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martedì 16 novembre 2010

Film 184 - Gone Baby Gone

Nuovo lunedì, nuova cena (con intrusa imprevista) e, ovviamente, nuovo film.


Film 184: "Gone Baby Gone" (2007) di Ben Affleck
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Andrea Puffo, Diego, Gianpaolo
Pensieri: Una bambina è stata rapita alla madre (Amy Ryan) incapace, distratta e ubriacona e la zia richiama l'attenzione dell'opinione pubblica per smuovere la situazione. Vengono chiamati anche gli investigatori privati Patrick Kenzie/Casey Affleck ("L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford", "Will Hunting - Genio ribelle") e Angie Gennaro/Michelle Monaghan ("Eagle Eye", "Mission: Impossible 3", "North Country - Storia di Josey") per tentare strade in cui la polizia riuscirebbe poco a districarsi. E così parte la discesa nei bassi fondi, incontrando i personaggi più disparati e disperati, accomunati tutti fondamentalmente da due cose: la pistola e la parolaccia facile.
In questo racconto di una storia decisamente non facile, Ben Affleck dimostra di sapersi destreggiare bene nella direzione della pellicola. Forse il fatto che, spesso, la critica lo voleva più analfabeta che creativo ha reso possibile il piccolo miracolo di elevare il nostro Ben ad autore quantomeno degno di affiancarsi alla schiera dei 'veri' registi. Probabilmente il discorso che vale sempre si adatta perfettamente anche qui: cosa ti aspetti da uno che per qualche tempo è stato famoso solo per essere il fidanzato di Jennifer Lopez? E se poi questo decide di fare un film, lo scrive e dirige ed il risultato alla fine è migliore di quanto ti aspettassi è perchè lui è stato effettivamente bravo o semplicemente il solo fatto che abbia messo insieme una serie di passaggi più complessi del normale lo ha reso, inconsciamente, degno di merito?
Ammetto di essermi posto la domanda più volte. Il mio parere è che Affleck personaggio sia stato a volte preso di mira ingiustamente, forse perchè agli albori affiancato a Matt Damon, per il quale il giudizio del grande pubblico e della critica è sempre stato più favorevole. Scrollarsi di dosso la fama di 'bambinone' grande e grosso non è facile, specie se peggiori fidanzandoti con una che ha più la reputazione di viziata che di cantante. Seguono premi per le peggiori interpretazioni ("Amore estremo - Tough Love") e anni di film davvero sbagliati (oltre al già citato sono da aggiungere "Daredevil" e "Jersey Girl") a decretare definitivamente l'affossamento del nostro eroe. Che si riprende dopo qualche anno a suon di famiglia, Coppa Volpi e regia.
Il risultato, in definitiva è buono, un'opera prima intensa, ma non banale, che evita lo scivolone del retorico o della lacrimuccia a tutti i costi. I fatti sono quelli che sono, né più né meno e non importa quanto siano terribili, devono essere raccontati. La verità è spaventosamente dura, l'accettazione e la scelta (come avremmo reagito noi fossimo stati al posto di Patrick Kenzie? Non si può fare a meno di chiederselo) qualcosa di assolutamente personale.
Insomma, un bel film, non facile, ma di grande effetto.
Ps. Nomination all'Oscar per Amy Ryan come miglior attrice non protagonista.
Consigli: Potrebbe essere utile confrontare questa pellicola con il romanzo da cui è tratta ("La casa buia" di Dennis Lehane) per verificare quanto la trasposizione di Affleck sia stata fedele.
Parola chiave: Remy Bressant.



Ric

martedì 9 novembre 2010

Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco

Saltato giovedì 4 novembre l'appuntamento con magico Harry a causa della laurea del Puffo, siamo finiti a far coincidere la serata cinema+insalata con la serata Potter per non rimanere indietro con i capitoli. Ormai ce ne mancano solo due: "Harry Potter e i doni della morte" arriviamo!


Film 181: "Harry Potter e il calice di fuoco" (2005) di Mike Newell
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Titti, Marco, Andrea, Diego, Andrea Puffo, Carella
Pensieri: Quarto anno di Hogwarts e una novità: il torneo tre maghi! Harry torna a scuola, ma studia poco e lotta molto. Qualcuno l'ha illegalmente (e contro la sua volontà) iscritto ad uno dei tornei più pericolosi del mondo magico e lui, a soli 14 anni, si trova ad affrontare draghi, prove subacquee e un labirinto di perdizione.
Bello e di effetto, sicuramente il mio capitolo preferito di tutta la saga finora realizzata. Ma, per non ripetermi troppo, rimando al commento che avevo già scritto riguardo a questo film solo 93 recensioni fa...!
Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Ps. Per chi se lo fosse perso, l'attore che interpreta Cedric Diggory è il Robert Pattinson della saga di "Twilight".
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 2337 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Consigli: Questo capitolo è meno legato ai soliti meccanismi narrativi dei film potteriani non essendoci quasi scene tra i banchi di scuola. E' sicuramente il più facile da vedere al di fuori della numerazione temporale dei capitoli ispirati alle avventure del maghetto.
Parola chiave: Maledizioni senza perdono.



#HollywoodCiak
Bengi

domenica 7 novembre 2010

Film 170 - Arsenico e vecchi merletti

Cena del lunedì con imprevisto (il film scelto il giorno stesso senza troppe idee) tra insalata, vino e delitti in bianco e nero...


Film 170: "Arsenico e vecchi merletti" (1944) di Frank Capra
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Diego, Andrea Puffo
Pensieri: A costo di risultare impopolare, questo film non mi è piaciuto. Sarà che la noia mi ha assalito quasi subito (e pure un po' l'alcol del vino) e mi sono addormentato la prima mezz'ora, sta di fatto, comunque, che non ho trovato per niente divertente e spassoso questo film con Cary Grant. Mi aspettavo un po' di grinta come ne "La signora ammazzatutti" oppure qualche divertente siparietto di fraintendimenti a catena e invece un circo non-sense che mi più che altro tediato.
Peccato, perchè le aspettative per un film di cui avevo così tanto sentito parlare erano molto alte. Forse, al solito, si sbaglia ad aspettarsi troppo da qualcosa. Magari rivisto con più voglia e meno noia in corpo potrei anche ravvedermi. Chissà.
Consigli: Evitate di vederlo se non siete proprio carichi come una molla. A me ha dato il colpo di grazia...
Parola chiave: Cadaveri.



#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 novembre 2010

Film 165 - Un matrimonio all'inglese

Cena del lunedì: insalata, vino, compagnia, una commedia inglese e tanto divertimento!


Film 165: "Un matrimonio all'inglese" (2008) di Stephan Elliott
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Andrea Puffo, Marco, Diego, Titti
Pensieri: Dopo aver scritto questa recensione e averla pubblicata, la rete ha deciso di farmi il bellissimo scherzetto di non pubblicare e, peggio ancora, non salvare tutto quanto era stato scritto. Non vogliatemene se non ho la minima intenzione di ricominciare daccapo. Ricopierò nuovamente quanto scritto a penna nei miei appunti e sarò un pelo più sbrigativo. Non perchè il film non valga lo sforzo di produrre una buona recensione, ma perchè, oltre alla frustrazione, manca pochissimo al primo compleanno del blog (9 novembre) e bisogna proprio che io mi metta in pari! Quindi ricomincio...
Dialoghi ben scritti, ritmi comici davvero benriusciti, attori in stato di grazia.
Un mix davver odivertente e ben confezionato che propone una commedia tagliente 'very british' e sicuramente policamente non tanto corretta.
Famiglia benestante (inglese) decaduta ritrova il figliol prodigo - unico maschio - con consorte (americana) nuova di zecca al seguito e si ritrova ad affrontare l'uragano che ne consegue.
Niente di più classico nella trama, nulla di più originale la sua messa in scena: dialoghi intelligenti e ben scritti, situazioni estremizzate per far divertire il pubblico (il can can, la cagna, il quadro di Picasso, il maggiordomo impertinente,...) supportate da un cast deliziosamente perfetto per la parte (ovviamente non si sta parlando di Ben Barnes, tanto insignificante quanto incapace a recitare): la sempre bravissima e camaleontica Kristin Scott Thomas, il deliziosamente sottotono Colin Firth e, sorpresa!, una bravissima Jessica Biel in gran forma.
Consigli: Un prodotto di grande valore sicuramente da recuperare. Questa pellicola non ha avuto un gran successo al botteghino, ma vale certamente la pena di godersi i 97 minuti di divertente commedia che propone!
Parola chiave: Dinamiche famigliari.




Ric

venerdì 29 ottobre 2010

Film 161 - Non è un paese per vecchi

Cena del lunedì a base di insalata e serial killer. Il pazzo è servito!


Film 161: "Non è un paese per vecchi" (2007) di Ethan Coen, Joel Coen
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Andrea Puffo, Marco, Titti
Pensieri: Di sicuro non potrà mai essere un paese di vecchi con Anton Chigurh/Javier Bardem nei paraggi, munito della sua fedele bombola ad ossigeno. E no, non la usa per aiutare i poveri vecchietti a respirare meglio. Al massimo a trapassare.
Pessimo segno quando questo psicopatico signore si mette sulla vostra strada, di sicuro finirete per lasciarci le penne. Non solo è maledettamente pazzo, ma, pare, anche indistruttibile. Rassegnarsi? Quantomeno scappare il più lontano possibile. Vi troverà lo stesso, ma qualche giorno in più ve lo sarete concessi...
Bravi i Coen a reclutare Mr. Bardem - un po' meno a mettergli quel parrucchino in testa - che, oltre ad aver vinto l'Oscar come attore non protagonista per questo ruolo, riesce davvero a lasciare il segno con la sua interpretazione. Fa paura, inquieta, non lascia scampo: un vero cattivo di quelli che non se ne vedevano da un pezzo! E' sicuramente lui a vincere la sfida in questo film: buca lo schermo, rimane impresso, fa centro.
Il resto del film è un po' più lento, un po' più meditativo se vogliamo. Sì, per carità, c'è l'azione, ma anche moltissimi momenti che scorrono via con estrema lentezza. Il 'far west' non è certo una passeggiata... Insomma, può piacere e non piacere, perchè non è un film facile. E' già spacciato per cult (ma vogliamo scommetterci che è soprattutto per il ruolo di Bardem?), ma solo il tempo potrà davvero decretarne vittoria o fallimento.
Per il momento abbiamo solo qualche dato oggettivo: $74,273,505 al botteghino USA (per i Coen è un miracolo) e 4 Oscar (Bardem, miglior film, regia e sceneggiatura).
Film 161 - Non è un paese per vecchi
Film 1988 - No Country for Old Men
Consigli: Per una migliore comprensione (si spera) si può leggere il libro omonimo del 2005 da cui il film è tratto, scritto da Cormac McCarthy.
Parola chiave: Valigetta.



#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 25 ottobre 2010

Film 158 - The Prestige

Nolan e le magie. Dopo l'appuntamento al cinema con la sua ultima, colossale, fatica ci era venuta voglia di approfondire il lavoro di un narratore così complesso.


Film 158: "The Prestige" (2006) di Christopher Nolan
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Diego, Andrea Puffo, Marco C.
Pensieri: Il gioco di prestigio che compie Nolan è quello di costruire una storia potenzialmente ridicola e finire col renderla geniale. Ci sono elementi rischiosi che si combinano tra di loro, quali storia, scienza e fictoion e che, forse, nelle mani di un altro avrebbero finito per cozzare insieme rovinando il finale.
Meno male il nostro regista è abile e si districa bene tra illusioni e giochi della mente, distorsioni e prestigi.
Ovviamente a suo favore l'ottimo cast che presta viso e gesta alla sceneggiatura dello stesso regista (e del fratello Jonathan Nolan). Volti (stra)noti del grande schermo quali Hugh Jackman ("X-Men le origini - Wolverine", "Australia"), Christian Bale (il Batman degli ultimi due capitoli di Nolan), il due volte premio Oscar Michael Caine (anche in "Incepion"), una Scarlett Johansson stranamente dosata e sobria, fuori dal ruolo di diva che le hanno costruito addosso e semplice 'pedina' al servizio della storia (e non viceversa), Rebecca Hall ("Vicky Cristina Barcelona", "Dorian Gray" e adesso in "The Town" di Ben Affleck), Andy Serkis (il Gollum de "Il signore degli anelli") e -addirittura - David Bowie nei panni di Nikola Tesla, fisico realmente esistito.
Con questi numeri a suo favore non stupisce che "The Prestige" sia una pellicola così ben riuscita, capace di narrare con garbo e semplicità le storie di due illusionisti e della loro rivalità(c'entra l'amore) incastrando, tra giochetti di magia e illusioni un 'gioco di prestigio' narrativo capace di sorprendere in un finale ricco di colpi di scena!
Non c'è un vincitore e non c'è un vinto, ma solo il risultato di una guerra senza esclusione di colpi tra due uomini che sentono di dover dimostrare all'altro (e al mondo) di avere più ragione e talento dell'antagonista. Toccare con mano fin dove può spingersi il desiderio di vendetta e quanto, a volte, si rischi di dimenticare il motivo di tanto odio, accecati dalla necessità di di vedersi 'vincitori'.
Bello e inquietante, lascia un retrogusto amaro in bocca. Ma centra in pieno l'obiettivo.
Consigli: Non bisogna confondere questa pellicola con "The Illusionist", film dello stesso anno con protagonisti Edward Norton e Jessica Biel. Trama completamente differente, risultato leggermente inferiore. Ma si può certamente giocare al confronto.
Parola chiave: Fuga subacquea.




Ric

domenica 24 ottobre 2010

Film 155 - Silent Hill

Ancora un un film di paura, che da tempo avevo voglia di rivedere, scartato alla cena horror del lunedì e rivisto tra le mura domestiche. Di notte... Al buio...

Film 155: "Silent Hill" (2006) di Christophe Gans
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Di fatto uno degli horror che più mi ha piacevolmente sorpreso negli ultimi anni. Insieme a "Saw - L'enigmista" risultano tra i film di genere degli ultimi tempi che preferisco in assoluto.
Questo "Silent Hill" - di cui non conosco il videogioco - porta nel profondo buio la sua protagonista che, disperata, ricerca la figlia scomparsa dopo un incidente stradale. La cittadina di Silent Hill è un luogo disabitato, precisamente una città fantasma, colpevole di essersi macchiata di un crimine per cui ha meritato la vendetta di chi ha subito il torto.
Nulla di nuovo sul fronte trama, ma da brivido le scene nei momenti di buio. Suona la campana e niente è come prima: muri che si sgretolano, pareti ricoperte di sangue, personaggi crocefissi ancora vivi e, soprattutto, creature della peggior specie. Aborti senza braccia né viso che sputano catrame corrosivo dal petto; un ex bidello ripiegato su sé stesso tra filo spinato e chissà cos'altro; un omaccione munito di spada kilometrica che brandisce con l'agilità di chi maneggia uno stuzzicadenti. E ce ne sarebbero tanti ancora da citare.
Non volendo rovinare proprio tutta la trama non continuerò ad elencare le tante cose degli effetti speciali che mi sono piaciute. Aggiungo solo: belle musiche (le originali del videogame), attori azzeccati (anche se al posto di Radha Mitchell il regista Gans voleva a tutti i costi Cameron Diaz. Mah...), buon ritmo, suspance e una atmosfera creata ad hoc per essere inquietante di per sé.
Sicuramente da rivedere!
Film 155 - Silent Hill
Film 1957 - Silent Hill
Film 608 - Silent Hill: Revelation 3D
Consigli: Come per ogni bell'horror che si rispetti: visione notturna e solitaria! Non vi deluderà!
Parola chiave: Culto.


#HollywoodCiak
Bengi

martedì 19 ottobre 2010

Film 153 - Saw - L'enigmista

Ed eccoci al film numero due della cena a base di horror!


Film 153: "Saw - L'enigmista" (2004) di James Wan
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Diego, Marco, Andrea Puffo
Pensieri: Definire Mr. Jigsaw quale semplice enigmista risulta un pelino riduttivo. Erano anni che al cinema non si vedeva un vero pazzo scatenato ricolmo d'odio come lui. E di certo non perchè si diverte ad elaborare enigmi...
Malattia mentale, sadismo, perversione, sangue come se piovesse, prove mortali e situazioni estreme. Questi sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano il primo episodio della saga di "Saw".
Già, perchè in soli sei anni sono stati prodotti ben 6 film (i primi 4 nel mondo hanno incassato qualcosa come $554,865,556) che hanno confermato Jigsaw quale degno competitor delle migliori e più famose saghe horror di tutti i tempi.
Certo, come purtroppo quasi sempre accade, è il primo film a rappresentare più degnamente il nostro artista dei tranelli mortali. Nei capitoli successivi si perde la logica dell'effetto sorpresa che caratterizza la trama di questo primo capitolo prediligendo la virata splatter che, alla lunga, infastidisce per la sua inutilità. Negli altri episodi il meccanismo psicologico-punitivo per cui a) la tua punizione riflette i tuoi comportamenti nella vita (quasi dantesco) e b) risulta come unica occasione di espiazione e riscatto (altrimenti muori) cede lentamente il passo alla mera tortura fine a sé stessa.
Ma, per tornare al nostro film, questo num. 1 vale davvero la pena di essere visto. Un horror così ben riuscito non si vedeva da anni ormai e lo spavento che procura riporta alle angosce infantili di quando ci si impuntava per vedere un film 'dei grandi' e poi si finiva per passare la notte insonni.
Bei brividi e, per una volta, che piacere avere paura di aprire l'armadio temendo di trovarci all'interno nascosto un pazzo che tenta di ucciderci!
Bellissima, poi, la scena illuminata solo dal flash della macchina fotografica del fotografo Adam/Leigh Whannell (che è anche lo sceneggiatore del film): sentire il battito del suo cuore accelerare automaticamente autorizza il nostro a correre insieme al suo, trattenendo il respiro nell'attesa che succeda, inevitabilmente, qualcosa di brutto!
La mia approvazione va, totale, a questa pellicola: per spaventarsi non c'è nulla di meglio! Ps. Qualche faccia famosa c'è: Danny Glover, straconosciuto per il suo ruolo in "Arma letale" e i vari seguiti; Michael Emerson e Ken Leung rispettivamente Ben Linus e Miles Straume di "Lost"; Monica Potter, vista in "Patch Adams", "Nella morsa del ragno" e nel tv show (bellissimo) "Boston Legal".
Film 153 - Saw - L'enigmista
Film 2217 - Saw X
Consigli: Ovviamente guardarlo di notte in casa da soli è la situazione migliore per gustarsi un film del genere. Io, la prima volta che lo vidi, riuscii a dormire a malapena un'ora per l'angoscia che mi aveva suscitato! L'ultima volta che un film è riuscito davvero a spaventarmi. Lode al merito.
Parola chiave: Ospedale.



#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 18 ottobre 2010

Film 152 - Cube - Il cubo

Vogliosi di atmosfere orrifiche, per il lunedì cinematografico ci siamo concessi ben due pellicole di genere!


Film 152: "Cube - Il cubo" (1997) di Vincenzo Natali
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Diego, Marco, Andrea Puffo, Titti
Pensieri: Si sa che gli horror durano poco. Difficilmente sceneggiatori e registi si spremono per portare la loro 'creatura' oltre l'oretta e mezza di durata. E il nostro primo film non fa eccezione. 90 minuti dentro ad un cubo, in effetti, bastano e avanzano.
Ovviamente qui, più che contare su carneficine o maniaci pazzoidi, speravamo in un'insostenibile tensione claustrofobica. Diciamo che, come tutti ben sappiamo, guardare film in gruppo non aiuta a mantenere la concentrazione né tanto meno l'atmosfera necessaria ad insinuare in chi guarda l'angoscia di un ambiente privo di vie d'uscita.
Ma, anche se eravamo di fatto 6 persone concentrate più certi aspetti divertenti di questa pellicola, devo essere sincero: il film non ha pienamente soddisfatto le mie aspettative.
L'idea di base di 7 sconosciuti che si risvegliano dentro un enorme cubo è intrigante. Vengono in mente mille ipotesi solo nei primi minuti. Ma gli attori non sono un granché e Leaven/Nicole de Boer ha sempre una faccia allucinata che a tratti infastidisce. A mio avviso, poi, manca una caratterizzazione dei personaggi meno superficiale e scontata che rendesse più imprevedibile il susseguirsi delle reazioni dei vari Worth, Quentin, Leaven e compagnia.
Tra genietti matematici, cattivi che si rivelano più buoni di quelli che dovrebbero esserlo anche solo per l'istituzione che rappresentano (vedi poliziotto) e anziane crocerossino-frigide che aiutano il ritardato (in realtà genio... ma va?!) il film finisce per far rimpiangere la buona premessa da cui si era partiti.
Non riuscitissimo, ma godibile.
Consigli: Vederlo, possibilmente, di notte e da soli. Forse l'effetto potrebbe essere più disturbante...
Parola chiave: Matematica.



#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 11 ottobre 2010

Film 147 - Mean Girls

Altra cena altro film. I lunedì cominciano a diventare simbolo di serate in compagnia dove, davanti a una bella insalatona, ci si gusta anche un bel dvd. Per il quinto appuntamento, tutti riuniti dopo le vacanze estive, abbiamo scelto un film molto, molto cattivo...

Film 147: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea, Marco, Andrea Puffo, Enrico, Diego, Levino
Pensieri: Il primo film decisamente non serio delle nostre serate 'insalata&cinema', non poteva essere che il capolavoro di comicità scritto dalla brillante Tina Fey.
Di recente avevo già elogiato sia il film che la sua creatrice, donna di raffinata intelligenza, e oggi ribadirò solo che è decisamente una pellicola divertente, ben scritta e recitata da un cast di, allora, sconosciute (tranne Lindsay Lohan) che in pochi anni sarebbero entrati a far parte della Hollywood che conta: Rachel McAdams, poi vista in "Red Eye", "State of Play", "Un amore all'improvviso", "Sherlock Holmes"; Amanda Seyfried, sempre più in ascesa, diva di film come "Mamma Mia!", "Il corpo di Jennifer", "Chloe - Tra seduzione e inganno"; Amy Poehler, amica della Fey e, come lei, protagonista del "Saturday Night Live" e vista nel film "Baby Mama"; e, ovviamente, Tina Fey, ormai divenuta famosa anche da noi per la sua imitazione durante il "Saturday Night Live" di Sarah Palin, durante la scorsa campagna elettorale presidenziale USA, e per i suoi molteplici premi vinti per il tv show "30 Rock". L'abbiamo vista anche al cinema in "Baby Mama" e "Notte folle a Manhattan" Se questo non è un segno...
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Non perdetevi tutte le cattiverie che Cady con Janis e Damian escogitano per farla pagare a Regina George: ci sarà da divertirsi!
Parola chiave: Aaron Samuels.


#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 ottobre 2010

Film 146 - Oltre il giardino

Quarto appuntamento con l'insalata+film del lunedì sera: si ritorna al cinema impegnato!


Film 146: "Oltre il giardino" (1979) di Hal Ashby
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo, Enrico
Pensieri: Una storia curiosa, un film poetico, un attore bravissimo. Elementi che si combinano insieme per questo film, con protagonisti Peter Sellers e Shirley MacLaine, che racconta un pezzo di vita di un giardiniere analfabeta e della sua scalata verso la fama di 'guru' delle masse, in una maniera davvero inaspettata per lui. In tutto questo il grande protagonista è sicuramente il medium tv, capace di far risuonare in ogni casa la spicciola filosofia di Chance che, non possedendo alcuna cultura - e presentando anche un certo ritardo mentale - parla solamente dell'unica cosa che conosce: il giardinaggio. Per chi scambia i suoi discorsi per grandi metafore sulla vita e i suoi meccanismi, Chance risulta la geniale guida da seguire in tempi in cui la frenesia e l'arte del complicarsi la vita hanno compromesso la serenità di molti.
Il mondo è fiero di aver scoperto Chance Giardiniere; quest'ultimo non sa di essere stato trovato. La sua semplicità, il suo candore lo portano a giostrarsi nelle situazioni più disparate con una disarmante ingenuità, creduta dagli altri come costruita in anni di esperienze vissute. Il mondo vede in lui quello che vuole vedere, costruisce per lui un passato ipotetico, crede nelle sue grandi doti. La realtà è che Chance non era mai uscito dalla casa in cui era nato, prima che il suo padrone morisse.
C'è un sott'inteso di presa in giro, una satira sulla natura umana e perfino una profetica critica ai miti usa-e-getta tanto in voga ai giorni nostri. E' un film falsamente leggero e non va, decisamente, sottovalutato.
Due nomination all'Oscar dell'80: migliori attori Peter Sellers (qui alla sua penultima interpretazione prima della morte l'anno seguente) e Melvyn Douglas. Quest'ultimo vince.
Consigli: La tv e i suoi mostri: generazione di un mito a sua insaputa. Interessante!
Parola chiave: Televisione.




Ric

martedì 5 ottobre 2010

Film 145 - La signora ammazzatutti

Terzo appuntamento del lunedì, questa volta decisamente meno impegnato, ma non per questo meno interessante!


Film 145: "La signora ammazzatutti" (1994) di John Waters
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo, Diego, Enrico
Pensieri: Della serie: una con delle strane priorità. Chi pensa di avere dei problemi a casa, sicuramente potrebbe vedersi questo film e pensare che, dopotutto, di gente che sta peggio ce n'è!
Casalinga perfettina madre di due figli e devota moglie da orgasmo olimpico cede alla tentazione del coltello (e non solo) e, nel giro di 95 minuti di film, riesce a dimezzare il vicinato.
Surreale nei toni e nei modi, questa dark comedy propone una Kathleen Turner in gran forma, a suo agio tra volgarità e 'armi del delitto'. Necessaria la disinvoltura dell'attrice per accompagnare una storia che non sempre centra il bersaglio.
Tutto sommato una pellicola divertente e bizzarra, con ritmi e tempi propri, mai ben definitivamente collocata in un unico genere. Fa ridere, ma non è comico. C'è un assassino seriale, ma non è un thriller. Ci sono parolacce e violenza facile, ma non è un film demenziale per adolescenti. E' un po' confuso e un po' frettoloso.
Ma una scena è davvero ben resa: la telefonata di Beverly all'amica Dottie Hinkle! Imperdibile!
Consigli: Un film leggero leggero, adatto alle serate spensierate in compagnia degli amici.
Parola chiave: Disturbi mentali.




Ric

venerdì 1 ottobre 2010

Film 144 - Diario di uno scandalo

Al secondo appuntamento del lunedì con le cene dietetiche a base di insalata dal Puffo, non ci facciamo mancare nemmeno stavolta il cinema impegnato. E, dopo Lynch, siamo passati a...


Film 144: "Diario di uno scandalo" (2006) di Richard Eyre
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo, Diego
Pensieri: Decisamente uno dei film più belli del 2006. Ben scritto e recitato divinamente dalle due protagoniste (Judi Dench e Cate Blanchett, entrambe candidate all'Oscar per i rispettivi ruoli), una colonna sonora stupenda, una tematica scabrosa e un'ossessione. Che bello quando i film hanno qualcosa da raccontare!
Storia di vite umane che si intrecciano, apparentemente tutto nella norma, in realtà grandi problemi in vista. Il racconto affronta tematiche differenti a più livelli, mescola gli elementi in un turbinio di colpi di scena che, molto spesso, lasciano senza fiato per l'intensità delle emozioni che propongono. Le due donne instaurano un rapporto che le costringerà ad affrontare il peggio l'una dell'altra, mettendole di fronte a verità scomode e strade da percorrere che non si sarebbero aspettate.
La morbosità di Barbara Covett/Judi Dench fuoriesce lentamente grazie alle parole del suo diario, vero narratore e filo conduttore della storia, custode fedele dell'infelice esistenza della donna, soffocata tra il desiderio della compagnia femminile, la solitudine e un lavoro che conduce senza passione e in cui sfoga le sue frustrazioni. Sarà il segreto della nuova collega Sheba Hart/Cate Blanchett, di cui si invaghisce, a darle la possibilità di avvicinarla ancora di più, innescando in lei la speranza di aver finalmente istaurato una vera relazione.
Consigli: Lo 'scandalo' del titolo è solo uno degli assi nella manica di questa pellicola! Preparatevi a toccare anche voi il fondo con le due protagoniste: rialzarsi non sarà facile.
Parola chiave: Lezioni private.




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