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sabato 5 febbraio 2022

Film 2084 - Star Trek Into Darkness

Intro: E' ancora il primo di gennaio e noi siamo ancora sul divano letto a guardare film e smangiucchiare snack. Ci voleva un altro film, ci voleva qualcosa di facile, ma di buon intrattenimento. E anche se Karen non aveva mai seguito questa saga prima, l'abbiamo convinta a darle una chance.

Film 2084: "Star Trek Into Darkness" (2013) di J.J. Abrams
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: premesso che non ho mai visto gli originali, devo dire che questi episodi moderni della saga cinematografica di "Star Trek" non sono niente male e questo secondo è certamente il mio preferito. Cumberbatch è un grande cattivo e il trio Pine, Quinto, Saldana funziona davvero bene. Un po' di nudità gratuita da parte di Alice Eve - che poi non è certo colpa sua se il copione lo richiedeva - ci ricorda quanto questo titolo, per quanto ancora perfettamente fruibile, appartenga a un contesto differente. Detto ciò, "Star Trek Into Darkness" grande avventura cinematografica con ottime scene d'azione, un cast perfetto e musiche fantastiche. La scena di apertura (quella con l'USS Enterprise sommersa, per capirsi) è esteticamente bellissima.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Cast: John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Karl Urban, Peter Weller, Anton Yelchin.
Box Office: $467.4 milioni
Vale o non vale: Per me un grande esempio di sci-fi, nonché di tentativo riuscito di rinvigorire un franchise del passato. Esteticamente piacevole, narrato con la giusta dose di tensione e con un grande cattivo, "Star Trek Into Darkness" è un ottimo sequel, onestamente anche migliore del primo "Star Trek".
Premi: Candidato agli Oscar e ai BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Torpedos.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 27 aprile 2020

Film 1697 - Thor: Ragnarok

Intro: Alla ricerca di qualcosa di leggero e divertente da guardare, mi è tornata voglia di vedere questo film che avevo particolarmente gradito.
Film 1697: "Thor: Ragnarok" (2017) di Taika Waititi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Greg
In sintesi: simpatico e divertentissimo, con un perfetto piglio retrò e un Chris Hemsworth sempre più perfetto nel ruolo, "Ragnarok" è assolutamente il capitolo più riuscito della trilogia su Thor grazie anche alla sapiente (e rinfrescante) mano del novello premio Oscar Taika Waititi. Niente da dire, il film funziona su tutti i livelli e lascia sperare il che il prossimo "Thor: Love and Thunder" sarà altrettanto ben bilanciato e spettacolare.
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
Film 1697 - Thor: Ragnarok
Cast: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo, Anthony Hopkins, Tadanobu Asano, Ray Stevenson, Zachary Levi, Benedict Cumberbatch.
Box Office: $854 milioni
Vale o non vale: Uno tra i miei Marvel preferiti, questo "Thor 3" riesce a ringiovanire il filone legato al dio del tuono, efficace nel contesto "Avengers", ma meno riuscito quando lasciato come protagonista. Un grande riscatto.
Premi: /
Parola chiave: Famiglia.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 30 novembre 2017

Film 1447 - Thor: Ragnarok

Neanche il tempo di farla arrivare qui in Australia che subito ho portato mia cugina al cinema. Nel giorno degli sconti, ovviamente!

Film 1447: "Thor: Ragnarok" (2017) di Taika Waititi
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Francy
Pensieri: Il franchise del dio del tuono ha preso un'ottima piega, sfornando con il terzo capitolo della saga il migliore prodotto fino ad ora. Questo terzo episodio è simpatico e divertente, estremamente colorato e con la giusta attitudine da "bad ass" che finora ha portato decisamente fortuna alla Marvel. Ovviamente gran parte del merito va, oltre che alla sceneggiatura, ad un sempre più giocosamente in parte Hemsworth, che qui porta il suo personaggio su tonalità simili più a quelle di Tony Stark che a quelle del primo serissimo "Thor". Molto meglio così a dire il vero, il nuovo spirito divertito giova a tutto l'insieme e riesce nell'impresa di migliorare un prodotto fino ad oggi altrimenti un po' troppo vecchio stampo, anche se in generale assolutamente godibile.
Abbracciata quindi l'anima dark di Loki (Tom Hiddleston), salutati tutti i personaggi delle precedenti puntate compreso papà Odino (Anthony Hopkins), ora il nuovo Thor cerca il suo posto nel mondo all'interno della galassia (Marvel) riuscendo in definitiva a ritagliarsi il giusto spazio che si merita.
Insomma, "Ragnarok" è un prodotto che funziona e intrattiene alla grande, capace di raccontare una bella avventura e portare il suo protagonista verso il suo nuovo destino oltre Asgard. Gli effetti speciali sono come al solito spettacolari e, bisogna dirlo, gran parte del divertimento di questo capitolo consiste nel guardare la magnifica performance di Cate Blanchett, qui nei panni della perfida sorella antagonista Hela. Inutile dire che anche in questa occasione l'attrice sia in grado di costruire il suo personaggio in maniera superba; inoltre qui la Blanchett ritrova Karl Urban, suo compagno di set ne "Il Signore degli Anelli". Altri nuovi acquisti sono Jeff Goldblum - sempre bravo a fare lo strambo - e Tessa Thompson nel ruolo di una valchiria che ha perso la fiducia nel popolo asgardiano. Dalla casa madre Marvel hanno mandato anche Mark Ruffalo e Benedict Cumberbatch a riprendere i loro rispettivi ruoli di Hulk e Doctor Strange e, per non farci mancare proprio niente, tra i camei illustri troviamo quelli di Matt Damon, Sam Neill e Luke Hemsworth. Insomma, come al solito non manca il cast stellare tra protagonisti e comparsate di serie A.
La colonna sonora, poi, è particolarmente trascinante e, accostata ad un montaggio che fa spesso uso del slow-motion, crea un maggiore effetto epico che detto fra noi ci sta alla grande.
Nell'insieme il film funziona davvero bene e alza la posta in gioco per i futuri titoli che coinvolgeranno il dio nordico. Non ci resta che aspettare di ritrovarlo - a breve nuovamente con gli Avengers in "Infinity War" (25 aprile 2018) - e sperare per un nuovo, piacevolissimo intrattenimento cinematografico da supereroe. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Cast: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo, Anthony Hopkins, Benedict Cumberbatch, Rachel House, Tadanobu Asano, Ray Stevenson, Zachary Levi, Matt Damon, Sam Neill, Luke Hemsworth.
Box Office: $793.6 milioni (ad oggi)
Consigli: Spassoso e divertente, compiaciuto quel tanto che basta, ricolmo di tonalità anni '80, "Thor: Ragnarok" è uno di quei rari esempi che testimoniano come si possa continuare a migliorare un prodotto man mano che lo si porta avanti, facendolo evolvere. Thor era un personaggio a tratti borioso, molto statico e, con il tempo e l'aiuto degli Avengers, è riuscito a rendersi più accattivante e sfrontatamente simpatico, tanto che il Thor di questo terzo capitolo è certamente il migliore visto finora. E se si è fan, non ci si può davvero permettere il lusso di perderselo.
Parola chiave: Contest of Champions.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 17 agosto 2017

Film 1398 - Star Trek Beyond

Era da un po' che avevo voglia di rivedere questo film, soprattutto da quando Sky Go lo aveva messo a disposizione nella sua piattaforma. Quando finalmente mi sono deciso, la delusione: talmente scadente il servizio che ho dovuto ripiegare sullo streaming piratato. Rendiamoci conto...

Film 1398: "Star Trek Beyond" (2016) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Di base il film mi è piaciuto, anche se ho avuto di nuovo la sensazione che si trattasse più di un prodotto collaterale - non voglio dire da cassetta - che di un progetto cinematografico da 185 milioni di budget. Che, per carità, a livello tecnico si sentono tutti, ma quando penso a trama e cattivo di turno, rimango un pelo interdetto. La storia funziona, sia chiaro, ma si tirano in ballo troppe cose e dato che già i personaggi della saga non sono pochi, forse evitare sovraccarico non sarebbe stata un'idea malvagia. Inoltre il nemico di questo terzo "Star Trek" non è niente di che, non resta impresso e mi è parso pure uno spreco utilizzare il talento di Idris Elba per una parte così in camuffa.
A parte questo, trattandosi del sequel numero due direi che la situazione qui è ancora alquanto felice, riuscendo a consegnare un prodotto divertente e dinamico, bello da seguire e vedere, sufficientemente d'azione nonostante l'evidente anima sci-fi. Quindi, al di là del destino che la saga dovrà fronteggiare - l'incasso flop non ha giovato -, il risultato finale è ancora sufficientemente buono da non far rimpiangere i precedente due (bei) capitoli.
Ps. Candidato all'Oscar 2017 per il miglior trucco.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Cast: John Cho, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Zoë Saldana, Karl Urban, Anton Yelchin, Idris Elba.
Box Office: $343.5 milioni
Consigli: Si vede bene anche senza conoscere per filo e per segno la storia (sia televisiva che cinematografica) della USS Enterprise. Il film è simpatico, molto colorato, ricco di avventura e toni spensierati, perfetto per una serata di disimpegno ben architettato. Poi, potendo e volendo, recuperare anche i precedenti film di certo non fa male.
Parola chiave: Vendetta.

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Bengi

mercoledì 5 ottobre 2016

Film 1221 - Il drago invisibile

In tutta onestà ero davvero curioso di vedere questo film, nonostante non ricadessi esattamente nel target cui è destinato...

Film 1221: "Il drago invisibile" (2016) di David Lowery
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ramake di "Elliott, il drago invisibile" del 1977, questo "Pete's Dragon" soddisfa lo spettatore moderno grazie ad efficaci effetti speciali e una fiaba che tutto sommato è godibile.
Il succo è questo: il giovane Pete (Oakes Fegley) rimane orfano e si perde nella foresta, dove gli capita di incontrare un drago, capce di rendersi invisibile, che lo alleva. Ritrovato anni dopo in uno stato che si può eufemisticamente definire brado, Pete deve affrontare il solito problema di tutte le fiabe con morale, ovvero la smania di ricchezza/potere/fama degli uomini. Il povero drago, infatti, verrà catturato, rischiando così di divenire attrazione da circo. Concorreranno in molti ad aiutare Pete e il suo amico, prima fra tutti Grace (Bryce Dallas Howard).
"Il drago invisibile" è, quindi, un ottimo esempio di prodotto per bambini e ragazzi, una storia dolce, costruttiva e perfettamente realizzata dalla Disney, che ha preso in mano un progetto sulla carta non esattamente dal successo sicuro. Il precedente film basato su questa storia non era stato esattamente un clamoroso successo commerciale e, in ogni caso, si tratta di una pellicola di 40 anni fa. Si trattava, dunque, di svecchiare un'idea precedentemente realizzata alla "Mary Poppins" e ricontestualizzarla nel 2016: no musica e no disegni, ma solidi effetti computerizzati e una storia pazzesca e al contempo credibile. La missione è compiuta e anche se in effetti l'incasso non è stato nemmeno questa volta esaltante (ci sono voluti 65 milioni di dollari per produrlo), le ottime recensioni e la buona tenuta al box-office americano settimana dopo settimana hanno, di fatto, permesso di poter parlare di un'operazione comunque di successo.
Aspetti economici a parte, "Il drago invisibile" è un piacevole prodotto per tutta la famiglia, simpatico e ben fatto, mai volgare e con un cast di un certo livello (c'è anche Robert Redford!), per un risultato finale assolutamente soddisfacente.
Cast: Bryce Dallas Howard, Oakes Fegley, Wes Bentley, Karl Urban, Oona Laurence, Robert Redford.
Box Office: 127.7 milioni
Consigli: Una pellicola perfetta per tutta la famiglia, adatta a un momento di tranquillità. Ben girato ed esteticamente bello da vedere.
Parola chiave: Amicizia.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 22 agosto 2016

Film 1198 - Star Trek Beyond

Primo film in assoluto visto in una sala IMAX. Per la precisione presso il BFI IMAX di Londra (South Bank district). La svolta.

Film 1198: "Star Trek Beyond" (2016) di Justin Lin
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Che cos'è il 3D senza lo schermo più grande d'Europa (così parlò la commessa)? E che cosa sarebbe stato di "Star Trek Beyond" senza che lo avessimo visto all'IMAX?
Scherzi a parte, mi trovo per la prima volta a confrontarmi con un'esperienza visiva che fa davvero la differenza e non posso fare a meno di pensare che, nel caso anche di brutti titoli (però ricolmi di effetti speciali), parte del giudizio non possa che essere positivamente influenzato dalla visione spettacolare che i 20m x 26m di schermo consentono, in collaborazione con un impianto sonoro da brividi e, ovviamente, della tridimensionalità. Dunque vale forse la pena di spendere 20£ per godere di un'esperienza altrimenti impossibile al cinema tradizionale anche quando la pellicola lascia a desiderare? Sicuramente una possibilità gliela sì da più volentieri. Fortunatamente, comunque, non è questo il caso.
"Star Trek Beyond" è, infatti, un buon terzo capitolo, che lo si veda presso un IMAX o meno. L'avventura del multietnico gruppo della USS Enterprise è anche questa volta ricca d'azione e colpi di scena oltre che naturalmente una tendenza alla distruzione ed esplosione piuttosto peculiare. Manca, forse, un cattivo degno di nota, incisivo quanto mostruosamente orrendo. Se, infatti, l'antagonista in carica Krall (Elba) è particolarmente brutto, non si può dire che la sua cattiveria sia direttamente proporzionale al suo aspetto. Pur carico del necessario piano di annientamento e caos, questo personaggio un po' fallisce nel generare la giusta dose di cattiveria e terrore.
Il trio Kirk-Spock-Uhura - a cui qui si aggiunge la presenza più marcata rispetto ai precedenti episodi del dottore e Scotty - è sempre piacevole da seguire e le performance del cast sono conformi e ben strutturate, confermando l'impressione che, negli anni '00, siano Pine, Quinto e Saldana i depositari dell'anima dei personaggi che interpretano e che la scelta del cast abbia portato ottimi frutti.
Sul fronte del risultato finale la saga, che giunge qui al suo terzo capitolo dell'era del reboot, confeziona per lo spettatore un'avventura certamente adrenalinica e vagamente nostalgica - il film è dedicato ai due attori recentemente scomparsi Leonard Nimoy e Anton Yelchin - capace di non tradire la strada intrapresa coi due precedenti titoli, pur facendo procedere la storia verso nuovi lidi, anche se la sensazione rispetto a questo episodio è che sia più una storia di passaggio che non un capitolo in grado di mantenersi in piedi da solo con le proprie gambe. Non so se questa mia sensazione sia condivisa, di certo è eloquente che il risultato del box-office sia ad oggi così basso a fronte di una spesa di 185 milioni di dollari che è, sì, in linea con il budget del precedente "Into Darkness - Star Trek", ma rispetto al quale l'incasso mondiale è dimezzato. Con la saga che passa dalla mano di J.J. Abrams - che rimane nello spazio, ma abbandona per la più fortunata "Star Wars" - a quella di Lin (che ha diretto vari "Fast & Furious") e una eco mediatica che non ha suscitato particolari isterie di massa, l'impressione è che la pellicola, pure accolta con i favori della critica, non abbia lasciato sbalorditi i fan e il pubblico in generale durante un'estate 2016 che continua a far piangere il botteghino. "Star Trek 3" è, insomma, un film piacevole oltre che, diciamolo pure, un flop. Per citare Inquisitr: "In order for Paramount Pictures to pretty much break even, the movie would have to make somewhere between $340-350 million. That number is quite possible, but J.J. Abrams and the studio were really hoping for something other than just making their money back on a budget of $185 million."
Dunque sì, "Star Trek Beyond" è stato una piacevole sorpresa per me che di questo terzo capitolo pensavo già male ancora prima di vederne il trailer, ma resto perplesso di fronte a un tale rifiuto del pubblico, pur non rimanendo io per primo immune alle problematiche evidenziate da un franchise sempre stato più debole rispetto ad altri che, a distanza di decenni, si dimostrano ancora particolarmente efficaci. La colpa non è tanto della pellicola, che è ben scritta, piacevole, divertente e ovviamente di grande intrattenimento; forse semplicemente il timing è stato sbagliato. C'era bisogno di un terzo capitolo di "Star Trek" a 8 mesi dall'uscita in sala di quel colossale successo che è stato il reboot di "Star Wars" e che ora prevede di rilanciarsi addirittura attraverso sequel e spin-off? Era il caso di affidargli un budget così alto, quando il precedente capitolo non era riuscito nemmeno a raggiungere quota 500milioni di incasso? Forse no, in tutta sincerità. "Star Trek" è sempre stato il franchise più debole, è inutile nasconderlo e non c'è nulla di male a dirlo o pensarlo. Il lavoro che è stato fatto per rilanciare il filone è grandioso e ha avvicinato milioni di persone (me compreso) a una bella storia che ha ancora molto da dire, ma forse non in questi termini, non ora. Mi spiego brevemente, per concludere: non siamo di fronte a una saga in grado ancora di richiamare un pubblico vasto e generico. "Star Trek" è tutt'ora visto, diversamente da "Star Wars", come un titolo per veri fanatici, una storia che vive ancora del riflesso della saga televisiva e fatica a riciclarsi per il pubblico moderno. Non la penso così, ovviamente, ma la sensazione è che chi non si avvicini a questo prodotto lo faccia anche perché è risaputo che si tratti di un articolo che gratifica i fan anche attraverso gli omaggi al passato: con 13 film all'attivo spalmati su un arco temporale di quasi 40 anni (e diciamocelo, non tutti di ottima qualità), potrebbe sembrare ostico l'approcciarsi a questo franchise, soprattutto partendo dall'ultimo capitolo in ordine di uscita cinematografica. Senza contare che si tratta comunque di un titolo di fantascienza, un genere che risaputamente richiama una parte selezionata di pubblico.
Perfettamente conscio di non aver esaurito la questione, chiudo qui in ogni caso. "Star Trek Beyond" è un terzo capitolo soddisfacente, una pellicola capace di grande spettacolarità e una buona dose di divertimento e, in definitiva, un prodotto che mi ha sorpreso in positivo. Non tradisce i due precedenti titoli e, anzi, è piuttosto in armonia con la saga. Promosso, con o senza IMAX + 3D.
Ps. La sceneggiatura è stata scritta, tra gli altri da Simon Pegg, che qui interpreta Scotty; J.J. Abrams, invece, produce.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Cast: John Cho, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Karl Urban, Anton Yelchin, Idris Elba, Sofia Boutella.
Box Office: $231.1 milioni
Consigli: Chiaramente ha più senso vederlo se si conoscono almeno i due precedenti capitoli, anche se, come ha dimostrato Poe accompagnandomi, non è necessario conoscere tutti i dettagli delle storie precedenti per arrivare a comprendere (ma è certamente meglio conoscere almeno l'inglese se lo si vede in lingua originale) e interessarsi al franchise. Chi ha apprezzato i precedenti, chi ama il genere di fantascienza e in generale le avventure nello spazio, non potrà perderselo. Checché ne dica il risultato del botteghino, un buon sequel.
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Parola chiave: Abronath.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 29 aprile 2015

Film 909 - The Loft

In Italia non ha una data d'uscita, così appena è stato disponibile ho recuperato questo titolo in inglese.

Film 909: "The Loft" (2014) di Erik Van Looy
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Avevo visto le foto dalla première e mi era rimasta la curiosità relativamente a questo film che presenta un cast piuttosto interessante. I cinque protagonisti di "The Loft", infatti, sono tutti piuttosto famosi, chi per un motivo chi per un altro, e - scopro con la visione - sono accompagnati da dolci metà di fiction altrettanto conosciute: Karl Urban, James Marsden, Wentworth Miller, Eric Stonestreet e Matthias Schoenaerts sono i 5 furbetti che comprano il loft del titolo, per andarci a fare i loro porci comodi (letteralmente) all'insaputa delle mogli con un po' la chiunque (e tra le tante signore, le più conosciute sono Isabel Lucas, Rachael Taylor, Rhona Mitra e Margarita Levieva). Ecco, appena ho cominciato a seguire la storia mi sono subito lasciato conquistare dal ricco cast di dimenticati-da-Dio-alla-ribalta, per un prodotto che mi prometteva qualcosa di erotico/trash assolutamente imperdibile. E, da questo punto di vista, devo dire che tutta l'operazione ha funzionato.
Lasciando da parte l'imbarazzo di sentire Eric Stonestreet (il Cameron di "Modern Family") parlare di scopate, devo dire infatti che "The Loft" mi ha soddisfatto, giusto mix di thriller, colpi di scena, voyeurismo dei poveri e operazione commerciale di serie B: tutto esattamente conforme alle mie aspettative.
La storia ruota intorno a questo loft, camera dei segreti, alcova del piacere maschile dove i 5 signori detentori delle uniche cinque chiavi si rifugiano per incontri biblici con chi gli aggrada. L'inghippo si crea quando una bella bionda viene trovata nuda e morta nel letto all'interno dell'appartamento, mettendo in allarme i cinque che accorrono per capire cosa possa essere successo e come fare per tentare di uscirne. Inutile dire che non pochi misteri ed intrighi si celano dietro tutta la faccenda e non mancheranno le sorprese.
Insomma, per essere una produzione a basso budget (14 milioni di dollari) che racconta una storia che praticamente si svolge in un loft, il risultato finale è assolutamente migliore di quello che mai mi sarei aspettato. E' chiaro che parliamo di un titolo becero, una storia sporca di sesso e tradimenti, una visione assolutamente maschilista del sesso e della donna, dialoghi facili facili e temi portanti che sono sciocchezze, eppure se si sta cercando qualcosa di sexy e di intrattenimento, questo titolo ha le carte in regola per funzionare. Il che mi ha stupito.
Box Office: $7.9 milioni
Consigli: Thriller erotico con cast di star e starlette in grande spolvero, questo "The Loft" è una piccola chicca delle sciocchezze cinematografiche a tinte relativamente rosse. Curioso che con tutto il testosterone richiesto dalla trama, due attori su cinque siano gay (Miller e Stonestreet). A parte questo, che non c'entra nulla, la pellicola ha un suo perché all'interno dell'ottica del prodotto facile che può andare bene per una serata senza pretese e, ammettiamolo, con un po' di pepe.
Parola chiave: Chiave.

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Bengi

giovedì 27 novembre 2014

Film 825 - Into Darkness - Star Trek

Già che avevamo visto il primo...

Film 825: "Into Darkness - Star Trek" (2013) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Come il primo, anche questo "Star Trek Into Darkness" è sempre piacevole da rivedere!
A tutti gli attori principali che riprendono i loro ruoli (Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana in testa) si aggiunge il recentemente fresco di Emmy Benedict Cumberbatch nei panni del cattivissimo e quasi indistruttibile Khan, macchina da guerra assetata di vendetta.
Forse un po' meno avventuroso e coinvolgente del primo, questo secondo "Star Trek" diretto da J.J. Abrams è comunque un ottimo prodotto sci-fi nonché degno successore del primo capitolo di questa rinnovata saga. Ricordo che quando lo vidi al cinema ci rimasi un po' male perché mi aspettavo di uscire elettrizzato come era stato per "Star Trek" e così non era stato; nel tempo e con il ripetersi delle visioni posso dire che, comunque, l'ho assolutamente rivalutato. Vedremo cosa accadrà con il terzo episodio previsto nel 2016!
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Box Office: $467,381,584
Consigli: Piacevole da vedere anche come pellicola isolata, anche se chiaramente sarebbe meglio farlo seguire al capitolo introduttivo (soprattutto in vista del prossimo film). "Into Darkness - Star Trek" è assolutamente una bella avventura dell'Enterprise riveduta e corretta dal Signor Abrams, uno che in quanto a rilanciare e svecchiare qualcosa è piuttosto abile. Effetti speciali da urlo (una nomination all'Oscar), cast perfettamente adatto e capace, una storia intrigante e di intrattenimento. Perfetto blockbuster!
Parola chiave: Ammiraglio Marcus.

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Bengi

Film 824 - Star Trek

Ogni tanto un titolo fantasy da rivedere è quello che ci vuole!

Film 824: "Star Trek" (2009) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Gli "Star Trek" firmati J.J. Abrams sono sempre piacevolissimi da rivedere, io non mi stanco mai. Questo primo approccio del regista con i tanti mondi della galassia del famosissimo franchise è per me sempre un grande avventura, ben scritta e realizzata perfettamente. Effetti speciali magnifici per una storia intricata abbastanza da interessare lo spettatore per tutta la durata dei 127 minuti di pellicola. Ottima, anche, la scelta degli attori protagonisti, soprattutto Chris Pine e Zachary Quinto che sono un inedito duo sullo schermo in grado già da questo primo episodio di non far minimamente rimpiangere gli originali (che poi un originale c'è: Leonard Nimoy). Oltre a loro una marea di personaggi spalla tutti più o meno famosi (Simon Pegg, Eric Bana, Zoe Saldana, Karl Urban, John Cho, Anton Yelchin, Jennifer Morrison) tra cui spiccano Winona Ryder e nientemeno che il futuro "Thor" Chris Hemsworth.
Per una serata all'insegna della fantascienza, per sentirsi un po' nerd eccitati dalle avventure nello spazio della Enterprise, per rinfrescarsi la memoria su come Abrams abbia fatto a coniugare nella storia il paradosso dello Spock del presente e quello del futuro... questo primo "Star Trek" degli anni zero è sempre un'ottima scelta! Ps. Un Oscar per il Miglior trucco.

Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Box Office: $385,494,555
Consigli: Come se la saga di Star Trek fosse servita da trampolino di lancio, J.J. Abrams si appresta a tornare sul grande schermo nel 2015 con nientemeno che "Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza". Ormai sembrerebbe essere diventato la speranza di chi desideri dare nuova linfa a un vecchio franchise per riattualizzarlo ai giorni nostri. Così, dopo "Star Trek", "Star Wars" sembra il passaggio naturale per il creatore di "Lost" e "Alias" che abbandonerà, così, la regia del terzo capitolo di questa saga (che passerà nelle mani di Roberto Orci, nei primi due capitoli sceneggiatore e produttore). In particolare il primo episodio, come si diceva sopra, è sempre piuttosto bello da rivedere, sia per la trama più che soddisfacente, sia per l'ottima realizzazione e i magnetici protagonisti, ognuno dei quali in grado di lasciare un'impressione precisa sullo spettatore non importa quanto spazio la storia gli conceda. Sarà bello rivederli nel successivo "Into Darkness - Star Trek"!
Parola chiave: Materia Rossa.

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venerdì 10 ottobre 2014

Film 786 - The Bourne Supremacy

Cena casalinga e filetto sul divano. Relax da Costa Azzurra.

Film 786: "The Bourne Supremacy" (2004) di Paul Greengrass
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Bourne non è Bond. Non c'è niente da fare. Non ha stile, non ha charme e non ha, chiaramente, tempo per curare questi due aspetti. Per questo motivo, a mio avviso, Bourne non ha fascino. Non è assolutamente colpa di Matt Damon che, anzi, è perfettamente in parte e ha il physique du rôle per interpretare l'ex superagente segreto, sta di fatto che questo aspetto mancante guasta il risultato finale a tutta la trilogia (con Damon). Senza contare il fatto che la titolazione identica per tutte le pellicole confonde e non poco chi segue questa saga da spettatore inesperto (io).
Non me ne voglia nessuno, ma trovo questa trasposizione cinematografica un po' carente, al pari di un "Quantum of Solace" di 007. Ancora impreciso e caotico, faticoso da seguire perché un po' dal baricentro sfasato. Dove vogliamo andare con questa produzione? E perché sembra che ogni film di Bourne sia uguale al precedente? (lo dico avendo presente tutti e quattro gli episodi della saga).
Chi non è un fan sfegatato del franchise fatica a ricordare in quale capitolo è successa una determinata cosa, come fatica a stare dietro alla miriade di informazioni collaterali sparate a cento all'ora dalla trama che preme sempre più violentemente sull'acceleratore narrativo. E, alla lunga, non si può fare a meno di chiedersi: dove stiamo andando?
Ecco, forse è questo il vero problema della saga su Jason Bourne: è disorientante. O disorientata?
E' vero, il terzo capitolo darà una nuova impronta più matura a tutto l'insieme, ma siccome ora stiamo parlando del secondo - credo... E' il secondo? Scherzo, ovviamente - non posso fare a meno di dire che non l'ho particolarmente amato né apprezzato più del primo. Bene l'ingresso in scena di Joan Allen che dà nuova linfa alle schiere della parte avversa CIA, salutiamo definitivamente Franka Potente per dare ufficialmente il benvenuto sempre più prepotente a Julia Stiles che sembra un'agente CIA quanto Eminem un cantante lirico. Ma, diciamocelo, non è che la presenza di questo o quell'attore qui faccia particolarmente la differenza, perché tra un inseguimento, una sparatoria, qualcosa che si rompe, frantuma, polverizza o esplode, rimane davvero poco tempo per accorgersi che, solo per fare un esempio, compare perfino una Michelle Monaghan ("True Detective") concentratissima a digitare qualcosa al pc.
Quindi sì, ci stiamo avviando alla conclusione dell'avventura di Jason, eppure ancora non si capisce granché tra il fracasso caotico che la trama ha imbastito. Il terzo film è il migliore per davvero, qui ancora non ci siamo.
1° capitolo: Film 774 - The Bourne Identity
Box Office: $288,500,217
Consigli: Azione, azione, azione. Jason vuole vendetta e vuole essere lasciato in pace (e viceversa). Uccide tutti e, anzi, rimane un mistero come ancora qualcuno della CIA gli sia sopravvissuto. Il Capitolo ponte della trilogia con Matt Damon su Bourne si spinge sempre più verso un finale frenetico ed esplosivo, percorrendo una strada internazionale che vede milioni di comparse alternarsi su uno sfondo dove solo Bourne rimane messo a fuoco. C'è molta carne al fuoco, eppure pare che la sceneggiatura non sia totalmente in grado di gestirla lucidamente. Assolutamente meglio vedere anche il primo film, altrimenti si potrebbe un po' faticare a capire cosa cavolo stia succedendo.
Parola chiave: Registrazione audio.

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Bengi

lunedì 4 novembre 2013

Film 606 - Into Darkness - Star Trek

Comprato il dvd, sapevo non ci avrei messo molto a rivederlo!


Film 606: "Into Darkness - Star Trek" (2013) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Anche se non pensavo l'avrei rivisto così in fretta, devo dire che incontrare nuovamente il team di questo secondo "Star Trek" è stato piacevolissimo.
Rispetto alla prima visione al cinema di questa estate, "Into Darkness - Star Trek" mi è sembrato più scorrevole e meno prolisso in certi snodi che, la prima volta, mi avevano un po' appesantito il tutto in generale. Quello che mi piace di pellicole tutte azione ed effetti speciali è proprio la presenza di un certo dinamismo quantomeno visivo - perché non sempre alla trama viene regalata tale vitalità - e qui in prima battuta mi pareva si fosse sacrificato l'intento intrattenitivo in favore di un certo meccanismo d'intrigo a tratti affascinante, ma alla lunga vagamente fine a sé stesso. Un po' come dire: ora che tutti gli sci-fi hanno preso la piega della trama corposa e perfino impegnata, anche questo "Into Darkness" deve essere così. Per forza.
Il discorso, fuori contesto, è sicuramente apprezzabile, ma, appunto, deve esserci un senso. J.J. Abrams è bravo a creare suspense, a girare ottime scene d'azione e rivitalizzare prodotti commerciali in declino, ma deve stare attento, secondo me, a non lasciarsi troppo trasportare. Per quanto questa nuova strada intrapresa dal suo "Star Trek" mi piaccia, secondo me non bisognerebbe dimenticare l'origine di questo tipo di pellicola, ovvero intrattenere. Niente di male a voler innalzare un po' la posta in gioco, ma senza snaturare le cose. La prima volta che ho visto questo film mi pareva si fosse commesso questo errore (specialmente considerato il buonissimo risultato del primo "Star Trek").
In realtà mi sono dovuto ricredere e, tutto sommato, il film funziona e ha i suoi buoni momenti adrenalinici. Forse il destino del cattivo Khan sarebbe dovuto essere più efferato e violento e meno strategico-ponderato, ma in fin dei conti la parte da badass la riveste anche con una certa classe (merito di Cumberbatch).
Il team originale di personaggi è sempre perfettamente calibrato e tutti hanno lo spazio necessario a caratterizzare i propri ruoli. Ho sofferto solo la presenza dell'inutile Carol/Alice Eve (giustificata solo dal momento striptease nello spazio) e l'ennesima apparizione spazio-temporale di Leonard Nimoy, lo Spock originale.
Ps. $467,365,246 al box office mondiale.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Consigli: Certo che vederli in ordine ha un suo piacevole perché, ma anche da solo "Into Darkness - Star Trek" fa il suo dovere. Più intricato a livello di trama e con qualche scena d'azione in meno rispetto al primo, approfondisce meglio, però, il rapporto che lega Kirk a Spock.
Bella colonna sonora di . Da ascoltare anche senza il film.
Divertente.
Parola chiave: Tubi criogenici.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 luglio 2013

Film 569 - Into Darkness - Star Trek

A 4 anni dal primo capitolo rivisitato da J.J. Abrams, io e Ale ci siamo ridati appuntamento al cinema per la seconda parte di questa nuova avventura nello spazio.

Film 569: "Into Darkness - Star Trek" (2013) di J.J. Abrams
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: "Star Trek" quattro anni dopo funziona ancora. E' vero, l'approccio alla "Star Wars" si fa un po' sentire, ma non credo che dovrebbe troppo essere considerata una cosa negativa. Dopotutto questo secondo episodio di J.J. ha pur sempre un approccio più moderno volto a svecchiare una saga dagli innumerevoli titoli, ma minor successi economici.
Anche se posso capire che i fedelissimi storcano il naso nei confronti di questo episodio certamente adrenalinico e movimentato della saga, personalmente l'ho trovato riuscito e piacevolissimo. Adeguato alle mie aspettative, insomma.
Come per ogni prodotto di Abrams, si fatica all'inizio a carburare, prendendo tutta la questione decisamente alla lontana, aggiungendo problematiche su problematiche ad incasinare la vicenda da dove era stata lasciata nel 2009. Per un po', quindi, mi sono chiesto dove si volesse andare a parare. Alla fine, comunque, chi cerca azione e colpi di scena non sarà deluso.
Ritrovare tutto il cast dell'Enterprise da un senso di continuità e, come per il precedente, mi sembra proprio che ognuno svolga a dovere il suo ruolo: la faccia da schiaffi di Kirk/Chris Pine è rimasta tale e quale e regge perfettamente il ruolo da protagonista per i 132minuti di pellicola; Spock/Zachary Quinto ha finalmente molte scene d'azione e dimostrerà di essere capace di provare dei sentimenti(!); Uhura/Zoe Saldana, Bones/Karl Urban, Scotty/Simon Pegg, Sulu/John Cho e Chekov/Anton Yelchin compongono il resto della squadra fornendo ognuno una sfumatura diversa ad uno dei racconti più interrazziali della galassia.
Per quanto riguarda il lato cattivo, invece, questa volta è Benedict Cumberbatch a prestare il volto al vendicativo - e incazzatissimo - Khan, che darà non poco filo da torcere ai protagonisti. Su di lui avevo letto grandi cose, addirittura che fosse uno dei cattivi più cattivi di sempre. A questo proposito sono rimasto un pelo deluso, ma mi rendo conto che fossi proiettato in un'ottica di grandi aspettative. Certamente, comunque, è un personaggio capace di regalare sorprese al pubblico.
La grande macchina "Star Trek", insomma, non mi ha deluso nemmeno questa volta e, anzi, sono ritornato molto volentieri al cinema per godermi la nuova avventura. Gli effetti speciali sono molto ben fatti (ho letto che merita davvero anche il 3D), la colonna sonora di Giacchino è stupenda e accompagna le scene con enfasi e ritmo e, inevitabilmente, il futuristico ambiente spaziale e interplanetario ha qualcosa di magicamente affascinante.
Inutile dire che "Star Trek Into Darkness" è stato, per me, davvero un bel blockbuster da vedere.
Ps. $448,620,966 al box office mondiale. Il precedente episodio aveva incassato $385,494,555, ricevuto 4 nomination all'Oscar e vinto uno per il Miglior makeup.
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond

Consigli: In generale se si amano le saghe 'dello spazio' questo titolo non può essere perso. A maggior ragione se si è fan di "Star Trek" e/o del primo episodio targato Abrams. "Into Darkness" è un secondo capitolo ben realizzato ed equilibrato nel presentare momenti di adrenalina accompagnati da situazioni di snodo narrativi funzionali al procedere della trama. All'inizio un po' lento, saprà recuperare con il procedere del racconto. Bel cast.
Parola chiave: Sangue.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 20 ottobre 2011

Film 314 - The Lord of the Rings: The Two Towers

Proseguendo la visione in inglese della trilogia...


Film 314: "The Lord of the Rings: The Two Towers" (2002) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Marco
Pensieri: Dei tre episodi è quello che gradisco meno. E quello che ho visto meno volte. Ma la trilogia dell’Anello, senza questo capitolo di passaggio, non avrebbe alcun senso e, quindi, considero guardarlo uno ‘sforzo’ accettabile e giusto.
Non c’è nulla di particolarmente sbagliato in questa pellicola, forse è proprio il suo essere di passaggio - e dunque mai indipendente su almeno un fronte (inizio o fine) - a rendermela meno favorita, ma la guardo sempre volentieri.
Si riprendono le avventure di Frodo&co. da dove le avevamo lasciate, con qualche personaggio in più. Infatti benvenuto a Gollum (Andy Serkis), Faramir (David Wenham), Eomer (Karl Urban), Eowyn (Miranda Otto), Teodhen (Bernard Hill), Vermilinguo (Brad Dourif) e Barbalbero.
Una delle battaglie più lunghe della storia del cinema - all’epoca ricordo si parlasse di una quarantina ininterrotta di minuti - è decisamente riuscita e ben organizzata, tanto da non pesare mai allo spettatore che non ama il genere di guerra.
Come sempre effetti speciali straordinari (gli Ent, per esempio), colonna sonora epica e trascinante e una storia, sveltata solo per due terzi, che promette di fare scintille nel finale.
Ps. 6 nomination all’Oscar (tra cui Miglior Film) e due statuette vinte (effetti speciali e mixaggio sonoro).
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Consigli: Visto questo il grosso è fatto: il Monte Fato è in vista e la distruzione dell'Anello pare possibile. Manca solo capire come. Imperdibile, dunque, la conclusione!
Parola chiave: Fosso di Helm.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 21 dicembre 2010

Film 199 - Red

Dopo aver visto il trailer in inglese non potevo non vedere questa pellicola! Anche solo per lo straordinario cast!


Film 199: "Red" (2010) di Robert Schwentke
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Urca urca urca, quanti attoroni! Bruce Willis, Helen Mirren, John Malkovich, Mary-Louise Parker ("Weeds"), Karl Urban ("Star Trek"), Morgan Freeman, Ernest Borgnine (Oscar per "Marty vita di un timido"), Brian Cox ("X-Men 2"), Richard Dreyfuss ("Lo squalo", Oscar per "Goodbye amore mio!"), Julian McMahon ("Nip/Tuck") ed Emily Kuroda ("Una mamma per amica"). Mica male per un unico film, no?!
Inoltre questo "Red" è davvero molto divertente! Toni comici per un film d'azione, ritmi e tempi davvero giusti, miscela d'adrenalina e battute al vetriolo che vengono rese benissimo dai protagonisti davvero capaci (Willis, Mirren e Parker davvero fantastici!).
Molto meno sbruffone di "Innocenti bugie" (e sicuramente meno pompato-patinato) questa pellicola sembra partire sottotono, ma dimostra di avere 'carattere'! La sceneggiatura è ben scritta, bilanciata tra momenti d'azione e pause comiche, tra una risata e un bazuka, districando una matassa di attori e situazioni davvero numerosa. A testimoniare l'ottimo risultato raggiunto dall'ultima fatica del regista tedesco Robert Schwentke ("Flightplan - Mistero in volo", "Un amore all'improvviso") anche la recentissima nomination ai Golden Globes come Miglior Film - Musical o Commedia (anche se, riflettendo, un'unica nomination, proprio in quella categoria, rende il tutto un po' ridicolo. Sembra più un 'tappa-buco'). Anche se le probabilità di vincita sono basse rimane, di fatto, quale testimonianza di un buon prodotto - decisamente riuscito anche il box office con $87,896,725 incassati solo in America - che, però, in Italia non ha ancora una data d'uscita. Ce la faranno i nostri eroi o sarà come per "Precious" che, da noi, è uscito con più di un anno di ritardo?
Consigli: Munirsi di sottotitoli! Non tutti recitano bene le battute come Helen Mirren, che scandisce perfettamente ogni parola!
Parola chiave: Retired Extremely Dangerous.




Ric