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lunedì 30 agosto 2010

Film 132 - La dolce vita

Altro appuntamento con il cinema in piazza, altro momento felliniano imperdibile. E, sì, c'era chi questo film non lo aveva ancora visto (me compreso!).


Film 132: "La dolce vita" (1960) di Federico Fellini
Visto: in Piazza Maggiore a Bologna
Lingua: italiano
Compagnia: Claudia, Federica, Enrico
Pensieri: Evviva evviva, finalmente ho visto "La dolce vita"! Come per tutto ciò che attendi di vedere praticamente da sempre, le aspettative non possono che essere elevatissime.
In effetti quello che mi aspettavo da un film di questo calibro era sicuramente di farmi conquistare, di trovare quella scintilla che me ne facesse innamorare perdutamente. Nella realtà devo dire che alcuni fattori contro li ho avuti. Primo tra tutti il caldo che, in una proiezione pubblica in piazza a luglio c'è per forza. Poi l'attesa, perchè far cominciare a parlare Anita Ekberg alle 22.00 non è un'idea così geniale se si considerano i 170 minuti di durata di questa pellicola a cui vanno sommati i 30 del simpatico monologo dell'attrice (classe 1931, complimenti!). Arrivati ad una cert'ora, quindi, le sedie diventano simbolo tangibile di scomodità e si comincia con l'irritante giochino del pubblico che va verso casa. A mezzanotte non si è nemmeno a metà film, il che è tragico. Durante la trasmigrazione si perdono la metà delle scene e l'insofferenza, per chi rimane, è notevole.
In questa cornice non esattamente fortunata colloco un film non facile a cui, probabilmente, non ero totalmente preparato. Si sa, la prima visione è 'esplorativa', per cogliere l'insieme delle cose mi serviranno certamente appuntamenti più attenti e approfonditi. Mi è piaciuto? Sì. L'ho capito? Ni.
La classica scena rappresentativa del film, alla Fontana di Trevi è bellissima, ma dura meno del previsto. E' interessante, in realtà, perchè la Ekberg poco prima ha raccontato che l'acqua era gelata e Mastroianni sotto lo smoking portava le calosce da pescatore: ecco un dietro le quinte che oggi sarebbe considerato 'contenuto speciale' di un qualunque dvd. Ma rende molto più tangibile un mondo che, oggi, risulta davvero lontano.
Molto interessante (a tratti inquietante) la scena del finto miracolo, con i due bambini che dicono di aver visto la Madonna. La folla si scanna, sbraita e lotta per un pezzo di albero situato sul luogo dell'apparizione. Si finisce con l'immagine tristissima della natura umana, capace di abbassarsi a livello animale in un momento di allucinazione collettiva. Fellini critico sotto i più svariati aspetti (non c'è bisogno di dire quali, credo) mi ha molto colpito per la disinvoltura e naturalezza con cui riporta la scena (Wikipedia mi dice ispirata da un fatto vero), cruda e priva dell'umanità che si suppone dovrebbe avere un cristiano. Lascia un po' scossi.
Insomma, il film presenta mille spunti e va guardato con la consapevolezza che sarà un viaggio lungo e non sempre piacevole verso le numerose facce della «dolce vita» della Roma a cavallo fra gli anni ‘50 e ‘60.
Ps. Quattro nominations, un Oscar per i costumi di Piero Gherardi e la Palma d'Oro a Cannes.
Consigli: Se avete voglia di qualcosa di leggero, passate. Altrimenti immergetevi in uno dei più grandi successi del cinema italiano nel mondo. Non si può trascurare in quando pezzo portante della nostra storia, diventato simbolo di uno stile di vita che ancora oggi affascina e si rivorebbe indietro. Il bianco è nero è magia, basta lasciarsi trasportare...
Parola chiave: Paparazzi.


Ric

domenica 29 agosto 2010

Film 131 - Roma

Partita in luglio la serie di film proiettati in centro in piazza, quest'anno un'intera settimana era dedicata a Fellini. Ottima occasione per recuperare le mie lacune e godere di una manifestazione che ha saputo conquistare la città!


Film 131: "Roma" (1972) di Federico Fellini
Visto: in Piazza Maggiore a Bologna
Lingua: italiano
Compagnia: Claudia
Pensieri: Al cinema in piazza non ero mai stato a seguire per intero un film in programma. C'ero passato, sì, più volte durante le varie edizioni, ma non mi ispiravano troppo le seggioline che chi organizza la manifestazione mette a disposizione del pubblico interessato.
Cominciare a 'frequentare' seguendo un film di 128 minuti, quindi, non è stata esattamente una savia idea. Complice Claudia (che non ho saputo trovare nel fitto della folla), ho assistito - seduto per terra - alla visione di un film felliniano a sorpresa in quanto, in realtà, sarebbe dovuto andare 'in scena' "Il Casanova di Federico Fellini", cambiato col film di questa recensione senza avvisare il pubblico che attendeva ben altra storia.
Poco male, il film è bello, anche se indecentemente lungo. Racconta Roma e i suoi cittadini, luoghi e abitudini, ritrovi, stramberie, VIP (tra i più famosi che si vedono Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi e lo stesso Fellini)... Insomma, tutto ciò che può aver richiamato l'interesse di chi non è cittadino romano.
A tratti è quasi documentario (le scene degli scavi per la metropolitana), lascia un'idea meno patinata e sicuramente più inedita della Capitale che nel tempo ha attirato l'occhio dello straniero futuro turista.
Ammetto di averlo trovato, comunque, un film non semplice e di certo non del genere 'svago' cui siamo più che mai abituati. Nonostante la sconnessione tra una descrizione del mondo romano e l'altra, il disorientamento, il chiasso, la lunghezza non semplificano. E' richiesta attenzione e una fortissima propensione a lasciarsi guidare e accompagnare alla cieca per una serie (che sembra quasi infinita) di situazioni che, a volte, potranno sembrare al limite dell'assurdo (sfilada di moda clericale in primis. Ma sicuramente di grande impatto!).
Una delle scene più belle? Certamente quella del Raccordo Anulare!
Consigli: E' un mondo a parte, non sempre facile da capire, quello di Fellini. Va visto perchè non si può assolutamente trascurare una parte di storia del cinema italiano così importante. Che la si apprezzi o meno.
Parola chiave: Città di Roma.


Ric

venerdì 12 febbraio 2010

Film 76 - Nine

Cosa meglio di un cinema per attendere l'ora giusta e festeggiare il mio compleanno allo scoccare della mezzanotte?!


Film 76: "Nine" (2009) di Rob Marshall
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Gloria, Claudia, Alice
Pensieri: Se non sapessimo che "Nine" è un film musical ispirato ad una famosissima opera cinematografia di Fellini, potremmo provare ad interrogarci sul perchè di tale titolo. Mi spiego meglio: perchè quel 1/2 in più? Perchè la storia è musicata? Perchè Hollywood si auto-attribuisce un valore aggiunto? Di sicuro a) nessuno darà a questa pellicola 9 stelline b)gli attori (famosi) non sono 9, ma 8 (Daniel Day-Lewis, Marion Cotillard, Penélope Cruz, Nicole Kidman, Judi Dench, Kate Hudson, Sophia Loren e Fergie) c)... non c'è una 'c'! Quindi già il titolo mi rimane un mistero.
Passiamo al film: la parte iniziale con una canzone di eterni - e soli - 'la-la-la' è snervante. Poi tutte - e sottolineo tutte - le canzoni di Daniel Day-Lewis sono orrende e, tra l'altro, lui è sempre un po' sudaticcio e undo che fa un po' schifo.
In generale, comunque, le canzoni non sono niente di che, sono estremamente ripetitive per quanto riguarda la parte testo e alcune sono di una volgarità inaspettata. Durante il film mi sono spesso domandato se Rob Marshall (regista baciato in bocca con la lingua dalla fortuna) non abbia creduto un po' troppo nel suo ruolo di regista che rende omaggio a (o si ispira? o copia?) Fellini e abbia voluto appositamente rendere quella passionalità carnale, quella piacevole malizia, quell'occhio un po' guardone che di certo lui (Marshall) non è capace né di reinterpretare né di rendere minimamente. Il risultato, purtroppo, visto il potenziale, è spesso pacchiano e volgare (Fergie - ma quando è ingrassata per sto film?? - in primis: va bene che fai la battona, ma strizzarti le tette mentre canti e dici di passare a dare un salutino là dove non batte il sole... ecco, mi lascia un po' così...) e, c'è bisogno di dirlo?, maledettamente banale.
La mia adorata Claudia, alla fine della proiezione, si è data una pacca in fronte per aver fatto antecedere la visione dell'originale "8 1/2" a quella dell'americano "Nine", incavolata per la banalizzazione delle tematiche originali. Sì Clà, siamo tutti con te (anche quelli che di "8 1/2" hanno visto solo la prima metà).
Se è vero che un musical si contraddistingue per vivacità e leggerezza di toni, è anche vero che non puoi totalmente azzerare la determinazione psicologica dei personaggi... Guido Contini è: senza ispirazione, donnaiolo e geniale. Luisa Contini è: bellissima, buona e in pena. L'amante Carla è: arrapatissima, innamoratissima di Guido e oca. E si può andare avanti a 3 aggettivi per ogni personaggio (per la Loren il primo sarebbe: drag queen). Ecco, è un peccato perchè il potenziale c'era, porca miseria! Solo che confrontarsi con certi colossi... Io mi chiedo a cosa pensi certa gente quando produce ste robe. Mah. Adesso attendiamo il remake di "Gli uccelli" di Hitchcock e vediamo...
Note positive:
- un cast internazionale comunque preparato;
- Marion Cotillard è uno splendore, davvero un angelo (e quindi troppo in linea con i 3 aggettivi del suo personaggio);
- Penélope Cruz si conferma attrice versatile e sempre brava (anche quest'anno nominata all'Oscar proprio per questa parte);
- due belle canzoni (e rispettivi numeri musicali: 'Cinema Italiano' e 'Bee italian', la prima cantata da Kate Hudson e la seconda da Fergie (che pensandoci un attimo è uguale ad Alba Parietti);
- una moltitudine di attori italiani (Tognazzi, Mastandrea, Germano... e Martina Stella...) che, se il film non fosse stato il flop del 2009, sarebbero stati decisamente messi in buona luce.
In conclusione direi che sommando 8 attori (di cui 6 premi Oscar, con 8 statuette totali) che rendono il cast un 'ensamble' da urlo a un budget elevatissimo e avendo alle spalle un mito del cinema a cui ispirarsi NON è detto che il risultato sia memorabile. Qui è solo mediocre.
Ps. "Nine" ha ottenuto 4 nomination all'Oscar: Penélope Cruz, scenografie, costumi e canzone "Take It All")
Consigli: Evitate il film e godetevi i bellissimi trailer. Sono entusiasmanti trascinanti e ben montati! In particolare le versioni che allego a questo post sono le mie preferite.
Parola chiave: "Italia".




Ric