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domenica 9 giugno 2019

Film 1605 - Logan Lucky

Intro: Avevo voglia di vederlo già solo per il poster!
Film 1605: "Logan Lucky" (2017) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: forse una delle pellicole più sottovalutate del recente periodo, "Logan Lucky" è un film di grande intrattenimento, divertente, veloce e con un umorismo perfettamente riuscito. Oltre che una storia da raccontare, il che non è sempre scontato;
grandissimo cast - in cui sorprendentemente troviamo Katie Holmes... - capitanato da Channing Tatum, Adam Driver e Daniel Craig: i 3 da soli fanno tutto il film e fanno scintille insieme;
il risultato finale è interessante e, man mano che la storia prosegue la sua narrazione, si ha sempre di più la voglia di sapere come andrà a finire. La sceneggiatura di Rebecca Blunt solletica lo spettatore e la regia di Soderbergh confeziona il tutto al meglio. Non solo un film d'azione.
Cast: Channing Tatum, Adam Driver, Seth MacFarlane, Riley Keough, Katie Holmes, Katherine Waterston, Dwight Yoakam, Sebastian Stan, Hilary Swank, Daniel Craig.
Box Office: $48.5 milioni
Vale o non vale: Spiace un po' vedere che questa pellicola sia passata inosservata. Consiglio assolutamente di recuperare.
Premi: /
Parola chiave: Discarica.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 7 maggio 2012

Film 402 - Capodanno a New York

Per un assoluto disimpegno...


Film 402: "Capodanno a New York" (2011) di Garry Marshall
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: E dopo il fortunato "Appuntamento con l'amore" (titolo originale "Valentine's Day") che incassò nel 2010 $216.485.654, la New Line Cinema tenta il colpaccio e ricontatta metà del cast del primo episodio per questo finto secondo capitolo sempre diretto dal veterano Marshall ("Pretty Woman", "Se scappi ti sposo"). Però non va bene come si sarebbe potuto prevedere.
Nonostante un cast che più stellare non si può, attinto dal mondo del cinema impegnato (Michelle Pfeiffer, Robert De Niro, Halle Berry, Carla Gugino, Abigail Breslin, Hilary Swank) o da quello della tv più popolare (Alyssa Milano, Sarah Paulson, Lea Michele) o ancora da quelli che si destreggiano in entrambi gli schermi (Zac Efron, Jessica Biel, Katherine Heigl, Sofía Vergara, Ashton Kutcher, James Belushi, Josh Duhamel, Cherry Jones, Hector Elizondo) fino ad arrivare al mondo della musica (Common, Ludacris e Jon Bon Jovi), "New Year's Eve" incassa negli USA a malapena la cifra impiegata per produrlo e, nel mondo, finisce per racimolare un modesto incasso $142.044.638 che, raffrontato al precedente, riflette una specifica tendenza del pubblico rispetto a questo genere di rimpatriate attoriali prive di trama ma ricche di star.
Come da noi il cinepanettone non tira più, così probabilmente anche queste operazioni-commerciali-spilla-soldi hanno esaurito il glam esercitato su quegli spettatori più attenti a seguire i divi del momento. Già, perchè di veri divi, qui, non ne troviamo poi tantissimi. A parte poche rare eccezzioni.
Che sia per via della minestra ultrariscaldata o perchè manca effettivamente una stella di riferimento, di fatto questa pellicola soffre un'agonia che ha seminato il panico tra le fila hollywoodiane. Se nemmeno ingaggiare 100 attori riesce ad attirare il più vasto pubblico generico, come si potrà mai fare per riportare ai fasti commerciali l'industria cinematografica della commedia americana tanto leggera quanto amata? Io, personalmente, suggerirei quantomeno di pensare a una trama.
Basta affidare a Sarah Jessica Parker il ruolo della newyorkese incallita col pallino della moda (alla sua età sembra una poveretta), basta con Ashton Kutcher disilluso col cuore tenero o a Katherine Heigl tanto tenera e tanto motivata sul lavoro. Sarebbe ora di lavorare su personaggi nuovi - per non dire meno stereotipati - giocando su idee innovative o meno scontate. L'happy ending in un film come questo è tanto scontato quanto (pare) necessario, ma non vuol dire che per arrivarci si debba sempre intraprendere la stessa strada. Sforzo minimo per massimo profitto, qui, è un matra che è stato ampiamente disatteso. Meno male, perchè "Capodanno a New York" oltre ad essere irreale, è anche brutto.
Ps. La più imbarazzante delle storie è quella tra la Pfeiffer (che non si capisce bene cos'abbia fatto agli occhi) e Zac Efron.
Consigli: "Appuntamento con l'amore" con "Capodanno a New York" formano un binomio di sdolcinata banalità americana. Non aggiungono niente e non sono in grado di suscitare niente. Possono solo essere utili a passare eventualmente del tempo che si sa di voler perdere.
Parola chiave: Capodanno.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 3 febbraio 2010

Film 71 - Amelia

Sembrava essere un bel film. Anche se mi domandavo perchè nessuno fosse andato a vederlo, nonostante fosse uscito durante il periodo natalizio e con nel poster due attori stra-famosi. Venerdì ho scoperto il perchè...


Film 71: "Amelia" (2009) di Mira Nair
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: No no no! Ma cos'è?! Hilary, ti sei rincitrullita??? Vinci due Oscar e poi fai sto film? Non è brutto, eh, ma non è neanche bellissimo, bello o anche solo carino...
Innanzitutto la coppia Hilary Swank/Amelia Earhart-Richard Gere/George Putnam non mi piace. Non trovo l'affiatamento né tanto meno l'appeal giusto. Non stanno bene insieme. Lei è di un mascolino pauroso, lui sembra 80enne. Insieme fanno nonno e nipote, non è un bel vedere...
La storia poi non è che prenda moltissimo, il montaggio incasina molto la resa finale e la pellicola alla fine risulta un po' sconnessa perchè non sempre tra passato e presente c'è un qualcosa di abbastanza caratterizzante da far capire lo sbalzo temporale. E poi, comunque, il tutto manca di mordente. Io personalmente non mi sono appassionato alle vicende delle Earhart, non tanto perchè non siano avvincenti (lo sarebbe! Anzi, dovrebbero esserlo), ma a causa di una narrazione che privilegia l'aspetto sentimentale in una coppia atipica per i tempi.
Evidentemente il materiale buono c'era perchè parlare della prima donna che abbia affrontato il giro del mondo in volo già di per sé fornisce molti spunti (capito, signori Ronald Bass e Anna Hamilton Phelan sceneggiatori?!), ma il tutto in questo film viene ammassato e concentrato in una serie di cartucce da sparare in 111 minuti di pellicola senza ben razionalizzare le scorte.
Finisce e pensi: dunque? Qual è il punto? Ma c'era un punto?
Consigli: Da vedere? Senza dispiacermene troppo vi dico di no...
Parola chiave: Libertà.


Ric