Cineforum dell'incidentato capitolo V: @ the ballet.
Film 619: "Il cigno nero" (2010) di Darren Aronofsky
Visto: dalla tv dei miei
Lingua: italiano
Compagnia: madre
Pensieri: Volevo rivederlo da un sacco di tempo. Dopo questa visione, confermo il mio amore per questa pellicola, mini capolavoro del Sig. Aronofsky.
Coinvolgente, straziante, spaventoso, crudo, maestoso, claustrofobico... "Il cigno nero" è un film che, non te lo aspetti, mixa i generi teoricamente più distanti fra loro e ne tira fuori un risultato sorprendente: la danza incontra l'horror, il balletto si fonde al thriller, "Il lago dei cigni" sfiora il fantasy. Chi ci avrebbe scommesso? Eppure è qualcosa di non convenzionale e riuscitissimo.
Nina/Natalie Portman (che vince l'Oscar) comincia la sua (dis)avventura come fragile cigno bianco, puro, delicato, fragile esempio di femminilità immacolata all'insegna della dedizione alla perfezione assoluta. Questa ricerca, agli occhi del suo mentore e insegnante Thomas/Vincent Cassel, le causa una (f)rigidità di ostacolo per la sua trasformazione in cigno nero, classico esempio di tentazione e passione al contempo. L'unico modo per Nina di realizzare il suo sogno di essere prima ballerina sarà quello di compromettere la sua innocenza, rinnegando ciò che era stata fino a quel momento (e soprattutto la soffocante madre-padrona) per affrontare un percorso che macchierà il suo candore in favore di un'esperienza capace di connetterla più profondamente con sé stessa: la vita vera.
In questo cammino sarà fondamentale, oltre al desiderio di essere La protagonista, l'amica-nemica Lily/Mila Kunis, esempio imperfetto di tecnica, ma capace di sprigionare innata sensualità. Sarà Lily a trascinare Nina in una serie di situazioni limite che aiuteranno la ragazza a mettersi in contatto con la sua parte più spregiudicata.
Riuscire in questa impresa richiederà a Nina l'estremo sacrificio, al pari del personaggio che interpreterà sul palco. Regalerà - soprattutto a sé stessa - l'irripetibile interpretazione di una vita, combatterà le sue nuove due anime che, funzionali al ruolo in scena, ne causeranno la distruzione nella vita. Si può dire che vivrà, quindi, la ricerca della resa perfetta del suo personaggio come esperienza totalizzante e noi con lei.
In molti passaggi crudo e violento, in altri leggerissimo grazie alle riprese del balletto. Natalie Portman è un vulcano in eruzione nel finale, con la trasformazione (vera e propria) in cigno nero che mette i brividi. Lo sfregamento delle piume causato dal muoversi delle ali è inizialmente solo impercettibile e quasi disorientante, ma diventa elemento complementare di una Nina che ha raggiunto la ricercata fusione con il suo cigno.
Bello, bello e intenso. A tratti "Black Swan" sa essere disturbante e inquietante e mette in scena reale e favola, mescolando gli elementi della compagnia di ballo agli elementi narrativi della storia di Tchaikovsky. Ho notato solo ora, per esempio, che ognuno dei personaggi principali (Portman, Cassel, Kunis, ma anche Barbara Hershey, Winona Ryder e Benjamin Millepied) ha un nome proprio nella pellicola, ma anche un alter ego tratto dalla storia (rispettivamente Odette, Von Rothbart, Odile, la regina, il cigno morente e il principe Siegfried): un piacevole dettaglio che non avevo colto.
Insomma, colonna sonora bellissima (Clint Mansell rielabora le musiche di Tchaikovsky), ottimo cast, regia coinvolgente che porta direttamente sul palco e una storia che non smette mai di affascinare lo spettatore. Fino all'ultimo atto.
Ps. 5 candidature all'Oscar (ma solo la vincita della Portman, che si porta a casa anche il Golden Globe) e $329,398,046 di incasso mondiale (13 milioni di dollari spesi per produrlo).
Film 213 - Black Swan
Film 229 - Il cigno nero
Consigli: Assolutamente da vedere. Specialmente se sia ama il balletto o, più nello specifico, "Il lago dei cigni". Aronofsky crea un'opera visivamente interessantissima, aiutato dalla Portman e da effetti speciali davvero funzionali. Spesso da brivido.
Parola chiave: Balletto.
Trailer
Bengi
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mercoledì 20 novembre 2013
Film 619 - Il cigno nero
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martedì 21 maggio 2013
Film 550 - Scary Movie V
Visti i primi 4, non si poteva evitare di vedere anche questo ennesimo capitolo. Ma più per devozione alla causa che per le meravigliose originalità che propone questa pellicola...
Film 550: "Scary Movie V" (2013) di Malcolm D. Lee
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo
Pensieri: Molte delle gag del trailer in effetti nel film poi non ci sono o, come nel caso della scena con Charlie Sheen e Lindsay Lohan, sono presentate in modo diverso. Nel contesto globale, comunque, questo non cambia il risultato piuttosto mediocre della pellicola, per non dire basso. Rispetto alla saga, infatti, questo e il secondo episodio sono decisamente i peggiori.
Abbandonato praticamente tutto il cast originale tranne Sheen (che però è presente solo all'inizio) e Simon Rex divenuto protagonista, abbiamo guadagnato il visino di Ashley Tisdale che è finita a far le veci di Cindy/Anna Faris, protagonista più carismatica e dalle espressioni fantasticamente demenziali.
Già lasciare metà del cast originale fa perdere appeal al prodotto che, in più, non fa nulla per innalzarsi o migliorarsi rispetto ai suoi predecessori. Volgare e stupido, fatica a centrare battute o situazioni divertenti e, peggio, non riesce a puntare su momenti comici che prescindano dal sesso. Insomma, se qualcuno avesse avuto dubbi, "Scary Movie V" è una qualunque operazione commerciale spilla soldi, basata sul principio che i fan della saga sarebbero accorsi in massa per godersi qualche nuova presa in giro dei titoli cinematografici più famosi delle stagioni passate. Tra le mire degli sceneggiatori, infatti, troviamo "La casa", "La madre", "L'alba del pianeta delle scimmie", "Il cigno nero", "Inception", "The Help" e, soprattutto, il format alla "Paranormal Activity" che aggiunge un'impronta horror abbastanza marcata.
Nonostante la presa in giro di certi passaggi nonsense di qualcuna delle pellicole citate sopra possa avere anche un senso, il tutto è comunque rovinato dalla totale mancanza di un filo narrativo strutturato e dalla cascata a pioggia di idiozie e volgarità. Siccome tutti e cinque i film si basano su questo, nessuno se ne stupisce; il problema è che qui non si ride praticamente mai. L'unica trovata veramente divertente è la scena del sesso lesbo. Il resto è vuoto.
Ps. Un veloce excursus riguardo gli incassi della serie demenziale:
"Scary Movie - Senza paura, senza vergogna... senza cervello!": $278,019,771
"Scary Movie 2": $141,220,678
"Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà": $220,673,217
"Scary Movie 4": $178,262,620
"Scary Movie V": $63,168,237
Facciamoci delle domande.
Film 1038 - Scary Movie
Film 383 - Scary Movie 3
Film 1449 - Scary Movie 3
Film 2041 - Scary Movie 3
Film 1603 - Scary Movie 4
Film 550 - Scary Movie V
Consigli: "Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà" rimane il migliore dei 5 capitoli usciti fino ad ora. Il quinto era nell'aria da un bel po' e, sinceramente, se questo è il risultato potevamo tutti risparmiarcelo.
Chi ha apprezzato o apprezza la serie di "Scary Movie" non può perdersi anche questo ultimo prodotto, ma non regge il confronto con gli altri e, soprattutto, non vale davvero la pena di essere visto al cinema pagando dei soldi.
Parola chiave: Squalo.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 550: "Scary Movie V" (2013) di Malcolm D. Lee
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo
Pensieri: Molte delle gag del trailer in effetti nel film poi non ci sono o, come nel caso della scena con Charlie Sheen e Lindsay Lohan, sono presentate in modo diverso. Nel contesto globale, comunque, questo non cambia il risultato piuttosto mediocre della pellicola, per non dire basso. Rispetto alla saga, infatti, questo e il secondo episodio sono decisamente i peggiori.
Abbandonato praticamente tutto il cast originale tranne Sheen (che però è presente solo all'inizio) e Simon Rex divenuto protagonista, abbiamo guadagnato il visino di Ashley Tisdale che è finita a far le veci di Cindy/Anna Faris, protagonista più carismatica e dalle espressioni fantasticamente demenziali.
Già lasciare metà del cast originale fa perdere appeal al prodotto che, in più, non fa nulla per innalzarsi o migliorarsi rispetto ai suoi predecessori. Volgare e stupido, fatica a centrare battute o situazioni divertenti e, peggio, non riesce a puntare su momenti comici che prescindano dal sesso. Insomma, se qualcuno avesse avuto dubbi, "Scary Movie V" è una qualunque operazione commerciale spilla soldi, basata sul principio che i fan della saga sarebbero accorsi in massa per godersi qualche nuova presa in giro dei titoli cinematografici più famosi delle stagioni passate. Tra le mire degli sceneggiatori, infatti, troviamo "La casa", "La madre", "L'alba del pianeta delle scimmie", "Il cigno nero", "Inception", "The Help" e, soprattutto, il format alla "Paranormal Activity" che aggiunge un'impronta horror abbastanza marcata.
Nonostante la presa in giro di certi passaggi nonsense di qualcuna delle pellicole citate sopra possa avere anche un senso, il tutto è comunque rovinato dalla totale mancanza di un filo narrativo strutturato e dalla cascata a pioggia di idiozie e volgarità. Siccome tutti e cinque i film si basano su questo, nessuno se ne stupisce; il problema è che qui non si ride praticamente mai. L'unica trovata veramente divertente è la scena del sesso lesbo. Il resto è vuoto.
Ps. Un veloce excursus riguardo gli incassi della serie demenziale:
"Scary Movie - Senza paura, senza vergogna... senza cervello!": $278,019,771
"Scary Movie 2": $141,220,678
"Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà": $220,673,217
"Scary Movie 4": $178,262,620
"Scary Movie V": $63,168,237
Facciamoci delle domande.
Film 1038 - Scary Movie
Film 383 - Scary Movie 3
Film 1449 - Scary Movie 3
Film 2041 - Scary Movie 3
Film 1603 - Scary Movie 4
Film 550 - Scary Movie V
Consigli: "Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà" rimane il migliore dei 5 capitoli usciti fino ad ora. Il quinto era nell'aria da un bel po' e, sinceramente, se questo è il risultato potevamo tutti risparmiarcelo.
Chi ha apprezzato o apprezza la serie di "Scary Movie" non può perdersi anche questo ultimo prodotto, ma non regge il confronto con gli altri e, soprattutto, non vale davvero la pena di essere visto al cinema pagando dei soldi.
Parola chiave: Squalo.
Trailer
#HollywoodCiak
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mercoledì 9 marzo 2011
Film 229 - Il cigno nero
Dovendo sfruttare un ingresso gratis al cinema, siamo stati felici di tornare a vedere uno dei più bei film usciti finora dall'inizio dell'anno.

Film 229: "Il cigno nero" (2010) di Darren Aronofsky
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Marco
Pensieri: Questa seconda visione ha confermato "Il cigno nero" quale uno dei migliori film dell'ultimo periodo. Vederlo di nuovo mi ha aiutato a concentrarmi su particolari nuovi, su suoni che avevo perso, su colori che da casa non avevano reso così bene.
Tutto quanto avevo già detto precedentemente nell'altro commento al film [link] lo ribadisco fermamente e, anzi, ora sono anche più convinto, oltre che della bellezza di quest'opera, anche della bravura della sua protagonista. Finalmente impugnato il suo meritatissimo Oscar, Natalie Portman è la regina incontrastata non solo del palcoscenico, ma della scena mondiale attuale. Ad appena un giorno dalla premiazione, infatti, esprime il suo sdegno per i commenti da antisemita di John Galliano, lei che con Dior ha appena stipulato un contratto. Sdegno, impegno e ribellione sono i punti di forza della grandissima Portman che, nella vita come nel film, si batte e lavora sodo per ciò in cui crede.
Grandissimo Darren Aronofsky alla regia, capace davvero di emozionare portando sullo schermo una storia così intensa, a tratti da pelle d'oca. Al cinema, man mano che l'intreccio si sviluppava, eravamo tutti noi spettatori sempre più ammutoliti tanto era il coinvolgimento per questa pellicola.
Come dicevo, per quanto riguarda la mia esperienza, ha contato tantissimo questa riscoperta dei suoi, della musica e di certi passaggi (o dettagli) che mi ero perso. Tra l'altro la scena in discoteca è la migliore scena girata in un club che io ricordi. Singolare, per un film come questo...
Bello, bello, bello! Ne vale davvero la pena.
Consigli: Un piccolo capolavoro sospeso tra danza e violenza, fisicità e sacrificio, dramma e dark. Niente male per un film solo.
Parola chiave: Specchio.
Ric

Film 229: "Il cigno nero" (2010) di Darren Aronofsky
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Marco
Pensieri: Questa seconda visione ha confermato "Il cigno nero" quale uno dei migliori film dell'ultimo periodo. Vederlo di nuovo mi ha aiutato a concentrarmi su particolari nuovi, su suoni che avevo perso, su colori che da casa non avevano reso così bene.
Tutto quanto avevo già detto precedentemente nell'altro commento al film [link] lo ribadisco fermamente e, anzi, ora sono anche più convinto, oltre che della bellezza di quest'opera, anche della bravura della sua protagonista. Finalmente impugnato il suo meritatissimo Oscar, Natalie Portman è la regina incontrastata non solo del palcoscenico, ma della scena mondiale attuale. Ad appena un giorno dalla premiazione, infatti, esprime il suo sdegno per i commenti da antisemita di John Galliano, lei che con Dior ha appena stipulato un contratto. Sdegno, impegno e ribellione sono i punti di forza della grandissima Portman che, nella vita come nel film, si batte e lavora sodo per ciò in cui crede.
Grandissimo Darren Aronofsky alla regia, capace davvero di emozionare portando sullo schermo una storia così intensa, a tratti da pelle d'oca. Al cinema, man mano che l'intreccio si sviluppava, eravamo tutti noi spettatori sempre più ammutoliti tanto era il coinvolgimento per questa pellicola.
Come dicevo, per quanto riguarda la mia esperienza, ha contato tantissimo questa riscoperta dei suoi, della musica e di certi passaggi (o dettagli) che mi ero perso. Tra l'altro la scena in discoteca è la migliore scena girata in un club che io ricordi. Singolare, per un film come questo...
Bello, bello, bello! Ne vale davvero la pena.
Consigli: Un piccolo capolavoro sospeso tra danza e violenza, fisicità e sacrificio, dramma e dark. Niente male per un film solo.
Parola chiave: Specchio.
Ric
Etichette:
Barbara Hershey,
Benjamin Millepied,
Black Swan,
danza,
dark,
Darren Aronofsky,
dramma,
Il cigno nero,
Il lago dei cigni,
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Vincent Cassel,
Winona Ryder
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