Visualizzazione post con etichetta diploma. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta diploma. Mostra tutti i post

martedì 10 agosto 2021

Film 1806 - Life of the Party

Intro: Terzo ed ultimo film prima del mio ufficiale approdo in Sud America. Ya vengo pelotudos!

Film 1806: "Life of the Party" (2018) di Ben Falcone
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sulla carta - e visto il trailer - questa pellicola non sembrerebbe nemmeno così terribile. Sa di tante cose già viste, per carità, ma l'idea di riportare in salsa comica una mamma a studiare al college insieme alla figlia sembrerebbe anche invitante. Poi Melissa McCarthy in questi casi ci sa fare.
La verità è che, per quanto tutto considerato "Life of the Party" non sia un prodotto tremendo - o non tanto quanto mi aspettassi, almeno - rimane sempre il fatto che la combo McCarthy + marito Ben Falcone è già da troppo tempo incapace di portare sul grande schermo qualcosa di nuovo. E non perché le idee non ci siano, ma perché la scelta di come declinarle queste idee è purtroppo sempre e immancabilmente la stessa confinando, tra l'altro, la McCarthy a una serie di ruoli fotocopia in cui interpreta la fuori di testa e un po' pazza e sclerotica che tutti inizialmente prendono in giro ma finiranno inevitabilmente per apprezzare ("The Boss", il TERRIBILE "Tammy", "Thunder Force", ma anche altri titoli non diretti da Falcone come "The Heat", "Identity Thief" o "Ghostbusters"). Insomma, si sta un po' tirando la corda.
In questo caso specifico mi sento di dire che, nonostante mi aspettassi davvero un prodotto tremendo, il risultato finale tutto sommato è anche godibile (considerate le preventive basse aspettative). E' una gran boiata sì, ma si è visto di peggio.
Cast: Melissa McCarthy, Gillian Jacobs, Maya Rudolph, Julie Bowen, Matt Walsh, Molly Gordon, Stephen Root, Jacki Weaver, Gillian Jacobs, Debby Ryan, Christina Aguilera.
Box Office: $65.9 milioni
Vale o non vale: Tra tutti i titoli comici con la McCarthy non è certo il migliore, ma diciamocelo, nemmeno il peggiore. A voi la scelta.
Premi: Vincitore del Razzie per la Peggior attrice protagonista (anche per "The Happytime Murders").
Parola chiave: Divorzio.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 giugno 2020

Film 1735 - Second Act

Intro: Era da quando avevo visto i poster appesi per tutta Auckland che ho sentito l'esigenza di vederlo. Non mi sono fatto scappare l'occasione non appena il film è stato disponibile in streaming.
Film 1735: "Second Act" (2018) di Peter Segal
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è inutile nasconderlo, ho uno sweet-spot per le commediole facili facili e pure un po' sceme. In molte di queste, bisogna dirlo, Jennifer Lopez non solo è presente, ma ci sguazza proprio, per cui non ho potuto resistere alla tentazione di ritrovare l'immenso talento recitativo di J.Lo nuovamente mostrato sul grande schermo, questa volta in salsa businesswoman in carriera che non ha un soldo, ma è truccata e agghindata meglio di Chiara Ferragni. Adoro questi paradossi. 

Lopez qui è Maya, una donna che, dopo anni di eccellente lavoro per la grande catena di negozi per cui lavora, si vede soffiare la promozione che tutti, lei compresa, si aspettavano le sarebbe finalmente stata concessa. Ci rimane male e, con una spintarella esterna, riuscirà a rivoluzionare la sua vita e la sua carriera sulla base di una serie invenzioni creative da curriculum (leggi bugie).
Che "Second Act" profumasse di gran boiata fin da subito non c'era dubbio, in ogni caso ho sufficientemente apprezzato il ritorno della nostra cantate-attrice-modella-produttrice-businesswoman-ballerina-fashion designer ad uno dei suoi primi amori cinematografici, regalando al pubblico di aficionados l'ennesima performance monocorde tanto inevitabile quanto rassicurante. Che poi J.Lo si sarebbe riscattata con l'imminente "Hustlers" nessuno poteva profetizzarlo, eppure la magia è successa e adesso pare in molti l'abbiano perdonata per le precedenti performance in prodotti quali "Angel Eyes - Occhi d'angelo", "Via dall'incubo", "Amore estremo - Tough Love", "Jersey Girl", "Un amore a 5 stelle", "Prima o poi mi sposo", "Piacere, sono un po' incinta", "Che cosa aspettarsi quando si aspetta" e probabilmente questo "Second Act". Onestamente io devo ancora capire quanto di questo miracolo da Actors Studio sia effettivamente da riconoscerle in quanto fino ad ora si è spesso trovata in prodotti terribili: è il confronto con le sue precedenti performance ad averle reso giustizia o, in effetti, la sua performance dell'anno scorso come miglior spogliarellista professionista non protagonista è merito di un miglioramento qualitativo?
Rimarremo tutti ancora nel dubbio per un po' - il suo prossimo film, "Marry Me" è attualmente in post-produzione e si preannuncia più sulle corde di questa storia che di quella di "Hustlers" -, nella speranza che J.Lo continui a scegliere progetti più originali e nelle sue corde. Qui si salva in corner.
Cast: Jennifer Lopez, Leah Remini, Vanessa Hudgens, Treat Williams, Milo Ventimiglia, Annaleigh Ashford, Dave Foley, Larry Miller, Dan Bucatinsky.
Box Office: $72.3 milioni
Vale o non vale: Stiamo davvero parlando di niente, un prodotto buono per un momento a cervello spento che non racconta alcunché di originale o può fare affidamento su indimenticabili performance. Poi, per carità, ho visto ben di peggio (anche se sul casuale ricongiungimento madre-figlia ho fatto veramente fatica).
Premi: /
Parola chiave: Lavoro.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 28 marzo 2015

Film 897 - Pensieri pericolosi

Per qualche settimana la mia vita è andata al contrario e così mi sono ritrovato a lavorare di mattina e dover pranzare prima di mettermi a studiare. Durante la pausa pranzo, quindi, mi sono tolto qualche sfizio riguardando alcune pellicole del mio passato non certo passate alla storia per essere capolavori. E così eccoci al primo titolo, direttamente dalla mia infanzia...

Film 897: "Pensieri pericolosi" (1995) di John N. Smith
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questa pellicola mi è rimasta sempre impressa più che per la sua storia per la canzone famosissima di Coolio, "Gangsta's Paradise". Da ragazzo - non essendoci pc o google che potessero aiutarmi a ritrovarla, non conoscendone il titolo - era l'unica connessione diretta al pezzo e l'unico modo che avevo per ritrovarla se volevo riascoltarla. Per caso qualche giorno fa il mio itunes ha passato con la riproduzione casuale la canzone e mi è venuta voglia di rivedere questo film, approfittando della prima occasione buona.
E così guardare di nuovo "Dangerous Minds" è stato come un salto nel passato, un'immersione in quelle pellicole made in USA che per me ragazzino significavano il poter spiare in qualche modo il mondo e la cultura americana, farmi un'idea di cosa potesse significare viverci e farne parte. Questo film parla di un liceo, di ragazzini difficili e di un'insegnante che prova ad aiutarli come può e anche se il ghetto è lontanissimo dalla mia esperienza di vita, la scuola e certi personaggi particolari di certo non lo sono. Quindi non era certo difficile lasciarsi trasportare da storie come questa che, a ben vedere, ricorda una versione un po' più verosimile (per quanto un prodotto commerciale come questo lo consenta) di "Sister Act 2 - Più svitata che mai".
In ogni caso è stato carino rivedere questa pellicola, alla fine per quanto non sia niente di che è comunque un titolo che si può guardare tranquillamente, ammirando la bellezza di Michelle Pfeiffer (prima che qualcosa di non ben definibile la tramutasse leggermente) e lasciando che il racconto evolva pur toccando non poche tappe scontate. Un po' sorprendente il finale, ma solo perché finisce rapidissimo, in una maniera inusualmente veloce.
Insomma, "Pensieri pericolosi" lo sono molto a parole, ma meno nel film. Eppure se lo si considera assieme al suo "fascino vintage" e non si pretende più di quanto non possa offrire, questo film non è poi così male.
Box Office: $179,519,401
Consigli: Massì, si può riguardare tranquillamente. E' una pellicola che ha i suoi limiti, eppure se si ha un'idea chiara di cosa si vorrebbe vedere (io quando ho scelto questo titolo l'avevo) allora "Dangerous Minds" non delude. Un po' cliché, un po' troppo facile in certi passaggi, ma il messaggio è positivo, la carica nostalgica un po' lo aiuta... Quindi diciamo che tutto sommato lo si può guardare tranquillamente. E' senza pretese, anche se c'è una certa morale dietro, ma gliela si può perdonare.
Parola chiave: Diploma.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 31 dicembre 2013

Film 646 - Ghost Academy

Continuiamo con la bulimia post-Natale, continuiamo con la Spagna!

Film 646: "Ghost Academy" (2012) di Javier Ruiz Caldera
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "A teacher with paranormal abilities helps a group of ghosts graduate high school" (trad. Un insegnante con abilità paranormali aiuta un gruppo di fantasmi a diplomarsi al liceo, da IMDb) è il riassunto di una trama di un film più riuscito ed efficace di sempre! Non c'è altro da aggiungere per quanto riguarda la storia.
Questa pellicola - che mi ha consigliato Licia - è simpatica e piacevolmente semplice, oltre che curiosamente collegata al film che l'ha preceduta nel mio elenco, ovvero "Gli amanti passeggeri". Ho scoperto, infatti, che sia il professore protagonista di questa storia (Raúl Arévalo) che uno dei comprimari (Carlos Areces) sono 2 dei 3 personaggi principali del film di Pedro Almodóvar. E non avevo riconosciuto nessuno dei due fuori dai panni ad alto contenuto omosessuale dell'altro film.
Coincidenze a parte, "Promoción fantasma" è una commediola adolescenziale di puro intrattenimento che si diverte a prendere in giro più o meno qualunque cosa partendo dagli archetipi horror per eccellenza, passando per i drammi adolescenziali d'amore, i conflitti di popolarità al liceo, le turbe mentali, ecc. Il calderone giocoso che viene messo insieme per questo prodotto commerciale è anche divertente se non si pretende nulla più che quasi un'ora e mezza di cervello totalmente spento, bybassando in toto la necessità di un contenuto di qualunque tipo.
Niente più di una storiella perfetta per distrarsi senza impegno. Se questo è quello che si sta cercando, "Ghost Academy" è un titolo perfetto.
Consigli: Carino, semplice e simpatico. La produzione potrebbe sembrare quasi hollywoodiana di serie B, non fosse per i set e i nomi dei personaggi. Quindi tecnicamente è anche curato, ma la storia è una favoletta facile facile che si segue senza intoppi e si dimentica senza sensi di colpa.
Parola chiave: Questione in sospeso.

Trailer

Bengi

lunedì 25 ottobre 2010

Film 157 - Laureata...e adesso?

Voglia di leggerezza. E ne ho trovata tanta...


Film 157: "Laureata...e adesso?" (2009) di Vicky Jenson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non tutti i film possono essere capolavori. Certo dopo aver visto "Inception" un film come questo perde completamente il minimo valore che poteva possedere originariamente. Vorrei, poi, ringraziare il genio che ha tradotto il titolo originale "Post Grad" (dopo diploma) con questo nostro italiano. Ridicolo e per niente invitante.
Questo, ovviamente, non aiuta un film già di per sé debole, privo di appeal commerciale, con una protagonista (Alexis Bledel) rimasta frigida dai tempi di "Una mamma per amica". Zero emozioni, risulta pure perfino antipatica. Resta legata al ruolo di secchioncella-saputella che l'ha resa famosa - qui manca la fondamentale parlantina del tv show - e non le riesce nemmeno tanto bene. Rimane di ghiaccio perfino con il bollente Rodrigo Santoro.
Il contorno attoriale, potenzialmente buono, rimane bloccato dalla bizzarra sceneggiatura che punta sulla famigliola freak che però si vuole bene. Il padre Michael Keaton è un nerd. Il fratellino Bobby Coleman è un futuro maniaco. La madre Jane Lynch (Sue Sylvester di "Glee"!) arresa ad una famiglia di pazzoidi senza motivo. C'è pure Carol Burnett, star della tv americana (5 Golden Globes vinti!) e il camaleontico J.K. Simmons (il papà di "Juno" per intenderci).
Il resto è noia.
Consigli: Assolutamente perdibile. Anzi, consigliatamente - concedetemi il neologismo - perdibile...
Parola chiave: Lavoro.




Ric