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lunedì 30 giugno 2025

Film 2369 - Memoirs of a Geisha

Intro: An afternoon watch in the living room with my housemate Kate, we decided to go for a horror movie.

Film 2369
: "Memoirs of a Geisha" (2005), Rob Marshall
Watched on: My computer
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: I know it's not a perfect movie, but I really love it, especially the first part.
The soundrack from John Williams is a masterpiece (and one of my favourites), the costumes are impeccable and, in general, "Memoirs of a Geisha" is one of those movies really beautiful to look at. Zhang Ziyi and Gong Li banters are believable and Li is a great villain; also Michelle Yeoh plays a great mentor.
Some aspects of this production could have been more effective or pay more attention to the cultural baground and implications of their choices (see the casting controversy), but as a product of its time - not to mention, an American one - I still really enjoy rewatching "Memoirs of a Geisha".
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Film 2369 - Memoirs of a Geisha
Cast: Zhang Ziyi, Gong Li, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, Kaori Momoi, Tsai Chin, Cary-Hiroyuki Tagawa, Suzuka Ohgo, Kōji Yakusho, Ken Watanabe.
Box Office: $162.2 million
Worth a watch?: I never read the book so I can't tell if the story was well translated into the movie, but I personally really like this movie: it's beautiful to look at and the soundrack is amazing. Not the masterpiece they were trying to product, but certainly a tachinally well executed final product.
Awards: 6 Oscar nominations and 3 wins for Best Art Direction, Cinematography, and Costume Design. 6 noms at BAFTAs (including Best Actress for Zhang Ziyi), it won for Best Cinematography, Costume Design, and Film Music. The movie won the Golden Globe for Best Original Score and recevied an additional nomination for Best Actress in a Drama Motion Picture (Ziyi). It won the Grammy for Best Score Soundtrack for Visual Media and was nominated at the MTV Movie & TV Awards for Sexiest Performance (Ziyi).
Key word: Mizuage.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 14 gennaio 2021

Film 1775 - Memoirs of a Geisha

Intro: Ritorno agli anni 2000, questa volta per uno dei miei guilty pleasure...
Film 1775: "Memoirs of a Geisha" (2005) di Rob Marshall
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: tutte le volte mi ritrovo a dire più o meno le stesse cose, ovvero che pur non essendo perfetto, "Memoirs of a Geisha" ha una colonna sonora magnifica, una fotografia pazzesca e una grande protagonista. Ah sì, e i costumi sono splendidi. Ma che volete di più?!
Tra l'altro, alla luce della recente uscita del live-action di "Mulan", non si può fare a meno di notare una certa somiglianza tra i due titoli (anche se qui siamo in Giappone e non in Cina), considerando che la cattiva della storia è sempre Gong Li - che nel suo essere meravigliosa si meriterebbe anche altri tipi di parti dal mainstream hollywoodiano... - e che gli americani hanno rimaneggiato ampiamente i vari riferimenti culturali autoctoni per tirarne fuori un mash-up global-friendly che in linea di base ha scontentato un po' tutti, ma a mio avviso ha comunque prodotto una prima parte di film che è semplicemente spettacolare da guardare. Il training di Sayuri per diventare una geisha e il suo percorso di formazione - che trova in Michelle Yeoh la perfetta alleata - sono bellissimi in termini estetici, ma anche molto interessanti da seguire, anche se il tutto un po' si guasta con l'arrivo della guerra e l'inizio del periodo di decadimento. Anche se suppongo sia proprio questa contrapposizione a rendere la prima parte così godibile e intrigante.
Insomma, pur avendo evidenti limiti (molti anche nella forma di un regista a cui a mio avviso vengono date troppe chance sulla scia, per esempio, di Robert Zemeckis) credo che questo "Memoirs of a Geisha" rimanga comunque un buon esempio di intrattenimento commerciale anche solo da un punto di vista tecnico, grazie ad una serie di elementi che lo rendono veramente piacevole da guardare (e ascoltare).
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Film 2369 - Memoirs of a Geisha
Cast: Ziyi Zhang, Ken Watanabe, Michelle Yeoh, Kōji Yakusho, Youki Kudoh, Kaori Momoi, Gong Li, Mako.
Box Office: $162.2 milioni
Vale o non vale: Per me sempre un titolo che rivedo con piacere perché visivamente stupendo, con una colonna sonora semplicemente magnifica e un cast di attrici che ammiro (Zhang, Yeoh, Li). Insomma, se vi piacciono le storie d'amore ambientate nel passato (in questo caso in Asia) intrecciate con la guerra e tormentate dall'impossibilità degli eventi, "Memoirs of a Geisha" è il film che fa per voi. Altrimenti saranno 2 ore e mezza di plausibile agonia...
Premi: Candidato a 6 Oscar (tecnici) il film ha vinto per Miglior scenografia, costumi e fotografia; candidato a 2 Golden Globe, ha vinto per la Miglior colonna sonora di John Williams (una delle mie preferite di sempre) mentre Ziyi Zhang è stata nominata come Miglior attrice protagonista drammatica; 6 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior attrice protagonista), ha vinto per la colonna sonora, costumi e fotografia; Grammy vinto per Best Score Soundtrack Album for Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Chairman.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 25 settembre 2020

Film 1923 - Mulan

Intro: E finalmente anche questo film è riuscito ad uscire, anche se non al cinema. L'attesa è stata decisamente lunga...
Film 1923: "Mulan" (2020) di Niki Caro
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: al di là della questione Covid, si era creata molta attesa intorno a questo remake live-action di "Mulan", uno forse dei prodotti Disney meno mainstream tra i titoli moderni. Varie critiche sono state mosse verso la produzione e la sua attrice protagonista protagonista, per cui penso ci fosse un certo interesse nel capire il valore di un'operazione commerciale che, visti i precedenti successi al box-office dell'anno scorso, per la Disney poteva significare un'altra gallina dalle uova d'oro resuscitata. Nella realtà dei fatti, sfortuna ha voluto che l'uscita nelle sale non si sia mai verificata, con un lancio sul canale streaming Disney+ ritardato di mesi rispetto alla data originale prevista e - mi sento di dire - un contraccolpo per il marketing di non poco conto, anche solo considerato che produrre questo titolo è costato $200 milioni.
Preso in consderazione anche l'aspetto economico, devo dire che stiamo veramente parlando di niente: "Mulan" è un film banale e dalla trama imbarazzante, incapace di decidere da quale fonte copiare - l'originale "Mulan" del '98? "Memorie di una geisha"? "Lanterne rosse"? "The Great Wall"? "La tigre e il dragone"? "La foresta dei pugnali volanti"? - e, peggio ancora, che strada prendere nel momento in cui si propone con il marchio della casa di Topolino pur decidendo di narrare una storia di violenza e guerra senza mai mostrare una spada macchiata di sangue. Messo da parte il realismo, quindi, la sceneggiatura si impegna a proporre mirabolanti acrobazie e spettacolari effetti speciali a supporto delle abilità della protagonista e di una storia che prevede magia e spettacolarità (pur avendo fatto fuori Mushu), il tutto al servizio di un racconto che risulta superficiale, anche se esteticamente molto ricco e vivido.
Purtroppo non bastano la bella fotografia e i costumi curati a rendere "Mulan" un buon prodotto mainstream e, anzi, il risultato finale è solo quello di far rimpiangere l'originale.
Cast: Yifei Liu, Donnie Yen, Tzi Ma, Jason Scott Lee, Yoson An, Ron Yuan, Gong Li, Jet Li, Cheng Pei-pei, Ming-Na Wen.
Box Office: $64.4 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Nel devastante panorama cinematografico del momento è chiaro che una proposta come "Mulan" risulti alquanto appetibile, ma volendo mantenere un approccio lucido alla questione, non si tratta davvero di niente di che. La storia è superficiale e ricalca (male) quella del film originale, anche se a livello visivo ed estetico è stato fatto un buon lavoro (sempre tenendo a mente che si tratta di un prodotto Disney, per cui i colori sono caricati all'ennesima potenza e strutture architettoniche tutte palesemente finte). Consiglio di guardare tutta la scena dei titoli di coda che propongono una bellissima "Loyal Brave True" cantata da una Christina Aguilera che qui ritrova una dimensione sensata.
Premi: /
Parola chiave: Ch'i.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 settembre 2017

Film 1407 - Lanterne rosse

Anni e anni di curiosità relativa ad una storia che mi dava l'impressione di essere un piccolo capolavoro. Non ho mai trovato la spinta giusta per convincermi a vederlo fino a quando, qualche sera fa, ho costretto Claudia a condividere assieme questa scelta. E a proseguire il cineforum estivo casalingo.

Film 1407: "Lanterne rosse" (1991) di Yimou Zhang
Visto: dal computer di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Claudia
Pensieri: Interessante e intrigante, scorcio di un mondo totalmente distante dal nostro presente, inquietante ritratto della vita matrimoniale di un lord della Cinea degli anni '20 attraverso la storia della sua quarta moglie diciannovenne. Nei panni di quest'ultima una Gong Li pazzesca, giovanissima e già capace di una grande interpretazione. Il ruolo le calza a pennello e la sua fresca innocenza - non saprei dire quanto naturale però - contribuisce alla costruzione del personaggio. La novella sposa Songlian, sporvveduta solo all'apparenza, non tarderà a palesare la sua natura civettuola, in un continuo rivaleggiare con le altre mogli per un briciolo di attenzione in più da parte del marito-padrone. Quest'ultimo, maschilista e prepotente, abituato a dettar legge, sarà lo spartiacque tra la possibilità di acquisire potere e prestigio in casa e il totale oblio. Necessitata a donargli un figlio, determinata a portare a termine il suo scopo per mettere in ombra le altre, la ragazza finirà in una spirale di vendetta e solitudine che ne causerà la rovina. In un mondo da lei stessa descritto privo di persone (= umanità), Songlian si troverà a desiderare addirittura di morire, schiacciata da un'esistenza in funzione di un compagno ben consapevole del suo potere illimitato.
Una storia non facile, il racconto di un mondo antico che per noi occidentali è completamente nuovo, il fascino dell'Oriente, la bellezza dei costumi e l'effetto distorcente delle musiche non convenzionali fanno sì che "Lanterne rosse" sia una vera e propria esperienza, un lungo viaggio che non scorre via lentamente, come si potrebbe pensare, nonostante stagioni immobili e location tanto suggestive quanto spesso desolanti.
In tutto questo, un mare di lanterne rosse accese che, scena dopo scena, avvicinanp sempre di più il film ad un dipinto senza tempo.
Ps. Candidato all'Oscar per il Miglior film straniero, la pellicola perse contro l'italianissimo "Mediterraneo".
Cast: Gong Li, Ma Jingwu, He Saifei, Cao Cuifen, Jin Shuyuan.
Box Office: $2.6 milioni
Consigli: Un titolo non per ogni occasione, eppure una storia da recuperare per fascino e bellezza. Un film riuscito, bello da seguire, interessante e capace di farci scoprire alcuni tratti di una cultura ai più ritengo sconosciuta. Per chi ha voglia, non si rimane delusi.
Parola chiave: Massaggio ai piedi.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 25 maggio 2011

Film 261 - Memorie di una geisha

Nuovo film dei martedì dal Puffo.


Film 261: "Memorie di una geisha" (2005) di Rob Marshall
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo, Marco, Davide, Diego, Michele
Pensieri: Questa è una pellicola che ho decisamente rivalutato. La prima volta che l'ho vista al cinema ero rimasto sinceramente deluso da un film che aveva tradito le mie (piuttosto esigenti) aspettative. Rob Marshall, dopo un discreto lavoro con "Chicago" (eccoci ad un caso opposto: avevo decisamente sopravvalutato questo film) non era stato capace di mantenere 'magico' il suo progetto per tutta la durata dei 145 minuti.
Oggi, invece, ho rivisto sotto un'altra luce questa storia. Affascinato da musiche e costumi, da un racconto su un mondo misterioso e accattivante, ho ritrovato il piacere di questo "Memorie di una geisha", anche alla seconda visione. Già, perchè non molto tempo fa avevo riguardato con gusto l'avventurosa vita di Sayuri e ne ero rimasto più colpito rispetto alla prima visione al cinema. Non mi ripeterò - come sempre - per evitare di esprimere due volte lo stesso pensiero.
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Film 2369 - Memoirs of a Geisha
Consigli: Tenere sempre l'occhio sui costumi, bellissimi, e le orecchie sintonizzate sulla colonna sonora che richiama lo scorrere dell'acqua. E forse non è un caso...
Parola chiave: Direttore Generale.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 novembre 2010

Film 178 - Memorie di una geisha

Comprato il dvd anni fa, aspettavo il momento di rivederlo. Qualche giorno fa l'occasione giusta si è presentata.


Film 178: "Memorie di una geisha" (2005) di Rob Marshall
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Visivamente di grande impatto, un film dai colori bellissimi e una fotografia indimenticabile. Rimangono impresse nella mente le raffinatissime immagini che ricreano un mondo esotico a noi totalmente estraneo. Inutile dire che la potenza di questo film risieda tutta in questo.
Rob Marshall è un narratore spesso incapace e limitato nella visione d'insieme. Accompagnare i personaggi non basta per innalzarli al successo che meritano. Peccato, questa inaguatezza non ha reso il film del tutto indimenticabile.
Certo la spettacolarità di certe scene è innegabile, molte sono di una raffinatezza assoluta. Perfino i titoli di coda mi sono piaciuti (tranne il momento con i nomi abbinati ai volti dei personaggi, cosa che trovo piuttosto pacchiana e quindi fuori luogo per un film che narra il culto del buon gusto). Ma l'aspetto puramente tecnico non può bastare a rendere un film un capolavoro. Forse la meticolosa ricerca dell'immagine perfetta ha distolto l'attenzione dalla visione d'insieme delle cose. Rimane tutto un po' freddo, la sensazione è che manchi qualcosa. Rigidi diktat che vanno rispettati dalla geisha riflettono i rigidi canoni che Marshall ha voluto seguire per la realizzazione del suo film. Peccato che di cultura giapponese un americano ne sappia il giusto e, perdonatemi, un po' il prodotto ne risente.
Alla lunga pare che in questo film si parli per frasi fatte. Grandi massime della geisha sono, grosso modo, le seguenti: non sei fatta per amare; non puoi vivere una vita che sia tua; devi saper fermare un uomo con lo sguardo; vendi la tua verginità al più alto prezzo possibile e riscatta il tuo debito. Queste sono solo alcune delle sconcertanti asserzioni che popolano il film. Spaventosa l'idea che la vita di una persona possa essere sacrificata per l'accondiscendere alle volontà e piaceri altrui. Io non sono per niente esperto della cultura giapponese, ma un po' di amaro in bocca questo tipo di concezione della figura femminile me l'ha lasciato. La geisha non è nulla senza il suo danna, personaggio ricco che provvede a lei e alle sue spese. Non sono qui per criticare usanze e costumi di altri paesi, ovviamente. Ammetto solo che la cosa mia abbia lasciato un po' perplesso.
Il film in sé, comunque, ripercorre un tratto di storia intenso (c'è anche la seconda guerra mondiale) e lo fa attraverso il ricordo di una Sayuri/Ziyi Zhang ("La tigre e il dragone", "La foresta dei pugnali volanti") ormai anziana che narra di sé e di quando è stata la più famosa geisha di tutto l'hanamachi.
Ps. 3 Oscar su sei nomination: migliori scenografie, costumi e fotografia. Niente da fare per la stupenda colonna sonora di John Williams per cui il compositore, però, ha vinto il Golden Globe e il Grammy.
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Film 2369 - Memoirs of a Geisha
Consigli: Un film che lascia sicuramente incantati per come è stato ben confezionato. Va visto quantomeno per il bell'excursus all'interno di una cultura a noi totalmente ignota.
Parola chiave: Mizuage.


#HollywoodCiak
Bengi