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martedì 7 gennaio 2025

Film 2336 - The Holiday

Intro: I think I've only watched this once at the movies and that was it. Recently, tho, a lot of people were talking about it, especially since the Christmas season was approaching. So I decided to give another go...

Film 2336
: "The Holiday" (2006), Nancy Meyers
Watched on: From the TV
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: I remember I didn't particularly like this movie the first time I watched it and I cannot say I changed my mind this time around really. Not that it is a bad movie by any means, it's just a bit meh, although enjoyable. 
I just say that, of all the Christmas movies out there, this isn't my favourite. Also, Nancy Meyers (the director) said she never conceived "The Holiday" as a Christmas movie in the first place.

That said, I'll admit that some bits work and I particularly enjoyed Cameron Diaz's performance. Maybe she isn't the greatest actress of all time, but she surely works for these type of movies, romcoms especially. And she has good chemistry with the co-star Jude Law. They're obviously a gorgeous pair and that doesn't hurt either.

What didn't work for me, tho, is Kate Winslet's character's storyline. Or, to better put it, hers and Jack Black's. I really didn't vibe with these two and not because the actors do a bad job, but rather because it's such an odd pairing it's distracting. 
Additionally, their 'relationship' grows at a very slow pace all to speed up at the very end of the movie very suddenly. We know from the start where the story is trying to go, yet it doesn't really commit until the end.
Furthermore, Iris' (Winslet) story reminded me quite a lot of Bridget Jones'.
Anyway, again, I don't think "The Holiday" is a terrible movie, it's just not my favourite.
Cast: Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black, Eli Wallach, Edward Burns, Rufus Sewell, Kathryn Hahn, John Krasinski; (cameos): Dustin Hoffman, Lindsay Lohan, James Franco.
Box Office: $205.8 million
Worth a watch?: I understand the Christmas appeal and this movie is definitely a good option to watch during the holidays, yet this is not my favourite pick when it come to pictures to (re)watch during thc Christmas season.
Awards: 1 nomination at the 2007's MTV Movie + TV Awards for Best Kiss (Jude Law & Cameron Diaz).
Key word: Home.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 16 dicembre 2024

Film 2330 - Fly Me to the Moon

Intro: Ultimo film americano. Di ritorno da Boston, tra un pisolino e un pasto (questa volta decente) decido di recuperare una pellicola che avevo perso al cinema e mi era rimasta impressa per il suo gigantesco flop al botteghino.

Film 2330: "Fly Me to the Moon" (2024) di Greg Berlanti
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non c'è veramente nulla di particolarmente negativo da riportare riguardo a questo film, una commedia romantica anzi piuttosto piacevole.
Scarlett Johansson e Channing Tatum funzionano bene insieme e si confermano due ottimi comprimari e tutta l'operazione "Fly Me to the Moon" ha un particolare "vibe" che mi ha molto ricordato un altro titolo simile (anche se molto più riuscito), "Hidden Figures", che apprezzo sempre. Per cui devo ammettere che la visione di questa pellicola mi ha soddisfatto.
Quello che non mi torna, invece, è come sia possibile che un prodotto come questo sia riuscito a costare nientemeno che 100 milioni di dollari. Premesso che, per loro stessa ammissione, quelli di Apple non sono interessati al risultati del box-office, quanto più alla possibilità di convincere nuovi possibili clienti a sottoscrivere il loro servizio di streaming, è comunque impossibile non rimanere basiti rispetto al risultato catastrofico in termini di incassi di questo film. Un film che, diciamocelo pure, per nessun motivo giustifica un budget tanto elevato (che, tra l'altro, non include nemmeno i costi per il marketing e la promozione).
Detto questo, ribadisco che "Fly Me to the Moon" è un prodotto carino e si lascia guardare senza problemi.
Cast: Scarlett Johansson, Channing Tatum, Jim Rash, Anna Garcia, Donald Elise Watkins, Noah Robbins, Colin Woodell, Christian Zuber, Nick Dillenburg, Colin Jost, Victor Garber, Ray Romano, Woody Harrelson.
Box Office: $42.2 milioni
Vale o non vale: Per chi ha gradito "Hidden Figures", questo è sicuramente un titolo similare che presenta anche affinità sia di trama che di atmosfere. "Fly Me to the Moon" non è certo un capolavoro, ma per una visione non troppo impegnativa è certamente una scelta azzeccata.
Premi: /
Parola chiave: Gatto nero.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 novembre 2024

Film 2324 - Martha

Intro: Netflix fa partire per caso il trailer di questo documentario e decido all'istante di volerlo vedere. Così metto in pausa la mia frenesia horror per un attimo e mi concedo un titolo diverso...

Film 2324: "Martha" (2024) di R. J. Cutler
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: della storia di Martha Stewart sapevo davvero pochissimo, eppure ho sempre avuto chiarissimo chi fosse. Forse i tre elementi chiave che avrei utilizzato per descriverla erano:
- esperta di tutto ciò che riguarda cucina e casa;
- amica di Snoop Dogg;
- ex detenuta per evasione fiscale.
Per quanto immaginassi ci fosse altro da dire sulla Stewart, non immaginavo che fosse così tanto. Da servizi di catering di lusso a magazine, da presentatrice tv a icona di stile, questo documentario copre sufficientemente a fondo aspetti della vita di un personaggio pubblico di cui, però, si tende a dimenticare certi traguardi raggiunti nel tempo, offuscati da più recenti ricordi di sfortunate disavventure.
L'approfondimento sul processo è certamente interessante, anche se per me la parte più affascinante è rappresentata dallo scoprire Martha Stewart non solo come personaggio, ma come persona. C'è praticamente solo lei in questo film - il che è anche l'aspetto negativo di questa operazione, a tratti un po' monotona - e le è permesso di raccontarsi liberamente, anche prendendosi certe libertà e dimostrando un certo candore che onestamente non mi sarei aspettato. Il film poi non le fà certo sconti nel rappresentarla come una sorta di Miranda Priestly in carne e ossa, ma in fondo e nonostante tutto ci si trova sempre a tifare per lei.
Un documentario interessante per il soggetto della sua analisi. Ribadisco, avrei gradito un po' di varietà nelle interviste, ma la Stewart è comunque talmente magnetica da saper tenere banco benissimo anche da sola.
Cast: Martha Stewart, Andrew Stewart, Alexis Stewart, Snoop Dogg.
Box Office: /
Vale o non vale: Interessante documentario sulla vita di una personalità che ha certamente influenzato l'America moderna. Per chi fosse interessato, "Martha" è sicuramente un buon film.
Premi: /
Parola chiave: Perfection.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 11 ottobre 2024

Film 2311 - Ecce bombo

Intro: Non mi capita spesso di andare al cinema in Italia, men che meno di andare a vedere un vecchio film in un cinema da poco restaurato. Così, quando la mia amica Alessandra mi ha proposto di andare a vedere una vecchia pellicola di Nanni Moretti al Modernissimo di Bologna, ho accettato al volo.

Film 2310: "Ecce bombo" (1978) di Nanni Moretti
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Alessandra, Pippo
In sintesi: forse quello che mi è piaciuto di più di questa esperienza cinematografica è stata la cornice architettonica del Modernissimo, restaurato ad opera d'arte. Per chiunque ne abbia l'opportunità, un'occasione da non perdere.
Per il resto, devo ammettere che "Ecce bombo" non sia un prodotto che faccia per me: trama difficile da seguire - ne ho dovuto leggere il riassunto su Wikipedia per capire meglio le sfumature di certe parti che non avevo capito - e una particolare modalità recitativa monotono, insieme a un montaggio asettico, hanno reso la visione difficile e a tratti soporifera (non è stato saggio andare a fare aperitivo prima della visione, tra l'altro cominciata alle 10 di sera passate).
Insomma, nonostante tutte le mie buone intenzioni, per me "Ecce bombo" è un no.
Cast: Nanni Moretti, Fabio Traversa, Luisa Rossi, Glauco Mauri, Lina Sastri, Piero Galletti, Susanna Javicoli.
Box Office: /
Vale o non vale: I fan di Moretti della prima ora apprezzeranno. Per lo spettatore medio o chi non sia abituato con questo tipo di pellicole, una visione confusa e difficile da seguire.
Premi: In concorso a Cannes 1978.
Parola chiave: Autocoscienza.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 1 ottobre 2024

Film 2308 - The Crow

Intro: Volevamo recuperare questo film perché dalla promozione che avevamo visto in giro sembrava potesse essere un prodotto interessante. Come ci sbagliavamo...

Film 2308: "The Crow" (2024) di Rupert Sanders
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: uno dei film più brutti che ho visto quest'anno, se non il peggiore in assoluto.
Un prodotto senza senso, senza ritmo, senza niente da dire, con una recitazione secondo me da fuori di testa da parte di FKA Twigs, il tutto per un risultato finale noioso e pretenzioso.
Innanzitutto la trama: vuota e sciocca, neanche l'avesse scritta un adolescente alla sua prima storia d'amore. i due protagonisti si conoscono e innamorano all'istante, scappano insieme, si dichiarano amore eterno letteralmente nel giro di due giorni. Abbiamo a malapena conosciuto i due personaggi principali che praticamente sono a un passo dal matrimonio. Non ha senso perché non abbiamo tempo sufficiente per conoscerli che siamo già alle dichiarazioni strappalacrime, senza contare che poi Shelly/FKA Twigs muore nel giro di 20 minuti, per cui poi di lei e del suo amore eterno ce ne facciamo proprio niente.
Sparita lei, "The Crow" se possibile si fa ancora più noioso. Tutto scorre lentissimo, i dialoghi sono dilettanteschi, raramente succede qualcosa che porti avanti la trama. Giuro che, forse per la prima volta nella mia vita, ho seriamente contemplato la possibilità di uscire dal cinema senza finire la visione.
Finire poi l'ho finito e, nonostante una scena finale all'opera anche piuttosto d'effetto, il momento copia-incolla alla "John Wick"/"Atomic Blonde" comincia davvero troppo tardi per salvare un film che, di fatto, è un disastro su tutta la linea (salvo solo Bill Skarsgård, ma giusto perché è un bel vedere).
Cast: Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Josette Simon, Laura Birn, Sami Bouajila, Isabella Wei, Jordan Bolger.
Box Office: $23.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Pessimo, noioso, banale e senza niente da dire. Niente della trama viene spiegato, tutto accade perché è così e basta. Da evitare.
Premi: /
Parola chiave: Patto col diavolo.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 luglio 2024

Film 2300 - Mannequin

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Il primo, un cult anni '80 che avevo visto tantissimo tempo fa.

Film 2300: "Mannequin" (1987) di Michael Gottlieb
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: con la notizia che Kim Cattrall parrebbe tornare per la terza stagiove di "And Just Like That" dopo anni di rifiuti a tornare a vestire i panni della celebre Samantha Jones, non potevo sottrarmi dal rivedere questa pellicola, scelta da Michael per l'occasione. Sembrava detino.
"Mannequin" è un film spassoso e facile facile con una Cattrall in formissima (anche fisica, diciamocelo pure) e un Andrew McCarthy con cui fa faville sul grande schermo. In mezzo anche la storia del coprotagonista Hollywood (Meshach Taylor), gay & proud (ed estremamente cool a mio parare), che aiuta Jonathan (McCarthy) sul lavoro e si rivela amico fidato. In particolare, ho trovato estremamente positiva la maniera in cui l'amicizia tra questi due personaggi viene rappresentata dalla storia, mettendo nero su bianco che l'amicizia tra un uomo etero e uno gay è tanto possibile quanto normale (per quanto Hollywood sia un personaggio estremamente stereotipizzato, ma sia pur sempre negli anni '80).
Tutto sommato una commedia divertente, evidente prodotto dei suoi tempi, ma ancora efficace in termini di spassoso divertimento e il solito elemento nostalgia, che non gusta mai.
Film 565 - Mannequin
Film 2300 - Mannequin
Cast: Andrew McCarthy, Kim Cattrall, Estelle Getty, G. W. Bailey, Meshach Taylor.
Box Office: $42,721,196 (solo USA)
Vale o non vale: Continuo a trovare piacevolmente surreale l'incipit del film ambientato nell'antico Egitto: un manichino che prende vita a seguito di divinità dell'antico Egitto che concedono a una ragazza dell'epoca di sfuggire a un matrimonio combinato per riprendere vita nel futuro (leggi fine anni '80) e, che ve lo dico a fare, innamorarsi del protagonista della storia.
Non si tratta certo di un capolavoro, ma sicuramente un prodotto piacevole e ancora estremamente godibile. Kim Cattrall è magnetica.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per Miglior canzone originale ("Nothing's Gonna Stop Us Now" scritta da Albert Hammond e Diane Warren e cantata dai Starship); 1 nomination ai Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or Television.
Parola chiave: Vetrine.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 20 luglio 2024

Film 2297 - Bull Durham

Intro: Non avevo mai sentito parlare di questo film. L'altro giorno stavo guardando un video su YouTube dove si cita la performance di Susan Sarandon in questa pellicola e mi sono incuriosito: sembrava la scelta perfetta per un venerdì sera casalingo.

Film 2297: "Bull Durham" (1988) di Ron Shelton
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: sarò onesto, non ho particolarmente gradito questo film. Non che non sia un prodotto di qualità, quello no, semplicemente non è troppo il mio genere.
Meno romcom di quanto avrei gradito e più concentrato sull'elemento sportivo della trama con molti, MOLTI riferimenti sessuali (che non mi aspettavo), "Bull Durham" è evidentemente un prodotto del suo tempo che funziona e non funziona. Ho molto gradito la performance di Susan Sarandon, anche se ho trovato il suo personaggio molto caotico e difficile da seguire (come la sua professione: che lavoro faccia la sua Annie Savoy ancora lo devo capire). Kevin Costner fa Kevin Costner, ma devo dire che funziona e ora comprendo meglio il suo status di sex symbol. Il personaggio di Tim Robbins è un casino e anche se ha senso in riferimento al suo arco narrativo, l'ho trovato comunque fastidioso.
Insomma, non ero troppo interessato al triangolo amoroso che la storia propone. Poi, lo ribadisco, c'è davvero molto sport e molta terminologia tecnica che, ovviamente, non ho compreso. Non il film che mi aspettavo (il che, come sempre, non è necessariamente un male, semplicemente avrei voluto vedere altro).
Cast: Kevin Costner, Susan Sarandon, Tim Robbins, Trey Wilson, Robert Wuhl, Max Patkin.
Box Office: $50,888,729
Vale o non vale: Qualche tono da commedia romantica, molto sport e riferimenti sessuali. E' un prodotto di fine anni '80 con un'evidente connessione a quello specifico momento storico in termini di narrativa e realizzazione. A tratti mi ha ricordato "A League of Their Own".
Premi: Candidato all'Oscar per la Migliore sceneggiatura originale. 2 candidature ai Golden Globe per Miglior attrice protagonista commedia (Sarandon) e Miglior canzone originale per "When a Woman Loves a Man" cantata da Gordon Jenkins.
Parola chiave: Lingerie.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 luglio 2024

Film 2294 - Dodgeball: A True Underdog Story

Intro: Era una vita che volevo rivedere questo film che, negli anni, avevo già riguardato più volte, ma mai di recente.

Film 2294: "Dodgeball: A True Underdog Story" (2004) di Rawson Marshall Thurber
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non ho mai particolarmente apprezzato Vince Vaughn come attore e anche se negli anni ho visto un sacco di suoi film, non mi sono mai davvero appassionato alla sua carriera. Storia diversa per questo "Dodgeball: A True Underdog Story" che, ricordo, vidi addirittura al cinema. Negli anni, poi, l'avrò rivisto almeno altre 2 o 3 volte, ma mai dopo aver cominciato a tenere questo blog. Così, con la scusa del proiettore, ho colto... la palla al balzo!
Ammetto che non ricordassi molto della storia e, forse, è stato meglio così. Certo, me lo ricordavo un po' più divertente, ma considerato che sono passati letteralmente 20 anni dall'uscita di questo film in sala, ci può stare che non tutta la comicità dell'epoca si ancora totalmente efficace.
In ogni caso, ho gradito la visione e tutto sommato, per quanto prodotto facile facile, "Dodgeball" funziona ancora bene anche oggi, soprattutto grazie a un cast perfetto e personaggi iconici come il White Goodman di Ben Stiller e il pirata. >br/> Divertente e spensierato.
Cast: Vince Vaughn, Ben Stiller, Christine Taylor, Justin Long, Stephen Root, Alan Tudyk, Joel David Moore, Missi Pyle, Gary Cole, Jason Bateman, William Shatner, Julie Gonzalo, Hank Azaria, Patton Oswalt, Rip Torn; cameo: Lance Armstrong, Chuck Norris, David Hasselhoff.
Box Office: $168.4 milioni
Vale o non vale: Non so se sia una questione di scelte di traduzione o se mi sia perso delle battute per strada, ma ricordavo la versione italiana del film più "volgare". In ogni caso, "Dodgeball: A True Underdog Story" è esattamente il prodotto che ci siaspetta, se non addirittura meglio: spassoso, simpatico e stupido al punto giusto (oltre che ricolmo di una marea di apparizioni speciali da parte di vari attori). Per i fan della commedia americana un po' sciocca ma dal cuore d'oro, un ottimo titolo del passato che non ha perso il suo smalto. Da recuperare.
Premi: 3 nomination agli Mtv Movie + TV Awards (Best Comedic Performance, Best On-Screen Team) e vittoria nella categoria Best Villain per Ben Stiller. Stiller anche nominato al Razzie per il peggior attore.
Parola chiave: Treasure.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 luglio 2024

Film 2293 - Who's That Girl

Intro: Una pellicola che non pensavo avrei mai recuperato, ma Michael ha il dvd ed è un mega fan di Madonna, quindi perché no?

Film 2293: "Who's That Girl" (1987) di James Foley
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non sono partito assolutamente prevenuto e, anzi, mi aspettavo avrei gradito la visione. invece ho trovato questo "Who's That Girl" indigesto.
Due aspetti in particolare non ho gradito: il personaggio interpretato da Madonna e tutto il susseguirsi di imprevisti raccontato dalla storia. Ma andiamo per ordine.
Madonna. Premesso che non ho mai pensato fosse un'attrice così tremenda come l'hanno descritta negli anni (forse in "The Next Best Thing", ma non in generale diciamo), devo dire che qui il suo personaggio - o come l'ha interpretato - mi ha dato davvero sui nervi. Mi rendo conto che rendere Nikki Finn seccante ed irritante (soprattutto all'inizio della storia) fosse intenzionale, specialmente in contrasto con la seconda parte della trama in cui i due protagonisti ovviamente si innamorano, però ho davvero faticato a tollerarla. Anche solo la voce mi dava sui nervi.
In combinazione con questo primo aspetto, il fatto che la sceneggiatura sia concentrata su questa serie di (chiamiamoli) equivoci tutti causati da Nikki e che quest'ultima sia per la maggior parte del tempo insopportabile, di fatto per me ha rovinato tutto il film.
Ora, non voglio dire che ho odiato "Who's That Girl", questo no, e ho assolutamente visto di peggio, ma non mi aspettavo avrei così tanto faticato a digerire il personaggio interpretato da Madonna. Intorno a lei, poi, il caos: c'è un puma tra i personaggi principali, una foresta amazzonica su un tetto di New York, arresti, armi, incidenti in macchina, un matrimonio da organizzare e un'innocente da salvare (già, proprio il peronsaggio di Madonna). Insomma, un calderone di elementi che ho trovato estremamente caotico e difficile da digerire, per un risultato finale quasi da mal di testa.
Cast: Madonna, Griffin Dunne, Haviland Morris, John McMartin, Stanley Tucci, John Mills.
Box Office: $7.3 milioni
Vale o non vale: I fan di Madonna sicuramente avranno visto e rivisto questo film, che negli anni si è aggiudicato addirittura lo status di cult. Personalmente non ho gradito granché, quindi non mi sendo di caldeggiare una visione. La colonna sonora però, quella sì che è un cult!
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior canzone originale ("Who's That Girl") e al Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or Television. 5 candidature ai Razzie Awards per peggior film, regia, sceneggiatura, canzone ("El Coco Loco (So, So Bad)") e una vittoria per la peggior attrice (Madonna).
Parola chiave: Chiave.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 7 luglio 2024

Film 2292 - Top Gun: Maverick

Intro: Il nuovo acquisto del proiettore mi ha stimolato la voglia di rivedere alcuni film che funzionano meglio se visti sul grande schermo. O, come in questo caso, su una grande parete.

Film 2292: "Top Gun: Maverick" (2022) di Joseph Kosinski
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: già la visione al cinema mi aveva particolarmente convinto un paio di anni fa e mi era rimasta la voglia di rivedere prima o poi questa pellicola. L'arrivo del nuovo proiettore mi è sembrata una scusa perfetta. E, devo dire, sono rimasto molto soddisfatto.
"Top Gun: Maverick" è un ottimo sequel che omaggia il primo, iconico film degli anni '80 nella giusta maniera, pur riuscendo a portare avanti il racconto senza cadere nella trappola del costante rimando al titolo originale. Il protagonista è ovviamente lo stesso e i legami con la prima storia ci sono, ma la sceneggiatura fa un ottimo lavoro nel mantenere rilevanti solo quegli elementi che beneficiano la sceneggiatura di questo secondo episodio.
Non fosse già questo sufficiente, "Top Gun: Maverick" è un fantastico film d'azione che regala scene mozzafiato e costruisce sapientemente e con attenzione la suspense e la tensione attorno al focus centrale del racconto (la missione), il che contribuisce a un risultato finale soddisfacente sotto ogni punto di vista. Il montaggio serrato, gli effetti speciali e le scene mozzafiato fanno il resto.
In un momento in cui il mondo del cinema stava ancora soffrendo a causa del covid e i suoi strascichi, Cruise, il regista Joseph Kosinski e la Paramount hanno preso la decisione giusta e aspettato a portare il film al cinema, invece che regalarlo immediatamente allo streaming: "Top Gun: Maverick" è stato un fenomeno culturale, ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino globale e rinvigorito la carriera di Cruise. Il che può sembrare assodato oggi, ma non lo era certo qualche anno fa. Una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista (e la canzone di Gaga, pur non potendo eguagliare l'iconicità di "Take My Breath Away" dei Berlin, fà comunque la sua figura).
Film 2110 - Top Gun: Maverick
Film 2292 - Top Gun: Maverick
Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Ed Harris, Val Kilmer, Lewis Pullman.
Box Office: $1.496 miliardi
Vale o non vale: Uno dei titoli migliori della stagione 2022. Per chi apprezza i film d'azione, un titolo imperdibile.
Premi: Nominato a 6 Oscar per Miglior film, canzone originale per Lady Gaga, montaggio, sceneggiatura non originale, effetti speciali e sonoro, il vinto ha vinto in quest'ultima categoria. 4 nomination ai BAFTA (fotografia, montaggio, sonoro, effetti speciali) e candidato a 2 Golden Globe (Miglior film drammatico e canzone originale per "Hold My Hand" di Gaga). 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media. 1 vittoria agli MTV Movie & TV Awards per Miglior performance in un film (per Cruise) su 6 nomination (per film, eroe, duo e 2 candidature per la miglior canzone: "Hold My Hand" e "I Ain't Worried").
Parola chiave: 10.0g.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 4 luglio 2024

Film 2290 - Love Lies Bleeding

Intro: Ero curioso di vedere questo film perché il trailer mi era sembrato promettente. Così, alla prima occasione, io e Niamh siamo andati al cinema a recuperarlo.

Film 2290: "Love Lies Bleeding" (2024) di Rose Glass
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: onestamente questo film non mi è piaciuto.
Inizialmente ero intrigato dall'amosfera e il tono generale della storia, poi però il modo in cui evolvono le cose mi ha "allontanato" dal racconto. Probabilmente (e come al solito), poi, le mie aspettative non si sono riconosciute nel prodotto finale. Da un'intensa storia d'amore lesbo, infatti, si passa ad omicidi e situazioni surreali al limite con tanto di gigante allucinogeno, il tutto in un mix caotico e allo stesso molto lento che, a mio parere, affatica la visione. Peccato, perché il duo Kristen Stewart e Katy O'Brian è piuttosto magnetico e se la storia si fosse concentrata solo su di loro sarei sato molto più interessato.
"Love Lies Bleeding" mi ha ricordato tanti altri film che ho visto più o meno di recente, precisamente "Drive-Away Dolls" e "The Iron Claw", con un pizzico di "Split".
Cast: Kristen Stewart, Katy O'Brian, Jena Malone, Anna Baryshnikov, Dave Franco, Ed Harris.
Box Office: $11.7 milioni
Vale o non vale: Personalmente l'ho trovato tedioso in certe parti, soprattutto dopo che la storia prende la piega dell'omicidio. L'inizio per me funziona, tutto il mondo del bodybuilding e la storia d'amore tra le due protagoniste sarebbe stato sufficiente a mantenere costante la mia attenzione. Invece, ci si perde in un bosco di altri elementi che, a mio parere, incasina troppo la storia.
Si fa vedere, ma sicuro non un titolo per tutti e non per una serata qualunque (meglio fare una scelta consapevole).
Premi: /
Parola chiave: Steroidi.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 2 luglio 2024

Film 2289 - Girl with a Pearl Earring

Intro: Sono entrato in possesso di un proiettore (la svolta della vita!) e il primo film che ho voluto vedere è stato questo.

Film 2289: "Girl with a Pearl Earring" (2003) di Peter Webber
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: forse uno degli esempi di pellicola che meglio si presta a una visione sul grande schermo, "Girl with a Pearl Earring" è un piacere per gli occhi, una visione sontuosa che, neanche a dirlo, trasporta i quadri di Vermeer nel reale (per quanto il cinema possa considerarsi tale) e dona nuova vita alle opere del pittore. Per me un piccolo capolavoro.
Forse l'unico elemento che ancora oggi stona nel complesso è la fotografia, le immagini sono estremamente saturate e a volte il colore non tiene, ma comprendo che l'esigenza di ottenere la somiglianza che le opere del pittore abbia necessariamente dettato lo standard della qualità dell'immagine. In ambienti così angusti e bui come le case dell'Olanda del 1600 non deve essere stato semplice gestire uniformemente luce e colori.
Detto questo, trovo che "Girl with a Pearl Earring" si un prodotto sempre estremamente "seducente", ricolmo di inquadrature che potrebbero essere quadri, costumi magnifici e una generale atmosfera che, nonostante una certa freddezza, riesce comunque a generare empatia per i personaggi che riempono lo schermo. Scarlett Johansson spicca nonostante i pochissimi dialoghi, ma sono Essie Davis e Judy Parfitt a rubare la scena.
Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla
Film 1532 - Girl with a Pearl Earring
Film 2289 - Girl with a Pearl Earring
Cast: Scarlett Johansson, Colin Firth, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy, Essie Davis, Joanna Scanlan, Alakina Mann, Anna Popplewell.
Box Office: $31.4 milioni
Vale o non vale: La storia è intrigante, ma ci mette un po' a ingranare. Ci vuole un attimo di pazienza, ma per me ne vale la pena. Non un prodotto per tutti, ma innegabilmente un prodotto che ha classe.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per la Miglior fotografia, scenografia e costumi. 10 nomination ai BAFTA - tra cui Miglior attrice protagonista (Scarlett Johansson), attrice non protagonista (Judy Parfitt), musiche, sceneggiatura non originale e costumi - e 2 nomination ai Golden Globe (Miglior attrice drammatica, Johansson, e Miglior colonna sonora). Candidato al David di Donatello per il Miglior Film dell'Unione Europea.
Parola chiave: Orecchino.
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#HollywoodCiak
Bengi

Film 2288 - Sleepy Hollow

Intro: Non ricordo perché, ma mi è tornato in mente questo film e ho subito proposto a Michael di vederlo (un buon compromesso per un horror, dato che lui non gradisce troppo il genere).

Film 2288: "Sleepy Hollow" (1999) di Tim Burton
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: so il film a memoria e, nonostante questo, non mi stanca mai.
Visivamente meraviglioso, inquietante quanto basta anche grazie alla colonna sonora di Danny Elfman e con un cast pazzesco capitanato da un Johnny Depp al picco del suo estro recitativo e una Christina Ricci mai così sensuale, "Sleepy Hollow" forse non è tra i titoli di Burton a cui si pensa immediatamente quando si cita la sua filmografia, ma per me rimane un classico dell'horror senza tempo che non mi stanco mai di guardare e riguardare.
Film 98 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 1536 - Il mistero di Sleepy Hollow
Film 2059 - Sleepy Hollow
Film 2288 - Sleepy Hollow
Cast: Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Michael Gambon, Casper Van Dien, Richard Griffiths, Jeffrey Jones, Christopher Lee, Christopher Walken.
Box Office: $207.1 milioni
Vale o non vale: Uno di quei film che potrei vedere all'infinito. Per me, imperdibile.
Premi: Vincitore dell'Oscar per la Miglior scenografia e candidato ad altri due Oscar per i costumi e la fotografia. 2 BAFTA vinti (costumi e scenografie) su 3 nomination (effetti speciali). 1 candidatura agli MTV Movie Award per Best Villain (Walken).
Parola chiave: Testamento.
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#HollywoodCiak
Bengi

Film 2286 - The Fall Guy

Intro: Il trailer era dappertutto, non potevamo astenerci dal vederlo.

Film 2286: "The Fall Guy" (2024) di David Leitch
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: considerato quanto ci hanno speso per produrlo (125–150 milioni di dollari) e chissà quanto in marketing per promuoverlo, il risultato finale di questo "The Fall Guy" al botteghino è particolarmente deludente.
Il film di per sé non è male, ma non è nemmeno così innovativo o "interessante" come potrebbe sembrare dal trailer. Per carità, la storia è anche divertente e il duo Gosling - Blunt funziona anche bene, ma non è sufficiente a mio parere a giustificare tutto il rumore mediatico creato per spingere il film.
Insomma, per quanto "The Fall Guy" nel complesso funzioni, non aggiunge niente a quanto non si sia già visto nel passato in pellicole simili. E considerato quanto il pubblico si stia rivelando più selettivo ultimamente, non è decisamente sufficiente a convincere lo spettatore medio a recarsi al cinema. "Bullet Train" (il precedente film del regista David Leitch), che pure non aveva fatto sfacieli al box-office, almeno presentava una storia più particolare e unica nel modo di costruire il racconto. Qui la trama intricata e la durata di oltre 2 ore non aiutano.
Peccato, sulla carta pareva il titolo perfetto per cominciare la stagione cinematografica estiva.
Cast: Ryan Gosling, Emily Blunt, Aaron Taylor-Johnson, Hannah Waddingham, Teresa Palmer, Stephanie Hsu, Winston Duke, Jason Momoa.
Box Office: $174.6 milioni
Vale o non vale: Si lascia guardare tranquillamente e Ryan Gosling è, come sempre, un ottimo protagonista, ma il film di per sé non aggiunge niente di nuovo al genere action. Sequenze d'azione molto ben costruite, ma non mi aspettavo niente di diverso da Leitch che delle "botte da orbi" ci ha fatto il suo marchio di fabbrica.
Premi: /
Parola chiave: Incidente.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 27 giugno 2024

Film 2284 - Challengers

Intro: Uno dei film che attendevo di più questa stagione.

Film 2284: "Challengers" (2024) di Luca Guadagnino
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: non è la prima volta che mi capita di avere determinate aspettative su un film di Guadagnino che, una volta visto, rimangono parzialmente disattese. Di fatto, però, ammetto che rispetto a un tempo sia cambiato il mio modo di vedere le cose: non è il film che non ha soddisfatto le mie aspettative, sono io che non posso basare la mia opinione di una pellicola sulla base di quello che desidero vedere.
Una volta fatto pace con questa mia tendenza - e avendo avuto a disposizione almeno un mesetto per rifletterci - devo dire che "Challengers" mi è piaciuto e, più di tutto, mi è piaciuta Zendaya. Sempre più lanciata e desiderosa di mettersi alla prova, anche in questo nuovo progetto l'attrice si mette alla prova e consegna al pubblico un personaggio che non l'avevo ancora vista interpretare, una donna matura, con aspirazioni, famiglia, forte di carattere e dominante. Un'ottima prova d'attrice.
Relativamente alle mie aspettative disattese, dico solo che, alla vigilia della visione al cinema, avevo letto molti articoli che parlavano della sensualità di questo film, la sua aura gay, la scena del churro, ecc ecc. La realtà è che Guadagnino è più "pudico" di quanto non sembri esteriormente (era già successo con "Call Me By Your Name") e questo "Challengers" insieme a lui. Sì, qualche momento di tensione omoerotica c'è, ma non quanto mi aspettassi o volessi. Il che, come dicevo, non è necessariamente un male, semplicemente la storia ha un punto di vista differente ed è interessata a raccontare qualcosa di diverso: un triangolo amoroso, la competitività del mondo dello sport agonistico, la storia di 3 persone diverse attratte dallo stesso elemento comune (il tennis), la competitività "testosteronica" tra i due protagonisti. Insomma, ci sono tanti elementi a formare questo "Challengers" e solo collateralmente c'è un interesse ad approfondire la componente gay. Io tifafo per quella, volevo più di quella roba di lì. Ciò non toglie che ci sia un elemento di sensualità in generale che appartiene sia a Josh O'Connor e Mike Faist che a Zendaya. Aggiungo che, insieme, fanno un trio esplosivo.
Insomma, "Challengers" è sicuramente uno dei titoli più interessanti usciti in questo 2024 (curiosamente, due di questi vedono Zendaya come protagonista) e vale la pena di recuperarlo. Ottime prove d'attore, magnifica fotografia, colonna sonora pazzesca (di Trent Reznor e Atticus Ross), montaggio molto creativo che funziona per il film e le sue tematiche e un Guadagnino in gran forma. Match point.
Cast: Zendaya, Josh O'Connor, Mike Faist.
Box Office: $94.2 milioni
Vale o non vale:
Premi: /
Parola chiave: Match.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 30 maggio 2024

Film 2280 - Sing Street

Intro: Ero curioso di rivedere questo film (di cui non ricordavo moltissimo) a quasi 4 anni dal mio trasferimento a Dublino.

Film 2280: "Sing Street" (2016) di John Carney
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: rivisto oggi, "Sing Street" ha per me un sapore diverso rispetto alla prima volta che lo vidi al cinema. Ho una comprensione diversa della cultura irlandese e un attaccamento a quest'isola che certamente mi mancava 8 anni fa. E, anche per questo, ho trovato ancora più piacevole questo film, piccolo gioiellino a cavallo tra il musical e il dramma che offre uno spaccato generazionale molto interessante, oltre che una serie di numeri musicali piuttosto ben riusciti (penso soprattutto a "Drive It Like You Stole It").
"Sing Street" funziona bene e, a mio avviso, avrebbe meritato più considerazione internazionale.
Film 1284 - Sing Street
Film 2280 - Sing Street
Cast: Ferdia Walsh-Peelo, Lucy Boynton, Maria Doyle Kennedy, Aidan Gillen, Jack Reynor, Kelly Thornton.
Box Office: $13.6 milioni
Vale o non vale: Ottimo esempio di cinema made in Ireland. Un po' musical, un po' drammatico e a tratti anche comico, a 8 anni dall'uscita nelle sale "Sing Street" è ancora un validissimo prodotto di intrattenimento da scoprire e riscoprire.
Premi: Candidato al Golden Globe per il Miglior film (musical/commedia).
Parola chiave: Videoclip.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 7 maggio 2024

Film 2273 - The Persian Version

Intro: Domenica al cinema a sopresa dopo brunch casalingo.

Film 2272: "The Persian Version" (2023) di Maryam Keshavarz
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: devo dire che "The Persian Version", nonostante non sia un film perfetto, mi è piaciuto.
Alcuni dei problemi che ho avuto con la storia:
a) a volte la storia sembra troppo disconessa e i pezzi del puzzle sembrano faticare a stare insieme;
b) ci sono troppi personaggi, molti dei quali a malapena abbozzati;
c) il flashback sulla madre è troppo lungo per trovarsi a metà della trama e nel modo in cui è presentato. Si perde il contatto con la storia raccontata fino a quel momento, ci si inserisce in un racconto nuovo, praticamente un piccolo film all'interno del film stesso e, per quanto estremamente ben realizzato, la sensazione è che la pausa che ci si prende per seguire questo nuovo racconto sia troppo lunga. Fosse stato diviso in vari flashback sparsi durante tutta la durata della pellicola, secondo me, avrebbe funzionato meglio.
A parte questo, comunque, il film ha un punto di vista molto personale e molto evidente, il che per un prodotto come questo è fondamentale per emergere dalla mischia di altri prodotti simili. Di fatto "The Persian Version" mischia commedia e dramma (molto bene) ed era necessario che trovasse il suo modo di miscelare questi due elementi. Il risultato finale è buono, dolceamaro ma coinvolgente.
Cast: Layla Mohammadi, Niousha Noor, Bijan Daneshmand, Bella Warda, Tom Byrne.
Box Office: $765,427
Vale o non vale: Un buon prodotto, diverso dalle solite produzioni americane a cui siamo abituati (e che ci hanno ambiamente anestetizzato). Layla Mohammadi è un'ottima protagonista e, in generale, il cast di comprimari è molto valido. Un piccolo film per quando si ha bisogno di qualcosa di diverso.
Premi: /
Parola chiave: Madre.
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venerdì 5 aprile 2024

Film 2264 - Moonstruck

Intro: Petra e Rebecca qualche tempo fa mi hanno detto che stavano rivedendo questo film e hanno fatto venire anche a me la voglia di recuperarlo.

Film 2264: "Moonstruck" (1987) di Norman Jewison
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ricordo che la prima volta che avevo lo avevo visto, questo film non mi era particolarmente piaciuto. Penso sia per questo mche mi ci sono voluti anni per decidermi a dargli una seconda occasione.
Ho trovato "Moonstruck" piuttosto divertente e, per quanto folle, una piacevole visione. Cher e Cage sono una strana coppia che funziona, lei magnetica quanto la luna del titolo, lui in versione selvaggia e sexy: per qualche motivo insieme funzionano.
La storia presenta una serie di equivoci familiari da gestire, tira più volte in ballo la sorte (e la luna, ovviamente), gioca con stereotipi italiani - o, sarebbe meglio dire, italo-americani - e in generale funziona nonostante questo peculiare mix di ingredienti.
Cast: Cher, Nicolas Cage, Vincent Gardenia, Olympia Dukakis, Danny Aiello, Julie Bovasso, Louis Guss, John Mahoney.
Box Office: $122.1 milioni
Vale o non vale: Commedia romantica per i nostalgici degli anni '80, i fan di Cher (o "RuPaul's Drag Race", considerato quante volte viene citata la famosa scena di Cher che, dopo uno schiaffo a Cage che le ha appena professato il suo amore, gli risponde 'Snap out of it!') o i curiosi di scoprire un Nicholas Cage "selvatico" e piuttosto sexy, "Moonstruck" rappresenta un'ottima scelta per una serata all'insegna del disimpegno e un tocco nostalgico.
Premi: Candidato a 6 premi Oscar, tra cui Miglior film, regia e attore non protagonista (Gardenia), ha vinto quello per la Miglior attrice protagonista (Cher), attrice non protagonista (Dukakis) e sceneggiatura originale. 4 nomination ai BAFTA per Miglior attrice, attrice non protagonista, sceneggiatura originale e colonna sonora. 2 Golden Globe vinti per Miglior attrice protagonista (Cher) e attrice non protagonista (Dukakis) su 5 candidature (Miglior film commedia, attore protagonista per Cage e sceneggiatura). Cher ha vinto il David di Donatello come Miglior attrice straniera, mentre John Patrick Shanley è stato nominato per la Miglior sceneggiatura straniera).
Parola chiave: Sfortuna.
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#HollywoodCiak
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giovedì 28 marzo 2024

Film 2263 - Steel Magnolias

Intro: Questo il film preferito di Jayce che, siccome non rivedevo da anni, ho acconsentito a guardare (per la prima volta in inglese).

Film 2263: "Steel Magnolias" (1989) di Herbert Ross
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Jayce
In sintesi: mi ha fatto piacere rivedere questo film di cui, devo dire, ricordavo poco e niente. Più strano ancora, però, è stato guardarlo in versione originale, con qualche difficoltà dettata dal marcato accento del sud di tutti i protagonisti.
A parte questo, comunque, un buonissimo prodotto figlio del suo tempo che, nonostante allo sguardo dello spettatore moderno potrebbe sembrare non avere niente di nuovo da dire, in realtà funziona ancora molto bene.
Film 310 - Fiori d'acciaio
Film 2263 - Steel Magnolias
Cast: Sally Field, Dolly Parton, Shirley MacLaine, Daryl Hannah, Olympia Dukakis, Julia Roberts, Tom Skerritt, Dylan McDermott, Kevin J. O'Connor, Sam Shepard.
Box Office: $96.8 milioni
Vale o non vale: Film corale dal cast pazzesco, una buona dose di comicità miscelata ad un'anima drammatica che colpisce specialmente dalla seconda metà della storia. Non leggero, ma ha i suoi buoni momenti.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior attrice non protagonista (Julia Roberts). 2 nomination ai Golden Globe per Miglior attrice protagonista drammatica (Sally Field) e attrice non protagonista (Roberts); 1 candidatura ai BAFTA per la Miglior attrice non protagonista (Shirley MacLaine).
Parola chiave: Gravidanza.
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Film 2262 - Call Me by Your Name

Intro: San Valentino casalingo e in solitaria per questo 2024, quindi ho deciso di massacrarmi l'umore riguardando questo film.

Film 2262: "Call Me by Your Name" (2017) di Luca Guadagnino
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: lo so, lo so, dopo tutti gli scandali venuti fuori su Armie Hammer rivedere questo film potrebbe essere problematico. La verità, però, è che a) Hammer non mi ha mai particolarmente entusiasmato neanche prima e b) questa storia affronta già tematiche scomode e complesse (sesso con un minorenne), quindi ammetto che rivedere "Call Me by Your Name" non mi è risultato particolarmente difficile (se non consideriamo che, rispetto alle visioni precedenti, adesso ogni volta che penso al titolo di questa pellicola nel cervello mi parte "Montero" di Lil Nas X).
Detto ciò, al di là della dimensione sensuale (e sessuale) di questo prodotto, per me il valore di "Call Me by Your Name" risiede in tre particolari aspetti:
1. la collocazione spaziale, che mi ricorda casa;
2. le circostanze della storia, che mi rimandano al passato, la mia prima volta con un ragazzo (anch'io, al tempo, minorenne) e, in particolare, la scena finale di infinito dolore (quando capisci che, nonostante quello che hai provato,
it's not meant to be);
3. la colonna sonora, ormai indelebilmente scolpita nel mio cervello.
Mi rendo conto che il valore che per me ha questo prodotto è assolutamente personale - discorso che vale, ovviamente, per qualsiasi altro prodotto cinematografico - e non tutti saranno d'accordo. In ogni caso "Call Me by Your Name", per quanto non sia il mio film a tematica gay preferito, rimane un porto sicuro in quei momenti in cui, per un motivo o per un altro, ho la necessità di riconnettermi con quella parte di me stesso che ha bisogno di uno scossone emotivo. Non uno qualsiasi però, ma specificamente quello che il film di Guadagnino riesce tutte le volte a "regalarmi" proprio perché connesso a quei tre aspetti di cui sopra.
Film 1530 - Call Me by Your Name
Film 1686 - Call Me by Your Name
Film 2262 - Call Me by Your Name

Cast: Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois.
Box Office: $43.1 milioni
Vale o non vale: Non per tutti, per una miriade di motivi. Personalmente non avevo particolarmente gradito "Call Me by Your Name" alla prima visione, ma più lo guardo, più trovo valore in quello che questa pellicola ha da offrire. Fosse anche solo nelle parole pronunicate dal padre (Michael Stuhlbarg) ad Elio (Timothée Chalamet) nel momento in cui il ragazzo deve fare i conti con il suo primo amore che se n'è andato: un discorso che, forse, farebbe davvero bene a tutti ascoltare.
Premi: Candidato a 4 premi Oscar, tra cui Miglior film e attore protagonista (Chalamet), ha vinto per la Miglior sceneggiatura di James Ivory; il film ha vinto anche il BAFTA nella stessa categoria. 3 nomination ai Golden Globes (film, attore protagonista, attore non protagonista) e 2 ai Grammy (Best Compilation Soundtrack for Visual Media e Best Song Written for Visual Media). 2 David di Donatello vinti per Migliro sceneggiatura e canzone originale su 12 nomination (tra cui Miglior film e regia, ma niente per gli attori).
Parola chiave: Oliver.
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