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lunedì 5 luglio 2021

Film 2026 - Brüno

Intro: Scelta cinematografica di Oisin che alla fine non ho disdegnato, anche se sicuramente non mi sarei messo a rivedere questo film di mia iniziativa.

Film 2026
: "Brüno" (2009) di Larry Charles
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin, Rafael
In sintesi: non è che sia un gran fan di questo tipo di pellicole, però devo ammettere che l'umorismo oltraggioso di questo "Brüno" ha un certo non so che, forse anche considerato il fatto che un prodotto come questo oggi sarebbe molto difficile da realizzare.
In ogni caso bisogna concedere a Sacha Baron Cohen la capacità di mettere alla berlina situazioni/credo/persone in una maniera tanto surreale quanto efficace, prendendo di mira efficacemente i target della sua satira in maniera così estrema e, pure, da un certo punto di vista geniale. Anche se non per tutti.
Cast: Sacha Baron Cohen, Gustaf Hammarsten, Clifford Bañagale; (cameo) Paula Abdul, Bono, Harrison Ford, Brittny Gastineau, Elton John, Chris Martin, Paul McCartney, Snoop Dogg, Sting.
Box Office: $138.8 milioni
Vale o non vale: Irriverente, solo apparentemente sciocco o superficiale, questo finto documentario (mockumentary) non è decisamente per tutti i palati, ma per chi apprezza la comicità sfrontat di Sacha Baron Cohen è sicuramente un titolo da non perdere.
Premi: /
Parola chiave: Celebrity.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 24 febbraio 2020

Film 1777 - Rocketman

Intro: Subito corso al cinema a recuperarlo!
Film 1751: "Rocketman" (2019) di Dexter Fletcher
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Cobi
In sintesi: diciamoci la verità, dopo i fasti di "Bohemian Rapsody" non era scontato che un altro film su un altro gigantesco artista della musica mondiale, sempre gay e sempre - per così dire - coloratissimo, avrebbe ottenuto successo. E, invece, "Rocketman" ha fatto la magia. Non tanto a livello di incasso, che è stato nettamente inferiore, quanto più che altro sul piano della storia e dell'autenticità. Già perché dove la pellicola sui Queen fallisce sono proprio il piano narrativo e quello della credibilità, proponendo Freddie come uno scalmanato eccentrico bisessuale a cui il successo accade facile nei primi 20 minuti di storia; qui, invece, partiamo a tribolare già dall'inizio, tra sessioni in riabilitazione, complicate relazioni familiari e un necessario lavoro su se stessi per accettarsi e regalarsi al mondo in maniera autentica. Un lavoro di uomo e di artista che passa anche attraverso la perfetta interpretazione di Taron Egerton, capace di una trasformazione non solo fisica: è lui che ingrassa, è lui che canta, è lui che ci mette l'anima. E si vede.
Mi rendo conto che l'analisi di una storia attraverso la negazione di un'altra non sia la maniera migliore di proporre un qualcosa che sia piaciuto. Una parte di me ha gradito quella spensierata giocosità che è stato "Bohemian Rapsody", pur rimanendo profondamente scioccato dalla mancanza di approfondimento di alcune tematiche (la questione omosessuale in primis) e la banalità con cui è descritta la scalata al successo del gruppo; diversamente qui mi sono trovato di fronte ad un racconto completo e maturo che affronta senza inibizioni i demoni di un uomo che si è messo in gioco dopo anni di difficoltà e perdizione e che ha trovato la sua forma di centro. Ed è proprio qui che, mi sembra, "Rocketman" sbaragli la concorrenza, proponendosi non solo come un musical o un biopic, ma proprio come un riassunto sensato e patinatissimo di un percorso di vita e dell'affermazione di un essere umano e del messaggio che vuole portare con sé. Elton John è un artista talentuoso, un omosessuale fiero, una persona che ha sofferto, qualcuno che ha avuto e ha qualcosa da dire. Piacciano o meno le sue canzoni, piaccia o meno lui, è innegabile una certa potenza carismatica di fondo che, anche grazie a questo film, ce lo fa amare (ancora) un pochino di più.
Cast: Taron Egerton, Jamie Bell, Richard Madden, Bryce Dallas Howard, Gemma Jones, Stephen Graham, Tate Donovan.
Box Office: $195.2 milioni
Vale o non vale: Colorato, cantato benissimo, interessante e ben raccontato, il biopic su Elton John è molto meglio di quanto non ci si sarebbe aspettati. Ironico e onesto, racconta la vita di Reginald Kenneth Dwight mettendone in luce i fasti, ma anche tutte le cadute e le difficoltà, per un quadro generale molto umano e per il quale non si fatica a provare empatia. Un grandissimo Taron Egerton vince il Golden Globe ma viene scippato di una nomination all'Oscar nonostante canti e si trasformi completamente per la parte e ne esca da assoluto vincitore. Un bel film, meno scontatamente legato a certi cliché di quanto ci si immaginerebbe.
Premi: Vincitore dell'Oscar e del Golden Globe per la Miglior canzone originale (Elton John and Bernie Taupin for "(I'm Gonna) Love Me Again"); Taron Egerton ha vinto il Golden Globe come Miglior attore protagonista musical o commedia. 4 nomination ai BAFTA (Miglior film britannico, attore protagonista, trucco e sonoro). In concorso a Canne per la Queer Palm e 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Rehab.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 25 luglio 2019

Film 1782 - The Lion King

Intro: In Italia esce il 21 agosto, qui in Nuova Zelanda è uscito il 17 luglio. Potevo forse farmi scappare l'occasione di recensirlo prima che tutti voi abbiate la possibilità effettiva di vederlo?! Mai! Anche se sapevo già mi sarebbe mancata Ivana Spagna...
Film 1782: "The Lion King" (2019) di Jon Favreau
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Todd
In sintesi: com'è la versione live action de "Il re leone"? Esattamente come me l'aspettavo, ovvero bellissima esteticamente, ma identica al cartone. C'era bisogno di una fotocopia iperrealistica di uno dei cartoon più amati di sempre? Le risposte sono due a seconda del punto di vista: dal mio no; da quello della Disney, come al solito, sì. L'incasso è già stellare e la pellicola non è uscita nemmeno su tutti i mercati (l'Italia sarà l'ultimo) e la previsione per almeno un paio di nomination all'Oscar è già oggi più che plausibile (effetti speciali e canzone originale?).
Ciò detto, "The Lion King" versione 2.0 è, a mio avviso, meno efficace della prima pellicola. Nonostante i tentativi di humor per stemperare i molti momenti drammatici - qui resi inevitabilmente realistici dalla premessa stessa di questo remake -, la simpatia del cartone è più accentuata anche per via del fatto che si trattasse comunque di un prodotto esplicitamente mirato a bambini e rispettive famiglie. Il target di questo ennesimo rifacimento è decisamente più maturo - Beyoncé non è certo più un idolo delle solo dei teenager - e i toni meno spensierati un po' si fanno sentire. Non si può dire, comunque, che non si tratti di un prodotto di eccellente qualità tecnica, un film che si lascia guardare con ammirazione dall'inizio alla fine. E' evidente lo sforzo creativo dietro ad un prodotto complesso come questo e lascia sempre stupiti come la Disney sia capace di revitalizzare la sua filmografia tramite metamorfosi continua (una volta c'erano i sequel direttamente in videocassetta, oggi i remake e live action -;
onestamente a volte si fa fatica a capire se si tratti di un'elaborazione a computer o di animali veri. Il cucciolo Simba è adorabile, Scar inquietantemente pallido e anche se alcune delle creature mostrate come "comparse" sono evidentemente prodotte tramite effetti speciali, rimane in ogni caso sorprendente il risultato finale raggiunto. Per quanto riguarda le scelte del casting, avrei voluto uno Scar (Ejiofor) più incazzato e una Nala (Beyoncé) meno ghetto o street, mentre ho trovato Timon (Eichner) impressionantemente identico all'originale e Pumbaa simpaticissimo, anche se Rogen a cantare non è granché;
tra le nuove canzoni proposte, "Spirit", scritta e interpretata da Beyoncé, parrebbe essere quella da spingere per le eventuali candidature alla prossima stagione dei premi che contano. Con questo tipo di aspettativa alle spalle, mi sarei immaginato qualcosa di più incisivo, mentre ammetto di non essere rimasto colpito. La colonna sonora alla "Black Panther" dovrebbe sortire lo stesso effetto, con "The Lion King: The Gift" che viaggia in parallelo alla soundtrack di Hans Zimmer che, invece, include nuovi e vecchi pezzi de "Il re leone" cartoon.
Film 126 - Il re leone
Film 1298 - Il re leone
Film 1510 - The Lion King
Film 1511 - The Lion King 2: Simba's Pride
Film 1782 - The Lion King
Cast: Donald Glover, Seth Rogen, Chiwetel Ejiofor, Alfre Woodard, Billy Eichner, John Kani, John Oliver, Beyoncé Knowles-Carter, James Earl Jones, JD McCrary, Shahadi Wright Joseph, Amy Sedaris.
Box Office: $595.1 milioni (ad oggi); $962.7 milioni al 29 luglio
Vale o non vale: sicuramente da vedere. Non fosse che adoro il cartone animato, sicuramente questa pellicola mi avrebbe colpito di più, ma rimane comunque una delle esperienze cinematografiche del 2019 da fare assolutamente. Vedere per credere (e speriamo che Mengoni ed Elisa non rovinino il doppiaggio).
Premi: /
Parola chiave: The circle of life.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 ottobre 2017

Film 1427 - Kingsman: The Golden Circle

Non vedevo l'ora di correre al cinema a vedere questo film e, appena ne ho avuto l'occasione, mi ci sono fiondato!

Film 1427: "Kingsman: The Golden Circle" (2017) di Matthew Vaughn
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Due premesse: sono un fan del primo film e vedere questo sequel in inglese mi ha lasciato con una certa dose di incomprensione. Niente di preoccupante, ma di certo mi sono perso qualche battuta... Detto ciò, ho trovato "Kingsman: The Golden Circle" davvero godibile e per certi versi molto spettacolare, anche se i fasti del finale di "Secret Service" non si potevano superare.
Di fatto siamo davanti ad un buon secondo capitolo in linea con l'originale pur riuscendo a distaccarsene quanto basta; il che è ancora più ragguardevole se si pensa che buona parte degli elementi di questa pellicola rimandano direttamente o indirettamente alla storia precedente. La sovrapposizione non è forzata o spiacevole, per il cui il risultato è divertente e ben riuscito, il che non era per nulla scontato.
Ho trovato un po' drastico il gigantesco turnover di personaggi, forse un tantino eccessivo. E' vero che "Game of Thrones" ci insegna a non affezionarci mai a nessuno, ma in questo caso non credo fosse così indispensabile (spoiler) fare fuori quasi tutta la vecchia guardia. Poi è vero che una delle caratteristiche di "Kingsman" è la violenza all'ennesima potenza, in ogni caso sono rimasto un attimo spiazzato da questa drastica scelta di sceneggiatura. Superato lo shock, il nuovo apparato americano è sufficientemente godibile e yankee e supporta la nuova storia al pari della precedente e più sofisticata struttura inglese, con l'aggiunta di fucili, fruste, stivali da cowboy e cappelli da rodeo. In parte la scelta ha standardizzato lo scenario, andando a strizzare l'occhio al mercato USA, anche se la nuova ambientazione ha regalato ben 3 premi Oscar alla pellicola, arricchendola certamente di appeal anche dal punto di vista del patinato mondo di Hollywood, il che non guasta. In particolare devo dire che chi ha di più attirato la mia attenzione - a sorpresa! - è stata Halle Berry, un'attrice che considero sottotono da un bel po' e che qui, però, riesce a rubare la scena a tutti ogni volta che venga inquadrata.
In generale il film presenta una grande verve e vive di un giovane protagonista carismatico e perfettamente in parte, capace di risultare credibile sia in tuta sintetica e cappellino con visiera che in completo (pazzesco quello arancione!). L'alto tasso di adrenalina e scene acrobatiche rende il risultato finale godibile e certamente d'impatto, anche se devo dire che sono rimasto deluso dalla sconfitta del cattivo di turno e del relativo piano diabolico, questa volta troppo sottotono in modalità e rappresentazione. Avrei preferito qualcosa di più memorabile, diciamo.
Sicuramente molto provocatoria la scelta del punto di vista del presidente americano, estremo nel suo pensiero e messaggio politico quanto quello realmente attualmente in carica. Dubito la cosa sia casuale.
Comunque sono sicuro che rivedrò questo film, soprattutto per recuperare in italiano quelle battute che mi sono perso (maledetti accenti caratterizzanti!). In ogni caso "Kingsman 2" porta a casa un buon risultato che non fa rimpiangere l'originale e regala a chi lo aveva apprezzato una nuova avventura di grande intrattenimento e (incredibilmente violento e volgare) disimpegno. E ci piace così.
Film 958 - Kingsman: Secret Service
Film 1396 - Kingsman: Secret Service
Film 1427 - Kingsman: The Golden Circle
Film 2095 - The King's Man
Cast: Colin Firth, Julianne Moore, Taron Egerton, Mark Strong, Halle Berry, Elton John, Channing Tatum, Jeff Bridges, Pedro Pascal, Hanna Alström, Emily Watson, Michael Gambon, Sophie Cookson, Edward Holcroft, Bruce Greenwood, Poppy Delevingne.
Box Office: $355.1 milioni
Consigli: Chi ha apprezzato il primo episodio non dovrebbe rimpiangerlo con questa seconda creatura del franchise (dovrebbe esserne in arrivo una terza). Va detto che, invece, chi non avesse apprezzato in origine, difficilmente troverà conforto o redenzione qui, considerato che toni e metodologie sono di fatto invariati. Non un prodotto per tutti, quindi, ma certamente un titolo divertente e spassoso per chi riesca ad andare oltre la natura sboccata, chiassosa e in definitiva un po' campy di questa ennesima saga.
Parola chiave: Antidoto.

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Bengi

martedì 7 febbraio 2017

Film 1298 - Il re leone

Come ho già detto, ho cominciato a lavorare al cinema. Il che include molto divertimento e qualche benefit come, per esempio, il poter assistere alle proiezioni. E questo è uno di quei casi...

Film 1298: "Il re leone" (1994) di Roger Allers, Rob Minkoff
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Pellicola intramontabile, vero e proprio cult non solo della cinematografia d'animazione, bellissimo musical, forse pietra miliare del repertorio disneyano. Insomma, "Il re leone" è un film stupendo.
Era da tantissimi anni che non lo rivedevo e certamente cogliere l'occasione di una visione in sala è stata una scelta particolarmente felice. Certo, ho avuto meno occasioni di cantare a squarciagola le mie canzoni preferite, ma la magia del grande schermo e della sala buia mi ha riportato indietro nel tempo a quando, bambino, mi recai per la prima volta al cinema a vederlo. Come allora, l'emozione è stata grande.
Percorso di formazione obbligato per il piccolo Simba - tocca ad ogni personaggio Disney - che vede uccidere il proprio papà e pensa di esserne il responsabile, il che lo porterà a scappare e lasciare il potere al malvagio zio Scar che non ci metterà molto a guastare l'equilibrio della savana. Il leoncino, invece, crescerà allevato dai mitici Pumbaa e Timon al ritmo del mantra hakuna matata e di una vita senza quei pensieri che comportano le grandi responsabilità. L'incontro dopo anni con la dolce compagna di giochi d'infanzia Nala scuoterà via il torpore di Simba, convincendolo a tornare a casa e rivendicare il trono che è suo di diritto. E ristabilire quell'equilibrio che così consapevolmente Ivana Spagna intona ne "Il cerchio della vita". In mezzo, una marea di canzoni indimenticabili, disegni bellissimi e l'esperienza indimenticabile di un grande film per tutti.
Ps. 4 candidature agli Oscar 1995 (di cui 3 per le canzoni) e 2 vittorie: Miglior colonna sonora e canzone originale ("Can You Feel the Love Tonight" di Elton John). Ai Golden Globes dello stesso anno, oltre a due premi per le stesse categorie, "Il re leone" vinse anche come Miglior film musical o commedia, il che dimostra che, una volta tanto, i Globes sono stati più lungimiranti dell'Academy.
Pps. Scar è identico a Jafar di "Aladdin".
Film 126 - Il re leone
Film 1298 - Il re leone
Film 1510 - The Lion King
Film 1511 - The Lion King 2: Simba's Pride
Cast: Jonathan Taylor Thomas, Matthew Broderick, James Earl Jones, Jeremy Irons, Moira Kelly, Niketa Calame, Ernie Sabella, Nathan Lane, Robert Guillaume, Rowan Atkinson, Whoopi Goldberg, Cheech Marin, Jim Cummings, Madge Sinclair.
Box Office: $968.5 milioni
Consigli: Uno dei migliori titoli Disney di sempre, probabilmente anche dei film d'animazione in assoluto. Musiche indimenticabili, bellissimi disegni e hakuna matata come marchio indelebile di generazioni su generazioni. Non serve aggiungere altro.
Parola chiave: Stelle.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 30 giugno 2010

Film 126 - Il re leone

Inevitabilmente da riguardare per... rinfrescarmi la memoria!


Film 126: "Il re leone" (1994) di Roger Allers, Rob Minkoff
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ci sono certi cartoni animati che, dopo averli visti da bambino, mi sono rimasti come semplice ricordo d'infanzia. Tra questi "Dumbo, l'elefante volante", "Fantasia", "Gli aristogatti" e alcuni altri tra cui proprio "Il re leone".
Tra tutti, sinceramente, non era neanche in cima alla mia lista dei 'must to see', ma dopo tre anni di Club del Thé ogni domenica, sotto l'influenza del mio amico Stefano che di Hakuna Matata ha fatto il suo motto, non ho potuto resistere alla tentazione di rivedere uno degli ultimi (veri) grandi capolavori Disney.
Anche se in linea generale la storia me la ricordavo, ammetto che rivederlo è stata un po' come una nuova prima visione, nonostante la maggior parte delle canzoni me le ricordassi (molto belle tra l'altro nonostante la traduzione in italiano!).
Insomma, è un bel film, proprio figlio di quell'ottima tradizione Disney che adesso è stata ereditata dalla Pixar con titoli ormai cult come "Alla ricerca di Nemo", "WALL·E", "Ratatouille" e "Up".
Oltre ai bellissimi disegni e ai simpaticissimi Pumbaa e Timon, comunque, credo che il potere di questa pellicola (per me che sono classe '87) sia quella di avere la capacità di ricordarti l'infanzia, farti ritornare bambino, collegarti ad immagini del tuo passato che magari avevi dimenticato. Ricordi non nostalgici ma decisamente piacevoli! "Aladdin", "La sirenetta, "La bella e la bestia" sono film come questo, capaci di rimandarti a momenti della tua vita che, forse, avevi dimenticato. Un potere da non sottovalutare.
Poi belle musiche accompagnate da - come dicevo - belle canzoni (Oscar a Elton John per "Can You Feel the Love Tonight" e ad Hans Zimmer per la colonna sonora), tra cui la famosissima "Circle of Life", da noi conosciuta come "Il cerchio della vita", cantata da Ivana Spagna.
Direi che, senza alcun dubbio, il valore artistico (e sentimentale) di questo film sia innegabile, letteralmente un classico della cinematografia d'animazione da tenere sempre presente perchè non passerà mai di moda. Come, del resto, tutti i (veri) grandi classici Disney.
Ps. E' l'unico film Disney in cui non appare l'uomo!
Film 126 - Il re leone
Film 1298 - Il re leone
Film 1510 - The Lion King
Film 1511 - The Lion King 2: Simba's Pride
Consigli: Per i nostalgici è da rivedere assolutamente con i compagni d'infanzia! Per i nuovi genitori è assolutamente da proporre ai pargoli. Per tutti gli altri è un ottimo film che non si può non aver visto!
Parola chiave: Potere.

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