimanere quantomeno impressionati dal grande lavoro svolto. Le scene d'azione sono magnifiche e girate con una sorprendente consapevolezza dell'opera nel suo complesso e a livello tecnico questo è evidentemente un prodotto di eccelsa qualità. Senza contare che, come sempre, il cast è variegato e molto ben assortito.
Va, però, anche sottolineato che si tratta del titolo di Nolan più debole, sia per la complessità inespugnabile della trama e delle sue disquisizioni sul tempo, sia per un paio di questioni tecniche che influiscono non poco sul risultato finale: il montaggio serrato e il ruomorosissimo sonoro.
Per quanto riguarda il primo, ho avuto come l'impressione che si sia tagliato per sfoltire un racconto che, altrimenti, avrebbe finito per sforare ampiamente le 3 ore (riducendo così il numero di proiezioni giornaliere per sale e potenialmente spaventato quel pubblico non disposto a rimanere chiuso in una sala cinematografica per così tanto tempo); rispetto al secondo, invece, ho trovato che, anche a causa della storia e della sua rappresentazione così frenetica, ci sia un eccessivo utilizzo di rumori e suoni assordanti e disorientanti, tanto che la visione verso il finale si fa sempre più faticosa.
Ora, visti e considerati contesto, momento storico e variabile di fruizione della pellicola non mi sento proprio di dire che "Tenet" sia un flop o un prodotto che non centri il bersaglio. Dico solo che, a ben vedere, Nolan ha scritto e diretto pellicole molto più riuscite e narrativamente efficaci. Poi, detto ciò, viva "Tenet" che ci ha riportato (almeno per poco) al cinema!
Cast: John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Michael Caine, Kenneth Branagh, Aaron Taylor-Johnson, Martin Donovan, Fiona Dourif, Himesh Patel, Clémence Poésy.
Box Office: $283.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Consiglio caldamente visione sul grande schermo. Poi, aveste timore di Covid & co., nel caso munitevi almeno di un buon impianto Dolby. Il film sicuramente vale la pena di essere visto, soprattutto in un momento come questo in cui le nuove uscite sono una rarità, anche se in generale non si tratta della migliore opera di Nolan che, comunque, rimane un grande narratore di storie contemporanee.
Premi: /
Parola chiave: Entropia.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 13 marzo 2019

Film 1529 - Dunkirk

Intro: Nella nostra corsa alla preparazione pre Oscar, io e cuggy ci siamo lanciati nella visione (seconda, per me) dell'ultimo film di Christopher Nolan.
Film 1529: "Dunkirk" (2017) di Christopher Nolan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Due gli aspetti più rilevanti di questa seconda visione. Innanzitutto sono riuscito a comprendere meglio i dialoghi che, la prima volta, mi avevano lasciato abbastanza perplesso. La conquista della comprensione è sicuramente un fattore da non sottovalutare che, naturalmente, mi ha lasciato compiaciuto; allo stesso tempo, però, ammetto che ho trovato "Dunkirk" meno intrigante della prima volta. Sempre un bel film, ma decisamente meno d'impatto di quanto mi ricordassi. Nonostante ciò, un prodotto solido e ben costruito, capace di trasportare lo spettatore all'interno della storia, di coinvolgerlo e stupirlo, complice un climax narrativo che aumenta tensione e suspense;
Nolan rimane uno dei registi più interessanti in circolazione, consapevole del suo mestiere e dedito alla sua arte. La martellante colonna sonora di Hans Zimmer non fa che accentuare la grandezza delle scene.
Film 1439 - Dunkirk
Cast: Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D'Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy.
Box Office: $526.9 milioni
Vale o non vale: Perfetto esempio di buon cinema contemporaneo. Un film ben costruito e diretto, con un cast interessante e in parte, per un risultato finale avvincente nonostante i difficili temi raccontati (Seconda guerra mondiale, solitudine, violenza, paura, estraneo e nemico, morte). Da vedere.
Premi: Candidato a 8 premi Oscar, tra cui Miglior film e regia, ne ha vinti 3 (Miglior montaggio, mixaggio e montaggio sonoro); 3 nomination ai Golden Globe (film, regia, colonna sonora) e 8 nomination ai BAFTA (una vittoria per il Miglior sonoro).
Parola chiave: Aereo.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 26 settembre 2018

Film 1512 - Inception

Intro: this is one of my favourite movies, so there shouldn't be no surprise if I decide to watch it for the umpteenth time. Also, I think this is the first time I'm watching it in English...
Film 1512: "Inception" (2010), Christopher Nolan
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: Nolan at his best. The movie has rhythm, a very well thought (and written) plot, and a wonderful idea behind it all: is it possible to instil ideas in people's mind and make them believe that is actually a self-produced thought? "Inception" then appears to be more than just a motion picture, it's kinda like an experiment;
the cast is great and I really believe that everyone has got the right part. DiCaprio and Cotillard are the sweetest and saddest couple;
visual effects are amazing and watching this film is really entertaining. It makes you wonder how did they manage to create a world made out of dreams. Unbelievably stunning to watch. Also, the soundtrack - by Hans Zimmer - is just amazing. listen to it to believe me.
Film 156 - Inception
Film 339 - Inception
Film 1062 - Inception
Film 1512 - Inception
Cast: Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Ellen Page, Tom Hardy, Cillian Murphy, Tom Berenger, Michael Caine.
Box Office: $828.3 milion
Worth watching?: the perfect choice if you need a really entertaining night. "Inceptions" requires attention and faith, it is not that kind of movie that you can just put on and pretend to listen. Follow the story and its characters carefully and you'll not be disappointed.
Awards: 4 Oscars (Cinematography, Sound Mixing, Sound Editing and Visual Effects), 3 BAFTAs (Production Design, Sound, Visual Effects) and 4 Golden Globes nominations.
Key word: Maze.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 20 novembre 2017

Film 1439 - Dunkirk

Stessa giornata al cinema, terzo e ultimo film di fila.

Film 1439: "Dunkirk" (2017) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: E va bene, lo ammetto, non ho capito quasi niente dei dialoghi. Senza sottotitoli è stata un'impresa riuscire a comprendere appieno ogni battuta e anche se dopo un po' ci ho fatto l'orecchio - diciamo - ho sperimentato una certa difficoltà di base per tutta la visione. Fortuna che non è esattamente un film che si basa sui dialoghi quanto più su ciò che mostra. E in questo Nolan è quasi imbattibile.
"Dunkirk" è una pellicola sulla guerra, ma di quelle che non la rendono bella o quasi divertente: ogni attacco aereo è una strage, ogni bomba che esplode un momento di panico, ogni raffica di proiettili un attentato alla vita. La guerra di Nolan fa paura, è dura e pericolosa e vuoi solo che finisca, speri solo di sopravvivere. Con questa consapevolezza addosso - che si acquisisce in pochi istanti a dire il vero - si segue la storia con non poca ansia, sollecitati da una colonna sonora incalzante, spinti dalla sceneggiatura ad una immedesimazione quasi istantanea con i poveri soldati che attendono solo di essere portati in salvo da qualcuno. Inglesi e francesi, bloccati sulla riva della cittadina del titolo, sono letteralmente spalle al muro, bloccati dal nemico tedesco che non intende concedere tregua. Sarà anche con l'aiuto della popolazione civile alla guida delle proprie imbarcazioni private che riuscirà la miracolosa evacuazione di oltre 300,000 soldati raccontata qui.
Al di là del valore che può avere di per sé ricordare e dare spazio a questo episodio storico, va detto che l'esperienza "Dunkirk" vale senz'altro la pena di essere vissuta. Il film è tecnicamente perfetto, montato divinamente, aiutato dalla mano esperta di Nolan che si dimostra per l'ennesima volta un impareggiabile narratore. Non gli servono infiniti dialoghi per costruire la suspense e tenere lo spettatore incollato allo schermo: è attraverso le immagini, infatti, che questo lavoro meglio si racconta. Inseguimenti aerei, bombardamenti, i volti giovani di centinaia di migliaia di ragazzi sperduti, l'umanità di chi decide di rischiare la propria vita per aiutare chi è in pericolo, la sensazione di smarrimento dovuta alla situazione incerta, la paura della morte, l'annegare, il sentirsi un mirino addosso... Tutti questi elementi fanno di "Dunkirk" un perfetto film di guerra, un'esperienza coinvolgente oltre che uno strumento utile per le domande del caso (una su tutte: ha senso sprecare tante vite umane?). Il risultato finale è qualitativamente molto alto e certamente questo sarà uno dei titoli contendenti in tante categorie dei prossimi Oscar 2018, soprattutto in quelle tecniche dato che Nolan non viene spesso considerato dall'Academy, non quanto dovrebbe comunque. Agli aspetti tecnici si aggiunge un cast "silenzioso" ma per nulla sconosciuto: trai tanti volti noti Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy e nientemeno che Harry Styles (ex One Direction) qui al suo debutto come attore.
Insomma, una pellicola che non vedevo l'ora di recuperare e, in definitiva, sono contento di non essermi fatto scappare. Un bel prodotto, ben costruito, profondo, sincero.
Film 1529 - Dunkirk
Cast: Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D'Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy.
Box Office: $525 milioni
Consigli: Se non si capisce bene l'inglese è meglio affidarsi ad una versione quantomeno sottotitolata, altrimenti diventa difficile comprendere il tutto. A parte questo, si tratta probabilmente di uno dei titoli-evento dell'anno, di quelli che è meglio non perdersi in vista dei vari premi e soprattutto perché hanno qualcosa da raccontare.
Un bel film solido, tecnicamente eccellente, girato e accompagnato musicalmente in maniera coinvolgente ed efficace, "Dunkirk" è certamente un prodotto che richiede attenzione e dedizione, non un passatempo per una serata qualsiasi. Consapevoli di questo, immergetevi in questa esperienza lasciandovi totalmente trascinare, spaventare, terrorizzare. E poi tirate un sospiro di sollievo.
Parola chiave: Sopravvivere.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 febbraio 2016

Film 1062 - Inception

Giornata non felicissima di dicembre, eppure salvata da qualche buon elemento positivo.
Film 1062: "Inception" (2010) di Christopher Nolan
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Avevo voglia di rivederlo da tempo, perché è un bel film, ha degli effetti speciali pazzeschi, una colonna sonora da urlo, un cast fantastico... e perché è di Nolan. Tutti questi elementi assieme fanno di "Inception" uno dei miei film preferiti, esempio di come una pellicola sappia colpirmi sempre e comunque per spettacolarità e inventiva, non importa quante volte l'abbia già vista.
Non c'è molto altro da aggiungere: insieme a "Il cigno nero" uno dei migliori film del 2010.
Ps. 4 Oscar, anche se quello per la sceneggiatura mancato. Il che è un delitto vero e proprio.
Film 156 - Inception
Film 339 - Inception
Film 1062 - Inception
Film 1512 - Inception
Cast: Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Ellen Page, Tom Hardy, Cillian Murphy, Tom Berenger, Michael Caine, Pete Postlethwaite, Dileep Rao, Lukas Haas.
Box Office: $825.5 milioni
Consigli: Quest'anno sono nuovamente sul grande schermo insieme, entrambi candidati all'Oscar: DiCaprio e Hardy, qui alleati e in "The Revenant" nemici giurati. Una coppia da cinema che funziona bene tra gli onirici sogni di Nolan quanto tra i gelidi ghiacci di Iñárritu. Insieme a loro un cast ricco di star e talenti per un viaggio adrenalinico tra fantasia e realtà, mondi paralleli, subconsci, fantasie e speranze, il tutto - un rimbalzo dopo l'altro - per tentare di instillare un'idea.
Nella lista dei miei personali capolavori.
Parola chiave: Totem.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 novembre 2015

Film 1036 - Interstellar

Comprato il dvd e subito visto!

Film 1036: "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivederlo è stato un piacere. Da un po' avevo voglia di rivedere questo film di Nolan che al cinema mi era piaciuto tantissimo, pur avendomi spiazzato nel finale. Questa seconda visione mi ha lasciato con mille domande scientifiche - girate a chi di dovere - e una consapevolezza ormai sempre più matura in me: le storie non devono andare dove ti aspetti che vadano ma devo semplicemente raccontarti ciò che hanno da dire. Lo scontro tra aspettativa e realtà è sempre un gioco difficile di assestamenti e compromessi, per cui può vincere solo qualcosa che abbia davvero in sé la peculiarità e la forza di mostrare qualcosa di nuovo, inaspettato, bello.
Trovo che "Interstellar" sia un bel film per molti motivi, che vanno dall'ottima resa tecnica (colonna sonora, effetti speciali, fotografia) al sapiente lavoro di sceneggiatura aiutato da un ottimo cast che combina capacità e un glam patinato quanto basta. La storia è solita e tiene per quasi tutto il film, anche se forse avrei preferito un finale meno positivo (ah, le aspettative!); il risultato finale è di grandissimo impatto e riesce ad intrattenere uno spettatore rapito da immagini e immaginazione. Uno dei migliori film della passata stagione.
Ps. Nonostante l'incasso e le buone recensioni, il film non si è portato a casa quanti premi si sarebbe meritato. L'Oscar inevitabile agli effetti speciali è arrivato, ma è mancato il riconoscimento alla colonna sonora di Hans Zimmer (solo nominato) e alla sceneggiatura per Nolan (neanche la candidatura).
Film 834 - Interstellar
Cast: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Bill Irwin, Ellen Burstyn, Michael Caine, David Oyelowo, John Lithgow, Mackenzie Foy, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace, Matt Damon.
Box Office: $675 milioni
Consigli: Una bella storia interessante e stimolante, riesce a provocare e lanciare interrogativi, spingendo lo spettatore a porsi domande e fare supposizioni. Ultimamente sono pochi i film che riescono a superare questo tipo di sfida, il che già di per sé è miracoloso. Inoltre, e non è da sottovalutare, l'avventura descritta da Nolan è un azzardo che prende il nome di scoperta, un tentativo alla cieca di esplorare l'ignoto e tentare di renderlo conosciuto. Al giorno d'oggi il brivido dell'avventuriero, dello scopritore di terre è già più un mito che un ricordo, un ruolo praticamente impossibile da rivestire se non, in casi come questo, grazie al cinema. Ecco, quindi, che il valore aggiunto di una storia come questa si palesa: diventiamo tutti esploratori e ci poniamo come limite solo quello che ci detta lo spazio. Se non basta questo a convincervi, il cast è pazzesco, regia e sceneggiatura sono di Nolan, colonna sonora ed effetti speciali da urlo, un viaggio nello spazio e un finale intricatissimo. Sono sicuro che valga almeno una visione.
Parola chiave: Tesseratto.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 17 dicembre 2014

Film 834 - Interstellar

Uno dei film che attendevo di più quest'anno.

Film 834: "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Paola, Erika, Luigi
Pensieri: Finalmente ho visto "Interstellar", finalmente sono felice.
Nel giro di due anni il destino mi ha regalato ben due avventure nello spazio, entrambe pensate e realizzate da grandi registi, entrambe sponsorizzate e prodotte come kolossal moderni, esempi cinematografici di un genere fantascientifico che viaggia nella scienza del possibile e propone protagonisti che lo spazio trasforma in eroi. La differenza tra questi due titoli è che dove qui c'è la solita narrazione back/forward che tanto piace a Nolan (con una timeline che spazia tra presente, passato e futuro), per quanto riguarda "Gravity" la struttura narrativa e la questione del tempo sono lineari.
Il viaggio dell'equipaggio Endurance sarà un'avventura verso l'ignoto, una tentata esplorazione che procede per ipotesi, calcoli e una certa dose di casualità, tutti elementi che la accomunano al precedente sforzo umano di un'esplorazione senza precedenti: la scoperta dell'America.
600 anni dopo (arrotondiamo, qui si parla solo di un vicino futuro) l'impresa che scoprì l'America cercando le Indie, Nolan fa cercare ai suoi protagonisti un altro pianeta che possa sostenere la vita e gli fa trovare "Loro", non ben definite entità che si riveleranno essere i probabili esseri umani del futuro intenzionati ad aiutare quelli del passato (aprendo il wormhole). Ora, anche solo per aver accennato questi pochi snodi della storia si capisce già che la trama di "Interstellar" sia piuttosto intricata, specialmente per quanto riguarda la questione scientifica. Eppure, nonostante io di fisica ne capisca quanto un pappagallo di letteratura, devo dire che non solo il tutto non risulta incomoprensibile o noioso, ma anzi nel mio caso mi ha pure incuriosito e spinto ad informarmi.
Per quanto riguarda il risultato finale, devo dire innanzitutto che a me il film è piaciuto parecchio. Effetti speciali già da Oscar, colonna sonora coinvolgente, un cast di grandi nomi (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain in primis, ma anche Ellen Burstyn, Michael Caine, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace e un inaspettato Matt Damon!) e una storia intrigantissima, una vera e prorpia avventura moderna in grado di - letteralmente - spaziare, aprendo un dibattito tra gli spettatori sia profani che addetti ai lavori. Mi rendo conto che il finale sia meno in linea con le premesse di quanto non si vorrebbe, ma scelte narrative di fiction hanno significato all'interno del contesto di cui fanno parte, per cui mi sembra un po' sciocco attaccare l'aspetto scientifico di un prodotto che non è documentario, ma una storia che, per quanto possa attingere dalla realtà, rimane comunque inventata.
Chiaro, lo spirito rimane sempre quello filoamericano: gli USA sono coloro che capisco il problema, lo analizzano, sperimentano e ci mettono il cuore fino a quando non riescono da soli - e soprattutto per mezzo di un eroe - a salvare la situazione. Del resto, varcando la soglia del cinema e rivestendo il ruolo di spettatori di questa pellicola, scendiamo a patti con questo fatto fin dal principio.
"Interstellar", come si capisce, non è un prodotto in grado di suscitare un responso unanime. Ho sentito critiche entusiaste e altre più freddine, pareri discordi su più questioni. Io ho gradito sinceramente, ho apprezzato una storia ben articolata e calibrata, con forse l'unica vera pecca in un finale che poteva evitarsi (spoiler) il ritorno dell'eroe. Con la trottola di "Inception" Nolan era riuscito a regalare allo spettatore qualche secondo di vera incertezza prima della chiusura del film, cosa che qui manca e in alcuni potrebbe aver causato motivo di disappunto o delusione. Tutto sommato però non credo che si possa tarare un giudizio totale solo su una cifra stilistica, un rimando di incertezza bruciato. La grande macchina di "Interstellar" è un gigante in grado di mantenere le sue promesse colossali, una moderna odissea nello spazio che però non fugge dal rappresentare le umane debolezze ed incertezze della vita (a gravità non zero).
Il piacere dell'esplorazione e della scoperta di nuovi mondi è esaltante e noi seduti sulla comoda poltroncina siamo testimoni di un evento che difficilmente la vita ci regalerà dal vivo: la scoperta di qualcosa di ignoto e mai visto. Ecco, è così che io ho vissuto questo viaggio: da esploratore.
Film 1036 - Interstellar< br /> Box Office: $622.3 milioni (ad oggi)
Consigli: Se vi è piaciuto "Gravity", se amate Nolan, se vi piacciono le avventure nello spazio, se i paradossi temporali di "Star Trek" vi hanno esaltato... "Interstellar" sarà l'ennesimo titolo cult. Il finale vira un po' alla "Contact" (ricordate quello con Jodie Foster e... - oddio lo scopro solo ora! - Matthew McConaughey?), ma, hey!, abbiamo appena assistito alle lezione di fisica più interessante di sempre quindi ne vale la pena.
Effetti speciali, neanche a dirlo, da urlo, un buon cast dove la più sacrificabile rimane Jessica Chastain, e la colonna sonora del sempre affidabile Hans Zimmer. Christopher Nolan dirige sicuro e ci accompagna per mano attraverso universi e galassie alternati senza difficoltà a campagne e campi di granturco. Sarebbe ora gli riconoscessero qualcosa, ma dubito sarà questo titolo a favorirlo. In ogni caso "Interstellar" è uno dei film da vedere di quest'anno.
Parola chiave: Codice morse.

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Bengi

martedì 28 gennaio 2014

Film 658 - L'uomo d'acciaio

Non c'è niente di meglio che puntare sul disimpegno per cena.

Film 658: "L'uomo d'acciaio" (2013) di Zack Snyder
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Superman non è Batman e anche se Christopher Nolan c'ha provato a rifarlo in chiave-pipistrello, il miracolo qui non è riuscito. Sarà perché sua è solo la storia - e non la sceneggiatura - sarà che i supereroi hanno un po' rotto o che il precedente "Superman Returns" di Bryan Singer era stata un po' una ciofeca (ma la colpa, diciamocelo, era anche dell'inespressività di coppia Brandon Routh-Kate Bosworth), comunque lo spirito di questa visione è stato in ultima analisi solo documentativo.
Non è né un bel film, né un brutto film, solo un buon titolo d'intrattenimento dall'aspetto molto cupo e freddo e dal cast ultra-star tra cui spiccano le braccia pompatissime di Henry Cavill, che nelle magliette tutta salute&campagna fanno veramente un'enorme figura.
Poi va detto che vedere Russell Crowe nella parte di Jor-El è un po' come rivivere quell'assurda scelta di utilizzare immagini d'archivio per riportare Marlon Brando sullo schermo e dargli la parte del padre di Kal-El in "Superman Returns", ovvero ci si chiede costantemente: perchè?!
Un "perché?!" all'unisono con quello della domanda subito successiva: perché Kevin Costner? Già è una scelta recitativamente parlando infelice, ma qual è il senso di inserirlo nel cast e farlo morire a metà film? E quando dico morire intendo farlo inghiottire da una tromba d'aria senza nessun motivo valido.
Finite le grandi domande esistenziali - ma ce ne sarebbero altre, solo preferisco procedere - la prima nota assolutamente a favore del film è Amy Adams che non solo è rossa da una vita, ma sa anche recitare. MIRACOLO in quel di Krypton e dintorni. Certo, come mi ha fatto notare il mio amico Matteo non l'hanno esattamente aiutata con le acconciature, ma del resto Amy non è mai stata famosa per essere un sex symbol tutta tette di fuori e labbra carnose, quindi apprezzo la scelta di una Lois Lane più vera ed espressiva.
Poi, lo dico sottovoce, Henry Cavill non è nemmeno tanto male a recitare. Cioè, alcune volte ho avuto la pelle d'oca per l'imbarazzo, ma tutto sommato devo dire che regge piuttosto bene il peso di 143 minuti di botte da orbi, palazzi crashati e bucoliche ricostruzioni campestri di una felicità infantile. Lo so, lo so, è una strana combo.
Quindi, come era intuibile, questa pellicola ha i suoi pregi e i suoi difetti che, alla fine, pareggiano i conti in un risultato perfettamente in linea con le aspettative legate al franchise. Niente di che perché, anche se i buoni propositi resuscitativi c'erano, di fatto alcuni errori sono commessi. Sia perché il film è troppo lungo, sia perché il finale è troppo, troppo, troppo concentrato solo sul far venir giù qualunque palazzo inquadrato. Non che fosse necessario menarsi e poi passare lo Swiffer, però, ecco, un po' meno effetti speciali e un po' più storia non sarebbe stato male. Sarà, forse, che l'avventura di Superman sullo schermo è legata a tappe sempre troppo uguali tra loro e quindi finisce che i film si assomigliano un po' e differiscono solo sul numero di edifici crollati e di cazzotti assestati? Non lo so a chi spetti la vittoria in proposito, ma comunque alla lunga stanca.
In generale, quindi, anche se non è nulla di nuovo e si vede un certo sforzo riabilitativo della saga, il responso è di un pari e patta tra sì e no. Sì perché si è scelto di privilegiare l'aspetto recitativo, vi è un certo approfondimento delle emozioni e una ricerca stilistica d'immagine che, se anche non condivido, esprime in ogni caso una scelta qualitativa. No perché alla fine ci si fa inghiottire da un duello in cui solo il computer ne esce vincitore, soffocando i buoni propositi dell'inizio e questa disparità un po' la si avverte. Direi che si lascia guardare e (diciamocelo) dimenticare. Ci sarà un seguito che in America uscirà il 6 maggio 2016.
Ps. $668,045,518 milioni di dollari di incasso - "Superman Returns" ne aveva incassati solo $391,081,192 - e 225milioni per produrlo.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Consigli: A chi piace Superman dovrebbe piacere anche questo reboot targato Zack Snyder, certamente molto concentrato sull'adrenalina. Per gli altri sarà un passatempo in linea con i soliti blockbuster americani sui supereroi con grandi poteri e grandissime responsabilità. Anche se, va detto, Superman più che altro passa metà del film a distruggere qualunque cosa incontri il suo cammino.
Parola chiave: Generale Zod.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 4 febbraio 2013

Film 501 - Il cavaliere oscuro - Il ritorno

Primo film del 2013. Primo film di febbraio. Primo film a superare la soglia delle 500 recensioni. Solo lui poteva farcela. Chi? Batman.


Film 501: "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" (2012) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: E' sconcertante come un film così bello sia stato anche così tanto snobbato nella stagione di premiazioni di quest'anno. Niente Oscar - dopo le 8 nomination e le 2 statuette vinte del precedente "Il cavaliere oscuro" -, nessuna candidatura ai Golden Globes (che però hanno voluto puntare su... "Il pescatore di sogni"?!) e giusto una menzione nella categoria Migliori effetti speciali ai BAFTA britannici. E, grazie al cielo, una nomination ai Grammy del 10 febbraio alla magnifica colonna sonora di Hans Zimmer. Tutto ciò è stranamente fuori dalle classiche abitudini di circostanza in questi eventi "da premio" in quanto di solito si tende ad onorare ciò che era stato premiato in precedenza se non altro per giustificare la scelta di eleggerlo a "migliore" in qualcosa. Quindi tutti si aspettavano, se non la candidatura a Miglior film, sicuramente qualche citazione nelle varie parti tecniche di suono, montaggio, effetti speciali. E invece niente. Ancora una volta Nolan non è considerato, nonostante sia uno dei pochissimi registi attualmente capaci di scrivere, girare e produrre pellicole di qualità che sbanchino anche il botteghino. Senza voler denigrare nessuno, un'ultima postilla: gente come Kevin Costner e Mel Gibson hanno vinto l'Oscar alla regia. Non serve aggiungere altro.
Questo "The Dark Knight Rises" è certamente un buon blockbuster e una degna conclusione della trilogia di rinascina dell'Uomo pipistrello. Dopo i sacrifici di Bruce Wayne per salvare Gotham martirizzando il proprio alter ego, veniamo finalmente all'epilogo che lo vedrà risorgere ai vecchi fasti di gloria. Arrivarci non sarà, chiaramente, una passeggiata.
E', infatti, per colpa del cattivo di turno Bane/Tom Hardy che la sicurezza e tranquillità (apparente) della città è messa alla prova. In un crescendo di tensione e terrorismo (non solo) psicologico, infatti, il mascherato antagonista procederà nel suo intento di tenere improgionata l'intera popolazione di Gotham, sovvertendo regole e privilegi e dando in mano il potere ai criminali e ai meno abbienti (mentre i borghesi e i cittadini facoltosi sono portati al cospetto di una "corte" per essere giudicati) e denunciando gli l'insabbiamenti dei crimini compiuti dall'amministrazione Dent (Aaron Eckhart). Chiaramente c'è molto altro sotto...
Oltre ai soliti personaggi ricorrenti nella storia di Nolan (Christian Bale è Batman, poi ritroviamo Gary Oldman, Michael Caine, Morgan Freeman e Cillian Murphy), numerosi i nuovi personaggi, ognuno dotato di un "doppio" che finirà per rivelarsi con l'evolversi della storia. Senza voler preannunciare alcunché, le new entries sono Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard (entrambi in "Inception") e - inaspettatamente - Anne Hathaway nel bellissimo e molto sexy ruolo ruolo di Cat Woman. Su di loro è bene da subito tenere gli occhi puntati.
Insomma, in sostanza è una pellicola ben realizzata, tecnicamente potente e capace di creare molte attese - solo parzialmente mantenute, però - a livello di trama. Nolan è un maestro nel ricreare storie ad incastro, mondi dell'apparenza che nascondono complesse strutture a matrioska che vanno a costruire quello che sarà l'effetto a sorpresa finale. Come sempre, insomma, nulla è ciò che veramente appare. E non si può dare nessun particolare per scontato.
Interessante la performance di Tom Hardy che riesce a comunicare espressività nonostante indossi una maschera che gli copre più di metà del viso per tutta la durata dei 165 minuti di pellicola. Solo un po' meno cattiveria del previsto, da parte del suo personaggio, di quanto la trama e l'attesa non lascino sperare.
In generale, comunque, nonostante un capitolo precedente tanto famoso e acclamato, credo si possa dire serenamente che "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" non faccia assolutamente rimpiangere ciò che lo ha preceduto.
Consigli: $1,081,041,287 di incasso mondiale e capitolo conclusivo di una delle trilogie più famose della storia del cinema commerciale contemporaneo. Anche solo per questi due motivi, "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" va visto. A tutti i costi.
Parola chiave: Bar a Firenze.

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Ric

venerdì 9 novembre 2012

9 novembre 2011 - 9 novembre 2012: 3° anniversario!

09/11/09 – 09/11/12

Molto felice di essere giunto al 3° traguardo, mi guardo indietro e non mi sembra vero che, dopo tutto questo tempo, io sia ancora qui a tirare un'altra volta le somme di questo progetto ancora vivo e vegeto. Nonostante la mia incostanza e pigrizia.
Eppure Hollywoodciak continua ad essere il mio punto fermo quotidiano, un archivio inestimabile di ricordi e sensazioni, nonché uno strumento ormai indispensabile.
Grazie a questo blog non avrei mai capito quanto mi piace scrivere.
Il cinema, poi, è rimasto uno dei must, nonostante le vicissitudini e gli impegni della vita. E' ancora bellissimo condividere il piacere di una visione con qualcuno con la tua stessa passione (o cercare di convincere gli altri che è sempre divertente guardarsi un film assieme!).
Bene, il tempo è passato e, devo dire, tantissime cose personali sono cambiate quest'anno. Non posso certo dire di essermene lasciate alcune alle spalle, ma anche gli errori, le sfortune e gli imprevisti hanno contribuito, a loro modo, al proseguire di questo lavoro.
Insomma, per non tirarla troppo per le lunghe, felice di essere ancora qui a parlarne, ecco i soliti 'aspetti tecnici'.
Se il contatore fornito da Blogspot è attendibile, innanzitutto è cresciuta la media di visualizzazioni, con un totale di oltre 68mila contatti che è di netto superiore alle precedenti e porta il totale a 142,824.
I post pubblicati nell'arco di tempo che va dal 9 novembre 2011 ad oggi sono 164, cioè più di quelli dell'anno scorso, probabilmente anche perchè ho cercato di accorciare i miei lunghi sproloqui...
I 5 post più letti, invece, sono i seguenti:
5) Film 404 - Fuga da Alcatraz (664 visualizzazioni)
4) Film 355 - Gli Aristogatti (712)
3) Film 431 - Batman Begins (867)
2) Film 340 - Amici di letto (1005)
1) Film 335 – Crazy, Stupid, Love. (1067)
Chiaramente i primi due in classifica, essendo rispettivamente di novembre e dicembre dell'anno scorso, hanno raccimolato più visualizzazioni. "Batman Begins", invece, che è di luglio è stata una vera sorpresa, probabilmente anche dovuta alla grande attesa per il terzo capitolo conclusivo della trilogia di Nolan. Da aggiungere che, nemmeno menzionato l'anno scorso (era uscito il 25 settembre), "Pearl Harbor" ad oggi è arrivato a quota 3356 visualizzazioni, l'unico post del 2011-12 ad entrare nella classifica dei post più letti del blog dal momento della sua nascita.

Espletati i meri discorsi su cifre e numeri che tanto mi divertono, ci terrei a concludere ringraziando tutti coloro che anche quest'anno hanno letto e commentato il blog (Glo, senza il tuo appoggio non saprei come fare; Livia non mi deludi mai!) e, soprattutto, deciso di passare il loro tempo insieme a me guardando film a ripetizione.In primis Marco e Licia, sempre prontissimi ad assecondarmi; i più o meno sempre presenti all'ex cena del lunedì/martedì (Andrea top!); Paola, in cui ho scoperto una grandissima compagna di abbuffate da film e acuta osservatrice!; Erika e la sua tessera 3; altre persone che ci sono state, anche se adesso non sono più nella mia vita.
Poi un grazie speciale a chi ha deciso di darmi una possibilità anche al di fuori di questo spazio.
Sperando che i pronostici Maya per il 2012 siano errati, attendo con ansia di scoprire cosa mi avrà regalato un altro anno di vita e di Hollywoodciak.

Bengi

martedì 31 luglio 2012

Film 432 - Il cavaliere oscuro

Ed è di nuovo Uomo Pipistrello...


Film 432: "Il cavaliere oscuro" (2008) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Squadra che vince non si cambia e Christopher Nolan lo sa bene. Aggiungendo ai collaudati Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman (più una veloce apparizione di Cillian Murphy) altri attori estremamente famosi come Heath Ledger, Aaron Eckhart e Maggie Gyllenhaal che prende la parte lasciata da Katie Holmes, il regista prosegue la sua personalissima messa a nuovo del famoso Batman che, al cinema, grazie a lui trova nuova gloria. Un incasso da capogiro ($1,001,921,825) totalizzato senza l'aiuto del 3D e una valanga di nomination all'Oscar (8) e 2 statuette vinte (la più importante a Heath Ledger come attore non protagonista) ne consacrano ufficialmente il successo.
In un crescendo di pathos, violenza, crudeltà e colpi di scena Bruce Wayne si dovrà confrontare con quello che, al momento, è certamente il suo nemico più imprevedibilmente svitato e sadico: Joker. Heath Ledger saprà dipingerne un ritratto malato e distorto tanto efficace quanto disturbante. Rivederlo in questa prova mi ha convinto che, effettivamente, l'Oscar sia stato più che mai meritato nonostante la sua tragica fine glielo avesse praticamente assicurato quasi quale ammenda hollywoodiana ed estremo saluto.
Ho molto rivalutato questa pellicola di cui avevo un'idea, appunto, influenzata dagli eventi del momento in cui era uscita. In effetti la morte dell'attore ha richiamato una tale eco da farmi perdere la 'concentrazione' necessaria a crearmi un'opinione personale su questo "The Dark Knight" che valutavo, addirittura, inferiore al precedente capitolo della saga. Ad essere sinceri, invece, la differenza è piuttosto evidente e, anzi, si nota una certa consapevolezza, per non dire maturità, rispetto a "Batman Begins".
Batman è sempre più antieroe moderno, forzato alla latitanza dalla società in cui vive che lo ritiene, addirittura, un criminale. Eppure non esiterà a sacrificarsi per essa fino a diventare capro espiatorio di una situazione che, teoricamente, dovrebbe risolversi nel prossimo "Il cavaliere oscuro - Il ritorno".
Tra uno squilibratissimo Jocker e un incazzatissimo Due Facce nuovo di pacca, l'Uomo Pipistrello ha certo il suo bel da fare per contrastare dei criminali sempre più accaniti ed efferati nel loro agire. E le implicazioni morali non tarderanno ad arrivare.
Ben fatto e, soprattutto, ben strutturato, "Il cavaliere oscuro" è certamente uno dei film tratti da fumetti più risciuto del cinema moderno. L'impronta di Nolan è talmente marcata da risultare ormai simbolo visibile e imprescindibile per ogni sua pellicola (guardare per credere "Insomnia", "The Prestige", "Inception") tanto da rendere riconoscibile e distinguibile ogni suo prodotto. Una mastrioska narrativa complessa, ma ben comprensibile che rende ogni visione piacevolmente intrigante. Come in questo caso.
Consigli: Meglio vedere questo film dopo aver visionato almeno una volta il primo. Troppi particolari e troppi personaggi renderebbero difficoltosa - per non dire noiosa - la visione di "The Dark Knight" senza una preventiva preparazione.
Parola chiave: Harvey Dent.

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Ric

lunedì 30 luglio 2012

Film 431 - Batman Begins

Serata Uomo Pipistrello...


Film 431: "Batman Begins" (2005) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Piuttosto motivato dal prossimo arrivo al cinema del capitolo conclusivo della trilogia di Nolan - che ultimamente non sbaglia un colpo - mi è venuta voglia di rispolverare i due dvd comprai anni or sono per vedere quale fosse effettivamente il mio giudizio a riguardo. Avendoli visti entrambi una sola volta al cinema, non avevo un'idea ben definita.
Il mio giudizio rimane diviso a metà: è una bella saga, ma non una di quelle che guarderei a ripetizione. Da 'una volta ogni tanto', diciamo.
Come sempre i film del regista londinese (oggi il suo compleanno) sono strutturati a strati, partono da lontanissimo per spiegare in maniera piuttosto definita e puntuale gli avvenimenti presenti della storia. Se, da una parte, il rischio è di avere sempre prodotti piuttosto lunghi, dall'altra il risultato è evidentemente molto chiaro. Anche qui, mixando tecniche orientali, arriviamo a capire come e perchè Bruce Wayne/Christian Bale diventa Batman partendo dalle sue origini e ripercorrendo gran parte della sua esistenza attraverso i passaggi chiave (morte dei genitori, paura dei pipistrelli, prigionia in Bhutan e training presso la Lega Delle Ombre). Personalmente ho trovato questo background di Batman un po' strano, ma del resto da qualche parte doveva pur aver imparato a combattere...
Il talento di Nolan, comunque, riesce a riportare la saga dell'Uomo Pipistrello ai suoi fasti originali dei due "Batman" burtoniani, ricreando un'atmosfera cupa e di violento decadimento sociale. Gotham è alla deriva, i criminali e la corruzione segnano il quotidiano della città e nessuno si aspetta che la situazione possa cambiare. L'eroe che arriva e salva la situazione, però, non è l'epilogo finale che ci si potrebbe aspettare.
Troppo astuto per segnare nettamente una divisione tra buoni e cattivi, Nolan - che è anche sceneggiatore insieme a David S. Goyer - confonde le acque e fa di Bruce Wayne un eroe moderno segnato da dubbi e incertezze, mosso da ira e necessità di vendetta capace, però, di grandi sacrifici per la sua città: diventerà simbolo della lotta al crimine, ma da bandito lui stesso.
Un po' come per l'Uomo Ragno che viene additato come criminale, anche Batman sarà costretto ad indossare parallelamente spoglie buone e cattive - ancora di più nel secondo capitolo - sacrificandosi per il bene comune e finendo per diventare capro espiatorio. E' una lunga costruzione di questo filo silenzioso della storia, che Nolan tesse scrupolosamente da questo primo "Batman Begins" per arrivare al tanto atteso finale (da noi il 29 agosto) di "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" e tutto, nel complesso, sembra funzionare alla perfezione.
In sostanza è un ottimo prodotto, cupo e schietto, scritto con consapevolezza e intelligenza, con buoni effetti speciali e una potente colonna sonora. Sempre di più Nolan visionario.
Ps. Tra i tanti volti conosciuti moltissimi hanno poi o avevano già partecipato a film del regista: lo stesso Bale, Michael Caine, Cillian Murphy, Ken Watanabe. Altri noti comprimari sono Liam Neeson, Gary Oldman, Morgan Freeman, Tom Wilkinson e Katie Holmes.
Consigli: Con $372,710,015 Batman torna alla grande sullo schermo con un prodotto ben realizzato e carico di adrenalina. La trama è ben scritta e il film recitato al meglio (ci sono 3 premi Oscar tra gli attori), il tutto per un supereroe che torna di prepotenza ad essere uno dei più riusciti della storia del cinema.
Parola chiave: Acqua.

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Ric

mercoledì 7 dicembre 2011

Film 339 - Inception

Dovevo rivederlo prima o poi...


Film 339: "Inception" (2010) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Comprato il dvd qualche tempo fa, ho approfittato di una serata in casa per rivedere uno dei film che più ho apprezzato la scorsa stagione.
Potente sia visivamente che a livello di trama, musiche fantastiche e un cast da far brillare gli occhi degli appassionati, "Inception" è un gioiello della cinematografia contemporanea, nonchè avanguardia - dal mio punto di vista - per la regia di Nolan, sempre più lanciato in esperimenti filmici di alto livello. Dopo aver riportato in auge la Gotham City di Batman e aver partecipato alla stesura della sceneggiatura del nuovo Superman di Zack Snyder "Man of Steel" (2013), il regista incanta con una pellicola ad elevatissimo budget (160 milioni di $) che per molti aspetti si potrebbe definire blockbuster, ma anche solo grazie alla sceneggiatura riesce ad elevarsi rispetto alla semplice definizione di film commerciale che, di certo, non rappresenta appieno questa pellicola.
Spettacolare e contorto, un sogno nel sogno che tiene col fiato sospeso lo spettatore che, attento, non riesce a staccare gli occhi dal video. una serie infinita di set, location vere e digitali, camere d'albergo che ruotano, contraccolpi per il risveglio, inseguimenti e rischi da film d'azione e suspance degna di un buon thriller.
Inutile dire quanto abbia avuto piacere di rivedere "Inception" per mille motivi che non si possono elencare. E' più facile consigliare, a chi vuole, di vederlo per lasciarsi affascinare. Il finale sarà agrodolce.
Ps. 4 Oscar: fotografia, effetti speciali, missaggio e montaggio sonoro. $825,532,764 di incasso mondiale senza l'escamotage del 3D.

Film 156 - Inception
Film 339 - Inception
Film 1062 - Inception
Film 1512 - Inception
Consigli: Seguire attentamente, usufruire del dolby surround e godersi la colonna sonora. Tecnicamente superiore.
Parola chiave: 528491.

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Ric

mercoledì 19 gennaio 2011

Golden Globes 2011: i vincitori


Dopo aver seguito praticamente in diretta l'annuncio dei vincitori dalla terrazza al settimo piano del mio appartamento (affittato) a Santa Cruz de Tenerife, posso finalmente tirare le somme di questa edizione 2011 dei Golden Globes (GG).
E, devo dirlo, non me lo aspettavo, ma sono stato più bravo del previsto. Con 12,5 punti su 25 categorie totali, ho azzeccato esattamente la metà dei vincitori dei GG di quest'anno. Certe categorie, in effetti, erano talmente facili da indovinare che non ci sarebbe molto da vantarsi, ma per alcune mi sono decisamente stupito di me stesso...
Tra le 'toppate' clamorose il miglior film straniero, attore protagonista (musical - commedia), attrice non protagonista, sceneggiatura e colonna sonora, mentre per i tv show entrambe le miglior serie e la miglior attrice (musical - commedia e drammatica). Posso ritenermi comunque decisamente soddisfatto!
Per quanto riguarda le previsioni degli Oscar, direi che qualcosina di evidente è stata evidenziata da questa 68esima edizione dei GG. Innanzitutto pare evidente che "The Social Network" sarà tra i protagonisti principali. Non sono totalmente d'accordo con questa svalangata di premi (4, come "Il signore degli anelli - Il ritorno del re" per intenderci), anche perchè il risultato opposto è che "Inception" non vincerà quasi nulla (ma le categorie tecniche sono praticamente impossibili da battere). Se sono felice da un lato che David Fincher finalmente abbia i riconoscimenti che si merita, dall'altro non sono sicuro che la sua opera, dal punto di vista della regia, sia migliore di quella di Nolan. Staremo a vedere cosa succederà.
Piuttosto sicuri gli Oscar a Firth e Portman che, finalmente, vedono riconosciuto il loro talento. Sono loro, infatti, i favoriti nelle principali cateogire attoriali. Daranno filo da torcere, nelle rispettive categorie, probabilmente Mark Wahlberg e Paul Giamatti, Annette Bening, Julianne Moore e (forse) Nicole Kidman.
Molto vicini alla nomination come non protagonisti, invece, sembrano Christian Bale (GG vinto), Geoffrey Rush, Melissa Leo (GG vinto), Helena Bonham Carter e forse addirittura Mila Kunis. Di sicuro, comunque, l'Academy proporrà candidature leggermente meno commerciali, mischiando ai vari candidati dei GG, anche qualche outsider per dimostrare l'impegno e la ricercatezza di chi si propone quale esaltatore supremo della qualità nel mondo cinematografico. Noi comuni mortali sappiamo perfettamente che non è così, ma è pur sempre vero che chi arriva alla nomination all'Oscar, qualcosa di buono l'ha fatto.
Più incerte saranno sicuramente le categorie tecniche (come sceneggiatura - che agli Oscar è doppia -, colonna sonora, canzone originale, montaggio e fotografia). Molto probabile l'Oscar per gli effetti speciali ad "Inception".
Altro premio dato per certo sembrererbbe l'Oscar al film d'animazione ("Toy story 3 - La grande fuga").
Da non dimenticare, comunque, che gli Oscar premieranno anche documentari e corti oltre che, dall'anno scorso, il miglior film scegliendolo tra ben 10 candidati (probabilissimi "The Social Network", "Black Swan", "The Fighter", "Inception", "Il discorso del re", "I ragazzi stanno bene", forse "Alice in Wonderland" e addirittura "Toy story 3 - La grande fuga").
Infine, per tornare ai GG di quest'anno, tiriamo un po' le somme per vedere cosa ci aspettavamo succedesse. In grassetto saranno evidenziati solamente i vincitori di questa edizione. Lascerò segnati i miei voti precedentemente espressi - con la solita scelta del chi secondo me vincerà (*) e chi vorrei veder trionfare (§)- mentre trascriverò la percentuale totalizzata dai candidati per ogni categoria che avevo proposto (le 9 principali) nel sondaggio di qualche post fa. Sarà, così, evidente quale fossero i nostri pronostici! Confrontateli con i vostri!
Legenda:
* = 1 punto;
§ = 1/2 punto;
*§ = 1 punto.

68th Annual Golden Globe Awards

Best Motion Picture - Drama
Nominees:
Black Swan (2010) 35%
The Fighter (2010) 0%
§ Inception (2010) 50%
The King's Speech (2010) 0%
* The Social Network (2010) 15%

Best Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
Alice in Wonderland (2010) 38%
§ Burlesque (2010/I) 25%
* The Kids Are All Right (2010) 31%
Red (2010/I) 0%
The Tourist (2010) 6%

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama
Nominees:
Jesse Eisenberg for The Social Network (2010) 13%
* Colin Firth for The King's Speech (2010) 33% [video]
James Franco for 127 Hours (2010) 40%
§ Ryan Gosling for Blue Valentine (2010) 7%
Mark Wahlberg for The Fighter (2010) 7%

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Drama
Nominees:
Halle Berry for Frankie and Alice (2010) 7%
Nicole Kidman for Rabbit Hole (2010) 29%
Jennifer Lawrence for Winter's Bone (2010) 0%
* Natalie Portman for Black Swan (2010) 64% [video]
§ Michelle Williams for Blue Valentine (2010) 0%

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
Johnny Depp for The Tourist (2010) 19%
* Johnny Depp for Alice in Wonderland (2010) 47%
Paul Giamatti for Barney's Version (2010) 0%
§ Jake Gyllenhaal for Amore e altre droghe (2010) 24%
Kevin Spacey for Casino Jack (2010) 10%

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* Annette Bening for The Kids Are All Right (2010) 10% [video]
Anne Hathaway for Amore e altre droghe (2010) 19%
Angelina Jolie for The Tourist (2010) 19%
Julianne Moore for The Kids Are All Right (2010) 42%
§ Emma Stone for Easy Girl (2010) 10%

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
§ Christian Bale for The Fighter (2010) 31% [video]
Michael Douglas for Wall Street: il denaro non dorme mai (2010) 21%
Andrew Garfield for The Social Network (2010) 26%
Jeremy Renner for The Town (2010) 11%
* Geoffrey Rush for The King's Speech (2010) 11%

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
§ Amy Adams for The Fighter (2010) 11%
* Helena Bonham Carter for The King's Speech (2010) 28%
Mila Kunis for Black Swan (2010) 33%
Melissa Leo for The Fighter (2010) 17%
Jacki Weaver for Animal Kingdom (2010) 11%

Best Director - Motion Picture
Nominees:
Darren Aronofsky for Black Swan (2010) 25%
* David Fincher for The Social Network (2010) 19%
Tom Hooper for The King's Speech (2010) 0%
§ Christopher Nolan for Inception (2010) 56%
David O. Russell for The Fighter (2010) 0%

Best Screenplay - Motion Picture
Nominees:
127 Hours (2010): Danny Boyle, Simon Beaufoy
*§ Inception (2010): Christopher Nolan
The Kids Are All Right (2010): Stuart Blumberg, Lisa Cholodenko
The King's Speech (2010): David Seidler
The Social Network (2010): Aaron Sorkin


Best Original Song - Motion Picture
Nominees:
* Burlesque (2010/I): Samuel Dixon, Christina Aguilera, Sia Furler("Bound to You")
§ Burlesque (2010/I): Diane Warren("You Haven't Seen The Last of Me") [video]
Country Strong (2010): Bob DiPiero, Tom Douglas, Hillary Lindsey, Troy Verges("Coming Home")
Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero (2010): Carrie Underwood, David Hodges, Hillary Lindsey("There's A Place For Us")
Rapunzel - L'intreccio della torre (2010): Alan Menken, Glenn Slater("I See the Light")

Best Original Score - Motion Picture
Nominees:
127 Hours (2010): A.R. Rahman
Alice in Wonderland (2010): Danny Elfman
§ Inception (2010): Hans Zimmer
* The King's Speech (2010): Alexandre Desplat
The Social Network (2010): Trent Reznor, Atticus Ross [video]

Best Animated Film
Nominees:
Cattivissimo me (2010)
§ Dragon Trainer (2010)
L'illusionista (2010)
Rapunzel - L'intreccio della torre (2010)
* Toy story 3 - La grande fuga (2010)

Best Foreign Language Film
Nominees:
* Biutiful (2010)(Mexico/Spain)
Il Concerto (2009)(France)
Kray (2010)(Russia)
§ Io sono l'amore (2009)(Italy)
In un mondo migliore (2010)(Denmark)

Best Television Series - Drama
Nominees:
"Boardwalk Empire" (2009)
"Dexter" (2006)
* §"The Good Wife" (2009)
"Mad Men" (2007)
"The Walking Dead" (2010)

Best Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
"The Big Bang Theory" (2007)
"The Big C" (2010)
"Glee" (2009)
"Modern Family" (2009)
* "Nurse Jackie" (2009)
§ "30 Rock" (2006)

Best Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
"Carlos" (2010)
"The Pacific" (2010)
"The Pillars of the Earth" (2010)
§ Temple Grandin - Una donna straordinaria (2010) (TV)
* You Don't Know Jack (2010) (TV)

Best Performance by an Actor in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
Idris Elba for "Luther" (2010)
Ian McShane for "The Pillars of the Earth" (2010)
* Al Pacino for You Don't Know Jack (2010) (TV)
§ Dennis Quaid for I due presidenti (2010) (TV)
Édgar Ramírez for "Carlos" (2010)

Best Performance by an Actress in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
Hayley Atwell for "The Pillars of the Earth" (2010)
Claire Danes for Temple Grandin - Una donna straordinaria (2010) (TV) [video]
Judi Dench for "Cranford" (2007)
Romola Garai for "Emma" (2009)
Jennifer Love Hewitt for The Client List (2010) (TV)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
§ Alec Baldwin for "30 Rock" (2006)
Steve Carell for "The Office" (2005)
Thomas Jane for "Hung" (2009)
Matthew Morrison for "Glee" (2009)
* Jim Parsons for "The Big Bang Theory" (2007) [video]

Best Performance by an Actress in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
Toni Collette for "United States of Tara" (2009)
* Edie Falco for "Nurse Jackie" (2009)
§ Tina Fey for "30 Rock" (2006)
Laura Linney for "The Big C" (2010)
Lea Michele for "Glee" (2009)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Drama
Nominees:
§ Steve Buscemi for "Boardwalk Empire" (2009)
* Bryan Cranston for "Breaking Bad" (2008)
Michael C. Hall for "Dexter" (2006)
Jon Hamm for "Mad Men" (2007)
Hugh Laurie for "Dr. House - Medical Division" (2004)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Drama
Nominees:
* Julianna Margulies for "The Good Wife" (2009)
Elisabeth Moss for "Mad Men" (2007)
§ Piper Perabo for "Covert Affairs" (2010)
Katey Sagal for "Sons of Anarchy" (2008)
Kyra Sedgwick for "The Closer" (2005)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
Scott Caan for "Hawaii Five-0" (2010)
§ Chris Colfer for "Glee" (2009) [video]
Chris Noth for "The Good Wife" (2009)
* Eric Stonestreet for "Modern Family" (2009)
David Strathairn for Temple Grandin - Una donna straordinaria (2010) (TV)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
* Hope Davis for I due presidenti (2010) (TV)
§ Jane Lynch for "Glee" (2009) [video]
Kelly Macdonald for "Boardwalk Empire" (2009)
Julia Stiles for "Dexter" (2006)
Sofía Vergara for "Modern Family" (2009)



E voi come avete trovato l'assegnazione dei premi di quest'anno?

Ric

lunedì 25 ottobre 2010

Film 158 - The Prestige

Nolan e le magie. Dopo l'appuntamento al cinema con la sua ultima, colossale, fatica ci era venuta voglia di approfondire il lavoro di un narratore così complesso.


Film 158: "The Prestige" (2006) di Christopher Nolan
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Diego, Andrea Puffo, Marco C.
Pensieri: Il gioco di prestigio che compie Nolan è quello di costruire una storia potenzialmente ridicola e finire col renderla geniale. Ci sono elementi rischiosi che si combinano tra di loro, quali storia, scienza e fictoion e che, forse, nelle mani di un altro avrebbero finito per cozzare insieme rovinando il finale.
Meno male il nostro regista è abile e si districa bene tra illusioni e giochi della mente, distorsioni e prestigi.
Ovviamente a suo favore l'ottimo cast che presta viso e gesta alla sceneggiatura dello stesso regista (e del fratello Jonathan Nolan). Volti (stra)noti del grande schermo quali Hugh Jackman ("X-Men le origini - Wolverine", "Australia"), Christian Bale (il Batman degli ultimi due capitoli di Nolan), il due volte premio Oscar Michael Caine (anche in "Incepion"), una Scarlett Johansson stranamente dosata e sobria, fuori dal ruolo di diva che le hanno costruito addosso e semplice 'pedina' al servizio della storia (e non viceversa), Rebecca Hall ("Vicky Cristina Barcelona", "Dorian Gray" e adesso in "The Town" di Ben Affleck), Andy Serkis (il Gollum de "Il signore degli anelli") e -addirittura - David Bowie nei panni di Nikola Tesla, fisico realmente esistito.
Con questi numeri a suo favore non stupisce che "The Prestige" sia una pellicola così ben riuscita, capace di narrare con garbo e semplicità le storie di due illusionisti e della loro rivalità(c'entra l'amore) incastrando, tra giochetti di magia e illusioni un 'gioco di prestigio' narrativo capace di sorprendere in un finale ricco di colpi di scena!
Non c'è un vincitore e non c'è un vinto, ma solo il risultato di una guerra senza esclusione di colpi tra due uomini che sentono di dover dimostrare all'altro (e al mondo) di avere più ragione e talento dell'antagonista. Toccare con mano fin dove può spingersi il desiderio di vendetta e quanto, a volte, si rischi di dimenticare il motivo di tanto odio, accecati dalla necessità di di vedersi 'vincitori'.
Bello e inquietante, lascia un retrogusto amaro in bocca. Ma centra in pieno l'obiettivo.
Consigli: Non bisogna confondere questa pellicola con "The Illusionist", film dello stesso anno con protagonisti Edward Norton e Jessica Biel. Trama completamente differente, risultato leggermente inferiore. Ma si può certamente giocare al confronto.
Parola chiave: Fuga subacquea.




Ric

Film 156 - Inception

Il film più atteso dell'anno, anche da me. Un cast stellare, un regista diventato di culto grazie ad alcune scelte decisamente azzeccate. Una storia che più complicata non si può ed effetti speciali che definire da urlo è fargli un torto. Che dire se non... sensazionale!


Film 156: "Inception" (2010) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo
Pensieri: C’è stato un momento – precisamente il 1997 – in cui molti di noi hanno affrontato la noiosa lungaggine del Titanic solamente per godere della morte finale del tanto odiato Leonardo DiCaprio/Jack.
Quelli erano tempi in cui il giovanissimo attore compariva in ogni dove, sbucava peggio che il signor Pattinson oggi: televisione, giornali, giornaletti, qualche film (sbagliato) come La maschera di ferro o The Beach, biografie più o meno autorizzate, poster, cartoline e tanto, tanto, tanto altro ancora.
Saturi causa indigestione da sovraesposizione, abbiamo sperato che una cosa del genere non avremmo più dovuto subirla. Che DiCaprio finisse dimenticato e che, finalmente, potessimo gustarci un film al cinema senza una marea di adolescenti innamorate con gridolino facile alla vista del biondo beniamino.
Contro molti pronostici, invece, oggi DiCaprio è una superstar. Non più per minorenni dall’ormone sensibile. In 13 anni di cammino dal famoso (o famigerato?) naufragio, ha saputo consolidare ed accrescere la sua popolarità, collaborando con alcuni tra i migliori narratori cinematografici di oggi (Scorsese in primis) diventando sempre più garanzia di grandi guadagni al botteghino. Ultimo, in ordine di tempo (da noi è uscito il 24 settembre), è Inception che, ad oggi, può vantare $804,183,607 di incasso mondiale, il film che ha guadagnato di più nel 2010 dopo Toy story 3 – La grande fuga. Si è gridato già più volte al capolavoro, lodando non solo il DiCaprio protagonista, ma anche svariati altri elementi del film. Il più evidente, sicuramente, è il grande lavoro di effetti speciali che sta dietro una resa così ben riuscita. La storia intricatissima di Nolan (altro elemento a favore) necessita di un supporto visivo davvero complesso, capace di interagire con i suoi personaggi in maniera così sofisticata che, fossero stati impiegati effetti scadenti, il film avrebbe raccolto solo fischi.
Invece Christopher Nolan è abituato a spingersi al limite: già con The Prestige aveva portato la sua storia ai confini con il fantascientifico, incastrando elementi storici con elaborazione pseudo scientifiche che, sicuramente, ad un altro avrebbero finito per sfuggire di mano. Ma il nostro regista londinese non si fa mettere nel sacco così facilmente e, anche qui, si districa egregiamente tra sogni, lavori da svolgere, generazione di idee spontanee, inseguimenti, sparatorie e una storia d’amore che più struggente non si può. Sia chiaro a tutti, il film non è per niente semplice. Richiede mente libera e concentrazione. Ma lasciarsi trascinare in fondo, nella mente dei vari protagonisti, è davvero affascinante!
Il tutto supportato da una colonna sonora da urlo, veramente azzeccata, capace di accompagnare vicende, emozioni, sentimenti tanto bene quanto solo un capace compositore come Hans Zimmer può fare. Il mio cuore è stato decisamente conquistato dall’atmosfera decadente delle track “Dream Is Collapsing” e “528491″ (ricordate questo numero, è importante) o dal ritmo trascinante di “Mombassa”.
Insomma, una combinazione vincente di elementi che – come se il resto non fosse già abbastanza – gioca inoltre su un certo appeal commerciale regalato dal cast che prevede un susseguirsi di grandi nomi (e grandi premi) del cinema contemporaneo: si passa dal nostro amato/odiato DiCaprio, ai premi Oscar Marion Cotillard (La vie en rose) e Michael Caine (Hannah e le sue sorelle e Le regole della casa del sidro, ai candidati all’Oscar Ellen Page (Juno) e Ken Watanabe (L’ultimo samurai), agli istrionici Joseph Gordon-Levitt ((500) giorni insieme) e Cillian Murphy (La ragazza con l’orecchino di perla, Il cavaliere oscuro) al viso stra-conosciuto e ormai logoro di Pete Postlethwaite (Nel nome del padre).
Insomma, questo ‘innesto’ di Nolan, nella nostra mente, è sicuramente riuscito: Inception ha davvero qualcosa di nuovo da raccontare (James Cameron impara!) e, soprattutto, da far vedere! Ringraziando il cielo che, per una volta, ci è stato risparmiato il mal di testa del 3D. E, chissà, magari il 27 febbraio ci scappa pure qualche statuetta importante…
Film 156 - Inception
Film 339 - Inception
Film 1062 - Inception
Film 1512 - Inception
Consigli: Bellissimo! Non si può davvero perdere! Un capolavoro complesso e ben realizzato che va più volte visto per non perdere tutti i particolari della trama. Davvero sorprendente!
Parola chiave: (Ce ne sarebbero tantissime! Ne scelgo 3) Mal. Realtà. 528491.




Ric