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martedì 21 maggio 2024

Film 2274 - The Talented Mr. Ripley

Intro: Prima ancora che uscisse la nuova serie di Netflix (a dire il vero nemmeno sapevo che fosse stata realizzata), una sera ho rivisto questo pellicola.

Film 2274: "The Talented Mr. Ripley" (1999) di Anthony Minghella
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: a differenza di "Ripley" che non sono riuscito a finire, non ho avuto alcun problema a vedere "The Talented Mr. Ripley" tutto d'un fiato.
Iconico ensemble di attori - con un Matt Damon che definire in forma è dire poco - e qualche momento nostrano che spicca (dico solo: Fiorello che duetta con Damon e Jude Law, momento per il quale i 3 sono stati nominati agli MTV Movie + TV Awards per Best Musical Performance), location bellissime e un stile che, in generale, non manca di farsi sentire, il film di Minghella non è perfetto, ma sicuramente riesce a lasciare il segno. L'intrigante quanto inquietante storia di Patricia Highsmith, poi, fa il resto.
Cast: Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman, Jack Davenport, James Rebhorn, Sergio Rubini, Philip Baker Hall, Fiorello, Stefania Rocca.
Box Office: $128.8 milioni
Vale o non vale: Il film che forse più di tutti racchiude l'essenza dell'era Gwyneth Paltrow, il più simile in termini di glamour e stile alla realtà che ha contraddistinto - almeno attraverso la lente dei media - quel momento che è stato il picco mediatico e più iconico dell'attrice.
In una sorta di dolce vita deviata, Ripley inquieta e seduce, spaventa e affascina e, soprendentemente, Matt Damon non delude nel ruolo di protagonista, anche aiutato da un cast di tutto rispetto e, specialmente, grazie alla sua contrapposizione con Jude Law, qui più che mai sexy ed invitante. Vedere per credere.
Premi: Candidato a 5 premi Oscar per Miglior attore non protagonista (Law), sceneggiatura non originale, costumi, colonna sonora e scenografie. 7 nomination ai BAFTA per Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice non protagonista (Blanchett), fotografia e colonna sonora e 1 vittoria per il Miglior attore non protagonista (Law). 5 candidature ai Golden Globe: Miglior film drammatico, regia, attore protagonista (Damon), attore non protagonista (Law) e colonna sonora. 2 nomination agli MTV Movie + TV Awards (Best Musical Performance per Matt Damon, Jude Law e Fiorello, Miglior cattivo per Damon)
Parola chiave: Anelli.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 18 aprile 2019

Film 1553 - Se7en

Intro: Ricordavo che fosse uno dei film horror/thriller più belli che avessi mai visto, per cui era giunto il momento di rivederlo!
Film 1553: "Se7en" (1995) di David Fincher
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: prima di rimandare alla precedente recensione per un commento più esaustivo, una brevissima parentesi: visto in inglese non si capisce una mazza. Chiusa parentesi.
Film 873 - Seven
Cast: Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow, John C. McGinley, Kevin Spacey, Richard Schiff, Reg E. Cathey.
Box Office: $327.3 milioni
Vale o non vale: Geniale, inquietante, spaventoso, cupo e pieno di colpi di scena. Che si può desiderare di più?
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior montaggio e a 1 BAFTA per la Miglior sceneggiatura.
Parola chiave: Scatola.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 11 agosto 2015

Film 972 - Mortdecai

Sclete un po' casuali per tenersi occupati durante la cena.

Film 972: "Mortdecai" (2015) di David Koepp
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: "Charles Mortdecai ha fama di grande intrallazzatore, la sua specialità sono le opere d'arte di dubbia provenienza che rivende a personaggi a volte molto equivoci. A causa di un enorme debito col fisco inglese, è costretto dall'MI5 ad indagare sulla morte di una restauratrice di quadri e sulla sparizione di un prezioso dipinto di Goya. La missione si rivela subito molto pericolosa, perché forse il dipinto nasconde sul suo retro i codici segreti di un conto corrente in cui è depositato l'oro dei Nazisti e molti criminali in giro per il mondo fanno di tutto per rintracciarlo." - Wikipedia.
A parte per l'uso di 'intrallazzatore' che è una parola orrenda, trovo il riassunto di questa pellicola proposta da Wiki assolutamente efficace, per cui mi sembrava funzionale utilizzarla per riassumere gli avvenimenti di "Mortdecai", un titolo assolutamente dimenticabile.
Dopo l'insoddisfacente "Transcendence", Johnny Depp fa nuovamente squadra con Paul Bettany per il secondo insuccesso di fila di questa strana coppia. Non serve a niente portare nel gruppo Gwyneth Paltrow, Ewan McGregor, Jeff Goldblum e Olivia Munn, il flop è decretato dal botteghino e dalle recensioni dei critici che lo hanno bannato, nonostante sulla carta questa sembrasse davvero un'operazione vincente. Tratto dai romanzi di Kyril Bonfiglioli, "Mortdecai" vorrebbe essere una sorta di mix moderno di spionaggio, agenti segreti e comicidà alla "Johnny English", "Agente Smart - Casino totale" o (gli piacerebbe) "La pantera rosa", fallendo però nell'intento. Il protagonista vanesio e sciocco è antipatico, la femme fatal Paltrow poco credibile e l'atmosfera generale non riesce a divertire quanto lo spettatore si sarebbe aspettato. Ed è strano, perché c'è una certa dose di stramberia che normalmente sarebbe stata efficace a suscitare qualche risata. Ma sarà, appunto, che Charlie Mortdecai non suscita alcuna simpatia, il risultato finale è insipido e privo di brio. Il che, per una commedia, è un totale disastro.
Box Office: $30.4 milioni
Consigli: Dimenticabilissimo esempio di come sprecare un cast fantastico per una produzione banale e per niente ispirata. "Mortdecai" è un titolo inutile, non così orrendo come tutti lo hanno dipinto, ma certamente un inaspettato fallimento nelle filmografie di attori di Hollywood con la A maiuscola. Si può vedere e dimenticare nell'attimo in cui la pellicola finisce. Peccato, poteva essere fatto certamente di più.
Parola chiave: Baffi.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 6 febbraio 2015

Film 873 - Seven

Era davvero ora di rivedere questo film, sia perché ormai titolo di culto, sia perché averlo visto una sola volta mi sembrava davvero troppo poco.

Film 873: "Seven" (1995) di David Fincher
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Stra-cult del genere thriller psicologico con annesso serial killer senza scrupoli, "Seven" o "Se7en" è senza dubbi uno dei migliori titoli in filmografia di chiunque coinvolto nel progetto. Certo David Fincher, Morgan Freeman, Brad Pitt e Kevin Spacey ci hanno abituato a pellicole di un certo livello spalmate regolarmente nella loro lunga lista di successi commerciali e non, cosa che non si può propriamente dire di Gwyneth Paltrow. Fortunata ad esserci dunque!
Cast a parte, che è davvero perfetto, rimane comunque la spettacolare storia di questi omicidi perfettamente concepiti per sorprendere e colpire i protagonisti, ma soprattutto gli spettatori, sconcertati e impauriti di fronte a tanta atroce violenza, eppure affascinati. L'idea di un sacrificio umano per ogni peccato capitale è, infatti, raccapricciante eppure affascinante; non si può fare a meno di domandarsi man mano che la storia procede cosa l'assassino seriale sarà in grado di mettere in scena per simboleggiare il successivo peccato mortale.
E allora via, giù nel vortice buio e malato di John Doe cercando di capirne motivazioni e intenzioni, valutando ogni possibile nuovo scenario e, soprattutto, cercando di battere sul tempo una ferocia inaudita che pare non poter essere fermata. I detective Somerset e Mills, due persone agli antipodi, dovranno imparare a conoscersi e rispettarsi per riuscire a portare avanti un'indagine che, per il primo, sarà l'ultima della sua carriera prima della pensione, mentre per il secondo sarà di fatto una condanna a morte.
Non risparmia niente a nessuno questa storia, "Seven" è un film crudo già a partire dai titoli di testa - identici a quelli del recente "American Horror Story" - e che procede fermo su un cammino che non accennerà a cambiare direzione nemmeno nello sconcertante finale. Ricordiamoci che 20 anni fa l'happy ending aveva ancora un valore specifico nell'immaginario cinematografico e anche se questo genere di pellicola a tinte horror di certo non lo ha mai garantito, una specie di patto con lo spettatore veniva stipulato al momento del finale, riservando una qualche forma di chiusura del 'cerchio dell'orrore' che metteva fine alla sequenza di eventi straordinari prolungatisi per tutta la storia, facendo raggiungere una sorta di equilibrio pacificatore. Qui, invece, non è così. La follia di John Doe (documentarsi sul significato che questo nome comune ha nella cultura americano-anglosassone) è implacabile, segue un piano e più questo riesce a svilupparsi più ci si rende conto di quanto sadico e fuori di testa sia quest'uomo. Per Kevin Spacey davvero un ruolo memorabile, potenziato all'epoca da un effetto a sorpresa ricercato: il suo nome, infatti, non compariva né nei titoli di testa, né sulle locandine promozionali, così da evitare che una parte del pubblico si aspettasse di vederlo prima o poi comparire.
Insomma, rivedere "Seven" è stata un'ottima scelta, mi ha aiutato a rispolverare la memoria e rinfrescare certi particolari che nel tempo si erano sbiaditi. Freeman e Pitt sono una strana coppia che sullo schermo funziona alla grande, la storia è geniale e disturbante, il finale indimenticabile, fotografia e scenografie perfettamente funzionali a creare nello spettatore quell'inquietudine, quel marcio salmastro che richiedeva una moderna discesa agli inferi come questa. Insomma, tutto perfetto, tutto quasi da subito cult. E, naturalmente, il publico l'ha vista lunga (33 milioni di dollari per produrlo e più di 300 d'incasso) a differenza di un'Academy che ha considerato questo titolo solo con una nomination per il Miglior montaggio (almeno ai BAFTA anno avuto il coraggio di riconoscere una candidatura per la Miglior sceneggiatura originale).
Film 1553 - Se7en
Box Office: $327.3 milioni
Consigli: Tanto crudo da sembrare un horror, eppure è più che altro un thriller. C'è un serial killer, ci sono numerose vittime (già, 7), ci sono due polizziotti di New York che indagano ognuno a proprio modo su quello che sta succedendo. Quattro anni prima che le labbra di Angelina Jolie sdoganassero sul grande schermo come indaga la scientifica su prove e modus operandi degli assassini ("Il collezionista di ossa") e 9 anni prima che le stesse labbra riprovassero a bissare il successo nuovamente aggrappandosi al profiling dei criminali ("Identità violate"), suo marito Brad Pitt grazie a questo film aveva già imparato l'arte del mettersi nella testa di qualcun'altro, sia metaforicamente parlando che... non proprio.
Consiglio vivamente la visione di questo piccolo capolavoro di Fincher, ennesimo esempio della capacità del regista di portare letteralmente in vita le sue storie, riuscendo a creare ogni volta da zero un mondo parallelo adatto ogni volta alla nuova storia che intende raccontarci. Questo, insieme a "Fight Club" è sicuramente il suo titolo più suggestivo e iconico, riuscito a 20 anni di distanza dalla sua uscita nelle sale a mettermi ancora un'ansia e una sensazione di irrequeitezza che neanche avessi ancora 8 anni. Bello, imperdibile.
Parola chiave: Scatola.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 27 febbraio 2014

Film 676 - Iron Man 3

Gli Oscar sono sempre più vicini e cerco di mettermi in pari con i film che mi mancano da vedere delle varie categorie in gara.

Film 676: "Iron Man 3" (2013) di Shane Black
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Passata la crisi di mezza età, che doveva sottintendere un periodo di profonda maturazione del personaggio, e successivamente agli eventi intercorsi durante "The Avengers", anche Tony Stark ha assunto un atteggiamento più adulto e adesso ama la sua Pepper Potts e ci convive. Nonostante l'idillio amoroso, Tony è ancora profondamente scosso dagli avvenimenti di New York (leggi Avengers) e si ritrova, come un qualunque comune mortale, a dover affrontare sé stesso, gli attacchi di panico e la presa di coscienza dell'esistenza degli alieni.
Premesso che, a mio avviso, uno che salva ripetutamente la terra e si è inventato tute metalliche che gli permettono di volare e sparare, per non menzionare il fatto che è in vita grazie a delle radiazioni provenienti da schegge incastrate nel suo petto, non dovrebbe di fatto sentire troppo opprimente la minaccia aliena, rimane il fatto che questo "Iron Man 3" è effettivamente molto più riuscito del precedente. Sia perché ha un ritmo più incalzante, sia perché la storia è più interessante. Al trio ormai consolidato Robert Downey Jr.-Gwyneth Paltrow-Don Cheadle si aggiungono qui Guy Pearce nei panni del cattivo, il prezzemolino Ben Kingsley e Rebecca Hall.
Il risultato finale è un film che è puro blockbuster, finanziato da un budget di 200 milioni di dollari che permettono di usufruire di un apparato di effetti speciali che è qualcosa di sbalorditivo. La scena della distruzione del nido d'amore Stark è qualcosa di impressionante.
Gli intenti intrattenitivi vengono, quindi, ampiamente adempiuti e, anzi, sorprendentemente la saga si conclude con un epilogo che non mi aspettavo. Conferisce un senso di chiusura alla storia abbastanza efficace. Rimane il fatto che, per quanto mi riguarda, tra i vari personaggi Marvel Iron Man non riesce particolarmente a prendermi e ho seguito con una certa indifferenza le sue avventure.
Ps. Come gli altri due film del franchise - e anche "The Avengers" - il film è candidato agli Oscar 2014 nella categoria Migliori effetti speciali. Il favorito della categoria, però, è "Gravity". - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Box Office: $1,215,439,994
Consigli: E' certamente un ottimo esempio di pellicola commerciale che punta tutto su un buon intrattenimento fatto di azione, avventura, effetti speciali e una storia che oscilla sempre tra il divertente e il divertito. Robert Downey Jr. è un maestro nell'interpretare questo tipo di personaggi e bisogna ammettere che è un piacere guardarlo in azione. Azione che, questa volta, coinvolgerà anche la priva di qualsivoglia elasticità Gwyneth Paltrow.
Parola chiave: Mandarino.

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Bengi

giovedì 2 maggio 2013

Film 543 - Iron Man 2

Senza slancio, mi sono deciso a vedere il secondo capitolo di questa saga.


Film 543: "Iron Man 2" (2010) di Jon Favreau
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non sono un fan della saga e potevo vivere anche senza vedere questo episodio, ma siccome è plausibile che veda anche l'appena uscito "Iron Man 3", ho voluto mantenere aggiornata la lista di eventi che coinvolgono cinematograficamente il personaggio Marvel di Iron Man.
Se il primo epsiodio mi aveva lasciato pressocché indifferente, questo num. 2, invece, l'ho trovato spesso noioso. L'azione si limita a pochi passaggi (inizio e fine, soprattutto) e tutto il resto è macchinazione e procrastinazione. Ora che tutti i supereroi devono per forza avere un momento più riflessivo e introspettivo - è moda e attira buone critiche - anche qui si è scelto di far passare Iron Man attraverso una specie di 'crisi di mezza età', tra baldorie, alcol e festini.
Sinceramente questa scelto è abbastanza noiosa e nemmeno tanto funzionale. Il bello di Tony Stark è il suo essere genietto spaccone che si crede onnipotente e diverte perchè rappresenta un mondo e una serie di comportamenti che praticamente nessuno di noi frequenta o può permettersi. Di conseguenza vederlo in azione funziona e rende il tutto piacevole. Invece si è scelto, forse un po' troppo seguendo la corrente, di uniformare il percorso di formazione di Iron Man a quello di Batman e Spider-man senza particolari spunti di originalità.
Da un blockbuster degno di essere definito tale mi aspettavo adrenalina e divertimento spensierato e, invece, non posso davvero dire che quello che ho visto mi abbia soddisfatto o mi sia piaciuto.
Robert Downey Jr. è perfetto nella parte di genialoide sbruffone, ma questo ruolo è la fotocopia tecnologica dello "Sherlock Holmes" di Guy Ritchie dove la spalla Watson/Jude Law qui è rimpiazzata dalla rediviva Gwyneth Paltrow (Pepper Potts). Due ruoli così simili per lo stesso attore sono un rischio, a mio avviso, e spesso questa doppia interpretazione ha finito per stancarmi.
Cattivone di turno qui è Mickey Rourke (Ivan Vanko) che continua a mettermi inquietudine per il suo aspetto, ma comunque non ha catturato particolarmente la mia attenzione come spietato antogonista dalla Russia con furore (e magone per la morte del padre). Pare che il terzo capitolo, uscito in questi giorni, abbia ricevuto buone critiche, quindi rimango comunque fiducioso. Giusto perchè, in "The Avengers", Tony Stark non mi era affatto dispiaciuto.
Ps. Alcuni dei personaggi che vengono introdotti qui come new entry appaiono, di fatto, anche nel primo capitolo degli Avengers: Scarlett Johansson è Black Widow, Samuel L. Jackson è Nick Fury e Clark Gregg veste i panni dell'Agente Phil Coulson.
Pps. Spese di realizzazione che oscillano tra i 170 e i 200 milioni di dollari (mica briciole...) per un incasso globale pari a $623,933,331. Per fare un confronto, il primo "Lo Hobbit" è costato circa 200 milioni di dollari, portandone a casa, però, $1,017,003,568 (con il 3D, chiaro). Riusciranno le 3 dimensioni a migliorare anche le prestazioni del Sig. Stark al suo appuntamento cinematografico numero 3? - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Consigli: Se si è fan, meglio guardare per prima cosa il capitolo numero 1, poi questo e poi correre al cinema per non perdere l'ultimo. Senza dimenticarsi di vedere anche "The Avengers"! Altrimenti, in tutta onestà, questa non è tra le pellicole commerciali più riuscite della storia dei blockbuster...
Parola chiave: Palladio.

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Bengi

martedì 9 aprile 2013

Film 528 - Shakespeare in Love

Imprevista visione di una pellicola ormai diventata un classico del suo genere: la trasmettevano in tv e, con Leoo, ci siamo incantati a guardarla. Non tanto per il film in sé (forse), ma più per la stanchezza dell'intera giornata passata a girovagare per Cremona.


Film 528: "Shakespeare in Love" (1998) di John Madden
Visto: dalla tv dell'albergo
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo
Pensieri: Non mi è mai stato chiaro perchè "Shakespeare in Love" abbia ottenuto tanto successo. Non è un film orrendo, ma non è nemmeno quel capolavoro che i 7 premi Oscar vinti e le 13 nomination totali sembrerebbero suggerire. Gwyneth Paltrow porta a casa una delle statuette più regalate di sempre, con un ruolo che ho sempre trovato piuttosto insipido, battendo Cate Blanchett e Meryl Streep. Facciamoci qualche domanda.
Il film in generale non si può certamente dire che sia brutto, ma mi sembra ci si sia troppo lanciati in premiazioni ed elogi, quando nella realtà è una pellicola normale, senza infamia e senza lode, che però non può rappresentare l'eccellenza dell'anno 1999 a mio parere.
Ciò detto, trovo sempre pungente e arguta l'interpretazione di Judi Dench nei panni di Elisabetta I (Oscar come non protagonista) e divertente Imelda Staunton nel ruolo della balia premurosa e pacioccona. Fastidiosa, invece, la voce del doppiatore italiano di Shakespeare/Joseph Fiennes che riesce sempre a rovinarmi i film in cui la trovo.
Di contorno, una serie di volti molto noti del cinema americano e non: Colin Firth, Ben Affleck, Rupert Everett, Tom Wilkinson e il sempre bravo Geoffrey Rush (ma il suo personaggio non mi piace).
In generale, quindi, mi rendo perfettamente conto che questo "Shakespeare in Love" non ha nulla di male che non sia il non essere meritevole (ai miei occhi) di tutti gli elogi ricevuti. Ma, a parte questo giudizio personale, sono conscio del fatto che è un film carino, con dei bei costumi e delle belle scenografie, capace di portare lo spettatore in un'epoca affascinante che ha coinvolto l'Inghilterra.
Ps. $289,317,794 di incasso mondiale e il successo planetario per la Paltrow.
Film 280 - Shakespeare in Love

Consigli: Carino e piacevole da guardare, ma non è un capolavoro. Rimane un piacevole modo per passare la serata in compagnia, oltre che per cercare di capire come Gwyneth sia riuscita a portarsi a casa l'Oscar come Miglior attrice protagonista a soli 27 anni.
Parola chiave: Mele renette.



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Bengi

mercoledì 23 maggio 2012

Film 411 - The Avengers

Accompagnando padre al cinema a quegli spettacoli che madre si rifiuta di portarlo a vedere #2.


Film 411: "The Avengers" (2012) di Joss Whedon
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: papà
Pensieri: L'impresa di portare al cinema un così alto numero di supereroi non era scontatamente di successo. Al di là del fatto che tutte le pellicole incentrate sui protagonisti di questo "The Avengers" sono stati successi commerciali (giusto "L'incredibile Hulk" con Edward Norton - tra l'altro qui non presente - non era riuscito a sfondare il tetto dei 300milioni di dollari di incasso), non era scontato che questa operazione commerciale risultasse vincente.
Allo stato attuale delle cose, con ogni record di incasso battuto, la storia di Iron Man ($585,174,222 + $623,933,331), Thor ($449.3), Capitan America ($368,608,363) e Hulk ($263,427,551) riuniti per salvare il mondo appare come la gallina delle uova d'oro. Oltre a far pubblicità a tutti i seguiti filmici dei vari eroi qui presenti (c'è un #2 pronto per tutti, tranne che per Hulk e per Iron Man, per cui siamo già al #3), si potrebbe decretare l'inizio di un filone 'reunion' capace da qui a qualche anno di influenzare la cinematografia americana. E di conseguenza la nostra.
Fosse vero che prendere in esame la possibilità di sbattere in un unico film i protagonisti di tante pellicole diverse risulti interessante, si prospetterebbero scenari in cui nessun supereroe sarebbe più al sicuro. Come per tutte le cose, l'eccezione che conferma la regola è solo una e, appunto, è eccezione. Siamo sicuri che mescolando altri ingredienti otterremmo lo stesso buon risultato (avevo sentito voci di un team, presto scongelabile, capitanato da Wolverine...)? In un momento cinematografico in cui i supereroi - dal mantra di Spiderman in poi ("Da grandi poteri derivano grandi responsabilità") - sembrano destinati ad un plebiscito di pubblico e critica, sarebbe comunque il caso di considerare sempre bene in che cosa ci si sta imbarcando.
Il mio scetticismo, è da dire, si è riversato anche su questo moderno esperimento, figlio della penna e della visione del Joss Whedon di "Buffy, l'ammazzavampiri", "Toy story - Il mondo dei giocattoli" e "Alien - La clonazione". Combinando tanti nomi importanti (Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Gwyneth Paltrow, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson) c'era il rischio di dimenticarsi di qualcuno di loro o, peggio, di non capire chi fosse il protagonista. Emerge che, tra screzi e lotte alla pari, il Team è davvero il fulcro di questo film. Niente di meglio da chiedere, dal mio punto di vista. Ottima spartizione del numero di scene per tutti, ogni eroe ha la sua giusta collocazione e caratterizzazione e - mai darlo per scontato - la trama fila e non fa perdere interesse. Chiaramente gli effetti speciali la fanno da padrone e, in scontri tanto efficaci quanto rumorosi, si rimane piacevolmente colpiti per il fatto che, per una volta, ciò che ti è promesso da trailer e pubblicità, è esattamente quello che ti viene dato.
Uniti contro il malvagio fratello di Thor, Loki/Tom Hiddleston, che ha deciso di voler sottomettere l'inferiore razza umana, i nostri Avengers si producono in una serie di mirabolanti acrobazie di lotta capaci di tenere incollati al video gli spettatori di qualunque età. Non si tifa per qualcuno in particolare e, anzi, non si vede l'ora che venga davvero costituito questo squadrone speciale delle grandi occasioni.
Troppo scoperta, invece, la carta della motivazione sentimentale per spingere finalmente i vari protagonisti a lavorare per un unico obiettivo. Suggerirlo, invece di dirlo, sarebbe stato più efficace.
Per il resto, a parte qualche figura femminile più rilevante, non manca nulla a "The Avengers" che, anzi, sorprende per non aver giocato come unici assi nella manica cast ed effetti visivi. Promosso.
Ps. $1,186,653,451 di incasso mondiale (ad oggi) e un sequel che è già stato messo in programma. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Consigli: Lo rivedrei assolutamente. Anzi, lo rivedrò. E' divertente e si lascia guardare con molta semplicità. E' perfetto per una serata al cinema con gli amici appassionati dei blockbuster americani fatti come si deve.
Parola chiave: Nick Fury.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 20 aprile 2012

Film 392 - Contagion

Secondo appuntamento con il cinema in aereo, un'altra grande produzione hollywoodiana.


Film 392: "Contagion" (2011) di Steven Soderbergh
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Per essere un film inutile ha un gran numero di star di prima classe! Con la regia del premio Oscar Steven Soderbergh e la partecipazione di 4 altri attori che si sono aggiudicati la statuetta dorata (Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet e Marion Cotillard) oltre che altri che si sono visti accreditare almeno una nomination (Jude Law, John Hawkes e Laurence Fishburne), ci si potrebbe aspettare che la pellicola valga anche solo per la magnificenza sbalorditiva che comprende il solo cast. Eppure non è così.
Oltre a mostrare al mondo quale sia la vera natura di Gwyneth Paltrow (ossia che si può anche vestire bene, ma non è così divinamente bella come tutti la descrivono) ed ammorbare lo spettatore riguardo la possibilità di morire solo per aver respirato vicino ad un contagiato di non si sa quale batterio, questo "Contagion" non fa. Non è interessante, non è ricco di azione e, al termine dei suoi 106 minuti, non ha assolutamente aggiunto niente alla filmografia di chi lo stesse guardando.
Mi aspettavo che, oltre giocare - inevitabilmente - la carta del grande cast, si tentasse di proporre una storia interessante e, dato il tema, 'soffocante', che premesse l'acceleratore sul fattore paura psicotica di essere contagiati senza sapere come effettivamente riuscire a difendersi. E, invece, qui si riesce addirittura a risalire al paziente 'zero' (Paltrow) che è causa dell'esportazione del virus, ma non si finisce mai per avere una seria fobia di venir contagiati. Non c'è una gran immedesimazione, insomma. Anche perchè ci sono sia troppi personaggi, sia si cade nel solito cliché del padre che perde moglie e figlioletto e, per salvare l'altra pargola, tira fuori i cosiddetti 'coglioni' e si tramuta in una specie di eroe post-infezione mondiale. Bah, si poteva anche fare un pelino di più. Visto il cast e visto il budget... 60milioni di dollari per produrlo e il discreto incasso mondiale di $135,458,097. Con una parata di stelle come quella a disposizione di Soderbergh, ci si aspettava sicuramente un'affluenza più... proficua!
Consigli: Forse non è il film più adatto da vedere su un aereo per il Giappone (uno dei portatori del virus è asiatico) mentre si è chiusi per 12 ore su un aereo... Comunque, è in generale un film che si può anche evitare.
Parola chiave: Virus.

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Ric

lunedì 18 luglio 2011

Film 280 - Shakespeare in Love

Quarto film della serie 'Regno Unito'.


Film 280: "Shakespeare in Love" (1998) di John Madden
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Michele
Pensieri: Facilotto e molto romanzato, questo è il film della 'serie' ad aver vinto più Oscar, 7 in tutto: miglior film, attrice protagonista (Gwyneth Paltrow), attrice non protagonista (Judi Dench), sceneggiatura, scenografia, costumi e musiche (musical o commedia). Curioso che questa pellicola si sia direttamente scontrata con l'"Elizabeth" di Kapur all'edizione del '99 (la stessa in cui ha vinto Benigni), strappandole - piuttosto ingiustamente, a mio avviso - tutte le statuette in cui i due film si 'scontravano', trane nella categoria miglior trucco.
Pensieri più articolati qui: Film 277 - 282.
Consigli: Leggerino e molto concentrato sulla questione amorosa, vale soprattutto per la spassosissima interpretazione della Dench come Elisabetta I, stesso ruolo storico per cui, nello stesso anno, Cate Blanchett era candidata come miglior attrice (perdendo) agli Oscar del 1999 per "Elizabeth".
Parola chiave: Romeo e Giulietta.

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