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martedì 23 gennaio 2024

Film 2243 - Il ragazzo e l'airone

Intro: Dovevo recuoerarlo a Dublino, poi non ero riuscito. Sono riuscito ad andare a vederlo con un gruppo di amici e, in particolare, Andrea, forse il più sfegatato fan di pellicole d'animazione (sopratutto quelle della Disney).
E' stato strano tornare dopo tanto tempo al cinema in Italia e guardare un prodotto doppiato, anche se in questo caso non sarebbe potuto essere stato altrimenti.

Film 2243: "Il ragazzo e l'airone" (2023) di Hayao Miyazaki
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andre, Fabio, Diego, Marco
In sintesi: non il mio film d'animazione preferito, l'ho trovato un po' "oscuro" in alcuni passaggi, comunque un'opera di evidente valore artistico e sicuramente un prodotto non convenzionale che ci ricorda che fare animazione può anche discostarsi dai canoni a cui ci ha abituato Hollywood. Poi, lo ammetto, sono contento se Miyazaki riuscirà a portarsi a casa un altro Oscar (vedremo con le nomination di domani) con la sua ultima opera.
Cast: Soma Santoki, Masaki Suda, Aimyon, Yoshino Kimura, Shōhei Hino, Ko Shibasaki, Takuya Kimura.
Box Office: $159.6 milioni
Vale o non vale: Sicuramente un film da vedere, anche se forse non il prodotto che tutti si aspettano. Stilisticamente stupendo.
Premi: Vincitore del Golden Globe per il Miglior film d'animazione (dove era anche candidato per la Miglior colonna sonora di Joe Hisaishi). Candidato al BAFTA sempre per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Zia.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 8 luglio 2022

Film 2116 - The Emperor's New Groove

Intro: Mi è tornata improvvisamente voglia di vederlo, così l'ho recuperato appena ho avuto occasione.

Film 2116: "The Emperor's New Groove" (2000) di Mark Dindal
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: l'avevo già visto una volta, ma ammetto che non me lo ricordassi così bene. Ero principalmente incuriosito dallo status di cult che ha ottenuto nel corso degli anni e volevo capire se ne avrei apprezzato l'umorismo a quanto pare inusuale per un prodotto Disney di questo tipo, in un'epoca in cui la casa di Topolino non era certo al suo massimo splendore. E devo dire che "The Emperor's New Groove" è stata una piacevole riscoperta!
Simpatico, piacevole e dal ritmo incalzante, l'avventura di Kuzco (David Spade) e del GGG Pacha (John Goodman) è una boccata d'aria fresca che, a 22 anni dalla sua uscita nelle sale, funziona ancora meravigliosamente bene. Da non sottovalutare, poi, la forza dirompente del dinamico duo Yzma & Kronk (Eartha Kitt e Patrick Warburton) che, praticamente da soli, portano tutta la spinta comica della storia sulle loro spalle.
Forse non il classico Disney che uno si aspetta, ma certamente un felice caso di "esperimento riuscito" che devia dal racconto standard simil-fiaba più tradizionale cui eravamo stati abituati fino a quel momento, per concentrarsi su temi meno esplorati come l'amicizia, la scoperta di sé e il percorso di formazione. Da vedere.
Cast: David Spade, John Goodman, Eartha Kitt, Patrick Warburton, Wendie Malick.
Box Office: $169.6 milioni
Vale o non vale: Divertente e dal buon ritmo, "The Emperor's New Groove" rompe la tradizione delle principesse Disney e si concentra su un protagonista egocentrico e immaturo che, attraverso una magia e un viaggio forzato alla compagnia di un co-protagonista dalla personalità completamente opposta, imparerà che nella vita c'è molto di più che mettere sé stessi sempre al primo posto.
Per certi versi meno iconico di altri titoli Disney, ma ha un suo perché che vale la pena di scoprire.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per la Miglior canzone originale ("My Funny Friend and Me" di Sting e Dave Hartley); 1 nomination ai Grammy nella categoria Best Song Written for a Motion Picture, Television or Other Visual Media per la stessa canzone.
Parola chiave: Summer palace.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 6 luglio 2020

Film 1744 - Anastasia

Intro: L'avevo sempre voluto rivedere, soprattutto in originale e senza il doppiaggio di Fiorello.
Film 1744: "Anastasia" (1997) di Don Bluth, Gary Goldman
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Anastasia" non è mai stato uno di quei cartoni animati che hanno fatto parte del mio bagaglio culturale di ragazzino, probabilmente anche perché non pompato dalla mostruosa macchina promotrice della Disney (anche se ora il film è effettivamente loro); all'epoca dell'uscita, questa pellicola era la prima prodotta dalla 20th Century Fox Animation.
Questa seconda visione mi ha sicuramente rinfrescato la memoria su un prodotto di cui effettivamente ricordavo pochissimo e anche se non mi sono innamorato del risultato finale, devo ammettere che i disegni sono particolarmente eleganti e grandiosi e, chiaramente, la storia in sé della famiglia Romanov risulta sempre particolarmente intrigante, seppure qui edulcorata. Tutto sommato ho rivisto questo film volentieri e penso che, nonostante una certa nota agrodolce di fondo, "Anastasia" sia un buon prodotto per famiglie.
Cast: Meg Ryan, John Cusack, Kelsey Grammer, Christopher Lloyd, Hank Azaria, Bernadette Peters, Kirsten Dunst, Angela Lansbury.
Box Office: $140 milioni
Vale o non vale: In opposizione a una certa idea di cartone animato veicolata dalla Disney, "Anastasia" della 20th Century Fox cerca di dettare i suoi propri canoni estetici dovendo giocoforza piegarsi ai diktat già imposti da altri prodotti d'animazione precedenti. C'è l'animaletto-spalla, c'è il cattivone brutto, ci sono le canzoni e, ovviamente, c'è la principessa. La storia, però, è abbastanza cupa - se ci si va un attimo a documentare sul destino della dinastia dei Romanov - e il risultato finale, anche se ingentilito per compiacere l'audience, rimane comunque impregnato di un forte senso di decadimento. "Anastasia" funziona, ma c'è meno spensieratezza di quanto ci si aspetterebbe, nonostante tutto.
Premi: Candidato a 2 Oscar per la Miglior colonna sonora e la Miglior canzone originale ("Journey To The Past"); candidato a 2 Golden Globe per la Miglior canzone originale ("Journey To The Past" e "Once Upon a December").
Parola chiave: Music box.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 21 agosto 2019

Film 1656 - Lady and the Tramp

Intro: Non lo rivedevo da un'eternità!
Film 1656: "Lady and the Tramp" (1955) di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: i classici Disney un po' datati, pur avendoli visti tutti, fatico spesso a ricordarli e mi ha fatto piacere ritrovare un cult come "Lilli e il vagabondo" per, praticamente, riscoprirlo. Inutile dire che si tratti di un altro piccolo capolavoro d'animazione, nonché un prodotto per tutta la famiglia senza tempo. Bello, di classe e molto tenero.
Cast: Peggy Lee, Barbara Luddy, Larry Roberts, Verna Felton, Bill Thompson, Dallas McKennon, Bill Baucom.
Box Office: $187 milioni
Vale o non vale: Come sappiamo, la Disney quest'anno non si risparmi e tra i vari remake in live-action che ha in produzione, il prossimo in ordine temporale è proprio quello di "Lady and the Tramp", in uscita in America il 12 novembre su Disney+. In previsione di questo (ennesimo) rifacimento, può valere la pena riscoprire il cartone originale, complice anche quell'effetto nostalgia che spesso è quel valore aggiunto che non guasta.
Premi: Candidato al BAFTA per il Miglior film d'animazione e vincitore del David di Donatello per la Migliore Produzione Straniera.
Parola chiave: Ratto.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 ottobre 2018

Film 1518 - Lilo & Stitch

Intro: One of my favourite animated feature films ever!
Film 1518: "Lilo & Stitch" (2002), Dean DeBlois, Chris Sanders
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: this movie is great and I remember I was so caught up by the story when I first watched it, which it really surprised me. "Lilo & Stitch" is funny and entertaining, sweet and kind to a new, enjoyable level. Lilo's character is built up so perfectly, she's a real human being role model, always open to second chances and new possibilities in life. I really do love her;
smart and well written, this isn't just a family movie, but also an enriching story that reminds us that differences are everywhere in life, yet still they shouldn't really matter: you can be a crazy weird invincible alien mad at everyone and still find your place in life thanks to new friends and an open mind. We should embrace our differences and not being scared by them.
Film 1118 - Lilo & Stitch
Film 1518 - Lilo & Stitch

Cast: Daveigh Chase, Chris Sanders, Tia Carrere, David Ogden Stiers, Kevin McDonald, Ving Rhames, Zoe Caldwell, Jason Scott Lee, Kevin Michael Richardson.
Box Office: $273.1 million
Worth watching?: Terribly sweet and - honestly - unexpectedly funny, "Lilo & Stitch" is a must see not only for every Walt Disney Pictures fan, but for everyone who's looking for a nice movie experience and a perfect cartoon choice. Trust me!
Awards: Nominated at the Oscars for Best Animated Feature.
Key word: Experiment 626.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 8 novembre 2017

Film 1434 - Pocahontas

Era letteralmente una vita che volevo rivederlo, considerato che dopo la prima visione in sala non ho più ripetuto l'esperienza... E come al solido ci pensa Netflix.

Film 1434: "Pocahontas" (1995) di Mike Gabriel, Eric Goldberg
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Da bambino, dopo averlo visto al cinema, ci sono rimasto così male tanto non mi era piaciuto che ho deciso di non volerlo più vedere, che non ero interessato ad investirci altro tempo. E così è stato fino a quando, non so bene per quale motivo, è maturato in me il desiderio di rivedere "Pocahontas" e capire se, in effetti, ricordassi bene o, invece, mi stessi semplicemente attaccando ai ricordi (e ai capricci) di un ragazzino di 8 anni.
Questa pellicola ha dei disegni bellissimi, dei colori così spettacolari da incantare lo spettatore. Disney riesce nella magia dell'atmosfera, capace come molte altre volte di consegnare al suo pubblico un prodotto ad alto impatto visivo. L'espressività dei personaggi è straordinaria, così come la resa di tanti dettagli (le ombre, i capelli nel vento, il mare in tempesta) che contribuiscono a un risultato finale tecnicamente perfetto.
D'altro canto la storia è quella che è. Sicuramente un tema diverso dal solito, questo film è costretto ad abbracciare una maturità conseguente al racconto di fatti realmente accaduti da cui proviene - seppur ampiamente rimaneggiati - per cui è indubbio ci sia stato un cambio di rotta rispetto ai prodotti precedenti, anche se mi sento in parte di giustificarlo. Meno fiaba e più storia per adulti, questa pellicola paga lo scotto di una serie di passaggi forzati che impongono allo spettatore elementi più seri e complessi che, forse, fino ad allora il pubblico della Disney non era abituato. Ciò non toglie che una certa mancanza di verve interna al racconto sia innegabile, per un risultato finale più insipido (e breve) del previsto.
Comunque non ho trovato questa seconda visione così tremenda o insostenibile come ricordavo, anche se rimango dell'idea che, tra i vari capolavori Disney susseguitisi nel tempo, questo titolo non sia a tutti gli effetti in grado di reggere il confronto. Esteticamente magnifico, ma non speciale.
Ps. 2 Oscar su 2 nomination per la Miglior colonna sonora e la Miglior canzone originale ("Colors of the Wind", "I colori del vento" in italiano), quest'ultima ha vinto anche il Golden Globe e il Grammy.
Cast: Irene Bedard, Judy Kuhn, Mel Gibson, David Ogden Stiers, John Kassir, Russell Means, Christian Bale, Linda Hunt, Danny Mann, Billy Connolly, Joe Baker, Frank Welker, Michelle St. John, James Apaumut Fall, Gordon Tootoosis.
Box Office: $346.1 milioni
Consigli: 33esimo classico Disney, "Pocahontas" ebbe il difficile compito di traghettare la casa di Topolino oltre il colossale successo de "Il re leone" uscito esattamente un anno prima. Nonostante un risultato decisamente inferiore, va detto che il film non è così male come potrebbe sembrare ad una prima visione, soprattutto se paragonato a certi prodotti animati oggi in distribuzione. Disegni e colori sono stupendi, per non parlare di certe canzoni indimenticabili e una serie di personaggi spalla piacevolmente simpatici, il tutto per una striminzita ora e venti di incontro fra culture, persone e mondi totalmente diversi. Disney è stata coraggiosa a portare al cinema una storia così complessa, pur necessariamente dovendola riscrivere per il proprio pubblico. Tutto sommato un risultato sufficientemente appagante.
Parola chiave: Bussola.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 19 dicembre 2016

Film 1262 - Aladdin

Volevo rivederlo da tantissimo tempo in quanto è una delle pellicole d'animazione che preferisco in assoluto! Netflix, come al solito, ha ascoltato le mie preghiere...

Film 1262: "Aladdin" (1992) di Ron Clements, John Musker
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Capolavoro, c'è poco da fare.
Uno tra i miei film Disney preferiti (assieme a "La bella e la bestia" e "La sirenetta"), "Aladdin" è uno di quei cult intramontabili della cinematografia d'animazione, esempio di come una volta i cartoni animati lo fossero davvero e non facessero semplicemente affidamento alla computerizzazione a tutto spiano. Non che ci sia niente di male, ma è chiaro che lo sforzo umano che c'è dietro sia completamente differente (anche se va detto che già qui c'è qualche utilizzo della computer grafica).
Canzoni indimenticabili, una storia divertente e per tutti e, naturalmente, un genio della lampada che è un personaggio meraviglioso - magicamente doppiato sia in originale da Robin Williams che in italiano da Gigi Proietti - e forse la migliore spalla di tutte le pellicole made in Disney.
Insomma, mi ripeto (ma poi che lo dico a fare?): stupendo, bellissimo, capolavoro.
Cast: Scott Weinger, Robin Williams, Linda Larkin, Jonathan Freeman, Frank Welker, Gilbert Gottfried, Douglas Seale; (in italiano) Gigi Proietti.
Box Office: $504.1 milioni
Consigli: Essendo un classico intramontabile, capolavoro artistico, musical dalle canzone stupende (anche in italiano!) e bellissima pellicola cinematografica, credo si possa dire che è un film imperdibile, per tutte le occasioni e per tutti i pubblici. Non ci sono scuse per non averlo mai visto (nel caso, recuperate!).
Parola chiave: 3 desideri.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 gennaio 2012

Film 355 - Gli Aristogatti

Altro giro altro regalo. Ancora malato e ancora film. Questa volta si passa all'animazione...


Film 355: "Gli Aristogatti" (1970) di Wolfgang Reitherman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non sono mai impazzito per "Gli Aristogatti", per questo ho deciso di rivedere il film, per capire se i miei ricordi di bambino mi stessero tradendo e se, in realtà, li snobbassi senza un reale motivo. Con una visione più adulta, però, devo dire che il mio parere non è favorevolmente mutato.
Niente di negativo, per carità!, semplicemente non posso dire che "The AristoCats" (il titolo originale è proprio carino!) sia tra i miei film d'animazione preferiti. L'ho rivisto e, probabilmente non lo rivedrò più. Romeo e Duchessa sono personaggi di poco appeal sul sottoscritto - io poi non amo i gatti, va detto -, la trama banale e le musiche niente di speciale. Un cartone Disney è sempre un cartone Disney (questo è il 20esimo classico, il primo dopo la morte di Walt Disney), quindi rimane profondamente legato a ricordi preziosi, ma no, non faccio parte della banda pro Aristogatti.
Ho amato, però, le due oche inglesi, Miss Adelina Bla Bla e Miss Guendalina Bla Bla. In effetti il film vale soprattutto per loro! Magnifiche.
Consigli: I classici Disney sono sempre un'ottima compagnia. Questo in particolare non mi fa impazzire, ma rivederlo mi ha fatto comunque piacere. Diciamo che riporta all'infanzia. Ottimo, insomma, per un 'viaggio nel tempo'.
Parola chiave: Eredità.

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Ric

mercoledì 22 settembre 2010

Film 138 - Fantasia

Era ora di riscoprire un classico e guardarlo non più con gli occhi di bambino. Risultato? Vediamo...


Film 138: "Fantasia" (1940) di James Algar, Samuel Armstrong
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: E' azzardato definire "Fantasia" come il fenomeno Lady Gaga degli anni '40? Di sicuro all'epoca risultò nuovo, ambizioso, non convenzionale e... anche un po' rock! Un bell'azzardo per la Disney che, a conti fatti, si trovò a dover produrre come film seguente una pellicola molto meno costosa, "Dumbo", per rientrare con le ingenti spese.
In ogni caso questo rimane uno dei film simbolo della casa Disney, con l'episodio de "L'apprendista stregone" che ancora oggi è da considerarsi assoluto cult. Chi non ricorda il mago Topolino alle prese con le scope che si moltiplicano scindendosi una dopo l'atra man mano che vengono distrutte? Bel guaio per l'apprendista che fa incavolare nero il mago (umano) terribilmente! E a che cosa rimanda il titolo originale di questo segmento? "The Sorcerer's Apprentice" dice nulla? Già, proprio quell'apprendista stregone uscito di recente nelle sale e prodotto dalla - guarda caso - Disney, con protagonisti Nicolas Cage e Monica Bellucci. Quando si dice riciclare...
In ogni caso "Fantasia" è un film assolutamente da vedere, un pezzo di storia del cinema, audace se si pensa ai tempi in cui uscì (segue solo di un anno l'uscita nelle sale di una pellicola come "Via col vento"), sicuramente non facilissimo per il pubblico di oggi, abituato ad un genere cinematografico veloce e rumoroso.
E' inevitabilmente un film lento, a tratti noioso, bisogna dirlo, ma molto poetico e con la grande capacità di accostare musica classica ad immagini disegnate. Dal mio punto di vista un vero capolavoro.
Consigli: Per molti sarà un tuffo nei ricordi d'infanzia. E' bello, sia per quello che riporta alla mente, sia perchè ti rendi conto che ti continua a piacere, nonostante l'età adulta sia giunta da un po'...
Parola chiave: Leopold Stokowski.



Ric

domenica 6 giugno 2010

Film 120 - Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti

Pareva fosse necessario vederlo. Un capolavoro dell'animazione? Dovevo capire...


Film 120: "Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti" (2005) di Cory Edwards, Todd Edwards
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Questo film è made in USA. E già non me l'aspettavo. La grafica accattivante cui i film d'animazione ci hanno abituato, mi aveva sviato. "Hoodwinked!" (titolo originale), invece, presenta una grafica molto semplice - volutamente? - talmente basic da ricordare qualche videogioco anni '90, prima che le ombre ridefinissero il realismo dei personaggi animati. Poco male se la grafica non è curata, la trama è comunque originale. Non proprio divertente, ma almeno non giocata sulla banalità da botteghino facile. Quando dico che non è divertente, intendo che manca una certa comicità diretta, facile. Ovviamente la storia è per bambini e non si possono spiattellare volgarità gratuitamente, ma un minimo di rimando per gli adulti non sarebbe stato sgradito.
Invece, si prepari chiunque intende vederlo, è totalmente un film per infanti. Non come "Alla ricerca di Nemo" o "WALL·E", decisamente incentrati su tematiche adulte e da lì sviluppati anche per ragazzi, ma più un genere da favola fine a sé stessa. Svecchiamento di un classico in chiave ironica (lupo paparazzo, nonnina fan degli sport estremi) e, temo, niente di più. Carino, per carità, ma sia chiaro che non si va oltre.
In America ha riscosso un buon successo ($51,053,787), probabilmente anche perchè doppiamo da attori di serie A come Anne Hathaway, Glenn Close, James Belushi e Chazz Palminteri. Da noi, invece, la colonna sonora è stata ridoppiata adattando i testi delle canzoni in italiano (regno dei pargoli docet).
Ps. In programma un secondo capitolo, dal titolo "Hoodwinked Too! Hood VS. Evil". Da vedere?
Consigli: Se dovete organizzare una festa per bambini, questo è un dvd da avere assolutamente!
Parola chiave: Ricette.


Ric

lunedì 26 aprile 2010

Film 109 - Dragon Trainer

Con un sacco di ritardo, pubblico finalmente questa recensione! A mia discolpa: un nuovo lavoro, le dimissioni dal vecchio, un altro blog e un viaggio a Londra... Bastano come scuse?


Film 109: "Dragon Trainer " (2010) di Dean DeBlois, Chris Sanders
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Cosa potevo aspettarmi da un film su vichinghi e draghi? Niente di buono, in effetti. E invece vengo estasiato da un cartone DreamWorks davvero piacevole e divertente, non banale. La storia di Hiccup, unico vero nerd nel suo villaggio di vichinghi, che colpisce per sbaglio quello che il suo popolo ritiene essere il drago più feroce che esista. Peccato che, una volta avvicinato, si dimostrerà mansueto come un cagnolino (dotato di ali e che spara con la bocca...).
Ovviamente la collaborazione uomo-drago si dimostrerà estremamente efficace e proficua, tanto da salvare lo sterminio dei draghi e far diventare - ovvio - Hiccup il più figo del villaggio, con tanto di ragazzina al seguito e padre fiero come non mai.
Nonostante certi passaggi obbligati da cartone animato (percorso di formazione, riscatto sociale e famigliare), il film mi ha colpito per la sua simpatia e leggerezza. Idea vincente quella dei draghi, che da sempre affascinano il pubblico giovane, a cui questa volta, però, si aggiunge quasi un'anima collettiva. Il drago è a) ingiustamente perseguitato b) fondamentalmente buono e addomesticabile c) soggiogato da una creatura più in alto nella scala alimentare. Diventano simpatici quasi per forza.
Insomma, una pellicola davvero piacevole e divertente, non solo congeniale ai più piccoli!
Consigli: Da vedere quando si ha un po' di tempo libero, per rilassarsi e spegnere il cervello! Aiuta.
Parola chiave: Sdentato.




Ric

lunedì 25 gennaio 2010

Film 65 - La principessa e il ranocchio

Pare sia tornato un classico del cinema, un genere costruito da un uomo che ha reso immagini le storie più favolose (attenzione al termine!) che esistono! Niente e nessuno poteva tenermi lontano da questo film! Let the magic begin...!


Film 65: "La principessa e il ranocchio" (2009) di Ron Clements, John Musker
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Sia ben chiaro da subito: mi ha deluso. Non è il classico Disney a cui un tempo eravamo abituati, si è solo tornati al disegno manuale tralasciando, finalmente per una volta!, il digitale per un film d'animazione.
Quindi, perchè mai mi avrà deluso questo film? Non che sia brutto, per carità, è stato piacevole e i personaggi secondari, come al solito sono decisamente più spassosi dei protagonisti, ma manca decisamente la fiaba. Si sa, i film della Disney (quelli belli di una volta) raccontano delle storie magiche, ricche di fantasia e belle speranze, buoni intenti e un vissero felici e contenti che, tutto insieme, lasciano quel sorrisetto sulle labbra da 'lo sapevo però vederlo è sempre bello'. Mentre qui, in questa pellicola influenzata dai nostri tempi, si strizza più l'occhio ai teen che non ai baby e agli adulti non resta che guardare ripensando a quanto fosse bello "La Bella e la Bestia" o "La Sirenetta" o anchora "Aladdin"... Alla fine di "La principessa e il ranocchio" ti domandi quale dovrebbe essere la fiaba! Forse il sogno di Tiana di aprire un ristorante?! No ma dico, stiamo scherzando!? E che cavolo di sogno sarebbe?! E poi il principe... Ma che principe è? Alcolizzato? Drogato? Amico di Henry d'Inghilterra?! Non ci siamo proprio, mi spiace.
Poi, per carità, io non produco film, ma se il target era quello giovanile e si è scelto di optare per qualcosa di meno bambinesco, allora non so se si è fatta la scelta giusta. Perchè oltre a mancare la magia e l'effetto sdolcinato da fiaba che piace sempre, manca anche una certa ispirazione solita dei migliori capolavori Disney, che da "Pocahontas" in poi hanno preso più un senso da catena di montaggio che da produzione di film appassionata. Siamo nel 2010 e si propone al pubblico (di bambini) di ritornare al disegnato (cosa che molti di loro si erano persi), ma ci si ferma a quello, come novità. Sempre che di novità si possa parlare...
Insomma, questa principessa, che poi non è neanche tale, diciamocelo, ha di fatto queste due caratteristiche: è disegnata a mano ed è nera. I produttori Disney si saranno detti anche loro "Yes, we can", buttandosi nella mischia per approfittare del momento. Scommettiamo che appena passerà qualcosa di concreto pro coppie di fatto e/o matrimoni gay ci becchiamo il principe+principe o principessa+principessa? Forse all'alba del 2020 avremo anche la principessa trans, per il benestare di tutti. A quel punto non so che cosa tireranno fuori per portarci al cinema, però di sicuro se non si rimettono di buona lena a scrivere delle storie che siano quantomeno sufficienti, potranno anche disegnare tutto il film con i piedi, ma di sicuro non avranno centrato l'obiettivo 'grande classico d'animazione'. Biancaneve, Belle, Ariel e tutte le belle di un tempo saranno sempre regine rispetto alla povera Tiana, principessa nel titolo, ma ristoratrice di fatto. Mah... Ps. Tantissimi i numeri musicali, nessuno davvero interessante. E manca la classica canzone finale, che tutti i bambini conoscono e cantano. "I colori del vento" di Pocahontas, "La bella e la bestia" cantata da Gino Paoli, i numeri musicali stupefacenti di "Aladdin", "Baciala" e "In fondo al mar" da "La Sirenetta". Qui non c'è una musica che colpisca davvero. Il genere Disney è mutato nel tempo, ma non sono sicuro che abbia scelto l'evoluzione giusta.
Consigli: Da gustarsi i personaggi di contorno, come la lucciola Ray, il coccodrillo Louis e, soprattutto, l'amica d'infanzia di Tiana, la babolona bionda (ma anche i cartoni si fanno di botox?!) Charlotte La Bouff!
Parola chiave: Evangeline.


Ric

sabato 9 gennaio 2010

Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi

Questo film mi è stato consigliato da una collega antipatica.


Film 53: "Ortone e il mondo dei Chi" (2008) di Jimmy Hayward, Steve Martino
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Siamo nel 2008 e IMDb, mio fedele database, mi informa che un certo "Horton Hears a Who!" sbanca il botteghino USA. E penso: "Ma che cazzo di titolo c'ha sto film?!". Apro la scheda e scopro che è un cartone animato su un elefante. "Non lo vedrò mai!".
Errore! Anzi, un casino di errori! L'idea di film strampalato che potesse piacere solo agli americani mi aveva portato fuori strada! "Ortone e il mondo dei Chi" è un film fantastico! Dico sul serio, l'ho adorato e non me ne vergogno! Mi rode solo che me l'abbia consigliato quella stronza (riciclo l'appellativo affibbiatomi da lei la vigilia di Natale).
Innanzitutto Ortone è l'elefante più gay che io abbia mai visto. Sì, perfino di Dumbo! E non a caso lo doppia Christian De Sica. E' un elefante con tanto cuore e decisamente un pochino fuori di testa. E, per le sue enormi orecchie (non alla Dumbo, normali orecchie da elefante), unico essere della foresta che riesce a sentire le voci dei Chi che provengono dal loro pianeta-granello! Ovviamente tutti danno del pazzo a Ortone, ma lui, ostinato, decide di salvare la città di Chinonsò! Così inizia il viaggio che porterà il simpaticissimo elefante a trovare una dimora adatta a quel granello di - polvere? - su cui risiedono i suoi nuovi amici. Naturalmente non mancheranno le avversità, fino al culmine finale in cui gli animali della foresta - impazziti - capitanati dalla cattivissima Cangura (che nel marsupio porta sempre suo figlio e, quando lo sgrida, lo manda in camera sua!!!) che vuole vedere Ortone rinchiuso. Solo unendo le voci di tutti i Chi la città-granello riuscirà a farsi sentire dagli animali della foresta che, rinsaviti, aiuteranno Ortone a mettere al sicuro i nuovi piccolissimi amici!
Il film, inutile dirlo, è più adatto ai bambini, ma me lo sono gustato con estremo piacere. Ho perfino riso sino alle lacrime per alcune gag. Certo, ero ben predisposto, però credo valga la pena di dare una chance a questa pellicola, in Italia forse un po' trascurata. Diverte in maniera semplice, non volgare, e ha decisamente un buon ritmo! Per i più piccoli, poi, numerose lezioni da imparare: non avere paura del diverso, fare squadra, l'importanza della vita di ognuno, non dare per scontato certe evidenze (solo perchè uno è piccolo non vuol dire che non valga niente) e, soprattutto, saper perdonare.
Per chi ne ha voglia, è decisamente un ottimo film d'animazione, da vedere tentando di ricordare che, nonostante tutto, la stronza che te l'ha consigliato ti ha suggerito bene. Perdono in vista? Io dubito, ma magari se riguardo "Ortone e il mondo dei Chi" e imparo meglio la lezione...
Film 53 - Ortone e il mondo dei Chi
Film 1033 - Ortone e il mondo dei Chi
Consigli: Feste di Natale appena passate, ma comunque è un ottimo regalo per figli, nipotini o amici più piccoli. Per poi vederlo in loro compagnia!
Parola chiave: JoJo



#HollywoodCiak
Bengi