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giovedì 12 dicembre 2024

Film 2327 - Migration

Intro: In 3 giorni sono cambiate un sacco di cose e la serenità che ha caratterizzato questo 2024 è svanita. Mi convinco che aggrapparmi alla normalità sia la cosa più normale da fare, per cui eccoci qui con la prima recensione americana. Tre settimane fa sono stato in vacanza a Boston e questo è il primo film che ho visto in aereo.

Film 2327: "Migration" (2023) di Benjamin Renner, Guylo Homsy
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: lo volevo andare a vedere al cinema, ma tra una cosa e l'altra non ero riuscito e, in tutta onestà, mi ero scordato dell'esistenza di questo film. Per cui, quando l'ho trovato nell'elenco dei titoli disponibili, ho pensato che "Migration" fosse la pellicola giusta a cominciare la mia vacanza americana. E, in effetti, avevo ragione.
Chiaramente mirato a un pubblico giovanissimo, questo film è il classico titolo per tutta la famiglia senza pretese, ma che riesce comunque ad accontentare tutti, strappando anche qualche sorriso. È un prodotto carino, niente di più, eppure nella sua semplicità funziona bene.
Il cast di attori è buono, ho apprezzato particolarmente Carol Kane - che conosco principalmente per "Unbreakable Kimmy Schmidt" - che è sempre un piacere vedere o, in questo caso, ascoltare.
Risultato finale scontato, ma tutto sommato un prodotto piacevole e senza troppe pretese.
Cast: Kumail Nanjiani, Elizabeth Banks, Keegan-Michael Key, Caspar Jennings, Tresi Gazal, Awkwafina, Carol Kane, Danny DeVito.
Box Office: $299.9 milioni
Vale o non vale: Per una serata tranquilla o un momento in compagnia o famiglia, sicuramente "Migration" è un'ottima scelta. Divertente, veloce (solo 83 minuti) e in generale piacevole. Non imperdibile, ma non ci si pende di averlo guardato.
Premi: /
Parola chiave: Jamaica.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 gennaio 2024

Film 2243 - Il ragazzo e l'airone

Intro: Dovevo recuoerarlo a Dublino, poi non ero riuscito. Sono riuscito ad andare a vederlo con un gruppo di amici e, in particolare, Andrea, forse il più sfegatato fan di pellicole d'animazione (sopratutto quelle della Disney).
E' stato strano tornare dopo tanto tempo al cinema in Italia e guardare un prodotto doppiato, anche se in questo caso non sarebbe potuto essere stato altrimenti.

Film 2243: "Il ragazzo e l'airone" (2023) di Hayao Miyazaki
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andre, Fabio, Diego, Marco
In sintesi: non il mio film d'animazione preferito, l'ho trovato un po' "oscuro" in alcuni passaggi, comunque un'opera di evidente valore artistico e sicuramente un prodotto non convenzionale che ci ricorda che fare animazione può anche discostarsi dai canoni a cui ci ha abituato Hollywood. Poi, lo ammetto, sono contento se Miyazaki riuscirà a portarsi a casa un altro Oscar (vedremo con le nomination di domani) con la sua ultima opera.
Cast: Soma Santoki, Masaki Suda, Aimyon, Yoshino Kimura, Shōhei Hino, Ko Shibasaki, Takuya Kimura.
Box Office: $159.6 milioni
Vale o non vale: Sicuramente un film da vedere, anche se forse non il prodotto che tutti si aspettano. Stilisticamente stupendo.
Premi: Vincitore del Golden Globe per il Miglior film d'animazione (dove era anche candidato per la Miglior colonna sonora di Joe Hisaishi). Candidato al BAFTA sempre per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Zia.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 19 settembre 2023

Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse

Intro: Pomeriggio al cinemadi qualche mese fa per recuperare una pellicola che non volevo assolutamente perdermi!

Film 2197: "Spider-Man: Across the Spider-Verse" (2023) di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: già il primo film era riuscito nell'intento di abbinare con successo le avventure di un giovane Spider-man alla computer grafica (molto vicina al fumetto) e con questo secondo capitolo le cose sono addirittura migliorate. Il che, visto il periodo, non è cosa assolutamente scontata.
"Spider-Man: Across the Spider-Verse" è un ottimo sequel, probabilmente addirittura migliore dell'originale: ha un buon ritmo, è visivamente accattivante e riesce a bilanciare benissimo la propria storia tra avventura e humor, divertimento e tematiche più complesse.
Spider-man e tutte le sue versioni alternative da multiverso - qui Spider-Verse - garantiscono un ulteriore livello di esplorazione del personaggio, un aspetto che non solo favorisce la storia e lo sviluppo del proprio protagonista, ma regala anche al pubblico divertenti e (altrimenti) inimmaginabili personaggi che colorano ulteriormente il racconto.
Il tutto, mixato a una colonna sonora perfetta e un appeal visivo che raramente contraddistingue così prepotentemente un prodotto cinematografico, per un risultato finale che funziona e si lascia guardare con estremo piacere. Magari tutti i film sui supereroi dell'ultimo periodo fossero tutti così!
Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse
Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse
Cast: Shameik Moore, Hailee Steinfeld, Brian Tyree Henry, Lauren Vélez, Jake Johnson, Jason Schwartzman, Issa Rae, Karan Soni, Shea Whigham, Greta Lee, Daniel Kaluuya, Mahershala Ali, Oscar Isaac.
Box Office: $689.8 milioni
Vale o non vale: Ottimo ritmo, un'identità grafica potentissima e assolutamente riconoscibile (sarà un caso che il film sulle Tartarughe Ninja, "Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem" uscito qualche settimana fa presenti le stesse caratteristiche? Io non credo...), un grande protagonista, Spider-man, che ultimamente sembra non sbagliare un colpo in termini di pellicole cinematografiche. Sicuramente questo "Across the Spider-Verse" è diverso dai film in live-action sull'Uomo ragno, eppure sembra quasi funzionare addirittura meglio. Vedere per credere.
Premi: /
Parola chiave: "Canon event".
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 28 marzo 2023

Film 2173 - Marcel the Shell with Shoes On

Intro: Come ogni anno, cerco come posso di recuperare i film candidati all'Oscar prima che si tenga la cerimonia. In particolare, in questa occasione ci tenevo particolarmente a vedere questa pellicola in sala, a maggior ragione perché avevo visto solo uno dei film d'animazione candidati ("Puss in Boots: The Last Wish") e per di più nemmeno al cinema...

Film 2173: "Marcel the Shell with Shoes On" (2021) di Dean Fleischer Camp
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: ho trovato questo film carino per tutti gli ovvi motivi del caso - l'appeal estetico, la voce del protagonista, l'idea generale della storia - anche se, ammetto, verso il finale tutta questa "adorabilità" ha finito per stancarmi. Non tanto da rovinarmi la visione, per carità, ma sicuramente dopo un'ora e mezza di "commovente" Marcel ero un po' provato (emotivamente).
"Marcel the Shell with Shoes On" è un bel film e questo non glielo toglie nessuno. Mi è piaciuto l'approccio documentaristico applicato all'animazione in stop-motion e tutta l'estetica del progetto, dalla bella fotografia alle trovate geniali che applicano oggetti del quotidiano alle varie necessità di Marcel e della sua comunità di conchiglie. Mi è piaciuto il doppiaggio di Isabella Rossellini - qui indimenticabile anche solo con la voce - e mi è piaciuta l'idea generale del progetto, capace di trovare unicità in un'idea di base già esplorata (il punto di vista dei piccoli e fragili, eroi improbabili per di più di dimensioni minuscole).
Come ho detto, avrei preferito che la trama si fosse concentrata un po' meno sugli aspetti commoventi, magari esplorando di più la tematica del "Marcel che diventa famoso" e come reagisce la gente alla sua storia, oppure il rapporto tra la piccola conchiglia e la persona che lo sta filmando (voglio dire, Dean il documentarista sarà consapevole che una parte di quello che sta facendo ricade nello sfruttare la sfortunata situazione di Marcel, no? Senza contare, poi, che la gente successivamente dà di matto in una Marcel-mania che spaventerà il piccolo protagonista ormai diventato famoso. Sicuramente avrei gradito che si espandesse di più questa parte della storia).
In ogni caso, "Marcel the Shell with Shoes On" è certamente un esempio di cinema creativo e in grado di portare sullo schermo qualcosa di interessante e diverso dalla marea di prodotti copia-incolla che vediamo di recente. Non è perfetto, ma ciò non toglie che sia una bella pellicola, ben realizzata.
Cast: Jenny Slate, Rosa Salazar, Thomas Mann, Dean Fleischer Camp, Lesley Stahl, Isabella Rossellini.
Box Office: $7 milioni
Vale o non vale: "Marcel the Shell with Shoes On" è un film molto tenero che funziona per tutta la famiglia. Per chi non digerisce troppo le pellicole che non si risparmiano numerosi momenti commenti, meglio guardare altrove.
Premi: Candidato all'Oscar, al BAFTA e al Golden Globe per il Miglior film d'animazione 2023.
Parola chiave: 60 Minutes.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 12 maggio 2021

Film 1995 - Raya and the Last Dragon

Intro: Altro cartone animato, questa volta solo di casa Disney. Ero molto curioso di vederlo...
Film 1995: "Raya and the Last Dragon" (2021) di Don Hall, Carlos López Estrada
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: mi rendo conto che il momento storico sia quel che sia, ma non posso fare a meno di rimanere un tantino sorpreso dall'incasso deludente di questa pellicola che, diversamente da molti prodotti visti quest'anno, presenta un buon livello di qualità e originalità. Specialmente quando un altro titolo simile come "The Croods: A New Age" ha incassato (solo al cinema) $60 milioni in più. Sarà che questo "Raya and the Last Dragon" non è un sequel né fa parte di un franchise, sarà che la diretta concorrenza con pellicole che mirano alla stessa audience ha influito, sarà il potere dello streaming vs. la non ancora ristabilità normalità della fruizione cinematografica, di fatto il recente prodotto di casa Disney non ha decisamente fatto il botto.
Ed è un peccato perché questo film funziona. Magari non è indimenticabile come certi altri classici cartoon, ma sicuramente presenta tutti gli elementi richiesti ad una pellicola di animazione che si rispetti: un'estetica solida e ben sviluppata, humor, una buona protagonista e un gruppo eterogeneo e spassoso di non protagonisti, ritmo ed elementi narrativi sufficientemente sviluppati, ottime sequenze d'azione. Ho trovato un po' stiracchiata l'idea del bebé ninja, ma quella è un'altra storia.
Insomma, "Raya and the Last Dragon" è un ottimo titolo per tutta la famiglia, perfetto veicolo per la comicità contagiosa di Awkwafina - che qui praticamente interpreta se stessa - e in definitiva una pellicola ben confezionata, piacevolissima e bellissima da guardare. Non si poteva chiedere di più.
Cast: Kelly Marie Tran, Awkwafina, Izaac Wang, Gemma Chan, Daniel Dae Kim, Benedict Wong, Sandra Oh, Thalia Tran, Lucille Soong, Alan Tudyk.
Box Office: $105.9 milioni
Vale o non vale: Divertente, dinamico e visivamente stupendo, "Raya and the Last Dragon" è il titolo perfetto per un momento di svago adatto a tutti. Da recuperare.
Premi: /
Parola chiave: Kumandra.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 marzo 2021

Film 1976 - Soul

Intro: Nuova serata di cinema casalingo per gli adepti del Penthouse Cineforum. Questa volta virata d'animazione.
Film 1976: "Soul" (2020) di Pete Docter
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Kate, Bizzy
In sintesi: la Pixar si addentra in tematiche sempre più complesse decidendo, questa volta, di raccontare una storia che ruota tutta attorno al concetto di morte e aldilà. Idea non facile di base, è ancora più interessante che a portare questo film alla luce sia una casa di produzione di pellicole d'animazione. Anche se, probabilmente, buona parte del motivo per cui "Soul" effettivamente funziona risiede proprio in questo elemento chiave che, facendosi scudo tramite l'implicazione giocosa e quasi ludica del cartone animato, riesce a trattare tematiche complesse senza rischiare di cadere nella banalità o in una eccessiva drammaticità. Però diciamocelo fin da subito: "Soul" non è necessariamente un film per bambini, quanto più probabilmente un prodotto per un pubblico più adulto. Proprio come lo è stato "Inside Out".
Dopo l'esplorazione emotiva di qualche anno fa - curiosamente la protagonista di "Inside Out" è Amy Poehler, amica e spesso collega della protagonista femminile di questa pellicola, Tina Fey, mentre Pete Docter è il regista di entrambe le pellicole - Pixar decide di rincarare la dose ed esplorare in maniera colorata e con un notevole spirito di avventura il (classico e molto) complesso tema del cosa ci possa essere dopo la morte e cosa accada alle anime di coloro che abbiano lasciato il mondo terreno. Chapeau per coraggio e intraprendenza.
Gli escamotage narrativi utilizzati dalla storia per giustificare e contestualizzare un mondo così distante e impensabile dalla concreta realtà cui siamo abituati sono assolutamente ben architettati e va menzionato lo sforzo della sceneggiatura di dare spazio a tutta una serie di tematiche legate all'esistenza umana in generale (senso della vita, traguardi da raggiungere, importanza di seguire i propri sogni, solitudine, passato e connessione con le proprie radici) che arricchiscono il racconto di più strati narrativi significativi. A livello estetico - ma qui nessuna sorpresa - il film è solidamente costruito e particolarmente piacevole.
Detto questo, come sempre, un vago senso di insoddisfazione personale va ricondotto al plebiscito mediatico rispetto alla qualità di questa pellicola che, dopo essermi stata "venduta" come l'ennesimo nuovo capolavoro Pixar, ha in parte gonfiato le mie aspettative nei confronti di questo titolo. Che, per carità, è stato assolutamente godibile - specialmente se pensiamo a cosa sia stato reso disponibile in questo periodo di pandemia ("Wonder Woman 1984" e "Mulan" due grandi delusioni) - ma forse meno rivoluzionario o innovativo di quanto mi sarei aspettato. O forse mi sono semplicemente un po' stufato di Hollywood?
Cast: Jamie Foxx, Tina Fey, Graham Norton, Rachel House, Alice Braga, Richard Ayoade, Phylicia Rashad, Donnell Rawlings, Questlove, Angela Bassett.
Box Office: $116.3 milioni
Vale o non vale: Piacevole diversivo d'animazione che, mascherato da titolo per tutta la famiglia, non manca di affrontare tematiche adulte e profonde. Rimane sufficientemente spensierato da non risultare pesante, anche se sarà impossibile evitare qualche riflessione personale sull'aldilà una volta terminata la visione.
Premi: Candidato a 3 Oscar e 3 BAFTA per Miglior film d'animazione, sonoro e colonna sonora. Vincitore di 2 Golden Globe per Miglior film d'animazione e colonna sonora.
Parola chiave: Tombino.

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Bengi

sabato 24 agosto 2019

Film 1663 - The Sword in the Stone

Intro: Era da un bel po' che parlavamo di rivederlo e, finalmente, siamo riusciti a trovare il momento giusto.
Film 1663: "The Sword in the Stone" (1963) di Wolfgang Reitherman
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non tra le mie pellicole Disney preferite, mi ha fatto comunque piacere riscoprire la storia di Artù, Merlino, Anacleto e Maga Magò, un gruppo di protagonisti squinternati e divertenti. Indimenticabili le scene di battaglia tra i due maghi e la partenza di Merlino Honolulu.
Cast: Rickie Sorensen, Karl Swenson, Junius Matthews, Sebastian Cabot, Norman Alden, Martha Wentworth.
Box Office: $22.2 milioni
Vale o non vale: Migliore di tutti i film su re Artù prodotti per il cinema, la pellicola di Walt Disney rimane un classico senza tempo.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior colonna sonora.
Parola chiave: Torneo.

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Bengi

mercoledì 8 novembre 2017

Film 1434 - Pocahontas

Era letteralmente una vita che volevo rivederlo, considerato che dopo la prima visione in sala non ho più ripetuto l'esperienza... E come al solido ci pensa Netflix.

Film 1434: "Pocahontas" (1995) di Mike Gabriel, Eric Goldberg
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Da bambino, dopo averlo visto al cinema, ci sono rimasto così male tanto non mi era piaciuto che ho deciso di non volerlo più vedere, che non ero interessato ad investirci altro tempo. E così è stato fino a quando, non so bene per quale motivo, è maturato in me il desiderio di rivedere "Pocahontas" e capire se, in effetti, ricordassi bene o, invece, mi stessi semplicemente attaccando ai ricordi (e ai capricci) di un ragazzino di 8 anni.
Questa pellicola ha dei disegni bellissimi, dei colori così spettacolari da incantare lo spettatore. Disney riesce nella magia dell'atmosfera, capace come molte altre volte di consegnare al suo pubblico un prodotto ad alto impatto visivo. L'espressività dei personaggi è straordinaria, così come la resa di tanti dettagli (le ombre, i capelli nel vento, il mare in tempesta) che contribuiscono a un risultato finale tecnicamente perfetto.
D'altro canto la storia è quella che è. Sicuramente un tema diverso dal solito, questo film è costretto ad abbracciare una maturità conseguente al racconto di fatti realmente accaduti da cui proviene - seppur ampiamente rimaneggiati - per cui è indubbio ci sia stato un cambio di rotta rispetto ai prodotti precedenti, anche se mi sento in parte di giustificarlo. Meno fiaba e più storia per adulti, questa pellicola paga lo scotto di una serie di passaggi forzati che impongono allo spettatore elementi più seri e complessi che, forse, fino ad allora il pubblico della Disney non era abituato. Ciò non toglie che una certa mancanza di verve interna al racconto sia innegabile, per un risultato finale più insipido (e breve) del previsto.
Comunque non ho trovato questa seconda visione così tremenda o insostenibile come ricordavo, anche se rimango dell'idea che, tra i vari capolavori Disney susseguitisi nel tempo, questo titolo non sia a tutti gli effetti in grado di reggere il confronto. Esteticamente magnifico, ma non speciale.
Ps. 2 Oscar su 2 nomination per la Miglior colonna sonora e la Miglior canzone originale ("Colors of the Wind", "I colori del vento" in italiano), quest'ultima ha vinto anche il Golden Globe e il Grammy.
Cast: Irene Bedard, Judy Kuhn, Mel Gibson, David Ogden Stiers, John Kassir, Russell Means, Christian Bale, Linda Hunt, Danny Mann, Billy Connolly, Joe Baker, Frank Welker, Michelle St. John, James Apaumut Fall, Gordon Tootoosis.
Box Office: $346.1 milioni
Consigli: 33esimo classico Disney, "Pocahontas" ebbe il difficile compito di traghettare la casa di Topolino oltre il colossale successo de "Il re leone" uscito esattamente un anno prima. Nonostante un risultato decisamente inferiore, va detto che il film non è così male come potrebbe sembrare ad una prima visione, soprattutto se paragonato a certi prodotti animati oggi in distribuzione. Disegni e colori sono stupendi, per non parlare di certe canzoni indimenticabili e una serie di personaggi spalla piacevolmente simpatici, il tutto per una striminzita ora e venti di incontro fra culture, persone e mondi totalmente diversi. Disney è stata coraggiosa a portare al cinema una storia così complessa, pur necessariamente dovendola riscrivere per il proprio pubblico. Tutto sommato un risultato sufficientemente appagante.
Parola chiave: Bussola.

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Bengi

giovedì 12 ottobre 2017

Film 1420 - Storks

I primi giorni d'Australia sono stati emozionanti e carichi di piccole cose tanto sognate e finalmente realizzate, anche se, devo ammettere, altrettanto carichi di disturbi. Uditivi.
Per questo motivo, alla terza notte di ruggente russare del mio compagno di letto a castello - ribattezzato "il trattore" - ho deciso di tentare una nuova strategia e, uscito dalla camera alle 3 del mattino, me ne sono andato nell'area comune adibita alla tv e, Netflix alla mano, ho messo su il primo e più facile film che sono riuscito a trovare. Ovvero un altro cartone animato.

Film 1420: "Storks" (2016) di Nicholas Stoller, Doug Sweetland
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: E così il caso ha voluto che, subito dopo un film d'animazione incentrato su una coppia di fratelli di cui uno piovuto dal cielo, mi sia ritrovato a vedere un altro cartoon incentrato su bambini che piovono dal cielo e una famiglia che attende il nuovo pargolo. Coincidenze buffe.
In realtà devo ammettere che - sarà stata anche la visione così tardi - io questo "Storks" l'ho trovato super divertente. Spassoso, con un protagonista doppiato magnificamente da Andy Samberg (che è sempre un grande, recuperate le sue apparizioni al "Saturday Night Live" e, soprattutto, adesso in quel gioiellino che è "Brooklyn Nine-Nine"), una co-protagonista disastrosamente incapace di farne una giusta, una storia facile facile, ma sufficientemente personalizzata e spassosa. Insomma un'avventura che costringerà una cicogna e un'umana, cresciuta proprio tra le famose consegnatrici di bambini, a collaborare per consegnare un "pacco" alla vecchia maniera, ovvero senza usare il nuovo metodo computerizzato. Inutile dire che tra il partire e l'arrivare a destinazione ne succederanno di tutti i colori.
Molto della parte piacevole di questa pellicola sta proprio nel viaggio, una parte centrale divertente e ricca di buffi personaggi francamente azzeccati; c'è la giusta dose di stramberia, quanto basta per rendere il racconto dinamico e di intrattenimento, per un happy ending finale tanto scontato quanto rincuorante. Dopotutto è pur sempre un film per bambini.
Cast: Andy Samberg, Katie Crown, Kelsey Grammer, Jennifer Aniston, Ty Burrell, Keegan-Michael Key, Jordan Peele, Danny Trejo.
Box Office: $182.4 milioni
Consigli: Piacevole, spassoso, divertente, questo "Storks" riesce a risultare godibile senza sbagliare quasi niente. Certo, parliamo di una pellicola d'animazione per un pubblico giovanissimo, ma si tratta sicuramente di un titolo per tutta la famiglia che non dovrebbe lasciare scontento nessuno. Ideale per un momento di relax.
Parola chiave: Indirizzo.

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Bengi

Film 1419 - The Boss Baby

Ultimo film della traversata transoceanica - in realtà ho cominciato "Snatched" con Amy Schumer e Goldie Hawn ma non ho fatto in tempo a finirlo -, questa volta ho voluto puntare su qualcosa che non dico fossi certo mi sarebbe piaciuto, ma quanto meno sembrasse avere buone potenzialità.

Film 1419: "The Boss Baby" (2017) di Tom McGrath
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: E alla fine, dopo solamente 1 tentativo su 4 soddisfacente, sono riuscito a trovare una pellicola divertente, leggera, spassosa. Ci voleva un cartone animato per ritrovare la spensieratezza fresca e senza pretese, la battuta facile ma efficace, insomma il buon umore. Dopo titoli particolarmente pesanti e cupi - di cui uno proprio brutto - con "The Boss Baby" devo dire di aver passato una piacevolissima ora e mezza di rilassante e sciocco intrattenimento senza pretese. Sì perché, parliamoci chiaro, non si tratta certo di un prodotto per palati raffinati. Siamo lontanissimi dalla qualità cui Pixar o Disney ci hanno abituato, eppure nel marasma di titoli in catalogo, questo è stato sicuramente uno dei più efficaci rispetto alle mie aspettative e necessità da viaggio. Insomma, dovevo tenere la mente occupata per ancora qualche ora e sicuramente con questo film ci sono riuscito egregiamente!
Ps. Ovviamente il sequel è già in cantiere e l'uscita è prevista per il 26 marzo 2021.
Cast: Alec Baldwin, Steve Buscemi, Miles Bakshi, Jimmy Kimmel, Lisa Kudrow, Tobey Maguire.
Box Office: $498.9 milioni
Consigli: Bebè vs cuccioli, questa è la sfida. Il film gioca con questa semplice opposizione nel tentativo di stabilire non tanto chi sia tra le due parti quella più adorabile e carina, quanto come possa fare la prima a riconquistare lo status di più apprezzata dagli adulti. Per questo motivo una serie di bebè in giacca e cravatta si infiltrano all'interno di ignare famiglie così da poterne studiare dall'interno i meccanismi e trovare il modo per riconquistare lo status perduto.
Come si evince si tratta di una favoletta, una trama facile facile per tutta la famiglia che, in ogni caso, non mancherà di lasciare soddisfatti e divertiti. Da recuperare per una serata adatta a tutte le età.
Parola chiave: "Secret Baby Formula".

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lunedì 26 giugno 2017

Film 1379 - LEGO Batman - Il film

Avevo visto il primo e mi era piaciuto tantissimo. Così quando è uscito lo spin-off avrei voluto vederlo subito e... non sono riuscito! Fortunatamente esiste lo streaming.

Film 1379: "The LEGO Batman Movie" (2017) di Chris McKay
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Da fan dell'originale di qualche anno fa, sono arrivato a questa pellicola con la quasi certezza che ne sarei rimasto molto soddisfatto. "The Lego Movie" era stato una piacevolissima, coloratissima, caotica sorpresa ed ero certo che anche per questo spin-off a tema Batman il piacere della visione non sarebbe mancato. Di fatto è stato così, anche se con una riserva.
Perché sì, "The LEGO Batman Movie" è ricolmo di gag divertenti, momenti comici, citazioni cult da altre pellicole, una grafica a dir poco accattivante, un tripudio di personaggi e un'idea d'insieme particolarmente articolata, ma la sensazione che si ha fin quasi da subito è che sia tutto troppo. Un po' come quando si hanno esattamente tutti gli elementi necessari ad eseguire una ricetta, eppure per quanto il risultato finale sia buono, non è perfetto o come te lo immaginavi o come lo faceva la nonna.
Questo seconda incursione del mondo LEGO nell'universo cinematografico è un po' così, perfetta sulla carta, ma alla fine meno gustosa di quanto tutti gli ingredienti impiegati avrebbero dovuto garantire.
A parte ciò - e il doppiaggio orrendo di Geppi Cucciari in italiano (ma perchè?!) - "LEGO Batman - Il film" è un buon esempio di pellicola d'animazione molto contemporanea, sicuramente adatta non solo ai bambini. Simpatico.
Film 735 - The Lego Movie
Film 1756 - The Lego Movie 2
Film 1379 - LEGO Batman - Il film
Cast: Will Arnett, Zach Galifianakis, Michael Cera, Rosario Dawson, Ralph Fiennes, Jenny Slate, Héctor Elizondo, Mariah Carey, Seth Green, Conan O'Brien, Zoë Kravitz, Kate Micucci, Channing Tatum, Ellie Kemper, Jonah Hill, Adam DeVine; (italiano) Claudio Santamaria, Geppi Cucciari.
Box Office: $310.9 milioni
Consigli: Esempio non male di come si può riportare quasi intatta l'energia di una pellicola trasferendola sul solito prodotto collaterale. Per chi ha apprezzato il primo, anche questo spin-off legato all'universo di Batman dovrebbe proprio piacere. E per non farci mancare proprio niente, dal 22 settembre arriverà al cinema "The LEGO Ninjago Movie". Non satureranno un po' il mercato? Staremo a vedere.
Parola chiave: Solitudine.

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Bengi

martedì 6 giugno 2017

Film 1369 - Zootropolis

Qualche settimana fa avevo comprato il dvd che, immancabilmente, ha fatto di nuovo nascere in me la voglia di vedere questa pellicola.

Film 1369: "Zootropolis" (2016) di Byron Howard, Rich Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Bel film d'animazione dalle molteplici chiavi di lettura che ci ricorda, oggi più che mai, quanto abbracciare le diversità altrui, non dare per scontato e, soprattutto, non giudicare dalle apparenze possa essere un punto di forza, invece che una debolezza. Nella città cosmopolita di Zootropolis (o Zootopia in inglese), infatti, predatori e prede convivono in pace e armonia e persino una piccola coniglietta apparentemente indifesa può decidere di seguire la propria aspirazione di diventare poliziotta e mettere a tacere tutti coloro che, nel tempo, l'hanno derisa o non hanno creduto in lei. Chiaramente la storia affronterà anche un misterioso caso da risolvere, in un gioco a smascherare il furfante che terminerà con una sorpresa a tinte thriller.
Insomma, "Zootropolis" è un prodotto ben riuscito, divertente e simpatico, ma anche educativo - per chi sa leggere tra le righe - e di piacevolissimo intrattenimento. Di visione in visione.
Ps. Vincitore dell'Oscar e del Golden Globe per il Miglior film d'animazione.
Film 1107 - Zootropolis
Cast: Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Idris Elba, Jenny Slate, Nate Torrence, Bonnie Hunt, Don Lake, Tommy Chong, J. K. Simmons, Octavia Spencer, Alan Tudyk, Shakira.
Box Office: $1.024 miliardi
Consigli: Bello, colorato, divertente e dal messaggio inclusivo e moderno, questo prodotto di casa Disney merita la chance di una visione. Ce ne fossero di più di cartoni animati così!
Parola chiave: Fiori.

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Bengi

mercoledì 26 aprile 2017

Film 1348 - La mia vita da zucchina

Non ero riuscito a vederlo al cinema e, appena è stato possibile, l'ho recuperato in streaming.

Film 1348: "La mia vita da zucchina" (2016) di Claude Barras
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Ma vie de Courgette" è un film d'animazione in stop-motion che racconta attraverso un linguaggio comunemente associato ai ragazzi, una storia decisamente adulta.
Il racconto è tratto dall'autobiografia di Gilles Paris, una scelta inusuale per un prodotto cartoon che solitamente siamo abituati stazionare in territori ben più sicuri: qui il piccolo Zucchina perde la madre alcolizzata dopo averla accidentalmente fatta cadere per le scale, finendo a vivere in un orfanotrofio. Ambientarsi e sopravvivere al lutto non sarà facile, così come sperare di ricostruirsi una nuova vita dopo tanta sofferenza.
La delicatezza di questa pellicola, l'estro creativo, l'immediatezza anche nelle scene più difficili sono tutti elementi che rendono questo film un piccolo gioiellino della durata di un qualsiasi episodio di una serie tv odierna (un'ora appena). Colpisce anche perché non si perde in chiacchiere e procede a trattare solo il necessario, pur non mancando di contestualizzare, approfondire e caratterizzare personaggi veramente ben fatti.
"La mia vita da zucchina" funziona, propone un tema inusuale per un prodotto figlio dell'animazione e ne esce vincente perché al di là dell'anima apparentemente ludica e spensierata, si tratta di un titolo sapientemente concepito, adatto al pubblico giovane quanto a quello adulto. Si possono fare bei "cartoni animati" anche basandosi su storie meno scontate, affidandosi a case di produzione diverse dalle solite, trattando situazioni difficili e finendo comunque per fare un bellissimo film. Osare è anche questo e Claude Barras non ha sbagliato.
Ps. Candidato all'Oscar e al Golden Globe per il Miglior film d'animazione.
Cast: Gaspard Schlatter, Sixtine Murat, Paulin Jaccoud, Michel Vuillermoz, Raul Ribera, Estelle Hennard, Elliot Sanchez, Natacha Koutchoumov.
Box Office: $5.6 milioni
Consigli: Bello e molto tenero, non facilissimo per essere un prodotto d'animazione, questo film è assolutamente un titolo da non perdere. Non per ogni occasione, richiede un minimo di preparazione alla storia, soprattutto se si intende guardarlo con bambini piccoli. Gli argomenti sono adulti, ma dal punto di vista dei più piccoli, perfino quando si scelgono gli argomenti più forti e diretti. Eppure la sensazione a fine pellicola è di una certa leggerezza. Vedere per credere.
Parola chiave:Lattina di birra.

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giovedì 23 marzo 2017

Film 1328 - Inside Out

Ho comprato il dvd qualche tempo fa (secondo me con il blackfriday) e non ero ancora riuscito a trovare un buon momento relax per rivederlo. E' capitato due domeniche fa, tornato a casa dopo il master nel weekend a Milano.

Film 1328: "Inside Out" (2015) di Pete Docter, Ronnie Del Carmen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Beh ma che si deve dire su questo film se non che è un piccolo capolavoro?
Questo secondo appuntamento con "Inside Out" mi ha convinto più della prima visione al cinema e sono stato davvero felice di averlo rivisto comodamente sul divano. Il "trauma" che avevo sperimentato la volta precedente - è un cartone animato e al contempo una storia molto adulta, è una pellicola d'animazione che non segue i canoni soliti del genere - non si è ripresentato questa volta, naturalmente, il che mi ha permesso di godermi appieno l'avventura mentale della giovane Riley e le sue 5 emozioni.
Un film divertente e geniale, cerebrale più per la "location" che per toni e modi, veramente ben sviluppato e raccontato con la solita maestria e delicatezza di casa Disney + Pixar, per un risultato finale che è un piacere da guardare. Assolutamente uno dei migliori cartoon degli ultimi tempi.
Film 1031 - Inside Out
Film 1328 - Inside Out
Film 2296 - Inside Out 2
Cast: Amy Poehler, Phyllis Smith, Richard Kind, Lewis Black, Bill Hader, Mindy Kaling, Kaitlyn Dias, Diane Lane, Kyle MacLachlan.
Box Office: $857.6 milioni
Consigli: Un film intelligente in grado di far divertire e ragionare, nonché un ottimo esempio di come si possa ideare un film per tutta la famiglia lasciandone ogni membro soddisfatto. Sempre una bella sorpresa.
Parola chiave: Isole della personalità.

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mercoledì 22 febbraio 2017

Film 1314 - Oceania

Un sabato pomeriggio alternativo per recuperare una delle pellicole candidate agli Oscar di quest'anno.

Film 1314: "Oceania" (2016) di Ron Clements, John Musker
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: Simpatico cartone animato estremamente colorato, questo "Moana" ha dovuto subire la censura italiana a discapito di un titolo originale troppo evocativo (a quanto pare il ricordo di moana Pozzi è ancora troppo vivido). Al di là di queste scemenze, "Oceania/Moana" è un prodotto carino e simpatico, più avventuroso di altre fiabe Disney e sicuramente indicativo dei tempi che cambiano.
La giovane protagonista, infatti, che pure è una principessa, ricerca l'avventura ed è curiosa di scoprire così ci sia oltre il famigerato reef, confine ultimo entro cui le sia permesso andare. Quando il suo villaggio, situato sull'isola polinesiana di Motunui, si ritrova in difficoltà a cuasa del pesce che scarseggia e la vegetazione che marcisce, la ragazza prenderà in mano il suo destino e salperà per un viaggio alla ricerca del semidio mutaforma Maui che potrebbe essere la cuasa dei problemi naturali che si stanno verificando.
L'inizio del viaggio è, ovviamente, il pretesto per l'innescarsi di tutti i meccanismi della storia, un percorso di formazione per entrambi i protagonisti, nonché il presupposto per la nascita di un'amicizia che aiuti a superare i momenti di difficoltà e le prove cui la storia li sottoporrà. Nel mezzo ci sono non pochi momenti divertenti e nonsense, la maggior parte dei quali garantiti dal gallo HeiHei, pollo completamente scemo incapace di comportarsi anche solo vagamente in maniera normale. E' naturalmente lui la spalla del film, anche se devo dire che l'ho trovato troppo simile a Becky, la stupida strolaga di "Alla ricerca di Dory".
Colori vividi, computer grafica particolarmente efficace e realistica tanto da far venire la voglia di visitare la Polinesia, canzoni che rimangono impresse (sicuramente anche per via del marketing pressante, vedi la canzone "We Know The Way") e un risultato finale piacevole e godibile, anche se meno sbalorditivo di quanto ci is sarebbe potuto aspettare.
Ps. Due candidature agli Oscar 2017: Miglior film d'animazione e canzone origiale ("How Far I'll Go" di Lin-Manuel Miranda, lo stesso che ha portato alla luce il musical "Hamilton" che tanto ha fatto furore la scorsa stagione. Dovesse vincere, Miranda diventerebbe il 13esimo membro del ristrettissimo "club" degli EGOT, coloro che hanno vinto i quattro principali riconoscimenti americani da parte dell'industria televisiva, musicale, teatrale e cinematografica, ovvero Emmy, Grammy, Tony e Oscar).
Film 1314 - Oceania
Film 1723 - Moana
Cast: Auli'i Cravalho, Dwayne Johnson, Rachel House, Temuera Morrison, Jemaine Clement, Nicole Scherzinger, Alan Tudyk; (versione italiana) Angela Finocchiaro, Raphael Gualazzi.
Box Office: $574.7 milioni
Consigli: Film per tutta la famiglia simpatico e piacevole, un'avventura leggera che regala bellissimi disegni, una nuova eroina Disney dalla necessaria differenziazione culturale e un paio d'ore di spensieratezza in un misto fra musical e avventura. Perfetto film da weekend.
Parola chiave: Cuore di Te Fiti.

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venerdì 10 febbraio 2017

Film 1303 - Sing

Serata del cinema a 2€ di un mese fa: il secondo titolo scelto è stato questo.

Film 1303: "Sing" (2016) di Christophe Lourdelet, Garth Jennings
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: I film della Illumination Entertainment non mi lasciano mai completamente soddisfatto e questa pellicola non fa eccezione. Per quanto diversamente da "Minions" e "Pets" qui ci sia una trama, l'insieme di animali ricorda tantissimo "Zootopia" e il risultato finale è stato inferiore rispetto alle mie aspettative. Diciamo che "Sing" è più carino che bello, più simpatico che divertente. E dato che la storia sfocia nell'usuale buonismo e lieto fine e ogni cosa si sistema, ecc ecc... che due palle! Da un prodotto che sceglie di percorrere strade ampiamente già battute mi aspetto qualcosa che lo caratterizzi in maniera inequivocabile e qui mi pare che la personalizzazione sia a livelli minimi.
L'unico personaggio che ho davvero gradito è quello della mamma porcellina, un concentrato di talento inespresso, si potrebbe dire. E' autoironica, dimostra il suo valore e insegue il suo sogno nonostante tutto e tutti e, giustamente, le viene riconosciuto il merito dalla storia (è anche un bel messaggio che puoi essere una mamma e non avere come unica ragione di vita la tua famiglia). Per il resto mi è sembrato tutto un po' troppo prevedibile, perfino dove sarebbero andate a parare certe battute o simparietti comici. Peccato, perché scomodato un cast stellare, usarlo per qualcosa di già visto è un inutile dispiego di tempo e risorse.
Ps. Candidato a 2 Golden Globes 2017: Miglior film d'animazione e canzone originale ("Faith", cantata da Stevie Wonder e Ariana Grande)
Cast: Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Seth MacFarlane, Scarlett Johansson, John C. Reilly, Taron Egerton, Tori Kelly, Nick Offerman, Jennifer Saunders, Jennifer Hudson, Rhea Perlman.
Box Office: $487.7 milioni
Consigli: Adatto a un momento di spensieratezza privo di pretese. E' certamente un titolo frizzante e a volte simpatico, ma niente di più.
Parola chiave: Teatro.

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lunedì 19 dicembre 2016

Film 1262 - Aladdin

Volevo rivederlo da tantissimo tempo in quanto è una delle pellicole d'animazione che preferisco in assoluto! Netflix, come al solito, ha ascoltato le mie preghiere...

Film 1262: "Aladdin" (1992) di Ron Clements, John Musker
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Capolavoro, c'è poco da fare.
Uno tra i miei film Disney preferiti (assieme a "La bella e la bestia" e "La sirenetta"), "Aladdin" è uno di quei cult intramontabili della cinematografia d'animazione, esempio di come una volta i cartoni animati lo fossero davvero e non facessero semplicemente affidamento alla computerizzazione a tutto spiano. Non che ci sia niente di male, ma è chiaro che lo sforzo umano che c'è dietro sia completamente differente (anche se va detto che già qui c'è qualche utilizzo della computer grafica).
Canzoni indimenticabili, una storia divertente e per tutti e, naturalmente, un genio della lampada che è un personaggio meraviglioso - magicamente doppiato sia in originale da Robin Williams che in italiano da Gigi Proietti - e forse la migliore spalla di tutte le pellicole made in Disney.
Insomma, mi ripeto (ma poi che lo dico a fare?): stupendo, bellissimo, capolavoro.
Cast: Scott Weinger, Robin Williams, Linda Larkin, Jonathan Freeman, Frank Welker, Gilbert Gottfried, Douglas Seale; (in italiano) Gigi Proietti.
Box Office: $504.1 milioni
Consigli: Essendo un classico intramontabile, capolavoro artistico, musical dalle canzone stupende (anche in italiano!) e bellissima pellicola cinematografica, credo si possa dire che è un film imperdibile, per tutte le occasioni e per tutti i pubblici. Non ci sono scuse per non averlo mai visto (nel caso, recuperate!).
Parola chiave: 3 desideri.

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lunedì 5 dicembre 2016

Film 1252 - Monsters & Co.

Ogni tanto un bel film d'animazione è quello che ci vuole. E Netflix ne offre una vasta collezione tra cui, fortunatamente, era presente anche questo.

Film 1252: "Monsters & Co." (2001) di Pete Docter
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Classicone dei primi titoli d'animazione computerizzata capace di sfondare, "Monsters & Co." (in realtà "Monsters, Inc.") è un piccolo capolavoro dei film per tutta la famiglia, nonché certamente una delle più indimenticabili tra le collaborazioni Disney-Pixar.
La storia la sappiamo tutti: i mostri, che in realtà sono completamente terrorizzati dagli umani, si introducono in maniera seriale nelle camere dei bambini con il solo intendo di spaventarli per convertire le urla in energia. Protagonisti sono i due amici Sulley e Mike, entrambi impiegati della Monsters Inc. i quali si occupano, appunto, del generare gli spaventi necessari all'imbottigliamento dell'energia. Saranno anche i due a scoprire il losco piano dei cattivi, oltre che trovare una fonte alternativa di sostentamento energetico.
Una bella storia da un'idea geniale raccontata in maniera simpatica e mai banale, capace di una caratterizzazione dei personaggi approfondita e ben pensata, per un risultato finale che non è "solo un cartone", ma un esempio di cinema di qualità adatto ad ogni pubblico e capace di mantenere intatto nel tempo il proprio appeal, guadagnandosi lo status di classico moderno.
Ps. 4 candidature all'Oscar, tra cui Miglior film d'animazione andato poi a "Shrek" (...), e una vittoria per la Miglior canzone originale di Randy Newman ("If I Didn't Have You").
Film 581 - Monsters University
Cast: John Goodman, Billy Crystal, Mary Gibbs, Steve Buscemi, James Coburn, Jennifer Tilly, Bonnie Hunt; (versione italiana) Marina Massironi, Loretta Goggi.
Box Office: $577.4 milioni
Consigli: Bello, simpatico e capace ancora di stupire lo spettatore nonostante i 15 anni ormai passati, un film per tutti e per ogni occasione in cui siano richiesti divertimento, spensieratezza, dolcezza e, naturalmente, la possibilità di tornare indietro con la mente a quando si era bambini.
Parola chiave: Energia.

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giovedì 11 agosto 2016

Film 1188 - SpongeBob - Il film

Sempre sotto l'influente suggerimento della proposta Netflix...

Film 1188: "SpongeBob - Il film" (2004) di Stephen Hillenburg, Mark Osborne
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ebbene sì, lo abbiamo visto. Volontariamente.
Non avevo mai visto SpongeBob e a malapena sapevo di cosa si trattasse in generale, per cui questo primo approccio alla "matreria" è stato di fatto conoscitivo. Non male, dopo tutto, anche se non credo riuscirei a reggere per un periodo prolungato la visione di più di qualche veloce episodio. Di fatto il colorato mondo sottomarino della spugna coi pantaloni e dei suoi amici e frenetico e maledettamente rumoroso, oltre che cantilenante in maniera a volte irritante. Dunque a piccole dosi.
Non mi aspettavo, tra l'altro, un cast così nutrito per l'esperimento da grande schermo: Alec Baldwin, David Hasselhoff, Scarlett Johansson, Jeffrey Tambor, tutti nomi di non poco peso per un prodotto assolutamente mirato al target infantile.
Tutto sommato, quindi, "The SpongeBob SquarePants Movie" non è stato così terribile come, invece, mi immaginavo. Simpatico, coloratissimo e direi perfetto per i bambini.
Cast: Tom Kenny, Bill Fagerbakke, Clancy Brown, Rodger Bumpass, Mr. Lawrence, Alec Baldwin, David Hasselhoff, Scarlett Johansson, Jeffrey Tambor.
Box Office: $140.2 milioni
Consigli: Decisamente per un pubblico giovane, molto giovane o comunque familiare, in ogni caso un cartone animato sufficientemente divertente. Ecco, non siamo a livello Disney - Pixar, ma per una situazione di disimpegno e divertimento, può essere il titolo giusto.
Parola chiave: Piano Z.

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mercoledì 15 giugno 2016

Film 1159 - Lorax - Il guardiano della foresta

Era da un po' che volevo rivederlo, soprattutto perché l'ultima volta che ho visto Ortone, ero sicuro che stessi per vedere questo titolo, sbagliandomi...

Film 1159: "Lorax - Il guardiano della foresta" (2012) di Chris Renaud, Kyle Balda
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Favola colorata e divertente che insegna il rispetto per la natura e per gli altri, questo "The Lorax" è un simpatico esempio di come anche al di fuori del circuito Disney-Pixar sia possibile realizzare ottimi prodotti di qualità, divertenti, intelligenti e ben realizzati.
La storia è tutta merito del famoso Dr. Seuss da cui la Illumination Entertainment ha già saccheggiato l'altrettanto piacevole "Ortone e il mondo dei Chi" di cui questo titolo successivo di 4 anni sembra raccogliere non solo tematiche, ma anche concenzione dell'immagine e dell'immaginario. Rimando voluto, suppongo, e per quanto mi riguarda molto gradito.
Insomma, la produzione riesce a ricostruire un mondo a se stante estremamente affascinante e il personaggio principale, l'arancionissimo Lorax (anche in italiano doppiato da Danny DeVito), è buffo, scontroso quanto basta e ottimo ai fini della sensibilizzazione infantile che la trama porta con sé. Orrore, invece, per la performance di Marco Mengoni, assolutamente fuori luogo quando si tratta del doppiaggio tra l'altro di uno dei protagonisti. La sua incapacità è innegabile e fastidiosa e non si capisce come alla produzione italiana sia venuto in mente di barattare l'effetto piacevole di qualche canzonetta da affidargli all'interno della storia con il disfunzionale risultato della sua giustificata inesperienza nel campo del doppiaggio professionale. Alle solite, il richiamo di un nome famoso sembra più importante della compattezza e coerenza del risultato finale.
A parte questo, comunque, "Lorax - Il guardiano della foresta" è un piacevolissimo cartoon per tutta la famiglia con numerosi momenti comici e una bella storia con la sua morale "verde". Funziona.
Film 439 - Lorax - Il guardiano della foresta
Cast: Zac Efron, Taylor Swift, Betty White, Ed Helms, Danny DeVito, Jenny Slate, Rob Riggle; Marco Mengoni.
Box Office: $348.8 milioni
Consigli: Buon titolo per ragazzi in realtà valido un po' per tutti. Molto colorato, in parte cantato e con una storia che si caratterizza per un impegno alla sensibilizzazione alla questione dell'ambiente che non è sempre facile trovare. Merito dell'opera omonima da cui deriva e, necessariamente, dal suo creatore Dr. Seuss, famosissimo autore per bambini. Un buon risultato finale godibile e un titolo perfetto di disimpegno pomeridiano.
Parola chiave: Thneed.

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