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martedì 19 giugno 2018

Film 1499 - The Italian Job

Intro: Dopo il piacere dell’horror, abbiamo optato per qualcosa di più giocoso e dinamico. Un po’ d’azione, insomma.
Film 1499: "The Italian Job" (2003) di F. Gary Gray
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: simpatico e ancora godibile, di “The Italian Job” ricordavo principalmente che lo fossi andato a vedere al cinema con i miei. Non un granché insomma (ed è per questo che non mi dispiace rivedere i film due volte, tanto a distanza di tempo finisco per non ricordarmeli più). La storia del colpaccio a chi ha fregato la banda del colpo grosso originale funziona ed Edward Norton come cattivo ci sta bene. Wahlberg e Theron sono in una fase della carriera in cui erano ancora più famosi per l’aspetto che per la bravura, motivo per cui il loro match sullo schermo è buono, anche se a mio avviso non indimenticabile;
gran parte della storia si svolge a Venezia, la qual cosa ci ha lasciato con una leggera voglia di Italia. A parte questo, è innegabile che molto del fascino di questo film risieda nella location e nell’incredibile lavoro di effetti speciali che ha reso Venezia una location plausibile per l’avventurosa storia. Visitando la città mai ti aspetteresti di poter vedere un motoscafo schiantarsi o una gondola ribaltarsi, figuriamoci vedere una cassaforte catapultata in mare riuscire ad essere ritrovata sott’acqua (che qui è pulita, nella realtà immagino un tantino meno trasparente). In aggiunta, non sono pochi i momenti divertenti causati dall’improbabile pronuncia delle comparse italiane;
tutto sommato un’avventura piacevole, un film carino che colpisce per le scene d’azione e ricorda tanti altri titoli simili incentrati su rapine e colpi impossibili dove, però, c’è meno marketing spinto della Mini.
Cast: Mark Wahlberg, Charlize Theron, Edward Norton, Jason Statham, Seth Green, Mos Def, Donald Sutherland.
Box Office: $176.1 milioni
Vale o non vale: per essere un prodotto di qualche anno fa non ha per nulla perso il suo smalto. Veloce, frenetico e impossibile – come vuole il genere – “The Italian Job” combina bene i suoi elementi e lascia lo spettatore sicuramente divertito.
Premi: /
Parola chiave: Oro.

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Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 29 gennaio 2013

Film 499 - Entrapment

Casualmente due film con Catherine Zeta-Jones uno di seguito all'altro. Sembrerebbe voglia confrontare il presente con il passato dell'attrice, ma è stato puramente casuale.


Film 499: "Entrapment" (1999) di Jon Amiel
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Penultima pellicola del 2012 che, da un po' di tempo, volevo rivedere. In effetti ricordavo che da piccolo, quando l'avevo vista con i miei al cinema, mi era abbastanza piaciuta; non ricordavo però quasi nulla se non il fatto che si parlasse di ladri e amore tra anziano e giovane ragazza di bella presenza.
In effetti la coppia Sean Connery - Catherine Zeta-Jones è un connubio piuttosto insolito e genericamente non apprezzo la grande divergenza di età trattata con troppa nonchalance. Superato questo mio personale gap, la macchina "Entrapment" funziona bene nell'ottica di ciò che è: un blockbuster d'azione misto thriller.
La trama del colpaccio milionario è sempre affascinante e credo che, 14 anni fa, il mix di love affair, gadget all'avanguardia e rischi ad alta quota sia stato funzionale a decretare il buon successo di questo prodotto ($212,404,396 al botteghino mondiale) che, però, oggi risulta un po' sorpassato. Dopo l'ottimo svecchiamento di Bond, Connery sembra piuttosto un attempato anziano giocatore occasionale di Bingo e la Zeta-Jones un'attrice in cerca di un ruolo con cui sbancare.
Detto ciò, ho gradito la visione del film che ho trovato piacevole e assolutamente d'intrattenimento. Tutto è come deve essere, in una prevedibilità rassicurante ma anche, quando chi guarda ne ha necessità, completamente funzionale. Cercavo quello che ho trovato e in effetti mi sono divertito. Non male.
Consigli: Non sarà mai considerato un capolavoro, né una perla rara di originalità, però il risultato finale di questa pellicola non delude se ciò che si cercava era uno spensierato passatempo non volgare e con una buona dose di romanticismo. E, nel mezzo, una molto erotica scena in tutina aderente e laser ti-uccido-all'istante che oggi è quasi casta, ma all'epoca fece non poco scalpore.
Parola chiave: Laser.

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Ric

mercoledì 31 marzo 2010

Film 95 - Topkapi

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAh! Oggi è la giornata più strana del 2010!!! Sono felice e incazzato nero allo stesso tempo! Si potrà odiare il proprio lavoro, ma amare l'aspetto economico a cui è indissolubilmente legato? Libertà data dai soldi e schiavitù per chi te li ha concessi. Per quanto ci starò?


Film 95: "Topkapi" (1964) di Jules Dassin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Oggi ho ricevuto lo stipendio e ho pensato: merda! Era ora che arrivasse sto primo del mese perchè, a meno che non sia un pesce d'aprile (cito solo la gag di mia madre: "Ciao Riccardo, io e papà divorziamo"), la liquidità nel conto mi ha ricordato per quale motivo non ho ancora dato totalmente di matto (volevo scrivere cose ben più volgari, ma poi vai te a sapere chi legge!) al lavoro. Perchè parlo di ciò? Ma perchè, non avessi un'entrata, sarei probabilmente costretto a rubare, no?! E questo a cosa si collega perfettamente? Ma al bellissimo "Topkapi" (che già ha 'top' nel nome, quindi era destino)!
Se pensavate che fossero stati Clooney & Soderbergh ad inventare il genere piano-rapina-fuga indisturbati siete davvero in errore! Ma chi immaginava che già nel '64 la caratterizzazione dei personaggi tipico-principali fosse così ben delineata ed attuale da poterla riproporre ai giorni nostri? Io no sicuro!
Ma, prima di tutto questo, cosa mi ha attirato a questo film? Due cose: un Oscar e il titolo. Leggendo sul mio ormai datato "Morandini", anni fa scoprii che un certo Peter Ustinov nel 1965 vinse nella categoria miglior attore non protagonista per un film dal nome stranissimo: "Topkapi". Ma che cosa sarà mai, mi domando. E, in soli 3 anni, sono riuscito a scoprirlo: Topkapi era il palazzo del Sultano ottomano (Topkapı Sarāyı) a Istanbul che, in età repubblicana, è divenuto museo e contiene i tesori del sultano. Tra questi, ora torniamo al film, un cangiarro (tipico pugnale turco a lama curva) incastonato di pietre preziose di cui quattro particolarmente grandi, abbastanza da far sbavare la protagonista anche solo a menzionarli.
Essendo ladra di professione, Elizabeth Lipp/Melina Mercouri non può fare a meno di bramare il colpaccio e, per eseguirlo, ingaggia chi di dovere per svolgere al meglio ogni ruolo. Abbiamo la mente, il braccio, l'atleta-mingherlino-peso-piuma, il tecnologico e, a sorpresa, il ripescato. Una squadra di talvolta sgangherati malfattori che tenta l'impresa di una vita! La promessa è quella di un futuro migliore, tranquillamente spiaggiati in qualche isola tropicale a scialacquare la fortuna che ognuno ha guadagnato dal bottino. Ma, prima di indossare i costumi, è meglio mettere a segno il colpo! Ce la faranno? Questo lo lascio scoprire a voi...
Consigli: Godetevi la tensione durante l'attuazione del piano, starete col fiato sospeso!!!
Da vedere e riscoprire davvero, perchè merita di essere più conosciuto! Particolarmente bella la sequenza iniziale al lunapark girata in studio, un caleidoscopico trip di luci colori e suoni!
Parola chiave: Pacchetti di sigarette vuoti.




Ric