Comprato il dvd a Trastevere, non ho perso tempo a rivedere quello che è stato il caso cinematografico del 2010.
Film 312: "Avatar" (2009) di James Cameron Visto: dal computer di casa Lingua: italiano Compagnia: Marco Pensieri: Dopo le due visioni al cinema con e senza 3D, ricordavo principalmente un certo piacevole, accurato lavoro su immagini e colori, ma dovevo schiarirmi le idee sul resto dell’opera.
Idee chiarite: dietro un’accattivante lavoro di effetti speciali, animation capture, colori sgargianti e incassi da capogiro, “Avatar” nasconte un vuoto cosmico causato dalla sceneggiatura lunga, ma per nulla innovativa. La formula è la stessa del “Titanic”: belloccio + ragazza sfigata/diversa/di estrazione sociale completamente differente + amore controcorrente (lei è già promessa a qualcun’altro) + catastrofici eventi + una spalla femminile sbruffona e anticonformista (qui Sigourney Weaver, in mezzo al mare Kathy Bates) + canzone finale strappalacrime interpretata da cantante con voce potentissima (qui Leona Lewis, in nave Céline Dion) = pellicola di enorme successo firmata da James Cameron.
Non c’è un elemento innovativo che non sia una voce tecnica e, nonostante la spettacolarità delle immagini proposte, alla terza visione, questo deficit si fa sentire. E’ un film interessante e visivamente potente, ma debole nel presentare la storia della moderna “Pocahontas” con chiavetta USB alla fine della treccia.
Innovativo solo a metà.
Film 62 - Avatar Film 68 - Avatar (3D) Film 312 - Avatar Film 604 - Avatar Film 1291 - Avatar Film 2155 - Avatar: The Way of Water Consigli: Meglio possedere il dolby surround e una buona risoluzione video! Parola chiave: Eywa. Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Appuntamento col cinema disimpegnato insieme a papà. Così ci piace!
Film 154: "I mercenari" (2010) di Sylvester Stallone Visto: al cinema Lingua: italiano Compagnia: papà Pensieri: Questo film segna un micro record: è il primo film diretto da Stallone che io abbia mai visto.
Delle doti di Stallone quale attore siamo tutti d'accordo che non ci sia molto da aggiungere se non che, ormai, ha il viso talmente distrutto-e-ricostruito da non riuscire quasi più ad evidenziare un'espressione. Ma - furbetto - circondato da alcuni freak della Hollywood di oggi, Mickey Rourke in testa, non risulta nemmeno troppo malconcio. Sia chiaro, però, che la mia non è una critica.
Non amo il genere di film che 'Sly' si è cucito addosso durante la sua carriera, ma non posso certo rinfacciargli di non saper fare 'quello che deve'. Questa pellicola ha pienamente soddisfatto le mie violente aspettative, ricordandomi che, ogni tanto, anche un bel film 'spacca ossa' è salutare!
Mette di buon umore la rimpatriata, sotto l'ala protettrice del nostro attore/regista, di tutti quegli omaccioni minacciosi che non vedono l'ora di fare il culo al cattivo di turno (Eric Roberts, fratello di Julia, visto già in "Perfetti... ma non troppo"). E, nonostante di primo acchito possa sembrare un'operazione nostalgia, il risultato è più che convincente. Nella rosa dei film adrenalinici e violenti non sfigura e, anzi, supera certi pasticci che ci propinano ultimamente come classici del genere. Stallone sa bene quello che fa, dirige sicuro in un territorio senza ostacoli per lui, abituato com'è a fronteggiare pellicole del genere.
Ben riusciti anche i camei di Bruce Willis, che qui commissiona il lavoro e Arnold Schwarzenegger, dopo tanti anni di nuovo sul grande schermo in una particina che gli hanno cucito addosso.
Spassoso e chiassoso, violento, tosto. Ma c'è anche l'amore e le classiche belle di turno (la messicana Giselle Itié per Barney Ross/Sylvester Stallone e Charisma Carpenter - la Cordelia di "Buffy, l'ammazzavampiri" e "Angel" - per Jason Statham - per lui sempre meno capelli, sempre più ruoli da duro!).
Sly non fa rimpiangere i vecchi tempi! Divertente.
Ps. Grandissimo successo al botteghino: $223,981,571 di cui $102,981,571 solo in America!
Consigli: Munirsi di dolby surround e tanta adrenalina! Pronti, partenza... botte! Parola chiave: Dittatore.
L'appuntamento era alle 18:45 al cinema Medusa, posti 14, 15 e 16 fila I sala 1: pronti ad effetti speciali e dolby surround!
Film 62: "Avatar" (2009) di James Cameron Visto: al cinema Lingua: italiano Compagnia: Ale, Alessia Pensieri: Cosa si può dire su "Avatar" che non sia già stato detto da chiunque? Non so, tento l'impresa?
Parto, allora, parlando di cosa mi aspettassi. In linea con i miei gusti per la fruizione di una pellicola, non avevo alcuna idea riguardo alla storia. Sapevo chi erano gli attori (i principali: Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Giovanni Ribisi e Michelle Rodriguez), ma come si combinassero i loro personaggi sullo schermo proprio non ne avevo idea. L'unica supposizione che avevo fatto riguardava le creature blu prigioniere in un enorme tubo di plastica pieno di liquido: pensavo fossero gli abitanti di Pandora riprodotti in laboratorio. Ecco, non sapevo altro.
Dunque cosa mi mancava per afferrare la storia? Praticamente tutto. Ecco, il mio primo consiglio è di vedere questo film senza avere la minima idea di cosa potrà accadere. Ovvio, chi legge qui un po' di idee se le farà, ma nel caso volesse approfondire vedendo il film, sconsiglio di continuare la lettura.
Un attimo di spiegazione è d'obbligo, il film dura 2h e 40', ne succedono di cose: Worthington/Jake Sully è un marines in sedia a rotelle che si avventura su Pandora, mondo fantastico situato di fronte alla Terra, perchè il suo gemello scienziato è morto e lui prende il suo posto per 'comandare' il suo avatar. Quest'ultimo è un ibrido tra umano e Na'Vi, gli indigeni di Pandora. A Sully è richiesto di studiare i Na'Vi ufficialmente, ufficiosamente di spiarli per cercare di far loro evacuare la zona in cui vivono. Perchè? Per soldi, ovvio. Sotto il loro Alberocasa giace un preziosissimo minerale per cui c'è molto interesse sulla Terra. Questo è il punto di partenza della storia a cui seguiranno innumerevoli avventure, l'amore e una rivoluzione.
Allora, ragioniamo un attimo. Dato che la storia è tanto lunga si potrebbe commettere l'errore di non averne una visione d'insieme per pigrizia o distrazione. Raccolte le mie impressioni, direi che l'originalità della sceneggiatura non è il punto forte del film. L'uomo è invasore e cattivo, tenta di schiavizzare l'indigeno a cui vuole, tra l'altro portar via la terra. L'altro è lo sconosciuto, il diverso e, quindi, il non accettato. Tra quelli che dovrebbero essere i cattivi ce n'è uno, già diverso dalla moltitudine per una sfortuna fisica, che dimostra di possedere qualcosa in più (invece che qualcosa in meno, come la sedia a rotelle porterebbe a pensare) e poi, da cattivo, si converte in buono e lotta per le giuste cause. L'unione tra due mondi è possibile grazie all'"alieno" (così i Na'Vi chiamano Sully) e alla sua insegnante Neytiri/Zoe Saldana: l'amore impossibile tra fazioni differenti ricorda molto "Romeo e Giulietta" o "West Side Story". E poi ancora la lotta all'ultimo sangue per scacciare il nemico, l'unione dei deboli per far fronte all'attacco dei forti, gli aiuti inaspettati che salvano la situazione, l'amore come sentimento universale che può sistemare tutto e far superare ogni cosa.
Insomma, in fin dei conti di già visto o quantomeno sentito ce n'è. Ma c'è anche l'originalità di un mondo tutto nuovo, che mischia verità e fantasia, colori da fibra ottica e natura in un tripudio di flora e fauna che solamente un viaggio in Olanda saprebbe regalare. La tecnologia stessa si fonde con il naturale e così le trecce dei Na'Vi sono come penne USB da collegare ad alberi che hanno porte USB, animali con porte USB o, ovvio, altri Na'Vi. Gli alberi stessi, tramite le radici, sono collegati tra loro come i neuroni del cervello lo sono grazie alla sinapsi. Pandora è come un'enorme computer che, attraverso le sue creature, può comunicare all'esterno. Per semplificare all'estremo: se la Terra fosse un pc, Pandora sarebbe una memoria esterna portatile decisamente molto capiente!
Ma mi pare ovvio non sia necessariamente la storia ad incuriosire di più. Al centro di questa pellicola, come mi è stato fatto notare, è stato posto il componente tecnico per eccellenza: l'effetto speciale. Tutti quelli che hanno sentito parlare di "Avatar" sanno del grande investimento in computer grafica innovativa che è stato speso. La promozione stessa di questo film ha giocato sull'aspetto per incentivare l'appassionato e incuriosire il simpatizzante. Gente come mia madre se ne sbatte degli effetti speciali, ma la maggior parte della gente - tra cui io, sia ben chiaro - sbava per certe porcate e non ci si può fare niente. Qui, le porcate, sono maledettamente ben fatte.
Mentre attendo di vedere con mio padre le differenze rispetto alla versione in 3D, quella che ho visto oggi in 2D - e che per sempre preferirò - mi ha stupito, lo devo ammettere. Già i bellissimi colori valgono da soli. Poi la resa dei Na'Vi, per quanto siano creature fantastiche, è impressionante: si vedono i pori della pelle! Poi gli animali fantastici, i paesaggi davvero mozzafiato, i combattimenti spettacolari tra esplosioni, frecce, corpo a corpo. Insomma, da questo punto di vista un vero capolavoro! In particolare vorrei soffermarmi sui paesaggi: io non so se siano stati ispirati dalla natura reale o siano completamente dettati dalla fantasia di Cameron, comunque certi spazi aperti come le montagne sospese o altissimi rifugi come le abitazioni da vertigine sugli alberi sono una cosa da brivido! Sono talmente realistici da farti trattenere il fiato se qualcuno rischia di cadere da un ramo o una cascata. Il mio cuore è ai paesaggi. Certo, anche il resto è bellissimo, ma io sono un sentimentale!
Insomma, per concludere, io penso sia davvero il caso di vedere "Avatar". Se solo due mesi fa ero uno dei non interessati al progetto, non ho potuto fare a meno di accontentare la solleticante idea di dare una sbirciatina a Pandora. E' indolore, divertente ed emozionante. A mio avviso porta a qualche rivoluzione cinematografica (a livello di modalità di ripresa non so, non mi sono informato) sicuramente sul piano della realizzazione della computer grafica, sempre più abile a ricreare, modellare o adattare. L'espressività è quasi umana, la recitazione non ne risente (capito Daniel Radcliffe?!) . E poi una colonna sonora ad hoc, missaggio sonoro veramente intrigante (perdetevi nei suoi di Pandora, vi prego!) e una Sigourney Weaver che incontra nuovamente Cameron dopo l'"Aliens" dell'86 (e sì, se ve lo state chiedendo, anche qui ha a che fare con cubicoli dove giace per dormire...).
Se vi servono altri incentivi per motivarvi a vedere il film, forse non siete ancora pronti per Pandora. Meglio stiate a casa!
Ps. Inutile ricordare i due Golden Globes vinti dal film proprio ieri sera. Cameron, dopo il successo mondiale di "Titanic" nel 1997, tenta di superare sé stesso e gioca a vedere quanto in là può spingersi senza fare un passo falso. E' ovvio che anche per questa pellicola gli Oscar cadranno come mele mature, ma bisogna vedere quanti e, soprattutto, in quali categorie. Scontata la vincita per effetti speciali e sonori, forse montaggio, probabilmente anche il trucco, regia e, la più importante, film (quest'anno la categoria miglior film, unica tra tutte, avrà 10 nominati e non più 5). Difficile, invece, una nomination per i costumi, alquanto succinti per i Na'Vi e decisamente poco portabili... Scommetto, comunque, sulle nomination che ho citato e do, quindi, per certe. Attendo il 2 febbraio per la conferma!
Pps. Ad oggi "Avatar" ha incassato $1,606,767,005. E il "Titanic" trema.
Film 62 - Avatar Film 68 - Avatar (3D) Film 312 - Avatar Film 604 - Avatar Film 1291 - Avatar Film 2155 - Avatar: The Way of Water Consigli: Da vedere SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al cinema. Non serve per forza il 3D, basta uno schermo enorme e un dolby surround che spacchi le pietre. E siete pronti a decollare! Parola chiave: Io ti vedo.