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martedì 19 ottobre 2021

Film 2044 - The Mask

Intro: Ultima serata assime ai miei adorati coinquilini nella nostra accomodation nel campus della DCU. Il giorno dopo Oisin si sarebbe trasferito e, di lì a 5 giorni, sarebbe stato il mio turno di cambiare casa.
La fine di un'era.

Film 2044: "The Mask" (1994) di Chuck Russell
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Kate, Oisin
In sintesi: per la nostra ultima serata insieme abbiamo scelto un classico intramontabile, buon esempio di storia (sulla carta) estremamente stravagante che, di fatto, riesce nel suo intento di risultare sufficientemente assurda quanto credibile - tutto merito di Jim Carrey -, divertente e di intrattenimento anche a distanza di 27 anni dalla sua uscita nelle sale.
A rendere il tutto ancora più incredibilmente memorabile sono la presenza di una Cameron Diaz mozzafiato e una scena iconica - quella del ballo per strada con i poliziotti - rimasta inconica. Un classico.
Film 928 - The Mask - Da zero a mito
Film 2044 - The Mask
Cast: Jim Carrey, Peter Riegert, Peter Greene, Amy Yasbeck, Richard Jeni, Cameron Diaz, Reg E. Cathey, Tim Bagley.
Box Office: $351.6 milioni
Vale o non vale: Chi non conosce "The Mask" e chi, negli anni, non lo ha visto almeno una volta?!
Se fate parte di quel (ristretto) gruppo di persone che non abbia idea di cosa stia parlando... beh, correte a recuperare!
Premi: Candidato all'Oscar per i Migliori effetti speciali. Una nomination ai Golden Globe per il Miglior attore protagonista commedia o musical (Jim Carrey). 3 nomination ai BAFTA per gli effetti speciali, trucco e scenografia. 1 nomination ai Razzie per la Peggior nuova star per questo film e anche per "Ace Ventura: Pet Detective" e "Dumb and Dumber".
Parola chiave: Pigiama.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 6 ottobre 2021

Film 1832 - How the Grinch Stole Christmas

Intro: Cambiamo decisamente tono e ci catapultiamo diretti sul periodo dell'anno preferito da Eric per recuperare una pellicola che non avevo mai visto.

Film 1832: "How the Grinch Stole Christmas" (2000) di Ron Howard
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: non sono mai stato un fan del Grinch o di questa storia in generale, per cui devo ammettere che "How the Grinch Stole Christmas" non fosse esattamente il mio genere di pellicola. Poi sì, per carità, il film è una favoletta piacevole che si lascia guardare senza problemi e, anzi, si presenta perfetta per le feste natalizie, però ecco, dovessi proprio scegliere, per me "The Nightmare Before Christmas" rimane il vero classico di Natale per eccellenza.
Cast: Jim Carrey, Jeffrey Tambor, Christine Baranski, Molly Shannon, Bill Irwin, Taylor Momsen, Mindy Sterling, Josh Ryan Evans, Deep Roy, Anthony Hopkins.
Box Office: $345.1 milioni
Vale o non vale: Piacevole favola per tutta la famiglia tratta dal famoso racconto per bambini "How the Grinch Stole Christmas!" di Dr. Seuss, titolo perfetto per le festività dietro l'angolo. Poi c'è Christine Baranski, che per me è già sufficiente.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per Migliori costumi, scenografie e trucco, ha vinto nell'ultima categoria; vincitore del BAFTA per il Miglior trucco e Jim Carrey candidato al Golden Globe per il Miglior attore protagonista musical o commedia. 2 nomination ai Razzie per il Peggior remake o sequel e la peggior sceneggiatura.
Parola chiave: Cuore.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 22 giugno 2018

Film 1500 - Eternal Sunshine of the Spotless Mind

Intro: Uno dei titoli più assurdi della storia del cinema – in italiano tradotto in maniera criminale – per uno dei film più complessi e poetici. Era una vita che volevo rivedere questo film.
Film 1500: "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (2004) di Michel Gondry
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: sembrerebbe facile riassumere questa pellicola in poche parole, pressappoco così: lui e lei si amano, ma lei si stufa e decide di farsi cancellare la memoria per dimenticarlo; stessa cosa pianifica di fare lui, ma l’amore è troppo forte e la storia si ripete.
Nel mezzo, però, c’è un vero e proprio micromondo, una storia intricata fatta di immagini e suoni e ricordi e traumi e sentimenti e musica. Non è facile spiegare in realtà questo film a chi non l’ha visto, perché più che qualcosa cui siamo abituati, si tratta di un percorso frammentato e apparentemente incoerente, fatto di sensazioni e suggestioni infinite, per un risultato finale potentissimo e bellissimo che vale davvero la pena di vedere (più che di raccontare).
Cast: Jim Carrey, Kate Winslet, Kirsten Dunst, Mark Ruffalo, Elijah Wood, Tom Wilkinson.
Box Office: $72.3 milioni
Vale o non vale: piccolo gioiello di genialità, “Eternal Sunshine of the Spotless Mind” è quasi una poesia fatta a film (grande Gondri) narrata tramite le grandissime performance di Jim Carrey e Kate Winslet.
Premi: Oscar alla sceneggiatura su due candidature totali (l'altra per la Miglior attrice protagonista); 4 candidature ai Golden Globes (Miglior commedia, attore e attrice protagonisti, sceneggiatura); 6 nomination ai BAFTA e due vittorie per sceneggiatura e montaggio.
Parola chiave: Montaulk.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 26 maggio 2016

Film 1144 - Ace Ventura - L'acchiappanimali

Ho comprato i dvd del primo e secondo episodio e - con mia grande sorpresa! - Poe non li aveva mai visti, così ho proposto subito un recupero in direttissima!

Film 1144: "Ace Ventura - L'acchiappanimali" (1994) di Tom Shadyac
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Sarà che ci sono cresciuto con questo film, sarà che ricordo ancora quando mia nonna mi portò al cinema all'aperto di Rimini a vederlo, di fatto "Ace Ventura" è un cult della mia infanzia davvero intramontabile.
Divertente, selvaggio e pazzo, con un Jim Carrey assoluto mattatore e un colpo di scena finale che da bambino mi sconvolse, questa pellicola è riuscita a regalarmi - nonostante l'ennesima visione - una marea di risate, riportando alla memoria non pochi ricordi.
Mie personalissime scene imperdibili (insieme al finalone con "würstel") sono Ace che fa "conoscenza" con lo squalo alla festa di Ronald Camp e il momento del primo rientro a casa, quando tutta la giungla di animali esce allo scoperto non appena chiusa la porta di casa, a sancire la vocazione francesca dello stravagente detective.
Al di là del mio personale affetto verso questo titolo, comunque, "Ace Ventura: Pet Detective" è un titolo simpatico, pieno di energia, classico esempio di cinema americano spensierato anni '90 ricolmo di stereotipi, perfetto per ogni momento di disimpegno che richieda un filmetto spensierato e divertente. Il risultato finale è palesemente ironico, sciocco e sopra le righe, in ogni caso indimenticabile (scegliete voi se in bene o in male, io da che parte sto l'ho già palesato).
Cast: Jim Carrey, Courteney Cox, Sean Young, Tone Lōc, Dan Marino, Noble Willingham, Troy Evans, Raynor Scheine, Udo Kier.
Box Office: $107.2 milioni
Consigli: Non si può non aver mai visto "Ace Ventura". Piacerà o meno, ma bisogna sapere di cosa si parla! Carrey al picco della sua carriera comica che, solo nel '94 passava al cinema con Ace, "The Mask - Da zero a mito" e "Scemo & più scemo". Dunque un fenomeno di costume vero e proprio che lo elevò a vera e propria star e questo è uno dei titoli (imperdibile) che ne sancì lo status.
Parola chiave: Fiocco di Neve.

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Bengi

lunedì 23 novembre 2015

Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi

Trovato il dvd in super offerta l'ho subito comprato perché avevo un bel ricordo di questa pellicola. E sapevo perfettamente chi l'avrebbe apprezzata insieme a me...

Film 1033: "Ortone e il mondo dei Chi" (2008) di Jimmy Hayward, Steve Martino
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Piacevolmente divertente proprio come la prima volta che lo avevo visto, "Horton Hears a Who!" è un gioiellino dell'animazione contemporanea che a mio avviso ha ottenuto meno successo di quanto non se ne sarebbe in realtà meritato.
Insieme a "Lorax - Il guardiano della foresta", queste pellicole costituiscono gli adattamenti cinematografici più recenti delle pubblicazioni del Dr. Seuss, autore legato alla narrativa per l'infanzia. E, nonostante il target, devo ammettere che entrambe riescono perfettamente a compiacere anche il pubblico adulto grazie a personaggi simpatici e accattivanti, un mondo coloratissimo e molto particolare - pur mantenendo una serie di elementi che replicano la realtà -, una storia semplice, eppure perfettamente riuscita e soddisfacente.
Dunque Ortone e il Sindachì saranno perfetti compagni d'avventura per chiunque volesse scoprire nuove favole dai toni gentili e costruttivi, senza obblighi di politically correct, ma semplicemente oneste e con un messaggio di fondo che spinge al valore del singolo, della singolarità e all'importanza di stare insieme, pur senza sovrastarsi. A me è piaciuto. br/> Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi
Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi
Cast: Jim Carrey, Steve Carell, Carol Burnett, Seth Rogen, Jesse McCartney, Will Arnett, Isla Fisher, Jonah Hill, Amy Poehler, Jaime Pressly, Niecy Nash, Selena Gomez; (versione italiana) Christian De Sica, Paolo Conticini, Veronica Pivetti.
Box Office: $297.1 milioni
Consigli: Carino, divertente, spensierato e con messaggio edificante, "Ortone e il mondo dei Chi" è una pellicola educata, pacata e piacevolissima ad ogni età. Ortone è maledettamente simpatico e devo dire che il doppiaggio romanesco di De Sica non è nemmeno così insopportabile, per cui fatevi sotto e scoprite o riscoprite questo prodotto d'animazione ben confezionato e assolutamente perfetto per questo periodo di feste alle porte.
Parola chiave: Granello.

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Bengi

mercoledì 3 giugno 2015

Film 928 - The Mask - Da zero a mito

La mia amica Jessica mi ha prestato il dvd di questo film da tipo 3 anni, forse di più, e fino a qualche settimana fa non lo avevo ancora visto. Nonostante desiderassi farlo, non c'era mai l'occasione giusta o la compagnia adatta. Poi - ormai avrò rotto con sto tapis roulant - durante un paio di allentamenti, sono riuscito a recuperare la visione. E a restituire il dvd che avevo praticamente rubato.

Film 928: "The Mask - Da zero a mito" (1994) di Chuck Russell
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Film cult della mia infanzia, di "The Mask" non ricordavo nulla a parte la stupenda scena di ballo tra la Maschera e i polizziotti, sequenza che a mio avviso da sola vale la visione. Balli a parte, è stato piacevole riscoprire questo film, trampolino di lancio sia per Jim Carrey, catapultato così nella dimensione delle grandi star, che per Cameron Diaz, bomba sexy capace di catalizzare tutti gli sguardi su di lei: insieme sono una coppia bizzarra, bisogna dirlo, però il duo (trio con la Maschera) funziona stranamente bene sullo schermo.
La trama è semplice: lui timidone finisce preda di lei, pupa di un boss che vorrebbe svoltare e crearsi un proprio giro indipendente. Questi tre soggetti finiranno tutti vittima dello scompiglio creato della maschera che l'impacciato Stanley Ipkiss troverà per caso, un oggetto magico che contiene l'anima del dio norreno Loki e permette a chi la indossa di diventare ciò che vuole (nel suo caso un supereroe deformabile dotato di poteri da cartone animato e di incredibile ironia). Stanley + la maschera sono il binomio protagonista di questa storia, una combinazione esplosiva che, all'epoca, fu un vero e proprio fenomeno mondiale in grado di trasformare questo titolo (il costo per produrlo è stato di 23 milioni di dollari) in un vero e proprio successo commerciale.
Personalmente "The Mask" rimane un cult della mia filmografia, un titolo indimenticabile al quale sarà per sempre affezionato. Lo trovo divertente, simpaticissimo e assolutamente innovativo se consideriamo che parliamo di una pellicola uscita 21 anni fa. Gli effetti speciali sono ancora sorprendenti e Carrey non solo è perfetto per il ruolo (The Mask è un personaggio dei fumetti della Dark Horse creato da John Arcudi e Doug Mahnke ), ma è anche in una forma smagliante, come non lo vediamo da anni - direi da "Una settimana da Dio" -. Rivederlo in questo ruolo, quindi, è stato un piacere e al di là della trama certamente molto semplice e adatta ad una fruizione totalmente spensierata, mi sono davvero goduto la follia caotica di "The Mask - Da zero a mito" come non mi sarei aspettato.
Ps. Candidato all'Oscar per i Migliori effetti speciali, questo film ha perso contro "Forrest Gump". Uhm.
Pps. Scopro con sorpresa che il regista Chuck Russell è lo stesso de "Il re scorpione", titolo che ho visto precedentemente a questo per puro caso!
Film 928 - The Mask - Da zero a mito
Film 2044 - The Mask
Box Office: $351.6 milioni
Consigli: Semplicemente un cult. Forse il titolo più iconico della filmografia di Carrey, "The Mask" è uno di quei film che vedi e difficilmente riesci a toglierti dalla testa. Un turbinio di avventure, colori, effetti speciali, sparatorie, balli sfrenati e gag che, tutto assieme, rende questa pellicola un'esperienza piacevolissima oltre che un titolo certamente unico. Piacevole da riscoprire e perfetto per una serata (un po' nostalgica per alcuni) di puro, divertente, intrattenimento.
Parola chiave: Maschera.

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Bengi

giovedì 28 maggio 2015

Film 925 - Una settimana da Dio

Ormai ho capito che certe cose che vorrei vedere a Luigi non sono gradite. Per recuperarle dovevo solo capire quale fosse l'occasione perfetta...

Film 925: "Una settimana da Dio" (2003) di Tom Shadyac
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Era da un po' che volevo rivederlo, quasi non ricordavo più quale fosse la trama. L'occasione giusta si è presentata grazie alla quotidiana corsa serale, che mi ha concesso di vedere primo e secondo tempo durante due allenamenti: è stato piacevole distrarsi dalla fatica grazie a qualche risata e una storia rilassante.
Ho rivisto volentierissimo questo "Bruce Almighty" infatti, era esattamente quello che mi ci voleva, connubio di leggerezza e spensieratezza utilissimo a dimenticarsi che si sta correndo come pazzi sul tapis roulant, perfetto anche perché certe gag del film sono ormai diventate memorabili. Come dimenticare la scena di Bruce (Jim Carrey) che, investito dei poteri divini, cammina per la strada intonando fiero "I've got the power!" (dalla canzone "The Power" degli Snap!)? O quando insegna al suo cane a fare pipì... in bagno, direttamente nel water? O ancora quando sperimenta le sue nuove "abilità" separando la zuppa come fossero le acque del Mar Rosso? Insomma, di scene iconiche ce ne sono in quantità.
Il punto, poi, era proprio quello: ricordavo bene tutte quelle scene geniali, divertenti e irriverenti legate ai poteri divini di Bruce, ma di fatto non molto del resto della trama. Che, chiaramente, non ha niente di speciale e segue le necessità di portare sullo schermo il puro divertimento, la novità degli effetti speciali fatti come si deve e, non ultimo, le plastiche capacità espressive di Carrey, suo marchio di fabbrica grazie a una filmografia che per un po' ha puntato principalmente su quella specifica abilità. Poco male, "Una settimana da Dio" promette spasso ed è esattamente ciò che si ottiene.
Quindi direi che la scelta è stata azzeccata, questa commedia dal sapore divino è riuscita nuovamente a farmi sorridere e, devo ammettere, parte da un'idea interessante, anche se di fatto qui non sviluppata: cosa faremmo se fossimo investiti dei poteri di Dio stesso? Cosa diventeremmo, o chi, se disponessimo delle sue illimitate potenzialità? E' una bella domanda, da porsi magari a film finito. Qui non c'è troppo spazio per la riflessione interiore e le spicce lezioni di vita che il protagonista impara sono le solite che ogni pellicola per la distribuzione di massa inserisce quando si tratta di parlare di religione: ascoltare il prossimo, rispettare sé stessi e Dio, non essere egoisti, eccetera eccetera. Giustamente la sede per le interrogazioni spirituali non era questa e a parte riportare la pace nel mondo di Bruce, della sua fidanzata (Jennifer Aniston) e, sì, anche di Dio (Morgan Freeman), il film non si spinge oltre. Meglio così, stiamo parlando di una commedia e il risultato finale doveva essere proprio quello che la storia propone.
Ps. Cameo di Tony Bennett, oggi conosciuto anche dai più giovani grazie alla sua collaborazione musicale con Lady Gaga.
Box Office: $484.6 milioni
Consigli: Divertente, con un Jim Carrey in splendida forma, questo "Una settimana da Dio" ingrana la marcia giusta non appena compare in scena Dio. La rivalità tra Bruce e il perfettino Evan Baxter (Steve Carell) verrà sfruttata nel successivo e più debole sequel dal titolo "Un'impresa da Dio", anche se il suo personaggio dà il meglio di sé nella fantastica scena di lettera impazzita del goppo durante la diretta tv, anche quella già cult. Insomma, per farsi qualche risata spensierata, sia da soli che tra amici, di sicuro questo è un titolo da tenere in considerazione nonostante i 12 anni ormai passati dalla sua realizzazione. E' ancora in grado di far ridere, nonostante le scene viste e riviste. Quasi un classico del suo genere.
Parola chiave: La vita è un biscotto ma se piove si scioglie.

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Bengi

domenica 18 aprile 2010

Film 105 - A Christmas Carol

Con il mio solito tempismo, ho visto un film dedicato al Natale. E a tratti mi sono pure addormentato... No bene.


Film 105: "A Christmas Carol" (2009) di Robert Zemeckis
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "A Christmas Carol" fa parte di quei film di Zemeckis che, una volta terminati, ti lasciando quel senso di insoddisfazione. Hai l'impressione che, in effetti, non sia successo nulla durante tutta la storia. Ma perchè, perchè, perchè, Peppina?!
Questa sensazione l'ho avuta la prima volta guardando "Polar Express", dove il tempo del racconto è breve e succedono tante piccole cose che, insieme, non soddisfano tanto da 'rendere sazio' chi guarda. Manca qualcosa, insomma. Idem per "La leggenda di Beowulf" (che film strano...) e, in certi versi anche per "Cast Away" e "Contact". Tranne l'ultimo, nessuno di questi è stato un film che non mi sia piaciuto affatto. Solo mi sembrava sempre che dovesse esserci dell'altro, che il cerchio si richiudesse troppo in fretta.
Qui è uguale. Si parte speranzosi di avventure magiche accompagnati dai tre fantasmi del Natale, mentre, invece, alla fine il 'giro turistico' nella vita di Scrooge non è soddisfacente quanto si potesse sperare. Non che sia brutto, ripeto, ma non convince al 100%.
Molti i momenti morti, tra l'altro, dedicati tutti all'espressione di un determinato particolare che prende spazio nella storia in maniera esorbitante. Così lo Scrooge che deve lasciare una monetina al becchino, il fantasma del socio in affari morto che ritorna a far visita al vecchio, il fantasma del Natale Passato e la sua voce bisbigliosa, il fantasma del Natale Presente e la risalta infinita.
Di buono c'è da dire che Zemeckis è stato ed è uno dei pionieri dell'utilizzo della computer grafica e ad oggi è forse colui che più crede nella possibilità di utilizzare attori veri per creare alter ego fittizi capaci di sostenere il corso di un intero film senza cedere al ridicolo o scivolare nell'avvilimento della categoria attoriale. Forse, però, il regista-sceneggiatore-produttore, dovrebbe ricordarsi che non basta accontentare la vista con spettacolari immagini irrealizzabili altrimenti senza il pc, ma bisogna ricordarsi di aggiungere una storia che valga la pena di essere raccontata.
Per concludere: Jim Carrey rende le sue smorfie caratteristiche (vedi "Colpo di fulmine: il mago della truffa") divertenti anche in versione computer grafica. Riconoscibili anche gli altri attori: Bob Hoskins e Colin Firth in primis, un po' meno facili da individuare Robin Wright (già in "La leggenda di Beowulf" per Zemeckis) e Gary Oldman.
Consigli: Anche se era uscito un 3D, a mio parere non ce ne sarebbe stato davvero bisogno. Ultimamente si punta un po' troppo sullo 'speciale' e un po' troppo poco sulle basi caratteristiche di un qualsiasi genere di film.
Parola chiave: Solitudine.




Ric

mercoledì 7 aprile 2010

Film 100 - Colpo di fulmine: il mago della truffa

E ci siamo arrivati, FINALMENTE!!! La centesima recensione è qui!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Per festeggiare, un po' di novità!
Il film n°100 l'ho visto in ANTEPRIMA NAZIONALE (se la fanno a Bologna non è un buon segno...) al cinema Oden giovedì 1° aprile. Ed è anche il primo film per cui ho preso appunti sulla nuovissima agenda che la Sini mi ha regalato pro recensioni blog! Ecco la prima persona che ha investito un piccolo capitale per la causa HollywoodCiak! Ho uno sponsor?


Film 100: "Colpo di fulmine: il mago della truffa" (2009) di Glenn Ficarra, John Requa
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Non posso non cominciare a parlare di questo film senza tirare subito fuori la questione del titolo: "I Love You Phillip Morris" non si può in alcun modo tradurre con questa cazzata che ricorda solo il programma tv di Italia1 targato anni '90. Io mi RIFIUTO. Questa è palese censura, perfino mio padre voleva andarlo a vedere credendo che fosse una roba tipo azione-poliziesco. Ma gente, sveglia!!! No, questo film è gay ovunque! Ma perchè solo in Italia si cambiano i titoli ai film? Mi ripeterò, ma non è mai chiaro abbastanza, evidentemente: se uno sceneggiatore sceglie un titolo per la sua opera, quello DEVE rimanere! Non si cambia il titolo alla 'Divina Commedia', no? Boh, sono sempre di più senza parole. E poi la censura in Italia non c'è...
Comunque in questo film ho trovato la recitazione di Jim Carrey funzionale al personaggio sopra le righe. Le smorfie che un tempo appartenevano a "The mask - da zero a mito" (e anche su questo titolo ce ne sarebbe da dire...) oggi sono sul viso decisamente invecchiato del super-checca Steven Russell, che nella vita, dopo la sua dichiarazione gay a moglie e figlia, ha deciso di dedicarsi al lusso più sfrenato. Ma come fare, se la vita omosex costa tanto cara? Si truffa. L'escamotage è divertente, il film sorprende e piace nel primo tempo, sbanda nel secondo e fa sbadigliare un po'. Sicuramente è un film dai toni surreali e decisamente non è convenzionale. In molti momenti mi ha ricordato chiaramente alcuni film di Carrey, come "Bugiardo bugiardo" e "Dick e Jane - operazione furto", ma anche il "Prova a prendermi" con DiCaprio o il recente "L'uomo che fissa le capre" con Glooney e McGregor. Lo stesso McGregor che qui interpreta un ruolo so so gay! Sembra uno dei Village People con quell'orecchino. E' maledettamente anni '80 secondo me.
Per il resto, comunque, non mi ha particolarmente sorpreso o lasciato soddisfatto. All'uscita del cinema Claudio mi ha suggerito di scrivere nel blog che questo film faceva schifo. A me, personalmente, non ha proprio schifato perchè certe battute o gag le ho trovate divertenti, però sicuramente mi aspettavo qualcosa di più frizzante e glitterato, colorato e arcobaleno. Invece rimangono solo poche cose alla fine del film: gay = spendaccione; i soldi comprano la serenità altrui; in prigione si vive di 'servizietti'.
In sintesi direi godibile, qualche punto in più solo perchè sono entrato gratis. Altrimenti, forse, sarei stato un po' più negativo...
Ps. Ovviamente posto il trailer inglese, perchè in quello italiano sembra una commedia per famiglie...
Consigli: Non è il grande ritorno di Carrey. Per gli appassionati della sua mimica facciale questo sarà un veloce tuffo nel passato, senza toccare mai i picchi di comicità, però, cui ci aveva abituati. Ma una cosa sorprende: è una storia vera!
Parola chiave: Prigione.




Ric

sabato 9 gennaio 2010

Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi

Questo film mi è stato consigliato da una collega antipatica.


Film 53: "Ortone e il mondo dei Chi" (2008) di Jimmy Hayward, Steve Martino
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Siamo nel 2008 e IMDb, mio fedele database, mi informa che un certo "Horton Hears a Who!" sbanca il botteghino USA. E penso: "Ma che cazzo di titolo c'ha sto film?!". Apro la scheda e scopro che è un cartone animato su un elefante. "Non lo vedrò mai!".
Errore! Anzi, un casino di errori! L'idea di film strampalato che potesse piacere solo agli americani mi aveva portato fuori strada! "Ortone e il mondo dei Chi" è un film fantastico! Dico sul serio, l'ho adorato e non me ne vergogno! Mi rode solo che me l'abbia consigliato quella stronza (riciclo l'appellativo affibbiatomi da lei la vigilia di Natale).
Innanzitutto Ortone è l'elefante più gay che io abbia mai visto. Sì, perfino di Dumbo! E non a caso lo doppia Christian De Sica. E' un elefante con tanto cuore e decisamente un pochino fuori di testa. E, per le sue enormi orecchie (non alla Dumbo, normali orecchie da elefante), unico essere della foresta che riesce a sentire le voci dei Chi che provengono dal loro pianeta-granello! Ovviamente tutti danno del pazzo a Ortone, ma lui, ostinato, decide di salvare la città di Chinonsò! Così inizia il viaggio che porterà il simpaticissimo elefante a trovare una dimora adatta a quel granello di - polvere? - su cui risiedono i suoi nuovi amici. Naturalmente non mancheranno le avversità, fino al culmine finale in cui gli animali della foresta - impazziti - capitanati dalla cattivissima Cangura (che nel marsupio porta sempre suo figlio e, quando lo sgrida, lo manda in camera sua!!!) che vuole vedere Ortone rinchiuso. Solo unendo le voci di tutti i Chi la città-granello riuscirà a farsi sentire dagli animali della foresta che, rinsaviti, aiuteranno Ortone a mettere al sicuro i nuovi piccolissimi amici!
Il film, inutile dirlo, è più adatto ai bambini, ma me lo sono gustato con estremo piacere. Ho perfino riso sino alle lacrime per alcune gag. Certo, ero ben predisposto, però credo valga la pena di dare una chance a questa pellicola, in Italia forse un po' trascurata. Diverte in maniera semplice, non volgare, e ha decisamente un buon ritmo! Per i più piccoli, poi, numerose lezioni da imparare: non avere paura del diverso, fare squadra, l'importanza della vita di ognuno, non dare per scontato certe evidenze (solo perchè uno è piccolo non vuol dire che non valga niente) e, soprattutto, saper perdonare.
Per chi ne ha voglia, è decisamente un ottimo film d'animazione, da vedere tentando di ricordare che, nonostante tutto, la stronza che te l'ha consigliato ti ha suggerito bene. Perdono in vista? Io dubito, ma magari se riguardo "Ortone e il mondo dei Chi" e imparo meglio la lezione...
Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi
Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi
Consigli: Feste di Natale appena passate, ma comunque è un ottimo regalo per figli, nipotini o amici più piccoli. Per poi vederlo in loro compagnia!
Parola chiave: JoJo



#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 19 novembre 2009

Film 11 - Bolt

Non sapendo cosa guardare dopo "Non è mai troppo tardi", ieri sera ho optato per un cartone animato, per andare sul sicuro ed evitare di affaticare la mente dato che stamattina la sveglia suonava alle 8.30...


Film 11: "Bolt" (2008) di Byron Howard, Chris Williams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dunque dunque dunque, che ne facciamo di questo film? Sono combattuto. Ultimamente mi pare che mi piaccia quasi qualsiasi cosa io veda, ma devo ammettere che in questo caso provo un doppio sentimento. Da un lato il film ha delle gag divertenti, è godibile e i personaggi-spalla sono il vero punto di forza; dall'altro rivedo in questa pellicola la solita storia made in Disney. La differenza con gli altri cartoni usciti ultimamente è che qui la Pixar non c'è. Quindi, mentre guardavo il film, mi sono domandato: e se fosse stato un film Pixar? Ho letto un sacco di critiche entusiastiche sui loro film - solitamente in gemellaggio con la Disney - e dunque non ho potuto fare a meno di chiedermi se con loro questo film avrebbe avuto altri risvolti. Innanzitutto se la trama fosse stata meno scontata. Sono riuscito spesso ad anticipare le battute di Bolt e della amica gatta per quanto erano prevedibili. Inoltre il modello del film è palesemente plasmato sull'originalissima idea del "Truman Show" di Peter Weir, dove la finzione per molti è la realtà di uno. Qui Jim Carrey è Bolt, Ed Harris è il regista, Laura Linney è Penny e non è nemmeno troppo difficile fare il collegamento. Anche se, pure in questo caso, l'idea mi piace perchè mi ha incuriosito: come reagirà Bolt quando scoprirà di non avere più i poteri? Come potrà cavarsela dovendo girare gli USA? In chi troverà la forza di reagire? Peccato che le risposte a queste domande non abbiano sempre sguazzato nell'originalità.
Però, nota stra-positiva, il criceto mitomane è stupendo, l'ho adorato con tutto il cuore. E' pazzo, dice cose allucinanti ed è sempre esaltato per le nuove avventure: non gli si può resistere!
Insomma, il film è piacevole e si guarda volentieri sdraiati sul divano in attesa di riprendere la propria vera vita. Ps. Raul Bova doppia molto meglio di Fabio Volo!
Consigli: Ripassare "The Truman Show" per fare il giochino delle somiglianze/differenze con "Bolt" sarebbe un'idea interessante.
Parola chiave: Criceto: "Drin drin... Chi è?... Il destino?!... Aspettavo da tempo la tua chiamata!"




Ric