45th Golden Raspberry Awards
Worst Picture
“Borderlands”
“Joker: Folie a Deux”
“Madame Web”
“Megalopolis”
“Reagan”
Worst Actor
Jack Black, “Dear Santa”
Zachary Levi, “Harold and the Purple Crayon”
Joaquin Phoenix, “Joker: Folie a Deux”
Dennis Quaid, “Reagan”
Jerry Seinfeld, “Unfrosted”
Worst Actress
Cate Blanchett, “Borderlands”
Lady Gaga, “Joker: Folie a Deux”
Bryce Dallas Howard , “Argylle”
Dakota Johnson, “Madame Web”
Jennifer Lopez, “Atlas”
Worst Supporting Actor
Jack Black (Voice Only), “Borderlands”
Kevin Hart, “Borderlands”
Shia LaBeouf (in drag), “Megalopolis”
Tahar Rahim, “Madame Web”
Jon Voight, “Megalopolis,” “Reagan,” “Shadow Land” and “Strangers”
Worst Supporting Actress
Ariana DeBose, “Argylle” and “Kraven the Hunter”
Leslie Anne Down, “Reagan”
Emma Roberts, “Madame Web”
Amy Schumer, “Unfrosted”
FKA twigs, “The Crow
Worst Director
S.J. Clarkson, “Madame Web”
Francis Ford Coppola, “Megalopolis”
Todd Phillips, “Joker: Folie a Deux”
Eli Roth, “Borderlands”
Jerry Seinfeld, “Unfrosted”
Worst Screen Combo
Any Two Obnoxious Characters (But Especially Jack Black), “Borderlands”
Any Two Unfunny “Comedic Actors,” “Unfrosted”
The Entire Cast of “Megalopolis”
Joaquin Phoenix and Lady Gaga, “Joker: Folie a Deux”
Dennis Quaid and Penelope Ann Miller (as “Ronnie and Nancy”), “Reagan”
Worst Remake, Rip-off or Sequel
“The Crow”
“Joker: Folie a Deux”
“Kraven the Hunter”
“Mufasa: The Lion King”
“Rebel Moon – Part Two: The Scargiver”
Worst Screenplay
“Joker: Folie a Deux” – screenplay by Scott Silver and Todd Phillips
“Kraven the Hunter” – screenplay by Art Marcum, Matt Holloway, and Richard Wenk; story by Richard Wenk
“Madame Web” – screenplay by Matt Sazama, Burk Sharpless, Claire Parker, and S. J. Clarkson; story by Kerem Sanga, Matt Sazama, and Burk Sharpless
“Megalopolis” – screenplay by Francis Ford Coppola
“Reagan” – screenplay by Howard Klausner
Razzie Redeemer Award
Pamela Anderson – The Last Showgirl
Megan Fox – Subservience
Demi Moore – The Substance
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mercoledì 22 gennaio 2025
Razzies 2025: Nominees & Winners
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domenica 7 luglio 2024
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Intro: Il nuovo acquisto del proiettore mi ha stimolato la voglia di rivedere alcuni film che funzionano meglio se visti sul grande schermo. O, come in questo caso, su una grande parete.
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Film 2292: "Top Gun: Maverick" (2022) di Joseph Kosinski
Visto: dal proiettoreLingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: già la visione al cinema mi aveva particolarmente convinto un paio di anni fa e mi era rimasta la voglia di rivedere prima o poi questa pellicola. L'arrivo del nuovo proiettore mi è sembrata una scusa perfetta. E, devo dire, sono rimasto molto soddisfatto.
"Top Gun: Maverick" è un ottimo sequel che omaggia il primo, iconico film degli anni '80 nella giusta maniera, pur riuscendo a portare avanti il racconto senza cadere nella trappola del costante rimando al titolo originale. Il protagonista è ovviamente lo stesso e i legami con la prima storia ci sono, ma la sceneggiatura fa un ottimo lavoro nel mantenere rilevanti solo quegli elementi che beneficiano la sceneggiatura di questo secondo episodio.
Non fosse già questo sufficiente, "Top Gun: Maverick" è un fantastico film d'azione che regala scene mozzafiato e costruisce sapientemente e con attenzione la suspense e la tensione attorno al focus centrale del racconto (la missione), il che contribuisce a un risultato finale soddisfacente sotto ogni punto di vista. Il montaggio serrato, gli effetti speciali e le scene mozzafiato fanno il resto.
In un momento in cui il mondo del cinema stava ancora soffrendo a causa del covid e i suoi strascichi, Cruise, il regista Joseph Kosinski e la Paramount hanno preso la decisione giusta e aspettato a portare il film al cinema, invece che regalarlo immediatamente allo streaming: "Top Gun: Maverick" è stato un fenomeno culturale, ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino globale e rinvigorito la carriera di Cruise. Il che può sembrare assodato oggi, ma non lo era certo qualche anno fa. Una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista (e la canzone di Gaga, pur non potendo eguagliare l'iconicità di "Take My Breath Away" dei Berlin, fà comunque la sua figura).
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Ed Harris, Val Kilmer, Lewis Pullman.
Box Office: $1.496 miliardi
Vale o non vale: Uno dei titoli migliori della stagione 2022. Per chi apprezza i film d'azione, un titolo imperdibile.
Premi: Nominato a 6 Oscar per Miglior film, canzone originale per Lady Gaga, montaggio, sceneggiatura non originale, effetti speciali e sonoro, il vinto ha vinto in quest'ultima categoria. 4 nomination ai BAFTA (fotografia, montaggio, sonoro, effetti speciali) e candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e canzone originale per "Hold My Hand" di Gaga). 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media. 1 vittoria agli MTV Movie & TV Awards per Miglior performance in un film (per Cruise) su 6 nomination (per film, eroe, duo e 2 candidature per la miglior canzone: "Hold My Hand" e "I Ain't Worried").
Parola chiave: 10.0g.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
"Top Gun: Maverick" è un ottimo sequel che omaggia il primo, iconico film degli anni '80 nella giusta maniera, pur riuscendo a portare avanti il racconto senza cadere nella trappola del costante rimando al titolo originale. Il protagonista è ovviamente lo stesso e i legami con la prima storia ci sono, ma la sceneggiatura fa un ottimo lavoro nel mantenere rilevanti solo quegli elementi che beneficiano la sceneggiatura di questo secondo episodio.
Non fosse già questo sufficiente, "Top Gun: Maverick" è un fantastico film d'azione che regala scene mozzafiato e costruisce sapientemente e con attenzione la suspense e la tensione attorno al focus centrale del racconto (la missione), il che contribuisce a un risultato finale soddisfacente sotto ogni punto di vista. Il montaggio serrato, gli effetti speciali e le scene mozzafiato fanno il resto.
In un momento in cui il mondo del cinema stava ancora soffrendo a causa del covid e i suoi strascichi, Cruise, il regista Joseph Kosinski e la Paramount hanno preso la decisione giusta e aspettato a portare il film al cinema, invece che regalarlo immediatamente allo streaming: "Top Gun: Maverick" è stato un fenomeno culturale, ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino globale e rinvigorito la carriera di Cruise. Il che può sembrare assodato oggi, ma non lo era certo qualche anno fa. Una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista (e la canzone di Gaga, pur non potendo eguagliare l'iconicità di "Take My Breath Away" dei Berlin, fà comunque la sua figura).
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Ed Harris, Val Kilmer, Lewis Pullman.
Box Office: $1.496 miliardi
Vale o non vale: Uno dei titoli migliori della stagione 2022. Per chi apprezza i film d'azione, un titolo imperdibile.
Premi: Nominato a 6 Oscar per Miglior film, canzone originale per Lady Gaga, montaggio, sceneggiatura non originale, effetti speciali e sonoro, il vinto ha vinto in quest'ultima categoria. 4 nomination ai BAFTA (fotografia, montaggio, sonoro, effetti speciali) e candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e canzone originale per "Hold My Hand" di Gaga). 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media. 1 vittoria agli MTV Movie & TV Awards per Miglior performance in un film (per Cruise) su 6 nomination (per film, eroe, duo e 2 candidature per la miglior canzone: "Hold My Hand" e "I Ain't Worried").
Parola chiave: 10.0g.
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martedì 24 gennaio 2023
Oscars 2023: nomination e vincitori
95th Academy Awards
Best Picture
“All Quiet on the Western Front,” Malte Grunert, Producer
“Avatar: The Way of Water,” James Cameron and Jon Landau, Producers
“The Banshees of Inisherin,” Graham Broadbent, Pete Czernin and Martin McDonagh, Producers
“Elvis,” Baz Luhrmann, Catherine Martin, Gail Berman, Patrick McCormick and Schuyler Weiss, Producers
“Everything Everywhere All at Once,” Daniel Kwan, Daniel Scheinert and Jonathan Wang, Producers
“The Fabelmans,” Kristie Macosko Krieger, Steven Spielberg and Tony Kushner, Producers
“Tár,” Todd Field, Alexandra Milchan and Scott Lambert, Producers
“Top Gun: Maverick,” Tom Cruise, Christopher McQuarrie, David Ellison and Jerry Bruckheimer, Producers
“Triangle of Sadness,” Erik Hemmendorff and Philippe Bober, Producers
“Women Talking,” Dede Gardner, Jeremy Kleiner and Frances McDormand, Producers
Best Director
Martin McDonagh (“The Banshees of Inisherin”)
Daniel Kwan, Daniel Scheinert (“Everything Everywhere All at Once”)
Steven Spielberg (“The Fabelmans”)
Todd Field (“Tár”)
Ruben Östlund (“Triangle of Sadness”)
Best Lead Actor
Austin Butler (“Elvis”)
Colin Farrell (“The Banshees of Inisherin”)
Brendan Fraser (“The Whale”)
Paul Mescal (“Aftersun”)
Bill Nighy (“Living”)
Best Lead Actress
Cate Blanchett (“Tár”)
Ana de Armas (“Blonde”)
Andrea Riseborough (“To Leslie”)
Michelle Williams (“The Fabelmans”)
Michelle Yeoh (“Everything Everywhere All at Once”)
Best Supporting Actor
Brendan Gleeson (“The Banshees of Inisherin”)
Brian Tyree Henry (“Causeway”)
Judd Hirsch (“The Fabelmans”)
Barry Keoghan (“The Banshees of Inisherin”)
Ke Huy Quan (“Everything Everywhere All at Once”)
Best Supporting Actress
Angela Bassett (“Black Panther: Wakanda Forever”)
Hong Chau (“The Whale”)
Kerry Condon (“The Banshees of Inisherin”)
Jamie Lee Curtis (“Everything Everywhere All at Once”)
Stephanie Hsu (“Everything Everywhere All at Once”)
Best Adapted Screenplay
“All Quiet on the Western Front,” Screenplay by Edward Berger, Lesley Paterson & Ian Stokell
“Glass Onion: A Knives Out Mystery,” Written by Rian Johnson
“Living,” Written by Kazuo Ishiguro
“Top Gun: Maverick,” Screenplay by Ehren Kruger and Eric Warren Singer and Christopher McQuarrie; Story by Peter Craig and Justin Marks
“Women Talking,” Screenplay by Sarah Polley
Best Original Screenplay
“The Banshees of Inisherin,” Written by Martin McDonagh
“Everything Everywhere All at Once,” Written by Daniel Kwan & Daniel Scheinert
“The Fabelmans,” Written by Steven Spielberg & Tony Kushner
“Tár,” Written by Todd Field
“Triangle of Sadness,” Written by Ruben Östlund
Best Cinematography
“All Quiet on the Western Front”, James Friend
“Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths,” Darius Khondji
“Elvis,” Mandy Walker
“Empire of Light,” Roger Deakins
“Tár,” Florian Hoffmeister
Best Documentary Feature Film
“All That Breathes,” Shaunak Sen, Aman Mann and Teddy Leifer
“All the Beauty and the Bloodshed,” Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin and Yoni Golijov
“Fire of Love,” Sara Dosa, Shane Boris and Ina Fichman
“A House Made of Splinters,” Simon Lereng Wilmont and Monica Hellström
“Navalny,” Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller and Shane Boris
Best Documentary Short Film
“The Elephant Whisperers,” Kartiki Gonsalves and Guneet Monga
“Haulout,” Evgenia Arbugaeva and Maxim Arbugaev
“How Do You Measure a Year?” Jay Rosenblatt
“The Martha Mitchell Effect,” Anne Alvergue and Beth Levison
“Stranger at the Gate,” Joshua Seftel and Conall Jones
Best Film Editing
“The Banshees of Inisherin,” Mikkel E.G. Nielsen
“Elvis,” Matt Villa and Jonathan Redmond
“Everything Everywhere All at Once,” Paul Rogers
“Tár,” Monika Willi
“Top Gun: Maverick,” Eddie Hamilton
Best International Feature Film
“All Quiet on the Western Front” (Germany)
“Argentina, 1985” (Argentina)
“Close” (Belgium)
“EO” (Poland)
“The Quiet Girl” (Ireland)
Best Original Song
“Applause” from “Tell It Like a Woman,” Music and Lyric by Diane Warren
“Hold My Hand” from “Top Gun: Maverick,” Music and Lyric by Lady Gaga and BloodPop
“Lift Me Up” from “Black Panther: Wakanda Forever,” Music by Tems, Rihanna, Ryan Coogler and Ludwig Goransson; Lyric by Tems and Ryan Coogler
“Naatu Naatu” from “RRR,” Music by M.M. Keeravaani; Lyric by Chandrabose
“This Is a Life” from “Everything Everywhere All at Once,” Music by Ryan Lott, David Byrne and Mitski; Lyric by Ryan Lott and David Byrne
Best Production Design
“All Quiet on the Western Front,” Production Design: Christian M. Goldbeck; Set Decoration: Ernestine Hipper
“Avatar: The Way of Water,” Production Design: Dylan Cole and Ben Procter; Set Decoration: Vanessa Cole
“Babylon,” Production Design: Florencia Martin; Set Decoration: Anthony Carlino
“Elvis,” Production Design: Catherine Martin and Karen Murphy; Set Decoration: Bev Dunn
“The Fabelmans,” Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Karen O’Hara
Best Visual Effects
“All Quiet on the Western Front,” Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank and Kamil Jafar
“Avatar: The Way of Water,” Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon and Daniel Barrett
“The Batman,” Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands and Dominic Tuohy
“Black Panther: Wakanda Forever,” Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White and Dan Sudick
“Top Gun: Maverick,” Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson and Scott R. Fisher
Best Animated Feature Film
“Guillermo del Toro’s Pinocchio,” Guillermo del Toro, Mark Gustafson, Gary Ungar and Alex Bulkley
“Marcel the Shell With Shoes On,” Dean Fleischer Camp, Elisabeth Holm, Andrew Goldman, Caroline Kaplan and Paul Mezey
“Puss in Boots: The Last Wish,” Joel Crawford and Mark Swift
“The Sea Beast,” Chris Williams and Jed Schlanger
“Turning Red,” Domee Shi and Lindsey Collins
Best Animated Short Film
“The Boy, the Mole, the Fox and the Horse,” Charlie Mackesy and Matthew Freud
“The Flying Sailor,” Amanda Forbis and Wendy Tilby
“Ice Merchants,” João Gonzalez and Bruno Caetano
“My Year of Dicks,” Sara Gunnarsdóttir and Pamela Ribon
“An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It,” Lachlan Pendragon
Best Costume Design
“Babylon,” Mary Zophres
“Black Panther: Wakanda Forever,” Ruth Carter
“Elvis,” Catherine Martin
“Everything Everywhere All at Once,” Shirley Kurata
“Mrs. Harris Goes to Paris,” Jenny Beavan
Best Live Action Short
“An Irish Goodbye,” Tom Berkeley and Ross White
“Ivalu,” Anders Walter and Rebecca Pruzan
“Le Pupille,” Alice Rohrwacher and Alfonso Cuarón
“Night Ride,” Eirik Tveiten and Gaute Lid Larssen
“The Red Suitcase,” Cyrus Neshvad
Best Makeup and Hairstyling
“All Quiet on the Western Front,” Heike Merker and Linda Eisenhamerová
“The Batman,” Naomi Donne, Mike Marino and Mike Fontaine
“Black Panther: Wakanda Forever,” Camille Friend and Joel Harlow
“Elvis,” Mark Coulier, Jason Baird and Aldo Signoretti
“The Whale,” Adrien Morot, Judy Chin and Anne Marie Bradley
Best Original Score
“All Quiet on the Western Front,” Volker Bertelmann
“Babylon,” Justin Hurwitz
“The Banshees of Inisherin,” Carter Burwell
“Everything Everywhere All at Once,” Son Lux
“The Fabelmans,” John Williams
Best Sound
“All Quiet on the Western Front,” Viktor Prášil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel and Stefan Korte
“Avatar: The Way of Water,” Julian Howarth, Gwendolyn Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers and Michael Hedges
“The Batman,” Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray and Andy Nelson
“Elvis,” David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson and Michael Keller
“Top Gun: Maverick,” Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon and Mark Taylor
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Top Gun
lunedì 21 novembre 2022
Grammys 2023: nomination e vincitori
65th Annual Grammy Awards
Best Compilation Soundtrack for Visual Media
Elvis – Various Artists
Encanto – Various Artists
Stranger Things: Music from the Netflix Original Series, Season 4 – Various Artists
Top Gun: Maverick – Lorne Balfe, Harold Faltermeyer, Lady Gaga & Hans Zimmer
West Side Story – Various Artists
Best Score Soundtrack for Visual Media
Encanto – Germaine Franco
No Time to Die – Hans Zimmer
The Power of the Dog – Jonny Greenwood
The Batman – Michael Giacchino
Succession: Season 3 – Nicholas Britell
Best Song Written for Visual Media
"Be Alive" (from King Richard)
Beyoncé & Darius Scott Dixson, songwriters (Beyoncé)
"Hold My Hand" (from Top Gun: Maverick)
BloodPop & Stefani Germanotta, songwriters (Lady Gaga)
"Keep Rising" (from The Woman King)
Angelique Kidjo, Jeremy Lutito & Jessy Wilson, songwriters (Jessy Wilson featuring Angelique Kidjo)
"Nobody Like U" (from Turning Red)
Billie Eilish & Finneas O'Connell, songwriters (4*Town, Jordan Fisher, Finneas O'Connell, Josh Levi, Topher Ngo, Grayson Villanueva)
"We Don't Talk About Bruno" (from Encanto)
Lin-Manuel Miranda, songwriter (Carolina Gaitán - La Gaita, Mauro Castillo, Adassa, Rhenzy Feliz, Diane Guerrero, Stephanie Beatriz & Encanto Cast)
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Top Gun
martedì 31 maggio 2022
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Intro: Mercoledì finisco miracolosamente di lavorare in orario e decido di andarmene al cinema al volo (per una volta non troppo tardi). Guardo sul sito di Cineworld cosa c'è disponibile e, con mia grande sorpresa, scopro che è il giorno d'uscita di una delle pellicole che ero più curioso di recuperare. Non potevo chiedere di meglio.
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Film 2110: "Top Gun: Maverick" (2022) di Joseph Kosinski
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è innegabile, un po' di titubanza c'era. Non che fossi particolarmente fan del primo film - ma decisamente della magica canzone dei Berlin con cui Giorgio Moroder e Tom Whitlock vinsero l'Oscar nell'87 - ma si sa che è sempre un rischio andare a rimaneggiare i classici. E non c'è niente da fare, "Top Gun" è sicuramente un titolo rimasto nell'immaginario collettivo.
In aggiunta a questo aspetto, c'è anche da dire che Tom Cruise ultimamente vive di franchise, per cui a parte l'intramontabile "Mission: Impossible", un paio di episodi di "Jack Reacher" e una capatina fallimentare nel remake de "La mummia", non lo abbiamo visto fare molto altro. Anzi, non lo abbiamo proprio visto. Con un gap di 4 anni tra "Mission: Impossible - Fallout" e questa uscita (vuoi anche per il covid, ci mancherebbe), di Tom si erano un po' perse le tracce.
Quindi credo che in molti si siano approcciati a questo sequel di "Top Gun" con una certa diffidenza, che possiamo dire ormai svanita. "Top Gun: Maverick" è, infatti, già un successo commerciale e di critica e, francamente, a giusta ragione.
Va detto che il film parte un po' lento e non tanto perché, giustamente, deve ritrovare le fila di una narrazione abbandonata 36 anni fa. Più che altro nella prima parte la burocrazia militare la fa da padrone insieme a quel senso di sconfitta che deve pervadere lo spettatore rispetto al beniamino della storia, l'eroe che deve riconquistare quanto a perso per dimostrare al mondo (e all'amata) il suo valore. Capisco questa esigenza di contesto, anche se un'accelerata non avrebbe guastato.
Il tutto cambia quando, finalmente, si parte con l'addestramento. Prima gradualmente, poi nel terzo atto si fatica addirittura a prendere fiato. Scene acrobatiche, combattimenti e sparatorie in volo, percorsi impervi e una missione praticamente suicida che richiede non uno, ma bensì due miracoli (così li definiscono nel film) affinché possa essere portata a termine. C'è tanta roba in questo "Top Gun: Maverick" ed è sorprendente come siano stati in grado di filmarla e metterla insieme. Ora decisamente capisco perché per due anni Cruise ha sbandierato ai quattro venti che questo film non sarebbe mai uscito direttamente in streaming. Mossa intelligente.
Già, perché questa pellicola va necessariamente vista al cinema. Tra effetti speciali, piroette, inseguimenti, capovolgimenti, obiettivi da centrare al primo (e unico) colpo, non c'è dubbio che vivere questa nuova avventura di Pete 'Maverick' Mitchell sul grande schermo sia tutt'altra cosa.
Poco importa se certi personaggi abbiano una caratterizzazione bidimensionale o se la donna dell'eroe abbia come uniche due funzionalità quelle di essere riconquistata e di spronare il suo amato a dare il meglio di sé, di fatto il rombo dei motori di "Top Gun: Maverick" è talmente assordante - e la nostra felicità di vedere qualcosa di valore sul grande schermo che non coinvolga un supereroe tanto grande - che chiudiamo volentieri un occhio e ci godiamo appieno lo spettacolo. E che spettacolo.
Ps. Non tanto iconica quanto "Take My Breath Away", in ogni caso la canzone della scena finale, nonché quella portante della colonna sonora è "Hold My Hand" di Lady Gaga, che qui ha composto anche le musiche del film insieme a Hans Zimmer e Harold Faltermeyer.
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Lewis Pullman, Ed Harris, Val Kilmer.
Box Office: $282 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Un po' a sorpresa "Top Gun: Maverick" sbanca e fa jackpot, piacendo a critica e pubblico e riportando Tom Cruise sulla cresta dell'onda dopo anni di star power un po' annebbiato. Da vedere? Assolutamente. E rigorosamente al cinema.
Premi: /
Parola chiave: Missione.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
In aggiunta a questo aspetto, c'è anche da dire che Tom Cruise ultimamente vive di franchise, per cui a parte l'intramontabile "Mission: Impossible", un paio di episodi di "Jack Reacher" e una capatina fallimentare nel remake de "La mummia", non lo abbiamo visto fare molto altro. Anzi, non lo abbiamo proprio visto. Con un gap di 4 anni tra "Mission: Impossible - Fallout" e questa uscita (vuoi anche per il covid, ci mancherebbe), di Tom si erano un po' perse le tracce.
Quindi credo che in molti si siano approcciati a questo sequel di "Top Gun" con una certa diffidenza, che possiamo dire ormai svanita. "Top Gun: Maverick" è, infatti, già un successo commerciale e di critica e, francamente, a giusta ragione.
Va detto che il film parte un po' lento e non tanto perché, giustamente, deve ritrovare le fila di una narrazione abbandonata 36 anni fa. Più che altro nella prima parte la burocrazia militare la fa da padrone insieme a quel senso di sconfitta che deve pervadere lo spettatore rispetto al beniamino della storia, l'eroe che deve riconquistare quanto a perso per dimostrare al mondo (e all'amata) il suo valore. Capisco questa esigenza di contesto, anche se un'accelerata non avrebbe guastato.
Il tutto cambia quando, finalmente, si parte con l'addestramento. Prima gradualmente, poi nel terzo atto si fatica addirittura a prendere fiato. Scene acrobatiche, combattimenti e sparatorie in volo, percorsi impervi e una missione praticamente suicida che richiede non uno, ma bensì due miracoli (così li definiscono nel film) affinché possa essere portata a termine. C'è tanta roba in questo "Top Gun: Maverick" ed è sorprendente come siano stati in grado di filmarla e metterla insieme. Ora decisamente capisco perché per due anni Cruise ha sbandierato ai quattro venti che questo film non sarebbe mai uscito direttamente in streaming. Mossa intelligente.
Già, perché questa pellicola va necessariamente vista al cinema. Tra effetti speciali, piroette, inseguimenti, capovolgimenti, obiettivi da centrare al primo (e unico) colpo, non c'è dubbio che vivere questa nuova avventura di Pete 'Maverick' Mitchell sul grande schermo sia tutt'altra cosa.
Poco importa se certi personaggi abbiano una caratterizzazione bidimensionale o se la donna dell'eroe abbia come uniche due funzionalità quelle di essere riconquistata e di spronare il suo amato a dare il meglio di sé, di fatto il rombo dei motori di "Top Gun: Maverick" è talmente assordante - e la nostra felicità di vedere qualcosa di valore sul grande schermo che non coinvolga un supereroe tanto grande - che chiudiamo volentieri un occhio e ci godiamo appieno lo spettacolo. E che spettacolo.
Ps. Non tanto iconica quanto "Take My Breath Away", in ogni caso la canzone della scena finale, nonché quella portante della colonna sonora è "Hold My Hand" di Lady Gaga, che qui ha composto anche le musiche del film insieme a Hans Zimmer e Harold Faltermeyer.
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Lewis Pullman, Ed Harris, Val Kilmer.
Box Office: $282 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Un po' a sorpresa "Top Gun: Maverick" sbanca e fa jackpot, piacendo a critica e pubblico e riportando Tom Cruise sulla cresta dell'onda dopo anni di star power un po' annebbiato. Da vedere? Assolutamente. E rigorosamente al cinema.
Premi: /
Parola chiave: Missione.
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giovedì 3 febbraio 2022
BAFTAs 2022: nomination e vincitori
75th British Academy Film Awards
Nomination: 3 febbraio
Cerimonia: 13 marzo
Cerimonia: 13 marzo
Best Film
“Belfast”
“Don’t Look Up”
“Dune”
“Licorice Pizza”
“The Power of the Dog”
Outstanding British Film
“After Love”
“Ali & Ava”
“Belfast”
“Boiling Point”
“Cyrano”
“Everybody’s Talking About Jamie”
“House of Gucci”
“Last Night in Soho”
“No Time to Die”
“Passing”
Outstanding Debut by a British Writer, Director or Producer
“After Love” – Aleem Khan (Writer/Director)
“Boiling Point” – James Cummings (Writer), Hester Ruoff (Producer) [also written by Philip Barantini and Produced by Bart Ruspoli]
“The Harder They Fall” – Jeymes Samuel (Writer/director) [also written by Boaz Yakin]
“Keyboard Fantasies” – Posy Dixon (Writer/Director), Liv Proctor (Producer)
“Passing” – Rebecca Hall (Writer/Director)
Film Not in the English Language
“Drive My Car” – Ryûsuke Hamaguchi, Teruhisa Yamamoto
“The Hand of God” – Paolo Sorrentino, Lorenzo Mieli
“Parallel Mothers” – Pedro Almodóvar, Agustín Almodóvar
“Petite Maman” – Céline Sciamma, Bénédicte Couvreur
“The Worst Person in the World” – Joachim Trier, Thomas Robsahm
Documentary
“Becoming Cousteau” – Liz Garbus, Dan Cogan
“Cow” – Andrea Arnold, Kat Mansoor
“Flee” – Jonas Poher Rasmussen. Monica Hellström
“The Rescue” – Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, John Battsek, P. J. Van Sandwijk
“Summer of Soul (or, When the Revolution Could Not Be Televised)” – Ahmir “Questlove” Thompson, David Dinerstein, Robert Fyvolent, Joseph Patel
Animated Film
“Encanto” – Jared Bush, Byron Howard, Yvett Merino, Clarke Spencer
“Flee” – Jonas Poher Rasmussen. Monica Hellström
“Luca” – Enrico Casarosa, Andrea Warren
“The Mitchells Vs the Machines” – Mike Rianda, Phil Lord, Christopher Miller
Director
“After Love” – Aleem Khan
“Drive My Car” – Ryûsuke Hamaguchi
“Happening” – Audrey Diwan
“Licorice Pizza” – Paul Thomas Anderson
“The Power of the Dog” – Jane Campion
“Titane” – Julia Ducournau
Original Screenplay
“Being the Ricardos” – Aaron Sorkin
“Belfast” – Kenneth Branagh
“Don’t Look Up” – Adam Mckay
“King Richard” – Zach Baylin
“Licorice Pizza” – Paul Thomas Anderson
Adapted Screenplay
“Coda” – Siân Heder
“Drive My Car” – Ryûsuke Hamaguchi
“Dune” – Eric Roth, Jon Spaihts, Denis Villeneuve
“The Lost Daughter” – Maggie Gyllenhaal
“The Power of the Dog” – Jane Campion
Leading Actress
Lady Gaga – “House of Gucci”
Alana Haim – “Licorice Pizza”
Emilia Jones – “Coda”
Renate Reinsve – “The Worst Person in the World”
Joanna Scanlan – “After Love”
Tessa Thompson – “Passing”
Leading Actor
Adeel Akhtar – “Ali & Ava”
Mahershala Ali – “Swan Song”
Benedict Cumberbatch – “The Power of the Dog”
Leonardo DiCaprio – “Don’t Look Up”
Stephen Graham – “Boiling Point”
Will Smith – “King Richard”
Supporting Actress
Caitríona Balfe – “Belfast”
Jessie Buckley – “The Lost Daughter”
Ariana Debose – “West Side Story”
Ann Dowd – “Mass”
Aunjanue Ellis – “King Richard”
Ruth Negga – “Passing”
Supporting Actor
Mike Faist – “West Side Story”
Ciarán Hinds – “Belfast”
Troy Kotsur – “Coda”
Woody Norman – “C’mon C’mon”
Jesse Plemons – “The Power of the Dog”
Kodi Smit-McPhee – “The Power of the Dog”
Original Score
“Being the Ricardos” – Daniel Pemberton
“Don’t Look Up” – Nicholas Britell
“Dune” – Hans Zimmer
“The French Dispatch” – Alexandre Desplat
“The Power of the Dog” – Jonny Greenwood
Casting
“Boiling Point” – Carolyn Mcleod
“Dune” – Francine Maisler
“The Hand of God” – Massimo Appolloni, Annamaria Sambucco
“King Richard” – Rich Delia, Avy Kaufman
“West Side Story” – Cindy Tolan
Cinematography
“Dune” – Greig Fraser
“Nightmare Alley” – Dan Laustsen
“No Time to Die” – Linus Sandgren
“The Power of the Dog” – Ari Wegner
“The Tragedy of Macbeth” – Bruno Delbonnel
Editing
“Belfast” – Úna Ní Dhonghaíle
“Dune” – Joe Walker
“Licorice Pizza” – Andy Jurgensen
“No Time to Die” – Tom Cross, Elliot Graham
“Summer of Soul (or, When the Revolution Could Not Be Televised)” – Joshua L. Pearson
Production Design
“Cyrano” – Sarah Greenwood, Katie Spencer
“Dune” – Patrice Vermette, Zsuzsanna Sipos
“The French Dispatch” – Adam Stockhausen, Rena Deangelo
“Nightmare Alley” – Tamara Deverell, Shane Vieau
“West Side Story” – Adam Stockhausen, Rena Deangelo
Costume Design
“Cruella” – Jenny Beavan
“Cyrano” – Massimo Cantini Parrini
“Dune” – Robert Morgan, Jacqueline West
“The French Dispatch” – Milena Canonero
“Nightmare Alley” – Luis Sequeira
Make Up & Hair
“Cruella” – Nadia Stacey, Naomi Donne
“Cyrano” – Alessandro Bertolazzi, Siân Miller
“Dune” – Love Larson, Donald Mowat
“The Eyes of Tammy Faye” – Linda Dowds, Stephanie Ingram, Justin Raleigh
“House of Gucci” – Frederic Aspiras, Jane Carboni, Giuliano Mariana, Sarah Nicole Tanno
Sound
“Dune” – Mac Ruth, Mark Mangini, Doug Hemphill, Theo Green, Ron Bartlett
“Last Night in Soho” – Colin Nicolson, Julian Slater, Tim Cavagin, Dan Morgan
“No Time to Die” – James Harrison, Simon Hayes, Paul Massey, Oliver Tarney, Mark Taylor
“A Quiet Place Part II” – Erik Aadahl, Michael Barosky, Brandon Proctor, Ethan Van Der Ryn
“West Side Story” – Brian Chumney, Tod Maitland, Andy Nelson, Gary Rydstrom
Special Visual Effects
“Dune” – Brian Connor, Paul Lambert, Tristan Myles, Gerd Nefzer
“Free Guy” – Swen Gillberg, Brian Grill, Nikos Kalaitzidis, Daniel Sudick
“Ghostbusters: Afterlife” – Aharon Bourland, Sheena Duggal, Pier Lefebvre, Alessandro Ongaro
“The Matrix Resurrections” – Tom Debenham, Hew J Evans, Dan Glass, J. D. Schwaim
“No Time to Die” – Mark Bokowski, Chris Corbould, Joel Green, Charlie Noble
British Short Animation
“Affairs of the Art” – Joanna Quinn, Les Mills
“Do Not Feed the Pigeons” – Jordi Morera
“Night of the Living Dread” – Ida Melum, Danielle Goff, Laura Jayne Tunbridge, Hannah Kelso
British Short Film
“The Black Cop” – Cherish Oteka
“Femme” – Sam H. Freeman, Ng Choon Ping, Sam Ritzenberg, Hayley Williams
“The Palace” – Jo Prichard
“Stuffed” – Theo Rhys, Joss Holden-rea
“Three Meetings of the Extraordinary Committee” – Michael Woodward, Max Barron, Daniel Wheldon
EE Rising Star Award
Ariana Debose
Harris Dickinson
Lashana Lynch
Millicent Simmonds
Kodi Smit-McPhee
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The Power of the Dog
sabato 15 gennaio 2022
SAG Awards 2022: nomination e vincitori
28th Screen Actors Guild Awards
Nomination: 12 gennaio
Cerimonia: 27 febbraio
Belfast — Caitríona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Jude Hill, Ciarán Hinds, Colin Morgan
CODA — Eugenio Derbez, Daniel Durant, Emilia Jones, Troy Kotsur, Marlee Matlin, Ferdia Walsh-Peelo
Don’t Look Up — Cate Blanchett, Timothée Chalamet, Leonardo Dicaprio, Ariana Grande, Jonah Hill, Jennifer Lawrence, Melanie Lynskey, Scott Mescudi, Rob Morgan, Himesh Patel, Ron Perlman, Tyler Perry, Mark Rylance, Meryl Streep
House of Gucci — Adam Driver, Lady Gaga, Salma Hayek, Jack Huston, Jeremy Irons, Jared Leto, Al Pacino
King Richard — Jon Bernthal, Aunjanue Ellis, Tony Goldwyn, Saniyya Sidney, Demi Singleton, Will Smith
Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role
Jessica Chastain (The Eyes of Tammy Faye)
Olivia Colman (The Lost Daughter)
Lady Gaga (House of Gucci)
Jennifer Hudson (Respect)
Nicole Kidman (Being the Ricardos)
Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role
Javier Bardem (Being the Ricardos)
Benedict Cumberbatch (The Power of the Dog)
Andrew Garfield (Tick, Tick … Boom!)
Will Smith (King Richard)
Denzel Washington (The Tragedy of Macbeth)
Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role
Caitriona Balfe (Belfast)
Cate Blanchett (Nightmare Alley)
Ariana DeBose (West Side Story)
Kirsten Dunst (The Power of the Dog)
Ruth Negga (Passing)
Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role
Ben Affleck (The Tender Bar)
Bradley Cooper (Licorice Pizza)
Troy Kotsur (CODA)
Jared Leto (House of Gucci)
Kodi Smit-McPhee (The Power of the Dog)
Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture
Black Widow
Dune
The Matrix: Resurrections
No Time to Die
Shang Chi and the Legend of the Ten Rings
Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series
The Handmaid’s Tale — Alexis Bledel, Madeline Brewer, Amanda Brugel, Ann Dowd, O-T Fagbenle, Joseph Fiennes, Sam Jaeger, Max Minghella, Elisabeth Moss, Yvonne Strahovski, Bradley Whitford, Samira Wiley
The Morning Show — Jennifer Aniston, Shari Belafonte, Eli Bildner, Nestor Carbonell, Steve Carell, Billy Crudup, Mark Duplass, Amber Friendly, Janina Gavankar, Valeria Golino, Tara Karsian, Hannah Leder, Greta Lee, Julianna Margulies, Joe Marinelli, Michelle Meredith, Ruairi O’Connor,Joe Pacheco, Karen Pittman, Victoria Tate, Desean K. Terry, Reese Witherspoon
Squid Game — Heo Sung-Tae, Jun Young-Soo, Jung Ho-Yeon, Kim Joo-Ryoung, Lee Byung-Hun, Lee Jung-Jae, Oh Young-Soo, Park Hae-Soo, Anupam Tripathi, Wi Ha-Jun
Succession — Nicholas Braun, Juliana Canfield, Brian Cox, Kieran Culkin, Dagmara Dominczyk, Peter Friedman, Jihae, Justine Lupe, Matthew Macfadyen, Dasha Nekrasova, Scott Nicholson, David Rasche, Alan Ruck, J. Smith-Cameron, Sarah Snook, Fisher Stevens, Jeremy Strong, Zoë Winters
Yellowstone — Kelsey Asbille, Wes Bentley, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Ian Bohen, Eden Brolin, Kevin Costner, Hugh Dillon, Luke Grimes, Hassie Harrison, Cole Hauser, Jen Landon, Finn Little, Brecken Merrill, Will Patton, Piper Perabo, Kelly Reilly, Denim Richards, Taylor Sheridan, Forrie J. Smith, Jefferson White
Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series
Brian Cox (Succession)
Billy Crudup (The Morning Show)
Kieran Culkin (Succession)
Lee Jung-jae (Squid Game)
Jeremy Strong (Succession)
Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series
Jennifer Aniston (The Morning Show)
Jung Ho-yeon (Squid Game)
Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale)
Sarah Snook (Succession)
Reese Witherspoon (The Morning Show)
Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series
The Great — Julian Barratt, Belinda Bromilow, Sacha Dhawan, Elle Fanning, Phoebe Fox, Bayo Gbadamosi, Adam Godley, Douglas Hodge, Nicholas Hoult, Florence Keith-Roach, Gwilym Lee, Charity Wakefield
Hacks — Rose Abdoo, Carl Clemons-Hopkins, Paul W. Downs, Hannah Einbinder, Mark Indelicato, Poppy Liu, Chris McDonald, Jean Smart, Megan Stalter
The Kominsky Method — Jenna Lyng Adams, Sarah Baker, Casey Thomas Brown, Michael Douglas, Lisa Edelstein, Ashleigh Lathrop, Emily Osment, Haley Joel Osment, Paul Reiser, Graham Rogers, Melissa Tang, Kathleen Turner
Only Murders in the Building — Aaron Dominguez, Selena Gomez, Jackie Hoffman, Jayne Houdyshell, Steve Martin, Amy Ryan, Martin Short
Ted Lasso — Annette Badland, Kola Bokinni, Phil Dunster, Cristo Fernández, Brett Goldstein, Brendan Hunt, Toheeb Jimoh, Nick Mohammed, Sarah Niles, Jason Sudeikis, Jeremy Swift, Juno Temple, Hannah Waddingham
Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series
Michael Douglas (The Kominsky Method)
Brett Goldstein (Ted Lasso)
Steve Martin (Only Murders in the Building)
Martin Short (Only Murders in the Building)
Jason Sudeikis (Ted Lasso)
Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series
Elle Fanning (The Great)
Sandra Oh (The Chair)
Jean Smart (Hacks)
Juno Temple (Ted Lasso)
Hannah Waddingham (Ted Lasso)
Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series
Murray Bartlett (The White Lotus)
Oscar Isaac (Scenes From a Marriage)
Michael Keaton (Dopesick)
Ewan McGregor (Halston)
Evan Peters (Mare of Easttown)
Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series
Jennifer Coolidge (The White Lotus)
Cynthia Erivo (Genius: Aretha)
Margaret Qualley (Maid)
Jean Smart (Mare of Easttown)
Kate Winslet (Mare of Easttown)
Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series
Cobra Kai
The Falcon and the Winter Soldier
Loki
Mare of Easttown
Squid Game
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mercoledì 12 gennaio 2022
Film 2074 - House of Gucci
Intro: E' dal 31 dicembre 2021 che ho questa recensione in coda e, fino ad oggi, non ero ancora riuscito a pubblicarla. Sono state settimane intense, tra l'Italia, gli amici, gli affetti, le feste, il ritorno a Dublino, il nuovo lavoro e altre cose che hanno pesato e contribuito. Ma eccoci, ci risiamo: che il 2022 abbia inizio anche per HollywoodCiak!
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: nessuno
Film 2074: "House of Gucci" (2021) di Ridley Scott
Visto: al cinemaLingua: inglese, italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho visto questo film una sera di dicembre al cinema da solo. Ero in un mood un po' altalenante da giorni, per cui la decisione di recuperare questa pellicola era propedeutica a uno spegnimento cerebrale e nulla più. Zero attese, zero aspettative (anzi, forse qualche aspettativa l'avevo, ma in negativo).
Non particolarmente apprezzato dalla critica, "House of Gucci" è riuscito però a ritagliarsi una nicchia di mercato e ad assicurarsi un pubblico (a mio avviso) principalmente nei fan di Lady Gaga, del fashion e in particolare del brand Gucci e degli appassionati di biopic (qui a tinte assassine). Tutto grasso che cola considerando che gli ultimi due film di Ridley Scott, "The Last Duel" e il terribile "All the Money in the World", hanno incassato rispettivamente $30.6 milioni (su un budget di $100 milioni) e $57 milioni (su un budget di $50 milioni)...
Devo dire, comunque, che a me "House of Gucci" non è per niente dispiaciuto. 2 ore e 38 minuti di durata sono troppe e sicuramente ci sono molti aspetti di questo prodotto che si sarebbero potuti migliorare - a partire dal casting di Jared Leto, sempre più un fallimento attoriale - eppure nel complesso l'esperienza cinematografica è stata sufficientemente positiva da rendere il tutto di godibile intrattenimento. Niente di eclatante, ma comunque un risultato finale conforme alle promesse over-the-top e sopra le righe. Senza contare la colonna sonora pazzesca.
Chiaro che non si tratti di un prodotto per tutti - sia in termini di qualitativi che tecnici - però "House of Gucci" ha un grande alleato nella gigantesca performance di Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani che porta avanti da sola tutta la baracca. Trascinante, intrigante, esagerata e molto Marisa Laurito, Gaga conferma che quando si tratti di riproporre una versione della sua caleidoscopica personalità la performance poi non delude. E' stato così in "American Horror Story: Hotel", poi in "A Star Is Born" e adesso qui e tutte le volte che Gaga interpreta Gaga si è certi in un risultato esplosivo.
Meno esplosivo, qui, tutto il resto: Adam Driver molto pacato e a tratti sottotono per copione, Jeremy Irons malconcio ma pur sempre iconico e Al Pacino versione tamarro di lusso (che francamente gli si addice) a cui si accolla la ridicola performance di Jared Leto che non solo sminuisce il suo personaggio, ma non fa altro che distrarre lo spettatore da ogni altro elemento della pellicola. Non mi è ben chiaro se la sua sia stata una scelta dettata dal voler rispettare i modi di Rodolfo Gucci o se si sia voluta calcare la mano per renderlo il giullare della situazione, in ogni caso una scelta infelice e macchiettistica che genera solo fastidio. Da ultima, un'inaspettata Salma Hayek in chiave chiaroveggente che interpreterà uno dei ruoli cardine di tutta la vicenda e, al contempo, dei più ridicoli.
Ciò detto, ribadisco che "House of Gucci" non è un capolavoro, eppure tutto sommato non manca di intrattenere e, ancora più importante, mantenere le promesse di tutta una campagna pubblicitaria: una Lady Gaga unica, indiscussa protagonista.
Ps. Non ho ben capito il senso di girare a Roma, raccontare una storia ambientata in Italia e poi assumere comparse palesemente non italiane e dar loro qualche battuta da recitare nel film.
Cast: Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek, Al Pacino, Camille Cottin, Reeve Carney, Jack Huston.
Box Office: $135.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Secondo me vederlo in italiano non ha senso. Gaga ha sbandierato in lungo e in largo (anche da Fazio) quanto si sia spesa per apprendere l'accento di un italiano che parla in inglese e anche solo per questo motivo vale la pena vedere questa pellicola in lingua originale (non tanto perché sia brava, quanto perché il tutto è maledettamente ridicolo, specialmente considerato che un sacco di parti sono recitate in italiano... anche se non sottotitolate).
Detto cioò, un film non per tutti e non per ogni occasione, ma sicuramente un prodotto da recuperare se si vuole rimanere al passo con la conversazione globale, considerato per quanto si è parlato di Gaga e di questo suo nuovo ruolo iconico (ma da qui ad attrice affermata ci vuole ancora un po'). E per poterla veder recitare: "Father, son and House of Gucci."
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista drammatica (Lady Gaga). 3 nomination ai BAFTA per Miglior attrice protagonista (Gaga), trucco e film britannico (???) dell'anno.
Parola chiave: Famiglia.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Non particolarmente apprezzato dalla critica, "House of Gucci" è riuscito però a ritagliarsi una nicchia di mercato e ad assicurarsi un pubblico (a mio avviso) principalmente nei fan di Lady Gaga, del fashion e in particolare del brand Gucci e degli appassionati di biopic (qui a tinte assassine). Tutto grasso che cola considerando che gli ultimi due film di Ridley Scott, "The Last Duel" e il terribile "All the Money in the World", hanno incassato rispettivamente $30.6 milioni (su un budget di $100 milioni) e $57 milioni (su un budget di $50 milioni)...
Devo dire, comunque, che a me "House of Gucci" non è per niente dispiaciuto. 2 ore e 38 minuti di durata sono troppe e sicuramente ci sono molti aspetti di questo prodotto che si sarebbero potuti migliorare - a partire dal casting di Jared Leto, sempre più un fallimento attoriale - eppure nel complesso l'esperienza cinematografica è stata sufficientemente positiva da rendere il tutto di godibile intrattenimento. Niente di eclatante, ma comunque un risultato finale conforme alle promesse over-the-top e sopra le righe. Senza contare la colonna sonora pazzesca.
Chiaro che non si tratti di un prodotto per tutti - sia in termini di qualitativi che tecnici - però "House of Gucci" ha un grande alleato nella gigantesca performance di Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani che porta avanti da sola tutta la baracca. Trascinante, intrigante, esagerata e molto Marisa Laurito, Gaga conferma che quando si tratti di riproporre una versione della sua caleidoscopica personalità la performance poi non delude. E' stato così in "American Horror Story: Hotel", poi in "A Star Is Born" e adesso qui e tutte le volte che Gaga interpreta Gaga si è certi in un risultato esplosivo.
Meno esplosivo, qui, tutto il resto: Adam Driver molto pacato e a tratti sottotono per copione, Jeremy Irons malconcio ma pur sempre iconico e Al Pacino versione tamarro di lusso (che francamente gli si addice) a cui si accolla la ridicola performance di Jared Leto che non solo sminuisce il suo personaggio, ma non fa altro che distrarre lo spettatore da ogni altro elemento della pellicola. Non mi è ben chiaro se la sua sia stata una scelta dettata dal voler rispettare i modi di Rodolfo Gucci o se si sia voluta calcare la mano per renderlo il giullare della situazione, in ogni caso una scelta infelice e macchiettistica che genera solo fastidio. Da ultima, un'inaspettata Salma Hayek in chiave chiaroveggente che interpreterà uno dei ruoli cardine di tutta la vicenda e, al contempo, dei più ridicoli.
Ciò detto, ribadisco che "House of Gucci" non è un capolavoro, eppure tutto sommato non manca di intrattenere e, ancora più importante, mantenere le promesse di tutta una campagna pubblicitaria: una Lady Gaga unica, indiscussa protagonista.
Ps. Non ho ben capito il senso di girare a Roma, raccontare una storia ambientata in Italia e poi assumere comparse palesemente non italiane e dar loro qualche battuta da recitare nel film.
Cast: Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek, Al Pacino, Camille Cottin, Reeve Carney, Jack Huston.
Box Office: $135.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Secondo me vederlo in italiano non ha senso. Gaga ha sbandierato in lungo e in largo (anche da Fazio) quanto si sia spesa per apprendere l'accento di un italiano che parla in inglese e anche solo per questo motivo vale la pena vedere questa pellicola in lingua originale (non tanto perché sia brava, quanto perché il tutto è maledettamente ridicolo, specialmente considerato che un sacco di parti sono recitate in italiano... anche se non sottotitolate).
Detto cioò, un film non per tutti e non per ogni occasione, ma sicuramente un prodotto da recuperare se si vuole rimanere al passo con la conversazione globale, considerato per quanto si è parlato di Gaga e di questo suo nuovo ruolo iconico (ma da qui ad attrice affermata ci vuole ancora un po'). E per poterla veder recitare: "Father, son and House of Gucci."
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista drammatica (Lady Gaga). 3 nomination ai BAFTA per Miglior attrice protagonista (Gaga), trucco e film britannico (???) dell'anno.
Parola chiave: Famiglia.
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storia vera
lunedì 13 dicembre 2021
Golden Globes 2022: nomination e vincitori
79th Golden Globe Awards
Best Motion Picture - Drama
Belfast
CODA
Dune
King Richard
The Power of the Dog
Best Motion Picture - Musical or Comedy
Cyrano
Don't Look Up
Licorice Pizza
tick, tick... BOOM!
West Side Story
Best Performance by an Actress in a Motion Picture – Drama
Jessica Chastain, The Eyes of Tammy Faye
Olivia Colman, The Lost Daughter
Nicole Kidman, Being the Ricardos
Lady Gaga, House of Gucci
Kristen Stewart, Spencer
Best Performance by an Actor in a Motion Picture — Drama
Mahershala Ali, Swan Song
Javier Bardem, Being the Ricardos
Benedict Cumberbatch, The Power of the Dog
Will Smith, King Richard
Denzel Washington, The Tragedy of Macbeth
Best Performance by an Actress in a Motion Picture — Musical or Comedy
Marion Cotillard, Annette
Alana Haim, Licorice Pizza
Jennifer Lawrence, Don’t Look Up
Emma Stone, Cruella
Rachel Zegler, West Side Story
Best Performance by an Actor in a Motion Picture — Musical or Comedy
Leonardo DiCaprio, Don’t Look Up
Peter Dinklage, Cyrano
Andrew Garfield, Tick, Tick… BOOM!
Cooper Hoffman, Licorice Pizza
Anthony Ramos, In the Heights
Best Performance by an Actress in a Supporting Role in any Motion Picture
Catriona Balfe, Belfast
Araiana Debose, West Side Story
Kirsten Dunst, The Power of the Dog
Aunjanue Ellis, King Richard
Ruth Negga, Passing
Best Performance by an Actor in a Supporting Role in any Motion Picture
Ben Affleck, The Tender Bar
Jamie Dornan, Belfast
Ciarán Hinds, Belfast
Troy Kotsur, CODA
Kodi Smit-McPhee, The Power of the Dog
Best Director
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – The Power of the Dog
Maggie Gyllenhaal – The Lost Daughter
Steven Spielberg – West Side Story
Denis Villeneuve – Dune
Best Screenplay
Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – The Power of the Dog
Adam McKay – Don't Look Up
Aaron Sorkin – Being the Ricardos
Best Original Score
Alexandre Desplat – The French Dispatch
Germaine Franco – Encanto
Jonny Greenwood – The Power of the Dog
Alberto Iglesias – Parallel Mothers
Hans Zimmer – Dune
Best Original Song
"Be Alive" (Dixson, Beyoncé) – King Richard
"Dos Oruguitas" (Lin-Manuel Miranda) – Encanto
"Down to Joy" (Van Morrison) – Belfast
"Here I Am (Singing My Way Home)" (Carole King, Jennifer Hudson and Jamie Hartman) – Respect
"No Time to Die" (Billie Eilish and Finneas O'Connell) – No Time to Die
Best Animated Feature
Encanto
Flee
Luca
My Sunny Maad
Raya and the Last Dragon
Best Foreign Language Film
Compartment No. 6 (Finland)
Drive My Car (Japan)
The Hand of God (Italy)
A Hero (Iran)
Parallel Mothers (Spain)
Best Television Series — Drama
Lupin
The Morning Show
Pose
Squid Game
Succession
Best Television Series — Musical or Comedy
The Great
Hacks
Only Murders in the Building
Reservation Dogs
Ted Lasso
Best Miniseries or Television Film
Dopesick
Impeachment: American Crime Story
Maid
Mare of Easttown
The Underground Railroad
Best Performance by an Actress In A Television Series – Drama
Uzo Aduba, In Treatment
Jennifer Aniston, The Morning Show
Christine Baranski, The Good Fight
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale
Michaela Jaé Rodriguez, Pose
Best Performance by an Actor In A Television Series – Drama
Brian Cox, Succession
Lee Jung-jae, Squid Game
Billy Porter, Pose
Jeremy Strong, Succession
Omar Sy, Lupin
Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Hannah Einbinder, Hacks
Elle Fanning, The Great
Issa Rae, Insecure
Tracee Ellis Ross, black-ish
Jean Smart, Hacks
Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Anthony Anderson, black-ish
Nicholas Hoult, The Great
Steve Martin, Only Murders in the Building
Martin Short, Only Murders in the Building
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Best Performance by an Actress in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Jessica Chastain, Scenes From a Marriage
Cynthia Erivo, Genius: Aretha
Elizabeth Olsen, WandaVision
Margaret Qualley, Maid
Kate Winslet, Mare of Easttown
Best Performance by an Actor in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Paul Bettany, WandaVision
Oscar Isaac, Scenes From a Marriage
Michael Keaton, Dopesick
Ewan McGregor, Halston
Tahar Raheem, The Serpent
Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Jennifer Coolidge, The White Lotus
Kaitlyn Dever, Dopesick
Andie MacDowell, Maid
Sarah Snook, Succession
Hannah Waddingham, Ted Lasso
Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Billy Crudup, The Morning Show
Kieran Culkin, Succession
Mark Duplass, The Morning Show
Brett Goldstein, Ted Lasso
O Yeong-su, Squid Game
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sabato 30 novembre 2019
Film 1685 - A Star Is Born
Intro: Il caso cinematografico e pop del 2018, ovvero imperdibile!
Film 1685: "A Star Is Born" (2018) di Bradley Cooper
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: onestamente ero molto, molto scettico. Sia perché non trovavo necessario il terzo remake di uno stesso film, sia perché la scelta di Lady Gaga come protagonista mi pareva discutibile. Col passare del tempo e considerato il successo globale riscontrato, una parte di me era assurdamente curiosa di capire come potesse essere successo che un titolo a cui avevo dato così poco credito potesse aver trovato un riscontro tanto sensazionale.
Ora diciamocelo, "A Star Is Born" non è un capolavoro, ma sicuramente ha il grande pregio di combinare intelligentemente una storia vecchia come il mondo - lui famoso e su una strada difficile, lei sconosciuta e talvolta indifesa, ma estremamente talentuosa: si innamorano e collaborano - con una colonna sonora molto contemporanea e ben riuscita grazie a una Lady Gaga in formissima e un Bradley Cooper sorprendentemente dotato. Detto questo, a mio avviso i grandi prodigi di questa pellicola terminano qui. Gaga è brava a fare Gaga, ovvero una cantante non convenzionalmente bella, ma dalla voce e il talento pazzeschi, il che non sminuisce la sua performance, ma di certo non la eleva a indimenticabile. E fino ad ora l'ho sempre vista vestire i panni dell'eccentrica o della dotata, che sia qui, in "Sin City: A Dame to Kill For" o "American Horror Story: Hotel". Insomma, mi pare giocasse un po' in casa. Mentre ho trovato eccessiva la fine riservata al personaggio di Cooper, Jack, a tratti quasi scontata;
"A Star Is Born" mi ha lasciato una buona impressione generale, anche se non ho stabilito una connessione con i suoi personaggi protagonisti o la storia in generale. Mi aspettavo il finale drammatico visto il rimando quasi didascalico di una scena iniziale e nonostante tutte le mie buone intenzioni non mi sono innamorato della coppia Ally + Jack come, invece, ha fatto il resto del globo. Col tempo, però, ho imparato ad apprezzare "Shallow" che, ammetto, avevo inizialmente ignorato e anche con un certo stupido snobismo.
A un anno di distanza da quando ho visto la pellicola al cinema, comunque, sento di poter dire di aver in parte rivalutato la mia prima impressione su questo remake che no, non è un capolavoro, ma è certamente meglio di quello che sarebbe potuto essere stato (ovvero un disastro. Tra i tanti considerati anche Beyoncé, Tom Cruise, Will Smith e Jennifer Lopez...).
Cast: Lady Gaga, Bradley Cooper, Andrew Dice Clay, Dave Chappelle, Sam Elliott, Greg Grunberg, Shangela, Willam, Ron Rifkin, Michael Harney, Halsey, Alec Baldwin.
Box Office: $435 milioni
Vale o non vale: Fan di Gaga buttatecivi come se non ci fosse un domani; fan dei musical qui c'è pane per i vostri denti; fan di Cooper non rimarrete indifferenti al suo fascino da bello e dannato (e pure un po' abbrustolito visto il livello di pigmentazione cutanea facciale). Per tutti gli altri questo "A Star Is Born" è un esperimento che può piacere per innumerevoli ragioni, come non. Io mi aspettavo di meglio sicuramente, ma col tempo ho imparato a riconsiderarne certi aspetti sicuramente ben riusciti e realizzati.
Premi: Candidato a 8 Oscar - tra cui Miglior film, sceneggiatura, attrice protagonista (Gaga), attore protagonista e non protagonista (Cooper e Elliott) - la pellicola ha vinto per "Shallow" come Miglior canzone originale (Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt). 5 nomination ai Golden Globe (anche Miglior film e attori protagonisti) e premio per la Miglior canzone. Ai BAFTA il film ha vinto per la Migliore musica su 7 nomination (anche qui Miglior film e attori). Ai Grammy di quest'anno la pellicola - candidata anche per Record of the Year e Song of the Year - ha vinto 2 premi per Best Pop Duo/Group Performance e Best Song Written for Visual Media per "Shallow"; ai Grammy 2020 il film ha ricevuto 3 ulteriori menzioni: Best Compilation Soundtrack for Visual Media e Song of the Year e Best Song Written for Visual Media per la canzone "I'll Never Love Again".
Parola chiave: Musica.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1685: "A Star Is Born" (2018) di Bradley Cooper
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: onestamente ero molto, molto scettico. Sia perché non trovavo necessario il terzo remake di uno stesso film, sia perché la scelta di Lady Gaga come protagonista mi pareva discutibile. Col passare del tempo e considerato il successo globale riscontrato, una parte di me era assurdamente curiosa di capire come potesse essere successo che un titolo a cui avevo dato così poco credito potesse aver trovato un riscontro tanto sensazionale.
Ora diciamocelo, "A Star Is Born" non è un capolavoro, ma sicuramente ha il grande pregio di combinare intelligentemente una storia vecchia come il mondo - lui famoso e su una strada difficile, lei sconosciuta e talvolta indifesa, ma estremamente talentuosa: si innamorano e collaborano - con una colonna sonora molto contemporanea e ben riuscita grazie a una Lady Gaga in formissima e un Bradley Cooper sorprendentemente dotato. Detto questo, a mio avviso i grandi prodigi di questa pellicola terminano qui. Gaga è brava a fare Gaga, ovvero una cantante non convenzionalmente bella, ma dalla voce e il talento pazzeschi, il che non sminuisce la sua performance, ma di certo non la eleva a indimenticabile. E fino ad ora l'ho sempre vista vestire i panni dell'eccentrica o della dotata, che sia qui, in "Sin City: A Dame to Kill For" o "American Horror Story: Hotel". Insomma, mi pare giocasse un po' in casa. Mentre ho trovato eccessiva la fine riservata al personaggio di Cooper, Jack, a tratti quasi scontata;
"A Star Is Born" mi ha lasciato una buona impressione generale, anche se non ho stabilito una connessione con i suoi personaggi protagonisti o la storia in generale. Mi aspettavo il finale drammatico visto il rimando quasi didascalico di una scena iniziale e nonostante tutte le mie buone intenzioni non mi sono innamorato della coppia Ally + Jack come, invece, ha fatto il resto del globo. Col tempo, però, ho imparato ad apprezzare "Shallow" che, ammetto, avevo inizialmente ignorato e anche con un certo stupido snobismo.
A un anno di distanza da quando ho visto la pellicola al cinema, comunque, sento di poter dire di aver in parte rivalutato la mia prima impressione su questo remake che no, non è un capolavoro, ma è certamente meglio di quello che sarebbe potuto essere stato (ovvero un disastro. Tra i tanti considerati anche Beyoncé, Tom Cruise, Will Smith e Jennifer Lopez...).
Cast: Lady Gaga, Bradley Cooper, Andrew Dice Clay, Dave Chappelle, Sam Elliott, Greg Grunberg, Shangela, Willam, Ron Rifkin, Michael Harney, Halsey, Alec Baldwin.
Box Office: $435 milioni
Vale o non vale: Fan di Gaga buttatecivi come se non ci fosse un domani; fan dei musical qui c'è pane per i vostri denti; fan di Cooper non rimarrete indifferenti al suo fascino da bello e dannato (e pure un po' abbrustolito visto il livello di pigmentazione cutanea facciale). Per tutti gli altri questo "A Star Is Born" è un esperimento che può piacere per innumerevoli ragioni, come non. Io mi aspettavo di meglio sicuramente, ma col tempo ho imparato a riconsiderarne certi aspetti sicuramente ben riusciti e realizzati.
Premi: Candidato a 8 Oscar - tra cui Miglior film, sceneggiatura, attrice protagonista (Gaga), attore protagonista e non protagonista (Cooper e Elliott) - la pellicola ha vinto per "Shallow" come Miglior canzone originale (Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt). 5 nomination ai Golden Globe (anche Miglior film e attori protagonisti) e premio per la Miglior canzone. Ai BAFTA il film ha vinto per la Migliore musica su 7 nomination (anche qui Miglior film e attori). Ai Grammy di quest'anno la pellicola - candidata anche per Record of the Year e Song of the Year - ha vinto 2 premi per Best Pop Duo/Group Performance e Best Song Written for Visual Media per "Shallow"; ai Grammy 2020 il film ha ricevuto 3 ulteriori menzioni: Best Compilation Soundtrack for Visual Media e Song of the Year e Best Song Written for Visual Media per la canzone "I'll Never Love Again".
Parola chiave: Musica.
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lunedì 28 gennaio 2019
Oscar 2019: nomination e vincitori
Best Picture
Black Panther (Kevin Feige, Producer)
BlacKkKlansman (Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele and Spike Lee, Producers)
Bohemian Rhapsody (Graham King, Producer)
The Favourite (Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday and Yorgos Lanthimos, Producers)
Green Book (Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly and Nick Vallelonga, Producers)
Roma (Gabriela Rodriguez and Alfonso Cuaron, Producers)
A Star Is Born (Bill Gerber, Bradley Cooper and Lynette Howell Taylor, Producers)
Vice (Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay and Kevin Messick, Producers)
Best Director
Alfonso Cuaron (Roma)
Yorgos Lanthimos (The Favourite)
Spike Lee (BlacKkKlansman)
Adam McKay (Vice)
Pawel Pawlikowski (Cold War)
Best Actress
Yalitza Aparicio (Roma)
Glenn Close (The Wife)
Olivia Colman (The Favourite)

Melissa McCarthy (Can You Ever Forgive Me?)
Best Actor
Christian Bale (Vice)
Bradley Cooper (A Star Is Born)
Willem Dafoe (At Eternity's Gate)
Rami Malek (Bohemian Rhapsody)
Viggo Mortensen (Green Book)
Best Supporting Actress
Amy Adams (Vice)
Marina de Tavira (Roma)
Regina King (If Beale Street Could Talk)
Emma Stone (The Favourite)
Rachel Weisz (The Favourite)
Best Supporting Actor
Mahershala Ali (Green Book)
Adam Driver (BlacKkKlansman)
Sam Elliott (A Star Is Born)
Richard E. Grant (Can You Ever Forgive Me?)
Sam Rockwell (Vice)
Best Original Screenplay
The Favourite (Deborah Davis and Tony McNamara)
First Reformed (Paul Schrader)
Green Book (Nick Vallelonga, Brian Hayes Currie, Peter Farrelly)
Roma (Alfonso Cuaron)
Vice (Adam McKay)
Best Adapted Screenplay
A Star Is Born (Eric Roth, Will Fetters & Bradley Cooper)
The Ballad of Buster Scruggs (Joel Coen & Ethan Coen)
BlacKkKlansman (Charlie Wachtel & David Rabinowitz and Kevin Willmott & Spike Lee)

Can You Ever Forgive Me? (Nicole Holofcener and Jeff Whitty)
Best Makeup & Hairstyling
Border (Goran Lundstrom and Pamela Goldammer)
Mary Queen of Scots (Jenny Shircore, Marc Pilcher and Jessica Brooks)
Vice (Greg Cannom, Kate Biscoe and Patricia DeHaney)
Best Costume Design
The Ballad of Buster Scruggs (Mary Zophres)
Black Panther (Ruth E. Carter)
The Favourite (Sandy Powell)
Mary Poppins Returns (Sandy Powell)
Mary Queen of Scots (Alexandra Byrne)
Best Cinematography
The Favourite (Robbie Ryan)
Never Look Away (Caleb Deschanel)
Roma (Alfonso Cuaron)
A Star Is Born (Matty Libatique)
Cold War (Lukasz Zal)
Best Original Song
"All the Stars" (Black Panther)
Music by Mark Spears, Kendrick Lamar Duckworth and Anthony Tiffith)
Lyric by Kendrick Lamar Duckworth, Anthony Tiffith and Solana Rowe
"I'll Fight" (RBG)
Music and Lyric by Diane Warren
"The Place Where Lost Things Go" (Mary Poppins Returns)
Music by Marc Shaiman; Lyric by Scott Wittman and Marc Shaiman
"Shallow" (A Star Is Born)
Music and Lyric by Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando and Andrew Wyatt
"When a Cowboy Trades His Spurs for Wings" (The Ballad of Buster Scruggs)
Music and Lyric by David Rawlings and Gillian Welch
Best Original Score
Black Panther (Ludwig Goransson)
BlacKkKlansman (Terence Blanchard)
If Beale Street Could Talk (Nicholas Britell)
Isle of Dogs (Alexandre Desplat)
Mary Poppins Returns (Marc Shaiman)

Free Solo (Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes and Shannon Dill)
Hale County This Morning, This Evening (RaMell Ross, Joslyn Barnes and Su Kim)
Minding the Gap (Bing Liu and Diane Quon)
Of Fathers and Sons (Talal Derki, Ansgar Frerich, Eva Kemme and Tobias N. Siebert)
RBG (Betsy West and Julie Cohen)
Best Animated Feature
Incredibles 2 (Brad Bird, John Walker and Nicole Paradis Grindle)
Isle of Dogs (Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales and Jeremy Dawson)
Mirai (Mamoru Hosoda and Yuichiro Saito)
Ralph Breaks the Internet (Rich Moore, Phil Johnston and Clark Spencer)
Spider-Man: Into the Spider-Verse (Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord and Christopher Miller)
Best Foreign-Language Film
Capernaum (Lebanon)
Cold War (Poland)
Never Look Away (Germany)
Roma (Mexico)
Shoplifters (Japan)
Best Sound Mixing
Black Panther (Steve Boeddeker, Brandon Proctor and Peter Devlin)
Bohemian Rhapsody (Paul Massey, Tim Cavagin and John Casali)
First Man (Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee and Mary H. Ellis)
Roma (Skip Lievsay, Craig Henighan and Jose Antonio Garcia)
A Star Is Born (Tom Ozanich, Dean Zupancic, Jason Ruder and Steve Morrow)
Best Sound Editing
Black Panther (Benjamin A. Burtt and Steve Boeddeker)
Bohemian Rhapsody (John Warhurst and Nina Hartstone)
First Man (Ai-Ling Lee and Mildred Iatrou Morgan)
A Quiet Place (Ethan Van der Ryn and Erik Aadahl)
Roma (Sergio Diaz and Skip Lievsay)

Black Panther (Hannah Beachler and Jay Hart)
The Favourite (Fiona Crombie and Alice Felton)
First Man (Nathan Crowley and Kathy Lucas)
Mary Poppins Returns (John Myhre and Gordon Sim)
Roma (Eugenio Caballero and Barbara Enriquez)
Best Visual Effects
Avengers: Infinity War (Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl and Dan Sudick)
Christopher Robin (Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones and Chris Corbould)
First Man (Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles and J.D. Schwalm)
Ready Player One (Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler and David Shirk)
Solo: A Star Wars Story (Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan and Dominic Tuohy)
Best Film Editing
BlacKkKlansman (Barry Alexander Brown)
Bohemian Rhapsody (John Ottman)
The Favourite (Yorgos Mavropsaridis)
Green Book (Patrick J. Don Vito)
Vice (Hank Corwin)
Best Animated Short
Animal Behaviour (Alison Snowden and David Fine)
Bao (Domee Shi and Becky Neiman-Cobb)
Late Afternoon (Louise Bagnall and Nuria González Blanco)
One Small Step (Andrew Chesworth and Bobby Pontillas)
Weekends (Trevor Jimenez)
Best Live-Action Short
Detainment (Vincent Lambe and Darren Maho)
Fauve (Jeremy Comte and Maria Gracia Turgeon)
Marguerite (Marianne Farley and Marie-Helene Panisset)
Mother (Rodrigo Sorogoyen and María del Puy Alvarado)
Skin (Guy Nattiv and Jaime Ray Newman)
Best Documentary Short
Black Sheep (Ed Perkins and Jonathan Chinn)
End Game (Rob Epstein and Jeffrey Friedman)
Lifeboat (Skye Fitzgerald and Bryn Mooser)
A Night at the Garden (Marshall Curry)
Period. End of Sentence. (Rayka Zehtabchi and Melissa Berton)
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mercoledì 12 dicembre 2018
Golden Globes 2019: nomination e vincitori
Best Motion Picture – Drama
“Black Panther”
“BlacKkKlansman”
“Bohemian Rhapsody”
“If Beale Street Could Talk”
“A Star Is Born”
Best Actress in a Motion Picture – Drama
Glenn Close (“The Wife”)
Lady Gaga (“A Star Is Born”)
Nicole Kidman (“Destroyer”)
Melissa McCarthy (“Can You Ever Forgive Me?”)
Rosamund Pike (“A Private War”)
Best Actor in a Motion Picture – Drama
Bradley Cooper (“A Star Is Born”)
Willem Dafoe (“At Eternity’s Gate”)
Lucas Hedges (“Boy Erased”)
Rami Malek (“Bohemian Rhapsody”)
John David Washington (“BlacKkKlansman”)
Best Motion Picture – Musical or Comedy
“Crazy Rich Asians”
“The Favourite”
“Green Book”
“Mary Poppins Returns”
“Vice”
Best Actress in a Motion Picture – Musical or Comedy
Emily Blunt (“Mary Poppins Returns”)
Olivia Colman (“The Favourite”)
Elsie Fisher (“Eighth Grade”)
Charlize Theron (“Tully”)
Constance Wu (“Crazy Rich Asians”)
Best Actor in a Motion Picture – Musical or Comedy
Christian Bale (“Vice”)
Lin-Manuel Miranda (“Mary Poppins Returns”)
Viggo Mortensen (“Green Book”)
Robert Redford (“The Old Man & the Gun”)
John C. Reilly (“Stan & Ollie”)
Best Actress in a Supporting Role in any Motion Picture
Amy Adams (“Vice”)
Claire Foy (“First Man”)
Regina King (“If Beale Street Could Talk”)
Emma Stone (“The Favourite”)
Rachel Weisz (“The Favourite”)
Best Actor in a Supporting Role in any Motion Picture
Mahershala Ali (“Green Book”)
Timothée Chalamet (“Beautiful Boy”)
Adam Driver (“BlacKkKlansman”)
Richard E. Grant (“Can You Ever Forgive Me?”)
Sam Rockwell (“Vice”)
Best Motion Picture – Animated
“Incredibles 2”
“Isle of Dogs”
“Mirai”
“Ralph Breaks the Internet”
“Spider-Man: Into the Spider-Verse”
Best Motion Picture – Foreign Language
“Capernaum”
“Girl”
“Never Look Away”
“Roma”
“Shoplifters”
Best Director – Motion Picture
Bradley Cooper (“A Star Is Born”)
Alfonso Cuaron (“Roma”)
Peter Farrelly (“Green Book”)
Spike Lee (“BlacKkKlansman”)
Adam McKay (“Vice”)
Best Screenplay – Motion Picture
Alfonso Cuaron (“Roma”)
Deborah Davis and Tony McNamara (“The Favourite”)
Barry Jenkins (“If Beale Street Could Talk”)
Adam McKay (“Vice”)
Peter Farrelly, Nick Vallelonga, Brian Currie (“Green Book”)
Best Original Score – Motion Picture
Marco Beltrami (“A Quiet Place”)
Alexandre Desplat (“Isle of Dogs”)
Ludwig Göransson (“Black Panther”)
Justin Hurwitz (“First Man”)
Marc Shaiman (“Mary Poppins Returns”)
Best Original Song – Motion Picture
“All the Stars” (“Black Panther”)
“Girl in the Movies” (“Dumplin’”)
“Requiem For a Private War” (“A Private War”)
“Revelation’ (“Boy Erased”)
“Shallow” (“A Star Is Born”)
Best Television Series – Drama
“The Americans”
“Bodyguard”
“Homecoming”
“Killing Eve”
“Pose”
Best Performance by an Actress in a Television Series – Drama
Caitriona Balfe (“Outlander”)
Elisabeth Moss (“The Handmaid’s Tale”)
Sandra Oh (“Killing Eve”)
Julia Roberts (“Homecoming”)
Keri Russell (“The Americans”)
Best Performance by an Actor in a Television Series – Drama
Jason Bateman (“Ozark”)
Stephan James (“Homecoming”)
Richard Madden (“Bodyguard”)
Billy Porter (“Pose”)
Matthew Rhys (“The Americans”)
Best Television Series – Musical or Comedy
“Barry” (HBO)
“The Good Place” (NBC)
“Kidding” (Showtime)
“The Kominsky Method” (Netflix)
“The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Kristen Bell (“The Good Place”)
Candice Bergen (“Murphy Brown”)
Alison Brie (“Glow”)
Rachel Brosnahan (“The Marvelous Mrs. Maisel”)
Debra Messing (“Will & Grace”)
Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Sacha Baron Cohen (“Who Is America?”)
Jim Carrey (“Kidding”)
Michael Douglas (“The Kominsky Method”)
Donald Glover (“Atlanta”)
Bill Hader (“Barry”)
Best Television Limited Series or Motion Picture Made for Television
“The Alienist” (TNT)
“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story” (FX)
“Escape at Dannemora” (Showtime)
“Sharp Objects” (HBO)
“A Very English Scandal” (Amazon)
Best Performance by an Actress in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Amy Adams (“Sharp Objects”)
Patricia Arquette (“Escape at Dannemora”)
Connie Britton (“Dirty John”)
Laura Dern (“The Tale”)
Regina King (“Seven Seconds”)
Best Performance by an Actor in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Antonio Banderas (“Genius: Picasso”)
Daniel Bruhl (“The Alienist”)
Darren Criss (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Benedict Cumberbatch (“Patrick Melrose”)
Hugh Grant (“A Very English Scandal”)
Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Alex Borstein (“The Marvelous Mrs. Maisel”)
Patricia Clarkson (“Sharp Objects”)
Penelope Cruz (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Thandie Newton (“Westworld”)
Yvonne Strahovski (“The Handmaid’s Tale”)
Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Alan Arkin (“The Kominsky Method”)
Kieran Culkin (“Succession”)
Edgar Ramirez (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Ben Whishaw (“A Very English Scandal”)
Henry Winkler (“Barry”)
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lunedì 29 febbraio 2016
Oscars 2016: What a surprise!
Non avevo pensato di pubblicare un altro post sugli Oscar, ma la cosa si rende necessaria.
Solitamente i pronostici sono più o meno azzeccati, per cui risulta inutile aggiungere altro rispetto ai commenti precedenti alla cerimonia, ma quest'anno 2 o 3 soprese di rilievo ci sono state, a partire dal premio per il Miglior film. Contro ogni pronostico, infatti, è stato "Spotlight" a vincere e non il super favorito "The Revenant" che, comunque, si è portato a casa 3 premi. Il film di Tom McCarthy, invece, si aggiudica solo due vittorie e sì, il 'solo' è voluto. E' dal 1953 con "Il più grande spettacolo del mondo", infatti, che una pellicola premiata come miglior film dell'anno riceve meno di 3 riconoscimenti: sembra strano ed è strano, eppure IL film dell'anno secondo l'Academy lo è in assoluto, ma non in tutti i suoi aspetti.
Da questo punto di vista è "Mad Max" a farla da padrone con ben 6 Oscar su 10 nomination, il che mi ha fatto perfino ben sperare per un istante: magari non avrebbe vinto per la regia, ma avrebbe trionfato come Miglior film o viceversa. E invece no, ogni tanto le sorprese ci sono anche agli spesso prevedibili Academy Awards.
Rimanendo sulle sorprese, credo che la successiva più eclatante sia la vittoria di Mark Rylance per "Bridge of Spies" contro il favorito Stallone. Non che l'attore non lo meriti, ma sicuramente l'idea dell'happy ending per Rocky Balboa dopo una tanto tribolata carriera cinematografica pareva quella cigliegina sulla torta che tanto piace agli americani. Così non è stato, si accontenterà del più scontato Golden Globe che, per non smentirsi, aveva optato per un'altra scelta facile nella categoria attoriale, quella della Miglior attrice non protagonista. L'Academy, invece, snobba la Winslet - che, hey, è una delle migliori attrici in circolazione, ma no, questo ruolo non era il suo migliore - e premia giustamente Alicia Vikander per una parte solo apparentemente facile. Ho sperato fin dall'inizio per la sua vittoria e vederla trionfare è stato un piacere.
L'ultimo vero momento inaspettato della serata è legato alla miglior canzone: Lady Gaga, dopo il Golden Globe di gennaio, si becca una candidatura agli Oscar con una canzone sugli abusi sessuali per un documentario sullo stesso tema. La vittoria sembrava scontata, pareva davvero il suo anno. La sua performance durante la serata è stata tutto tranne che sobria e, anzi, l'ho trovata esagerata e la canzone - che non avevo mai sentito - non mi è piaciuta per niente. Eppure la tematica impegnata e le indiscusse doti canore erano tutte a favore di Gaga. Invece, sopresa, a vincere è stato Sam Smith per la canzone portante di "Spectre", la seconda di fila della saga di James Bond a vincere nella categoria dopo "Skyfall" di Adele.
Smith, evidentemente scioccato per la vittoria, sul palco ha dedicato la vittoria alla comunità LGBT in quanto primo omosessuale dichiarato a vincere un Oscar (la polemica derivava da Ian McKellen che, dopo la questione della mancanza di diversità nelle categorie attoriali per il secondo anno di fila, ha fatto notare che anche la comunità omosessuale si è vista spesso non tenuta in considerazione dall'Academy).
Dunque una serata inaspettatamente e solo per certi versi imprevedibile, il che è sempre un bello spettacolo. Sono felice per molte delle scelte risultate da questi Oscar 2016, in primis per DiCaprio. Per i vincitori di tutte le categorie, il link di seguito:
Oscars 2016: nomination e vincitori
#HollywoodCiak
Bengi
Solitamente i pronostici sono più o meno azzeccati, per cui risulta inutile aggiungere altro rispetto ai commenti precedenti alla cerimonia, ma quest'anno 2 o 3 soprese di rilievo ci sono state, a partire dal premio per il Miglior film. Contro ogni pronostico, infatti, è stato "Spotlight" a vincere e non il super favorito "The Revenant" che, comunque, si è portato a casa 3 premi. Il film di Tom McCarthy, invece, si aggiudica solo due vittorie e sì, il 'solo' è voluto. E' dal 1953 con "Il più grande spettacolo del mondo", infatti, che una pellicola premiata come miglior film dell'anno riceve meno di 3 riconoscimenti: sembra strano ed è strano, eppure IL film dell'anno secondo l'Academy lo è in assoluto, ma non in tutti i suoi aspetti.
Da questo punto di vista è "Mad Max" a farla da padrone con ben 6 Oscar su 10 nomination, il che mi ha fatto perfino ben sperare per un istante: magari non avrebbe vinto per la regia, ma avrebbe trionfato come Miglior film o viceversa. E invece no, ogni tanto le sorprese ci sono anche agli spesso prevedibili Academy Awards.

L'ultimo vero momento inaspettato della serata è legato alla miglior canzone: Lady Gaga, dopo il Golden Globe di gennaio, si becca una candidatura agli Oscar con una canzone sugli abusi sessuali per un documentario sullo stesso tema. La vittoria sembrava scontata, pareva davvero il suo anno. La sua performance durante la serata è stata tutto tranne che sobria e, anzi, l'ho trovata esagerata e la canzone - che non avevo mai sentito - non mi è piaciuta per niente. Eppure la tematica impegnata e le indiscusse doti canore erano tutte a favore di Gaga. Invece, sopresa, a vincere è stato Sam Smith per la canzone portante di "Spectre", la seconda di fila della saga di James Bond a vincere nella categoria dopo "Skyfall" di Adele.
Smith, evidentemente scioccato per la vittoria, sul palco ha dedicato la vittoria alla comunità LGBT in quanto primo omosessuale dichiarato a vincere un Oscar (la polemica derivava da Ian McKellen che, dopo la questione della mancanza di diversità nelle categorie attoriali per il secondo anno di fila, ha fatto notare che anche la comunità omosessuale si è vista spesso non tenuta in considerazione dall'Academy).
Dunque una serata inaspettatamente e solo per certi versi imprevedibile, il che è sempre un bello spettacolo. Sono felice per molte delle scelte risultate da questi Oscar 2016, in primis per DiCaprio. Per i vincitori di tutte le categorie, il link di seguito:
Oscars 2016: nomination e vincitori
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