Non ero proprio sicurissimo di volerlo vedere...
Film 888: "Kung Fu Panda" (2008) di Mark Osborne, John Stevenson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Successone al box office mondiale, ho sempre un po' snobbato questo franchise d'animazione a causa del doppiaggio imbarazzante di Fabio Volo. Io non mi capacito di come si possa pensare a lui per dare la voce al protagonista di della pellicola quando abbiamo fior fior di professionisti capaci e adatti all'incarico. Ciò detto, ho comunque acconsentito alla visione, di fatto la seconda dopo quella al cinema di ormai qualche anno fa: non ricordavo nulla della storia, quasi niente sui protagonisti.
Prescindendo dal contesto italiano che sa sempre trovare la maniera di infastidirmi, ammetto che in ogni caso "Kung Fu Panda" sia un titolo divertente e di buon intrattenimento nonostante la scocciatura dei personaggi-spalla che all'inizio sono insopportabili. La pacioccona goffaggine di Po (in orginale doppiato da Jack Black) compensa ampiamente le prime scene di rifiuto e derisione e la storia procederà in maniera molto simpatica dal momento che si scoprirà come far imparare il kung fu a Po, ovvero facendolo mangiare.
La trovata, insomma, è già di per sé carina. In aggiunta ci sono le spettacolari scene di combattimento e i suggestivi scenari che l'ambientazione orientale richiede. Il tutto è condito con molta ironia e la storia è un'avventura per tutta la famiglia che funziona (a parte Fabio Volo). Insomma, diciamo che dopo questa seconda occasione al film mi sono ricreduto, o meglio sono riuscito ad andare oltre la questione del doppiaggio e a farmi semplicemente coinvolgere da quello che stavo vedendo. Il risultato finale convince e si passa un'ora e mezza di piacevole disimpegno all'insegna delle arti marziali e di un dolcissimo, disastroso panda mangione.
Ps. Una nomination all'Oscar come Miglior film d'animazione (ma ha perso contro "WALL·E").
Film 889 - Kung Fu Panda 2
Box Office: $631,744,560
Consigli: In America si accorre a doppiare i film d'animazione e ne è dimostrazione lampante il cast ingaggiato per dare le voci ai personaggi di questa storia: Black, Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Ian McShane, Jackie Chan, Seth Rogen, Lucy Liu, David Cross! La pellicola è divertente e il risultato finale funziona e sicuramente, anche a distanza di 7 anni dalla data di uscita, questo prodotto rimane un valido esempio di film per tutti adatto veramente ad ogni occasione. Una bella favola colorata e divertente, frenetica e sicuramente ricolma di personaggi facili da ricordare (Po, ma anche Tigre, Scimmia, Mantide, Vipera e Gru); il tutto è riuscito così bene che hanno anche girato un sequel nel 2011, a questo punto imperdibile se si sceglie di vedere questo "Kung Fu Panda".
Parola chiave: Pergamena.
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#HollywoodCiak
Bengi
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martedì 10 marzo 2015
Film 888 - Kung Fu Panda
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sabato 30 aprile 2011
Film 247 - Matrimoni e altri disastri
Un film italiano ogni tanto non dovrebbe fare male alla salute. O no?

Film 247: "Matrimoni e altri disastri" (2010) di Nina Di Majo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Che l'altro disastro del titolo sia effettivamente questa pellicola? No perchè, effettivamente, è piuttosto bruttina.
Con uno stuolo di attori solitamente piuttosto capaci (Buy, Volo, Inaudi e Berenson, quest'ultima frequenta molto il cinema italiano di recente) e una figura della comicità italiana più genuina (Littizzetto) non si doveva toppare così clamorosamente.
Un film senza brio, senza coinvolgimento, senza magia (per un film che parla di amore è abbastanza fondamentale), senza la malizia necessaria per giustificare un tradimento a un giorno dalle nozze, senza lo spirito sufficientemente anticonformista e ribelle per essere 'zitella' per scelta.
La Buy è bravissima, si sa, ma si sa altrettanto che la sua peculiarità è la nevrosi senza freni e, in un film come questo, è un po' il suo punto debole. Come può far sorridere una che, in mille situazioni imbarazzanti (da commedia) reagisce farfugliando come una 12enne incapace ancora di relazionarsi agli eventi? Stanca, ed è un peccato.
Per non parlare della relazione a tre della madre Lucrezia/Berenson di Nanà (ma che nome è?!)/Buy: imbarazzante. Un tema che sarebbe potuto essere la cigliegina sulla torta è, invece, trattato come se a viverlo fossero due adolescenti. Nanà che si chiude in bagno e non vuole parlare con nessuno, Lucrezia che dice di non saper scegliere. L'unico colpo di scena che vale (effettivamente non me l'aspettavo, ma scommetto che in molti potrebbero dire che fosse prevedibile stando un po' più 'svegli') è la verità sulla sorella Beatrice/Inaudi.
Alessandro/Volo ha un ruolo finto stronzo (in realtà - ma va?! - è solo incompreso per una vita di sfighe), ma è recitato talmente male che ogni tanto viene la pelle d'oca per l'inbarazzo. Idem, e mi spiace dirlo, per la parte di Benedetta/Littizzetto che, in un ruolo di non soli 5 minuti ("Maschi contro femmine"), fa sentire tutta la sua inesperienza. Un peccato, inoltre, che la costringano sempre in questi ruoli comici forzati. Magari c'è anche altro, ma con queste parti secondarie di spalla divertente difficilmente viene fuori.
Insomma non ci siamo.
Consigli: Eviterei di spendere troppe energie nell'attesa di vedere questo film. Non arriva nemmeno alla sufficienza. Si salva la bella cornice fiorentina.
Parola chiave: La vita è complicata.
Trailer
Ric

Film 247: "Matrimoni e altri disastri" (2010) di Nina Di Majo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Che l'altro disastro del titolo sia effettivamente questa pellicola? No perchè, effettivamente, è piuttosto bruttina.
Con uno stuolo di attori solitamente piuttosto capaci (Buy, Volo, Inaudi e Berenson, quest'ultima frequenta molto il cinema italiano di recente) e una figura della comicità italiana più genuina (Littizzetto) non si doveva toppare così clamorosamente.
Un film senza brio, senza coinvolgimento, senza magia (per un film che parla di amore è abbastanza fondamentale), senza la malizia necessaria per giustificare un tradimento a un giorno dalle nozze, senza lo spirito sufficientemente anticonformista e ribelle per essere 'zitella' per scelta.
La Buy è bravissima, si sa, ma si sa altrettanto che la sua peculiarità è la nevrosi senza freni e, in un film come questo, è un po' il suo punto debole. Come può far sorridere una che, in mille situazioni imbarazzanti (da commedia) reagisce farfugliando come una 12enne incapace ancora di relazionarsi agli eventi? Stanca, ed è un peccato.
Per non parlare della relazione a tre della madre Lucrezia/Berenson di Nanà (ma che nome è?!)/Buy: imbarazzante. Un tema che sarebbe potuto essere la cigliegina sulla torta è, invece, trattato come se a viverlo fossero due adolescenti. Nanà che si chiude in bagno e non vuole parlare con nessuno, Lucrezia che dice di non saper scegliere. L'unico colpo di scena che vale (effettivamente non me l'aspettavo, ma scommetto che in molti potrebbero dire che fosse prevedibile stando un po' più 'svegli') è la verità sulla sorella Beatrice/Inaudi.
Alessandro/Volo ha un ruolo finto stronzo (in realtà - ma va?! - è solo incompreso per una vita di sfighe), ma è recitato talmente male che ogni tanto viene la pelle d'oca per l'inbarazzo. Idem, e mi spiace dirlo, per la parte di Benedetta/Littizzetto che, in un ruolo di non soli 5 minuti ("Maschi contro femmine"), fa sentire tutta la sua inesperienza. Un peccato, inoltre, che la costringano sempre in questi ruoli comici forzati. Magari c'è anche altro, ma con queste parti secondarie di spalla divertente difficilmente viene fuori.
Insomma non ci siamo.
Consigli: Eviterei di spendere troppe energie nell'attesa di vedere questo film. Non arriva nemmeno alla sufficienza. Si salva la bella cornice fiorentina.
Parola chiave: La vita è complicata.
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Ric
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giovedì 19 novembre 2009
Film 11 - Bolt
Non sapendo cosa guardare dopo "Non è mai troppo tardi", ieri sera ho optato per un cartone animato, per andare sul sicuro ed evitare di affaticare la mente dato che stamattina la sveglia suonava alle 8.30...

Film 11: "Bolt" (2008) di Byron Howard, Chris Williams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dunque dunque dunque, che ne facciamo di questo film? Sono combattuto. Ultimamente mi pare che mi piaccia quasi qualsiasi cosa io veda, ma devo ammettere che in questo caso provo un doppio sentimento. Da un lato il film ha delle gag divertenti, è godibile e i personaggi-spalla sono il vero punto di forza; dall'altro rivedo in questa pellicola la solita storia made in Disney. La differenza con gli altri cartoni usciti ultimamente è che qui la Pixar non c'è. Quindi, mentre guardavo il film, mi sono domandato: e se fosse stato un film Pixar? Ho letto un sacco di critiche entusiastiche sui loro film - solitamente in gemellaggio con la Disney - e dunque non ho potuto fare a meno di chiedermi se con loro questo film avrebbe avuto altri risvolti. Innanzitutto se la trama fosse stata meno scontata. Sono riuscito spesso ad anticipare le battute di Bolt e della amica gatta per quanto erano prevedibili. Inoltre il modello del film è palesemente plasmato sull'originalissima idea del "Truman Show" di Peter Weir, dove la finzione per molti è la realtà di uno. Qui Jim Carrey è Bolt, Ed Harris è il regista, Laura Linney è Penny e non è nemmeno troppo difficile fare il collegamento. Anche se, pure in questo caso, l'idea mi piace perchè mi ha incuriosito: come reagirà Bolt quando scoprirà di non avere più i poteri? Come potrà cavarsela dovendo girare gli USA? In chi troverà la forza di reagire? Peccato che le risposte a queste domande non abbiano sempre sguazzato nell'originalità.
Però, nota stra-positiva, il criceto mitomane è stupendo, l'ho adorato con tutto il cuore. E' pazzo, dice cose allucinanti ed è sempre esaltato per le nuove avventure: non gli si può resistere!
Insomma, il film è piacevole e si guarda volentieri sdraiati sul divano in attesa di riprendere la propria vera vita. Ps. Raul Bova doppia molto meglio di Fabio Volo!
Consigli: Ripassare "The Truman Show" per fare il giochino delle somiglianze/differenze con "Bolt" sarebbe un'idea interessante.
Parola chiave: Criceto: "Drin drin... Chi è?... Il destino?!... Aspettavo da tempo la tua chiamata!"
Ric

Film 11: "Bolt" (2008) di Byron Howard, Chris Williams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dunque dunque dunque, che ne facciamo di questo film? Sono combattuto. Ultimamente mi pare che mi piaccia quasi qualsiasi cosa io veda, ma devo ammettere che in questo caso provo un doppio sentimento. Da un lato il film ha delle gag divertenti, è godibile e i personaggi-spalla sono il vero punto di forza; dall'altro rivedo in questa pellicola la solita storia made in Disney. La differenza con gli altri cartoni usciti ultimamente è che qui la Pixar non c'è. Quindi, mentre guardavo il film, mi sono domandato: e se fosse stato un film Pixar? Ho letto un sacco di critiche entusiastiche sui loro film - solitamente in gemellaggio con la Disney - e dunque non ho potuto fare a meno di chiedermi se con loro questo film avrebbe avuto altri risvolti. Innanzitutto se la trama fosse stata meno scontata. Sono riuscito spesso ad anticipare le battute di Bolt e della amica gatta per quanto erano prevedibili. Inoltre il modello del film è palesemente plasmato sull'originalissima idea del "Truman Show" di Peter Weir, dove la finzione per molti è la realtà di uno. Qui Jim Carrey è Bolt, Ed Harris è il regista, Laura Linney è Penny e non è nemmeno troppo difficile fare il collegamento. Anche se, pure in questo caso, l'idea mi piace perchè mi ha incuriosito: come reagirà Bolt quando scoprirà di non avere più i poteri? Come potrà cavarsela dovendo girare gli USA? In chi troverà la forza di reagire? Peccato che le risposte a queste domande non abbiano sempre sguazzato nell'originalità.
Però, nota stra-positiva, il criceto mitomane è stupendo, l'ho adorato con tutto il cuore. E' pazzo, dice cose allucinanti ed è sempre esaltato per le nuove avventure: non gli si può resistere!
Insomma, il film è piacevole e si guarda volentieri sdraiati sul divano in attesa di riprendere la propria vera vita. Ps. Raul Bova doppia molto meglio di Fabio Volo!
Consigli: Ripassare "The Truman Show" per fare il giochino delle somiglianze/differenze con "Bolt" sarebbe un'idea interessante.
Parola chiave: Criceto: "Drin drin... Chi è?... Il destino?!... Aspettavo da tempo la tua chiamata!"
Ric
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