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venerdì 20 dicembre 2024

Film 2332 - Wicked

Intro: Sarò totalmente onesto, non avevo alcuna voglia di vedere questo film. Le ragazze però - e Niamh specialmente - volevano andare e, così, mi sono lasciato convincere.

Film 2332: "Wicked" (2024) di Jon M. Chu
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh, Debbi
In sintesi: il musical lo avevo visto a Londra anni fa, per cui ero vagamente familiare con storia e personaggi. Per capirci, sapevo che si trattasse della storia pre Mago di Oz, sapevo chi fossero la Perfida Strega dell'Ovest e la Buona Strega del Nord, conoscevo "Defying Gravity", ma non ricordavo altro. E forse è stato meglio così.
La zero voglia di vedere il film sommata alle quasi nulle aspettative e un generale disinteresse ultimamente nei confronti dei musical, parevano presagire due ore e mezza di noia totale e, invece, ammetto di aver gradito "Wicked" molto, molto più di quanto mi aspettassi. È il mio film preferito? No, ma è stato certamente una sopresa in positivo.
Se non avevo alcun dubbio che Cynthia Erivo avrebbe fatto un egregio lavoro - ricordo ancora quanto mi avesse colpito la sua performance live agli Oscar 2020 della canzone "Stand Up" del film "Harriet" per cui era candidata sia per Miglior attrice protagonista che per Miglior canzone originale - ammetto che qualche riserva su Ariana Grande ce la avessi. E wow sono rimasto impressionato.
Perché per quanto spettacolare sia Erivo, ammetto che per me la vera sorpresa e scene-stealer di questo film sia proprio Ariana Grande. Non solo canta anche lei magnificamente (e fino qui...), ma è anche perfetta per il ruolo di Glinda, che interepata con inaspettato humor. Davvero, Grande è il comic relief della storia, nonché la mia parte preferita di questo "Wicked" cinematografico.
Per il resto il film funziona bene, le canzoni intrattengono (anche se durante un paio ho sonnecchiato, lo ammetto), lo spettacolo visivo è ben realizzato, il tono del film azzeccato. Mi è sembrato che, in generale, questa prima parte del musical sia stata realizzata in maniera intelligente. Vedremo come andrà con il secondo capitolo in uscita il 21 novembre 2025.
Uniche note negative: non credo fosse necessario far cantare Michelle Yeoh che ha infiniti altri talenti, ma non quello del canto; ho trovato il personaggio di Bowen Yang inutile e interpretato un po' a suon di cliché (o per meglio dire un po' come Bowen Yang interpreta solitamente questi ruoli); in generale 160 minuti di durata sono troppi, specialmente considerato che l'inero musical di Broadway dura 2 ore e 45 minuti...
Cast: Cynthia Erivo, Ariana Grande, Jonathan Bailey, Ethan Slater, Bowen Yang, Marissa Bode, Peter Dinklage, Idina Menzel, Kristin Chenoweth, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum.
Box Office: $534.1 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan dell'originale di Broadway andranno in brodo di giuggiole: Cynthia Erivo e Ariana Grande cantano live e cantano divinamente, il film funziona, è visivamente stimolante e intrigante (anche se alcuni hanno criticato una mancanza di vivacità nei colori; io questa sensazione non ce l'ho avuta), le canzoni sono un cult. Per tutti gli altri, tenere presente che il musical dura 2 ore e mezza e che, appunto, è un musical, quindi ci sono un sacco di canzoni (non come "Moulin Rouge!", però, dove non c'è dialogo). A parte questo, get ready to hold space for "Defying Gravity"!
Premi: Ad oggi, il film è stato candidato a 4 Golden Globes nella categoria musical/commedia per Miglior film, attrice protagonista (Erivo), attrice non protagonista (Grande) e la nuova categoria istituita l'anno scorso per Cinematic and Box Office Achievement.
Parola chiave: Green.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 13 novembre 2024

Film 2321 - Apartment 7A

Intro: Secondo appuntamento di Halloween rigorosamente sul divano.

Film 2321: "Apartment 7A" (2024) di Natalie Erika James
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ho iniziato questo film senza sapere che fosse direttamente collegato a "Rosemary's Baby". Verso metà della visione, andando a curiosare su internet, ho poi scoperto che si trattasse del prequel ufficiale del famosissimo film di Polanski e tutto ha cominciato ad avere un senso (a partire dal poster).
Le atmosfere sono simili e ci sono sufficienti rimandi alla pellicola originale, anche se in generale "Apartment 7A" mi pare riesca sufficientemente a distinguersi (a parte il titolo, che trovo veramente poco fantasioso). In particolare ho apprezzato la sequenza di ballo ispirata alla Hollywood dei grandi musical del passato che qui, immancabilmente essendo questo un horror, cela tutt'altro significato.
Julia Garner è un'ottima protagonista, mentre Dianne Wiest si dimostra (al solito) magnifica comprimaria. Onestamente, un piacere anche ritrovare Jim Sturgess che da troppo tempo non ritrovavo in qualche progetto.
Non un prodotto perfetto e, certamente, era impossibile bissare l'impareggiabile originale, però il film funziona abbastanza bene quando si entra nel vivo dell'azione (ci si mette un po', però).
Anche se solo disponibile in streaming, ho trovato curioso che la produzione del film non abbia pubblicizzato di più e meglio un progetto di così alto rilievo, considerato che "Rosemary's Baby" è ancora oggi ritenuto uno dei migliori horror della storia del cinema.
Ps. Il palazzo usato nel film mi ha ricordato tantissimo l'Arconia (in realtà The Belnord, NY) di "Only Murders in the Building", anche se la location usata per le riprese, scopro da internet, è stata l'edificio The Dakota di New York.
Cast: Julia Garner, Dianne Wiest, Jim Sturgess, Kevin McNally, Marli Siu.
Box Office: /
Vale o non vale: Alcuni storceranno il naso, considerato che si tratta di un prodotto direttamente derivato da un grande classico, ma preso per quello che è "Apartment 7A" fa il suo dovere. Visivamente ed esteticamente presenta uno suo stile ben definito, il cast è ottimo e l'atmosfera è quella giusta. Non iconico quanto l'originale, certo, ma si lascia guardare.
Premi: /
Parola chiave: "The girl who fell".
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 30 luglio 2024

Film 2302 - The Craft

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Eccoci al terzo e ultimo titolo.

Film 2302: "The Craft" (1996) di Andrew Fleming
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: avevo sempre sentito parlare di questo film, ma non c'era mai stata l'occasione giusta di recuperarlo. Essendo nel catalogo di Amazon Prime, abbiamo deciso di recuperarlo domenica per pranzo.
Onestamente non sapevo cosa aspettarmi, immaginavo "The Craft" potesse essere una sorta di incrocio tra "Practical Magic", "Sabrina the Teenage Witch" e "Clueless" e, in effetti, tutto sommato delle somiglianze ci sono anche. In realtà, però, il film è molto più cupo e anche se qualche momento più prettamente da commedia c'è, in generale il tono è sempre piuttosto serioso e a tinte horror, che non mi aspettavo. Il risultato finale, però, ammetto che non mi abbai convinto.
Innanzitutto, ho trovato l'interpretazione di Fairuza Balk abbastanza irritante. Sopra le righe, esagerata e sempre incazzata, la sua Nancy è la leader di un gruppo di giovani streghe per cui si fatica davvero a provare ogni sorta di simpatia, anche una volta scoperte le difficile dinamiche familiari che giustificano il suo animo ribelle. Per carenza di un'altra espressione, l'ho trovata antipatica.
Il resto del gruppo è così così: Bonnie (Neve Campbell) cambia completamente personalità tra la prima e la seconda parte del film, Rochelle (Rachel True) potrebbe non esserci che è uguale, mentre la protagonista Sarah (Robin Tunney) è lessa come pochi o, per meglio dire, manca di carisma. Senza contare che, inseme, il gruppo presenta una vena di cattiveria (anche tra le stesse ragazze) fine a se stessa che alla lunga infastidisce, proprio perché per la maggior parte del tempo ingiustificata.
Insomma, anche se certo non mi aspettavo un capolavoro, mi ero immaginato un prodotto diverso, una pellicola dalle atmosfere più leggere e i toni certamente più spensierati e divertiti. Non che l'elemento dark sia il problema naturalmente, ma considerato quanto si prende sul serio la storia, il risultato davvero non è granché.
Cast: Fairuza Balk, Robin Tunney, Neve Campbell, Rachel True, Skeet Ulrich, Christine Taylor, Breckin Meyer, Brenda Strong.
Box Office: $55.6 milioni
Vale o non vale: "The Craft" ha la nomea di film di cult, ma non credo che tutti lo descriverebbero in questo modo. E' un po' datato su alcune tematiche, ha un vibe molto vintage (che personalmente apprezzo molto), ma manca di quel tono spassoso che forse l'avrebbe reso più digeribile. Si lascia vedere, ma sicuramente non un titolo da recuperare a tutti i costi.
Premi: Vincitore dell'MTV Movie + TV Awards per Best Fight (For the two witches knife fight between Fairuza Balk and Robin Tunney).
Parola chiave: Manon.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 9 ottobre 2022

Film 2137 - Three Thousand Years of Longing

Intro: Ultimo film prima delle due settimane di stop italiane (finalmente!), decido di recuperare l'ultimo film di George Miller di cui non avevo sentito parlare fino a quando, un paio di settimane prima, ne avevo per caso visto il trailer al cinema.

Film 2137: "Three Thousand Years of Longing" (2022) di George Miller
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: assolutamente non il film che mi aspettavo, questo "Three Thousand Years of Longing" mi ha lasciato in parte soddisfatto, anche se avrei preferito un racconto meno fiabesco e, diciamo, più dinamico.
Non che manchi l'azione o la storia sia raccontata con eccessiva lentezza, ma sicuramente si percepisce una differenza di "passo" quando la trama si concentra su Tilda Swinton e la sua personale avventura moderna puttosto che sui racconti del genio Idris Elba, decisamente più interessanti sia a livello narrativo che estetico. E' nei momenti in cui il magico abitante della lampada (in questo caso vasetto) ripercorre il suo passato e le vicissitudini che lo hanno costretto alla prigionia di vetro che la storia prende davvero vita, lasciando lo spettatore desideroso di vedere e scoprire di più.
Questo binomio moderno/fiabesco è forse l'aspetto che mi ha lasciato più perplesso rispetto al film di Miller, magistrale nel mettere in scena la fiaba, i suoi protagonisti e le loro vicende ma che, inavvertitamente, conferisce al resto della storia un'allure meno desiderabile e interessante. Anche perché, diciamocelo, Alithea (Swinton) non è esattemente un personaggio carismatico.
Poi, per carità, ho trovato inaspettatamente piacevole la quota romantica del finale - una piega che credo in pochi avessero previsto - ma questo non riesce in ogni caso a salvare il risultato finale dalla sensazione di aver assistito alla narrazione di due differenti storie che corrono parallele senza mai davvero incontrarsi o amalgamarsi.
Senza contare che la promessa dei 3 desideri, la presenza di un genio della lampada, la famosa creatività di Miller come storyteller e una certa potenza evocativa del trailer, a inizio film farebbero pensare a tutt'altro tipo di film che, nella realtà, mai si concretizza. E se potenzialmente questo non dovrebbe rappresentare un problema o un ostacolo, qui finisce per lasciare lo spettatore più confuso che soddisfatto. Perché, con l'inebriante prospettiva di 3 desideri e l'infinito come limite, passiamo più di metà del film in una camera d'albergo? La caratterizzazione di Alithea e del suo personaggio funziona come scusa fino a un certo punto, diciamocelo. Si sarebbero potute esplorare altre vie per implicare la sua caparbietà e risolutezza, ribadire quanto sia a suo agio con sé stessa e le sue scelte di vita riuscendo comunque a farla uscire dalle quattro mura cui la sceneggiatura la confina per troppo tempo del film. E, non fosse per gli esotici racconti del genio, si sarebbe rischiato di suscitare nello spettatore un certo senso di claustrofobia.
Un po' un peccato, insomma, perché chiaramente i due protagonisti sono attori meravigliosi, Miller ha un modo di raccontare tutto suo che incanta e affascina e la storia, in generale, avrebbe potuto espandersi e raccontare meraviglie purtroppo qui solo marginalmente esplorate (e comunque sempre declinate al passato).
Sicuramente una parte di me è rimasta delusa dall'esperienza "Three Thousand Years of Longing" dalla quale mi aspettavo molto, molto di più e decisamente qualcosa di diverso. Poi, lo ammetto, certi aspetti della visione di questo film mi hanno comunque conquistato, principalmente l'approccio fiabesco, che onestamente avrei preferito costituisse la maggior parte del racconto.
Non il film che mi aspettavo, non quello che desideravo veder,e ma certamente un'esperienza cinematografica diversa rispetto al solito. Non basterà a tutti, ma per qualcuno potrebbe valere la visione (non per molti, visto il gigantesco flop commerciale che questo film è stato, partito da un budget $60 milioni).
Ps. Per gli amanti della cultura pop, nel film compare in un cameo muto una delle figure chiave dell'advertisment italiano anni '90-'00, ovvero nientemeno che Megan Gale.
Non è la prima volta, però, che Miller e Gale collaborano, avendo già visto l'attrice australiana prendere parte in un ruolo decisamente marginale (ma quantomeno non muto) nel precedente "Mad Max: Fury Road". Pps. Non so quanto rilevante per i più, ma nelle mie note a fine visione ho scritto: Tilda Swinton ricorda una combo tra Miranda di "Sex and the City" e la costumista Sandy Powell.
Sulla scia di questo pensiero, mi sento di aggiungere che il personaggio di Alithea mi ha ricordato quella della protagonista del film "Nim's Island" interpretato da Jodie Foster.
Cast: Tilda Swinton, Idris Elba, Aamito Lagum, Lachy Hulme, Megan Gale, Melissa Jaffer, Anne Charleston.
Box Office: $17.5 milioni
Vale o non vale: Non l'ho amato, non l'ho detestato. O, per essere forse più precisi, ho adorato certe parti e trovato più faticose certe altre. Ed è un po' questa la caratteristica più evidente di "Three Thousand Years of Longing", una pellicola troppo evidentemente divisa a metà e difficilmente "incollata" insieme.
Non per tutti, ma sicuramente un'esperienza cinematografica diversa dal solito.
Premi:
Parola chiave: Desideri.
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venerdì 8 luglio 2022

Film 2116 - The Emperor's New Groove

Intro: Mi è tornata improvvisamente voglia di vederlo, così l'ho recuperato appena ho avuto occasione.

Film 2116: "The Emperor's New Groove" (2000) di Mark Dindal
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: l'avevo già visto una volta, ma ammetto che non me lo ricordassi così bene. Ero principalmente incuriosito dallo status di cult che ha ottenuto nel corso degli anni e volevo capire se ne avrei apprezzato l'umorismo a quanto pare inusuale per un prodotto Disney di questo tipo, in un'epoca in cui la casa di Topolino non era certo al suo massimo splendore. E devo dire che "The Emperor's New Groove" è stata una piacevole riscoperta!
Simpatico, piacevole e dal ritmo incalzante, l'avventura di Kuzco (David Spade) e del GGG Pacha (John Goodman) è una boccata d'aria fresca che, a 22 anni dalla sua uscita nelle sale, funziona ancora meravigliosamente bene. Da non sottovalutare, poi, la forza dirompente del dinamico duo Yzma & Kronk (Eartha Kitt e Patrick Warburton) che, praticamente da soli, portano tutta la spinta comica della storia sulle loro spalle.
Forse non il classico Disney che uno si aspetta, ma certamente un felice caso di "esperimento riuscito" che devia dal racconto standard simil-fiaba più tradizionale cui eravamo stati abituati fino a quel momento, per concentrarsi su temi meno esplorati come l'amicizia, la scoperta di sé e il percorso di formazione. Da vedere.
Cast: David Spade, John Goodman, Eartha Kitt, Patrick Warburton, Wendie Malick.
Box Office: $169.6 milioni
Vale o non vale: Divertente e dal buon ritmo, "The Emperor's New Groove" rompe la tradizione delle principesse Disney e si concentra su un protagonista egocentrico e immaturo che, attraverso una magia e un viaggio forzato alla compagnia di un co-protagonista dalla personalità completamente opposta, imparerà che nella vita c'è molto di più che mettere sé stessi sempre al primo posto.
Per certi versi meno iconico di altri titoli Disney, ma ha un suo perché che vale la pena di scoprire.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per la Miglior canzone originale ("My Funny Friend and Me" di Sting e Dave Hartley); 1 nomination ai Grammy nella categoria Best Song Written for a Motion Picture, Television or Other Visual Media per la stessa canzone.
Parola chiave: Summer palace.
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martedì 1 febbraio 2022

Film 2082 - Encanto

Intro: Sempre a casa ad auto-isolarci, continuiamo a recuperare pellicole uscite di recente in attesa di poter uscire di nuovo e, soprattutto, nella speranza di poter festeggiare il Capodanno con un test negativo!

Film 2082: "Encanto" (2021) di Jared Bush, Byron Howard
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: coloratissimo e molto fantasioso, "Encanto" è un bel film della Disney (solo Disney e niente Pixar) che riesce con tatto e simpatia a dare spazio e visibilità alla comunità ispanica anche per quanto riguarda il comparto animazione della casa di Topolino (c'erano già riusciti molto bene con "Coco").
Musicato dall'ormai onnipresente Lin-Manuel Miranda e doppiato da un talentuoso gruppo di attori - capitanato nientemeno che da Stephanie Beatriz (la Rosa Diaz di "Brooklyn Nine-Nine"!) e che comprende, tra gli altri, John Leguizamo, Diane Guerrero di "Orange Is the New Black" e il cantante Maluma - "Encanto" è il bel film che ti aspetti, anche se forse non il capolavoro assoluto che media e marketing hanno provato a venderci.
Capiamoci, l'ultimo film Disney è un piacere per gli occhi e sicuramente non manca di toccare le corde giuste, però come sempre quando recupero un film di cui ho già sentito molto parlare e letto particolarmente bene in termini di critica, finisco per rimanere sempre leggermente insoddisfatto. Sarà che mi aspettavo un film d'animazione e non un musical, sarà che il personaggio della nonna in alcuni passaggi mi ha deluso, di fatto qualche elemento che abbia fatto diminuire il mio stupore iniziale c'è stato. Credo che principalmente sia stato il primo fattore ad influenzare un po' in negativo la mia idea generale su questa pellicola, più che altro perché i numeri musicali sono tantissimi - coreografati, però, in maniera spettacolare devo dire - e alla lunga ricordo che mi avessero un po' stancato.
Poi, per carità, ho apprezzato la visione e in generale il film mi è piaciuto. L'idea della casa magica che di fatto è personaggio vero e proprio della storia è una bella idea e Mirabel è un'ottima protagonista, giustamente scelta come eroina della storia in quanto in opposizione con tutti gli altri modelli di perfezione espressi dai membri della sua famiglia (a cui la Casita ha concesso un dono magico) e, soprattutto, richiesti dalla matriarca e depositaria del dono iniziale. Il personaggio della nonna, come dicevo, mi ha fatto spesso arrabbiare per la gratuita anaffettività nei confronti dell'unica nipote senza poteri, come se la ragazza ne avesse una colpa. Mi rendo conto che di fatto la nonna sia l'unico vero elemento negativo della storia - di fatto quasi la cattiva - e che alla fine della storia capisca di avere sbagliato, comunque ho trovato il suo incaponirsi sciocco e irritante.
In ogni caso, "Encanto" è un buon film per tutta la famiglia che non avrà sbancato il botteghino 2021 causa Covid, ma sicuro sbancherà le cerimonie di premiazione 2022.
Ps. Notizia di ieri, la canzone "We Don't Talk About Bruno" che fa parte della colonna sonora del film è riuscita a scalare la classifica dei singoli più venduti in America - la Billboard Hot 100 - regalando alla Disney la seconda canzone alla #1 della sua storia dopo l'iconica "Il mondo è mio" ("A Whole New World") di "Aladdin". La colonna sonora di "Encanto", invece, ha già raggiunto la vetta della Billboard 200 in 3 settimane non consecutive.
Cast: Stephanie Beatriz, María Cecilia Botero, John Leguizamo, Mauro Castillo, Jessica Darrow, Angie Cepeda, Carolina Gaitán, Wilmer Valderrama, Diane Guerrero, Maluma.
Box Office: $228.7 milioni
Vale o non vale: Estremamente musicale e colorato, animato divinamente e ben doppiato, "Ecncanto" è il film perfetto per una serata di relax a casa a cervello semi spento (non del tutto perché le canzoni sono tante e per seguire la storia bisogna prestare attenzione durante i vari numeri musicali). In ogni caso, un bel cartoon che si lascia vedere volentieri.
Premi: Candidato a 3 Golden Globes per Miglior colonna sonora e canzone originale ("Dos Oruguitas"), il ha vinto per il Miglior film d'animazione; candidato al BAFTA per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Vision.
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#HollywoodCiak
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sabato 22 maggio 2021

Film 2004 - Matilda

Intro: Altro appuntamento cinematografico per il modulo di Sceneggiatura e, anche se non siamo più sul filone dei titoli d'animazione, rimaniamo sul genere per bambini e ragazzi.

Film 2004
: "Matilda" (1996) di Danny DeVito
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non avevo nessuna intenzione di rivedere questo film - e certamente non a così breve distanza dalla precedente visione - e rimango tutt'ora perplesso rispetto alla fascinazione di molte persone rispetto a questo "Matilda". Pur essendo un titolo innocuo e pur comprendendone le buone intenzioni, fatico comunque a trovare interesse per la storia.
Film 1488 - Matilda
Film 2004 - Matilda
Cast: Mara Wilson, Danny DeVito, Rhea Perlman, Embeth Davidtz, Pam Ferris, Paul Reubens, Tracey Walter.
Box Office: $33.5 milioni
Vale o non vale: Voglio dire... si lascia certamente vedere, ma tra tutte le pellicole ispirate a fiabe o racconti per bambini, questo non è tra i miei preferiti.
Premi: /
Parola chiave: Poteri magici.

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mercoledì 12 maggio 2021

Film 1995 - Raya and the Last Dragon

Intro: Altro cartone animato, questa volta solo di casa Disney. Ero molto curioso di vederlo...
Film 1995: "Raya and the Last Dragon" (2021) di Don Hall, Carlos López Estrada
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mi rendo conto che il momento storico sia quel che sia, ma non posso fare a meno di rimanere un tantino sorpreso dall'incasso deludente di questa pellicola che, diversamente da molti prodotti visti quest'anno, presenta un buon livello di qualità e originalità. Specialmente quando un altro titolo simile come "The Croods: A New Age" ha incassato (solo al cinema) $60 milioni in più. Sarà che questo "Raya and the Last Dragon" non è un sequel né fa parte di un franchise, sarà che la diretta concorrenza con pellicole che mirano alla stessa audience ha influito, sarà il potere dello streaming vs. la non ancora ristabilità normalità della fruizione cinematografica, di fatto il recente prodotto di casa Disney non ha decisamente fatto il botto.
Ed è un peccato perché questo film funziona. Magari non è indimenticabile come certi altri classici cartoon, ma sicuramente presenta tutti gli elementi richiesti ad una pellicola di animazione che si rispetti: un'estetica solida e ben sviluppata, humor, una buona protagonista e un gruppo eterogeneo e spassoso di non protagonisti, ritmo ed elementi narrativi sufficientemente sviluppati, ottime sequenze d'azione. Ho trovato un po' stiracchiata l'idea del bebé ninja, ma quella è un'altra storia.
Insomma, "Raya and the Last Dragon" è un ottimo titolo per tutta la famiglia, perfetto veicolo per la comicità contagiosa di Awkwafina - che qui praticamente interpreta se stessa - e in definitiva una pellicola ben confezionata, piacevolissima e bellissima da guardare. Non si poteva chiedere di più.
Cast: Kelly Marie Tran, Awkwafina, Izaac Wang, Gemma Chan, Daniel Dae Kim, Benedict Wong, Sandra Oh, Thalia Tran, Lucille Soong, Alan Tudyk.
Box Office: $105.9 milioni
Vale o non vale: Divertente, dinamico e visivamente stupendo, "Raya and the Last Dragon" è il titolo perfetto per un momento di svago adatto a tutti. Da recuperare.
Premi: /
Parola chiave: Kumandra.

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mercoledì 7 aprile 2021

Film 1981 - Onward

Intro: Ogni tanto un film d'animazione ci vuole proprio.
Film 1981: "Onward" (2020) di Dan Scanlon
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ero molto curioso di recuperare questo film, più che altro perché se consideriamo che produrlo è costato alla Disney-Pixar qualcosa come 200 milioni di dollari - ribadisco: solo produrlo - e l'incasso globale non tocca nemmeno i 150 milioni, mi chiedevo se si trattasse semplicemente di una brutta pellicola o se la coincidenza dell'inizio della pandemia globale avesse influenzato il risultato al box-office. E diciamocelo subito: non siamo di fronte ad un secondo esempio di "The Good Dinosaur".
"Onward" è prima di tutto una storia on the road che un titolo per famiglie, una bella avventura che racconta di un mondo fantastico e potenzialmente magico, di due fratelli che devono imparare a comunicare e del viaggio che cambierà la loro vita: per completare l'incantesimo capace di riportare in vita per un giorno il loro papà scomparso anni prima, si metteranno alla ricerca della gemma che permetterà loro di terminare la magia prima che sia troppo tardi.
Onestamente ho trovato questa pellicola davvero godibile, molto di più di quanto mi aspettavo, soprattutto considerato che ho recuperato "Onward" a pochi giorni di distanza dalla visione di "Soul", considerato da tutti come il nuovo capolavoro della Pixar. Ora non voglio dire che questo titolo sia superiore, semplicemente che - pur molto diversi - sono entrambi prodotti degni di nota, soprattutto in questo momento storico di carenza di ontenuti interessanti. Poi, certo, dei due "Soul" è il prodotto più adulto e riflessivo, mentre il film di Dan Scanlon ha un piglio certamente più divertito e rilassato, anche se devo dire che sono rimasto particolarmente impressionato dal complessità del mondo creato per questa storia, molto ben fatto e dettagliatissimo.
In generale, quindi, "Onward" mi ha davvero lasciato piacevolmente sorpreso.
Cast: Tom Holland, Chris Pratt, Julia Louis-Dreyfus, Octavia Spencer, Mel Rodriguez, Lena Waithe, Ali Wong, Tracey Ullman.
Box Office: $141.9 milioni
Vale o non vale: Divertente, avventuroso e ben doppiato dalla coppia Marvel Tom Holland + Chris Pratt (qui più Andy Dwyer che Star-Lord), questo film è il titolo perfetto per una serata spensierata per tutta la famiglia, in un mix narrativo che prende a prestito tutti gli elementi possibili di una storia on the road declinata in toni colorati e animaleschi alla "Zootopia". E il risultato finale funziona alla grande.
Premi: Candidato all'Oscar, Golden Globe e BAFTA per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Path of Peril.

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martedì 12 gennaio 2021

Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone

Intro: Altro classicone dei primi anni 2000, Harry Potter è il mio porto sicuro quando si tratta di vedere un film per coccolarmi un po', tanto che proprio ieri pensavo potesse essere nuovamente giunto il momento di rivederlo (ma ho desistito)...
Film 1773: "Harry Potter and the Philosopher's Stone" (2001) di Chris Columbus
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Chris
In sintesi: ogni tanto mi piace ritrovare le atmosfere ancora pacate dell'inizio saga potteriana, tra innocenti magie e avventure che, visto quello che verrà, sono semplici passatempi. Hogwarts e le sue tradiioni sono qui ancora magici protagonisti della storia ed è sempre un piacere riscoprirli prima che vengano relegati nello sfondo.
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 2337 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, John Cleese, Robbie Coltrane, Warwick Davis, Richard Griffiths, Richard Harris, Ian Hart, John Hurt, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Julie Walters, Tom Felton, Matthew Lewis, Bonnie Wright, Zoë Wanamaker.
Box Office: $1.002 miliardi
Vale o non vale: Sempre piacevole da vedere, un tuffo nel magico passato di Harry potter, dove tutto è cominciato. Nel suo genere, un classico.
Premi: Candidato a 3 Oscar per Miglior colonna sonora, scenografia e costumi; 8 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film britannico, attore non protagonista per Coltrane, effetti speciali e costumi); 1 nomination ai Grammy per Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Turbante.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 10 dicembre 2020

Film 1753 - Shazam!

Intro: Ne stavano parlando bene tutti, per cui non potevo sottrarmi alla chiamata: bisognava correre al cinema!
Film 1753: "Shazam!" (2019) di David F. Sandberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Chris
In sintesi: evento praticamente straordinario, ogni tanto anche la DC ce la fa a produrre un film carino e divertente! MI RA CO LO.
Sarà la combo simpatia Asher Angel - Jack Dylan Grazer - Zachary Levi, sarà che effettivamente il tono della storia è appropriato, più rilassato e decisamente meno serioso dei precedenti titoli della casa cinematografica, di fatto il risultato finale di questo "Shazam!" (o Captain Marvel, come preferite chiamarlo) è buono! Magari non il capolavoro che ti aspetteresti considerata la tanta buona pubblicità del circo mediatico, ma suppongo fosse impossibile contenere l'entusiasmo per un prodotto della DC Comics effettivamente riuscito. Sicuramente mi sarei aspettato un incasso al box-office più cospicuo, specialmente per un film costato 100 milioni di dollari.
La storia è ricca di elementi e certamente molto fantasiosa, il che aiuta nel complesso ad andare oltre il solito monotea cui la casa di produzione ci aveva abituato. Ce n'è per tutti i gusti: una certa critica per il sistema del mondo delle adozioni americano, probelmatica di popolarità scolastica, problemi di fiducia per un passato complicato, nuovi amici & nuova famiglia, magia, superpoteri, scoperta di sé, peccati capitali, effetti speciali funzionali al racconto e chi più ne ha più ne metta (riassuntino qui [1]).
Insomma, "Shazam!" funziona e si lascia guardare con sorprendete piacevolezza.
[1] "The plot follows teenager Billy Batson (Angel) as he is chosen by the ancient wizard Shazam (Hounsou) to be his new champion, allowing him to transform into an adult superhero (Levi) with various superpowers. Billy and his foster brother Freddy Freeman (Grazer) must discover Billy's new powers in order to stop the evil Dr. Thaddeus Sivana (Strong) and the Seven Deadly Sins." (Wikipedia)
Cast: Zachary Levi, Mark Strong, Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Djimon Hounsou, Adam Brody, John Glover, Marta Milans, Cooper Andrews.
Box Office: $366 milioni
Vale o non vale: L'ho visto più di un anno fa e, onestamente, ripensare a questa pellicola e doverne scrivere mi ha fatto tornare voglia di vederla... che è sempre un buon segno, no?
Se questo non vi fa venir voglia di recuperare "Shazam!", non so cosa potrebbe!
Ps. Un sequel è previsto per il 2023: "Shazam! Fury of the Gods".
Premi: /
Parola chiave: Wizard.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 1 novembre 2020

Film 1943 - The Witches

Intro: Uno dei pochissimi eventi cinematografici di questo 2020 (anche se di fatto dirottato subito sullo streaming), questa pellicola non potevo perdermela!
Film 1943: "The Witches" (2020) di Robert Zemeckis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è da un po' che lo dico e lo devo ribadire anche con questo film: le storie di Robert Zemeckis sembrano presentare sempre la messa in scena di un unico elemento narrativo che, raggiunto il culmine (solitamente con un climax poco soddisfacente), lascia la storia senza altro da dire. "The Witches" non si sottrae a questa casistica.
La spaventosa congrega di streghe a caccia di bambini è presentata in pompa magna, tra ranghi militari, vestiti bellissimi e strambe malformazioni ma, di fatto, marciano monotono verso un destino prevedibile che lascia lo spettatore con una marea di domande. Essendo così letali e temibili, perché invece di partecipare alla "convention" per un'interminabile parte di film non escono a racimolare i bambini sulla spiaggia? Perché li trasformano in animali invece di farli sparire o mangiarseli? Perché nessuno si meraviglia delle bizzarre cicatrici sul volto di Anne Hathaway? Perché la nonna Octavia Spencer (nonna?! Non c'era nessun'altra attrice sopra i 50 anni che potesse interpretare questa parte?) sa tutto sulle streghe, ma quando un'intera congrega si insedia nell'hotel dove si è rifugiata con il nipote non è in grado di individuarne nemmeno una? Perché la topolina Daisy, in realtà un'altra bambina trasformata, evita di parlare fin quando anche il protagonista non viene trasformato considerando che la nonna è una guaritrice perfettamente a conoscenza del mondo magico, ergo nessuno si stupirebbe di un topo parlante? Perché metà di questo film è la copia di "Ratatouille" e l'altra metà sembra "La morte ti fa bella"?!
Insomma, le domande non mancano e, come è facile intuire, le risposte non ci sono. E' ovvio che si tratta di una storia per bambini - da un racconto di Roald Dahl già adattato per il grande schermo nel 1990 e con Anjelica Huston come protagonista - per cui non ci si poteva aspettare sanguinosa violenza, eppure si sarebbe potuto fare molto di più a partire dall'atmosfera. In un mix di indecisione tra commedia non ben riuscita e qualche accenno di paura, merito del buon lavoro di Hathaway - il cui accento è però difficile da tollerare alla lunga - questa storia non riesce mai davvero ad andare oltre le belle scenografie e i bei costumi (di Joanna Johnston), il tutto per neanche due ore di banale intrattenimento per famiglie che ricorda tante cose già viste, ma si dimentica di concentrarsi su possibili nuovi elementi da mettere in gioco (e non solo gli effetti speciali!). E, diciamocelo, la delusione infinita che non è scoprire (spoiler!) che i tre topini non saranno trasformati di nuovo in bambini! Senza contare che sono tutti felici e contenti nella consapevolezza che al protagonista, nelle fattezze animali, rimangono pochissimi anni da vivere... Mah!
Cast: Anne Hathaway, Octavia Spencer, Stanley Tucci, Chris Rock, Jahzir Bruno, Kristin Chenoweth, Codie-Lei Eastick.
Box Office: $4.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: La produzione contava probabilmente su un traino incentivato dal periodo pre-Halloween, però non si può proprio dire che questa sia una storia di terrore. La verità è che, in generale, non si capisce proprio che cosa ci voglia raccontare Zemeckis (in coppia con Guillermo del Toro alla sceneggiatura e produzione) e lo si capisce dalla mancanza di un target di riferimento ben definito: non è un film per bambini, non è un film per adulti. Forse è solo un gran pastrocchio. Poi, per carità, "The Witches" si lascia vedere e presenta un certo senso estetico piacevole, però nel complesso si poteva fare molto, molto di più.
Premi: /
Parola chiave: Pozione.
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Bengi

lunedì 18 novembre 2019

Film 1678 - The House with a Clock in Its Walls

Intro: Non che questa pellicola mi attirasse particolarmente, ma il fatto che ci fosse Cate Blanchett mi ha convinto.
Film 1678: "The House with a Clock in Its Walls" (2018) di Eli Roth
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: pellicola piacevole e innocua che combina divertimento familiare ed atmosfere cupe per un risultato finale ok, anche se non eccellente. Peccato perché con due comprimari come Jack Black e Cate Blanchett si poteva sicuramente provare ad ottenere un prodotto più scoppiettante o avventuroso. In generale la sensazione è che "The House with a Clock in Its Walls" abbia qualcosa da dire, anche se non è in grado di sfruttare appieno il suo potenziale.
Ps. Ma vogliamo parlare di quanto hanno photoshoppato la Blanchett nel poster?!
Cast: Jack Black, Cate Blanchett, Owen Vaccaro, Renée Elise Goldsberry, Sunny Suljic, Kyle MacLachlan, Lorenza Izzo.
Box Office: $131.5 milioni
Vale o non vale: Dal romanzo di John Bellairs, un film per tutta la famiglia intrattiene in maniera spensierata, anche se non fa totalmente centro. Sufficiente a distrarre per una serata di disimpegno e qualche trucchetto di magia.
Premi: /
Parola chiave: Libro.

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Bengi

martedì 14 maggio 2019

Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them

Intro: Sempre carino da rivedere, soprattutto in attesa (allora) dell'arrivo del secondo episodio.
Film 1583: "Fantastic Beasts and Where to Find Them" (2016) di David Yates
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Samantha Morton, Jon Voight, Carmen Ejogo, Colin Farrell, Ron Perlman, Johnny Depp, Zoë Kravitz.
Box Office: $814 milioni
Vale o non vale: Nonostante il ritmo non sia certo incalzante, la storia riesce comunque a risultare vincente e interessante, introducendo con molta eleganza la nuova saga dell'autrice di Harry Potter (qui anche sceneggiatrice). Un po' lento, ma funziona e molto bello da vedere.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar, ha vinto quello per i Migliori costumi (il primo Academy Award per un film ispirato alla saga della Rowling); 5 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film britannico) e un premio per le scenografie.
Parola chiave: Credence.

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Bengi

mercoledì 27 marzo 2019

Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow

Intro: Qualcosa di diverso rispetto alle ultime pellicole viste.
Film 1536: "Il mistero di Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: una delle mie pellicole preferite, ho visto "Sleepy Hollow" per la prima volta al cinema e da allora non perdo occasione per rivederlo anche se, praticamente, lo so a memoria...;
questo è il Tim Burton che mi piace: cupo, disturbante, magico e a tratti poetico (grazie alla bellissima colonna sonora di Danny Elfman), per un mix finale di eleganza e bizzarria che mi ha sempre affascinato. Un grande narratore, oltre che un artista capace di magnifiche suggestioni (anche se ultimamente mi pare abbia perso il suo smalto);
Johnny Depp e Christina Ricci, una strana coppia che funziona e convince. Mitico Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa - che definirei inquietante quanto basta - e stupenda Miranda Richardson nei panni della cattivissima padrona del galoppante decapitatore;
"Il mistero di Sleepy Hollow" è, per me, un grandissimo film: intrattiene alla perfezione e confeziona un colpo di scena magnifico per il finale; è intrigante e disgustoso, spaventoso e impossibile da smettere di guardare; le lugubri ambientazioni sono semplicemente magnifiche. Insomma, un film che funziona e lo fa bene ancora oggi.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Jeffrey Jones, Christopher Walken, Richard Griffiths, Ian McDiarmid, Michael Gough, Lisa Marie, Christopher Lee.
Box Office: $207 milioni
Vale o non vale: Capace di intrigare lo spettatore sia per il mistero dietro alla figura del cavaliere, sia grazie alla trama, questo lugubre horror burtoniano non finisce mai di lasciarmi piacevolmente soddisfatto. Che siate fan degli horror, di Depp prima che perdesse il suo smalto o Burton prima che si regalasse alla Disney, fatevi un regalo: lasciatevi trasportare nell'inquietante Sleepy Hollow e lasciatevi inseguire dal suo famoso cavaliere. Vi regalerete un paio d'ore davvero interessanti.
Premi: Candidato a 3 Oscar, ne ha vinto 1 per le scenografie. 2 BAFTA (per costumi e scenografie) su 3 candidature.
Parola chiave: Teschio.

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Bengi

lunedì 26 marzo 2018

Film 1480 - Labyrinth

Intro: Lo avevo visto da ragazzo e ricordavo cose belle. Al contempo ricordavo cose sbagliate.

Film 1480: "Labyrinth" (1986) di Jim Henson
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nutro un sentimento ambivalente nei confronti di questo titolo. Da una parte è evidente uno sforzo artistico gigantesco, che parte da una manualità che abbraccia set e personaggi e passa per effetti speciali all’avanguardia per l’epoca e un protagonista a dir poco di grido; dall’altra il ritmo è moscio e sono evidenti i problemi legati all’interagire tra umani e pupazzi, tanto da far risultare certe scene ridicole. Dunque comprendo l’esigenza di far collaborare due realtà complicate in un’epoca ancora priva quasi totalmente del rimaneggio computeresco, ma allo stesso tempo ho trovato “Labyrinth” noiosamente autoreferenziale;
Bowie è uno spettacolo in calzamaglia, entra in scena schizzando glitter, ha una voce suadente e perseguita una ragazzina a cui vuole rubare il fratellino… una vera canaglia (quasi) en travesti. L’ho amato. Stucchevole Jennifer Connely, ma la colpa non è sua. Il resto dei personaggi – tutti pupazzi – mi hanno dato solo la sensazione di essere maledettamente polverosi;
non mancano le trovate geniali. Quella che ho preferito vede la giovane protagonista precipitare per una sorta di pozzo nella cui cavità sono presenti centinaia di mani che la sorreggono e, per parlare con lei, usano le dita per creare volti ed espressioni. Affascinante.
Cast: David Bowie, Jennifer Connelly, Frank Oz.
Box Office: $12.9 milioni (solo USA)
Vale o non vale: per gli adulti non è certo un gran passatempo. Piacerà ai nostalgici e, forse, ai bambini.
Premi: Candidato a 1 BAFTA per i Migliori effetti speciali
Parola chiave: Fratello.

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Bengi

martedì 24 ottobre 2017

Film 1425 - Practical Magic

Cambiamo registro, almeno un po'. Perché se anche si tratta di un titolo principalmente romantico, qualche elemento horror rimane. E comunque grazie Netflix che da quando sono in Australia riesce a provvedere alle mie necessità di continui e sempre nuovi contenuti. Santo subito.

Film 1425: "Practical Magic" (1998) di Griffin Dunne
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Lo devo dire? Me lo ricordavo più bello. Sarà che l'ho visto da ragazzino e forse neanche così attentamente, di fatto legavo "Practical Magic" ad un'esperienza più positiva che solo parzialmente si è riconfermata. Mi piacciono le protagoniste e il fascino semplice del racconto su streghe e pozioni per il grande pubblico, ma una volta andati oltre questi aspetti rimane un filmetto un po' privo di brio e carisma con una storia potenzialmente intrigante giocata, però, solo sul confronto tra le due sorelle Bullock e Kidman che alla lunga perde di appeal. Anche l'altro tema centrale, l'amore, finisce per ricadere nei generi cliché del principe azzurro nonostante tutte le premesse della storia vorrebbero suggerire un background più non convenzionale e libero da precedenti canoni. Si sa, ci mancherebbe, che questo tipo di pellicola è presente sul mercato per vendere, quindi non mi aspettavo certo un prodotto fuori dal comune o addirittura un piccolo gioiello cinematografico, ma non per questo la delusione legata fondamentalmente alla mancanza di personalità della storia è stata meno cocente.
Detto questo, "Practical Magic" rimane un film di facile intrattenimento con lieto fine - e non poche morti per essere una commedia romantica - che preso per quello che è può avere una certa dose di fascino e le quattro protagoniste Bullock, Kidman, Wiest e Channing sono particolarmente azzeccate e aiutano non poco a personalizzare e caratterizzare una trama altrimenti difficile da distinguere dalle tante altre simili già raccontate.
Cast: Sandra Bullock, Nicole Kidman, Dianne Wiest, Stockard Channing, Aidan Quinn, Goran Visnjic, Evan Rachel Wood, Margo Martindale, Chloe Webb, Camilla Belle.
Box Office: $68,097,643
Consigli: Tratto dall'omonimo romanzo di Alice Hoffman, il film fu un cocente flop al botteghino mondiale (75 milioni di dollari per produrlo). Al di là di questo, si tratta di un prodotto innocuo -forse solo inusualmente un po' troppo incentrato sulla morte - buono per una serata in cui non si richiedano sforzi mentali. Ha alcuni buoni momenti e presenta un buon cast tutto al femminile veramente azzeccato.
Parola chiave: Maledizione.

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Bengi

lunedì 25 settembre 2017

Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them

Era da tempo che volevo rivederlo e mi sono finalmente deciso qualche settimana fa. Peccato che non ci fossero link per lo streaming anche solo vagamente decenti, così ho deciso di effettuare il mio primo acquisto di un film tramite iTunes store. E non sono rimasto deluso.

Film 1412: "Fantastic Beasts and Where to Find Them" (2016) di David Yates
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: L'errore sarebbe quello di aspettarsi un nuovo Harry Potter. L'ho fatto la prima volta al cinema, ovviamente non l'ho ripetuto quando ho deciso di vedere nuovamente "Fantastic Beasts". Perché una volta che lasci Harry da parte, ti godi meglio questa nuova avventura.
Tra l'altro devo dire che la Rowling alla sceneggiatura funziona, a volte addirittura meglio di chi l'ha preceduta negli adattamenti dei suoi libri, per cui tanto di capello per una che è alle prime esperienze con la parte della sceneggiatura (ma l'avranno aiutata eccome...). Sì, forse ci sono un po' troppi tempi dilatati, è vero, però nel complesso l'identità della storia mi pare sufficientemente unitaria.
In generale questa nuova saga parte bene, misteriosa quanto basta, con protagonisti nuovi e interessanti - come al solito forse è proprio il protagonista quello con meno appeal -, un nuovo super cattivo che ha le forme nientemeno che di Johnny Depp, effetti speciali sempre pazzeschi, per non parlare delle scenografie che sono davvero stupende; e non si possono non menzionare i costumi, addirittura premiati con l'Oscar.
Forse l'unico punto debole di tutta l'operazione, per ora, rimane la figura di Newt Scamander stesso, per il semplice fatto che non si capisce con questo personaggio dove si voglia andare a parare. E' amico delle creature magiche, le conosce e le rispetta, le porta in una valigia e ne possiede tantissime, eppure non possiamo fare a meno di chiederci per tutta la storia cosa cavolo voglia fare a parte riportare il Tuono Alato nel suo habitat naturale. Oppure, per allargare un attimo la domanda, cosa intenda fare la Rowling del suo protagonista in vista (nientemeno!) di altri 4 film da qui al 2024. Poveri noi! Come Harry anche Newt sarà spremuto per bene, così speriamo che (anche) per lui non ci sia solamente il grande confronto con il più temibile mago di tutti i tempi... dopo Voldemort!
In ogni caso devo dire che "Fantastic Beasts and Where to Find Them" mi ha lasciato soddisfatto e ben intrattenuto, per cui vediamo dove il franchise deciderà di portarci. Il prossimo appuntamento è per il 16 novembre 2018.
Ps. Candidato a 2 premi Oscar per la scenografia e i costumi, ha vinto per i secondi. E' il primo premio che l'Academy conferisce a un film ispirato da un prodotto di J.K. Rowling. Inoltre la pellicola ha vinto anche un BAFTA per la Migliore scenografia su 5 candidature totali (Miglior film britannico, costumi, sonoro, effetti speciali).
Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Samantha Morton, Jon Voight, Carmen Ejogo, Ron Perlman, Colin Farrell, Johnny Depp.
Box Office: $814 milioni
Consigli: Gli amanti della Rowling non potranno che amare un nuovo titolo ispirato alle storie inventate dalla famosa scrittrice. Lo stesso dicasi per chi ha apprezzato Harry Potter o, in generale, non disdegna racconti di maghi e magie. Per tutti gli altri spettatori, il film è un mix di "King Kong" alla Peter Jackson e un gangster movie in cui al posto delle pistole ci sono le bacchette. E qualche creatura fuori dal comune... E' godibile, di grande impatto visivo e con un cast ricco e dotato. Si guarda volentieri.
Parola chiave: Credence Barebone.

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mercoledì 16 novembre 2016

Film 1239 - Cinderella

Altra seratina casalinga danese, questa volta in compagnia di una favola Disney che Netflix così gentilmente ci ha messo a disposizione.

Film 1239: "Cinderella" (2015) di Kenneth Branagh
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Avevo già avuto un'impressione positiva di questa trasposizione in carne ed ossa della favola di Cenerentola quando l'avevo vista al cinema, per cui era probabile che anche la seconda visione sarebbe stata piacevole. In effetti così è stato e, a dirla tutta, ho particolarmente apprezzato l'abbandono del doppiaggio per la versione originale, molto meno stucchevole e impostata. La Blanchett è stupenda (anche se a Poe non è piaciuta in queste vesti) e Lily James è appropriata per il ruolo, le scenografie sono sfarzose e i costumi sono magnifici e tutta l'operazione, in generale, presenta una raffinatezza che per quanto sia evidentemente artificiosa, risulta comunque piacevole.
In generale, dunque, un'operazione ben riuscita e una scommessa vinta nonostante non fosse facile la rivisitazione di un classico non solo in chiave moderna, ma anche in quella "umana". Non era scontato che le cose sarebbero andate per il verso giusto e qui, mi pare, gli elementi classici si sono ben fusi con le possibilità messe a disposizione dalle nuove tecnologie (e di un budget da 95 milioni di dollari), per cui "Cinderella" è - in tutta la costosa semplicità del caso - una perfetta copia vivente del classico animato di oltre 60anni fa. E Disney festeggia (e mette in cantiere versioni live-action di tutti i suoi titoli animati più famosi).
Ps. Solo una candidatura agli Oscar 2016 per i Migliori costumi di Sandy Powell.
Film 906 - Cenerentola
Cast: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Stellan Skarsgård, Holliday Grainger, Derek Jacobi, Helena Bonham Carter, Nonso Anozie, Sophie McShera, Hayley Atwell, Ben Chaplin.
Box Office: $543.5 milioni
Consigli: Chi ha amato la favola versione cartone animato apprezzerà questo film, replica piuttosto similare della storia portata sul grande schermo nel 1960. Sfarzo per costumi e scenografie, una fotografia particolarmente brillante e un cast delle grande occasioni, per un risultato finale che certamente colpisce (sicuramente sul piano estetico). Un storia per tutta la famiglia per una pellicola adatta un po' a tutte le occasioni. Lieto fine scontato.
Parola chiave: Ballo.

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giovedì 21 luglio 2016

Film 1178 - Now You See Me 2

Finalmente uscito al cinema, non vedevo l'ora di vederlo!

Film 1178: "Now You See Me 2" (2016) di Jon M. Chu
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Cast bomba, magie ancora più strabilianti ed effetti speciali a tutto spiano per un sequel che, però, è più meccanico del precedente, oliatissimo "Now You See Me".
Stiamo parlando di un buonissimo secondo capitolo, per carità, e la sostituzione della rossa Isla Fisher è ben gestita e rimpiazzata con un'ottima e molto simpatica Lizzy Caplan, ma nonostante le novità e i trucchetti, la grande macchina "Now You See Me 2" è talmente carica di "cose", che la sensazione è che sia un gigante che fatica a muoversi agilmente. Un po' come quando ci si ritrova con tutti gli elementi che servono per rendere perfetto qualcosa sulla carta, ma nel momento in cui lo si assembla ci si rende conto che qualcosa di strano c'è, pur non riuscendo a riconoscere perfettamente cosa sia.
Qui forse, tra le varie sorprese visive e magiche, si rimane un po' storditi e incuriositi, smaniosi di scoprire i trucchi e venire a conoscenza del come-è-stato-fatto, ma quanto tutto finisce e le luci in sala si accendono, rimane quella fastidiosa domanda celata sotto tutta la meraviglia che la tecnica ha permesso: quindi qual è il punto?
Forse il punto era semplicemente riproporre le atmosfere, i personaggi, la simpatia e le dinamiche folli e veloci del primo fortunato film e, sebbene ci siano praticamente riusciti, qui manca un po' il senso di fondo del riportare a galla questa operazione. La prima pellicola è stato un clamoroso successo anche perché la storia che raccontava, pur non particolarmente originale, rimaneva un'interessante esperimento oltre che un titolo di grande intrattenimento, fatto di inesauribili sorprese, colpi di scena e veri e propri trucchi magici.
Qui abbiamo di nuovo i Cavalieri, abbiamo di nuovo la missione segreta che si prolunga per tutte le due ore di film, ma manca la parte di genuino coinvolgimento che vi era nella precedente storia. Dove prima eravamo anche noi un Cavaliere, alla ricerca della carta per accedere all'esclusivo club, ora siamo semplici spettatori che seguono una vicenda di cui è impossibile tenere le fila, mancando praticamente tutti gli elementi del comprensibile fino alla fine della storia. Insomma, siamo passati dall'essere dentro la partita, a guardarla attraverso lo schermo. E questo è un passo indietro.
Per il resto "Now You See Me 2" non sbaglia: richiama quasi tutti i suoi protagonisti e ne ingaggia di nuovi e molto cool - volete mettere avere il vero Harry Potter a fare di nuovo qualche magia? -, prosegue la storia parzialmente raccontata nel primo capitolo e si produce in spettacolari magie (del resto David Copperfield è co-produttore della pellicola) che non mancano di incantare chi guarda. Manca, sì, quel senso di unità che conferirebbe una storia con qualcosa di più concreto da raccontare, ma non si può dire che il risultato finale sia un sequel di brutta fattura. Al contrario, è un trucco di magia ben architettato.
Film 584 - Now You See Me - I maghi del crimine
Film 1120 - Now You See Me - I maghi del crimine
Cast: Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Dave Franco, Daniel Radcliffe, Lizzy Caplan, Jay Chou, Sanaa Lathan, Michael Caine, Morgan Freeman.
Box Office: $267.8 milioni
Consigli: Chi è fan del primo non potrà fare a meno di vedere questo secondo episodio. Le atmosfere e le avventure sono le stesse, le illusioni, gli effetti speciali e per certi versi il risultato nel suo complesso sono diversi. Non è un male necessariamente, semplicemente la compattezza del primo titolo è meno evidente qui, tra tutte le vicissitudini che si susseguono a raffica. Non male, anche se molto dipendente dal precedente. Veloce, caotico, simpatico.
Parola chiave: Aereo.

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#HollywoodCiak
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