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mercoledì 26 ottobre 2016

Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift

Continuando la saga con testardo ottimismo!

Film 1228: "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" (2006) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Per il momento, questo terzo è l'episodio più alla frutta di tutti. Detto addio al cast originale - ma poi ovviamente ci sono i cameo - e alle location americane, la storia si trasferisce in Giappone e viene affidata ad un protagonista antipatico, oltre che un attore incapace (Black). Bullo e ribelle, il personaggio di Sean, che a casa sua a malapena riesce a non farsi ammazzare, sradicato dal suo contesto d'origine si inserisce all'interno della cultura giapponese con una facilità disarmante. Non parla la lingua, ma segue già le lezioni in classe. Non conosce nessuno, ma in due secondi è già invischiato nel giro giusto delle macchine giuste con la gente giusta che fa le corse giuste. Ovvero fa a Tokyo quello che faceva in Arizona (due genitori che neanche Sherlock Holmes), solo che deve capire di cosa si tratta. Ovviamente le gang di Tokyo sono solo parzialmente composte da gente del luogo, perché per il resto si tratta di occidentali e latini. Così almeno Sean parla con qualcuno.
Dopo aver steso i numerosi veli pietosi del caso, sentenzio che "The Fast and the Furious: Tokyo Drift" è un film orrendo e idiota, inutile quanto e perfino di più dei suoi predecessori. Letteralmente tanto rumore per nulla.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Lucas Black, Nathalie Kelley, Sung Kang, Bow Wow, Brian Tee, Vin Diesel, Leonardo Nam, Nikki Griffin.
Box Office: $158.5 milioni
Consigli: Non c'è nulla di male nei film d'azione tutti adrenalina e sfoggio del nulla, quando sono divertenti. "Tokyo Drift", invece, ci crede talmente tanto che non diverte. Intrattiene poco, ha protagonisti assolutamente bidimensionali, una trama prevedibilissima e finisce con l'abbassare (ulteriormente) la qualità del franchise. Tra i primi 3 titoli è certamente il più debole.
Parola chiave: Drifting.

Se ti interessa/ti è piaciuto

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 20 agosto 2011

Film 290 - This is Beat - Sfida di ballo

Altro regalino della 3, questo film - ci terrei a precisarlo - è quasi impossibile da trovare su IMDb.com (tenere presente che il sito registra le carriere di gente come Barbara D'Urso, Carlo Conti o Ana Laura Ribas, quindi non si può certo dire che non sia dettagliato...).


Film 290: "This is Beat - Sfida di ballo" (2011) di Robert Adetuyi
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Michele
Pensieri: Fratellastro di pellicole come "Step Up" che tutto devono al genere teen con annessa coreografia danzereccia (da "Save the Last Dance" in poi), è talmente mal scritto e orrendamente girato da essere clamorosamente un disastro! Non fosse che le coreografie di ballo sono suggestive a prescindere (ma queste non hanno nulla di speciale), questo film sarebbe solamente una vaccata pazzesca!
Partendo dal presupposto che la caratterizzazione dei personaggi non esiste (un filo d'erba ha più spessore) e che fin dal primo minuto si capisce chi saranno i vincitori, la narrazione è condotta con tale ingenuità da lasciare stupefatti. In una baraonda di cliché che cozzano tra loro, lo spettatore è spiazzato da un prodotto (che tenta di essere) commerciale (e commerciabile) che non si capisce come abbia ottenuto fondi ed autorizzazioni per essere girato.
Sia chiaro che l'intento non è quello di demonizzare questo "Beat the World" (titolo originale), ma chi scrive è rimasto senza parole per la banalità tanto semplicemente servita come se fosse normale che un film di serie C si arrogasse le pretese da piccola produzione di qualità (e le pretese parrebbero alte: concorrenti da tutto il mondo; rappresentazione di diverse etnie, motivazioni e stili; scenari cittani d'impatto in cui saltuariamente aggiungere balletti più o meno complessi; approccio alle più svariate tematiche socio-relazionali). Di qualità qui non c'è nulla e, anzi, si tenta di prendere da troppe parti. Il risultato finale è uno scivolone stereotipato di mondi che si incontrano ad una sfida di ballo tanto blanda quanto irreale (ma altre squadre se ne possono vedere?) finendo per rendere tutto molto ridicolo.
Il genere filmico teen del 'ballo da strada' non è certo quello che preferisco di più, ma comunque la mia modestissima cultura personale me la sono fatta ("Save the Last Dance", "Ti va di ballare?", "Honey", se vogliamo anche "Le ragazze del Coyote Ugly") e con questo capitolo non solo non si aggiunge nulla alla causa, ma non la si aiuta nemmeno. Personalmente l'ho trovato orrido.
Consigli: Tra tutti i film sul ballo che si posso scegliere di vedere, questo NON può essere tra le alternative.
Parola chiave: Gara.

Trailer

Ric