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domenica 1 gennaio 2023

Film 2153 - The Menu

Intro: Lo abbiamo visto qualche mese fa. Ho dovuto convincere Ciarán, che non conosceva il film e ultimamente sembra non corrispondermi in termini di gusti cinematografici.
Avrei voluto pubblicare questa recensione la settimana scorsa per rimpolpare le schiere dicembrine, ma tra il ritorno in Italia, il Natale, la famiglia e gli amici non ho davvero fatto in tempo. Alla fine, però, sono contento questa sia la prima recensione del 2023!

Film 2153: "The Menu" (2022) di Mark Mylod
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: pellicola estremamente particolare, ammetto che mi aspettassi tutt'altro che questa storia.
Brillante, macabro, sorprendente e a tratti geniale, "The Menu" è un interessante esperimento cinematografico dall'umorismo più nero che mai, tra satira e horror, il tutto trainato da un magnifico Ralph Fiennes in splendida forma e, forse, non così interessante da tempo. Al suo fianco Anya Taylor-Joy che gli tiene testa con crescente fervore, sempre di più capace di una magnetica presenza. In panchina, nonostante un nome sul poster, Nicholas Hoult che si gioca al meglio un personaggio deludente quanto inutile, pur non mancando di caratterizzarlo con sapiente tempismo comico. Ridiamo di lui, non con lui (sia chiaro).
Insomma, questa commedia dark funziona fin quando lo spettatore sospenda il giudizio sugli accadimenti, assurdi e inquietanti, il tutto per un giro di giostra al sapore di ultima cena che non sarà certo per tutti i palati, ma non mancherà in ogni caso di sorprendere i commensali.
Cast: Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau, Janet McTeer, Paul Adelstein, Reed Birney, Rob Yang, Judith Light, John Leguizamo.
Box Office: $70.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Misteriosamente intrigante, pur con certi elementi non sempre funzionanti - si tira un po' la corda in termini di assurdità e peculiarità di personaggi e situazioni - "The Menu" mantiene comunque alta l'attenzione dello spettatore riuscendo a mettere in scena non poche sorprese tra colpi di scena e rivelazioni che portano la storia per strade inaspettate. Bellissimi i piatti, cast corale perfetto e protagonisti che è un piacere vedere recitare. Un abbuffata cinematografica, anche se non so se farei il bis.
Premi: Candidato a 2 Golden Globe per Miglior attore musical o commedia (Ralph Fiennes) e Miglior attrice musical o commedia (Anya Taylor-Joy).
Parola chiave: Experience.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 27 ottobre 2022

Film 2143 - Do Revenge

Intro: Molto, molto interessato a recuperare questo film, non appena ho potuto me lo sono sparato su Netflix.

Film 2143: "Do Revenge" (2022) di Jennifer Kaytin Robinson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: per la prima parte della storia, il film parrebbe andare a parare proprio dove te lo aspetti e tutto fila liscio secondo i piani. Poi, improvvisamente, la virata narrativa che dovrebbe sconvolgere la trama e lo spettatore. Il problema è che in realtà questo colpo di scena lo si sospetta già da un po'. Il che non è necessariamente terribile, ci ricorda solo che questa pellicola è meno scaltra di quanto non vorrebbe far credere.
In ogni caso "Do Revenge" è sufficientemente carino da risultare godibile, trainato da due protagoniste affiatate e dal carisma naturale di Maya Hawke che conquista dal primo istante. C'è qualcosa di lei che affascina e ammalia e il film non può che giovarne.
Poi, sì, ci troviamo davanti all'ennesimo prodotto Netflix da vedere e dimenticare, uno di quei titoli che prova ad emulare in chiave moderna qualche classico del passato - qui si cita "Le relazioni pericolose", ma io ci ho rivisto più un incrocio tra "Schegge di follia" e "Mean Girls" sinceramente - ma il risultato finale non è sufficientemente tagliente o memorabile per riuscire ad avvicinarsi a pellicole di quel calibro.
Poco male, non ci aspettavamo certo la redifinizione di qualche canone cinematografico. Quindi, per quello che è, "Do Revenge" funziona. Ma ci fermiamo lì.
Cast: Camila Mendes, Maya Hawke, Austin Abrams, Rish Shah, Talia Ryder, Alisha Boe, Ava Capri, Jonathan Daviss, Paris Berelc, Maia Reficco, Rachel Matthews, Sophie Turner, Sarah Michelle Gellar.
Box Office: /
Vale o non vale: Cast giovane ed estremamente contemporaneo, il ritorno sul grande (?) schermo della divina Sarah Michelle Gellar, qualche colpo di scena a scuotere un racconto veloce e a ritmo di una colonna sonora al passo coi tempi, "Do Revenge" si offre come passatempo adeguato per chi apprezzi le commedie dark incentrate sui drammi del liceo (contemporaneo) a suon di revenge porn e reputazione da mantenere. Camila Mendes di "Riverdale" conduce tutta l'orchestra, anche se sembrerebbe non riuscirsi a scrollare di dosso il ruolo di Veronica Lodge che l'ha resa famosa. E' vera che non esiste cattiva pubblicità, ma le servirebbe interpretare qualcos'altro.
Premi: /
Parola chiave: Passato.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 maggio 2022

Film 2109 - The Northman

Intro: Molto, molto curioso di recuperare questa pellicola di cui avevo sentito parlare benissimo.

Film 2109: "The Northman" (2022) di Robert Eggers
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: lo dico fin da subito: 2 ore e 17 minuti mi sono parsi a tratti interminabili.
Di per sé "The Northman" è un bel film, mi è pure piaciuto nel suo insieme, ma ci sono dei momenti - specialmente all'inizio - che si sarebbero potuti decisamente sforbiciare (probabilmente anche certe parti nel corpo centrale del racconto, specialmente quando attendiamo pazientemente di veder mettersi in moto il piano di vendetta di Amleth, che parrebbe non partire mai). Insomma, ci mancava solo di vedere la nascita del protagonista e poi più che un'avventura epica ai tempi dei vichinghi diventava una biografia.
Comunque, pur facendosi attendere, "The Northman" consegna allo spettatore un racconto di vendetta e riscatto certamente difficile da dimenticare. In parte per la straordinaria interpretazione di Alexander Skarsgård - che dopo Tarzan torna a pomparsi di muscoli come non mai - in parte per un approccio che all'inizio lascia scioccati, ma poi paga: una violenza inaudita. La telecamera non ci risparmia niente e, verso il finale, si è capito che è veramente possibile che succeda qualsiasi cosa. Il che gioca decisamente a favore dell'effetto sorpresa. Forse il finale di per sé mi ha lasciato un po' interdetto nel senso che avrei preferito una risoluzione più netta, ma è anche vero che non conoscendo la leggenda del personaggio di Amleth, non so se questa conclusione rispecchi di fatto il racconto originale.
Da aggiungere, poi, che Robert Eggers spinge tantissimo sull'estetica, il che paga ancora di più che la violenza. La maggior parte delle scene sono stupende e per l'estetica generale e per la fotografia e perché talvolta sembra di guardare un quadro. Per un film che mette in scena così tante atrocità, colpisce l'approccio poetico nei confronti di certe scene a dir poco stupende (la Valchiria che porta i soldati caduti al Valhalla è quasi magica, mentre la veggente interpretata da Björk è spaventosamente intrigante, ma ci sono un'infinità di altri esempi che si potrebbero citare, come l'albero genealogico o un certo momento di tenerezza tra Skarsgård e Anya Taylor-Joy che, seduti tra le montagne, parlano del loro futuro). Insomma, la componente estetica è chiaramente parte integrante di quest'opera e bisogna ammettere che il lavoro fatto eleva "The Northman" rispetto a prodotti d'azione simili che mancano, però, di un immaginario visivo così potente.
Detto questo, ribadisco che quasi 2 ore e mezza di prosopopea normanna mi hanno provato e anche se questo film mi è piaciuto, onestamente dubito lo rivedrei.
Cast: Alexander Skarsgård, Nicole Kidman, Claes Bang, Anya Taylor-Joy, Ethan Hawke, Björk, Willem Dafoe, Claes Bang, Gustav Lindh.
Box Office: $64.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Decisamente, assolutamente non un film per tutti. Violento all'ennesima potenza, non risparmia un colpo allo stomaco allo spettatore che sia uno. Se, però, si guarda oltre il carattere violento di "The Northman" ci si accorgerà che c'è una certa purezza in questo racconto che viene veicolata dall'estetica potente e curatissima che va a costituire un immaginario glaciale e bellissimo che non lascia lo spettatore nemmeno a fine visione. Cast pazzesco, regia ispirata e colonna sonora da urlo.
Premi: /
Parola chiave: Vendetta.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 20 ottobre 2021

Film 2045 - Snake Eyes

Intro: Sono a tiro con il trasloco, ultime serate alla DCU, sono esausto dopo le varie fatiche mentali e fisiche da tesi e progetto finale. Scelgo di recuperare un titolo facile facile che, in teoria, mi promette svago e cervello spento.

Film 2045: "Snake Eyes" (2021) di Robert Schwentke
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ne hanno parlato tutti malissimo, per cui mi aspettavo una m*rda totale (per usare un francesismo). In realtà "Snake Eyes" non è così terribile nel senso assoluto del termine, quanto più un prodotto inutile che, per giustifcare la sua presenza sul grande schermo, avrebbe dovuto offrire molto di più ai suoi spettatori. Non a caso è stato un flop colossale ($88–110 milioni di budget solo per produrlo).
La verità è che il problema non è tanto questo titolo di per sé, quanto il fatto che del franchise cinematografico sui G.I. Joe frega niente a nessuno. I primi due film live-action "G.I. Joe: The Rise of Cobra" e "G.I. Joe: Retaliation" sono tremendi - con una qualità degli effetti speciali imbarazzante - per cui posso intuire che il tentativo qui fosse quello di rilanciare il brand in termini più "maturi" e qualitativamente migliorati, però rimane il fatto che di questo revival della saga interessasse proprio a pochi.
Non aiuta, poi, quel senso di dejà-vu che colpisce fin dalle prime battute di questa pellicola che ricorda il certo non non indimenticabile "The Wolverine" (quello ambientato in Giappone, per capirsi), già di suo piuttosto inconsistente dal punto di vista tecnico-qualitativo. Qui mi è parso ci fossero troppe somiglianze con il titolo su Wolverine del 2013, dal senso di origin story che vorrebbe dare un background, una storia personale al protagonista Snake Eyes (già presente nelle due precedenti pellicole e allora interpretato da Ray Park), all'ambientazione, fino a una qualità tecnica non eccelsa e una serie di co-protagonisti non esattamente impeccabili a livello di recitazione (Úrsula Corberó mi senti?!).
Insomma, nonostante le buone intenzioni del suo protagonista Henry Golding che ci mette evidentemente della buona volontà - ma fallisce nuovamente nell'imporsi quale figura di riferimento della nuova ondata giovane ad Hollywood - "Snake Eyes" finisce per risultare l'ennesimo titolo blockbuster che punta tantissimo, se non tutto, sulle sue buone scene d'azione, dimenticandosi che al giorno d'oggi sia necessario mettere sul piatto davvero molto, molto di più.
Cast: Henry Golding, Andrew Koji, Úrsula Corberó, Samara Weaving, Haruka Abe, Takehiro Hira, Iko Uwais, Peter Mensah.
Box Office: $37 milioni
Vale o non vale: Non ho conosciuto molti fan del franchise "G.I. Joe" della Hasbro, eppure qualcuno deve pur esserci se si è concretizzata la produzione di questo film. Che, in general, mi sento di dire sia tanto innocuo quanto insipido, buono per un momento di svago a cervello spento. I fan della saga, invece, potrebbero (dovrebbero?) apprezzare.
Però, ecco, siamo lontanissimi da quel prodotto maturo e dal tono più serio che probabilmente la produzione stava cercando di veicolare con questo nuovo episodio cinematografico (un po' come quello che è stato fatto con la saga di Bond una volta entrato Craig al comando). Ci sarebbe ancora tanta strada da fare che, mi sa, non verrà mai percorsa.
Premi: /
Parola chiave: Vendetta.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 agosto 2021

Film 1807 - Monster-in-Law

Intro: Primo film visto durante la vacanza argentino-cilena. 35 giorni nonstop di viaggio da Cordoba a Ushuaia - la città più a sud del mondo - e ritorno, passando per ghiacciai, vulcani, colonie di pinguini reali e avvistamenti di balene. E, tra tutto questo, qualche pellicola per le (poche) serate tranquille a casa.

Film 1807: "Monster-in-Law" (2005) di Robert Luketic
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas, Sere, Luca
In sintesi: non è certo un capolavoro, ma lo trovo sempre estremamente spassoso. Principalmente merito della sempre strepitosa Jane Fonda che, con questo film, tornava sul grande schermo dopo 15 anni di assenza.
Il resto è banalmente molto romcom anni duemila, JLo rimane una certezza della tremenda recitazione e Wanda Sykes si rivela grandissima spalla comica. Insomma, certamente non perfetto, ma tutto sommato più che godibile.
Film 17 - Quel mostro di suocera
Film 821 - Quel mostro di suocera
Film 1807 - Monster-in-Law
Cast: Jennifer Lopez, Jane Fonda, Michael Vartan, Wanda Sykes, Monet Mazur, Elaine Stritch, Adam Scott, Will Arnett.
Box Office: $154.7 milioni
Vale o non vale: Simpatico, facile facile e perfetto per un momento a cervello spento, "Monster-in-Law" non è certo memorabile, ma è in grado di mantenere le promesse di divertimento e intrattenimento da commedia romantica.
Premi: Nomination al Razzie per la Peggior attrice protagonista (Lopez) nel 2006 + nomination nel 2010 (sempre) per Jennifer Lopez come Peggior attrice del decennio (nominata anche per i film "Angel Eyes", "Enough", "Gigli", "Jersey Girl", "Maid in Manhattan" e "The Wedding Planner").
Parola chiave: Matrimonio.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 13 maggio 2021

Film 1997 - Sentinelle

Intro: Secondo film scelto da Ferdia e completamente diverso dall'altro che ci ha richiesto di vedere.
Film 1997: "Sentinelle" (2021) di Julien Leclercq
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non fosse stato per il modulo di Sceneggiatura non avrei mai scoperto l'esistenza di questa pellicola. E forse sarebbe stato meglio così.
Premesso che non sono particolarmente fan di Olga Kurylenko - che trovo mediocre in tutti i film in cui l'ho vista recitare - devo dire che in questo caso il problema non sia tanto lei (che è comunque parte del problema) quanto tutto l'insieme: storia, narrazione, interpretazioni. E' tutto tremendo. Forse si salvano le scene d'azione - che poi sono la base di quello che si voleva raccontare qui - ma non è sufficiente a rendere "Sentinelle" un film anche solo vagamente riuscito.
La verità è che questo prodotto si basa su cliché e stereotipi e non è capace di aggiungere niente al genere thriller/action in cui cerca disperatamente di collocarsi e il risultato finale è mediocre o privo di qualsivoglia ispirazione. Per capirci, sembra più un episodio televisivo di una brutta fiction che un film vero e proprio. Senza contare che la sceneggiatura non ha alcun senso e ci troviamo rimbalzati da un posto all'altro, da una scena ad un'altra senza che ci sia un vero e proprio filo logico. Per capirci, nel finale (spoiler) siamo improvvisamente catapultati da Nizza a Dubai senza alcun avviso e senza che ci sia un motivo sensato a legittimare il cambio di scenario, il tutto per "giustificare" una scena di neanche 5 minuti che non ha alcun senso se non quello di tentare di replicare goffamente l'effetto a sorpresa del/la protagonista che, infiltratosi nell'organizzazione/business di turno, finirà per uccidere il cattivo della storia sorprendendolo in qualche remoto angolo del pianeta dove si stava nascondendo. Qui il tutto è così random e mal gestito da risultare ridicolo.
Insomma, "Sentinelle" è semplicemente un brutto film che non ha alcun interesse a raccontare una storia, quanto semmai a mostrare sequenze d'azione sufficientemente sofisticate a giustificare l'etichetta di pellicola d'azione. Ciò non toglie che il risultato finale sia pessimo.
Cast: Olga Kurylenko, Marilyn Lima, Michel Nabokoff, Martin Swabey, Carole Weyers, Andrey Gorlenko.
Box Office: /
Vale o non vale: Banale, recitato male e incapace di presentare un qualsiasi elemento innovativo/interessante, "Sentinelle" è solo una gran perdita di tempo. Voglio dire, perfino il poster è tremendo! Cercate altrove.
Premi: /
Parola chiave: Vendetta.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 9 maggio 2021

Film 1991 - Barb and Star Go to Vista Del Mar

Intro: Ho visto il trailer su iMDB qualche tempo fa e ho capito dal primo secondo che avrei recuperato questo film a tutti costi. Poi, nell'attesa che venisse reso disponibile in streaming, onestamente mi ero dimenticato di questo titolo... Per fortuna il destino me l'ha fatto ritrovare!
Film 1991: "Barb and Star Go to Vista Del Mar" (2021) di Josh Greenbaum
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: credo che "Barb and Star Go to Vista Del Mar" sia non solo uno dei film più assurdi che abbia mai visto, ma anche uno dei più gay senza necessariamente esserlo. Cioè, qui c'è chiaramente più di una semplice strizzatina d'occhio queer & camp e francamente ho amato. Tutto, dall'inizio alla fine. Tra l'altro ho riso come non mi capitava da tempo.
"Barb and Star Go to Vista Del Mar" è un affascinante esperimento che mixa il nonsense a trovate geniali - il granchio Morgan Freemond vince su tutte - e, ancora di più, shakera i generi cinematografici più agli antipodi e riesce comunque a far funzionare il tutto - si passa con grande disinvoltura dalla commedia al thriller al musical (tra l'altro con una serie di numeri coreografati alla perfezione).
Ovviamente se questa pellicola funziona è principalmente grazie a loro, Kristen Wiig e Annie Mumolo (qui anche sceneggiatrici) che fanno un lavoro fantastico nel portare in vita le due protagoniste e, devo ammettere, bisogna spendere una parola anche su Jamie Dornan che qui si spinge veramente oltre il suo classico ruolo da macho e/o oggetto sessuale e regala una performance estremamente divertente e giocosa. I tre assieme valgono tutto il film.
Devo aggiungere che un altro elemento di "Barb and Star Go to Vista Del Mar" che ho trovato davvero ben sviluppo è l'aspetto estetico, qui ben definito dall'inizio alla fine. Perfino i titoli di coda sono bellissima.
Chiudo con l'unica nota negativa: avrei preferito vedere la cattiva interpretata da qualcun'altro. Non riesco a capire il perché abbiano affidato il ruolo a Kristen Wiig quando ha già sufficientemente da fare nell'interpretare Star. E non è che Sharon Gordon Fisherman sia un personaggio così iconico che richieda addirittura che la star del film si sdoppi per interpretare entrambe donne. Specialmente perché i villain interpretati dalla Wiig non sono famosi per essere ben accolti dalla critica: ha vinto nel 2017 come Peggior attrice non protagonista per "Zoolander 2" ed è stata nominata quest'anno nella stessa categoria per "Wonder Woman 1984"...
Detto questo, ribadisco che "Barb and Star Go to Vista Del Mar" è stata una delle avventure cinematografiche più soddisfacenti degli ultimi mesi: random, folle e maledettamente adorabile. Non potevo chiedere di più.
Cast: Kristen Wiig, Annie Mumolo, Jamie Dornan, Damon Wayans Jr., Wendi McLendon-Covey, Vanessa Bayer, Reyn Doi, Fortune Feimster, Rose Abdoo, Phyllis Smith, Andy García, Reba McEntire.
Box Office: $14,959
Vale o non vale: Mi rendo conto che non sia un prodotto per tutti e che ci sarà sicuramente chi lo troverà sciocco o addirittura stupido. Io l'ho trovato talmente borderline da risultare geniale e maledettamente divertente. Da vedere!
Premi: /
Parola chiave: Mosquitos.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 20 marzo 2021

Film 1971 - Promising Young Woman

Intro: Scoperto per caso e intrigato dal poster, appena ho visto il trailer ho capito che dovevo a tutti i costi recuperare questa pellicola. E ve lo dico subito: avevo ragione.
Film 1971: "Promising Young Woman" (2020) di Emerald Fennell
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: direi il film più interessante della stagione passata che ho visto finora. Non è perfetto, ma ha tantissimo da dire, Carey Mulligan è PAZ-ZES-CA e si merita l'Oscar (che ovviamente non vincerà), la fotografia complimenta il film e Emerald Fennell fa un lavoro semplicemente egregio. Non so cosa altro dire se non che "Promising Young Woman" mantiene tutte le buone promesse di trailer e critiche e, anzi, per quanto mi riguarda fa molto di più, consegnando allo spettatore un finale inaspettato che rende il tutto ancora più soddisfacente.
Ribadisco, però, che non tutte le scelte narrative mi hanno convinto, in particolare due passaggi della trama: il momento in cui Cassie sfascia la macchina dell'uomo fermo al semaforo e il passaggio finale con lo scambio di SMS. Il primo per una pura questione di apporto alla racconto, nel senso che è un elemento che non aggiunge niente alla narrazione e il tutto finisce per sembrare un po' gratuito e a tratti esagerato. E' vero, Cassie ha una missione precisa e una certo dose di rabbia, ma ho davvero trovato la scena un po' fuori dal tono generale della storia; per quanto riguarda il finale - che non voglio assolutamente spoilerare - dico solamente che lo scambio via SMS mi ha ricordato un po' troppo "Pretty Little Liars", il che non è mai una buona cosa.
Tolti questi pesi dal petto, torno a dire: "Promising Young Woman" è una bomba di film, affronta tematiche pensantissime come stupro, molestie sessuali, suicidio e vendetta con un tono personale e molto particolare che ha quasi del comico - chi apprezza il black humor ha trovato cosa guardare - eppure c'è un'estrema sensibilità nel presentare questi elementi nella storia, anche grazie alla connessione stabilita dall'amicizia tra Cassie e Nina (che un po' mi ha ricordato quella rappresentata in "Fleabag").
Emerald Fennell fa un lavoro egregio nel costruire i personaggi e nel connotare la storia come un mondo plausibile e al contempo estremamente assurdo, il tutto shakerato con un'inaspettata dose di crudeltà e una Carey Mulligan che non ho mai visto così perfetta per un ruolo, ad oggi sicuramente la sua interpretazione migliore.
Ci tengo a sottolinearlo ancora, non mi fossi spiegato: fate in modo di vedere "Promising Young Woman".
Film 1971 - Promising Young Woman
Film 2166 - Promising Young Woman
Cast: Carey Mulligan, Bo Burnham, Alison Brie, Clancy Brown, Jennifer Coolidge, Laverne Cox, Connie Britton, Chris Lowell, Adam Brody, Max Greenfield, Christopher Mintz-Plasse, Alfred Molina, Molly Shannon.
Box Office: $10.2 milioni
Vale o non vale: Una delle pellicole più interessanti che ho visto negli ultimi anni, disturbante e inquietante quanto basta e in evidente contrasto con una fotografia dai toni accessi e vibranti, il tutto per un tour de force emotivo che non molla lo spettatore fino al finale. Un grande film che ha tantissimo da dire e lo fa con la propria voce, al proprio ritmo e senza mai chiedere scusa. Una bomba.
Premi: Candidato a 5 Oscar per Miglior film, regia, attrice protagonista (Mulligan), sceneggiatura originale e montaggio; candidato a 4 Golden Globe (Miglior film drammatico, attrice protagonista, sceneggiatura e regia); 6 nomination ai BAFTA per Miglior film, Miglior film britannico, sceneggiatura, montaggio, colonna sonora e casting (personalmente trovo che sia folle non aver candidato Carey Mulligan, specialmente considerato che i BAFTA sono gli Oscar britannici e lei è inglese).
Parola chiave: Vendetta.

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Bengi

mercoledì 3 febbraio 2021

Film 1795 - The Hustle

Intro: Non che sia mai veramente stato un fan di questa saga, ma la nuova coppia di protagonisti e l'intrigante nuova premessa "internazionale" mi ha convinto a dare una chance a questa pellicola.
Film 1795: "The Hustle" (2019) di Chris Addison
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: funziona? Meh...
Diciamo che non è certo un capolavoro, ma perlomeno fa quello che ci si aspetta da un film come "The Hustle": intrattiene per a malapena un'ora e mezza tra comicità fisica, una fotografia curatissima e outfit magnifici. La strana coppia Anne Hathaway e Rebel Wilson ha il suo perché e sembra si divertano genuinamente insieme, il che è un valore aggiunto al risultato finale. Detto questo, il film è una scemata fotonica che ricorda tantissimo "The Spy Who Dumped Me" e non aggiunge niente al genere commedia al femminile. Mi rendo conto che non si stesse mirando alto, ma si potev decisamente fare di più (e forse è ora che Anne Hathaway cominci a selezionare meglio i suoi progetti).
Ps. Il film è un remake al femminile di "Dirty Rotten Scoundrels" del 1988.
Cast: Anne Hathaway, Rebel Wilson, Alex Sharp, Dean Norris, Timothy Simons, Rob Delaney, Tim Blake Nelson.
Box Office: $97.4 milioni
Vale o non vale: Né bene né male, "The Hustle" funziona se siete alla ricerca di un momento di svago semplice semplice che vede Anne Hathaway mettersi in gioco nel campo della comicità un po' scema e molto fisica e vede Rebel Wilson nei soliti panni di Rebel Wilson o Fat Amy (se la apprezzate, è sicuramente il film che fa per voi). Poi siamo seri, una volta visto questa pellicola si dimentica in un istante.
Premi: /
Parola chiave: Medusa.
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Bengi

lunedì 25 gennaio 2021

Film 1788 - Death Becomes Her

Intro: Per un po' di tempo io e la mia collega di lavoro Péroline ci siamo lanciati in una movie night di coppia durante le nostre serate sconsolate da single (almeno per me) ad Auckland. Questo il primo film che abbiamo visto insieme, giusto per iniziare con il botto!
Film 1788: "Death Becomes Her" (1992) di Robert Zemeckis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: come ogni film di Zemeckis o quasi, la trama è praticamente secondaria alla messa in scena, ma hey che messa in scena!
"Death Becomes Her", piccolo capolavoro di effetti speciali e make-up nonché spassosissima avventura, racconta le vicissitudini di due arci nemiche (Streep e Hawn) costrette a passare l'eternità insieme in nome di un patto col diavolo per rimanere eternamente belle e giovani e tenersi l'uomo al proprio fianco (uno sballottato Willis). La trama è tutto qui, non c'è davvero nient'altro da aggiungere, ma il risultato finale è fenomenale e ancora spettacolare considerato che il film ha quasi trent'anni.
Insomma, un piacere per gli occhi e anche un po' di patriottica soddisfazione grazie alla presenza di una super sexy Isabella Rossellini nei panni della tentatrice in possesso dell'elisir di lunga vita.
Film 287 - La morte ti fa bella
Film 1788 - Death Becomes Her
Cast: Meryl Streep, Bruce Willis, Goldie Hawn, Isabella Rossellini.
Box Office: $149 milioni
Vale o non vale: Non si può non aver mai visto questo film quindi, nel caso, correte ai ripari. Per tutti gli altri, una volta ogni tanto è piacevole rivedere questa pellicola che, per quanto non certo strabiliante, rimane comunque un pezzo importante del cinema mainstream americano.
Premi: Vincitore dell'Oscar e del BAFTA per i Migliori effetti speciali; candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista commedia o musical (Streep).
Parola chiave: Natural law.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 gennaio 2021

Film 1766 - Us

Intro: Dopo il successo del suo precedente film "Get Out", ero molto curioso di vedere cosa avrebbe tirato fuori Jordan Peele nel tentativo di bissare le critiche positive e il gigantesco riscontro di pubblico ottenuto, per cui non ho perso tempo e sono andato al cinema a vedere questo film non appena ho potuto.
Film 1766: "Us" (2019) di Jordan Peele
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: curiosamente Jordan Peele sceglie di nuovo un horror per mettere in scena un altro esempio di critica alla società moderna cui apparteniamo, questa volta scegliendo il tema del doppio e una sorta di analisi dei nostri demoni interiori (credo?).
Onestamente non posso dire che questo "Us" mi abbia rapito o convinto del tutto, l'idea di base del gruppo di cloni che vive in una società sotterranea e organizza una vendetta nei confronti dei loro controparti originali è anche intrigante, eppure in generale il film non mi ha lasciato del tutto soddisfatto e nemmeno troppo coinvolto. Probabilmente la mia visione di questa pellicola è stata influenzata dal fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso (e meno intricato) e da tutte le critiche entusiaste che hanno creato un'aspettativa notevole sicuramente difficile da mantenere. Poi, per carità, un horror godibile e che va oltre le solite trite banalità del genere, anche se per me il risultato finale è stato meno soddisfacente di quanto non mi sarei aspettato.
Cast: Lupita Nyong'o, Winston Duke, Elisabeth Moss, Tim Heidecker, Shahadi Wright Joseph, Evan Alex, Yahya Abdul-Mateen II.
Box Office: $255.2 milioni
Vale o non vale: L'atmosfera sinistra e straniante c'è tutta e la trama ha più da dire di quanto non ci si aspetterebbe in un primo momento, anche se tutto sommato "Us" è meno coinvolgente o sorprendente del precedente lavoro di Peele (che per "Get Out" ha vinto l'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale). Sicuramente un buon horror moderno, ma non ho capolavoro.
Premi: /
Parola chiave: Mirror house.
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Bengi

giovedì 2 luglio 2020

Film 1739 - Gone Girl

Intro: Riuniti a casa nostra per il party di saluto di parte del nostro gruppetto di amici alla volta dell'Italia, con quelli rimasti abbiamo pensato bene di distrarci regalandoci un film per distrarci.
Film 1739: "Gone Girl" (2014) di David Fincher
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Martina, Toby
In sintesi: inutile dire che amo questo film, lo trovo geniale e sorprendente, non importa quante volte lo riveda. Rosamund Pike è la ciliegina sulla torta e sono ancora sconvolto dal fatto che non si sia portata a casa l'Oscar.
Film 853 - L'amore bugiardo - Gone Girl
Film 1020 - L'amore bugiardo - Gone Girl
Film 1544 - L'amore bugiardo - Gone Girl
Film 1739 - Gone Girl
Film 2156 - Gone Girl
Film 2331 - Gone Girl
Cast: Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Carrie Coon, Kim Dickens, Patrick Fugit, Missi Pyle, Emily Ratajkowski, Sela Ward.
Box Office: $369.3 milioni
Vale o non vale: Ho già spiegato ampiamente il perché io adori questo film, quindi mi limiterò a sottolineare - per la millesima volta - che "Gone Girl" va visto. Punto.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior attrice protagonista (Pike), a 4 Golden Globes (film, attrice, sceneggiatura non originale e colonna sonora) e 2 BAFTA (attrice e sceneggiatura). Candidato al Grammy per Best Score Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Matrimonio.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 8 dicembre 2019

Film 1689 - Halloween

Intro: Conosco la saga e, in parte, l'ho anche vista; rimane il fatto che non sono un conoscitore fedele, ma solo un frequentatore casuale, diciamo. Però sono rimasto molto incuriosito quando, in America, questo ennesimo titolo del franchise non solo ha sbancato il botteghino, ma anche raccolto buone critiche. Insomma, un horror di buona qualità non si trova facilmente, per cui non potevo non precipitarmi al cinema!
Film 1689: "Halloween" (2018) di David Gordon Green
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: inutile girarci intorno: "Halloween" 40 anni dopo funziona molto bene e lascia soddisfatti. Teso al punto giusto, spaventoso, violento, con una Jamie Lee Curtis perfetta nel ruolo di paladina di una giustizia privata che sa principalmente di vendetta, il film centra l'obiettivo di ridare linfa alla saga e proporre al contempo qualcosa di nuovo e vecchio combinato insieme, dando ulteriore popolarità a Laurie Strode e a quel sadico serial killer di Michael Myers. Insieme i due personaggi agli antipodi formano una coppia da horror perfetta e straordinariamente oliata se si pensa a quanto tempo sia passato dal primo, iconico capitolo.
La storia è abbastanza semplice: Myers scappa dalla struttura in cui è da decenni imprigionato e sorvegliato e, per onorare l'anniversario, si ripresenta alla porta di Laurie. Non prima di aver sterminato metà della gente sul suo cammino, ovviamente. Lo scontro tanto atteso tra vittima - ormai non più tale - e carnefice rappresenta il picco della storia, nonché il momento certamente più appagante in termini di resa dei conti. Che poi, neanche a dirlo, non è finita qui: "Halloween Kills" e "Halloween Ends" sono i due sequel in preparazione che arriveranno al cinema rispettivamente il 16 ottobre 2020 e il 15 ottobre 2021.
Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe
Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later
Film 1689 - Halloween
Film 2062 - Halloween Kills
Film 2145 - Halloween Ends
Cast: Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Virginia Gardner, Rhian Rees, Jefferson Hall, Virginia Gardner, Dylan Arnold, Miles Robbins, Drew Scheid.
Box Office: $255.5 milioni
Vale o non vale: Cercate una pellicola che vi faccia rannicchiare nella poltrona per la paura di ciò che succederà nella scena successiva? Bene, "Halloween" fa sicuramente per voi. Spaventoso, violento e ben concepito nel suo insieme, il sequel dell'originale del 1978 è un buon prodotto di terrore che lascerà soddisfatti non solo i fan della saga, ma anche chi fosse solo alla ricerca di qualche spavento cinematografico.
Premi: /
Parola chiave: Revenge.

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Bengi

martedì 20 agosto 2019

Film 1651 - Snow White and the Huntsman

Intro: E si cambia totalmente genere per tornare ai giorni nostri nonché all'ennesima rivisitazione di una classica fiaba dei fratelli Grimm.
Film 1651: "Snow White and the Huntsman" (2012) di Rupert Sanders
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Cast: Kristen Stewart, Charlize Theron, Chris Hemsworth, Sam Claflin, Ian McShane, Bob Hoskins, Ray Winstone, Nick Frost, Toby Jones, Lily Cole.
Box Office: $396.6 milioni
Vale o non vale: Carino ed esteticamente interessante, intrattiene a dovere. Sicuramente meglio del sequel.
Premi: Candidato a 2 Oscar (Migliori costumi ed effetti speciali) e a 1 BAFTA (costumi). Vincitore del Razzie per la Peggior attrice Stewart (anche per "The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2").
Parola chiave: Bacio.

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Bengi

martedì 6 agosto 2019

Film 1641 - The Other Woman

Intro: Lo trovo sempre divertente.
Film 1641: "The Other Woman" (2014) di Nick Cassavetes
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 742 - Tutte contro lui
Film 907 - Tutte contro lui
Film 1641 - The Other Woman
Cast: Cameron Diaz, Leslie Mann, Kate Upton, Nikolaj Coster-Waldau, Nicki Minaj, Taylor Kinney, Don Johnson.
Box Office: $196.7 milioni
Vale o non vale: Sufficientemente stupido da risultare innocuo con un trio di comprimarie affiatate e una Leslie Mann davvero in forma. Non certo un capolavoro, ma perfetto per un momento di disimpegno.
Premi: Peggior attrice ai Razzie 2015 per Cameron Diaz (ex aequo per "Sex Tape")
Parola chiave: Bahamas.

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lunedì 27 maggio 2019

Film 1598 - Gangs of New York

Intro: Non vedevo l'ora di rivedere questo film. Avendolo visto una sola volta - non so nemmeno quanti anni fa - avevo un ricordo vago e non esattamente affidabile, per cui desideravo recuperarlo per rinfrescarmi la memoria. Sapevo che mi sarebbe piaciuto! Second time's a charm...
Film 1598: "Gangs of New York" (2002) di Martin Scorsese
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: come per "The Departed", anche per questo titolo di Scorsese provavo inizialmente una certa avversione, dettata probabilmente dalla mia giovane età al tempo d'uscita... A 15 anni forse non hai la capacità di apprezzare un certo modo di fare cinema. All'epoca, poi, non apprezzavo particolarmente DiCaprio. Col senno di poi devo dire che "Gangs of New York", con la sua sete di sangue e vendetta, mi ha davvero conquistato. Privo di fronzoli, diretto e crudo, con un cast azzeccatissimo - Cameron, davvero?! Chi se lo aspettava! - e una regia assolutamente consapevole di ciò che deve raccontare e far vedere, questo film riesce a portare a casa un risultato straordinariamente realistico nonostante la ogni tanto evidente finzione scenografica da ricostruzione in studio (Cinecittà, tra parentesi). Menzione speciale per Daniel Day-Lewis, qui grandissimo co-protagonista e spietato macellaio. Un'interpretazione magistrale.
Cast: Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz, Jim Broadbent, John C. Reilly, Liam Neeson, Henry Thomas, Brendan Gleeson, Gary Lewis, Eddie Marsan, Barbara Bouchet.
Box Office: $193.8 milioni
Vale o non vale: Forse non un titolo per tutti, ma sicuramente imperdibile per gli amanti di DiCaprio e Scorsese e chi apprezza, tra l'altro, le loro molteplici collaborazioni. Il film è un vero e proprio colossal, non solo per i soldi spesi per produrlo, ma anche per ciò che riguarda la storia e la realizzazione. Da vedere.
Premi: Candidato a 10 premi Oscar, tra cui Miglior film, regia, attore protagonista, sceneggiatura e canzone originale (degli U2); nominato a 5 Golden Globe ne ha vinti 2 per Miglior regia e canzone originale ("The Hands That Built America"); 12 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior film e regia) e 1 premio portato a casa per Day-Lewis come attore protagonista; nominato al César come Miglior film straniero.
Parola chiave: Priest.

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Bengi

martedì 30 aprile 2019

Film 1569 - The Revenant

Intro: Avevamo già provato a rivederlo, ma il dvd che avevamo a disposizione era rovinato e non siamo riusciti. Fortuna che esistono streaming e download.
Film 1569: "The Revenant" (2012) di Alejandro G. Iñárritu
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: avevo un sacco voglia di rivederlo, principalmente per confermare una serie di ricordi che avevo relativamente alla mia prima visione: DiCaprio e Hardy fantastici, atmosfera desolata e destabilizzante, una messa in scena potentissima grazie alla crudezza della realizzazione, una storia (semi-biografica) molto forte. Tutto confermato.
Film 1081 - The Revenant
Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck, Paul Anderson, Lukas Haas.
Box Office: $533 milioni
Vale o non vale: Potente, agghiacciante, fortissimo. Imperdibile!
Premi: Vincitore di 3 premi Oscar per Miglior regia, attore protagonista e fotografia su 12 nomination (tra cui Miglior film e attore non protagonista), 3 Golden Globes su 4 nomination (Miglior fil, regia, attore protagonista) e 5 BAFTA su 8 candidature (Miglior film, regia, attore protagonista, sonoro e fotografia).
Parola chiave: Hawk.

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lunedì 29 aprile 2019

Film 1565 - Out of the Furnace

Intro: 5 anni fa ero incazzato come una iena con la distribuzione italiana di questo film che aveva totalmente sbagliato il poster riportando ben 3 errori nella locandina (Italian mistakes: Neighbors & Out of the Furnace), imprecisione piuttosto grossolana che a mio avviso evidenziava un'incompetenza infinita. Detto ciò, mai avrei pensato di recuperare questo film, ma ogni tanto devo cedere anche ai gusti altrui.
Film 1565: "Out of the Furnace" (2013) di Scott Cooper
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non ho visto "Crazy Heart", il film che ha lanciato la carriera di Scott Cooper, quindi non conosco particolarmente il suo lavoro; posso dire, però, che le locandine dei due film mi sembrano identiche (lo so, mi sono fissato con ste locandine...);
grandissimo cast a cui va il merito principale della riuscita del film che, altrimenti, sarebbe risultato bene o male alla stregua di un qualunque film d'azione/vendetta che solitamente vedono protagonisti Bruce Willis, Keanu Reeves o Jason Statham. Poi, per carità, "Out of the Furnace" non è male, ma sicuramente si prende troppo sul serio. I toni drammatici sono al limite della sopportazione e l'altissima dose di tensione di cui questo titolo è impregnato non trova soddisfazione in una conclusione che, per quanto liberatoria, non si discosta dalle aspettative dello spettatore;
mi permetto di correggere qui le baggianate del poster italiano una volta per tutte.

Alla data di uscita del film nel 2013:
Woody Harrelson era stato candidato a 2 Oscar, senza vincerne nessuno (diversamente da come suggerito dal poster);
Christian Bale aveva vinto 1 solo Oscar e non 2 come riportato (la confusione sul numero di premi associati all'attore deriva sicuramente dal fatto che in Italia il film è uscito nel 2014, anno in cui Bale ha ottenuto la sua seconda nomination, pur senza vincere);
Sam Shepard ha ottenuto 1 nomination all'Oscar;
relativamente a Willem Dafoe e Casey Affleck, invece, hanno riportato il vero.
Comunque, che incapaci...
Cast: Christian Bale, Woody Harrelson, Casey Affleck, Forest Whitaker, Willem Dafoe, Zoë Saldana, Sam Shepard.
Box Office: $15.7 milioni
Vale o non vale: Sinceramente il film non mi ha entusiasmato. Non è brutto, per carità, ma non è nemmeno riuscito a catturare il mio interesse. Lento ed eccessivamente teso.
Premi: /
Parola chiave: Cellulare.

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giovedì 4 aprile 2019

Film 1544 - L'amore bugiardo - Gone Girl

Intro: E' sempre un buon momento per rivedere questo titolo, almeno per me.
Film 1544: "L'amore bugiardo - Gone Girl" (2014) di David Fincher
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: sempre un ottimo esempio di cinema che funziona, un thriller pazzesco che sembra non smettere mai di intrigare (e lasciarmi soddisfatto). Non importa quante volte abbia già visto "Gone Girl", ogni volta trovo gli incastri della trama, la genialità della critica ai media e alla nostra morbosa curiosità e la magnifica interpretazione di Rosamund Pike un vero toccasana! Tra l'altro ho rivisto questo film per la quarta volta giusto 5 giorni fa...
Film 853 - L'amore bugiardo - Gone Girl
Film 1020 - L'amore bugiardo - Gone Girl
Film 1544 - L'amore bugiardo - Gone Girl
Film 1739 - Gone Girl
Film 2156 - Gone Girl
Film 2331 - Gone Girl
Cast: Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Carrie Coon, Kim Dickens, Patrick Fugit, Emily Ratajkowski, Missi Pyle, Sela Ward, Boyd Holbrook.
Box Office: $369.3 milioni
Vale o non vale: Regia del grandissimo David Fincher, Ben Affleck perfetto imbambolato, Rosamund Pike pazza da legare, per un risultato finale imperdibile! Uno delle mie pellicole preferite in assoluto, tratta dal romanzo di Gillian Flynn (qui anche autrice della sceneggiatura).
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior attrice protagonista (Pike), a 4 Golden Globes (che vergognosamente non lo hanno candidato a Miglior film) per Miglior regia, attrice protagonista, sceneggiatura e colonna sonora e 2 nomination ai BAFTA (attrice, sceneggiatura).
Parola chiave: Indizi.

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Bengi

sabato 21 luglio 2018

Film 1502 - American History X

Intro: Uno di quei titoli classificabili nel mio processo di scelta delle pellicole sotto la voce “Prima o poi lo vedrò, ma sicuramente non oggi”. Ci voleva la spinta di mia cugina per decidere di sceglierlo, finalmente.
Film 1502: "American History X" (1998) di Tony Kaye
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: in quanto a pesantezza non c’è male. “American History X” è un film difficile da guardare e durissimo nei confronti di uno spettatore che non può fare a meno che rimanere spiazzato. C’è tanto dolore ed odio, ci sono idee impossibili da condividere, c’è un Edward Norton bravissimo e incazzato come non lo avevo mai visto. Lui è il film;
mentre segui la storia senti sempre di più crescere in te il disgusto per quella mentalità razzista ed estremista, brutale nel riconoscersi un diritto di supremazia stupido, ignorante e infondato, crudele nel costruire un’escalation di violenza che non farà altro che portare a morte e desolazione, anche quando parrebbe esserci la speranza di un recupero. Ma si sa che in questo tipo di storie il lieto fine non è mai parte del racconto e, infatti, dopo il mare di sangue già ampiamente versato, non tarderà ad arrivare quel colpo di scena finale che lascerà lo spettatore ammutolito e con non poco materiale su cui riflettere. Che senso ha odiare gli altri a tal punto da volerne fare la propria ragione di vita?
Cast: Edward Norton, Edward Furlong, Fairuza Balk, Stacy Keach, Elliott Gould, Avery Brooks, Beverly D'Angelo.
Box Office: $23.9 milioni
Vale o non vale: decisamente non un prodotto per ogni occasione. E’ fortemente violento e ideologicamente fuorviante, racconta una storia complicata in cui tutti i passi falsi della famiglia Vinyard verranno pagati a carissimo prezzo. Bisogna avere la voglia e lo stomaco per immergersi in un film del genere.
Premi: Candidato all'Oscar per la performance da protagonista di Norton.
Parola chiave: Stupro.

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