Visualizzazione post con etichetta ghostbusters. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ghostbusters. Mostra tutti i post

venerdì 13 dicembre 2024

Film 2328 - Ghostbusters: Frozen Empire

Intro: Secondo film visto in aereo. Ne avevo iniziato un altro, "The American Society of Magical Negroes", ma era talmente noioso che ho smesso di guardarlo dopo una mezzoretta...

Film 2328: "Ghostbusters: Frozen Empire" (2024) di Gil Kenan
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non è che fossi particolarmente fan del precedente "Ghostbusters: Afterlife", ma almeno quella storia si concentrava effettivamente su un gruppo di protagonisti. Qui, invece, quei protagonisti sono praticamente relegati alle retrovie - a parte Paul Rudd ovviamente - e per il resto è tutta un'operazione commerciale per riportare in primo piano i Ghostbusters originali ai cui si aggiunge ufficialmente Annie Pott a questo punto dopo anni di segretariato e cameo nelle pellicole precedenti.
Sarò onesto: ho guardato questo film perché il catalogo cinematografico di Aer Lingus era piuttosto deludente e, dovendo scegliere (e volendo optare per qualcosa che non avessi già visto), ho scelto "Ghostbusters: Frozen Empire" alla ricerca di qualcosa di spensierato e divertente.
La verità è che questo sequel non è un gran intrattenimento, gli effetti speciali sono così così, la storia presenta davvero troppi personaggi - di cui molti non ci interessa, ammettiamolo - e il risultato finale prova con tutte le sue forze a spingere il ritorno dei Ghostbuster originali: Bill Murray, Dan Aykroyd e Ernie Hudson sono tutti presenti e parte integrante del racconto, non più semplicemente relegati a rouli di guest star. La verità è che, avessi voluto rivederli negli iconici panni di acchiappafantasmi ancora una volta, avrei semplicemente recuperato i due iconici titoli originali, che sono infinitamente meglio. Inoltre ho trovato davvero stupido sprecare il talento di Carrie Coon per il ruolo che ricopre qui, a malapena presente nella trama.
Insomm,a per quanto non posso dire che sia il prodotto più brutto che ho visto quest'anno, sicuramente il risultato finale non è entusiasmante.
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Film 2326 - Ghostbusters: Frozen Empire
Cast: Paul Rudd, Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Kumail Nanjiani, Patton Oswalt, Celeste O'Connor, James Acaster, Logan Kim, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Annie Potts, William Atherton.
Box Office: $201.9 milioni
Vale o non vale: I due "Ghostbusters" originali sono imbattibili e non capisco perché si ostinino a volerne fare un reboot, anche perché a livello di incassi nessuna delle nuove pellicole ha mai sbancato il botteghino ("Ghostbusters" del 2016: $229 milioni; "Ghostbusters: Afterlife": $204.3 milioni). Questo ennesimo sequel non aggiunge davvero niente alla storia, per quanto immagino che per i fan della serie un titolo in più siamo pur sempre meglio di niente.
Premi: /
Parola chiave: Orb.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 18 febbraio 2022

Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife

Intro: Al pubblico è piaciuto, la critica non ha troppo apprezzato, mentre il box-office americano (almeno la prima settimana), ha confermato l'appeal che ancora oggi riesce a suscitare questo franchise. Così, senza troppo entusiasmo lo ammetto, qualche sera fa ho deciso di recuperare questo film (mi ci sono volute due sere però).

Film 2088: "Ghostbusters: Afterlife" (2021) di Jason Reitman
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non mi aspettavo niente di particolare da questa pellicola e "Ghostbusters: Afterlife" ha tutto sommato confermato le mie aspettative.
Al secondo tentativo di reboot, il franchise "Ghostbusters" passa dal tutto al femminile al modello "Stranger Things", tra ragazzini protagonisti e un mondo di mostri computerizzati che non fa davvero la differenza. Ricordo che da bambino fossi terrorizzato dal quadro di Vigo il Carpatico di "Ghostbusters II" e, in generale, i fantasmi o le creature presenti nella saga originale fossero sufficientemente inquietanti (almeno per i miei occhi di bambino) da fare centro. Qui sì, per carità, si rispolverano vecchie conoscenze come Gozer, ma sul fronte novità non c'è davvero un gran apporto.
Per il resto il film ha un mood strano, molto cupo, tra una Carrie Coon che ha un atteggiamento sorprendentemente incagabile - passatemi il francesismo - per un prodotto che mira ad essere mainstream e una Mckenna Grace a cui a livello attoriale non si può dire niente, ma in termi di personaggio della storia possiede lo stesso brio della busta di plastica di "American Beauty" (e che comunque la busta aveva più da dire). 
La presenza, poi, di Finn Wolfhard dopo titoli come il già citato "Stranger Things" e i due recenti "It" non fa che aumentare la sensazione che questa pellicola volesse connettersi ad atmosfere più horror di quanto non si volesse dichiarare. Che non sarebbe niente di male, anche se l'anima di questo franchise mi sembra più orientata alla commedia fatta di uno humor bizzarro e po' sopra le righe (o quirky, come si direbbe in inglese) che toni cupi e seri da gente che si prende molto sul serio.
Detto ciò, per quanto non possa certo dire che il film sia terribile, la visione di questo "Ghostbusters: Afterlife" non mi ha fatto né caldo né freddo.
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Film 2326 - Ghostbusters: Frozen Empire
Cast: Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Annie Potts, Logan Kim, Celeste O'Connor, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Paul Rudd.
Box Office: $197 milioni
Vale o non vale: Si lascia guardare, per carità, ma non mi pare si sia aggiunto chissà quale fondamentale capitolo alla storia dei "Ghostbusters", già avvilita dal precedente tentativo di rinvigorire il franchise. I toni sono sicuramente più dark e la storia si connette direttamente alle due pellicole originali, però non sono sicuro che un po' di fan service e aggiungere qualche cameo qua e là sia sufficiente a decretare il successo di un prodotto. Non un disastro, per carità, ma più insipido di quanto mi sarei aspettato.
Premi: Candidato al BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Ivo Shandor
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 25 agosto 2016

Film 1200 - Ghostbusters

Ovviamente attendevo con impazienza di vedere questa pellicola la cui genesi ha creato tanto scompiglio e che tanto e tanti ha diviso. Farsi un'opinione era necessario e, oltre a questo, godere nuovamente della compagnia degli Acchiappafantasmi mi sembrava un'occasione imperdibile!

Film 1200: "Ghostbusters" (2016) di Paul Feig
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Melissa McCarthy e Paul Feig si ritrovano sul grande schermo, ma la magia supercomica e trascinante di "Spy" non si verifica.
Forse troppo schiacciato dalle pressioni legate all'eredità della saga e dalla necessità di rigurgitare necessariamente qualcosa di nuovo, fresco e divertente (pur nello spirito dei classici), "Ghostbusters" 2016 finisce per cercare continuamente un'identià che non riesce a trovare. La mancanza di personalità di una pellicola che prende la comicità molto fisica delle quattro protagoniste scelte letteralmente saccheggiando l'eredità del "Saturday Night Live" è un problema serio, soprattutto quando si tenta di rilanciare un prodotto che ha dei fan veramente molto affezzionati sparsi in tutto il mondo. Il risultato è quindi lo spreco di un gruppo di talenti in favore di una serie di gag carine fino a un certo punto e comunque non spassosamente gustose.
Ciò detto, rimane il fatto che trovo veramente eccessiva la bocciatura del pubblico riguardo a questo reboot tutto al femminile. Tra gli attacchi per la scelta in rosa, il rifiuto dello zoccolo duro di appassionati che ha letteralmente promesso il boicottaggio e addirittura la certificazione di YouTube per il trailer con il maggior numero di "non mi piace" (al momento è a quota 1.007.052 contro gli oltre 290.000 mi piace), si è venuta a creare una sorta di campagna anti "Ghostbusters" che ha prodotto un discreto parlare mediatico, ma non ha apportato alcun miglioramento al box-office. Nonostante un ottimo esordio da 46 milioni di dollari in America, la pellicola non è comunque riuscita ad evitare la battuta d'arresto nei weekend successivi ed è evidente che, a fronte di un budget da 144 milioni di dollari (escluso il marketing), il risultato sia evidentemente un flop.
Nonostante tutta questa negatività, rimango dell'idea che il film non meritasse questa fredda accoglienza. L'idea di riportare in vita il franchise "ribaltandolo" al femminile mi è piaciuta fin da subito e il cast scelto mi sembra davvero azzeccato. Ok, la sceneggiatura è quella che è e, forse più di tutto, il personaggio del segretario scemo (Chris Hemsworth) è veramente troppo assurdo e caricaturale per risultare simpatico ed efficace, ma in ogni caso gli intenti erano buoni ed evidentemente, ci fossero stati i presupposti, un eventuale sequel avrebbe prodotto qualcosa di più riuscito e in linea con lo spirito dei precedenti "Ghostbusters" e "Ghostbusters II".
Dunque, in definitiva non mi sento di mettere in croce questo prodotto, figlio forse di tempi e modalità sbagliati. Il risultato finale è traballante, ma Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones sono un team poliedrico, pazzo e divertente quanto basta per far dimenticare certe debolezze della trama e una congestione di intenti - tra cui il ricalco dei precedenti film - che fa perdere il senso di una nuova pellicola se non si sta attenti. "Ghostbusters" 2016 poteva essere tante cose: sicuramente non sarà un successo.
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Film 2326 - Ghostbusters: Frozen Empire
Cast: Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones, Charles Dance, Michael K. Williams, Chris Hemsworth, Andy García, Ed Begley Jr., Zach Woods, Neil Casey; (camei) Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Annie Potts, Ozzy Osbourne.
Box Office: $208.1 milioni
Consigli: Intenzioni buone, risultato un po' meno per questa versione contemporanea e tutta femminile del classicone "Ghostbusters" che, tra l'altro, vede la partecipazione di tutti gli ex interpreti (tranne Harold Ramis che è morto nel 2014) inseriti tramite cameo. E' vero, si poteva fare di più e meglio, soprattutto visto l'enorme budget e la disponibilità di un cast coi fiocchi, ma non mi sento nemmeno di dire che il prodotto finale sia un disastro. Si vede bene, c'è un po' di effetto nostalgia e ogni tanto si ride. Non è molto, ma in tutta onestà c'è molto, molto di peggio.
Parola chiave: Portale.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 7 agosto 2016

La lunga estate fredda del box office americano

Non interesserà nessuno, ma l'altro giorno stavo pensando a come questa estate 2016 stia regalando non poche sorprese al botteghino mondiale.
Titoli assolutamente dati come favoriti stentano a trovare consensi, a malapena ritornano del budget faraonico speso per produrli e anche quando ci riescono, l'incasso totale non è davvero nulla di spettacolare. A ben guardare le prime avvisaglie del disastro c'erano già state se consideriamo le deludenti performance d'incasso di due titoli considerati fortissimi come "The Huntsman: Winter's War" e "Batman v Superman: Dawn of Justice". Immuni da questa maledizione estiva sembrerebbero i film d'animazione, pur con una grossa eccezione. Ma andiamo con calma...
20-22/5: In America è prevista l'uscita di un titolo considerato abbastanza forte, pur essendo il primo film d'animazione di una possibile serie. Si tratta di "The Angry Birds Movie" che, con un budget di 73 milioni di dollari, esordisce primo al box office con un deludente incasso di $38,155,177 nonostante "Captain America: Civil War" fosse alla sua terza settimana di programmazione (finisce alla #2). Pur non essendo un cattivo risultato, fa pensare il fatto che qualche settimana dopo il reboot di "Ghostbusters" esordirà con 46 milioni di dollari e nonostante ciò non riuscirà a fare sua la vetta del botteghino. Ritornando a maggio, nello stesso weekend di uscita del film tratto dalla famosa applicazione per cellulari, esordisce anche "Neighbors 2: Sorority Rising" che, nonostante il clamoroso successo del primo episodio con Zac Efron e Seth Rogen, che tra l'altro qui ritornano, non riesce nemmeno ad andare oltre il terzo posto in classifica e ad incassare $21,760,405 ("Neighbors" all'esordio americano è arrivato primo incassando qualcosa come $49,033,915).
27-29/5: Due titoli sembrano i favoriti a contendersi una tre giorni d'incassi di fuoco. La realtà dimostrerà che gli americani non sono particolarmente interessati alle due pellicole: "X-Men: Apocalypse" riuscirà ad conquistare la vetta con un incasso di $65,769,562 mentre "Alice Through the Looking Glass" - sequel del fortunato titolo di Tim Burton che ha raggiunto addirittura il miliardo di dollari d'incasso -, collezionerà l'imbarazzante totale di $26,858,726 finendo secondo. I due film assieme non riescono nemmeno ad incassare 100 milioni di dollari (poco più di 92), cominciando a dimostrare non solo che la lunga estate americana non sarà così felice come precedentemente, ma che i sequel non sono più garanzia di un rientro economico sicuro. "X-Men" finirà per incassare 213 milioni di dollari in meno rispetto al suo predecessore "X-Men: Days of Future Past" (primo del franchise a superare la cifra di 700 milioni di incasso mondiale) mentre "Alice 2", con un totale al botteghino globale di $287,115,105 (e con un budget di 170 milioni di $!), mancherà il record del suo predecessore "Alice in Wonderland" di 738 milioni! Nessuno sentiva effettivamente il bisogno di un secondo appuntamento al cinema con Alice, ma rimane comunque scioccante constatare quanto poco interesse c'è stato per questa pellicola. Flop.
3-5/6: Il titolo fortissimo di questo weekend è nuovamente un sequel, "Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows". Il primo episodio del franchise, pur bannato (giustamente) dalla critica, era riuscito nell'impresa di racimolare $65,575,105 al weekend americano d'esordio (#1) e un totalone di $493,333,584; a due anni di distanza, pur mantenendo la prima posizione (e anche questo è scioccante), questo titolo non riesce ad andare oltre i $35,316,382 all'esordio e, ad oggi, i $236,573,787 di incasso totale (-256 milioni). Considerato che praticamente il film non aveva concorrenza all'uscita (solo "Me Before You" con la metà del numero di sale), il risultato è imbarazzante (o giusto, dipende come la vedete).
10-12/6: Questo è certamente uno tra i weekend più affollati di novità. Tutti pronti ai blocchi di partenza troviamo "The Conjuring 2", "Warcraft" e "Now You See Me 2" - che ho già messo in ordine di piazzamento al box office USA -, ovvero due sequel di altrettanti primi capitoli molto fortunati e un nuovo possibile franchise tratto dal popolare videogame della Blizzard Entertainment. I presupposti per una tre giorni di dollari a pioggia parevano esserci tutti, fino a quanto non si sono tirate le somme: "The Conjuring 2" (costato 40 milioni) è l'unico a reggere benissimo e pur non presentando un cast particolarmente famoso, riesce a portare a casa $40,406,314, ovvero quasi esattamente gli stessi $41,855,326 incassati dal primo film. "Warcraft", che di milioni ne è costati 160 (!), non riesce ad andare oltre i $24,166,110 e ad arrivare secondo per un pelo, dato che "Now You See Me 2", nonostante un cast all star, riuscirà ad ottenere solamente $22,383,146 (il primo film era arrivato a quota $29,350,389 finendo secondo). Va sottolineato che dei tre, "Warcraft" era quello con un numero di sale maggiore a proiettarlo, pur mantenendosi tutti sopra i 3000 schermi; inoltre, nonostante fossero tre nuovi titoli, non sono comunque riusciti a portare a casa più di 87 milioni. Mi rendo perfettamente conto che si tratti di eccezioni, ma ci sono pellicole che sono state in grado da sole di esordire in America con incassi oltre i 100 milioni di dollari. Pur trattandosi di blockbuster o franchise ben avviati, rimane significativo che 3 nuovi titoli, di cui due sequel, non riescano a generare un incasso totale che, da sole, certe pellicole riescono ad accumulare.
17-19/6: Qui comincia il regno incontrastato di "Finding Dory", la nostra prima eccezione che conferma la regola. Praticamente senza concorrenza (del resto chi avrebbe osato sfidare il colosso della Disney-Pixar?!) a parte "Central Intelligence", Dory si porta a casa $135,060,273 in 3 giorni. Ecco che prende ancora più senso quanto dicevo poco fa. Va detto, comunque, che il film con Dwayne Johnson e Kevin Hart non si comporta per niente male e ottiene $35,535,250 finendo secondo. Il sequel di Nemo, costato 200 milioni, ad oggi ha incassato qualcosa come $834,380,923 e ancora non ha esordito su tutti i mercati del mondo (vero Italia?). Direi che per quanto riguarda l'animazione, questo sia un ottimo anno per la Disney che con "Zootopia" a inizio anno era già riuscita a superare il miliardo di dollari di incasso.
24-26/6: Dory continua a regnare incontrastata portandosi a casa altri $72,959,954 (!). Stupisce, invece, la cattiva prestazione di "Independence Day: Resurgence" che con i suoi $41,039,944 finisce secondo al botteghino e conferma il periodo di sfortuna del regista Roland Emmerich che pare ormai non azzeccarne più una. Confrontando originale e sequel, i numeri sono imbarazzanti: rispettivamente $817,400,891 di incasso globale contro $373,011,936 - anche questo titolo in Italia deve ancora uscire, ma il nostro botteghino non farà granché differenza -, budget da 75milioni vs budget da 165, 2,977 sale a proiettarlo contro le 4,130 di "IDR". Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
1-3/7: Siamo al famoso weekend del 4 luglio e Dory è per la terza settimana sul podio ($41,817,176). Quello che stupisce di più, però, è che i suoi 3 contendenti principali non siano riusciti a spodestarla nonostante sulla carta tutti i pronostici potessero essere a loro favore. Sempre in ordine di "arrivo", troviamo "The Legend of Tarzan" (#2), "The Purge: Election Year" (#3) e - mamma mia! - "The BFG" (#4). Vediamoli uno per uno.
"The Legend of Tarzan" presenta un super cast oltre che una grossissima somiglianza con il recente "The Jungle Book" (che ha incassato oltre 900 milioni di dollari nel mondo). Il protagonista ultramuscoloso Alexander Skarsgård, la bellissima Margot Robbie e l'utilizzo massiccio di effetti speciali non ha saputo salvare questo titolo che si ferma ad un modesto esordio ($38,527,856 contro un budget da 180 milioni). Ad oggi il film ha incassato $312,750,024 globalmente.
"The Purge: Election Year" è il terzo capitolo di un buon franchise: costati un totale di 22 milioni di dollari - ovvero pochissimo -, i tre episodi cinematografici sono riusciti ad incassare qualcosa come $279,482,967 nel mondo. Questo titolo in particolare ha esordito con un onesto $31,515,110 d'incasso, superiore al secondo "The Purge: Anarchy", ma inferiore al "The Purge" originale. Ad oggi "The Purge 3" ha incassato $96,231,953.
Con "The BFG" entriamo nel territorio accidentato. Qui abbiamo davvero un gravissimo problema di fondo che richiede un'analisi più approfondita. Con un budget di 140 milioni di dollari, la regia di Spielberg, la presentazione a Cannes e la presenza del premio Oscar di quest'anno Mark Rylance, oltre che una trama tratta dalla storia di Roald Dahl, questo sembrava essere il classico esempio di capolavoro spielbergiano, emblematico per successo di critica e pubblico. Nella realtà, nonostante recensioni favorevoli, "The BFG" è ad oggi un clamoroso disastro: $18,775,350 all'esordio e $113,070,193 di incasso globale! E' praticamente impossibile che il film riesca a ritornare delle spese di produzione, figuriamoci di quelle (non dichiarate) di marketing e pubblicità. Questo è il primo vero e proprio esempio di flop inteso come titolo incapace di generare un incasso quantomeno pari al suo budget di produzione.
Apro parentesi: "Warcraft", inizialmente etichettato come buco nell'acqua tra i più clamorosi della stagione, è riuscito in realtà a invertire i pronostici grazie al mercato cinese che ne ha salvato l'incasso, portandolo oltre i 400 milioni di dollari totali. Che, secondo gli addetti ai lavori, non sono comunque sufficienti a ritenere soddisfacente il risultato.
8-10/7: E qui arriviamo al secondo titolo d'animazione diventato esempio virtuoso: "The Secret Life of Pets" spodesta Dory (che finisce terza) con un incasso forse inatteso di $104,352,905 a fronte di un budget di 75 milioni! Un vero successo testimoniato anche dall'incasso globale che, ad oggi, ammonta a $414,846,348. La Illumination Entertainment porta a casa un altro successo dopo quelli di "Despicable Me" 1 & 2 e del brutto "Minions". Tarzan, a sorpresa, regge al secondo posto con $21,006,462.
15-17/7: Nuovo disastro, seppure la questione risulti più controversa. "The Secret Life of Pets" mantiene il primato ($50,838,355) relegando al secondo posto uno dei titoli più pubblicizzati dell'ultimo anno, "Ghostbusters". Dopo l'annuncio del remake/reboot tutto al femminile, l'opinione pubblica ha fatto un gran discutere dell'avvenimento con picchi di misoginia e dissenso da non sottovalutare. Si dice che la cattiva pubblicità sia comunque pubblicità, mentre in questo caso la massima non ha funzionato: 144 milioni di dollari di budget, un esordio al botteghino americano pari a $46,018,755 - che, hey, non è mica male! -, ma un incasso globale che ad oggi dimostra tutti i limiti di questa operazione: $164,952,335.
Premesso che la mia opinione sulla pellicola è positiva, rimane il fatto che al pubblico questa operazione commerciale basata sull'effetto nostalgico di un grande franchise non ha colpito. Direi un quasi flop, ma apprezzo il girl power message.
22-24/7: "Ghostbusters" crolla e dalla seconda passa alla quinta posizione. "The Secret Life of Pets" scende alla #2, mentre finisce primo "Star Trek Beyond", titolo dal quale mi sarei aspettato una minor tenuta all'esordio. Privato di J.J. Abrams - che ha salutato l'Enterprise per salire a bordo del gemello franchise di maggior successo "Star Wars" -, la pellicola mi sembrava destinata ad un minor riscontro di pubblico, forse fiaccato dall'estenuante campagna per il rilancio della creatura di George Lucas. In realtà l'incasso del primo weekend mi ha parzialmente smentito, riuscendo ad accumulare $59,253,211. Dico parzialmente perché, a due settimane dall'uscita, il film è fermo a $176,683,191 di incasso contro un budget da 185 milioni di dollari! Pur facendo leva su un effetto nostalgia tramite la somiglianza della locandina con quella del primo "Star Trek: The Motion Picture" e nonostante potesse contare - anche se è brutto da dire - sulle due recenti dipartite di Anton Yelchin e del superfamoso Spock originale Leonard Nimoy (la pellicola è dedicata alla loro memoria), questo sequel non è riuscito a catalizzare l'attenzione dello spettatore non di nazionalità americana (l'incasso extra USA si ferma a $56,366,827). Il che è curioso se si considera che per il secondo "Star Trek" degli anni 00, era stato il mercato straniero a fare la differenza fornendo il 51.1% dell'incasso totale.
Oltre al terzo "Star Trek", comunque, in questo weekend esordisce un altro sequel, che porta ad un'altra grossa inattesa anomalia, forse la più sorprendente (in negativo): dopo ben 4 titoli di indiscusso successo, il quinto "Ice Age: Collision Course" non riesce a superare la quarta posizione e i $21,373,064 di incasso d'esordio. Qui c'è davvero qualcosa che non va. Forte di quattro precedenti esordi eccellenti ("Ice Age" $46,312,454; "Ice Age 2" $68,033,544; "Ice Age 3" $41,690,382; "Ice Age 4" $46,629,259), questi rosicati 20 milioni lasciano ampiamente perplessi. Cos'è successo ad uno dei franchise animati più remunerativi di sempre ($3,063,011,343 di incasso spalmanti su 5 film, per capirsi)? Questo quinto capitolo è, tra l'altro, il primo a superare i 100 milioni di budget di produzione e, tristemente, il primo al momento a non aver superato i 300 milioni di incasso (perfino l'originale c'è riuscito!). Con i suoi attuali $266,861,100 di incasso globale possiamo certificare "Ice Age 5" come il nostro terzo flop.
(Al momento in cui scrivo, Wikipedia mi da "Ice Age: Collision Course" a quota $319 milioni di incasso globale, mentre Box Office Mojo rimane inalterato. Probabilmente è solo questione di ore prima che effettivamente i risultati vengano aggiornati anche nel secondo sito.)
29-31/7: E siamo arrivati all'ultimo weekend momentaneamente disponibile. A breve verranno comunicate anche le stime del weekend al momento ancora in essere e pare proprio che sarà "Suicide Squad", a discapito delle pessime recensioni ricevute, a far sua la prima posizione (si parla di 145 milioni di dollari!). Allo stato attuale delle cose, però, è "Jason Bourne" l'ultimo titolo ad aver ottenuto la prima posizione del box office americano di questo 2016. Siamo nuovamente di fronte ad un titolo fortissimo (soprattutto in USA), arrivato al suo quarto appuntamento cinematografico che, tra l'altro, ritrova il suo originale protagonista Matt Damon. Dopo l'addio col botto di "The Bourne Ultimatum" ($442.8 di incasso e 3 Oscar portati a casa), la produzione ha infatti tentato di non far morire il franchise rilanciando uno spin-off non particolarmente riuscito, "The Bourne Legacy" ($276.1 di incasso worldwide). Annunciando il ritorno di Damon - tra l'altro appena uscito da una stagione particolarmente favorevole e sempre sotto i riflettori dopo il successo globale di "The Martian" e le innumerevoli candidature a premi di ogni genere, primo fra tutti l'Oscar come Miglior attore -, il quinto capitolo della serie ha trovato un'accoglienza al suo esordio decisamente positiva (4,026 schermi!) che, però, non ha saputo generare più entusiasmi del terzo Bourne, in grado di esordire con $69,283,690 nel 2007 (senza considerare l'aggiustamento per l'inflazione!). Insomma, che "Jason Bourne" sarà comunque un successo è evidente, ma tutto sommato potrebbe non risultare tanto felice quanto il suo predecessore (le critiche non sono state entusiaste). Al momento il film è fermo a quota $138,010,488 d'incasso mondiale contro i 120 milioni spesi per produrlo.
Piccola postilla veloce: "Bad Moms" sorprende arrivando terzo all'esordio e riuscendo ad oggi ad accumulare $42,746,830, ovvero il doppio di quanto è costato produrlo. Il caso è degno di nota più che altro perché si tratta di un film in America vietato ai minori di 17 anni, ovvero un'ampia fascia di pubblico.

Dunque, a fronte di tutti questi dati, cosa si evince? Di fatto la situazione attuale parrebbe suggerire un'incertezza diffusa che è andata a influenzare anche territori solitamente considerati inespugnabili come i franchise. Quando nemmeno i sequel riescono più a garantire una sicurezza economica - tra l'altro nel periodo in USA più remunerativo per quanto riguarda il cinema, ovvero l'estate -, bisogna veramente fermarsi e porsi qualche domanda. Cosa sta succedendo e quali sono gli elementi discriminanti? Perché l'audience ha rifiutato un così alto numero di titoli considerati sicuri?
Non credo che la risposta stia nella qualità, in quanto molti dei più deludenti risultati fanno riferimento a pellicole quantomeno sufficienti nel loro risultato finale. Forse quello che sta cambiando è la prospettiva. Il famoso duello cinema/tv - per quanto riguarda la qualità fino ad oggi considerato appannaggio del grande schermo - si sta rapidamente sovvertendo in favore di un mezzo televisivo sempre più attento al suo pubblico specializzato, capace di intercettarne domande e interessi, in grado di prodursi in titoli di grandissimo appeal, isole felici in cui pubblico e critica si incontrano in pace. E' ormai da una decina d'anni che il termine blockbuster è stato ampiamente riabilitato da una serie di pellicole che hanno saputo dimostrare e dimostrarci quando anche un titolo mainstream possa presentare un proprio valore, un'unicità, un gusto e una resa finale degni di nota e menzione. Dopo tale aggiornamento di costumi, forse si è passati alla televisione grazie a HBO, Sky, Amazon e Netflix, attori in grado di proporre al grande pubblico serie tv sperimentali, avvincenti e di grande intrattenimento, senza contare l'elevato apporto tecnico in grado di fare davvero la differenza. Fino a qualche anno fa l'appuntamento con la "a" maiuscola era al cinema: ci sono stati "Il signore degli anelli", "Harry Potter", gli "X-Men", i vari Pixar, ecc; oggi invece si attende con ansia l'uscita di "Stranger Things", vero regalo di Netflix e sorpresa di quest'estate 2016.
E' la tv che ora fa la differenza, bisogna ammetterlo. Anzi, è la tv che fa di nuovo la differenza.
Che ci sia una corrispondenza diretta con gli acciacchi dimostrati ultimamente dal grande schermo? Io questo non lo so e certamente non lo posso garantire. Esprimo semplicemente quella che è la mia sensazione al momento: la fruizione di un prodotto televisivo di qualità mi intriga molto di più che quella di qualsiasi franchise. Il mio amore per il cinema, la bellezza del recarsi in sala e rimanere al buio in attesa che il film cominci, sono elementi che, per quanto mi riguarda, caratterizzeranno per sempre in positivo l'esperienza cinematografica, il che dubito riuscirà a scalfire la mia preferenza per il medium cinematografico rispetto a quello televisivo. Però è innegabile che si sia determinato un cambiamento di rotta in grado davvero di scombinare le carte in tavola, di influenzare le regole del gioco. Un esempio su tutti: "Game of Thrones".
Non penso serva aggiungere altro.
Sicuramente il duello cinema-tv non esaurisce la questione del perché di tanto insuccesso. Rimane comunque esemplare che, a fronte di tanto riscontro di ascolti in televisione, il pubblico rimanga tanto freddo nei confronti degli appuntamenti cinematografici. L'estate non è ancora conclusa, dunque la speranza che la situazione migliori ancora permane. Nell'attesa, i risultati ad oggi parlano da soli.

Per la mia analisi ho utilizzato i siti boxofficemojo.com, imdb.com e en.wikipedia.org

#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 11 febbraio 2010

Film 75 - Zombieland

Cosa c'è di meglio di un bel film sugli zombie alle 8 di mattina se il tuo coinquilino scemo ti sveglia alle 7 perchè canta mentre si asciuga i capelli con il phon?! Niente!!


Film 75: "Zombieland" (2009) di Ruben Fleischer
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Wow, ma che fico sto film! Dopo gli zombie di "L'alba dei morti dementi" questo non poteva che essere un degno avversario! Anche perchè c'è Woody Harrelson (nominato agli Oscar di marzo per il film "The Messenger") che interpreta un cowboy veramente divertente, duro fuori, dal cuore stra-tenero dentro! E poi il classico nerd sfigato pieno di fobie (Jesse Eisenberg) che però si salva dal virus zombie proprio grazie alle sue pazzesche manie antisociali e due sorelle furbette, di cui una ha il viso noto di Abigail Breslin, piccola bambina prodigio del fantastico "Little Miss Sunshine". Il quartetto improbabile è forse l'unico sopravvissuto alla malattia-zombie e, per forza di cose, si ritrova in viaggio verso una meta che preveda gente viva.
Ovviamente l'originalità di questo filmetto (indipendente?) sta nella storia, nella narrazione dei fatti (le scritte con le regole di sopravvivenza agli zombie sono divertenti!) e nei protagonisti semi-sconosciuti che non si atteggiano a divi dall'espressione consumata. Recitano bene, senza pretese e con divertimento. Io personalmente, alle 8 del mattino, da un film non posso chiedere di meglio!
E poi c'è azione, sparatorie, uccisioni, corse in macchina, Bill Murray che fa Bill Murray (e fa ridere davvero!), ma, soprattutto, il cinema che cita il cinema. Sì sì, avevo la bava alla bocca, ovvio! Il parco divertimenti come scena di distruzione zombie di massa fa moltissimo film horror; la figura dello sfigatino che compie il suo percorso di formazione e supera i suoi ostacoli (psicologici) e alla fine riesce a conquistare la sua bella è proprio la stessa che va molto di moda oggi in film come "40 anni vergine", "Molto incinta" o "Zack and Miri Make a Porno"; il personaggio di Tallahassee è il classico dal grilletto facile, molto da far west con il suo cappello e gli stivali da texano; e poi ci sono le sorelle, un po' angeli di Charlie un po' 'Occhi di gatto' che danno colore (ma non sto parlando solo di sfumature rosa) al racconto.
Carino, carino davvero e divertente! Chissà se in italia qualcuno avrà voglia di distribuirlo... Intanto in America preparano il 2! Let the zombies begins!
Ps. per Ilaria e Luca: dato che siete stati voi a farmi vedere "L'alba dei morti dementi", allora io vi consiglio vivamente di guardare questo!
Consigli: Sottotitolato è un attimo più chiaro. Certi accenti non aiutano la comprensione...
Parola chiave: Rule #17: don't be a hero.


Ric

martedì 17 novembre 2009

Film 9 - Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II

Ieri, essendo il lunedì delle saghe, io e Ale ci siamo dedicati a proseguire e finire "Ghostbusters". Settimana prossima dovremo decidere quale nuova serie filmica accompagnerà i nostri lunedì... Attendo!

Film 9: "Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II" (1989) di Ivan Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Questo secondo capitolo degli acchiappafantasmi me lo ricordavo molto più spaventoso! E' vero che l'ultima volta che l'ho visto avrò avuto 10 anni, però ero sicuro che l'enorme quadro con lo spaventoso Vigo fosse decisamente più inquietante. In ogni caso mi sono divertito a rivederlo!
Diciamo che la storia è un attimo più elaborata del primo, anche se il fulcro dell'attenzione è sempre un unico fantasma e questo non mi piace. Avrei preferito in entrambe le storie che si concentrassero su più spettri così da rendere il ritmo un po' più serrato. In realtà è un film piuttosto calmo, nemmeno qui c'è Slimer e quindi nemmeno lui può garantire un po' di caos. Forse, però, questo film è meno chiaro del precedente, gli eventi non li ho trovati efficacemente definiti e quindi mi son trovato spesso a domandarmi che cosa stesse succedendo. Questo soprattutto quando i Ghostbusters cospargono di liquame la Statua della Libertà per fare in modo che questa si muova: se prima il liquame aveva fatto solo 'ballare' un tostapane, per quale specifico motivo la Statua dovrebbe prender vita? Non ci è dato sapere.
I personaggi sono esattamente gli stessi del capitolo precedente, si aggiunge solo Peter MacNicol (il John Cage di "Ally McBeal") a fare da tramite al cattivo Vigo. Sicuramente è una parte che gli riesce benissimo, anche perchè la faccia da sfigato si può dire che ce l'abbia di natura e, in questo caso, gli è molto utile per il suo personaggio.
Si vede proprio che in questo film hanno investito molto di più che nel precedente, gli effetti speciali sono fantastici (nel 1989 gli americani facevamo muovere la Statua delle Libertà come se niente fosse, noi in Italia 20 anni dopo non riusciamo a far interagire con le immagini reali nemmeno una pallina che rimbalza. Mah). La storia è molto più articolata, richiede spazi aperti e chiusi più ampi, molte più comparse. Peccato che il risultato al botteghino - americano - sia stato estremamente differente rispetto al primo capitolo, con gli incassi esattamente dimezzati.
Comunque in definitiva il film è godibile, riporta a bei ricordi e ci si diverte. Il punto forte rimane sempre Bill Murray.
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Film 2326 - Ghostbusters: Frozen Empire
Consigli: Godendo della bella presenza di Sigourney Weaver potrebbe venir voglia di riprendere un'altra saga con lei protagonista: Alien. Bene, fatelo!
Parola chiave: Vigo von Homburg Deutschendorf



#HollywoodCiak
Bengi

martedì 10 novembre 2009

Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi

Il lunedì di solito è la serata film a casa mia. Per tutto l'inverno scorso il tema portante della serata sono stati i film anni '80. Dopo la fine dell'estate si è deciso di cambiar genere. Tra le varie possibilità son venute fuori le saghe vista la vastità di possibili film da scegliere. Così ieri sera, dopo aver già visto gli Alien, i Ritorno al futuro, i Signore degli Anelli, gli Scary Movie e gli X-Men, è stato scelto il primo film dei "Ghostbusters - Acchiappafantasmi".

Film 2: "Ghostbusters - Acchiappafantasmi" (1984) di Ivan Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Il film è carino, mi ha ricordato inevitabilmente la mia infanzia. Gli effetti speciali sono fantastici considerando che il film uscì 25 anni fa! L'unica pecca secondo me è che la storia si concentra pochissimo sulla cattura dei fantasmi, ma solamente su quella di uno solo, Zuul, che infesta la casa di Sigourney Weaver. Forse aggiungere qualche altro fantasmino di contorno non avrebbe fatto male al ritmo del film. Inoltre Slimer ha una parte davvero micro. Dalle poche rimembranze che ho del secondo film, comunque, dovrebbe avere più spazio nel prossimo.
Tutto sommato è stato un ottimo intrattenimento serale, anche se mi hanno stupito i dialoghi super espliciti (che forse da bambino non avevo colto!).
Nelle varie pause da sparecchio tavola, pipì, thé caldo, ho scoperto che il film è stato scritto Dan Aykroyd, il dott. Raymond Stantz dei Ghostbusters e che il film ha avuto 2 nominations agli Oscar: effetti speciali e la mitica canzone portante del film "Ghostbusters" di Ray Parker Jr.!
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Film 2326 - Ghostbusters: Frozen Empire
Consigli: Guardarlo gustandosi una buonissima pizza! E adorare il personaggio di Bill Murray!
Parola chiave: Venimmo, vedemmo e lo inculammo!



#HollywoodCiak
Bengi