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lunedì 23 gennaio 2023

Razzies 2023: nomination e vincitori

43rd Golden Raspberry Awards

Worst Picture
“Blonde”
“Disney’s Pinocchio”
“Good Mourning”
“The King’s Daughter”
“Morbius”

Worst Actor
Colson Baker (aka Machine Gun Kelly), “Good Mourning”
Pete Davidson (Voice Only), “Marmaduke”
Tom Hanks (As Geppetto), “Disney’s Pinocchio”
Jared Leto, “Morbius”
Sylvester Stallone, “Samaritan”

Worst Actress
Ryan Kiera Armstrong, “Firestarter”
Bryce Dallas Howard, “Jurassic World Dominion
Diane Keaton, “Mack & Rita”
Kaya Scodelario, “The King’s Daughter”
Alicia Silverstone, “The Requin”
*[...] for the first time in Razzies history, the organization gave itself an award: Worst Actress. After enduring the controversy of initially nominating Armstrong, the organization put themselves in Armstrong's place on the ballot; it won by a landslide

Worst Supporting Actor
Pete Davidson (Cameo Role), “Good Mourning”
Tom Hanks, “Elvis
Xavier Samuel, “Blonde”
Mod Sun, “Good Mourning”
Evan Williams, “Blonde”

Worst Supporting Actress
Adria Arjona, “Morbius”
Lorraine Bracco (Voice Only), “Disney’s Pinocchio”
Penelope Cruz, “The 355”
Bingbing Fan, “The 355” & “The King’s Daughter”
Mira Sorvino, “Lamborghini: The Man Behind the Legend”

Worst Remake/Rip-off/Sequel
“Blonde”
BOTH “365 Days” Sequels – “365 Days: This Day” & “The Next 365 Days” [a Razzie BOGO]
“Disney’s Pinocchio”
“Firestarter”
“Jurassic World: Dominion”

Worst Screen Couple
Colson Baker (aka Machine Gun Kelly) & Mod Sun, “Good Mourning”
Both Real Life Characters in the Fallacious White House Bedroom Scene, “Blonde”
Tom Hanks & His Latex-Laden Face (and Ludicrous Accent), “Elvis”
Andrew Dominik & His Issues with Women, “Blonde”
The Two “365 Days” Sequels (both Released in 2022)

Worst Director
Judd Apatow, “The Bubble”
Colson Baker (aka Machine Gun Kelly) & Mod Sun, “Good Mourning”
Andrew Dominik, “Blonde”
Daniel Espinosa, “Morbius”
Robert Zemeckis, “Disney’s Pinocchio”

Worst Screenplay
“Blonde” / Written for the Screen by Andrew Dominik, Adapted from the “Bio-Novel” by Joyce Carol Oates
“Disney’s Pinocchio” / Screenplay by Robert Zemeckis & Chris Weitz (Not Authorized by the Estate of Carlo Collodi)
“Good Mourning” / “Written” by Machine Gun Kelly & Mod Sun
“Jurassic World Dominion” / Screenplay by Emily Carmichael & Colin Treverrow,Story by Treverrow & Derek Connolly
“Morbius” / Screen Story and Screenplay by Matt Sazama & Burk Sharpless

#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 17 febbraio 2022

Film 2087 - The First Wives Club

Intro: Trovare un film da vedere insieme a Ciarán non è mai facile perché abbiamo gusti completamente differenti. Qualche sera fa, per riuscire a guardare qualcosa durante la cena, abbiamo fatto una specie di compromesso: un titolo un po' più commerciale del solito per lui, una pellicola già vista ma che adoro per me.

Film 2087: "The First Wives Club" (1996) di Hugh Wilson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: va bene essere giovani, ma non aver mai visto prima questo film secondo me è un crimine. Cast pazzesco (PAZ•ZE•SCO) capitanato dalla trinità profana composta da Diane Keaton, Bette Midler & Goldie Hawn, una storia tanto semplice quanto geniale (vendicarsi dei mariti che lasciano la prima moglie per una donna più giovane) e un risultato finale che è un piacere da seguire. E poi c'è Maggie Smith che fa Maggie Smith ancora più snob del solito. Come si può non amare?
Film 377 - Il club delle prime mogli
Film 459 - Il club delle prime mogli
Film 1789 - The First Wives Club
Film 2087 - The First Wives Club
Cast: Diane Keaton, Bette Midler, Goldie Hawn, Maggie Smith, Dan Hedaya, Bronson Pinchot, Marcia Gay Harden, Stockard Channing, Sarah Jessica Parker, Victor Garber, Eileen Heckart, Jennifer Dundas, Elizabeth Berkley, Timothy Olyphant, Rob Reiner, Ivana Trump, Heather Locklear, Lea DeLaria.
Box Office: $181 milioni
Vale o non vale: Divertente, iconico e con toni da commedia romantica (tra amiche), "The First Wives Club" è una di quelle pellicole che si guarda per stare bene e recuperare fiducia nel mondo. Non è un capolavoro, ci mancherebbe, ma c'è qualcosa di magico - sicuramente le tre protagoniste - che rende questo film un "peccato di gola" che non ci si stanca mai di commettere.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior colonna sonora.
Parola chiave: Suicidio.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 gennaio 2021

Film 1789 - The First Wives Club

Intro: Continuando a cavalcare l'onda dei cult anni '90, un altro film che Péroline non aveva visto e che andava necessariamente recuperato!
Film 1789: "The First Wives Club" (1996) di Hugh Wilson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: decisamente una delle pellicole più gustose da rivedere, "The First Wives Club" è la commedia perfetta per una serata tra amici, connubio di talento e risate che, a 25 anni dalla sua uscita nelle sale, funziona ancora straordinariamente. E la formula di questo eterno, magnetico successo porta il nome delle insuperabili Diane Keaton, Bette Midler e Goldie Hawn, un trio che funziona divinamente e fa la differenza in una pellicola che deve tutto alla loro immensa bravura. Per me un cult.
Film 377 - Il club delle prime mogli
Film 459 - Il club delle prime mogli
Film 1789 - The First Wives Club
Film 2087 - The First Wives Club
Cast: Diane Keaton, Bette Midler, Goldie Hawn, Maggie Smith, Sarah Jessica Parker, Dan Hedaya, Bronson Pinchot, Marcia Gay Harden, Stockard Channing, Victor Garber, Eileen Heckart, Timothy Olyphant, Ivana Trump, Heather Locklear, J. K. Simmons, Rob Reiner, Lea DeLaria.
Box Office: $181 milioni
Vale o non vale: "The First Wives Club" è una di quelle pellicole che non importa che momento sia, che occasione sia, cosa si stesse cercando: funziona sempre e funziona alla grande. Intramontabile.
Premi: Candidato all'Oscar per miglior colonna sonora (all'epoca ancora nella suddivisione musical o commedia).
Parola chiave: Younger women.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 22 gennaio 2021

Film 1783 - Poms

Intro: Dopo un'orda di sequel finalmente una storia originale...
Film 1783: "Poms" (2019) di Zara Hayes
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente mi aspettavo qualcosa di più da questo "Poms". Sulla scia di quel "Book Club" che silenziosamente ma inesorabilmente ha raccolto consensi ed incassi - rivelandosi un sorprendente sleeper hit (per quanto nemmeno "Book Club" sia un capolavoro) - questo film tenta di replicarne la formula di leggerezza e simpatia aggangiando un'idea bizzarra a un gruppo di personaggi altrettanto improbabili, ovvero un gruppo 70enni rinchiuse in una sorta di villaggio per la terza età. Le nuove amiche finiranno per rimettersi in gioco formando un gruppo di cheerleader che finirà ad esibirsi in una competizione locale contro tenneagers e professionisti. Uhm.
Diciamo che sulla carta la premessa di "Poms" poteva sembrare sufficientemente borderline da risultare efficace, ma la verità è che l'esecuzione è tutt'altro che memorabile, mancando di ritmo ed idee originali che vadano oltre alla trovata iniziale. Poi, per carità, il gruppo di anziane signore (capitanate da una Diane Keaton che ogni tanto dovrebbe leggere meglio i copioni) è anche simpatico e detiene una certa dose di adorabilità che tiene tutta la storia insieme, però il risultato finale è fiacco e posticcio e sembrerebbe più adatto a un prodotto televisivo piuttosto che un titolo da grande schermo. Mi sento inoltre di criticare l'eccessiva perfezione estetica generale, con una fotografia brillante e una correzione di colore che neanche un prodotto Netlix (o peggio ancora, un prodotto di Ryan Murphy per Netflix), il tutto per un risultato d'insieme fittizio a dir poco.
Cast: Diane Keaton, Jacki Weaver, Pam Grier, Celia Weston, Alisha Boe, Phyllis Somerville, Charlie Tahan, Bruce McGill, Rhea Perlman.
Box Office: $231.3 milioni
Vale o non vale: Onestamente ci sono commedie sulla terza età più riuscite. Il vero problema di questa pellicola è che la storia non riesce ad andare oltre la sua premessa iniziale perché - ed è un peccato dirlo - di fatto non ha nulla di nuovo da raccontare. Poi ovviamente vedere "Poms" di certo non procura alcun trauma psicologico, ma è un peccato vedere così platealmente sprecato il talento di un cast dotato.
Premi: /
Parola chiave: Club.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 novembre 2019

Film 1669 - Book Club

Intro: 3 premi Oscar e una candidata all'Oscar come protagoniste, un'idea di base simpatica e piccante per una commedia sulla terza età che promette non pochi momenti divertenti e disinvolti... Dovevo assolutamente vederlo!
Film 1669: "Book Club" (2018) di Bill Holderman
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: un inaspettato successo commerciale per una commedia che mette in prima linea quattro magnifiche protagoniste e il loro club del libro, per l'occasione inaspettatamente a tinte osé. A trainare questo "Book Club", infatti, è una trovata molto semplice: cosa succede quando quattro signore completamente diverse tra loro decidono di dedicarsi alla lettura delle avventure erotiche nientemeno che del Sig. Christian Grey?
Il pretesto è simpatico e Keaton, Fonda, Bergen e Steenburgen sono attrici meravigliose in grado di valorizzare la pellicola che, di per sé, è meno riuscita di quanto non mi sarei aspettato; in generale, comunque, il film funziona abbastanza bene e consegna al suo pubblico un prodotto divertente e, per una volta, incentrato su un gruppo di protagoniste tutto femminile e over 60, il tutto per un risultato finale non esilarante, ma in ogni caso piacevole.
Cast: Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen, Mary Steenburgen, Craig T. Nelson, Andy García, Don Johnson, Ed Begley Jr., Richard Dreyfuss, Alicia Silverstone.
Box Office: $104.4 milioni
Vale o non vale: Sicuramente un titolo che vale principalmente per il grande cast che porta sul grande schermo, un gruppo di attori che si mette in gioco e aggiunge valore al prodotto finale. Il pretesto comico è intrigante e parrebbe promettere scintille, anche se in realtà il film risulta meno brillante di quanto non appaia dal trailer. Detto questo, un prodotto simpatico e fresco che ricorda, ancora una volta, che la vita dopo i 60 anni continua.
Premi: /
Parola chiave: "Fifty Shades of Grey".

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 10 giugno 2019

Film 1609 - Morning Glory

Intro: Mi andava di rivedere qualcosa di leggero e mi sono ricordato di questa pellicola.
Film 1609: "Morning Glory" (2010) di Alex Proyas
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: Film 232 - Il buongiorno del mattino
Film 1609 - Morning Glory
Cast: Rachel McAdams, Harrison Ford, Diane Keaton, Patrick Wilson, Jeff Goldblum, Ty Burrell, 50 Cent, Bob Schieffer.
Box Office: $60 milioni
Vale o non vale: Il film è simpatico, ma niente di più. Buono per un momento spensierato e senza pretese e/o una vaga infarinatura sul mondo dell'informazione all'americana.
Premi: /
Parola chiave: Frittata.

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Bengi

mercoledì 1 maggio 2019

Film 1573 - Finding Dory

Intro: Dopo averlo visto la prima volta in italiano al cinema, ero curioso di recuperarlo in inglese (soprattutto per la gag con Licia Colò).
Film 1573: "Finding Dory" (2016) di Andrew Stanton
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: lo ricordavo divertente, anche se leggermente meno riuscito dell'originale Nemo. Questo film totalmente dedicato alla leggendaria Dory è simpatico, bellissimo da guardare e con molte idee, anche se in effetti niente batte "Alla ricerca di Nemo". Come protagonista Dory funziona e non stanca - il rischio c'era - e anche solo per questo la scommessa di Pixar e Disney è stata certamente vinta. E' mancata, però, una nomination all'Oscar. Poco male, l'incasso è stato stratosferico.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Cast: Ellen DeGeneres, Albert Brooks, Hayden Rolence, Ed O'Neill, Kaitlin Olson, Ty Burrell, Diane Keaton, Eugene Levy, Idris Elba, Dominic West, Andrew Stanton, Sigourney Weaver, Bill Hader, Kate McKinnon, Willem Dafoe, Allison Janney, Stephen Root.
Box Office: $1.029 miliardi
Vale o non vale: Simpatico e bellissimo da guardare, questo sequel/spin-off riflette perfettamente lo spirito del precedente, anche se non riesce a raggiungere lo stesso livello di perfezione. Film per tutta la famiglia, "Finding Dory" è assolutamente un'avventura perfetta per ogni occasione.
Premi: Candidato al BAFTA per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Purple shells.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 27 novembre 2017

Film 1444 - Baby Boom

Suggerito da Netflix, un film di cui ricordavo vagamente di aver intravisto da qualche parte la copertina...

Film 1444: "Baby Boom" (1987) di Charles Shyer
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Diane Keaton che per una volta non fa la nevrotica solitaria e triste, ma, invece, una piacente e sessualmente consapevole donna d'affari è una vera sorpresa in positivo. Per quanto gli outfit anni '80 e i capelli color cenere del caminetto non la aiutino proprio a ringiovanire, ci fa comunque una gran figura; se non ricordo male, non mi era ancora capitato di vederle recitare un ruolo del genere. Tutto il film è in pratica sulle sue spalle e l'attrice tiene perfettamente banco per le quasi 2 ore di durata del film.
La pellicola non è esattamente innovativa vista a 30 anni di distanza e ricorda una sorta di incrocio fra "Una donna in carriera" e "Tre scapoli e un bebè", per un risultato finale che è sì spassoso, ma troppo spesso fiabesco. Con bambini passati tramite azioni notarili, mangiarini gourmet per infanti che divengono bestsellers culinari e un'altalenante protagonista che credeva di sapere cosa volesse davvero dalla vita, ciò che "Baby Boom" ci racconta è che le donne possono essere chiunque esse vogliano, anche se alla fine Hollywood le costringe sempre ad avere in braccio figli, biberon e pannolini. Niente di male, oggi forse un'immagine obsoleta, probabilmente troppo semplicistica. Del resto non ha troppa importanza, qui siamo davanti a una commedia facile facile che scommette sul cosa potrebbe succedere se l'ultima delle irriducibili donne in carriera, sposata solo con il lavoro, dovesse mai trovarsi con un figlio dall'oggi al domani. Come vadano queste cose nei film lo sappiamo bene, nella vita vera chissà...
Ps. Candidato a 2 Golden Globes per Miglior film - commedia o musical e Miglior attrice protagonista.
Cast: Diane Keaton, Harold Ramis, Sam Wanamaker, Sam Shepard, James Spader, Pat Hingle, Britt Leach.
Box Office: $26,712,476
Consigli: Commedia facile facile che consegna alla Keaton il ruolo da protagonista e che lei sa gestire alla grande. Il film in sé è simpatico, anche se non indimenticabile, comunque piacevole per una serata spensierata.
Parola chiave: Pappe per bebè.

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Bengi

martedì 25 ottobre 2016

Film 1227 - Alla ricerca di Dory

Tanto atteso e pubblicizzato. Francamente ero molto, molto curioso di vedere questo film e capire se avrebbe o meno rovinato il mio ricordo del primo, fantastico e magico episodio...

Film 1227: "Alla ricerca di Dory" (2016) di Andrew Stanton, Angus MacLane
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Dory è Dory e di Dory ci si può solo innamorare. Ma "Alla ricerca di Dory" non è "Alla ricerca di Nemo" e per quanto il risultato finale sia di ottimo livello, il capolavoro che è stato il primo film non riesce qui a ripetersi. E francamente sarebbe stato straordinario il contrario.
Non fraintendetemi, questo sequel/spin-off è un film adatto a tutta la famiglia, godibile esempio di pellicola d'animazione che, pure, non raggiunge il perfetto risultato dell'originale, probabilmente anche perché più di 10 anni fa Nemo fu una vera rivela/rivolu-zione e il personaggio di Dory con lui. Un film su di lei comportava l'incognita di tutti i prodotti derivati da qualcosa di esistente e collaudato: funzionerà? Sì, sì, questa nuova ricerca funziona alla grande e diverte, mette in gioco numerosi nuovi personaggi simpatici (polpo in primis) e un'avventura strampalata che replica la formula del viaggio impossibile originale, regalando al pubblico di tutte le età esattamente ciò per cui si era recato in sala: spensieratezza, l'inconfondibile mancanza di memoria, una storia rassicurante, un mondo coloratissimo e una protagonista adorabilmente snervante.
In tutto questo, l'inevitabile paragone ci ricorda che Nemo sta a Dory come il primo film sta al suo seguito: la forza del pesciolino blu sta tutta nel suo passato di spalla, una verve regalatale dalla "gavetta" della prima pellicola che non credo sarebbe stata altrettanto efficace fosse mancato il primo, spassoso episodio. E' giusto così del resto, la costruzione del personaggio avviene per fasi e si arricchisce man mano che si raccontano nuove storie e si approfondisce la conoscenza. Quindi forza Dory! Del resto, la differenza tra primo e secondo sta anche nella possibilità di un seguito: è difficile pensare a un "Nemo 2", mentre è più che plausibile aspettarsi prima o poi un sequel di Dory, che ha un potenziale molto più sfruttabile. Insomma, il pesce pagliaccio diventerà la spalla in quanto la sua storia, la sua ricerca si è esaurita e il personaggio nevrotico e ansiogeno di Marvin non permette numerosi percorsi narrativi appetibili quanto l'incoscienza e la spensieratezza della pesciolina. Ecco, tra l'altro, perché il successo di questo spin-off era tanto importante (e c'è stato eccome!).
Dunque "Finding Dory" è un buon prodotto che riesce a riproporre le atmosfere originali oltre che ancorarsi ai punti di forza della sua protagonista - riuscendo ad evitare di trasformarne le amnesie croniche in gag usurata -, raccontando una nuova avventura simpatica e piacevole da seguire. Divertente credo che sia l'aggettivo che meglio descrive questo film. E il divertimento è esattamente quello che mi aspettavo da "Alla ricerca di Dory".
Ps. In italiano Carla Signoris fa di nuovo la magia e contribuisce a creare il personaggio Dory che tutti noi conosciamo e amiamo (in originale è Ellen DeGeneres la doppiatrice). Da segnalare l'ampia presenza vocale della mitica Licia Colò.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Cast: Ellen DeGeneres, Albert Brooks, Hayden Rolence, Ed O'Neill, Kaitlin Olson, Ty Burrell, Diane Keaton, Eugene Levy; (italiano) Carla Signoris, Luca Zingaretti, Licia Colò.
Box Office: $1.018 miliardi
Consigli: Coloratissimo, a tratti dolce a tratti spassoso, in grado di collegarsi egregiamente al suo predecessore, "Alla ricerca di Dory" è probabilmente il titolo d'animazione più atteso di quest'anno (e forse perfino di più). L'avventura non delude e il risultato finale è assolutamente godibile, mi azzarderei perfino a dire da non perdere. Perché anche se questa seconda ricerca non suscita quello "wow" che la prima aveva regalato, vale comunque la pena di immergersi in un mondo tanto piacevole e spensierato.
Parola chiave: Conchiglie.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 6 ottobre 2014

Film 781 - Mai così vicini

Curiosi di vederlo nonostante l'evidente inutilità...

Film 781: "Mai così vicini" (2014) di Rob Reiner
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Mai così vicini, ma anche mai così insipidi o privi di idee.
Classico prodotto americano di genere commedia romantica della terza età con l'attrice che più riescono a sfruttare in questo ruolo, ovvero Diane Keaton (che da "Tutto può succedere - Something's Gotta Give" e la nomination all'Oscar ha imboccato questa strada senza alcun ritegno o remora). Si aggiunge alla scia di attempati-un-po'-arrapati anche Michael Douglas, perfino lui ormai fan del genere (vedi "Last Vegas").
In questo calderone di superficialità e bellissimi sfondi - ah, gli Hamptons cosa non hanno creato! - si svolge una storia che non ha nulla di particolarmente interessante e non presenta alcun aspetto per cui volerla effettivamente seguire. Ogni personaggio è descritto esattamente come un milione di altri prima di lui in prodotti fotocopia tanto simili che si comincia a faticare a ricordarne i nomi e, ammetto, a più di un mese di distanza dalla visione di questa pellicola ho veramente faticato a capire di che film si trattasse quando ho scoperto dalla mia lista che tale "Mai così vicini" sarebbe stata la prossima recensione. Lo bollerei, quindi, come 'anonimo'.
Non brutto, non bello, il vero problema è che questa mediocrità patinata condita di buoni sentimenti e una rivalutazione dell'ultimo periodo della vita come ancora florido di opportunità, sentimenti e vestiti perfettamente lavati e stirar, è che il risultato è fine a se stesso. Nessuno ricorderà Douglas o Keaton per queste interpretazioni come nessuno ricorderà questo film. E allora perché farlo? Per i soldi, chiaro. Che non sono arrivati (30 milioni di dollari per produrlo). E allora che la prossima volta ci pensino su un attimino più approfonditamente.
Box Office: $22,405,801
Consigli: Innocuo esempio di cinema comico-romantico per la terza età, ovvero quando la speranza non demorde. Una fotografia candida e saturatissima nei colori, paesaggi così belli, sentimenti così puri, situazioni così nette da non risultare credibili. Salvo solo i momenti cabaret della Keaton, più che altro perché alla fine riesce sempre a farci una bella figura anche quando recita in queste inutilità cinematografiche.
Parola chiave: Amore. O buoni sentimenti. O famiglia. O tutto insieme.

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Bengi

mercoledì 2 ottobre 2013

Film 590 - The Big Wedding

La mia propensione naturale per la commedia patinata americana mi pone sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e potenzialmente bello da vedere. Questa pellicola era il perfetto specchietto per le allodole: tanti attori famosi, un matrimonio come macrotema e la plausibile speranza di qualche momento divertente. Big mistake.


Film 590: "The Big Wedding" (2013) di Justin Zackham
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Hanno scomodato praticamente chiunque per questa commedia romantica con tinte acido-trash-fintononconvenzionale e, nonostante l'evidente sforzo di rendere appetibile e commerciale il prodotto, l'operazione è stata fallimentare. Analizziamo il fallimento per punti:
A. 32 milioni di dollari per produrre "The Big Wedding", $35.770.721 di incasso mondiale (in Italia IMDb non sa pronosticare ancora una data d'uscita);
B. Robert De Niro (parzialmente, dopo il successo di "Il lato positivo - Silver Linings Playbook"), Diane Keaton, Katherine Heigl, Susan Sarandon, Robin Williams e Ben Barnes sono anni che non azzeccano un film che sia uno e nemmeno per sbaglio vedono un successo commerciale. Solo Amanda Seyfried al momento riesce ad assicurarsi ruoli in produzioni remunerative. Riunire tutti questi nomi insieme non ha aumentato l'appeal commerciale di questo film;
C. anche volendo soprassedere sui precedenti punti, durante la visione della pellicola si intuisce subito la furbata che sta alla base di questa storia: ci sono tutti gli elementi che teoricamente distruggerebbero i cliché della classica commedia romantica americana, ma in realtà non c'è alcun intento rivoluzionario, ma, al contrario, è tutta una semplice maschera di superficie che ricopre di fatto una realtà intuibilissima dal principio: "The Big Wedding" è una classica commedia romantica americana con lieto fine e morale. Solo è molto, molto più volgare.
La totale mancanza di idee che sta alla base di questa sceneggiatura viene biecamente celata dietro trovate di dubbio gusto che spaziano dal sessuale al bigotto, passando per uno sbandierato progressismo - già un altro film con la Keaton, "La neve nel cuore", si lanciava a spada tratta a difenderne i principi, finendo per risultare una gigantesca boiata inconcludente - che è di una deficienza disarmante.
Senza contare che, oltre al fallimentare tentativo di spacciarsi per non convenzionale, questa commedia non è praticamente mai divertente, ma, al contrario, spesso imbarazzante (vedi madre della sposa che durante la cerimonia si dichiara bisessuale ed interessata ad una cosa a tre con madre e matrigna dello sposo).
Oltre a questo inquietante scenario di incauti errori di giudizio, va anche detto che si tirano in ballo troppe questioni per una storia che si svolge nell'arco di un weekend, dove tra l'altro l'evento principale (il matrimonio) finisce per rivestire una parte minima di trama. Troppi personaggi danno poco respiro alle dinamiche famigliari, tanto che, per dire, non si scoprirà mai cos'ha fatto di così grave il marito di Lyla/Katherine Heigl da meritare di essere abbandonato (ma, tranquilli, se lo riprenderà nel finale. Perchè? Ma perché Lyla, che non poteva avere figli, rimane inaspettatamente incinta! Lo si capisce dalla seconda scena, ma ne abbiamo conferma solo quasi alla fine. Sopresona!).
Insomma, "The Big Wedding" doveva raccontare la storia di una famiglia moderna e anticonformista, dove ex marito e moglie fanno sesso per scongiurare di non provare più qualcosa l'uno per l'altra o dove nuova moglie ed ex moglie (un tempo migliori amiche) decidono di tornare amiche proprio nel finale dopo essersi odiate per anni. Di fatto, però, il risultato è ancora peggio della solita pellicola piena zeppa di cliché perché, nel tentativo di fuggirli, il risultato finale è un'accozzaglia caotica di situazioni al limite del nonsense e del cattivo gusto.
Consigli: Tra tutte le commedie romantiche carine che l'America abbia prodotto ("Crazy, Stupid, Love.", "Notting Hill", "Tutto può succedere - Something's Gotta Give", e tantissime altre), questa certamente non può esservi annoverata. Sinceramente molto deludente e tanto sboccata da risultarmi fastidiosa. Si può evitare.
Parola chiave: Segreti.

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Bengi

domenica 7 ottobre 2012

Film 459 - Il club delle prime mogli

Rivederlo è sempre un piacere, specialmente se in dvd su tv HD a schermo piatto...

Film 459: "Il club delle prime mogli" (1996) di Hugh Wilson
Visto: dalla tv di Bea
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Bea, Fra, Nora, Matteo, Alice, Sara
Pensieri: L'ultima volta che ho visto questa pellicola mi sembrava una vita fa, invece sono passati solo pochi mesi (era aprile). Un mondo di cose in mezzo che mi ha fatto sembrare un lasso di tempo tanto breve eterno quanto una vita intera.
Cambiata la compagnia - questa volta con tanti amici ritrovati - non cambia, però, la mia passione per questa pellicola ironica e divertente su tre magnifiche donne ex prime mogli di mariti ingrati e furbacchioni. Colonne portanti di questo "The First Wives Club" sono il trio Goldie Hawn, Bette Midler e Diane Keaton, una più diversa dell'altra eppure mix esplosivo di ilarità, fascino e comicità.
Certe chicche non solo rimangono cult, ma sono difficilissime da produrre di questi tempi, a quanto pare. Sempre bellissimo.
Ps. Nel cast anche Maggie Smith, Sarah Jessica Parker, Marcia Gay Harden e i camei di Heather Locklear e Ivana Trump.
Film 377 - Il club delle prime mogli
Film 459 - Il club delle prime mogli
Film 1789 - The First Wives Club
Film 2087 - The First Wives Club
Consigli: Sempre divertente e godibile, una commedia con una trama e non stupida, ma che si prende il lusso di scherzare su un tema che, sicuramente, per molte è decisamente... fastidioso!
Parola chiave: Suicidio.

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Bengi

lunedì 9 aprile 2012

Film 377 - Il club delle prime mogli

Iniziare la gente ai grandi classici della commedia americana è sempre un piacere!

Film 377: "Il club delle prime mogli" (1996) di Hugh Wilson
Visto: dal computer di Marco
Lingua: italiano
Compagnia: Marco (Mi)
Pensieri: Piccoli capolavori della commedia USA a volte ritornano. Sì, ho scritto proprio capolavoro.
Lo so, per carità, che questo è un classico esempio del prodotto medio americano, ma non dimentichiamoci che, al momento, tale prodotto è solitamente accostabile ad un qualunque videogioco in commercio. La commedia strizza sempre più l'occhio al sessuale a tutti i costi, le attrici che circolano sono sempre le solite (oppure giungono dalle serie tv e molti divi del cinema fuggono, al contrario, verso il piccolo schermo), la mediocrità delle sceneggiature è tanto comune da averci lobotomizzato. E, allora, in quest'ottica "The First Wives Club" è uno dei classici inossidabili e sempre divertenti della commedia scacciapensieri americana, oggi a mio avviso in grande declino. Per questo è stato un piacere rispolverarlo.
Capace di concentrare l'attenzione su donne ormai non più giovanissime e di saperne cogliere il potenziale proprio quando tutto pare fallire (i tre matrimoni delle scoppiettanti Goldie Hawn, Bette Midler e Diane Keaton, infatti, sono giunti al termine), questo film tratta il lutto, la vera amicizia e la rivincita in maniera simpatica, divertente e non volgare. Poi è bello che sia una rivincita e non una vendetta. E poi si sfruttano le capacità delle tre donne, non si sfruttano sesso o mezzucci per ottenere la soddisfazione cercata, il che mi trova sempre piuttosto a favore. Non per una questione moralista, ma perchè evidenziare il potenziale di un personaggio che sa riscattarsi rimboccandosi le maniche da molta più soddisfazione anche allo spettatore che segue la storia ed intuisce un vero lavoro di crescita ricercato da chi ha scritto l'opera, perfino in un caso semplice e volutamente divertito come questo.
Ottimo, non c'è che dire, il cast con, in primis, le tre grandissime attrici. Di contorno troviamo certi nomi piuttosto conosciuti: da Sarah Jessica Parker a Maggie Smith, da Marcia Gay Harden a Stephen "Reverendo Camden" Collins. Con 4 premi Oscar nel cast, le guest Heather Locklear e Ivana Trump e uno sceneggiatore che, tra i suoi titoli più famosi ha "Fiori d'acciaio", si capisce perchè il film abbia ottenuto così tanto successo ($181,490,000 di incasso in tutto il mondo e una nomination all'Oscar per la colonna sonora).
Film 377 - Il club delle prime mogli
Film 459 - Il club delle prime mogli
Film 1789 - The First Wives Club
Film 2087 - The First Wives Club
Consigli: Un titolo assolutamente imperdibile e, se mancante, da recuperare! Grandissimo cast e film davvero divertente e piacevole!
Parola chiave: Rivincita.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 18 marzo 2011

Film 232 - Il buongiorno del mattino

Primo film da influenzato. Primo film di una lunga serie di attività casalinghe forzate...


Film 232: "Il buongiorno del mattino" (2010) di Roger Michell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sorpresina piacevole piacevole da 'coma' febbrile, questo "Morning Glory" di Roger Michell (unico film davvero famoso: "Notting Hill") mi è decisamente molto piaciuto!
Rachel McAdams sempre all'altezza di ogni ruolo, in questa commedia sul mondo della tv se la cava veramente bene. Interessante l'approfondimento - non sempre molto trattato - della figura professionale del produttore televisivo e del mondo della tv americana in generale. La rappresentazione proposta dal film non è banalmente superficiale come ci si potrebbe aspettare da un film di largo consumo, ma, al contrario, presenta spunti interessanti: il gossip come trainante principale per ottenere ascolti; l'abbassamento della cultura in generale nel mondo della tv; la non sempre facile convivenza tra giornalismo e informazione generalista. Nonostante di primo acchito qualcuno di questi temi possa sembrare già sentito (o visto), assicuro che il modo di trattare le tematiche in questo film è piuttosto originale. Niente retorica su quanto sia triste che la gente in tv segua solo stupidaggini, ma un'abbastanza lucida presa di coscienza della cosa in sé.
I contorni della trama, tipicamente da commedia, ovviamente non hanno nulla di nuovo (lei vive per il lavoro, sbaglia tutto con gli uomini, incontra quello giusto, il lavoro prende una buona piega), ma il tutto è condito in maniera piacevole e pulita.
Bene Harrison Ford, davvero burbero e scortese, perfetto nel suo ruolo. Diane Keaton quasi da cameo, intercambiabile con qualsiasi altra attrice coetanea e meno capace. Più che altro il suo buon nome (ormai sciupato da scelte cinematografiche infelici quali "La neve nel cuore" sempre con la McAdams, "Mamma ho perso il lavoro", "Perché te lo dice mamma") era buono da inserire nel poster per attirare fan nostalgici. Non recita male, per carità, ma una che ha lavorato con Coppola e Allen in questo ruolo è veramente sprecata... Bene Patrick Wilson ("The A-Team", "Angels in America"), bisteccone americano di turno perfetto per il ruolo. Cameo di Jeff Goldblum ("La mosca", "Jurassic Park").
Insomma, un film scaccia pensieri (o nel mio caso febbre) davvero carino che non mi aspettavo avrei tanto apprezzato.
Film 232 - Il buongiorno del mattino
Film 1609 - Morning Glory
Consigli: Da non perdere davvero. Per una piacevole serata da soli o in compagnia è decisamente una scelta azzeccata. Sorpresa!
Parola chiave: Lavoro.

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Bengi