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giovedì 25 giugno 2020

Film 1729 - Captain Marvel

Intro: Quando esce un nuovo Marvel, noi ci fiondiamo al cinema. Quando sei ad Auckland, però, aspetti di andarci il giorno in cui il film è in sconto (visto il prezzo), per cui mentre aspettavo di poter andare a recuperare questo film, avevo già sentito qualche opinione in proposito e non tutte positive.
Film 1729: "Captain Marvel" (2019) di Anna Boden, Ryan Fleck
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: vedendo questo film ricordo che ho pensato che fossi contento per Brie Larson che, dopo una serie di ruoli minori, poi un Oscar, poi la necessità di confermarsi quale star hollywoodiana, è riuscita a trovare un ruolo degno di essere interpretato (nonché estremamente mainstream e popolare).
"Captain Marvel" non è il miglior film dell'universo Marvel, ma è un film che funziona per diverse ragioni: la prima è sicuramente Larson che è perfetta per il ruolo; seguono diversi altri motivi tra cui annovero l'atmosfera retrò, il parallelismo con "Top Gun", il tono divertito e il ritmo che tiene per la maggior parte del film. Insomma, questa pellicola riesce nel non semplicissimo intento di continuare l'arco narrativo creato fino a questo punto, aggiungendo l'ennesimo nuovo punto di vista che deve andare a caratterizzare il nuovo personaggio introdotto, ma deve anche rispettare il canone fin qui veicolato con i titoli precedenti. A me pare che l'operazione sia decisamente riuscita.
Ps. Posso solo dire che il poster non mi piace?
Cast: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Annette Bening, Clark Gregg, Jude Law, Akira Akbar, Mckenna Grace.
Box Office: $1.128 miliardi
Vale o non vale: Due delle curiosità che hanno spesso catalizzato l'attenzione della stampa americana rispetto a questo film riguardano un paio di primati, che mi hanno lasciato un po' perplesso più che altro perché ad oggi sono conquiste che è ancora necessario sottolineare rispetto a un prodotto del genere. "Captain Marvel", infatti, è stato il primo titolo Marvel co-diretto (nemmeno diretto...) da una donna e il primo film con protagonista un supereroina ad abbattere il muro del miliardo di dollari di incasso al botteghino mondiale.
Non voglio fare di questo post uno statement, quindi mi limiterò a dire che, nonostante la rinfrescante ondata di inclusione e ampliamento di tematiche e punti di vista, se perfino nel proficuo mondo dei supereroi ci si deve ancora stupire che il genere del/la protagonista non sia rilevante siamo ancora decisamente in un grosso pantano.
Dovremo aspettare "Wonder Woman 1984" e "Mulan" per capire a che punto della questione siamo, nella speranza che le storie siano sufficientemente buone da valorizzare il prodotto finale affinché non ci si debba più stupire che, con una donna a portare tutta l'operazione commerciale sulle spalle, le probabilità di una hit commerciale è probabile quanto con un protagonista maschile. Nel frattempo, guardatevi "Captain Marvel" con spensieratezza: il film è fatto bene, Brie Larson è magnifica e perfetta nel ruolo e tutta l'operazione funziona.
Premi: /
Parola chiave: Emotions.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 29 dicembre 2015

Film 1059 - Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate

Ho rivisto tutta la saga solo per poter rivedere questo film di cui avevo appena comprato il dvd. Eccomi, quindi, al capitolo conclusivo (di nuovo)!
Film 1059: "Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate" (2014) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nuova, mastodontica impresa compiuta per Peter jackson che, dopo i fasti de "Il signore degli anelli", bissa con il suo "Lo Hobbit" e porta a casa gli stessi quasi 3 miliardi di dollari incassati con la precedente trilogia (certo questa è costata qualcosa come 400 milioni in più, ma chi siamo noi per giudicare?).
In ogni caso, la prima e unica volta in cui mi ero dedicato al capitolo conclusivo su Bilbo e gli amici nani non ero rimasto pienamente soddisfatto. O meglio, il confronto con "Il ritorno del re" si faceva costantemente sentire e, inevitabilmente, al momento ha un po' alterato la mia visione d'insieme. Di fatto "Lo Hobbit 3" non è malaccio, anzi, tutta la trilogia funziona bene e regala ai personaggi creati da Tolkien uno spazio dignitoso e coerente oltre che, sono sicuro, indelebile all'interno della cinematografia contemporanea. Insomma, non sarà epica come l'avventura di Frodo verso il Monte Fato, ma anche qui siamo davanti ad una storia con molto da dire e mostrare.
Il risultato finale è molto buono, anche se forse, per quanto mi riguarda, un po' troppo fiabesco nella realizzazione delle immagini in computer grafica. Gli effetti speciali sono sempre spettacolari, ma non rendono totalmente giustizia ai personaggi completamente inventati come orchi e goblin; il drago Smaug è fantastico, stupendamente realizzato, al pari delle scene di guerra, sempre di grande impatto grazie anche alla regia di Jackson, vero maestro da questo punto di vista. Del resto se siamo sopravvissuti ad oltre un'ora non-stop di battaglia al Fosso di Helm è solo grazie a lui e alla sua maestria (e del montaggio) nel proporre la narrazione.
In definitiva, dunque, un buon capitolo conclusivo, meno lungo dei precedenti due, epico a sufficienza - nella misura in cui lo è stata l'avventura di Bilbo e Thorin - e di grande intrattenimento. Confrontare tutta l'operazione con la precedente trilogia a questo punto non ha molto senso perché, pur collegate, per toni, trama, realizzazione e identità differiscono l'una dall'altra anche se a prima vista potrebbe non sembrare. "The Hobbit: The Battle of the Five Armies" è un bel film (corale) di guerra e d'azione.
Film 494 e 496 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 616 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 1050 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 641 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 701 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 1052 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 855 - Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate
Cast: Martin Freeman, Ian McKellen, Richard Armitage, Evangeline Lilly, Lee Pace, Luke Evans, Benedict Cumberbatch, Ken Stott, James Nesbitt, Cate Blanchett, Ian Holm, Christopher Lee, Hugo Weaving, Orlando Bloom, Graham McTavish, William Kircher, Stephen Hunter, Dean O'Gorman, Aidan Turner, John Callen, Peter Hambleton, Jed Brophy, Mark Hadlow, Adam Brown, Sylvester McCoy, Stephen Fry, Billy Connolly, Manu Bennett, Bret McKenzie, Mikael Persbrandt, Ryan Gage, Christopher Lee.
Box Office: $956 milioni
Consigli: Chiaramente ha senso guardarlo a seguito della visione dei precedenti due altri titoli del franchise, ma secondo me potrebbe funzionare abbastanza bene anche senza il preambolo. Nomination all'Oscar per il montaggio sonoro (forse un po' poco), un incasso stellare, il cast al gran completo, una conclusione agrodolce, un drago che forse potevamo salutare nel precedente capitolo, un anello che, ahinoi, arriverà sano e salvo alla Contea e tanto, tanto altro ancora. I motivi per vedere quest'ultimo hobbit ci sono e sono tanti, non fosse solo perché si tratta di un buon film d'azione carico di effetti speciali e scontri all'ultimo sangue.
Parola chiave: Arkengemma.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 16 dicembre 2015

Film 1054 - Guardiani della Galassia

Lo avevo rivisto da pochissimo, ma mi era capitata l'occasione di comprare il dvd e, avendo in aggiunta scoperto che Licia non lo aveva mai visto... Non ho saputo resistere!
Film 1054: "Guardiani della Galassia" (2014) di James Gunn
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Bello, bello, bello! Divertente, ironico, ben girato, con scene d'azione pazzesche, un protagonista con la faccia da schiaffi e una banda di svitati che, tutto insieme, costituisce un ottimo blockbuster tutto azione, effetti speciali e nostalgia (ah, questa colonna sonora...).
Insomma, senza volermi dilungare troppo, dico solo che anche alla terza visione di "Guardians of the Galaxy" la mia opinione positiva non è cambiata. Anzi, a dirla tutta è pure migliorata!
Licia ha gradito, io ho gradito... Ora ci tocca attendere il 2017 con "Guardiani della Galassia 2"... - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Film 2193 - Guardians of the Galaxy Vol. 3
Cast: Chris Pratt, Vin Diesel, Bradley Cooper, Zoe Saldana, Dave Bautista, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close, Benicio del Toro, Laura Haddock, Sean Gunn, Nathan Fillion, Ophelia Lovibond e Josh Brolin.
Box Office: $773.3 milioni
Consigli: Tra i film d'azione commerciali usciti negli ultimi tempi, questo è uno dei più riusciti. Ironico, spassoso, con effetti speciali mozzafiato e un cast super, "Guardiani della Galassia" è l'intrattenimento perfetto per una serata piacevole e senza pensieri. Chris Pratt è un protagonista perfetto, Groot (Vin Diesel) una spalla inaspettatamente efficace.
Parola chiave: Awesome Mix Vol. 2.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 dicembre 2015

Film 1052 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

Continuando la saga in vista dell'ultimo capitolo...
Film 1052: "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" (2013) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: I secondi capitoli delle saghe sono sempre i più difficili da produrre, perché non hanno un inizio vero e proprio e, peggio ancora, non conducono a nessuna fine. Lo dimostra anche "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" che, in un finale sempre più interessante, spezza in tronco la narrazione e rimanda Smaug al film successivo, in vista di uno scontro col drago che si prospetta epico.
Comunque, nonostante la collocazione "a metà", questo episodio riesce bene a Jackson che dà il meglio di sé nelle scene di battaglia, davvero spettacolari e coinvolgenti. I nani, nonostante all'apparenza non molto ginnici, sono invece un gruppo piuttosto movimentato e non si risparmiano quando è il momento di menarle a tutti, per cui il risultato finale è una pellicola molto dinamica e d'azione che ci fa dimenticare l'inizio un po' lento - seppur bello - della saga e ci riporta a ritmo sostenuto verso l'obiettivo di questa compagnia: riconquistare il regno dei nani e rubare l'Arkengemma al drago.
Il cast è sempre molto ricco, ritroviamo Bloom nei panni di Legolas e si introduce l'unica presenza femminile a cui spettino più di 10 battute: Tauriel (Evangeline Lilly); il risultato finale è buono e conduce senza sosta al terzo e ultimo titolo di una saga ben fatta, anche se meno trascinante della precedente ("Il Signore degli Anelli").
Film 494 e 496 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 616 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 1050 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 641 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 701 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 855 - Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate
Film 1059 - Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Cast: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Benedict Cumberbatch, Evangeline Lilly, Lee Pace, Luke Evans, Stephen Fry, Ken Stott, James Nesbitt, Orlando Bloom, Graham McTavish, William Kircher, Stephen Hunter, Dean O'Gorman, Aidan Turner, John Callen, Peter Hambleton, Jed Brophy, Mark Hadlow, Adam Brown, Sylvester McCoy, Manu Bennett, Bret McKenzie, Cate Blanchett, Mikael Persbrandt, Ryan Gage.
Box Office: $958.4 milioni
Consigli: Ha sempre senso considerare le saghe nella loro interezza, anche se preso singolarmente "The Hobbit: The Desolation of Smaug" si fa vedere benissimo. Pieno d'azione, effetti speciali sempre funzionali allo spettacolo e scenografie e costumi da sogno, questo film tiene compagnia e riesce nell'intento di stupire e intrattenere in vista del finale col botto (leggi l'ennessima battaglia finale estrema e definitiva).
Parola chiave: Dì di Durin.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 13 agosto 2015

Film 974 - Guardiani della Galassia

Avevo un sacco voglia di rivedere questo film e ne ho approfittato appena Skygo lo ha messo in programmazione!

Film 974: "Guardiani della Galassia" (2014) di James Gunn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: C'è qualcosa in "Guardians of the Galaxy", una sorta di animo scherzoso e un po' farabutto che lo rende irresistibile, proprio come la faccia da schiaffi del protagonista Star-Lord/Chris Pratt. La conferma di quanto in effetti mi sia piaciuto il film l'ho avuta con questa seconda visione, oltre che molto attesa anche molto apprezzata: grandi scene d'azione, un gruppo di protagonisti svitati, un'avventura emozionante ed effetti speciali fantastici! E un appeal retrò garantito dalla magnifica colonna sonora, il cui volume due (in arrivo con la seconda parte della saga nel 2017) sono sicuro sarà altrettanto magnetico.
Un ottimo esempio di blockbuster, riuscito a conquistare pubblico e critica (incasso stratosferico e 2 candidature all'Oscar per trucco ed effetti speciali) e capace di intrattenere e divertire in maniera davvero efficace.
Ora la smetto con tutti questi elogi e finisco qui: "Guardiani della Galassia" bello.
Ps. Super cast assolutamente da elencare: Chris Pratt, Vin Diesel, Bradley Cooper, Zoe Saldana, Dave Bautista, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close, Benicio del Toro, Laura Haddock, Sean Gunn, Nathan Fillion, Ophelia Lovibond e Josh Brolin.
- The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Film 2193 - Guardians of the Galaxy Vol. 3
Box Office: $774.2 milioni
Consigli: Il cinema commerciale al suo meglio, una delle pellicole dell'anno scorso più riuscite, divertente e spassosa, con una miriade di personaggi assurdi e godibili, per un risultato finale d'impatto (anche un po' perché ne esplode di roba!). Consigliato per chi ama titoli leggeri, a cui piacciono le avventure intergalattiche e le compagnie strane oltre che la bella musica. Ma poi, diciamocelo, può piacere un po' a tutti.
Parola chiave: Il Collezionista.

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Bengi

venerdì 16 gennaio 2015

Film 859 - Lincoln

Filmografia natalizia atto secondo.

Film 859: "Lincoln" (2012) di Steven Spielberg
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ho comprato il dvd di questo film poco prima delle feste sia perché era in offerta (così ho preso anche quello di "Blue Jasmine", sia mai che non ho la filmografia completa di Cate Blanchett), sia perché avevo voglia di rivederlo. Il primo assaggio di "Lincoln", infatti, era stato al cinema in Lussemburgo, visione chiaramente in inglese, ma soprattutto senza sottotitoli, motivo per il quale non ero riuscito ad afferrare proprio tutte tutte le battute (soprattutto quelle relativamente alle leggi e al codice giuridico). Una seconda visione in italiano mi sembrava più alla mia portata, soprattutto considerate le fatiche delle feste.
Nonostante non si può certo dire che sia un film leggero per tutte le occasioni, ho rivisto volentieri l'ultima fatica registica di Spielberg, misto drammatico-biografico che tocca delicate questione come schiavitù, Guerra Civile americana e omicidio del presidente Lincoln. Il buon cast di attori Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader, Hal Holbrook, Tommy Lee Jones, John Hawkes, Lee Pace, Gloria Reuben, l'interessante e ben realizzata storia e una certa curiosità relativamente al sistema giuridico in generale mi hanno ben disposto nei confronti di questo titolo che, all'epoca, mi era piaciuto ma fatto un po' innervosire per lo scippato Oscar a Hugh Jackman (per "Les Misérables") e il mancato riconoscimento a Tommy Lee Jones. E' evidente che l'interpretazione di Daniel Day-Lewis sia una di quelle che sarà ricordata nel contesto del cinema mainstream anche se, ripeto, avrei preferito vedere Jackman finalmente celebrato per il suo buon lavoro.
Comunque la sensazione che mi ha lasciato questa pellicola mi ha ricordato quella che quando ero piccolo mi rimaneva di certi film(oni) che ciclicamente rivedvi - in tv, in videocassetta - e che, anche se straconosciuti, per qualche motivo guardavi sempre volentieri. Non c'è bisogno che siano titoli 'preferiti', semplicemente sono film che, per un motivo o per un altro, ti rimango impressi, ti danno questa sensazione di sicurezza: li vedi e non ci sarà delusione, perché anche se il tempo passa continueranno a piacerti. Ora, non so se effettivamente anche per "Lincoln" sarà così, ma, ripeto, la sensazione, l'impressione è stata quella. O forse è solo che Steven Spielberg è ancora in grado di fare la sua magia...
Ps. 2 Oscar: Miglior attore protagonista e Migliori scenografie su 12 nomination.
Film 506 - Lincoln
Box Office: $275.3 milioni
Consigli: 150 minuti di pellicola sotirco-biografica su vita, morte e miracoli del Presidente Lincoln non sono, mi rendo conto, cosa per tutti. Se ci aggiungiamo che, oltre al ritratto (minuzioso) del 16esimo presidente degli Stati Uniti, in mezzo ci sono una Guerra Civile (sudisti vs nordisti) e la questione dell'abolizione della schiavitù, diciamo che le cose non si fanno più semplici. Day-Lewis e Lee Jones sono i due per i quali davvero vale la pena dare una chance a questo prodotto cinematografico, per non parlare del fatto che la direzione di Spielberg è, in questo caso, riuscita e sensata ("War Horse" è stato uno scivolone imbarazzante). Io consiglio "Lincoln" anche solo per farsi un'idea storica o non dimenticare che la questione dell'uguaglianza è un tema ancora oggi molto attuale.
Parola chiave: Confederati.

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Bengi

venerdì 14 novembre 2014

Film 817 - Guardiani della Galassia

Attesissimo!!!

Film 817: "Guardiani della Galassia" (2014) di James Gunn
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika (che ha dormito più o meno dal decimo minuto in poi)
Pensieri: Premesso che avevo lavorato 2 giorni a questo post e nel giro di un secondo, qualche minuto fa, l'ho cancellato irrimediabilmente, cercherò in maniera concisa di riassumere i concetti precedentemente espressi cercando di mitigare la mia incommensurabile delusione e frustrazione.
Ciò detto, "Guardians of the Galaxy" è una pellicola ben confezionata e riuscita, un titolo d'intrattenimento divertente, avvincente, con ottimi protagonisti ed effetti speciali che incollano lo spettatore alla sedia.
Il cast è piuttosto ben fornito - considerando anche certi cameo come quelli di Glenn Close e Benicio del Toro - e Chriss pratt è un magnifico protagonista, tornato in super gran forma e in grado di dimostrare di riuscire perfettamente a trascinare da solo una pellicola commerciale ad altissimo budget. Non che la sua carriera fosse in declino (è uno dei protagonisti del fortunato "Parks and Recreation"), ma non si può certo dire che a livello internazionale fosse una superstar. Certamente questo titolo e tutti quei rinati addominali hanno aiutato a rispolverare un attimino la sua stella.
Suoi compagni di viaggio qui sono il magnifico Groot, che colpisce subito l'immaginario dello spettatore sia perché è un albero semi parlante - dico semi perché dice una sola frase - sia perché proprio perché l'unica cosa che sa dire è il suo nome lo catapulta direttamente nel magico luogo dei personaggi teoricamente inutili ma nella realtà realizzati in maniera geniale. Solo in America, infatti, sarebbe potuto venire in mente di utilizzare una star (Vin Diesel) per doppiare un personaggio che dice solo "Io sono Groot" e riuscire a farla passare per una filata pazzesca! Così come sono riusciti a caratterizzare ottimamente Rocket, il procione antropomorfo doppiato in originale da Bradley Cooper. Completano il gruppo la mai-nella-sua-pelle Zoe Saldana, sempre perfetta per il ruolo indipendente dalla galassia del suo personaggio (vedi "Star Trek" 1 e 2 o "Avatar"), e Dave Bautista nei panni di Drax, personaggio che non avevo minimamente considerato ma che di fatto è molto più interessante e incisivo di quanto pensassi.
Con questo ottimo team di personaggi protagonisti e una storia ben scritta, questa prima avventura dei Guardiani - traduco dall'intro di IMDB "Un gruppo di criminali spaziali è costretto a lavorare insieme per fermare il fanatico Ronan l'accusatore dal distruggere la galassia" - è assolutamente riuscita. I Marvel Studios si confermano leader nella produzione di blockbuster e non stupisce affatto che sia già in programma il sequel di questo film che, insieme al secondo "Captain America", quest'anno è stato il titolo commerciale per eccellenza.
Ps. Da non sottovalutare la stupenda colonna sonora (#1 nella Billboard americana) che spazia tra vari successi anni '60 e '70! - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Film 2193 - Guardians of the Galaxy Vol. 3
"Guardians of the Galaxy: Awesome Mix Vol. 1"

No.TitleArtist(s)Length
1."Hooked on a Feeling"  Blue Swede2:52
2."Go All the Way"  Raspberries3:21
3."Spirit in the Sky"  Norman Greenbaum4:02
4."Moonage Daydream"  David Bowie4:41
5."Fooled Around and Fell in Love"  Elvin Bishop4:35
6."I'm Not in Love"  10cc6:03
7."I Want You Back"  The Jackson 52:58
8."Come and Get Your Love"  Redbone3:26
9."Cherry Bomb"  The Runaways2:17
10."Escape (The Piña Colada Song)"  Rupert Holmes4:37
11."O-o-h Child"  Five Stairsteps3:13
12."Ain't No Mountain High Enough"  Marvin Gaye and Tammi Terrell2:29
Total length:
44:35
Box Office: $768 milioni
Consigli: Se si amano i titoli commerciali ad alo budget, le storie nello spazio - anzi, le avventure - o in generale i titoli tratti dai fumetti, questo "Guardiani della Galassia" è un ottimo esempio da tenere in considerazione. Divertente, di grande intrattenimento, ben realizzato e visivamente coinvolgente, per non parlare dell'effetto nostalgia che la musicassetta provoca!, questa pellicola apre un nuovo capitolo delle storie Marvel prescindendo dall'universo degli Avengers perfetta per regalare nuove emozioni e affacciarsi a nuovi traguardi. Per il pubblico è solo un piacere da guardare!
Parola chiave: Orb.

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Bengi

lunedì 28 aprile 2014

Film 701 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

In volo verso New York, questo è il primo film che decido di vedere nella lunga attesa per arrivare! Nonostante pochi giorni prima avessi appena comprato il dvd e attendesi di vederlo, comodo comodo, sul mio divano...

Film 701: "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" (2013) di Peter Jackson
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Lo avevo sia sopravvalutato che sottovalutato. Dipende dal punto di vista.
Sopravvalutato perché le mie aspettative prima di vedere questo secondo 'Hobbit' erano altissime, cariche di ricordi relativi a "Il signore degli anelli" e giustificate anche da un "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" piuttosto ben riuscito (e capace di non poche connessioni con la saga precedente). Sottovalutato perché, ora che l'ho visto per la seconda volta, mi rendo conto che "The Hobbit: The Desolation of Smaug" non è così malvagio come mi era parso alla prima visione.
In un bilanciamento di impressioni ora più equilibrato, posso dire che "Lo Hobbit 2" è una pellicola divertente, spensierata e certamente ricca di avventura, anche se decisamente inferiore rispetto, per esempio, a "Il signore degli anelli - Le due torri". Ciononostante, nell'ottica della trilogia de "Lo Hobbit", è un episodio in linea con i toni più scherzosi o spensierati legati ad entrambi i mondi dei nani e degli hobbit. L'errore sta nel non confondere le due saghe di Jackson che, seppure si assomigliano, non sono la stessa cosa.
3 nomination all'Oscar (effetti speciali, montaggio e missaggio sonoro), un ottimo incasso al botteghino, il ritorno di Legolas (Orlando Bloom) nella saga e l'esordio di Smaug/Benedict Cumberbatch nonché dell'elfa (inventata) Tauriel/Evangeline Lilly, di fatto unica presenza femminile della pellicola, ovvero novella Arwen/Liv Tyler. Vedremo come andrà a finire e, soprattutto, se il terzo e ultimo capitolo, ora ribattezzato "Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate" ("The Hobbit: The Battle of the Five Armies") riuscirà a portare a casa qualche premio oltre che nuovamente un incasso sopra al miliardo di dollari.

Film 494 e 496 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 616 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 1050 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 641 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 1052 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 855 - Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate
Film 1059 - Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Box Office: $953,066,855
Consigli: Necessario per continuare la saga ispirata alle avventure di Bilbo Baggins/Martin Freeman e della compagnia di nani da cui è assoldato, questo secondo capitolo della saga è meno riuscito del precedente, ma sicuramente un'ottima scelta per una serata spensierata e visivamente molto affascinante. Solo, bisogna ricordarsi che la pellicola dura 161 minuti...
Parola chiave: Drago.

Trailer

Bengi

giovedì 26 dicembre 2013

Film 641 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

Finalmente il secondo capitolo. Finalmente di nuovo nella Terra di Mezzo!

Film 641: "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" (2013) di Peter Jackson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Marco
Pensieri: Non amo i capitoli di passaggio e questo Hobbit 2, come fu per "Le due torri", è di fatto un film-ponte che traghetta i protagonisti dalle prime avventure de "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" al grande epilogo dell'episodio conclusivo dell'anno prossimo, "Lo Hobbit - Racconto di un ritorno". Quindi, anche per questo motivo, risulta uno strano esempio cinematografico, in quanto ha un inizio e una fine che non sono tali per definizione.
A prescindere da questo, però, il secondo episodio della nuova saga di Jackson mi è piaciuto meno. Ho letto di critiche più positive rispetto alla prima pellicola poiché la lentezza iniziale che la contraddistingueva qui, invece, non c'è. A mio avviso, però, non è sufficiente a dire che ci sia stato un miglioramento.
Il film non è male, per carità, e non ci sono mai momenti noiosi, ma il nuovo assetto da videogioco coloratissimo e pieno di azione mi ha lasciato perplesso. Tutto questo nuovo dinamismo è veramente dettato dalla necessità di raccontare la storia o si è semplicemente voluto cambiar rotta rispetto al precedente risultato? In aggiunta: quanto era veramente necessario girare un capitolo aggiuntivo piuttosto che i soli due decisi all'inizio della produzione?
Perché, di fatto, l'impressione che ho avuto è che molti degli intrighi narrativi e delle trame secondarie potessero benissimo essere abbreviati e, in aggiunta, moltissimi dei momenti di guerriglia potessero essere sforbiciati. Non si è, dunque, calcata un po' troppo la mano sull'azione per riempire un vuoto narrativo altrimenti palese? Leggere il libro sicuramente aiuterebbe a capirlo.
In generale "The Hobbit: The Desolation of Smaug" è una pellicola carina con i suoi buoni momenti, anche se rispetto alla bellezza de "Il signore degli anelli" non c'è confronto. Qui manca totalmente un realismo dell'immagine che 10 anni fa aveva reso Frodo e compagnia tanto intriganti quanto verosimili. Thorin (Richard Armitage) non è Aragorn né ha il suo magnetico carisma, la nuova elfa Tauriel (Evangeline Lilly) non è Arwen e mai sarà tanto eterea, nonostante il tentativo un po' sciocco di sovrapposizione tra le due attraverso l'espediente della luce divina da incantesimo curativo. Non è comunque tutta "colpa" loro. La combricola di nani è simpatica, ma non ci si riesce ad affezionare ad alcuno di loro. I nomi sono impossibili da ricordare e anche a livello visivo non sono facili da riconoscere (tranne quello grasso con le trecce rosse tipo Obelix). Thranduil (Lee Pace), che dal trailer ti aspetteresti essere il nuovo elemento-sorpresa della storia è, invece, una delusione e finisce per sembrare un isterico capo degli elfi impaurito ed allucinato. Quest'ultima caratteristica si riscontra bene anche in suo figlio Legolas (grande ritorno di Orlando Bloom nella saga), un po' inutilmente sfruttato all'interno del racconto e più che altro calato dalla promozione come asso nella manica per i nostalgici delle precedenti pellicole. Bloom non è mai stato un campione dell'espressività e le caratteristiche peculiari degli elfi - algidi, privi di emozioni evidenti, biondi - non gli si addicono granché e, anzi, sembra peggiorato rispetto all'ultima volta che aveva portato il ruolo sullo schermo. Infine Gandalf non è lo stesso Gandalf (Ian McKellen), ma una specie di caricatura simpatica e meno iconica.
Impeccabile, invece, è Martin Freeman nelle vesti di Bilbo, capacissimo interprete dall'evidente espressività, vero re della storia nonostante la sua parte qui cominci a ridursi in favore di elfi e nani, nonché il ritorno di Sauron attraverso l'occhio di fuoco. L'anello, infatti, comincerà a dare i primi segni di pesantezza malvagia e anche lo stregone grigio se ne accorgerà.
Il grande momento della pellicola, l'incontro con il drago, è effettivamente il picco di tutta la storia, assolutamente all'altezza delle aspettative: Freeman duetta con Smaug - doppiato in inglese da Benedict Cumberbatch, suo compagno di set in "Sherlock" - in maniera egregia, in un balletto sull'oro che è un piacere da guardare. Grazie agli effetti speciali l'enorme creatura è resa benissimo ed è cento volte meglio di momenti precedentemente digitalmente ricreati che, invece, fanno pensare più che altro ad un videogame non sempre realizzato al meglio. Senza il carisma di Freeman, perfetto erede dei precedenti 4 hobbit Frodo, Sam, Pipino e Merry, "La desolazione di Smaug" non avrebbe avuto alcun pregio di per sé, se non quello di rappresentare il capitolo di passaggio verso la conclusione della saga (anche perché moltissimi degli snodi narrativi sembrano fotocopiati dai tre precedenti episodi della trilogia dell'anello).
In generale, per carità, questo film non è brutto e si fa guardare in maniera assolutamente piacevole, ma la sensazione è che si siano un po' traditi i precedenti lavori in favore di un patinato fastidioso e una superficialità un po' vuota. Gli scenari sono fantastici, la fotografia curatissima e, inevitabilmente, l'attaccamento per tutto ciò che la Terra di Mezzo rappresenta e ha rappresentato non può essere cancellato. Però mi aspettavo molto più. Meno giochetti e -paradossalmente - stereotipi in favore di quella magia che Jackson ha saputo da solo creare per le belle storie di Tolkien. La sensazione è che anche lui si sia piegato ai meccanismi hollywoodiani di standardizzazione di prodotto e contenuto, mentre l'aspetto bello di tutta la saga era proprio che, per una volta, un colossal contemporaneo potesse avere le idee, i paesaggi, i volti e la realizzazione di stampo più indipendente e libero da un vincolo glamour e piatto cui siamo solitamente abituati. Sebbene non si possa dire che Jackson abbia optato totalmente per tali meccanismi, l'impressione globale è, però, che "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" ne sia in parte contagiato suo malgrado: visivamente potente e capace, come ci si aspettava, di grande intrattenimento, è tuttavia carente di un'anima propria che lo elevi rispetto al resto, nonché lo caratterizzi inequivocabilmente rispetto agli altri film collegati alla saga.
Godibile e dal tempismo perfetto per risultare un successo, ma non è di certo il più significativo tra i film di Jackson sulle gesta della famiglia Baggins.
Ps. Ad oggi il film ha incassato $416,924,000 al botteghino mondiale. Riuscirà ad incassare più di un miliardo di dollari, come ha fatto la pellicola che lo ha preceduto? Al momento, un aspetto che li accomuna, è di essere stati completamente ignorati dalle nomination ai Golden Globes: gli Oscar dovrebbero regalare più soddisfazioni (effetti speciali e scenografie, probabilmente).
Film 494 e 496 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 616 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 1050 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 701 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 1052 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 855 - Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate
Film 1059 - Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Consigli: Meno indipendente rispetto al capitolo 2 de "Il signore degli anelli", questo "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" ha bisogno del suo predecessore per essere compreso appieno. E' un bel prodotto commerciale da vedere e ha buone sequenze di azione, anche se manca un poco di personalità. Divertente, spensierato e con un bel finale incendiario grazie al drago Smaug. Perfetto per le feste, in attesa de "Lo Hobbit" 3 esattamente tra un anno.
Parola chiave: Arkengemma.

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Bengi

venerdì 15 novembre 2013

Film 616 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

Cineforum dell'incidentato capitolo II: si torna nella Terra di Mezzo!

Film 616: "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" (2012) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Avevo già tentato di rivederlo un mesetto fa, ma la stanchezza aveva prevalso. Questa volta invece mi sono goduto questa nuova visione dell'ultima fatica di Peter Jackson che riporta tra nani, elfi e maghi all'insegna dell'ennesima grande avventura.
Il film mi piace moltissimo e gli effetti speciali (specialmente se si guarda indietro a più di 10 anni fa, quando cominciò la saga dell'anello) sono veramente fantastici, curatissimi in ogni dettaglio. Colonna sonora impeccabile come sempre grazie ad Howard Shore (3 Oscar) e, in generale, aspetti tecnici tutti decisamente di ottimo livello.
Alla terza visione di questa pellicola, devo dire che il momento che più temevo in effetti era l'arrivo dei nani a casa di Bilbo, passaggio narrativo piuttosto lungo e dettagliato - con anche un paio di momenti canori in stile nenia - che in precedenza mi aveva regalato qualche sbadiglio. In generale non posso nascondere che sia la parte più noiosa e che, avendo potuto, avrei sforbiciato ed accorciato, ma non è andata così male come pensavo: questa volta sono rimasto completamente vigile.
Nel complesso trovo che sia un ottimo prodotto commerciale, capace - e non è poco - di catapultare nuovamente all'interno di un contesto già visto ed apprezzato, senza fotocopiarlo o, peggio, facendone sentire la nostalgia. "The Hobbit: An Unexpected Journey" abbraccia i suoi tre capitoli predecessori, ma riesce con coscienza a prenderne le distanze, affermando un proprio percorso e porta alla ribalta un nuovo protagonista (Bilbo/Martin Freeman) e colui che solo in apparenza ne è la spalla (Gandalf/Ian McKellen).
Il risultato finale è una grande avventura che - ci siamo abituati - terminerà tra poco più di un anno con il terzo episodio della saga: "Lo Hobbit - Racconto di un ritorno". Per il momento, invece, l'appuntamento è per il 12 dicembre prossimo con "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug", ovvero il secondo capitolo che presenterà finalmente per intero le fattezze del grande drago del titolo! Curiosi?
Ps. 3 nomination all'Oscar, ma di fatto nessuna statuetta. Per quanto riguarda il box office, invece, un successo assoluto: $1,017,003,568 di incasso mondiale (anche se per produrlo pare ci siano voluti tra i 200 e i 315 milioni di dollari).
Film 494 e 496 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 1050 - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Film 641 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 701 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 1052 - Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Film 855 - Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate
Film 1059 - Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Consigli: Dura 169 minuti e, di conseguenza, se si ha voglia di vederlo bisogna avere tempo. Personalmente credo ne valga la pena perché è un bel film ricco di personaggi interessanti, avventure e una bella realizzazione tecnica. I fan della trilogia de "Il Signore degli anelli" ci andranno a nozze; chi non sopporta i film lunghi o i fantasy amerà un po' meno. Però, anche solo per farsi un'idea, può essere un bell'esperimento cinematografico da guardare: tra 10 anni a che punto saremo con gli effetti speciali?
Parola chiave: Smaug.

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Bengi

sabato 16 febbraio 2013

Film 506 - Lincoln

E' tempo di mettersi avanti con gli Oscar. Meno di un mese fa ero in Lussemburgo e, durante un freddo pomeriggio libero, ho deciso di andare al cinema per cominciare a documentarmi personalmente a proposito di questi Academy Awards 2013. Partendo dal film con più nomination.


Film 506: "Lincoln" (2012) di Steven Spielberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Vanno chiariti subito alcuni punti: a) "Lincoln" mi è piaciuto, b) vederlo in inglese ha reso ardua la comprensione di alcuni passaggi, c) lo rivedrei, anche solo per capire tutto al 100%.
Chiaro che la storia è nota, gli avvenimenti che si susseguono pure, quindi il basic è stato più che compreso. Mi sono perso, invece, per quanto riguarda la terminologia bellica e spesso durante i dibattiti riguardo la costituzione, sue parti o comunque argomenti di legge e diritto il cui linguaggio preciso è perlopiù a me sconosciuto. Detto ciò, questa pellicola rimane certamente un prodotto di qualità non fosse anche solo per il cast magnifico e la regia oculata di un grande narratore.
Dopo aver palesemente toppato con la questione "War Horse", Spielberg ritrova tocco e ispirazione e dirige magistralmente attori perfettamente adatti alla loro parte. O, diciamo, capaci di essere nella parte. Dico così solo ed esclusivamente in riferimento al fatto che Sally Field, qui moglie di Lincoln, più che la compagna sembra la madre (per non dire la nonna). Di fatto la Field e Daniel Day-Lewis, che qui interpreta il 16esimo presidente degli Stati Uniti, hanno 11 anni di differenza, però l'effetto sembra suggerire un divario d'età maggiore. Nella realtà, poi, la coppia presidenziale aveva 9 anni di differenza in favore di Mary Todd Lincoln. Accettato questo ' compromesso' comunque, è inutile dire che la coppia di attori è particolarmente dotata. L'interpretazione della Field tocca punti drammatici davvero commoventi; Day-Lewis regge sulle sue sole spalle un intero film con capacità camaleontiche impressionanti (di sicuro sull'aspetto, come parlasse Lincoln non è dato sapere) e una certa verve recitativa in crescendo man mano che la trama (leggere questione degli schiavi) si fa più intensa.
Nel duo di attori si inserisce, ad un certo punto della storia, una figura all'inizio ambigua e che lascia insospettiti. Tommy Lee Jones interpreta Thaddeus Stevens, personaggio con sorpresa finale non da poco (il buonismo spielberghiano a volte però è eccessivo). A conti fatti, se devo essere onesto, è però l'interpretazione di Jones quella che mi ha colpito e soddisfatto di più di questo "Lincoln". Sarà perchè quella del protagonista era già stata tanto pubblicizzata come fantastica che ho finito per dare per scontato che fosse così, comunque di fatto, uscito dalla sala, è il personaggio non protagonista Stevens che mi è rimasto fortemente impresso. A Tommy Lee Jones darei sinceramente l'Oscar (a lui o, dopo aver visto "Django Unchained" di Tarantino ieri sera, a Christoph Waltz).
Per quanto riguarda il resto di questo prodotto cinematografico, direi che vale certamente la pena di vederlo. I film storici sono sempre interessanti da guardare, aprono la mente a situazioni lontane dalle nostre e riescono a raccontare i fatti - quando il tutto è ben riuscito - in maniera più diretta e comprensibile di molti altri prodotti di consumo. "Lincoln", in particolare, è un buon blockbuster forte di una tecnica precisa e puntuale, un cast magnifico e di uno stato di grazia che ultimamente comincia ad essere intermittente anche per il geniale Spielberg. 150 minuti di pellicola sono lunghi, eppure passano, volano, emozionano, lasciano col fiato sospeso: verrà abolita la schiavitù? Come riusciranno ad ottenere i voti necessari? Verrà mostrata la scena dell'assassinio del Presidente?
Insomma, inutile dire che la storia dell'uomo Abraham Lincoln sia interessante di per sé. Per un Paese come il nostro, poi, dove la classe politica è cialtrona e confusa, una figura politica del genere, tanto proiettata verso il futuro e illuminata è davvero una ventata d'aria fresca. Ed erano gli anni '60 del 1800. Facciamoci qualche domanda.
Ps. Oltre ai tre attori citati, nel film è composto da un cast di altri grandi nomi: David Strathairn (candidato all'Oscar per "Good Night, and Good Luck."), Joseph Gordon-Levitt ("Il cavaliere oscuro - Il ritorno"), James Spader (3 Emmy Awards per "Boston Legal"), Hal Holbrook (candidato all'Oscar per "Into the Wild - Nelle terre selvagge"), John Hawkes (candidato all'Oscar per "Un gelido inverno"), Jackie Earle Haley (candidato all'Oscar per "Little Children"), Lee Pace ("Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato") e Gloria Reuben ("E.R. - Medici in prima linea").
Pps. La pellicola ha incassato $220,977,006 a fronte di una spesa di 65milioni.
Ppps. 12 candidature agli Oscar 2013 tra cui Miglior film, regia, attore protagonista (Day-Lewis), non protagonista (Jones), attrice non protagonista (Field), sceneggiatura non originale, colonna sonora, fotografia.
Consigli: Una pellicola potente, forte di una bellissima colonna sonora di John Williams, di una bella fotografia e, chiaramente, di un cast di attori di altissima qualità (bentornata al cinema Sally Field!). Inutile dire che i momenti intensi sono molti e anche se Spielberg tende spesso ad essere un po' stucchevole, devo ammettere che qui non ho trovato grandi stonature in proposito. Il film è solito e si vede senza mai guardare l'orologio. Va visto.
Parola chiave: Schiavitù.

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Ric

sabato 30 gennaio 2010

Film 69 - A Single Man

Il mercoledì sera è sempre un ottimo giorno per andare al cinema! Specialmente se vai a vederti un bel dramma super glam!


Film 69: "A Single Man" (2009) di Tom Ford
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Che ci fa Tom Ford alla regia? Credo se lo siano chiesto in molti, ma a quanto pare c'è del buono. Questo suo esordio comprende non solo la regia, ma anche quello alla sceneggiatura e quindi ero davvero curioso di vedere se le aspettative sarebbero state mantenute. Ebbene sì, mi è piaciuto, soprattutto perchè c'è un grandissimo Colin Firth, una - finalmente tornata - stupenda Julianne Moore e un - o mio dio è il bambino brutto e cicciotto di "About a Boy" - sorprendentemente cambiato Nicholas Hoult. Ma anche le comparsate sono degne di nota: primo fra tutti colui che adoro sopra ogni altro, il Ned dell'ex "Pushing Daisies", Lee Pace. Poi ancora Ginnifer Goodwin - ormai volto conosciuto per il tv show "Big Love", ma anche per "Mona Lisa Smile" e "La verità è che non gli piaci abbastanza" - e il modello - già di Tom Ford - Jon Kortajarena (consiglio un'occhiata).
Il signor Ford, dunque, ha pensato (bene!) che per avere successo con un film il primo passo debba essere un ottimo cast. Meno male che se ne è ricordato, ultimamente sembra che conti di più chi 'recita' fuori, nella vita. Scegliendo un attore vero, che non ama esporsi al gossip e si preoccupa solo di far bene il suo mestiere, Ford si è assicurato una certezza per la sua prima fatica.
Altra ottima mossa quella di non delegare. Ha scelto un'opera, se l'è riscritta e poi diretta. Tutto come voleva lui. Ovviamente se sei totalmente negato non puoi che fare fiasco, ma se sei effettivamente dal buonino al bravo, allora questo è sicuramente un valore aggiunto. Il bel Ford, quindi, ha saputo giocare bene le sue carte, anche scegliendo una storia che richiami un attimo l'attenzione. Professore gay della Los Angeles anni '60 perde compagno e tenta un'esistenza fatta di dolore straziante e ricordi dei bei momenti con il compagno. Vuole il suicidio e lo prepara, ma la vita lo sorprenderà, più di una volta. Il tutto in un'unica giornata.
I flashback aiutano lo spettatore a farsi un'idea della vita precedente di George/Colin Firth, una vita felice e colorata (notare i cambi di colore durante il film, che dal grigiore della vita quotidiana diventano intensi sprazzi quando qualcuno o qualcosa riporta George a pensieri positivi), ora spezzata da un dolore che gli rende faticoso perfino respirare. Se la vita continua, lui è sicuramente rimasto fermo e legato al suo passato, incapace di sopportare, rinchiudere e conservare un dolore che evidentemente l'ha sopraffatto.
In questa cornice piuttosto pesante si inserisce uno studentello (Hoult) del professore, decisamente carino e arrapato, che si approccia a George completamente in calore. Non c'è un vero contatto fisico, ma c'è un sacco di contatto visivo, specialmente perchè la maggior parte delle volte non hanno le mutande... (Ma Hoult c'è abituato dopo l'esperienza del tv show inglese "Skin")
Insomma, questo film mi è piaciuto per molte ragioni, sia visive che emotive. Ha una regia ricercata, con certe inquadrature molto interessanti (gli occhi come specchio dell'anima? Perfino il cartellone di "Psycho" ce lo ricorda!) che colgono bene gli stati psicologici del personaggio; una bellissima fotografia; delle scenografie davvero ben ricostruite e un montaggio veramente singolare, rapido, veloce che forse vuole riprendere quello scorrere repentino del tempo che, anche qui, pesa sull'esistenza umana (non a caso il trailer è scandito per intero da un ticchettio di orologio).
Solo una nota stonerà nel mio commento e riguarda un aspetto tecnico: la colonna sonora. Non è brutta, anzi, ha un motivo trainante che affascina e si lascia ricordare, ma nel complesso del film la musica è davvero troppa. Non sono sicuro al 100% che ci sia anche un solo minuto di puro silenzio. E' una continua cascata di note che, invece di accompagnare, sovrastano le immagini fino addirittura a coprire il suono delle parole in alcuni casi. Spero che il problema fosse solo del pessimo audio del così-così cinema a cui siamo stati io e Ale. Altrimenti... non ci siamo! Ps. Martedì finalmente le nomination all'Oscar: quante ne arriveranno? Almeno una sicuro!
Consigli: Da vedere pronti e già consapevoli che ci sarà del dramma. Altrimenti ci si deprime.
Parola chiave: Jim.


Ric