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giovedì 7 marzo 2024

Film 2257 - Mean Girls

Intro: Non so perché alla fine io e Niamh finiamo sempre per andare a vedere un musical...

Film 2257: "Mean Girls" (2024) di Samantha Jayne, Arturo Perez Jr.
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: è difficile riproporre un prodotto che ha funzionato originariamente così bene in chiave "aggiornata". In questo senso, il musical di "Mean Girls" pareva aver trovato la chiave giusta per riapprocciarsi al materiale originale con, in più, la scusa di portare al cinema il musical di successo originato a Broadway. Il denominatiore comune di tutte queste operazioni? Tina Fey.
La Fey, infatti, è stata artefice sia della sceneggiatura del primo film che del libretto del musical, per cui niente di più appropriato che riprendesse in mano il proprio lavoro e si dedicasse alla scrittura anche di questa storia. Non fosse che "Mean Girls" 2024 non funziona così bene come l'originale.
Per me il problema principale sta nel fatto che nessuna delle canzoni proposte qui funziana davvero o, per capirsi, rimane impressa. Il che, per una pellicola che ha alla sua base la musica, è già un grande problema. In aggiunta, questo "Mean Girls" cerca troppo disperatamente di tenersi al passo coi tempi, cambiando alcuni elementi chiave della storia o momenti cult - il balletto natalizio, la trasformazione di Cady in una delle Plastic (in italiano le Barbie) che di fatto quasi non avviene, alcuni dei sabotaggi a Regina che per qualche ragione vengono cambiati (penso alla maglietta con i buchi sul seno), il personaggio di Janis che qui non è etero (senza di fatto usare questo cambiamento in alcun modo, per poi relegare al finale la comparsata o quasi della fidanzata) e altri elementi ancora - che rovinano allo spettatore affezionato il piacere di ritrovare certi elementi cardine del film precedente in questa rivisitazione. Capiamoci, non ci sarebbe alcun problema nel cambiare le cose e aggiornarle, se solo il risultato finale funzionasse.
Un altro aspetto che qui non funziona sono i personaggi. Per quanto abbia apprezzato la combo Janis e Damian 2.0 (rispettivamente Auliʻi Cravalho e Jaquel Spivey), non mi è piaciuto il fatto che la narrazione della storia sia dal loro punto di vista. Così, di fatto, si toglie a Cady il potere della sua narrazione, relegandola a parte del racconto piuttosto che fulcro di esso. A peggiorare le cose, non credo che Angourie Rice sia in grado di reggere la parte di protagonista. Le sue doti vocali sono traballanti e, di fatto, le manca quel magnetismo e quel carisma che innegabilmente contraddistinguevano Lindsay Lohan nell'originale. Non solo la sua Cady è in grado di essere sexy e sensuale, ma è allo stesso tempo credibile nei panni della liceale che ha sempre studiato a casa e si sente fuori posto in un mondo a lei totalmente sconosciuto, ovvero il liceo. Questa Cady, invece, funziona solo nei panni della nerd spaesata.
In aggiunta, Aaron Samuels (Christopher Briney in un ruolo che assolutamente non gli si addice) in questa storia ha come unica caratteristica quella di essere l'oggetto delle contese amorose di Cady e Regina George (Reneé Rapp), altro non gli è concesso a livello narrativo. E, parlando di Regina George, non trovo che la Rapp riesca ad emulare il livello di iconicità suscitato dalla precedente performance di Rachel McAdams. Mi rendo conto che fossero panni alquanto ingombranti da dover vestire e, va detto, il suo è l'unico personaggio che davvero lascia il segno, sta di fatto che la performance generale funziona quando pensata nel contesto di questo film del 2024, ma non regge il confronto con l'originale di 20 anni fa. Questo è ancora più vero nel finale, quando Regina si ravvede all'ultimo secondo, di fatto buttando alle ortiche tutto ciò che ha simboleggiato il personaggio fino a quel momento in nome di un happy ending piuttosto insoddisfacente.
Insomma, per quanto il musical di "Mean Girls" non sia un prodotto terribile, ha il grande svantaggio di confrontarsi con un originale che, per tanti motivi, è passato alla storia e con il quale l'inevitabile confronto non fa che accentuare tutti quegli elementi che non funzionano. Se poi ci mettiamo che nemmeno quella parte di novità che si porta con sé questa pellicola (le canzoni) siano niente di memorabile, si fa presto a capire perché il risultato finale possa lasciare delusi i fan del primo film.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Angourie Rice, Reneé Rapp, Auliʻi Cravalho, Christopher Briney, Jaquel Spivey, Avantika, Bebe Wood, Jenna Fischer, Busy Philipps, Tim Meadows, Lindsay Lohan, Jon Hamm, Ashley Park, Tina Fey.
Box Office: $104.1 milioni
Vale o non vale: Continuo a rimanere dell'opinione che non ci fosse bisogno di un nuovo "Mean Girls", nemmeno in chiave musicale. Detto ciò - e visto che ce lo abbiamo - non trovo che ci sia una particolare necessità di recuperare questa pellicola, a meno che non si sia fan della versione di Broadway, dei musical in generale o, almeno in parte, della pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: The Burn Book.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 ottobre 2023

Film 2212 - A Haunting in Venice

Intro: Non andavo al cinema a Dublino da 2 mesi ormai, il che per me è veramente strano. Per tornare finalmente in sala ho scelto una pellicola che non vedevo l'ora di vedere: entro nella mia renaissance cinematografica!

Film 2212: "A Haunting in Venice" (2023) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: la trilogia di Branagh su Hercule Poirot vira vigorosamente verso l'horror e regala il film di Halloween che a settembre decisamente non mi aspettavo!
Nonostante un'evidente squilibrio tra primo e secondo tempo, col primo decisamente più spinto verso i classici archetipi del cinema dell'orrore e il secondo più conforme al genere murder mystery - e, in generale, quella che è la conclusione che ci si aspetta da un prodotto di questa trilogia - "A Haunting in Venice" è assolutamente una boccata d'aria fresca dopo il deludente "Death on the Nile" uscito poco più di un anno fa (a me sembra una vita fa, a dire il vero, ma era solo il febbraio 2022).
Più ispirato, cupo e intrigante, questo film tratto dal romanzo "Hallowe'en Party" di Agatha Christie funziona quasi sempre a meraviglia, rovinandosi un pochino solo verso il finale. Del resto era inevitabile: i protagonisti sono pochi e tutti rinchiusi dentro lo stesso edificio, 2 muoiono e uno è Poirot... Diciamo che dopo avere sospettato prima di uno e poi dell'altro, alla fine ci sia arriva un po' per esclusione a chi potrebbe essere l'assassino. Ciononostante, la risoluzione del crimine lascia comunque soddisfatti.
Ottimo il cast principale, che annovera nomi particolarmente noti Kenneth Branagh (come al solito anche regista), Tina Fey, Jamie Dornan e Kelly Reilly insime a un cast internazionale che include la freschissima di premio Oscar Michelle Yeoh, Riccardo Scamarcio e Camille Cottin. In questo caso, oltre a solleticare l'interesse del pubblico con nomi di richiamo importanti, questa volta si è scelto un gruppo attoriale capace e dotato e, bisogna dirlo, il risultato finale ne giova assai. Non che il cast della seconda pellicola fosse meno impressionate (a livello di "namedropping" è sicuramente "Death on the Nile" a farla da padrone), solo che non tutti in quel caso si sono dimostrati all'altezza della parte.
Insomma, questo "A Haunting in Venice" è stato veramente una piacevole sorpresa che ha inaspettatamente stimolato il mio appetito per tutte quelle pellicole horror e thriller che il mese di ottobre richiede (e mi sono concesso!).
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Film 2093 - Death on the Nile
Film 2212 - A Haunting in Venice
Cast: Kyle Allen, Kenneth Branagh, Camille Cottin, Jamie Dornan, Tina Fey, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly, Riccardo Scamarcio, Michelle Yeoh.
Box Office: $116,318,485 (ad oggi)
Vale o non vale: Non tanto riuscito quanto il primo, ma un grandissimo balzo in avanti rispetto al secondo, "A Haunting in Venice" è un buonissimo whodunit che regala un'altra grande performance di Branagh e riporta al cinema l'opera dell'insuperabile Agatha Christie. Perfetto per questa stagione!
Premi: /
Parola chiave: Honey.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 marzo 2021

Film 1976 - Soul

Intro: Nuova serata di cinema casalingo per gli adepti del Penthouse Cineforum. Questa volta virata d'animazione.
Film 1976: "Soul" (2020) di Pete Docter
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Kate, Bizzy
In sintesi: la Pixar si addentra in tematiche sempre più complesse decidendo, questa volta, di raccontare una storia che ruota tutta attorno al concetto di morte e aldilà. Idea non facile di base, è ancora più interessante che a portare questo film alla luce sia una casa di produzione di pellicole d'animazione. Anche se, probabilmente, buona parte del motivo per cui "Soul" effettivamente funziona risiede proprio in questo elemento chiave che, facendosi scudo tramite l'implicazione giocosa e quasi ludica del cartone animato, riesce a trattare tematiche complesse senza rischiare di cadere nella banalità o in una eccessiva drammaticità. Però diciamocelo fin da subito: "Soul" non è necessariamente un film per bambini, quanto più probabilmente un prodotto per un pubblico più adulto. Proprio come lo è stato "Inside Out".
Dopo l'esplorazione emotiva di qualche anno fa - curiosamente la protagonista di "Inside Out" è Amy Poehler, amica e spesso collega della protagonista femminile di questa pellicola, Tina Fey, mentre Pete Docter è il regista di entrambe le pellicole - Pixar decide di rincarare la dose ed esplorare in maniera colorata e con un notevole spirito di avventura il (classico e molto) complesso tema del cosa ci possa essere dopo la morte e cosa accada alle anime di coloro che abbiano lasciato il mondo terreno. Chapeau per coraggio e intraprendenza.
Gli escamotage narrativi utilizzati dalla storia per giustificare e contestualizzare un mondo così distante e impensabile dalla concreta realtà cui siamo abituati sono assolutamente ben architettati e va menzionato lo sforzo della sceneggiatura di dare spazio a tutta una serie di tematiche legate all'esistenza umana in generale (senso della vita, traguardi da raggiungere, importanza di seguire i propri sogni, solitudine, passato e connessione con le proprie radici) che arricchiscono il racconto di più strati narrativi significativi. A livello estetico - ma qui nessuna sorpresa - il film è solidamente costruito e particolarmente piacevole.
Detto questo, come sempre, un vago senso di insoddisfazione personale va ricondotto al plebiscito mediatico rispetto alla qualità di questa pellicola che, dopo essermi stata "venduta" come l'ennesimo nuovo capolavoro Pixar, ha in parte gonfiato le mie aspettative nei confronti di questo titolo. Che, per carità, è stato assolutamente godibile - specialmente se pensiamo a cosa sia stato reso disponibile in questo periodo di pandemia ("Wonder Woman 1984" e "Mulan" due grandi delusioni) - ma forse meno rivoluzionario o innovativo di quanto mi sarei aspettato. O forse mi sono semplicemente un po' stufato di Hollywood?
Cast: Jamie Foxx, Tina Fey, Graham Norton, Rachel House, Alice Braga, Richard Ayoade, Phylicia Rashad, Donnell Rawlings, Questlove, Angela Bassett.
Box Office: $116.3 milioni
Vale o non vale: Piacevole diversivo d'animazione che, mascherato da titolo per tutta la famiglia, non manca di affrontare tematiche adulte e profonde. Rimane sufficientemente spensierato da non risultare pesante, anche se sarà impossibile evitare qualche riflessione personale sull'aldilà una volta terminata la visione.
Premi: Candidato a 3 Oscar e 3 BAFTA per Miglior film d'animazione, sonoro e colonna sonora. Vincitore di 2 Golden Globe per Miglior film d'animazione e colonna sonora.
Parola chiave: Tombino.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 30 dicembre 2020

Film 1765 - Wine Country

Intro: Netflix proponeva a gran voce e visto il cast pazzesco non ho voluto assolutamente perdermi la visione!
Film 1765: "Wine Country" (2019) di Amy Poehler
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è bello vedere un cast tutto al femminile composto da attrici di talento in un film che mette al centro della sua storia persone dall'aspetto normale (e avventure surreali?), però bisogna davvero chiedersi quanto bisogno ci fosse di portare alla luce un progetto come "Wine Country" che, con tutta la buona volontà di questo mondo, non ha davvero niente di nuovo da dire.
La comicità molto fisica mescolata all'umorismo "Saturday Night Live" funziona fino ad un certo punto e, devo ammettere con un po' di tristezza, questa storia non è poi così divertente da far dimenticare che la trama sia di fatto priva di qualsivoglia elemento innovativo. Perché sì, ora anche le donne si ubriacano sul grande schermo, dicendo parolacce e parlando senza problemi di sesso. E sì, sappiamo che storie su persone qualunque e (pure!) over 50 funzionano e riscuotono anche parecchio successo, quindi quella che "Wine Country" fa qui non è una grande rivendicazione, se non quantomai accodarsi a una lista di titoli che già hanno percorso questa strada. Il vero peccato è che questo esordio alla regia di Amy Poehler sorprendentemente sprechi un'occasione e un cast eccezionali per raccontare la stessa storia che le commedie americane influenzate da Judd Apatow ci stanno raccontando ormai da anni, solo che in più qui c'è la scusa del wine tasting. E considerato che gli ubriachi non siamo noi ma le protagoniste del film, la magia non si realizza.
Ps. Non dico certo nulla di nuovo, ma la produzione cinematografica firmata da Netflix è tremenda. Questo titolo non è certamente il peggiore tra quelli originali e in lista nel catalogo del servizio di streaming, ma rimango tutte le volte sorpreso da quanta enfasi si metta nel portare alla luce praticamente qualsiasi progetto solo in nome di una maggiore offerta che attragga nuovi abbonamenti. Onestamente una pellicola come "Wine Country" al botteghino avrebbe fatto flop. So che la qualità è troppo spesso un fatto secondario, ma non posso fare a meno di chiedermi quanto questo sistema del "tutto quello che ci viene in mente" possa risultare ancora sostenibile, soprattutto man mano che la gente si rende conto di quanto i film originali Netflix siano di sempre maggiore pessima qualità.
Cast: Rachel Dratch, Ana Gasteyer, Amy Poehler, Maya Rudolph, Paula Pell, Emily Spivey, Cherry Jones, Maya Erskine, Jason Schwartzman, Tina Fey.
Box Office: /
Vale o non vale: Onestamente mi aspettavo qualcosa di più in generale e una trama molto più divertente in particolare. Un'occasione un po' sprecata, anche se gli amanti del Saturday Night Live dovrebbero avere le palpitazioni alla sola idea di vedere riunite così tante stelle dello show in un unico lungometraggio. Per quanto un più veloce skatch del celebre show americano sarebbe risultato più efficace.
Premi: /
Parola chiave: Weekend.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 luglio 2019

Film 1620 - Monkey Kingdom

Intro: Incuriosito dal focus centrale della storia. Inoltre era ora di tornare a guardare un documentario!
Film 1620: "Monkey Kingdom" (2015) di Mark Linfield, Alastair Fothergill
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: interessante e inevitabilmente istruttivo, "Monkey Kingdom" è il primo documentario made in Disney che vedo. La qualità è sorprendentemente buona (coi soldi che hanno vorrei vedere) e la storia, per quanto raccontata quasi a mo di favola - la scalata sociale della dolce macaco Maya -, non manca di lasciare lo spettatore affascinato. La natura, inutile dirlo, è piena di meravigliose sorprese.
Cast: Tina Fey.
Box Office: $17.1 milioni
Vale o non vale: Piacevole e interessato, raccontato egregiamente da Tina Fey (che non sapevo essere collegata al progetto). Da vedere se si ha voglia di qualcosa di diverso.
Premi: /
Parola chiave: Castle Rock.

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Bengi

giovedì 23 maggio 2019

Film 1594 - Mean Girls

Intro: Per me è semplicemente geniale. Lo so a memoria e lo rivedrei altre 100.000 volte.
Film 1594: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: esattamente 9 anni fa recensivo per la prima volta quello che per me è uno dei film cult su teenager e liceo americani. Nel tempo la mia passione non è scemata...
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Lindsay Lohan, Rachel McAdams, Tim Meadows, Ana Gasteyer, Amy Poehler, Tina Fey, Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Daniel Franzese, Neil Flynn, Jonathan Bennett.
Box Office: $169 milioni
Vale o non vale: Dal libro "Queen Bees and Wannabes"di Rosalind Wiseman, Tina Fey trae la sceneggiatura di questo piccolo capolavoro per teenagers che è "Mean Girls" e comincia la sua vera e propria scalata verso lo stardom hollywoodiano. E' con questo film, infatti, che io - ancora inconsapevole - sono venuto per la prima volta in contatto con il genio di Fey e da allora non ho più potuto fare a meno di amarla. Se siete fan di Tina o dei suoi show questo è sicuramente un titolo imperdibile per voi, una commedia spassosissima e ben scritta con un cast perfettamente in parte e una sbalorditiva Rachel McAdams che all'età di 26 riesce a rendere credibile l'andare ancora al liceo. Vedere per credere.
Premi: /
Parola chiave: Liceo.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 1 agosto 2016

Film 1180 - Le sorelle perfette

Attendevo da più di un anno di poter vedere questo film, da quanto l'annuncio dell'uscita è stato fatto durante i Golden Globes del 2015...

Film 1180: "Le sorelle perfette" (2015) di Jason Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Boiatona gigagalattica che pure non posso fare a meno di amare per la sola presenza delle mie amate e preferite Tina Fey e Amy Poehler. Questo solo basti a far capire che, naturalmente, non posso essere attendibile per quanto riguarda questo "Sisters".
Cioè, mi correggo: posso esserlo, ma non intendo nascondere che mi è piaciuto, nonostante mi renda perfettamente conto che sia una commedia nemmeno troppo divertente per essere un prodotto in cui compaiono due tra le attrici comiche più divertenti e taglienti degli ultimi anni. Si tratta, infatti, di un prodotto mediocre e più chiassoso che simpatico e, pure, riesce nel suo totale intento intrattenitivo che, per l'estate italiana, è perfetto. Stranamente, invece, la collocazione americana ha preferito il natale, collocando l'uscita del film nello stesso weekend d'uscita di "Star Wars - Il risveglio della Forza".
In ogni caso, pur rimanendo un prodotto parzialmente deludente, chi ama la combinazione comica e irriverente che le due attrici sanno creare quando sono insieme, non resterà deluso da questo "Le sorelle perfette", storia di due sorelle che, in occasione della messa in vendita della casa dove sono cresciute, decidono di celebrare l'occasione dando una super festa di addio così da poter fare l'alba almeno una volta tra le mura in cui sono cresciute. Inutile dire che la casa non passerà indenne all'evento...
Tra battute sessuali, una comicità corporea molto forte e un effetto nostalgia per gli anni '80 in grado di catturare non solo chi quegli anni li ha vissuti, questa pellicola porta a casa un risultato finale che rasenta la sufficienza, ma solo grazie alla chimica che vi è tra le due donne e, da non sottovalutare, l'interazione con la "cattiva" del film, Maya Rudolph (anche lei proveniente dal Saturday Night Live come la Fey e la Poehler). Dunque non certo un capolavoro, eppure per chi apprezza non mancherà di lasciare un ricordo simpatico e divertente.
Cast: Tina Fey, Amy Poehler, Maya Rudolph, Ike Barinholtz, Dianne Wiest, James Brolin, John Cena, Madison Davenport, John Leguizamo, Brian d'Arcy James, Kate McKinnon, Renée Elise Goldsberry, Heather Matarazzo.
Box Office: $105 milioni
Consigli: Un po' sotto lo standard cui le due comiche hanno abituato, ma comunque sufficiente a colmare la voglia di rivederle insieme, questo "Sister" è una commedia sciocca e rumorosa, eppure con qualche momento divertente ben architettato (la scena nei camerini è impagabile). Certamente si poteva fare di più e meglio, ma ciò non toglie che nella carenza di titoli comici di valore di questa estete 2016, "Le sorelle perfette" non sia di fatto una buona scelta per farsi qualche risata senza pretese e senza pensieri.
Parola chiave: Curiosamente anche in questo caso la parola può essere "Carillon" proprio come per la recensione precedente.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 18 novembre 2015

Film 1029 - This Is Where I Leave You

Avevo iniziato a vedere questo film al ritorno dal giappone, ma la compagnia aerea lo proponeva solamente in inglese non sottotitolato, per cui ho mollato la visione dopo 10 minuti dato che non riuscivo a capire niente...

Film 1029: "This Is Where I Leave You" (2014) di Shawn Levy
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "This Is Where I Leave You" è uno di quei film che attendevo di vedere con interesse, principalmente per il cast stellare e perché, in tutta onestà, adoro le storie corali. I presupposti c'erano tutti e anche se non posso dire che ne sia rimasto sconvolto, mi ha lasciato comunque un ricordo positivo.
Il pretesto è il funerale del padre di 4 figli adulti e dalle vite diversissime, con madre affranta al capezzale che tiene le redini della famiglia e della situazione: il cast è assolutamente ben assortito - Jason Bateman, Tina Fey, Adam Driver, Corey Stoll e Jane Fonda - e questa eterogeneità dei protagonisti depone assolutamente a favore di una storia che basa tutto sull'unicità degli individui, delle loro storie e dei loro punti di vista. In questo senso dire che la storia è riuscita, poiché riesce davvero a ricreare un'unità famigliare complessa e sfaccettata, ricolma di problemi e affetto, situazioni da risolvere e ricordi che necessariamente affiorano. Molti momenti divertenti che si affiancano a una serie di tematiche anche abbastanza drammatiche.
Il risvolto della medaglia, però, c'è: "This Is Where I Leave You" è carino, piacevole anche, ma non basta. Non fa centro del tutto e non è sufficientemente peculiare per svettare nell'universo del cinema mainstream contemporaneo perché manca di quel qualcosa che sia veramente e solamente "suo". Sì, c'è quell'aria da grande famiglia americana che si confronta con i suoi demoni, c'è il percorso di formazione e l'esaltazione della diversità, nonché l'accettazione degli altri per quello che sono. Sono tutti temi importanti, ma che nella miscela presentata qui non sono sufficienti a lasciare di questa storia un ricordo indelebile.
Dunque sì, la pellicola di Shawn Levy è carina, ma niente di più.
Ps. Curiosamente Rose Byrne, Timothy Olyphant e Debra Monk sono tutti passati per la seconda stagione di "Damages" in ruoli di primo piano o comunque ricorrenti.
Cast: Jason Bateman, Tina Fey, Adam Driver, Rose Byrne, Corey Stoll, Kathryn Hahn, Connie Britton, Timothy Olyphant, Dax Shepard, Jane Fonda, Debra Monk, Abigail Spencer, Ben Schwartz.
Box Office: $41.3 milioni
Consigli: Pellicola comico-drammatica, film corale, produzione semi-indipendente, storia tratta dall'omonimo romanzo di Jonathan Tropper e un cast stellare. Questi sono gli elementi chiave di "This Is Where I Leave You" che non fa totalmente centro, ma rimane sicuramente una buona alternativa per una serata casalinga a base di divano e relax. La storia è meno pesante di quanto non possa sembrare a una prima occhiata e certamente gli ottimi attori a sono capaci di fare la differenza. E, da non sottovalutare, il finale a sorpresa è inaspettato e perfino comico. Si può vedere.
Parola chiave: Shiva.

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Bengi

mercoledì 10 dicembre 2014

Golden Globes 2015: nomination live!

L'annuncio live delle nomination per la 72esima edizione dei Golden Globes sarà un appuntamento per cui ben 4 star verranno scomodate, ovvero Kate Beckinsale, Peter Krause, Paula Patton e Jeremy Piven.
Questi fortunelli, che si godranno l'alba americana delle 5 di mattina, si troveranno per snocciolare una ad una le innumerevoli categorie che caratterizzano il premio tra tv e cinema, 'comedy' e 'drama', per un totale di 25 cinquine che, solitamente, sono di buon auspicio per quelle che seguiranno degli Oscar (quest'anno annunciate il 15 gennaio 2015).
Nell'attesa dello show che sarà presentato da Tina Fey e Amy Poehler e si terrà al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills (California), l'annuncio della candidature (11 dicembre) sarà visibile ai link in fondo al post.

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Kate Beckinsale, Peter Krause, Paula Patton and Jeremy Piven will announce the nominees for the 72nd Annual Golden Globe Awards on Thursday, December 11.
You can join the live stream nomination announcement starting today at 5:20am PST/8:20am EST on the links below.






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Bengi

venerdì 30 maggio 2014

Film 722 - Baby Mama

Visto in occasione del compleanno di Tina Fey domenica 18 maggio.

Film 722: "Baby Mama" (2008) di Michael McCullers
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Tina Fey + Amy Poehler sono una coppia esplosiva e lo hanno dimostrato negli anni servendo sotto lo stesso fuoco mediatico in non poche occasioni oltre questa ("Saturday Night Live" e due conduzioni dei Golden Globes e una, la prossima, che deve ancora arrivare). Qui, cinte dai meccanismi della commedia americana, funzionano bene, anche se non al loro meglio.
La sceneggiatura, per quanto divertente, non è all'altezza di quel capolavoro del suo genere che è "Mean Girls" - non a caso scritto dalle Fey - e i momenti divertenti sono per la maggior parte concentrati nella prima parte del film. Niente di veramente innovativo, a dire il vero, ma le due attrici sono in grado di far vivere le battute e le situazioni al limite dell'assurdo grazie alla loro comicità fisica ed espressiva.
Tutto ruota intorno a questa strana coppia dove la Fey è la signora single impostata, benestante e in cerca della chance di avere un figlio e la Poehler diviene colei che sarà in grado di darglielo affittandole l'utero. L'estrazione sociale diversissima, i caratteri opposti e i personaggi di contorno stralunati saranno gli elementi che porteranno le due ad avere non pochi diverbi... per cominciare!
Insomma, questo "Baby Mama" è un prodotto commerciale carino e spensierato che si può vedere in assoluta tranquillità facendosi due risate e riflettendo su quel vastissimo argomento che è il diventare genitori (e su quanto dovrebbe essere un diritto di tutti).
Ps. Presenti nel cast anche Sigourney Weaver, Steve Martin, Greg Kinnear, Dax Shepard e Maura Tierney.
Box Office: $64,163,648
Consigli: Classica commedia americana degli equivoci e dall'happy ending facile, ma impreziosita dalla presenza di due delle attrici comiche più capaci della televisione americana, ovvero Tina Fey ("30 Rock") e Amy Poehler ("Parks and Recreation"). Si può vedere e digerire con estrema facilità (e nel mentre, ragionare al volo sulla questione dell'inseminazione artificiale o delle madri surrogato). Carino.
Parola chiave: Gravidanza.

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Bengi

lunedì 12 maggio 2014

Film 711 - Notte folle a Manhattan

Un film che rivedo sempre volentierissimo, perfetto per una serata casalinga di relax e divertimento!

Film 711: "Notte folle a Manhattan" (2010) di Shawn Levy
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: E' un film sempre carino e divertente, capace di lasciare col sorriso anche lo spettatore che è alla sua terza visione. Merito, certamente, delle coppia di protagonisti Steve Carell e Tina Fey, in grado di strapazzarsi fisicamente e riciclarsi criminali, nonché fuggiaschi per sfuggire da una situazione surreale che li coinvolge, loro malgrado, nella ricerca di una chiavetta USB. Non mancheranno equivoci, sparatorie, inseguimenti e tutto ciò che può venire in mente che sia totalmente fuori dalla routine di coppia.
Oltre al magnifico duo comico - che insieme conta 3 Golden Globes all'attivo - anche una serie di comprimari ormai celebri come Mark Wahlberg, Taraji P. Henson, Kristen Wiig, Mark Ruffalo, Ray Liotta, James Franco e Mila Kunis a disposizione di una storia piacevole e in grado di mantenere le aspettative.
In generale, un prodotto piuttosto riuscito nell'ottica del suo scopo scopo commerciale e, nonostante non tutti avrebbero scommesso su un box office ricchissimo visto la scelta di due star della televisione piuttosto che del cinema, anche dal punto di vista dell'incasso il film è stata una sorpresa positiva.

Film 111 - Notte folle a Manhattan
Film 338 - Notte folle a Manhattan
Film 1174 - Notte folle a Manhattan
Box Office: $152,269,033
Consigli: Piuttosto spietato nel dipingere la routine quotidiana di una coppia sposata della classe media americana, "Date Night" distruggere letteralmente i suoi protagonisti per riplasmarli a coppia di detective-misto-delinquenti catapultandoli in una serie di avventure che scaturisono dal momento in cui la coppia "ruba" la prenotazione al ristorante di una coppia che non si presenta per il tavolo. Ne seguiranno una serie di eventi pazzeschi e, sinceramente, anche piuttosto divertenti che metteranno in luce la bravura e le capacità di Fey e Carell. Spassoso e perfetto per una serata leggera.
Parola chiave: Tripplehorns.

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Bengi

venerdì 7 febbraio 2014

Film 666 - Matricole Dentro o Fuori

Amo Tina Fey, non potevo perdermi questo suo ritorno al cinema.

Film 666: "Matricole Dentro o Fuori" (2013) di Paul Weitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Classica commedia americana dove due nerd per eccellenza come Tina Fey e Paul Rudd se la devono vedere con le ammissioni al college universitario. Lei perché verifica le domande di Princeton, lui perché ha messo in piedi una scuola superiore abbastanza fuori dal comune che più che un liceo sembra una fattoria. Il collegamento tra i due sarà un ragazzino, Jeremiah (Nat Wolff), genietto tra il disadattato e l'autodidatta che John (Rudd) ritiene potrebbe essere il figlio che Portia (la Fey) ha dato in adozione tanto tempo prima. Da questo input si svilupperà tutta la storia, fatta di momentacci strani, situazioni irreali e qualche passaggio divertente. Fino, neanche a dirlo, all'amore.
Quindi i macrotemi toccati da questo "Admission" sono principalmente le relazioni amorose, il lavoro e l'importanza di essere i migliori in quello che si fa (e metterci la passione), i valori fondamentali della vita che passano nel fare - al momento giusto - la cosa giustissima. Non che mi aspettassi un capolavoro assoluto, ma sì, siamo sempre lì.
La vera "novità" di questo prodotto commerciale estremamente filoamericano è quella di presentare un mondo, quello dell'ammissione al college, che francamente non conoscevo. In America fallire il percorso di scelta dell'università può essere un grande momento di mistico sconforto, ergo è possibile pensare addirittura di farci un film. Interessanti le dinamiche sociali che ci stanno dietro, anche se francamente tutta quest'ansia da prestazione a neanche vent'anni di vita mi sembra tendenzialmente pura follia.
Ciò detto, il film è anche più carino della totale inutilità che mi aspettavo. Fey e Rudd sono una bella coppia sullo schermo e la loro goffaggine isterico-sfigata è qualcosa che riesce sempre a catturare il mio favore per loro (più per lei). La grande scuola che è il "Saturday Night Live" riesce ancora a sfornare talenti che noi in Italia nemmeno ci sogniamo.
Insomma, "Matricole Dentro o Fuori" ha il grande disonore di portare un titolo italiano che fa spavento - considerato che il titolo originale "Admission" è perfettamente comprensibile a chiunque -, ma preso per quello che è, risulta essere gradevole e anche talvolta divertente. Ovvero un perfetto prodotto commerciale un pelino sopra la media per certi aspetti (attori e varianti della trama) che tiene compagnia e diverte lo spettatore.
Box Office: $18,007,317
Consigli: Tina Fey e Paul Rudd reggono bene le sorti di una pellicola carina e spensierata a proposito di scuola e scelte di vita. Aiutano a completare un quadro di semi-follia Michael Sheen e una sempre grandissima Lily Tomlin che è un piacere ritrovare in un ruolo comico, disinibito e certo fuori dal comune standard di genitore. Il tutto è divertente e si può guardare tranquillamente in una serata di svago e leggerezza.
Parola chiave: Princeton.

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Bengi

giovedì 1 dicembre 2011

Film 338 - Notte folle a Manhattan

Tra la spesa di un post giornata lavorativa, anche il dvd di una commedia che avevo visto l'ultima volta sul grande schermo della city di Londra...


Film 338: "Notte folle a Manhattan" (2010) di Shawn Levy
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Era il caso di recuperare qualche battuta persa a causa della lingua inglese. Così attrezzato di dvd originale, non ho saputo resistere al richiamo di questo "Date Night" con la mia adorata Tina Fey come protagonista. E, devo dirlo, il film mi è piaciuto anche se doppiato con voci oscene.
Divertente soprattutto grazie ai due protagonisti (lui è lo Steve Carell di "Crazy, Stupid, Love.") e ad una serie di comprimari di primo livello (Mark Wahlberg ha la parte da spalla migliore), rivedendolo ho notato che alla pellicola hanno partecipato un sacco di attori che fino ad un anno fa non avevo idea di chi fossero. Alcuni esempi sono Leighton Meester ("Gossip Girl", "Monte Carlo") Kristen Wiig ("Le amiche della sposa") e Mila Kunis ("Il cigno nero", "Amici di letto"). Tra i già famosi, invece, troviamo James Franco, Taraji P. Henson, Mark Ruffalo.
Carino, divertente, spassoso (la gag di taxi e macchina incastrati mi ha fatto ridere anche questa volta!) e non volgare, è adatto ad una serata che necessita di trascorrere nel più piacevole dei modi. Promossissimo.
Ps. $152,269,033 di incasso nel mondo.
Film 111 - Notte folle a Manhattan
Film 711 - Notte folle a Manhattan
Film 1174 - Notte folle a Manhattan
Consigli: Se lo scopo è divertirsi senza pensieri questa non può che essere la pellicola ideale per raggiungere lo scopo. I due protagonisti sono da ammirare specialmente per la loro capacità (innata?) di riuscire a recitare anche solo con le espressioni del viso e già solo per questo valgono il valore del film.
Parola chiave: Tripplehorns.

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Ric

lunedì 31 ottobre 2011

Film 320 - Mean Girls

Più che una pellicola ormai un must della commedia teen americana...

Film 320: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dalla tv di Marco
Lingua: italiano
Compagnia: Marco (Mi)
Pensieri: Davvero sempre spassoso e divertente, una sicurezza per passare una serata piacevole in compagnia.
Inevitabile amare la perfida di Regina George, cattiva e stronza come poche liceali lo sono mai state sul grande schermo. Apprezzabilissime le comprimarie della Lohan (Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Tina Fey e Amy Poehler) che, molto spesso, finiscono per rubarle la scena.
Il liceo come metafora della giungla è un'immagine piuttosto usata, ma mai come qui il senso è stato rappresentato in maniera così letterale. Scorretto e diretto, solo apparentemente disimpegnato o superficiale, divertente e ben scritto (dalla Fey), "Mean Girls" rimane uno dei miei titoli preferiti della commedia teen USA, con certe trovate comiche davvero geniali.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Davvero apprezzabile per simpatia e trovate comiche. Scorre via che è un piacere, specialmente in compagnia.
Parola chiave: Popolarità.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 4 marzo 2011

Film 224 - Megamind

Un film d'animazione da cui non ero molto attirato.


Film 224: " Megamind" (2010) di Tom McGrath
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Massimo
Pensieri: Ho decisamente rivalutato questa pellicola. E' divertente, un po' diversa dalle altre, un ottimo intrattenimento.
Si sa che, ormai, è sempre più difficile creare un prodotto d'animazione che sia originale. Dopo i vari 'Toy Story', "Ratatuoille", 'Nemo', "Up" e i rispettivi successi commerciali e di critica, non è più un impresa facile (o scontata) nemmeno per i 'cartoni animati' sbancare. Questo "Megamind" è un esempio perfetto: ottimi incassi ($316,378,986 nel mondo), ma zero riconoscimenti dalla critica. Prima era già successo, per esempio, a "Ortone e il mondo dei Chi" ($295,429,187 e giusto qualche nomination) o "I Simpson - Il film" ($525,532,370 e una semplice nomination ai Golden Globes). Ovviamente, giunti ad un momento in cui lo standard d'animazione si è elevato moltissimo, diventa sempre più difficile imporre il proprio prodotto sul mercato.
Questa pellicola, come dicevo, è sicuramente superiore ad altre che ho visto, divertente, sulla falsariga di "Cattivissimo me" e "Gli incredibili" in chiave decisamente aliena. Megamind è, ovviamente, un personaggio simpatico che risalta grazie alla sua goffaggine e ad un antagonista (il supereroe) piuttosto antipatico (da copione). Ottimo il personaggio femminile di Roxanne Ritchie (doppiata da Tina Fey), simpatico e disilluso quanto basta per creare una cinica comicità tra lei e il suo rapitore alieno (doppiato da Will Ferrell).
Insomma, ammetto che, in una serata spensierata e senza pretese, questo sia decisamente un film adatto alla situazione. Intrattiene e diverte lasciando un sorrisetto sulle labbra. Promosso.
Ps. Altri doppiatori famosi (solo per la versione inglese, ovviamente) sono Brad Pitt, Ben Stiller e Jonah Hill.
Consigli: In gruppo è meglio. E' il classico film da vedere con gli amici o da usare come sottofondo per un appuntamento più... romantico! Non disturba e, anzi, intrattiene piacevolmente.

Parola chiave: Antagonismo.



Ric

lunedì 11 ottobre 2010

Film 147 - Mean Girls

Altra cena altro film. I lunedì cominciano a diventare simbolo di serate in compagnia dove, davanti a una bella insalatona, ci si gusta anche un bel dvd. Per il quinto appuntamento, tutti riuniti dopo le vacanze estive, abbiamo scelto un film molto, molto cattivo...

Film 147: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Marco, Andrea Puffo, Enrico, Diego, Levino
Pensieri: Il primo film decisamente non serio delle nostre serate 'insalata&cinema', non poteva essere che il capolavoro di comicità scritto dalla brillante Tina Fey.
Di recente avevo già elogiato sia il film che la sua creatrice, donna di raffinata intelligenza, e oggi ribadirò solo che è decisamente una pellicola divertente, ben scritta e recitata da un cast di, allora, sconosciute (tranne Lindsay Lohan) che in pochi anni sarebbero entrati a far parte della Hollywood che conta: Rachel McAdams, poi vista in "Red Eye", "State of Play", "Un amore all'improvviso", "Sherlock Holmes"; Amanda Seyfried, sempre più in ascesa, diva di film come "Mamma Mia!", "Il corpo di Jennifer", "Chloe - Tra seduzione e inganno"; Amy Poehler, amica della Fey e, come lei, protagonista del "Saturday Night Live" e vista nel film "Baby Mama"; e, ovviamente, Tina Fey, ormai divenuta famosa anche da noi per la sua imitazione durante il "Saturday Night Live" di Sarah Palin, durante la scorsa campagna elettorale presidenziale USA, e per i suoi molteplici premi vinti per il tv show "30 Rock". L'abbiamo vista anche al cinema in "Baby Mama" e "Notte folle a Manhattan" Se questo non è un segno...
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Non perdetevi tutte le cattiverie che Cady con Janis e Damian escogitano per farla pagare a Regina George: ci sarà da divertirsi!
Parola chiave: Aaron Samuels.


#HollywoodCiak
Bengi

domenica 23 maggio 2010

Film 114 - Mean Girls

Ormai un classico della commedia teen USA, non potevo non rivederlo dopo aver comprato pure il dvd!

Film 114: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Ovviamente non pretendo che tutti comprendano il mio amore spassionato per questo film, ma, vi supplico, prima di giudicare GUARDATELO. Non mi aspetto sia il film della vita per nessuno, semplicemente "Mean Girls" è stato scritto da Tina Fey, mio personalissimo idolo nonché musa, regina del "Saturday Night Live" e di quel capolavoro che è "30 Rock".
Con queste premesse, per chi conosce i riferimenti, dovrebbe esserci meno diffidenza, nonostante questa commedia veda come protagonista la Lindsay Lohan, ancora cicciottella (si fa per dire) e genuina, non smaniosa di apparire anoressica e sgualdrina a tutti i costi. Aggiungono valore, poi, i comprimari che, insieme alla Fey, formano un cast che oggi, 6 anni dopo, conferma di aver scommesso sulle facce giuste. Prima fra tutti Amanda Seyfried, ormai lanciatissima con film da assoluta protagonista ("Dear John", "Letters to Juliet") nonostante la non proprio sfolgorante bellezza. Poi la Rachel McAdams di "Sherlock Holmes", classe 1978, all'epoca della pellicola 10 in più del suo personaggio, la perfida Regina George, e nessuna difficoltà a rendere credibile una ragazzina del liceo. Poi ancora Amy Poehler, amica della Fey e compagna anche di avventure ("Baby Mama" e "Saturday Night Live"), qui madre di plastica e smaniosa di rimanere al passo coi tempi; Lizzy Caplan, rivista in "True Blood"; Ana Gasteyer del "Saturday Night Live", vista anche in "The Women" e "What Women Want"; Neil Flynn, famosissimo inserviente di "Scrubs".
Non è un caso, insomma, se questa alla fine non risulta essere la classica noiosa e stupida commediola americana per adolescenti. La storia è ben scritta e affronta anche qualche tema interessante (liceo come giungla, ormoni che fanno impazzire, accettarsi per quello che si è, affrontare le conseguenze delle proprie azioni), sviluppato ed estremizzato dalla giovane età dei protagonisti. Fortunatamente, e qui sta il genio della Fey, non si inciampa mai nella banalità o nel già visto, ma si affrontano le situazioni con un'originalità che, nel 2004, era quasi innovativa (non a caso gli oltre 120 milioni di $ al botteghino mondiale).
Le gag ci sono, sottili o decisamente evidenti (in primis quella del quinto senso di Karen Smith), tutte godibili e ben scritte. Insomma, questa pellicola è davvero piacevole da guardare, se riuscite a superare i vostri pregiudizi. Vedere per credere!
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Per una serata tra amici è davvero il film ideale!
Parola chiave: Libro rosa.


#HollywoodCiak
Bengi

sabato 8 maggio 2010

Film 111 - Notte folle a Manhattan

Ecco il secondo post per il blog della Goldmine!


Film 111: "Notte folle a Manhattan " (2010) di Shawn Levy
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ale
Pensieri: http://www.goldminefactory.com/blog/notte-folle-a-londra/
E’ necessario liberarsi da preconcetti per leggere quanto seguirà, sia chiaro da subito.
Sebbene le intenzioni fossero delle più nobili (e cool), arrivato a destinazione non ho potuto fare a meno di cedere. E allora ammettiamolo che questa commedia leggere americana ci può anche piacere, nel giusto contesto! E quale sarebbe questo contesto, qualcuno si chiederà? Londra!
Già di per sé, si capisce, il luogo genera perdizione e smarrimento, ostacola la lucidità e confonde anche i più forti. Nel mio caso la mission era scovare il film più figo proiettato dentro e fuori dalla City per riproporne in queste righe un resoconto quanto più dettagliato della sicura magnificenza. Nella realtà, si sono presentati svariati fattori non previsti.
Innanzitutto quanto costa il cinema a Londra? Diciamo mediamente 14 sterline che, in euro (arrotondando per semplificare), sono circa 16. In Italia ci lamentiamo del fatto che andare al cinema ormai sia un lusso, ma, effettivamente, non ci va poi così male (Bologna, con la promozione “Chi fa d’essai fa per tre“, è abbastanza agevolata). Altro fattore mai trascurabile: la compagnia. Non tutti sono disposti a girare ore in metropolitana per vedersi in inglese un film di cui non hanno mai sentito parlare. Ultimo e non trascurabile fattore: lo sconto. Un 2×1 al multisala in centro è sempre molto gettonato.
Difficile, quindi, rispettare i buoni propositi del vacanziere non convenzionale. Più facile cadere nella trappola di Date Night, ovvero Notte folle a Manhattan (come al solito in Italia i titoli dei film vengono sostituiti con banalità), con due attori comici famosissimi in America per le serie tv che interpretano: Steve Carell (''The Office'') e Tina Fey ("30 Rock").
Nessuno grida al capolavoro, per carità, ma sorprende piacevolmente per il gusto con cui si lascia guardare. Lega perfettamente la vita di coppia all’avventura da agente segreto, rimanendo sempre ben saldo alla centralità del duo (leggere famiglia). Gag divertenti, coppia di attori affiatata e capace di far ridere semplicemente con la mimica facciale e non per forza insultando o offendendo. Interessanti anche gli attori secondari, tutti piuttosto conosciuti: Mark Wahlberg più muscoloso che mai; Taraji P. Henson, nominata all’Oscar 2009 come miglior attrice non protagonista per Il curioso caso di Benjamin Button; James Franco qui in versione tatuata e trasandata; Mark Ruffalo, amico sfigato della coppia.
Dirige Shawn Levy, non certo un visionario, ma sicuramente una mano capace cui affidare una commedia (sue, tra le tante, "Oggi sposi… niente sesso", "Una scatenata dozzina", "Una notte al museo" 1 e 2).
Chi è a Bologna dovrà aspettare il 7 maggio per vedere questa pellicola, ma se, invece, vi trovate a Londra e non sapete che fare, tra lo shopping e il musical a teatro (consiglio 'Mamma mia!'), andate a divertirvi un po’ al cinema! In attesa del Secret Party della Goldmine, ovviamente…
Film 338 - Notte folle a Manhattan
Film 711 - Notte folle a Manhattan
Film 1174 - Notte folle a Manhattan
Consigli: La scena dell'inseguimento con le auto agganciate è strepitosa!
Parola chiave: Tripplehorn.




Ric

lunedì 8 marzo 2010

Oscar 2010: i Vincitori (e i molti vinti)


Ebbene anche questa 82esima edizione dei premi Oscar è andata. Una notte (lunghissima) in cui celebrities con la "C" bella maiuscola si sono alternate alla presentazione dei premi cinematografici più ambiti del pianeta.
Per quanto riguarda le vittorie, si può dire subito che nelle categorie attoriali non c'è stata alcuna novità mentre in quelle tecniche c'è stato meno "Avatar" del previsto. Nessuno si aspettava un James Camero-bis per la regia dopo il "Titanic" di tanti anni fa, ma forse lui non immaginava che sarebbe stata proprio l'ex moglie (unica e quindi prima donna in 82 edizioni a vincere per la regia. Prima di lei nominate solo Lina Wertmüller, Jane Campion e Sofia Coppola), la bellissima Kathryn Bigelow a rubargli la statuetta.
Grande sorpresa, nonostante tutto, per la scelta di premiare una Sandra Bullock, il giorno prima premiata ai Razzie Award quale peggiore attrice dell'anno. Cerchiamo di vederla così: ha vinto la peggiore delle migliori (perchè se fosse la migliore delle peggiori sarebbe davvero un disastro...). Le sue concorrenti - tra cui Meryl Streep e Helen Mirren - avrebbero meritato molto più di lei di ricevere il premio, ma si sa che ogni attore ha il suo anno e questo era quello di Sandra (e Jeff Bridges. E Mo'Nique. E Christoph Waltz...).
Ancora più sconvolgente la scelta di premiare "Star Trek" per la categoria miglior trucco, quando evidentemente lo sforzo di ricreare un Andreotti credibile nel film "Il Divo" avrebbe sicuramente reso giustizia ad un'Italia finalmente di qualità, ancora una volta quasi totalmente ignorata. Dico quasi perchè grazie ad "Avatar" un premio a 'casa' ce lo siamo portati: la fotografia di Mauro Fiore ha convinto i giurati dell'Academy. Solamente altri due premi per il kolossal degli omoni blu: effetti speciali (ovvio) e scenografie.
Due statuette per "Precious: Based on the Novel Push by Sapphire" (attrice non protagonista e sceneggiatura non originale) e altrettante per "Up" (colonna sonora e film d'animazione) e "Crazy Heart" (attore protagonista e canzone originale). 1 solo Oscar ai costumi del film "The Young Victoria".
Sono rimasti senza premi, invece, "Tra le nuvole", che conserva così le sue 6 nomination, "An education" e "La principessa e il ranocchio", 3 nomination, "District 9" e "Nine", 4 nomination, "Invictus", The Messenger", "A Serious Man", "Il nastro bianco", e "The Last Station", 2 nomination.
In totale 6 premi per "The Hurt Locker" che si è dimostrato, quindi, unico vero protagonista della serata.

Ma ora scopriamo chi ha vinto il contest sugli Oscar 2010!!!
82nd Annual Academy Awards®

[R= Rich A= Ale L= Lavi S= Sini]
Best Motion Picture of the Year Avatar (2009): James Cameron, Jon Landau
The Blind Side (2009): Gil Netter, Andrew A. Kosove, Broderick Johnson
District 9 (2009): Peter Jackson, Carolynne Cunningham
An Education (2009): Finola Dwyer, Amanda Posey
The Hurt Locker (2008): Kathryn Bigelow, Mark Boal, Nicolas Chartier, Greg Shapiro Inglourious Basterds (2009): Lawrence Bender
Precious: Based on the Novel Push by Sapphire (2009): Lee Daniels, Sarah Siegel-Magness, Gary Magness
A Serious Man (2009): Joel Coen, Ethan Coen
Up (2009): Jonas Rivera
Up in the Air (2009/I): Daniel Dubiecki, Ivan Reitman, Jason Reitman

[R=0 A=0 L=0 S=0]
Best Performance by an Actor in a Leading Role Jeff Bridges for Crazy Heart (2009) George Clooney for Up in the Air (2009/I)
Colin Firth for A Single Man (2009)
Morgan Freeman for Invictus (2009)
Jeremy Renner for The Hurt Locker (2008)

[R=1 A=1 L=0 S=0]
Best Performance by an Actress in a Leading Role Sandra Bullock for The Blind Side (2009) Helen Mirren for The Last Station (2009)
Carey Mulligan for An Education (2009)
Gabourey Sidibe for Precious: Based on the Novel Push by Sapphire (2009)
Meryl Streep for Julie & Julia (2009)

[R=1 A=1 L=1 S=1]
Best Performance by an Actor in a Supporting Role Matt Damon for Invictus (2009)
Woody Harrelson for The Messenger (2009/I)
Christopher Plummer for The Last Station (2009)
Stanley Tucci for The Lovely Bones (2009)
Christoph Waltz for Inglourious Basterds (2009)
[R=1 A=1 L=1 S=0]
Best Performance by an Actress in a Supporting Role Penélope Cruz for Nine (2009)
Vera Farmiga for Up in the Air (2009/I)
Maggie Gyllenhaal for Crazy Heart (2009)
Anna Kendrick for Up in the Air (2009/I)
Mo'Nique for Precious: Based on the Novel Push by Sapphire (2009)

[R=1 A=1 L=0 S=0]
Best Achievement in Directing Kathryn Bigelow for The Hurt Locker (2008)
James Cameron for Avatar (2009)
Lee Daniels for Precious: Based on the Novel Push by Sapphire (2009)
Jason Reitman for Up in the Air (2009/I)
Quentin Tarantino for Inglourious Basterds (2009)

[R=1 A=1 L=0 S=0]
Best Writing, Screenplay Written Directly for the Screen The Hurt Locker (2008): Mark Boal
Inglourious Basterds (2009): Quentin Tarantino
The Messenger (2009/I): Alessandro Camon, Oren Moverman
A Serious Man (2009): Joel Coen, Ethan Coen
Up (2009): Bob Peterson, Pete Docter, Thomas McCarthy

[R=1 A=1 L=0 S=0]
Best Writing, Screenplay Based on Material Previously Produced or Published District 9 (2009): Neill Blomkamp, Terri Tatchell
An Education (2009): Nick Hornby
In the Loop (2009): Jesse Armstrong, Simon Blackwell, Armando Iannucci, Tony Roche
Precious: Based on the Novel Push by Sapphire (2009): Geoffrey Fletcher
Up in the Air (2009/I): Jason Reitman, Sheldon Turner

[R=0 A=1/2 L=1/2 S=0]
Best Achievement in Cinematography Avatar (2009): Mauro Fiore
Das weisse Band - Eine deutsche Kindergeschichte (2009): Christian Berger
Harry Potter and the Half-Blood Prince (2009): Bruno Delbonnel
The Hurt Locker (2008): Barry Ackroyd
Inglourious Basterds (2009): Robert Richardson

[R=1 A=1 L=1 S=0]
Best Achievement in Editing Avatar (2009): Stephen E. Rivkin, John Refoua, James Cameron
District 9 (2009): Julian Clarke
The Hurt Locker (2008): Bob Murawski, Chris Innis
Inglourious Basterds (2009): Sally Menke
Precious: Based on the Novel Push by Sapphire (2009): Joe Klotz

[R=1/2 A=1/2 L=0 S=0]
Best Achievement in Art Direction Avatar (2009): Rick Carter, Robert Stromberg, Kim Sinclair
The Imaginarium of Doctor Parnassus (2009): David Warren, Anastasia Masaro, Caroline Smith
Nine (2009): John Myhre, Gordon Sim
Sherlock Holmes (2009): Sarah Greenwood, Katie Spencer
The Young Victoria (2009): Patrice Vermette, Maggie Gray

[R=1 A=1 L=1 S=0]
Best Achievement in Costume Design Bright Star (2009): Janet Patterson
Coco avant Chanel (2009): Catherine Leterrier
The Imaginarium of Doctor Parnassus (2009): Monique Prudhomme
Nine (2009): Colleen Atwood
The Young Victoria (2009): Sandy Powell

[R=1 A=1 L=1/2 S=0]
Best Achievement in Makeup Il divo (2008): Aldo Signoretti, Vittorio Sodano
Star Trek (2009): Barney Burman, Mindy Hall, Joel Harlow
The Young Victoria (2009): John Henry Gordon, Jenny Shircore

[R=0 A=0 L=0 S=0]
Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Score Avatar (2009): James Horner
Fantastic Mr. Fox (2009): Alexandre Desplat
The Hurt Locker (2008): Marco Beltrami, Buck Sanders
Sherlock Holmes (2009): Hans Zimmer
Up (2009): Michael Giacchino

[R=1 A=1 L=1/2 S=1]
Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Song Crazy Heart (2009): T-Bone Burnett, Ryan Bingham("The Weary Kind")
Faubourg 36 (2008): Reinhardt Wagner, Frank Thomas("Loin de Paname")
Nine (2009): Maury Yeston("Take It All")
The Princess and the Frog (2009): Randy Newman("Almost There")
The Princess and the Frog (2009): Randy Newman("Down in New Orleans")

[R=1 A=1 L=0 S=0]
Best Achievement in Sound Mixing Avatar (2009): Christopher Boyes, Gary Summers, Andy Nelson, Tony Johnson
The Hurt Locker (2008): Paul N.J. Ottosson, Ray Beckett
Inglourious Basterds (2009): Michael Minkler, Tony Lamberti, Mark Ulano
Star Trek (2009): Anna Behlmer, Andy Nelson, Peter J. Devlin
Transformers: Revenge of the Fallen (2009): Greg P. Russell, Gary Summers, Geoffrey Patterson

[R=0 A=0 L=0 S=0]
Best Achievement in Sound Editing Avatar (2009): Christopher Boyes, Gwendolyn Yates Whittle
The Hurt Locker (2008): Paul N.J. Ottosson
Inglourious Basterds (2009): Wylie Stateman
Star Trek (2009): Mark P. Stoeckinger, Alan Rankin
Up (2009): Michael Silvers, Tom Myers

[R=0 A=0 L=0 S=0]
Best Achievement in Visual Effects Avatar (2009): Joe Letteri, Stephen Rosenbaum, Richard Baneham, Andy Jones
District 9 (2009): Dan Kaufman, Peter Muyzers, Robert Habros, Matt Aitken
Star Trek (2009): Roger Guyett, Russell Earl, Paul Kavanagh, Burt Dalton

[R=1 A=1 L=1 S=0]
Best Animated Feature Film of the Year Coraline (2009): Henry Selick
Fantastic Mr. Fox (2009): Wes Anderson
The Princess and the Frog (2009): John Musker, Ron Clements
The Secret of Kells (2009): Tomm Moore
Up (2009): Pete Docter

[R=1 A=1 L=1 S=0]
Best Foreign Language Film of the Year Ajami (2009)(Israel)
Das weisse Band - Eine deutsche Kindergeschichte (2009)(Germany)
El secreto de sus ojos (2009)(Argentina)
Un prophète (2009)(France)
La teta asustada (2009)(Peru)

[R=0 A=0 L=1 S=0]
Best Documentary, Features Burma VJ: Reporter i et lukket land (2008): Anders Østergaard, Lise Lense-Møller
The Cove (2009): Louie Psihoyos, Fisher Stevens
Food, Inc. (2008): Robert Kenner, Elise Pearlstein
The Most Dangerous Man in America: Daniel Ellsberg and the Pentagon Papers (2009): Judith Ehrlich, Rick Goldsmith
Which Way Home (2009): Rebecca Cammisa

[R=0 A=0 L=0 S=0]
Best Documentary, Short Subjects China's Unnatural Disaster: The Tears of Sichuan Province (2009) (TV): Jon Alpert, Matthew O'Neill
The Last Campaign of Governor Booth Gardner (2009): Daniel Junge, Henry Ansbacher
The Last Truck: Closing of a GM Plant (2009) (TV): Steven Bognar, Julia Reichert
Królik po berlinsku (2009): Bartosz Konopka, Anna Wydra
Music by Prudence (2010): Roger Ross Williams, Elinor Burkett

[R=1 A=1 L=0 S=0]
Best Short Film, Animated French Roast (2008): Fabrice Joubert
Granny O'Grimm's Sleeping Beauty (2008): Nicky Phelan, Darragh O'Connell
La dama y la muerte (2009): Javier Recio Gracia
Logorama (2009): Nicolas Schmerkin Wallace and Gromit in 'A Matter of Loaf and Death' (2008) (TV): Nick Park

[R=0 A=0 L=0 S=0]
Best Short Film, Live Action The Door (2008): Juanita Wilson, James Flynn
Istället för abrakadabra (2008): Patrik Eklund, Mathias Fjällström
Kavi (2009): Gregg Helvey
Miracle Fish (2009): Luke Doolan, Drew Bailey
The New Tenants (2009): Joachim Back, Tivi Magnusson

[R=0 A=0 L=0 S=0]

Rich= 14 1/2 ; Ale= 15 ; Lavi= 8 1/2; Sini= 2.
Doverosi i complimenti ad Ale, che mi batte per mezzo punto e si aggiudica così la vittoria di quest'anno per il 'guess-the-winner' degli Oscar 2010! Per quanto mi riguarda, piccola soddisfazione personale: 1/2 categoria indovinata in più rispetto al 2009.
In fine qualche video tra i più significativi della serata.



Ric