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lunedì 31 gennaio 2022

Film 2081 - Don't Look Up

Intro: Costretti a casa per un mio contatto stretto da Covid-19, ci (ri)dedichiamo al cinema, questa volta scegliendo il titolo Netflix del momento. Comodamente goduto dal divano letto di casa mia.

Film 2081: "Don't Look Up" (2021) di Adam McKay
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: tra chi lo ha detestato e chi lo ha amato, mi sento di dire che io questo "Don't Look Up" l'ho trovato più divertente del previsto. Tragicamente divertente.
Segnato da un cast pazzesco capitanato da 5 premi Oscar e una trama che mette alla berlina non pochi aspetti della contemporeneità, l'ultimo di film di Adam McKay rappresenta la quintessenza della cinematografia del regista e sceneggiatore: una marea di personaggi di cui molti al limite dell'assurdo, una sovrabbondanza di sottotrame di cui si fa fatica a tenere il conto, uno stile tagliente a tratti sopra le righe. In più, in questo caso, il focus su una vicenda che ha certamente dell'incredibile - cosa succederebbe se una cometa stesse per schiantarsi sulla terra? - anche se per niente impensabile, specialmente nel modo in cui McKay decide di ritrarre la società e i suoi modi di confrontarsi con l'imminente catastrofe. Il finale prevede un momento alla "Melancholia" e una scena post titoli esilarante e senza veli (da non perdere).
Poi sì, bisogna ammettere che "Don't Look Up" sia un po' lunghino (2 ore e 18 minuti) e vista la miriade di storie raccontate a volte si possa percepire più "corposo" di quanto non lo sia nella realtà, comunque tutto sommato se se ne apprezza l'irona disarmante e ci si concentra sulla magica performance di DiCaprio e l'irresistibile Meryl Streep versione preseidente americano politicamente scorretta, ci si accorge che questa pellicola ha molto da dire e non poco su cui far ragionare. Ps. Ariana Grande e Kid Cudi - entrambi nel cast del film - cantano la canzone portante del film, "Just Look Up", che è uno spasso da ascoltare parol(acci)a per parol(acci)a.
Cast: Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Cate Blanchett, Rob Morgan, Jonah Hill, Mark Rylance, Tyler Perry, Timothée Chalamet, Ron Perlman, Melanie Lynskey, Himesh Patel, Paul Guilfoyle, Ariana Grande, Kid Cudi.
Box Office: $1.5 milioni
Vale o non vale: Non per tutti, ma sicuramente se preso con lo spirito giusto è un film divertente e con non poco su cui far riflettere. Forse molti si aspettavano una pellicola più leggera (o superficiale) dal momento che veniva proposta direttamente nel catalogo Netflix, ma chi ha familiarità con la filmografia di Adam McKay sa che i suoi film sono tutt'altro che un mero divertissement.
Premi: Candidato a 4 Golden Globes nella categoria musical o commedia per Miglior film, attore protagonista (DiCaprio), attrice protagonista (Lawrence) e sceneggiatura. 4 nomination ai BAFTA per Miglior film, attore protagonista (DiCaprio), sceneggiatura originale e colonna sonora.
Parola chiave: Real.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 10 febbraio 2020

Film 1740 - How to Train Your Dragon: The Hidden World

Intro: Non che sentissi il bisogno di vederne un terzo, ma ogni tanto un cartoon per distrarmi ci sta.
Film 1740: "How to Train Your Dragon: The Hidden World" (2019) di Dean DeBlois
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: Ma diciamocelo: l'ho visto e l'ho dimenticato. Sicuramente non un brutto film né un brutto sequel, ma assolutamente innecessario. Specialmente nel panorama dei film d'animazione 2019, a mio avviso non particolarmente ispirato. I sequel hanno anche un po' stufato.
Cast: Jay Baruchel, America Ferrera, Cate Blanchett, Craig Ferguson, F. Murray Abraham, Jonah Hill, Christopher Mintz-Plasse, Kristen Wiig, Kit Harington, Gerard Butler, Ashley Jensen.
Box Office: $522 milioni
Vale o non vale: Per tutta la famiglia. Apprezzerà chi ha amato anche i due titoli precedenti.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Libertà.

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#HollywoodCiak
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martedì 28 maggio 2019

Film 1600 - Hail, Caesar!

Intro: Non morivo esattamente dalla voglia di vederlo, ma non so perché alla fine qualcosa mi ha convinto a recuperarlo.
Film 1600: "Hail, Caesar!" (2016) di Ethan Coen, Joel Coen
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non il miglior Coen, ma sicuramente godibile. Surreale come solo i due registi riescono, con un cast da sogno e una Hollywood da Golden Era ricreata alla perfezione, "Hail, Caesar!" riesce a intrattenere il suo pubblico a dovere tra qualche battuta e colpi di scena. Scarlett Johansson colpisce per il suo accento e Alden Ehrenreich riesce perfettamente a rendersi ridicolo. Nell'insieme non male.
Cast: Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton, Channing Tatum, Alison Pill, Wayne Knight, Christopher Lambert.
Box Office: $63.6 milioni
Vale o non vale: Sinceramente? Pensavo molto, molto peggio. E, invece, questa pellicola riesce ad equilibrare i suoi momenti comici e di satira grazie ad un cast stellare e bene in parte e una messa in scena onestamente molto bella da guardare.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per le Migliori scenografie.
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 30 agosto 2017

Film 1406 - Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia

Mi aveva incuriosito fin da subito, per motivi evidenti già anche dalla sola locandina, anche se sinceramente non ero sicuro di essere disposto a pagare un ingresso per vederlo. Così quando Sky go l'ha proposto nel suo catalogo, mi sono deciso a recuperarlo.

Film 1406: "Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia" (2016) di Greg Tiernan, Conrad Vernon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Sausage Party" è estremamente volgare, tutto giocato su doppisensi sessuali e stereotipi di razza e genere, alla ricerca di una satira tagliente, anche se certamente non per tutti. Politically incorrect, da un certo punto di vista geniale, questo film è un particolarissimo esempio di pellicola d'animazione che tutto fa, tranne puntare sulla propria immagine. I disegni sono brutti, il linguaggio e molte scene precludono la visione del tipo di pubblico da cartoon, per cui è evidente fin da subito che l'interesse di chi ha scritto e prodotto la storia di questo cibo animato sta nel consegnare un titolo irriverente e non convenzionale, capace di far divertire attraverso un linguaggio sbroccato e forti richiami al sesso. Per chi non sbianca di fronte a una comicità estremamente terra terra, sicuramente un curioso esperimento cinematografico (ci sono anche i numeri musicali!) che non mancherà di colpire l'immaginario dello spettatore attraverso la particolarissima creatività che sta dietro il progetto. Ma, ripeto, non è per tutti.
Cast: Seth Rogen, Kristen Wiig, Jonah Hill, Bill Hader, Michael Cera, James Franco, Danny McBride, Craig Robinson, Paul Rudd, Nick Kroll, David Krumholtz, Edward Norton, Salma Hayek.
Box Office: $140.7 milioni
Consigli: Un cartone animato decisamente non per bambini che, pur tuttavia, ripercorre i canoni da film d'animazione mettendoli spesso alla berlina. Così il numero musicale d'apertura è ricolmo di parolacce, la fisionomia dei personaggi ricorda le connotazioni sessuali, ci sarà una decapitazione... Insomma, non esattamente ciò che ci si aspetta da qualcosa generalmente associato ad un pubblico di giovanissimi. Dunque "Sausage Party" è una scelta adulta che va fatta solo se si digerisce una comicità spinta, spesso forte e senza inibizioni, non certamente un intrattenimento adatto a tutte le occasioni.
Parola chiave: Grande oltre.

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#HollywoodCiak
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venerdì 16 giugno 2017

Film 1374 - 22 Jump Street

Avevo cominciato a rivederlo qualche mese fa, senza portare a termine la visione. Così ho pensato, all'occasione giusta, di ricominciare d'accapo e vedere nuovamente questa commedia.

Film 1374: "22 Jump Street" (2014) di Phil Lord, Christopher Miller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Alla fine mi ha fatto di nuovo divertire. Continuo a considerare la scena tra Jonah Hill e Jillian Bell una delle più esilaranti che il cinema americano abbia partorito di recente nell'ambito della commedia caciarona e, in generale, questo sequel non delude le aspettative nei confronti del primo capitolo (a sua volta tratto dalal serie tv).
L'avventura replica la formula precedente, prendendosene non poco gioco: due ragazzoni belli e fatti arrivano al college, ma sotto copertura, per scoprire chi stia vendendo una droga illegale che fa sballare gli studenti a tal punto da renderli pericolosi per se stessi. L'indagine porterà a qualche colpo di scena e, soprattutto, una serie di situazioni assurde e maledettamente divertenti che, alla fine, divertiranno lo spettatore quel tanto che basta per ricordare con piacere questa pellicola (molto estiva).
Film 638 - 21 Jump Street
Film 765 - 22 Jump Street
Cast: Jonah Hill, Channing Tatum, Peter Stormare, Ice Cube, Wyatt Russell, Amber Stevens West, Jillian Bell, Nick Offerman, Queen Latifah, Patton Oswalt, Craig Roberts, Rob Riggle, Dave Franco, Seth Rogen, Bill Hader, Anna Faris, Diplo.
Box Office: $331.3 milioni
Consigli: Prodotto simpatico, divertente, con una buona dose d'azione e due protagonisti davvero ben assortiti. Il risultato finale funziona bene e bisogna dire che "22 Jump Street" è un perfetto sequel, oltre che titolo adatto ad un'occasione di disimpegno e totale relax.
Parola chiave: Tatuaggio.

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Bengi

sabato 22 ottobre 2016

Film 1224 - Trafficanti

Ne avevo visto i poster sparsi per Londra ed ero rimasto incuriosito. Così, quando una domenica ho deciso di passare il mio pomeriggio al cinema in attesa che Poe finisse il suo turno di lavoro, ho scelto questa come prima pellicola da vedere.

Film 1224: "Trafficanti" (2016) di Todd Phillips
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Devo dire che questo "War Dogs" mi ha sorpreso in positivo. Mi aspettavo davvero pochino da questo progetto che, invece, è stato in grado di lasciarmi soddisfatto. Parte del merito va ai due bravi e affiatati protagonisti, capaci di modellarsi su una storia vera e assurda e riuscire a ridarne sullo schermo le giuste tonalità. Altra parte del merito, invece, va proprio alla pazza storia, vera avventura oltre che un caso di negligenza e una sorta di versione del sogno americano al contrario. Dove per protagonisti abbiamo trafficanti d'armi, la guerra e il suo finanziamento e, naturalmente, una valanga di soldi (nella fattispecie messi in palio da appalti governativi).
I due giovani David e Efraim (Miles Teller e Jonah Hill) si metteranno in affari con il governo americano, dopo una veloce gavetta nel campo della vendita di armi, per la fornitura di munizioni di AK-47 alle truppe statunitensi in Afghanistan. Trovata la merce in Albania, cominceranno i problemi: il carico non riuscirà ad arrivare a destinazione (per cui i due si imbarcheranno per un viaggio verso l'Afghanistan) e si scoprirà la vera nazionalità delle munizioni, una sorpresa che non piacerà molto al governo statunitense. Insomma, la facilità del successo iniziale presenterà non poche situazioni spiacevoli nella seconda parte del film.
Dunque, come si diceva, "Trafficanti" si ispira alla storia vera di Efraim Diveroli e David Packouz che, concluse le vicissitudini giudiziarie, hanno raccontato la loro storia pazzesca qui cinematograficamente adattata. E' una sorta di fiction biografica, una pellicola anche divertente e spassosa - pur trattando di argomenti davvero scottanti e scomodi (che figuraccia che ci fanno gli USA!) -, capace di intrattenere e mantenere stabile un ritmo interno che lo spettatore gradisce. Hill e Teller sono bravi e credibili, oltre che un buon duo cinematografico, un ulteriore motivo di gradimento per chi guarda. Poi naturalmente non si tratta di un capolavoro né un prodotto indimenticabile, ma nell'ottica delle produzioni dal relativamente basso budget (40 milioni di $) e promozione così così, "Trafficanti" è stato una sorta di sorpresa che non ti aspetti, regalino di inizio autunno gradito e inatteso. Per cui, in definitiva, promosso.
Cast: Jonah Hill, Miles Teller, Ana de Armas, Bradley Cooper, Patrick St. Esprit.
Box Office: $83.1 milioni
Consigli: Carino, divertente, sbroccato e assurdo, non esattamente un film per tutte le occasioni, ma sorprendente per òa storia che racconta e per il buon ritmo che riesce a mantenere. Bravi i protagonisti e risultato finale soddisfacente (soprattutto se si apprezza questo sorta di commedia dallo humor molto black...).
Parola chiave: Cina.

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martedì 9 agosto 2016

Film 1185 - The Wolf of Wall Street

Avevo comprato il dvd già l'anno scorso, per cui è strano che ci abbia messo così tanto per decidermi a rivederlo.

Film 1185: "The Wolf of Wall Street" (2013) di Martin Scorsese
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Difficilmente ho rivisto un film di Scorsese, non tanto perché non mi piacciano (al contrario!), quanto perché richiedono una situazione "particolare", oltre che una disposizione d'animo e sufficiente tempo a disposizione. "The Wolf of Wall Street" ha fatto velocemente eccezione, dato che era già da un po' che avevo intenzione di rivederlo. L'ottima scusa è stata che Poe non lo aveva mai visto.
Ho davvero apprezzato di nuovo questo film, ben fatto, forte, dinamico e con un DiCaprio in grandissima forma. Si tratta, ovviamente, di una storia sconvolgente, dai toni che eufemisticamente possiamo definire colorati, maschilista, caotica e che spesso rasenta l'assurdo, eppure è una grande storia cinematografica. Certo, conta non poco che a raccontarla sia uno dei registi viventi migliori al mondo...
Insomma, un inedito Scorsese - rampante, vitale, aggressivo, ironicissimo -, un DiCaprio già qui da Oscar, la scoperta della stupenda Margot Robbie e della storia vera del broker fraudolento Jordan Belfort, tutto in un mix vitale, divertente e irriverente come non se ne vedeva da un po' al cinema. Capolavoro contemporaneo, davvero.
Ps. 5 candidature all'Oscar tra cui Miglior film, regia, attore protagonista e non protagonista e un Golden Globe vinto da DiCaprio come Milgior attore.
Film 659 - The Wolf of Wall Street
Cast: Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Jon Bernthal, Matthew McConaughey, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jon Favreau, Jean Dujardin, Rob Reiner, Joanna Lumley.
Box Office: $392 milioni
Consigli: Tra i film di Scorsese recenti forse il migliore. Assolutamente imperdibile: non vi spaventi la lunghezza, le 3 ore di durata non si percepiscono!
Parola chiave: Wall Street.

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lunedì 29 settembre 2014

Film 778 - Dragon Trainer 2

Attendevamo questo film da molto tempo (anche se io avevo già visto i primi 5 minuti in anteprima a New York...)!

Film 778: "Dragon Trainer 2" (2014) di Dean DeBlois
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: La tendenza di questi ultimi tempi sembra quella di voler confutare la tesi secondo la quale il sequel sia peggiore dell'originale. Anche in questo caso la DreamWorks Animation ci si è messa davvero d'impegno per elaborare un secondo episodio che fosse degno del primo "Dragon Trainer", gioiellino d'animazione straripante di idee e simpatia.
Passata la paura per i draghi, ormai diventati compagni di vita, a Berk l'armonia regna sovrana e il duo Hiccup + Sdentato è più in sintonia che mai. Come aggiungere pepe a questo nuovo racconto, quindi? Beh, innanzitutto aggiungendo altri draghi nuovi di zecca, giganti e potentissimi; poi regalando al protagonista (e al pubblico) un tuffo nel passato, facendo ritornare la madre scomparsa. Le novità sul piano narrativo sono solo due, eppure conducono davvero lontano la storia, tanto da sconvolgere le vite di tutti gli abitanti del villaggio.
In questo nuovo capitolo di sconvolgimenti, "How to Train Your Dragon 2" riesce a mantenersi fedele allo spirito dell'originale, pur evolvendosi nel raccontare qualcosa di nuovo e soddisfacente per lo spettatore. Anche se sempre di draghi si parla, la storia - combinata con la simpatia dei protagonisti e la bella realizzazione - funziona bene e il risultato finale è davvero molto buono. Va detto che a tratti sembra di vedere "Avatar" e anche la questione della scelta tra vichingo e trago avvalora questa connessione, comunque la cosa non influenza particolarmente il risultato finale.
Simpatico, con spalle divertenti e buoni momenti comici (e qualcuno inaspettatamente triste), apprezzabile perché sacrifica l'immagine classica del protagonista indistruttibile optando, invece, per un eroe non convenzionale e mutilato (menomazione che deriva dal precedente film) segno che i tempi stanno cambiando. Insomma, un cartoon davvero piacevole da seguire e che non fa rimpiangere l'originale di cui è il seguito, segno che, forse, prendersi del tempo (4 anni) per realizzare un sequel è necessario per produrre qualcosa che vada oltre il decente. "Dragon Trainer 2" davvero ben fatto.
Ps. Curiosamente, al suo weekend di debutto negli USA, questo film si è ritrovato al secondo posto dietro "22 Jump Street", un altro sequel nel quale recita, come in questo caso (è la voce di Moccicoso), Jonah Hill.
Box Office: $611.1 milioni
Consigli: Molto carino, simpatico e divertente. Ottimo esmpio di film per tutti da vedere e rivedere assieme al suo predecessore. La storia funziona ed è raccontata in modo garbato, aiutata da una realizzazione che grazie al computer è in grado di colpire per colori e creatività. Un buon sequel, gustabile anche in solitaria, che mette anche in chi guarda la voglia di cavalcare il proprio drago!
Parola chiave: Bestia Selvaggia.

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Bengi

lunedì 1 settembre 2014

Film 765 - 22 Jump Street

Il primo film mi era piaciuto ed ero curioso di vedere se con il secondo sarebbero stati in grado di mantenere le aspettative.

Film 765: "22 Jump Street" (2014) di Phil Lord, Christopher Miller
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non me lo aspettavo proprio, ma questo sequel è assolutamente meglio dell'originale: se "21 Jump Street" era stato davvero carino, questo secondo episodio del franchise mi ha fatto ridere come non succedeva da tempo!
Surreale, ironico, scurrile, assurdo e maledettamente divertente, "22 Jump Street" riesce a giocarsi delle trovate veramente geniali (come i titoli di coda concepiti come locandine di innumerevoli sequel della saga, in cui compaiono in un cameo Seth Rogen e Anna Faris) mantenendo sempre l'attenzione dello spettatore, catturato dall'alchimia "bromance" tra Channing Tatum e Jonah Hill, affiatatissimi e davvero perfetti per il loro ruolo.
Trovo molto azzeccata anche la scelta di spingere tantissimo sulla somiglianza tra questo episodio e il precedente, spingendo chi guarda a credere nella banale scelta di replicare un meccanismo risultato già vincente in precedenza. Sarà proprio quest'ottica del 'già visto' ad influenzare la trama di questo "22", regalando chiaramente un colpo di scena che porterà alla conclusione più che inaspettata!
In generale, quindi, sono rimasto veramente sorpreso guardando questo film, perché non mi aspettavo proprio che potesse piacermi così tanto. Ricalca - falsamente - le orme del precedente, ironizza praticamente su qualunque cosa (e l'autoironia dei protagonisti è uno degli assi nella manica), architetta scene da perfetto film d'azione e le condisce in salsa comica, mette il turbo in un finale che oltre a far scintille, fa morire dal ridere. Tutto questo, naturalmente, all'insegna di un disimpegno più totale. Se si fa a patti con questa evidenza, non si potrà che amare "22 Jump Street".
Film 638 - 21 Jump Street
Film 1374 - 22 Jump Street
Box Office: $314,367,743
Consigli: "Agli agenti Schmidt e Jenko viene affidato l'incarico di svolgere una missione sotto copertura in un college locale per indagare su un'associazione criminale all'interno di una confraternita studentesca." [Wiki]
Un po' "21 Jump Street", un po' "Cattivi vicini", un po' "Facciamola finita ", un po' commedia demenziale ambientata al liceo e, ancora, un po' action-poliziesco. Insomma, questa storia riesce a combinare un gran numero di generi, riuscendo però a creare qualcosa di abbastanza personale e caratteristico. La coppia Hill-Tatum è affiatatissima anche in questo secondo episodio e rendono le gag della trama in maniera davvero divertente. Ben scritto e architettato, in generale converrebbe vedere prima "21", ma è un'action-comedy che funziona lo stesso anche se presa da sola. Ottimo risultato.
Parola chiave: Spring Break.

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Bengi

lunedì 25 agosto 2014

Film 762 - Dragon Trainer

Il sequel al cinema dal 16 agosto, non potevamo non ripassare!

Film 762: "Dragon Trainer" (2010) di Dean DeBlois, Chris Sanders
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: In preparazione del secondo, non poco atteso, capitolo ("Dragon Trainer 2") abbiamo rivisto "How to Train Your Dragon" che è veramente un cartoon ben fatto.
Ben scritto, con una bella storia di amicizia e formazione, che striza l'occhio alla disabilità e lancia la doppia morale: non giudicare un libro dalla copertina, non disprezzare/maltrattare qualcosa/qualcuno solo perché ci spaventa. Salvati i draghi dalla schiavitù, infatti, Hiccup/Jay Baruchel diventa non solo l'eroe del suo popolo (e di suo padre), ma anche personale eroe di se stesso, grazie all'accettazione della sua natura, tanto diversa da quella vichinga da cui discende.
Inevitabile una certa implicazione edificante, considerato il target del film, comunque nell'ottica del tutto non infastidisce e, anzi, è ben confezionata. Il film, infatti, è divertente, ricco per quanto riguarda la trama, estremamente colorato e dinamico e veramente piacevole da seguire. Non stupisce il successo ottenuto al box-office, quindi. Inoltre, da non sottovalutare, il potere magnetico dei draghi - adorabili e stravaganti, ognuno maledettamente conforme al suo futuro padroncino - utilizzati come strumento per esplicitare le differenze di ogni ragazzo, quasi l'autocoscienza di sé appena appresa sia metaforicamente cavalcata dai personaggi una volta compreso che le creature non sono affatto nemiche.
Insomma, una seconda visione - che quivale quasi a una prima, dato che non ricordavo praticamente nulla - piacevolissima che fa da antipasto a "Dragon Trainer 2".
Film 109 - Dragon Trainer
Box Office: $494,878,759
Consigli: Storia piacevole e divertente, scacciapensieri ma di buon intrattenimento. Un cartoon ben realizzato che, nell'anno d'uscita, ha sicuramente sofferto la compresenza dell'attesissimo "Toy Story 3", al quale l'Academy ha conferito uno dei 2 Oscar cui anche "Dragon Trainer" era candidato, ovvero Miglior film d'animazione. Peccato, anche questa pellicola era veramente meritevole.
Parola chiave: Morte Rossa.

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Bengi

martedì 1 luglio 2014

Film 735 - The Lego Movie

Non ero proprio entusiasta all'idea di vederlo, ma visto il successo mondiale non potevo ignorare questa pellicola

Film 735: "The Lego Movie" (2014) di Phil Lord, Christopher Miller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: "The Lego Movie" ovvero la mia personalissima sorpresa di questo 2014.
Una pellicola spassosissima, fresca, ritmata e mai banale, camaleontica e fantasiosa, davvero ben fatta. Una storia divertente e ben architettata, capace di sorprendere con un finale non impensabile, ma certo inaspettato. una realizzazione che rende onore al famoso gioco e che è in grado di stupire non poco lo spettatore in un misto di stupore infantile ed eccitazione. Insomma, hanno fatto centro.
Tra l'altro - e non è poco - sono riusciti nel non scontato intento di presentare un prodotto strafamoso e quindi non certo nuovo come i Lego trasformandolo in qualcosa di nuovo e attualizzato grazie a questo film, qualcosa con cui ti viene subito voglia di giocare! Geniacci...
Milioni gli scenari grazie alle non poche situazioni che si alternano durante la storia - ma niente spoiler! - e, di conseguenza, milioni di personaggi sconosciuti ma anche famosissimi: Batman, Superman, Gandalf, Wonder Woman, Han Solo, C-3PO, Abramo Lincoln... Tutto in un mix di rapida follia giocosa e di ottimo intrattenimento, per un risultato finale che vale la pena di essere visto. Non il solito film d'animazione computerizzata, ben scritto e carinissimo!
Ps. Il sequel, "The Lego Movie 2" arriverà in America il 26 maggio 2017.
Film 735 - The Lego Movie
Film 1756 - The Lego Movie 2
Film 1379 - LEGO Batman - Il film
Box Office: $467,153,726
Consigli: Una sorprendente storia capace di spaziare tra generi e tematiche, sempre in un'allegra follia vorticosa che mantiene serrato il ritmo e lo spettatore attentissimo. Ottima la scelta di presentare i Lego dal punto di vista adulto e infantile, come gioco e come oggetto da collezione, mossa strategica che piacerà a grandi e non, per un risultato finale in grado di divertire, di fatto, un ampissimo range di pubblico. Tantissimi i richiami cult ad altre storie, altri film, altri mondi e, nonostante si potrebbe pensare a un gran pasticcio, in realtà quest'inedito mix va a creare un film carino, spensierato, divertente ed adattissimo ad essere visto in compagnia. Da non perdere, davvero.
Parola chiave: Kragle.

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Bengi

venerdì 24 gennaio 2014

Film 659 - The Wolf of Wall Street

In inglese, che è meglio, un'altra delle 9 pellicole che hanno ricevuto la candidatura all'Oscar come Miglior film, in modo da arrivare quanto più preparato possibile alla cerimonia degli Academy Awards del 2 marzo.

Film 659: "The Wolf of Wall Street" (2013) di Martin Scorsese
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Niente da fare, niente da fare. Quando Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio ci si impegnano, sono un binomio letteralmente esplosivo! "The Wolf of Wall Street" è veramente una figata.
180 minuti di goliardiche feste, innumerevoli 'fuck', soldi buttati al vento e un abuso costante di qualunque tipo di sostanza o liquido che l'uomo abbia concepito e, nonostante potrebbe sembrare più un bordello che che un biopic, Scorsese e il suo team collaudatissimo riescono a rendere il risultato non solo valido e riuscito, ma anche maledettamente interessante. Per intenderci, quest'ultima fatica del grande regista - la quinta con DiCaprio - è un mix tra "Wall Street" e "Wall Street - Il denaro non dorme mai" di Oliver Stone (non solo più spassosa, ma anche più comprensibile) + la follia da festa alla "Project X - Una festa che spacca" e un'atmosfera da amici-nerd-che-diventano-schifosamente-ricchi alla "The Social Network".
Certo, "The Wolf of Wall Street" non è sicuramente un prodotto per tutti perché le tematiche che tocca potrebbero scandalizzare o infastidire un pubblico generico forse non troppo preparato a vedere DiCaprio con una candela tra le chiappe, un'orgia gay in salotto o un così sfrontato menefreghismo per qualsiasi regola o principio morale. Quindi bisogna affrontare questa pellicola preparati nel caso non si sia soliti avere una mente più o meno aperta.
Se si prescinde dagli atti in sé e ci si ricorda che, in fin dei conti, si raccontano dei fatti che in linea teorica dovrebbero essersi realmente verificati, ci si gode il film in totale spensieratezza, nell'attesa di capire come cavolo farà Jordan Belfort a cavarsela per l'ennesima volta. Che poi... Ce la farà?
La Stratton Oakmont che Belfort mette insieme, infatti, è una società che, dietro un'apparente rispettabilità, cela un giro di truffe che consente agli impiegati di guadagnare il 50% di commissione su ogni azione venduta. I soldi arrivano presto. E, con i soldi, gli impiegati e il loro presidente prendono l'abitudine di soddisfare praticamente ogni capriccio da divertimento folle che una mente possa concepire, dalle orge in aereo ai nani lanciati contro un tiro a segno. I problemi cominceranno con le indagini dell'FBI condotte dall'agente Patrick Denham/Kyle Chandler, che fin da subito sentirà puzza di bruciato (sarà poi lo stesso Belfort a dargliene conferma...). Il finale per Belfort sarà a sorpresa, per lo spettatore invece, di certo agrodolce.
Nell'insieme "The Wolf of Wall Street" è un film che fila liscio come l'olio. La narrazione è perfetta, la recitazione di DiCaprio è ineccepibile e, grazie all'attore, le numerose sfaccettature psicologiche di un personaggio tanto fuori dal comune sono rese perfettamente sullo schermo. Leo non solo è in gran forma fisica, ma anche recitativa. L'Oscar per questo ruolo se lo merita molto di più che Matthew McConaughey (qui tra l'altro suo compagno di set), anche solo per il fatto che sarebbe decisamente ora che gliene dessero uno.
Scorsese, si sa, è una mano sicura nella direzione dei film e - questa volta più che in altre, devo dire - realizza un vero e proprio gioiellino contemporaneo, dribblando tra le difficoltà di una sceneggiatura non semplice con grande stile e utilizzando un'ironia che, però, si vede non è sempre stata colta con lo spirito giusto (molti critici, infatti, hanno accusato il film di favorive una visione positiva della vicenda, invece che di condannarla). Ricordandosi che questa è la visione dei fatti narrati dal punto di vista di Belfort, che racconta la storia come narratore onniscente, forse ci si può dare una risposta sul perché possa sembrare che la storia sia raccontata senza una specifica presa di posizione che condanni quanto è successo.
Io, personalmente, ho trovato il film bello e anche divertente. Certo, si rimane non poco sconvolti da quello che sembra essere successo nella vita di Belfort tra eccessi e autodistruzione, ma a prescindere da questo "The Wolf of Wall Street" è stato davvero una bella sorpresa.
Ps. DiCaprio ha vinto il Golden Globe come Miglior attore (comedy) e il film è in lizza per 5 premi Oscar come Miglior film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e non protagonista (Jonah Hill). L'incasso mondiale, al momento, è di $169,522,827.
Film 1185 - The Wolf of Wall Street
Consigli: Grande cast (Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Kyle Chandler, Jean Dujardin, Matthew McConaughey, Jon Favreau, Rob Reiner, Margot Robbie), grande regista e bella sceneggiatura (tratta da un'autobiografia che ha di certo molto da raccontare). Non credo si possa volere di più. E' certamente uno dei miglior film di quest'anno.
Parola chiave: Borsa.

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Bengi

lunedì 23 dicembre 2013

Film 638 - 21 Jump Street

Avevo iniziato a vederlo qualche tempo fa, ma lo streaming non mi aveva assistito fino alla fine...

Film 638: "21 Jump Street" (2012) di Phil Lord, Chris Miller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Simpatica boiata divertente e scanzonata, "21 Jump Street" è decisamente meglio di quello che ti aspetteresti da una qualunque commedia americana tra il poliziesco e il demenziale.
Molto del merito va alla coppia Channing Tatum - Jonah Hill (quest'ultimo firma anche la sceneggitura), affiatata e divertente, perfetta nel doppio ruolo di scemo-belloccio&muscoloso e nerd-molliccio&sfigato (come la vera tradizione del polizziotto buono e cattivo vuole).
La pellicola, piena zeppa di luoghi comuni trattati in maniera simpatica, non si prende mai davvero sul serio e per questo funziona egregiamente, intrattenendo con simpatia e senza alcuna pretesa il pubblico che vuole ridere tra una scazzottata e qualche sparatoria. La cosa meno tipica è che il tutto è svolto al liceo dove entrambi, sotto copertura, dovranno nuovamente tentare di ambientarsi (e non essere scoperti) anche se questa volta i due archetipi tipici del liceale cool e sfigato che raprresentano sono invertiti nel nuovo contesto contemporaneo che vede i nerd come categoria sociale più in voga del previsto. Sarà una sorpresa per Jenko, quindi, scoprire che avere i muscoli e non capirne una mazza di nessuna materia non è più tanto fico come un tempo.
Come se riambientarsi al liceo non fosse già abbastanza, i due dovranno anche tentare di contrastare la circolazione di una nuova droga che sballa ed uccide, dovendo fare i conti con il loro essere costantemente imbranati ed infantili.
Successone di pubblico - forse anche aiutato dal fatto chela pellicola deriva dalla serie tv omonima degli anni '80 - e, va detto, anche di critica, come al solito se si prende "21 Jump Street" per la commedia scanzonata che è, non si può fare altro che passare 109 minuti piacevoli, divertenti e assolutamente godibili senza controindicazioni.
Ps. $201,585,328 di incasso e un sequel in arrivo la prossima estate.
Film 765 - 22 Jump Street
Film 1374 - 22 Jump Street
Consigli: Carino e perfetto per una serata senza pretese in compagnia o in solitaria. Aiuta a spegnere il cervello ed intrattiene a dovere. Rimane perfino un sorriso sulle labbra una volta finita la visione. Per contesto poliziesco e la scelta di un duo/partners, ricorda un po' "Corpi da reato", per il ritorno al passato/liceo, invece, "17 again - Ritorno al liceo".
Parola chiave: Miranda warning.

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Bengi

mercoledì 13 novembre 2013

Film 613 - Facciamola finita

Un cast letteralmente stellare e un film che sembra una mage boiata da divertimento assicurato: imperdibile!

Film 613: "Facciamola finita" (2013) di Evan Goldberg, Seth Rogen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Demenziale, volgare, grottesco e, in fin dei conti, simpatico. Le idee a "This Is the End" non mancano e vanno di pari passo con una comicità che di certo non sarà gradita a tutti. Uno sfottò continuo nei confronti di religione, fama, comunità e su ognuno dei vari protagonisti (cosa divertente: i personaggi della pellicola portano il vero nome di chi li interpreta, quindi di fatto anche se la storia è di finzione, "Facciamola finita" è uno strano esperimento dove la fiction è influenzata in maniera costante e strutturale dalla realtà).
L'insieme di elementi comico-demenziali funziona soprattutto perché gli attori sono capaci e affiatati (amici anche nella vita) e perché, a ben vedere, le situazioni proposte - per quanto volgari - sotto sotto possono nascondere anche un'ironia che colpisce nel segno (per es. come fare per farsi 'recuperare' in Paradiso...).
Il cast messo insieme per l'occasione conta un numero di attori - da noi più o meno famosi - esorbitante con ruoli da protagonisti o cameo: Seth Rogen (scrive, dirige e recita insieme a Evan Goldberg), James Franco, Jonah Hill, Jay Baruchel, Danny McBride, Craig Robinson, Michael Cera, Emma Watson, Rihanna, Christopher Mintz-Plasse, Paul Rudd, Channing Tatum, Mindy Kaling, Christopher Mintz-Plasse, Aziz Ansari, Kevin Hart, Jason Segel e, dulcis in fundo, i Backstreet Boys!
Colonna sonora niente male, idea generale riuscita e realizzazione simpatica con un lavoro di effetti speciali che non ci si aspetterebbe. Bisogna non avere troppi problemi con linguaggio privo di freni e situazioni al limite dell'assurdo.
Ps. Un incasso mondiale di $124,452,659 per una spesa di produzione di 32 milioni di dollari.
Pps. Il film si basa sul cortometraggio "Jay and Seth vs. The Apocalypse" (2007).
Consigli: Carino e anche divertente. Sorprende perché non ci si aspetterebbe una trama così elaborata (passatemi il termine) per un operazione come questa che o per gli interpreti o per i temi, si accosta molto ad altri prodotti commerciali come "Suxbad: Tre menti sopra il pelo", "Zack & Miri - Amore a... primo sesso", "Strafumati".
Parola chiave: Satana.

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Bengi

giovedì 19 aprile 2012

Film 391 - Moneyball - L'arte di vincere

Primo dei tre film visti in aereo durante l'interminabile volo Roma - Tokyo...


Film 391: "Moneyball - L'arte di vincere" (2011) di Bennett Miller
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non ho mai visto un film sul baseball meno interessante. Con tutto che ero certamente motivato a vederlo, considerate le 6 nomination all'Oscar (tra cui Miglior film) e le 12 ore di volo che mi attendevano; eppure non mi è per niente piaciuto.
Interessante lo spunto narrativo del general manager di una squadra che arriva sempre a tanto così dalla svolta in campionato (ma perde inesorabilmente) che, sotto consiglio del neolaureato in economia Jonah Hill, finisce per basare gli acquisti e gli scambi dei nuovi giocatori seguendo un principio matematico che assegna un valore di 'qualità' ad ogni giocatore. Peccato che non ci sia ritmo né pathos che animino l'azione e che, peggio di tutto, non ci siano praticamente momenti di gioco. Un film sul baseball con qualche immagine di repertorio di vecchie partite e... basta! Mi aspettavo di finire al centro dell'azione e invece, con sconforto, scopro che lo spettatore è al centro di una bagarre infinita di tecnicismi, sputacchiere e un crederci sempre/arrendersi mai più vicino a Simona Ventura che ad una produzione hollywoodiana. Non voglio fare il rompiscatole, però mi aspettavo davvero qualcosa di più emozionante!
Forse fuorviato dalla cornice sportiva ho gettato le mie speranze su una pellicola che di sportivo ha, appunto, solo il contorno. Si baratta e contratta, si dubita e scommette, ci si crede fino alla fine e poi... Che delusione! E' vero, la storia si ispira ad un fatto vero e non può che essere raccontata per quello che è, ma dopo tanto credere in sé stessi e nel proprio metodo anche lo spettatore finisce per sperare nel tanto agognato trionfo di Brad Pitt e soci, venendo smentiti nel finale. E, dopo aver seguito 133 minuti di pellicola, ti accorgi che non solo la squadra ne esce nuovamente sconfitta, ma di baseball "Moneyball" ne mostra davvero pochissimo! Che sia la definitiva morte del film sportivo, dopo che anche in "The Blind Side" erano più i protagonisti in carne ed ossa a farla da padrone?
Eppure il film ha avuto il suo corposo seguito con $110,206,216 di incasso, le già citate 6 nomination all'Oscar (la terza come attore per Brad Pitt), 4 ai Golden Globes e numerose altre comparsate nelle cinquine della maggior parte dei premi che conta nell'industria cinematografica.
Onestamente mi chiedo, anche abbastanza ad alta voce: perchè?
Co-star del film sono l'allenatore Philip Seymour Hoffman e Robin Wright in un ruolo che sinceramente non ricordo nemmeno...
Consigli: Se siete fan di Brad, meglio guardarselo. Quantomeno per capire se questa nuova candidatura all'Oscar sia frutto di un vero lavoro attoriale di qualità o semplicemente un malcelato tentativo di accaparrarsi la coppia glam per eccellenza ad ogni tipo di evento mondano che conta.
Parola chiave: Oakland Athletics.

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Ric

martedì 24 gennaio 2012

Oscar 2012: le mie previsioni

Oggi tento un esperimento: qualche pronostico sugli Academy Awards 2012. Le nomination saranno annunciate tra pochi minuti e, per le categorie principali, tenterei qualche approccio 'indovino'.

Best Motion Picture of the Year
Questa categoria prevede da un paio d'anni, invece che la solita cinquina, ben 10 pellicole in nomination. Da un lato parrebbe più facile pronosticare, ma dall'altro apre le porte a troppe possibilità. Ipotizzo i più probabili:

"The Artist"
"Paradiso amaro"
"The Help"
"L'arte di vincere - Moneyball"
"Le idi di Marzo"
"Hugo Cabret"
Poi, forse, "My Week with Marilyn", "Drive", "La talpa" e azzarderei un "Beginners" come outsider.

Best Performance by an Actor in a Leading Role
Qui direi che sarà facile ritrovare gli stessi nominati dei Golden Globes.

George Clooney
Jean Dujardin
Brad Pitt
Leonardo DiCaprio
Forse anche Michael Fassbender e - spererei - Ryan Gosling, o, come outsider, Gary Oldman. La vedo dura per Joseph Gordon-Levitt.

Best Performance by an Actress in a Leading Role
Anche qui non ci dovrebbero essere molte sorprese. Sarà più difficile immaginare chi potrà vincere, tra le numerose interessanti interpretazioni.

Meryl Streep
Michelle Williams
Viola Davis
Glenn Close
Un forse per Tilda Swinton, Charlize Theron, e un improbabile nomination per Emma Stone, star in ascesa che con la candidatura risplenderebbe ancora di più. Spero improbabile un posto in cinquina per Bérénice Bejo.

Best Performance by an Actor in a Supporting Role e Best Performance by an Actress in a Supporting Role
Per queste due categorie c'è un po' più di interesse. Meno glam e più interesse per le interpretazioni. Probabilmente vedremo:

Kenneth Branagh
Jonah Hill
Christopher Plummer
Viggo Mortensen (magari!)
Albert Brooks
Jessica Chastain
Octavia Spencer
Ma anche, chissà, Melissa McCarthy, Carey Mulligan o Jim Broadbent. Ma in queste categorie di solito saltano fuori nomi non considerati. Sono curioso di vedere cosa ne salterà fuori. Ma trovo improbabile di vedere il nome della Knightley per "A Dangerous Method"

Best Achievement in Directing
Per la regia prevedo grandi nomi:

Nicolas Winding Refn
Martin Scorsese
Woody Allen
Michel Hazanavicius
A completare la cinquina potremmo vedere Roman Polanski, George Clooney, Alexander Payne, David Cronenberg, o addirittura Steven Spielberg.
E ora... attendiamo!
Ric

venerdì 4 marzo 2011

Film 224 - Megamind

Un film d'animazione da cui non ero molto attirato.


Film 224: " Megamind" (2010) di Tom McGrath
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Massimo
Pensieri: Ho decisamente rivalutato questa pellicola. E' divertente, un po' diversa dalle altre, un ottimo intrattenimento.
Si sa che, ormai, è sempre più difficile creare un prodotto d'animazione che sia originale. Dopo i vari 'Toy Story', "Ratatuoille", 'Nemo', "Up" e i rispettivi successi commerciali e di critica, non è più un impresa facile (o scontata) nemmeno per i 'cartoni animati' sbancare. Questo "Megamind" è un esempio perfetto: ottimi incassi ($316,378,986 nel mondo), ma zero riconoscimenti dalla critica. Prima era già successo, per esempio, a "Ortone e il mondo dei Chi" ($295,429,187 e giusto qualche nomination) o "I Simpson - Il film" ($525,532,370 e una semplice nomination ai Golden Globes). Ovviamente, giunti ad un momento in cui lo standard d'animazione si è elevato moltissimo, diventa sempre più difficile imporre il proprio prodotto sul mercato.
Questa pellicola, come dicevo, è sicuramente superiore ad altre che ho visto, divertente, sulla falsariga di "Cattivissimo me" e "Gli incredibili" in chiave decisamente aliena. Megamind è, ovviamente, un personaggio simpatico che risalta grazie alla sua goffaggine e ad un antagonista (il supereroe) piuttosto antipatico (da copione). Ottimo il personaggio femminile di Roxanne Ritchie (doppiata da Tina Fey), simpatico e disilluso quanto basta per creare una cinica comicità tra lei e il suo rapitore alieno (doppiato da Will Ferrell).
Insomma, ammetto che, in una serata spensierata e senza pretese, questo sia decisamente un film adatto alla situazione. Intrattiene e diverte lasciando un sorrisetto sulle labbra. Promosso.
Ps. Altri doppiatori famosi (solo per la versione inglese, ovviamente) sono Brad Pitt, Ben Stiller e Jonah Hill.
Consigli: In gruppo è meglio. E' il classico film da vedere con gli amici o da usare come sottofondo per un appuntamento più... romantico! Non disturba e, anzi, intrattiene piacevolmente.

Parola chiave: Antagonismo.



Ric

domenica 13 dicembre 2009

Film 34 - Non mi scaricare

Un film che mi ha passato Ale!


Film 34: "Non mi scaricare" (2008) di Nicholas Stoller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: O mio Dio, un film sul pene del protagonista. E' impressionante, c'è più pisello in questa pellicola che in un film porno. Ci sono rimasto, talvolta è imbarazzante...
Superato il "trauma", devo dire che il film è piuttosto divertente. Tutti attori giovani, carini e che provengono da serie tv. A cominciare dal p(ene)rotagonista, Jason Segel, famoso per "E alla fine arriva mamma!" - improbabilissima traduzione di "How I Met Your Mother" - e per due film sempre sul genere di questo qui: "Molto incinta" e "I Love You, Man". Poi ci sono Kristen Bell di "Veronica Mars" e "Heroes" e Mila Kunis di "That '70s Show". Cosa deduco da tutto ciò? Che si sono finalmente svegliati! Se gente come Julia Roberts e Nicole Kidman non portano più al cinema nessuno, è evidente che era ora di cambiare qualche cosa... No, le storie no, per carità! Sia mai che ci capiti di vedere qualcosina di nuovo - oddio, qui ho visto molto pene... -, ma, almeno, la tendenza positiva è che, volendo, qualche buon attore da commedia giovane e piacevole ci sia. Forse si sta creando un nuovo clan che poi ricicla se stesso all'interno di ogni avventura cinematografica (Judd Apatow, Jack McBrayer, Jonah Hill, Steve Carell...), ma almeno per adesso è tutto piuttosto nuovo.
Come dicevo, nella storia non c'è niente di particolarmente originale: lei molla lui per un altro, lui non riesce a farsene una ragione, spronato dal fratellastro va in vacanza e ritrova la ex col nuovo fidanzato nello stesso albergo, scatta il nuovo amore tra lui e la receptionist, lei sprona lui a realizzare il suo sogno e lui sprona lei a non buttare via la sua vita. In tutto questo la ex perde moroso ed ex moroso per sempre. Nonostante la banalità, le location sono splendide, le Hawaii sono davvero magiche (anche se a volte ho avuto la sensazione che recitassero davanti a uno schermo blu a cui poi hanno sostituito uno sfondo con gli effetti speciali) e aiutano a creare atmosfere da cartolina alle disavventure amorose del nostro protagonista, un grande gigante gentile un po' bambolone un po' troppo buono. Fa tenerezza e colpisce nel segno.
Il titolo originale del film, "Forgetting Sarah Marshall", rende molto di più l'idea dell'ossessione del protagonista per l'ex fidanzata, ma si sa che in Italia non ce la possiamo fare...
Simpatico il rimpiazzo di Sarah Marshall, interpretato da Russell Brand, un tipo veramente strano, oltre che a mio avviso particolarmente bruttino. E' stato presentatore di eventi per Mtv dove ha conosciuto la sua fidanzata Katy Perry = la stranissima coppia (me li immagino: lei con gli occhi spalancati 'alla Carfagna' e lui più truccato di lei con i capelli così anni '80).
Il film si vede volentieri, fa ridere! O quantomeno fa ridere alle 4 del mattino...!
Consigli: Non perdetevi i titoli di cosa con gag finale annessa!
Parola chiave: Un pene alle Hawaii



#HollywoodCiak
Bengi