This year's Golden Globe Awards are upon us and it's time to vote for who YOU think is going to bring home some gold!
Cast you vote to predict who's going to win this year's Golden Globes!
(No need to know everything about the Globes or have watched all the movies or TV shows, this is just for fun so no pressure!)
#HollywoodCiak
Bengi
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domenica 5 gennaio 2025
2025 Golden Globes: Vote for your winners!
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sabato 13 agosto 2022
Film 2123 - Doubt
Intro: Ogni tanto ritornano...
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
Film 2123: "Doubt" (2008) di John Patrick Shanley
Visto: dal computer portatileLingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: uno dei miei film preferiti che non mi stanco mai di rivedere, "Doubt" e il suo simbolismo mi lasciano ogni volta senza fiato. Motivo per cui ho voluto condividere la mia passione per questo film con Ciarán che, devo dire, ha apprezzato.
Cast pazzesco - una sorta di scontro fra titani attoriale - e storia intrigante e disturbante, "Doubt" lascia lo spettatore con, inevitabilmente, molti dubbi oltre che la possibilità di interpretare la storia secondo la propria sensibilità.
Da vedere.
Film 60 - Il dubbio
Film 125 - Il dubbio
Film 342 - Il dubbio
Film 2123 - Doubt
Cast: Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Viola Davis, Joseph Foster, Carrie Preston.
Box Office: $50.9 milioni
Vale o non vale: Una delle mie pellicole preferite in assoluto. Intelligente, ben scritto, interpretato magnificamente da un quartetto di attori assolutamente perfetti per la parte, "Doubt" richiede l'attenzione massima dello spettatore perché questo film sta tutto nei particolari.
Premi: Candidato a 5 Oscar (Miglior sceneggiatura non originale, attrice protagonista Streep, attore protagonista Hoffman e attrici non protagoniste Adams e Davis), 3 BAFTA (Miglior attrice protagonista Streep, attore non protagonista Hoffman e attrice non protagonista Adams), 5 Golden Globe (Miglior sceneggiatura non originale, attrice protagonista Streep, attore protagonista Hoffman e attrici non protagoniste Adams e Davis).
Parola chiave: Alcol.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Cast pazzesco - una sorta di scontro fra titani attoriale - e storia intrigante e disturbante, "Doubt" lascia lo spettatore con, inevitabilmente, molti dubbi oltre che la possibilità di interpretare la storia secondo la propria sensibilità.
Da vedere.
Film 60 - Il dubbio
Film 125 - Il dubbio
Film 342 - Il dubbio
Film 2123 - Doubt
Cast: Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Viola Davis, Joseph Foster, Carrie Preston.
Box Office: $50.9 milioni
Vale o non vale: Una delle mie pellicole preferite in assoluto. Intelligente, ben scritto, interpretato magnificamente da un quartetto di attori assolutamente perfetti per la parte, "Doubt" richiede l'attenzione massima dello spettatore perché questo film sta tutto nei particolari.
Premi: Candidato a 5 Oscar (Miglior sceneggiatura non originale, attrice protagonista Streep, attore protagonista Hoffman e attrici non protagoniste Adams e Davis), 3 BAFTA (Miglior attrice protagonista Streep, attore non protagonista Hoffman e attrice non protagonista Adams), 5 Golden Globe (Miglior sceneggiatura non originale, attrice protagonista Streep, attore protagonista Hoffman e attrici non protagoniste Adams e Davis).
Parola chiave: Alcol.
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lunedì 7 febbraio 2022
Razzies 2022: nomination e vincitori
42nd Golden Raspberry Awards
Nomination: 7 febbraio
Cerimonia: 26 marzo
Worst Picture
"Diana the Musical" (The Netflix Version)
"Infinite"
"Karen"
"Space Jam: A New Legacy"
"The Woman in the Window"
Worst Actor
Scott Eastwood, "Dangerous"
Roe Hartrampf (as Prince Charles), "Diana the Musical"
LeBron James, "Space Jam: A New Legacy"
Ben Platt, "Dear Evan Hansen"
Mark Wahlberg, "Infinite"
Worst Actress
Amy Adams, "The Woman in the Window"
Jeanna de Waal, "Diana the Musical"
Megan Fox, "Midnight in the Switchgrass"
Taryn Manning, "Karen"
Ruby Rose, "Vanquish"
Worst Supporting Actress
Amy Adams, "Dear Evan Hansen"
Sophie Cookson, "Infinite"
Erin Davie (as Camilla), "Diana the Musical"
Judy Kaye (as both Queen Elizabeth and Barbara Cartland), "Diana the Musical"
Taryn Manning, "Every Last One of Them"
Worst Supporting Actor
Ben Affleck, "The Last Duel"
Nick Cannon, "The Misfits"
Mel Gibson, "Dangerous"
Gareth Keegan (as James Hewitt, the Muscle-Bound Horse Trainer), "Diana the Musical"
Jared Leto, "House of Gucci"
Worst Screen Couple
Any Klutzy Cast Member & Any Lamely Lyricized (or choreographed) Musical Number, "Diana the Musical"
LeBron James & Any Warner Cartoon Character (or Time-Warner product) He Dribbles on, "Space Jam: A New Legacy"
Jared Leto & Either His 17-Pound Latex Face, His Geeky Clothes or His Ridiculous Accent, "House of Gucci"
Ben Platt & Any Other Character Who Acts Like Platt Singing 24-7 is Normal, "Dear Evan Hansen"
Tom & Jerry (aka Itchy & Scratchy), "Tom & Jerry the Movie"
Worst Remake, Rip-Off or Sequel
"Karen" (inadvertent remake of "Cruella deVil")
"Space Jam: A New Legacy"
"Tom & Jerry the Movie"
"Twist" (rap remake of "Oliver Twist")
"The Woman in the Window" (rip-off of "Rear Window")
Worst Director
Christopher Ashley, "Diana the Musical"
Stephen Chbosky, "Dear Evan Hansen"
Coke Daniels, "Karen"
Renny Harlin, "The Misfits"
Joe Wright, "The Woman in the Window"
Worst Screenplay
"Diana the Musical," script by Joe DiPietro, music and lyrics by DiPietro and David Bryan
"Karen," written by "Coke" Daniels
"The Misfits," screenplay by Kurt Wimmer and Robert Henny
"Twist," written by John Wrathall and Sally Collett
"The Woman in the Window," screenplay by Tracy Letts, from the novel by A.J. Finn
Worst Performance by Bruce Willis in a 2021 movie
Bruce Willis, "American Siege"
Bruce Willis, "Apex"
Bruce Willis, "Cosmic Sin"
Bruce Willis, "Deadlock"
Bruce Willis, "Fortress"
Bruce Willis, "Midnight in the Switchgrass"
Bruce Willis, "Out of Death"
Bruce Willis, "Survive the Game"
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sabato 26 giugno 2021
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Intro: Non che sentissi il grande bisogno di rivedere questo film, ma avendone sentito così tanto parlare e - persino! - in chiave positiva, ho cercato di ritagliarmi un "momento" per poter recuperare questa riedizione e farmi un'opinione personale.
Film 2019: "Zack Snyder's Justice League" (2021) di Zack Snyder
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: premesso che secondo me se per raccontare la tua visione della storia servono 242 minuti abbiamo un problema di base, devo comunque ammettere che adesso la storia di questa sgangherata "Justice League" abbia molto, molto più senso. Per non parlare del fatto che - forse la cosa che mi è rimasta più impressa - Cyborg è effettivamente un personaggio e pure centrale alla storia! Chi se lo aspettava...
Detto ciò e volendo pur ribadire tutti i pregi che il resoconto Snyder ha conferito ad una delle delusioni DC più grandi di sempre, voglio in ogni caso tornare a ribadire che un prodotto cinematografico di QUATTRO ore sia un tantino esagerato. E' vero che la storia ora funziona, ma è pur sempre vero che per arrivare al cuore del racconto ci voglia tanto di quel tempo che si rischia di perdere l'attenzione dello spettatore. E non sono nemmeno sicuro che si rischi solamente...
E qui sta il problema del prodotto "Justice League", portato nei cinema quando ancora 3 dei suoi personaggi principali non sono stati presentati al pubblico - "Aquaman" sarebbe uscito solo un anno dopo il primo "Justice League" del 2017 -, dovendo così dividere la storia di questo titolo in due, tra origin story e avventura corale.
Questo doppio animo (più bipolare che funzionale) finisce per costringere la sceneggiatura ad espandersi esponenzialmente per andare a coprire tutta una serie di buchi narrativi potenzialmente evitabili che, necessariamente, richiedono tempo e sviluppo. Tutte voci che, per carità, Snyder gestisce egregiamente, ma per uno che non ha il dono della sintesi rimane comunque un grande problema. E spesso anche per chi guarda.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Gal Gadot, Ray Fisher, Jason Momoa, Ezra Miller, Willem Dafoe, Jesse Eisenberg, Jeremy Irons, Diane Lane, Connie Nielsen, J. K. Simmons, Ciarán Hinds, Ryan Zheng, Amber Heard, Joe Morton, Jared Leto, Billy Crudup, Joe Manganiello.
Box Office: /
Vale o non vale: Se il primo non vi è piaciuto, c'è una buona probabilità che questo vi stupisca.
Se il primo vi è piaciuto, c'è una buona probabilità che questo non sarà da meno (pur non riconoscendo buona parte della storia).
Se già del primo non ve ne fregava niente, non sarà questa riedizione da 4 ore filate di durata che saprà conquistarvi e rapirvi.
Premi: /
Parola chiave: Mother Box.
Trailer
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Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: premesso che secondo me se per raccontare la tua visione della storia servono 242 minuti abbiamo un problema di base, devo comunque ammettere che adesso la storia di questa sgangherata "Justice League" abbia molto, molto più senso. Per non parlare del fatto che - forse la cosa che mi è rimasta più impressa - Cyborg è effettivamente un personaggio e pure centrale alla storia! Chi se lo aspettava...
Detto ciò e volendo pur ribadire tutti i pregi che il resoconto Snyder ha conferito ad una delle delusioni DC più grandi di sempre, voglio in ogni caso tornare a ribadire che un prodotto cinematografico di QUATTRO ore sia un tantino esagerato. E' vero che la storia ora funziona, ma è pur sempre vero che per arrivare al cuore del racconto ci voglia tanto di quel tempo che si rischia di perdere l'attenzione dello spettatore. E non sono nemmeno sicuro che si rischi solamente...
E qui sta il problema del prodotto "Justice League", portato nei cinema quando ancora 3 dei suoi personaggi principali non sono stati presentati al pubblico - "Aquaman" sarebbe uscito solo un anno dopo il primo "Justice League" del 2017 -, dovendo così dividere la storia di questo titolo in due, tra origin story e avventura corale.
Questo doppio animo (più bipolare che funzionale) finisce per costringere la sceneggiatura ad espandersi esponenzialmente per andare a coprire tutta una serie di buchi narrativi potenzialmente evitabili che, necessariamente, richiedono tempo e sviluppo. Tutte voci che, per carità, Snyder gestisce egregiamente, ma per uno che non ha il dono della sintesi rimane comunque un grande problema. E spesso anche per chi guarda.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Gal Gadot, Ray Fisher, Jason Momoa, Ezra Miller, Willem Dafoe, Jesse Eisenberg, Jeremy Irons, Diane Lane, Connie Nielsen, J. K. Simmons, Ciarán Hinds, Ryan Zheng, Amber Heard, Joe Morton, Jared Leto, Billy Crudup, Joe Manganiello.
Box Office: /
Vale o non vale: Se il primo non vi è piaciuto, c'è una buona probabilità che questo vi stupisca.
Se il primo vi è piaciuto, c'è una buona probabilità che questo non sarà da meno (pur non riconoscendo buona parte della storia).
Se già del primo non ve ne fregava niente, non sarà questa riedizione da 4 ore filate di durata che saprà conquistarvi e rapirvi.
Premi: /
Parola chiave: Mother Box.
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giovedì 4 febbraio 2021
SAG Awards 2021: nomination e vincitori
A esattamente 24 ore dalla pubblicazione delle nomination dei Golden Globes 2021, vengono rivelate anche le candidature per i SAG Awards di quest'anno, premi conferiti dal sindacato attori americano alle migliori performance attoriali dell'anno.
Come sempre, c'è una buona dose di copia-incolla come regola generale in tutte le categorie, anche se vanno menzionate qui alcune eccezioni: la presenza (non prepotente) di "Bridgerton", la candidatura di Michaela Coel per "I May Destroy You" (serie completamente snobbata dai GG), le ottime 3 nomination di "Minari" (ai GG candidato nella categoria film straniero, pur essendo una produzione americana) e "Da 5 Bloods" (nessuna nomination ai GG) e l'assenza di "Emily in Paris" e quel nonsense di "Ratched".
La cerimonia di premiazione si terrà il 4 aprile prossimo.
Outstanding Performance by an Ensemble in a Motion Picture
“Da 5 Bloods”
“Ma Rainey’s Black Bottom”
“Minari”
“One Night in Miami”
“The Trial of the Chicago 7”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role in a Motion Picture
Amy Adams, “Hillbilly Elegy”
Viola Davis, “Ma Rainey’s Black Bottom”
Vanessa Kirby, “Pieces of a Woman”
Frances McDormand, “Nomadland”
Carey Mulligan, “Promising Young Woman”
Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role in a Motion Picture
Riz Ahmed, “The Sounds of Metal”
Chadwick Boseman, “Ma Rainey’s Black Bottom,”
Anthony Hopkins, “The Father”
Gary Oldman, “Mank”
Steven Yeun, “Minari”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Maria Bakalova, "Borat Subsequent Moviefilm"
Glenn Close, "Hillbilly Elegy"
Olivia Colman, "The Father"
Youn Yuh-jung, "Minari"
Helena Zengel, "News of the World"
Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Chadwick Boseman, “Da 5 Bloods”
Sacha Baron Cohen, “The Trial of the Chicago 7”
Daniel Kaluuya, “Judas and the Black Messiah”
Jared Leto, “The Little Things”
Leslie Odom, Jr., “One Night in Miami”
Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series
“Better Call Saul”
“The Crown”
“Bridgerton”
“Lovecraft Country”
“Ozark”
Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series
“Dead To Me”
“The Flight Attendant”
“The Great”
“Schitt’s Creek”
“Ted Lasso”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series
Gillian Anderson, “The Crown”
Olivia Colman, “The Crown”
Emma Corrin, “The Crown”
Julia Garner, “Ozark”
Laura Linney, “Ozark”
Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series
Jason Bateman, “Ozark”
Sterling K. Brown, “This is Us”
Josh O’Connor, “The Crown”
Bob Odenkirk, “Better Call Saul”
Regé-Jean Page, “Bridgerton”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series
Christina Applegate, “Dead To Me”
Linda Cardellini, “Dead To Me”
Kaley Cuoco, “The Flight Attendant”
Annie Murphy, “Schitt’s Creek”
Catherine O’Hara, “Schitt’s Creek”
Outstanding Performance By a Male Actor in a Comedy Series
Nicholas Hoult, “The Great”
Dan Levy, “Schitt’s Creek”
Eugene Levy, “Schitt’s Creek”
Jason Sudeikis, “Ted Lasso”
Ramy Youssef, “Ramy”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series
Cate Blanchett, “Mrs. America”
Michaela Coel, “I May Destroy You”
Nicole Kidman, “The Undoing”
Anya Taylor-Joy, “The Queen’s Gambit”
Kerry Washington, “Little Fires Everywhere”
Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series
Bill Camp, “The Queen’s Gambit”
Daveed Diggs, “Hamilton”
Hugh Grant, “The Undoing”
Ethan Hawke, “The Good Lord Bird”
Mark Ruffalo, “I Know This Much Is True”
Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture
“News of The World”
“Wonder Woman 1984”
“Mulan”
“Da 5 Bloods”
“The Trial Of The Chicago 7”
Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series
“The Boys”
“Cobra Kai”
“Lovecraft Country”
“The Mandalorian”
“Westworld”
#HollywoodCiak
Bengi
Come sempre, c'è una buona dose di copia-incolla come regola generale in tutte le categorie, anche se vanno menzionate qui alcune eccezioni: la presenza (non prepotente) di "Bridgerton", la candidatura di Michaela Coel per "I May Destroy You" (serie completamente snobbata dai GG), le ottime 3 nomination di "Minari" (ai GG candidato nella categoria film straniero, pur essendo una produzione americana) e "Da 5 Bloods" (nessuna nomination ai GG) e l'assenza di "Emily in Paris" e quel nonsense di "Ratched".
La cerimonia di premiazione si terrà il 4 aprile prossimo.
27th Screen Actors Guild Awards
Outstanding Performance by an Ensemble in a Motion Picture
“Da 5 Bloods”
“Ma Rainey’s Black Bottom”
“Minari”
“One Night in Miami”
“The Trial of the Chicago 7”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role in a Motion Picture
Amy Adams, “Hillbilly Elegy”
Viola Davis, “Ma Rainey’s Black Bottom”
Vanessa Kirby, “Pieces of a Woman”
Frances McDormand, “Nomadland”
Carey Mulligan, “Promising Young Woman”
Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role in a Motion Picture
Riz Ahmed, “The Sounds of Metal”
Chadwick Boseman, “Ma Rainey’s Black Bottom,”
Anthony Hopkins, “The Father”
Gary Oldman, “Mank”
Steven Yeun, “Minari”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Maria Bakalova, "Borat Subsequent Moviefilm"
Glenn Close, "Hillbilly Elegy"
Olivia Colman, "The Father"
Youn Yuh-jung, "Minari"
Helena Zengel, "News of the World"
Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Chadwick Boseman, “Da 5 Bloods”
Sacha Baron Cohen, “The Trial of the Chicago 7”
Daniel Kaluuya, “Judas and the Black Messiah”
Jared Leto, “The Little Things”
Leslie Odom, Jr., “One Night in Miami”
Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series
“Better Call Saul”
“The Crown”
“Bridgerton”
“Lovecraft Country”
“Ozark”
Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series
“Dead To Me”
“The Flight Attendant”
“The Great”
“Schitt’s Creek”
“Ted Lasso”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series
Gillian Anderson, “The Crown”
Olivia Colman, “The Crown”
Emma Corrin, “The Crown”
Julia Garner, “Ozark”
Laura Linney, “Ozark”
Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series
Jason Bateman, “Ozark”
Sterling K. Brown, “This is Us”
Josh O’Connor, “The Crown”
Bob Odenkirk, “Better Call Saul”
Regé-Jean Page, “Bridgerton”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series
Christina Applegate, “Dead To Me”
Linda Cardellini, “Dead To Me”
Kaley Cuoco, “The Flight Attendant”
Annie Murphy, “Schitt’s Creek”
Catherine O’Hara, “Schitt’s Creek”
Outstanding Performance By a Male Actor in a Comedy Series
Nicholas Hoult, “The Great”
Dan Levy, “Schitt’s Creek”
Eugene Levy, “Schitt’s Creek”
Jason Sudeikis, “Ted Lasso”
Ramy Youssef, “Ramy”
Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series
Cate Blanchett, “Mrs. America”
Michaela Coel, “I May Destroy You”
Nicole Kidman, “The Undoing”
Anya Taylor-Joy, “The Queen’s Gambit”
Kerry Washington, “Little Fires Everywhere”
Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series
Bill Camp, “The Queen’s Gambit”
Daveed Diggs, “Hamilton”
Hugh Grant, “The Undoing”
Ethan Hawke, “The Good Lord Bird”
Mark Ruffalo, “I Know This Much Is True”
Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture
“News of The World”
“Wonder Woman 1984”
“Mulan”
“Da 5 Bloods”
“The Trial Of The Chicago 7”
Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series
“The Boys”
“Cobra Kai”
“Lovecraft Country”
“The Mandalorian”
“Westworld”
#HollywoodCiak
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sabato 31 ottobre 2020
Film 1942 - Vice
Intro: Avevo sempre voluto recuperarlo, ma onestamente mi mancava la motivazione. Questo periodo di quarantena irlandese ha portato ispirazione.
Film 1942: "Vice" (2018) di Adam McKay
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il motivo principale per cui volevo vedere questo film è, naturalmente, Amy Adams, qui alla sua sesta nomination all'Oscar, nona ai Golden Globes, settimana ai BAFTA. Non che l'argomento in sé non mi interessasse, però ammetto che recuperare la performance di una delle attrici più dotate in circolazione al momento fosse il mio personale main goal. E non sono rimasto deluso.
Diversamente da tanti biopic con declinazione da drammone politico, "Vice" scorre piuttosto agevolmente. Lo stile narrativo e di regia di Adam McKay - qui molto simile al suo precedente "The Big Short" - è incisivo e caratteristico e trovo che il maggiore punto a suo favore sia quello di incorporare nel racconto elementi esplicativi per quel pubblico che non abbia familiarità con il soggetto della storia, qui nella fattispecie la biografia di Dick Cheney.
Cheney, politico americano schivo - ma figura chiave rispetto alla guerra in Iraq post 11 settembre - è stato due volte vice presidente degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Bush junior nonché, mi informa Wikipedia, uno dei politici con il tasso di approvazione più basso (13%) nel momento in cui la sua carica istituzionale è terminata. Insomma, non esattamente una figura amata dal poplo americano.
Al di là dei giudizi personali inevitabilmente suscitati da questo film, quello che mi ha colpito è come un uomo apparentemente così mediocre sia riuscito - e probabilmente riesca ancora - ad avere in pugno la gestione di una nazione intera e con così ampio spazio di manovra. Pur tenendo conto della drammatizzazione dei fatti che necessariamente un prodotto di fiction porta con sé, è impossibile non rimanere quantomeno colpiti da quanto quest'uomo riesca a fare e influenzare sulla sola base del fatto che, se una cosa la dice o la fa un'alta carica dello stato (come il presidente), allora tale cosa diventa moralmente accettabile. Sicuramente Cheney ha dimostrato del genio nel saper individuare e sfruttare così bene a suo vantaggio un area troppo poco definita del diritto americano.
Detto questo, "Vice" rimane un prodotto interessante, anche se onestamente un po' troppo lungo. Christian Bale è un magnifico protagonista a prescindere dalle sue capacità mimetiche e camaleontiche e questa performance dimostra ancora una volta il suo talento. Amy Adams qui ha un ruolo apparentemente più marginale e sicuramente più pacato, eppure è la spinta che dà propulsione a tutto il racconto. Senza Lynne Cheney non ci sarebbe il Dick Cheney politico di successo, per cui ho trovato che nel suo essere il +1 di questa storia, Adams sia riuscita con successo a ritagliarsi la visibilità giusta per il suo personaggio calibrando perfettamente la sua performance. Da Oscar? Forse no, ma il riconoscimento ci sta tutto. (In ogni caso battere Regina King a qualsiasi premio di categoria pare impossibile negli ultimi tempi.) Sono rimasto molto meno colpito dalla performance di Sam Rockwell, invece, qui un aitante George W. Bush per il quale non mi pare ci sia troppo spazio di approfondimento che vada oltre il dipingere il suo personaggio come stupido o una sorta di causa persa. In generale, invece, avrei preferito un po' più di spazio rispetto ad altre figure chiave dell'amministrazione Bush come Condoleezza Rice o Colin Powell.
In ogni caso, per quanto non sia rimasto tanto colpito da "Vice" quanto come dal precedente titolo di McKay, l'ho trovato comunque interessante, probabilmente più un punto di partenza per un futuro approfondimento sul soggetto che un elemento esaustivo sulla figura di Dick Cheney a tutto tondo.
Cast: Christian Bale, Amy Adams, Steve Carell, Sam Rockwell, Tyler Perry, Alison Pill, Lily Rabe, Jesse Plemons, LisaGay Hamilton, Justin Kirk, Eddie Marsan, Alfred Molina, Naomi Watts.
Box Office: $76.1 milioni
Vale o non vale: Gli appassionati di biopic o di politica americana dovrebbero gradire questo prodotto ben fatto e che non tenta nemmeno per un secondo di nascondere la sua natura critica rispetto al suo oggetto d'indagine. In generale non un film per tutte le occasioni, ma il soggetto è interessante e i due protagonisti valgono la visione.
Premi: Candidato a 8 Oscar (Miglior film, regia, sceneggiatura originale, attore protagonista Bale, attrice non protagonista Adams, attore non protagonista Rockwell e montaggio), ha vinto quello per il Miglior trucco; delle 6 nomination ai Golden Globes (tra cui Miglior film), Bale ha vinto quello per il Miglior attore protagonista musical o commedia; 6 candidature ai BAFTA e vittoria per il montaggio. Tyler Perry candidato al Razzie per il Redeemer Award.
Parola chiave: Unitary executive theory.
Trailer
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il motivo principale per cui volevo vedere questo film è, naturalmente, Amy Adams, qui alla sua sesta nomination all'Oscar, nona ai Golden Globes, settimana ai BAFTA. Non che l'argomento in sé non mi interessasse, però ammetto che recuperare la performance di una delle attrici più dotate in circolazione al momento fosse il mio personale main goal. E non sono rimasto deluso.
Diversamente da tanti biopic con declinazione da drammone politico, "Vice" scorre piuttosto agevolmente. Lo stile narrativo e di regia di Adam McKay - qui molto simile al suo precedente "The Big Short" - è incisivo e caratteristico e trovo che il maggiore punto a suo favore sia quello di incorporare nel racconto elementi esplicativi per quel pubblico che non abbia familiarità con il soggetto della storia, qui nella fattispecie la biografia di Dick Cheney.
Cheney, politico americano schivo - ma figura chiave rispetto alla guerra in Iraq post 11 settembre - è stato due volte vice presidente degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Bush junior nonché, mi informa Wikipedia, uno dei politici con il tasso di approvazione più basso (13%) nel momento in cui la sua carica istituzionale è terminata. Insomma, non esattamente una figura amata dal poplo americano.
Al di là dei giudizi personali inevitabilmente suscitati da questo film, quello che mi ha colpito è come un uomo apparentemente così mediocre sia riuscito - e probabilmente riesca ancora - ad avere in pugno la gestione di una nazione intera e con così ampio spazio di manovra. Pur tenendo conto della drammatizzazione dei fatti che necessariamente un prodotto di fiction porta con sé, è impossibile non rimanere quantomeno colpiti da quanto quest'uomo riesca a fare e influenzare sulla sola base del fatto che, se una cosa la dice o la fa un'alta carica dello stato (come il presidente), allora tale cosa diventa moralmente accettabile. Sicuramente Cheney ha dimostrato del genio nel saper individuare e sfruttare così bene a suo vantaggio un area troppo poco definita del diritto americano.
Detto questo, "Vice" rimane un prodotto interessante, anche se onestamente un po' troppo lungo. Christian Bale è un magnifico protagonista a prescindere dalle sue capacità mimetiche e camaleontiche e questa performance dimostra ancora una volta il suo talento. Amy Adams qui ha un ruolo apparentemente più marginale e sicuramente più pacato, eppure è la spinta che dà propulsione a tutto il racconto. Senza Lynne Cheney non ci sarebbe il Dick Cheney politico di successo, per cui ho trovato che nel suo essere il +1 di questa storia, Adams sia riuscita con successo a ritagliarsi la visibilità giusta per il suo personaggio calibrando perfettamente la sua performance. Da Oscar? Forse no, ma il riconoscimento ci sta tutto. (In ogni caso battere Regina King a qualsiasi premio di categoria pare impossibile negli ultimi tempi.) Sono rimasto molto meno colpito dalla performance di Sam Rockwell, invece, qui un aitante George W. Bush per il quale non mi pare ci sia troppo spazio di approfondimento che vada oltre il dipingere il suo personaggio come stupido o una sorta di causa persa. In generale, invece, avrei preferito un po' più di spazio rispetto ad altre figure chiave dell'amministrazione Bush come Condoleezza Rice o Colin Powell.
In ogni caso, per quanto non sia rimasto tanto colpito da "Vice" quanto come dal precedente titolo di McKay, l'ho trovato comunque interessante, probabilmente più un punto di partenza per un futuro approfondimento sul soggetto che un elemento esaustivo sulla figura di Dick Cheney a tutto tondo.
Cast: Christian Bale, Amy Adams, Steve Carell, Sam Rockwell, Tyler Perry, Alison Pill, Lily Rabe, Jesse Plemons, LisaGay Hamilton, Justin Kirk, Eddie Marsan, Alfred Molina, Naomi Watts.
Box Office: $76.1 milioni
Vale o non vale: Gli appassionati di biopic o di politica americana dovrebbero gradire questo prodotto ben fatto e che non tenta nemmeno per un secondo di nascondere la sua natura critica rispetto al suo oggetto d'indagine. In generale non un film per tutte le occasioni, ma il soggetto è interessante e i due protagonisti valgono la visione.
Premi: Candidato a 8 Oscar (Miglior film, regia, sceneggiatura originale, attore protagonista Bale, attrice non protagonista Adams, attore non protagonista Rockwell e montaggio), ha vinto quello per il Miglior trucco; delle 6 nomination ai Golden Globes (tra cui Miglior film), Bale ha vinto quello per il Miglior attore protagonista musical o commedia; 6 candidature ai BAFTA e vittoria per il montaggio. Tyler Perry candidato al Razzie per il Redeemer Award.
Parola chiave: Unitary executive theory.
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domenica 11 ottobre 2020
Film 1933 - Drop Dead Gorgeous
Intro: Anche se il titolo di questo film mi diceva qualcosa, ammetto che non avessi idea di cosa trattasse. Poi, per qualche motivo che non riesco a ricordare, prima di partire mi è capitato di trovare info su questa storia che mi hanno convinto a volerlo recuperare...
Film 1933: "Drop Dead Gorgeous" (1999) di Michael Patrick Jann
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nonostante sia una gran boiata, ammetto che "Drop Dead Gorgeous" mi abbia divertito e sia stato un buon compagno di serata.
Il cast è pazzesco - di quelli che metà attori già li conosci, l'altra metà li hai già visti e comunque una buona parte ha poi trovato fortuna ad Hollywood negli anni (cito solo Allison Janney e Amy Adams, qui al suo debutto, per i casi più lampanti) - e la storia è un'evidente satira del mondo patinato e ultra competitivo dei concorsi di bellezza americani, il tutto cosparso di tonalità kitsch e surreali che, prese nel modo giusto, regalano una visione spassosa e senza pretese alla cui base c'è il politicamente scorretto a tutto spiano.
Tra esplosioni e numeri di tip-tap, il film mette alla berlina una serie di elementi classici del genere che vanno dall'esaltazione dell'apparenza all'attaccamento morboso a un meccanismo contorto che vede nell'elezione a più bella del paese l'unico scopo di vita di alcuni personaggi, passando per dattagli assurdi collocati all'interno della narrazione che rendono il risultato finale una sorta di circo rocambolesco che, alla fine, dimostrerà la sua anima effimerà in un finale tanto veloce quanto inaspettato.
Poi, ribadisco, "Drop Dead Gorgeous" è talmente esagerato da mortificare spesso la critica che intende rivolgere, eppure, in parte, questa storia riesce anche a fare centro.
Cast: Kirstie Alley, Ellen Barkin, Kirsten Dunst, Denise Richards, Allison Janney, Amy Adams, Mindy Sterling, Brittany Murphy, Sam McMurray, Matt Malloy, Will Sasso, Nora Dunn.
Box Office: $10.5 milioni
Vale o non vale: Per molti sarà solo una gran scemata che forse ci si poteva risparmiare di vedere; a mio avviso non è tutto tempo perso, tenedo sempre presente che siamo di fronte ad un prodotto facile facile che si basa su una satira talmente eccentrica da risultare spesso inappropriata. Eppure, a volte, sembra perfettamente in linea con le assurdità dei concorsi di bellezza che "Drop Dead Gorgeous" prende così esplosivamente di mira.
Premi: /
Parola chiave: Vittoria.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nonostante sia una gran boiata, ammetto che "Drop Dead Gorgeous" mi abbia divertito e sia stato un buon compagno di serata.
Il cast è pazzesco - di quelli che metà attori già li conosci, l'altra metà li hai già visti e comunque una buona parte ha poi trovato fortuna ad Hollywood negli anni (cito solo Allison Janney e Amy Adams, qui al suo debutto, per i casi più lampanti) - e la storia è un'evidente satira del mondo patinato e ultra competitivo dei concorsi di bellezza americani, il tutto cosparso di tonalità kitsch e surreali che, prese nel modo giusto, regalano una visione spassosa e senza pretese alla cui base c'è il politicamente scorretto a tutto spiano.
Tra esplosioni e numeri di tip-tap, il film mette alla berlina una serie di elementi classici del genere che vanno dall'esaltazione dell'apparenza all'attaccamento morboso a un meccanismo contorto che vede nell'elezione a più bella del paese l'unico scopo di vita di alcuni personaggi, passando per dattagli assurdi collocati all'interno della narrazione che rendono il risultato finale una sorta di circo rocambolesco che, alla fine, dimostrerà la sua anima effimerà in un finale tanto veloce quanto inaspettato.
Poi, ribadisco, "Drop Dead Gorgeous" è talmente esagerato da mortificare spesso la critica che intende rivolgere, eppure, in parte, questa storia riesce anche a fare centro.
Cast: Kirstie Alley, Ellen Barkin, Kirsten Dunst, Denise Richards, Allison Janney, Amy Adams, Mindy Sterling, Brittany Murphy, Sam McMurray, Matt Malloy, Will Sasso, Nora Dunn.
Box Office: $10.5 milioni
Vale o non vale: Per molti sarà solo una gran scemata che forse ci si poteva risparmiare di vedere; a mio avviso non è tutto tempo perso, tenedo sempre presente che siamo di fronte ad un prodotto facile facile che si basa su una satira talmente eccentrica da risultare spesso inappropriata. Eppure, a volte, sembra perfettamente in linea con le assurdità dei concorsi di bellezza che "Drop Dead Gorgeous" prende così esplosivamente di mira.
Premi: /
Parola chiave: Vittoria.
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martedì 20 agosto 2019
Film 1652 - Enchanted
Intro: Curiosamente, oggi è il compleanno di Amy Adams, protagonista di questo film.
Film 1652: "Enchanted" (2007) di Kevin Lima
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: era da un po' che volevo rivedere questo film, principalmente perché non me lo ricordavo per niente; in più la presenza della mia sempre amata Amy Adams e del sequel già annunciato ("Disenchanted") mi hanno spinto a recuperarlo.
Devo dire che, in generale, questa pellicola è simpatica e veicola efficacemente il messaggio al contrario rispetto alle precedenti avventure Disney. Per quanto oggi sia diventato piuttosto usuale trovare eroine delle fiabe più interessate a cercare la loro strada che il loro principe azzurro, va detto che 12 anni fa la questione era ancora meno ordinaria. A parte questo, comunque, Adams sempre in parte - qui anche canterina - e James Marsden davvero divertente, mentre Dempsey, all'epoca in pieno furore "Grey's Anatomy", mi è parso un po' imbambolato. Grandissima Susan Sarandon.
Cast: Amy Adams, Patrick Dempsey, James Marsden, Timothy Spall, Idina Menzel, Susan Sarandon, Julie Andrews.
Box Office: $340.5 milioni
Vale o non vale: Piacevole, molto fiabesco e con numeri musicali ben pensati. Classica fiaba per famiglie, ma con un piglio decisamente più moderno.
Premi: Candidato a 3 Oscar, tutti nella categoria Miglior canzone originale ("Happy Working Song", "So Close", "That's How You Know"); due nomination ai Golden Globe per la Miglior canzone ("That's How You Know") e Miglior attrice protagonista commedia o musical per la Adams e 2 nomination ai Grammy per Best Song Written for Motion Picture, Television or Other Visual Media ("Ever Ever After", "That's How You Know").
Parola chiave: Happily ever after.
Trailer
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Bengi
Film 1652: "Enchanted" (2007) di Kevin Lima
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: era da un po' che volevo rivedere questo film, principalmente perché non me lo ricordavo per niente; in più la presenza della mia sempre amata Amy Adams e del sequel già annunciato ("Disenchanted") mi hanno spinto a recuperarlo.
Devo dire che, in generale, questa pellicola è simpatica e veicola efficacemente il messaggio al contrario rispetto alle precedenti avventure Disney. Per quanto oggi sia diventato piuttosto usuale trovare eroine delle fiabe più interessate a cercare la loro strada che il loro principe azzurro, va detto che 12 anni fa la questione era ancora meno ordinaria. A parte questo, comunque, Adams sempre in parte - qui anche canterina - e James Marsden davvero divertente, mentre Dempsey, all'epoca in pieno furore "Grey's Anatomy", mi è parso un po' imbambolato. Grandissima Susan Sarandon.
Cast: Amy Adams, Patrick Dempsey, James Marsden, Timothy Spall, Idina Menzel, Susan Sarandon, Julie Andrews.
Box Office: $340.5 milioni
Vale o non vale: Piacevole, molto fiabesco e con numeri musicali ben pensati. Classica fiaba per famiglie, ma con un piglio decisamente più moderno.
Premi: Candidato a 3 Oscar, tutti nella categoria Miglior canzone originale ("Happy Working Song", "So Close", "That's How You Know"); due nomination ai Golden Globe per la Miglior canzone ("That's How You Know") e Miglior attrice protagonista commedia o musical per la Adams e 2 nomination ai Grammy per Best Song Written for Motion Picture, Television or Other Visual Media ("Ever Ever After", "That's How You Know").
Parola chiave: Happily ever after.
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mercoledì 17 luglio 2019
Emmy 2019: nomination e vincitori
71st Primetime Emmy Awards

Outstanding Comedy Series
Barry (HBO)
Fleabag (Amazon)
The Good Place (NBC)
The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Russian Doll (Netflix)
Schitt's Creek (Pop)
Veep (HBO)
Outstanding Drama Series
Better Call Saul (AMC)
Bodyguard (Netflix)
Game of Thrones (HBO)
Killing Eve (BBC America)
Ozark (Netflix)
Pose (FX)
Succession (HBO)
This Is Us (NBC)
Outstanding Variety Talk Series
The Daily Show with Trevor Noah (Comedy Central)
Full Frontal with Samantha Bee (TBS)
Jimmy Kimmel Live! (ABC)
Last Week Tonight with John Oliver (HBO)
The Late Late Show with James Corden (CBS)
The Late Show with Stephen Colbert (CBS)
Outstanding Variety Sketch Series
At Home with Amy Sedaris (truTV)
Documentary Now! (IFC)
Drunk History (Comedy Central)
I Love You, America with Sarah Silverman (Hulu)
Saturday Night Live (NBC)
Who Is America? (Showtime)
Outstanding Limited Series
Chernobyl (HBO)
Escape at Dannemora (Showtime)
Fosse/Verdon (FX)
Sharp Objects (HBO)
When They See Us (Netflix)
Outstanding Competition Program
The Amazing Race (CBS)
American Ninja Warrior (NBC)
Nailed It! (Netflix)
RuPaul's Drag Race (VH1)
Top Chef (Bravo)
The Voice (NBC)
Outstanding Lead Actor in a Comedy Series
Anthony Anderson as Andre "Dre" Johnson, Sr. on Black-ish (ABC)
Don Cheadle as Mo Monroe on Black Monday (Showtime)
Ted Danson as Michael on The Good Place (NBC)
Michael Douglas as Sandy Kominsky on The Kominsky Method (Netflix)
Bill Hader as Barry Berkman / Barry Block on Barry (HBO)
Eugene Levy as Johnny Rose on Schitt's Creek (Pop)
Outstanding Lead Actress in a Comedy Series
Christina Applegate as Jen Harding on Dead to Me (Netflix)
Rachel Brosnahan as Miriam "Midge" Maisel on The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Julia Louis-Dreyfus as Selina Meyer on Veep (HBO)
Natasha Lyonne as Nadia Vulvokov on Russian Doll (Netflix)
Catherine O'Hara as Moira Rose on Schitt's Creek (Pop)
Phoebe Waller-Bridge as Fleabag on Fleabag (Amazon)
Outstanding Lead Actor in a Drama Series
Jason Bateman as Martin "Marty" Byrde on Ozark (Netflix)
Sterling K. Brown as Randall Pearson on This Is Us (NBC)
Kit Harington as Jon Snow on Game of Thrones (HBO)
Bob Odenkirk as Jimmy McGill / Saul Goodman on Better Call Saul (AMC)
Billy Porter as Pray Tell on Pose (FX)
Milo Ventimiglia as Jack Pearson on This Is Us (NBC)
Outstanding Lead Actress in a Drama Series
Emilia Clarke as Daenerys Targaryen on Game of Thrones (HBO)
Jodie Comer as Oksana Astankova / Villanelle on Killing Eve (BBC America)
Viola Davis as Annalise Keating on How to Get Away with Murder (ABC)
Laura Linney as Wendy Byrde on Ozark (Netflix)
Mandy Moore as Rebecca Pearson on This Is Us (NBC)
Sandra Oh as Eve Polastri on Killing Eve (BBC America)
Robin Wright as Claire Underwood on House of Cards (Netflix)
Outstanding Lead Actor in a Limited Series or Movie
Mahershala Ali as Wayne Hays on True Detective (HBO)
Hugh Grant as Jeremy Thorpe on A Very English Scandal (Amazon)
Benicio del Toro as Richard Matt in Escape at Dannemora (Showtime)
Jared Harris as Valery Legasov in Chernobyl (HBO)
Jharrel Jerome as Korey Wise in When They See Us (Netflix)
Sam Rockwell as Bob Fosse in Fosse/Verdon (FX)
Outstanding Lead Actress in a Limited Series or Movie
Amy Adams as Camille Preaker on Sharp Objects (HBO)
Patricia Arquette as Joyce "Tilly" Mitchell on Escape at Dannemora (Showtime)
Aunjanue Ellis as Sharonne Salaam on When They See Us (Netflix)
Joey King as Gypsy Rose Blanchard on The Act (Hulu)
Niecy Nash as Delores Wise on When They See Us (Netflix)
Michelle Williams as Gwen Verdon on Fosse/Verdon (FX)
Outstanding Supporting Actor in a Comedy Series
Alan Arkin as Norman Newlander in The Kominsky Method (Netflix)
Anthony Carrigan as NoHo Hank in Barry (HBO)
Tony Hale as Gary Walsh in Veep (HBO)
Stephen Root as Monroe Fuches in Barry (HBO)
Tony Shalhoub as Abe Weissman in The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Henry Winkler as Gene Cousineau in Barry (HBO)
Outstanding Supporting Actress in a Comedy Series
Alex Borstein as Susie Myerson in The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Anna Chlumsky as Amy Brookheimer in Veep (HBO)
Sian Clifford as Claire in Fleabag (Amazon)
Olivia Colman as Godmother in Fleabag (Amazon)
Betty Gilpin as Debbie Eagan in GLOW (Netflix)
Sarah Goldberg as Sally Reed in Barry (HBO)
Marin Hinkle as Rose Weissman in The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Kate McKinnon as various characters in Saturday Night Live (NBC)
Outstanding Supporting Actor in a Drama Series
Alfie Allen as Theon Greyjoy in Game of Thrones (HBO)
Jonathan Banks as Mike Ehrmantraut in Better Call Saul (AMC)
Nikolaj Coster-Waldau as Jaime Lannister in Game of Thrones (HBO)
Peter Dinklage as Tyrion Lannister in Game of Thrones (HBO)
Giancarlo Esposito as Gus Fring in Better Call Saul (AMC)
Michael Kelly as Doug Stamper in House of Cards (Netflix)
Chris Sullivan as Toby Damon in This Is Us (NBC)
Outstanding Supporting Actress in a Drama Series
Gwendoline Christie as Brienne of Tarth in Game of Thrones (HBO)
Julia Garner as Ruth Langmore in Ozark (Netflix)
Lena Headey as Cersei Lannister in Game of Thrones (HBO)
Fiona Shaw as Carolyn Martens in Killing Eve (BBC America)
Sophie Turner as Sansa Stark in Game of Thrones (HBO)
Maisie Williams as Arya Stark in Game of Thrones (HBO)
Outstanding Supporting Actor in a Limited Series or Movie
Asante Blackk as Kevin Richardson in When They See Us (Netflix)
Paul Dano as David Sweat in Escape at Dannemora (Showtime)
John Leguizamo as Raymond Santana, Sr. in When They See Us (Netflix)
Stellan Skarsgård as Boris Shcherbina in Chernobyl (HBO)
Ben Whishaw as Norman Josiffe / Norman Scott in A Very English Scandal (Amazon)
Michael K. Williams as Bobby McCray in When They See Us (Netflix)
Outstanding Supporting Actress in a Limited Series or Movie
Patricia Arquette as Dee Dee Blanchard on The Act (Hulu)
Marsha Stephanie Blake as Linda McCray on When They See Us (Netflix)
Patricia Clarkson as Adora Crellin on Sharp Objects (HBO)
Vera Farmiga as Elizabeth Lederer on When They See Us (Netflix)
Margaret Qualley as Ann Reinking on Fosse/Verdon (FX)
Emily Watson as Ulana Khomyuk on Chernobyl (HBO)
Outstanding Directing for a Comedy Series
Barry (Episode: "The Audition"), directed by Alec Berg (HBO)
Barry (Episode: "ronny/lily"), directed by Bill Hader (HBO)
The Big Bang Theory (Episode: "The Stockholm Syndrome"), directed by Mark Cendrowski (CBS)
Fleabag (Episode: "Episode 1"), directed by Harry Bradbeer (Amazon)
The Marvelous Mrs. Maisel (Episode: "All Alone"), directed by Amy Sherman-Palladino (Amazon)
The Marvelous Mrs. Maisel (Episode: "We're Going to the Catskills!"), directed by Daniel Palladino (Amazon)
Outstanding Directing for a Drama Series
Game of Thrones (Episode: "The Last of the Starks"), directed by David Nutter (HBO)
Game of Thrones (Episode: "The Long Night"), directed by Miguel Sapochnik (HBO)
Game of Thrones (Episode: "The Iron Throne"), directed by David Benioff & D. B. Weiss (HBO)
The Handmaid's Tale (Episode: "Holly"), directed by Daina Reid (Hulu)
Killing Eve (Episode: "Desperate Times"), directed by Lisa Brühlmann (BBC America)
Ozark (Episode: "Reparations"), directed by Jason Bateman (Netflix)
Succession (Episode: "Celebration"), directed by Adam McKay (HBO)
Outstanding Directing for a Variety Series
Documentary Now! (Episode: "Waiting for the Artist"), directed by Alex Buono and Rhys Thomas (IFC)
Drunk History (Episode: "Are You Afraid of the Drunk?"), directed by Derek Waters (Comedy Central)
Last Week Tonight with John Oliver (Episode: "Psychics"), directed by Paul Pennolino (HBO)
The Late Show with Stephen Colbert (Episode: "Live Midterm Election Show") directed by Jim Hoskinson (CBS)
Saturday Night Live (Episode: "Host: Adam Sandler"), directed by Don Roy King (NBC)
Who Is America? (Episode: "Episode 102"), directed by Sacha Baron Cohen, Nathan Fielder, Daniel Gray Longino, and Dan Mazer (Showtime)
Outstanding Directing for a Limited Series, Movie, or Dramatic Special
Chernobyl, directed by Johan Renck (HBO)
Escape at Dannemora, directed by Ben Stiller (Showtime)
Fosse/Verdon (Episode: "Glory"), directed by Jessica Yu (FX)
Fosse/Verdon (Episode: "Who's Got the Pain"), directed by Thomas Kail (FX)
A Very English Scandal, directed by Stephen Frears (Amazon)
When They See Us, directed by Ava DuVernay (Netflix)
Outstanding Writing for a Comedy Series
Barry (Episode: "ronny/lily"), written by Alec Berg & Bill Hader (HBO)
Fleabag (Episode: "Episode 1"), written by Phoebe Waller-Bridge (Amazon)
PEN15 (Episode: "Anna Ishii-Peters"), written by Maya Erskine & Anna Konkle (Hulu)
Russian Doll (Episode: "Nothing In This World Is Easy"), written by Natasha Lyonne, Leslye Headland, & Amy Poehler (Netflix)
Russian Doll (Episode: "A Warm Body"), written by Allison Silverman (Netflix)
The Good Place (Episode: "Janet(s)"), written by Josh Siegal & Dylan Morgan (NBC)
Veep (Episode: "Veep"), written by David Mandel (HBO)
Outstanding Writing for a Drama Series
Better Call Saul (Episode: "Winner"), written by Peter Gould & Thomas Schnauz (AMC)
Bodyguard (Episode: "Episode 1"), written by Jed Mercurio (Netflix)
Game of Thrones (Episode: "The Iron Throne"), written by David Benioff & D. B. Weiss (HBO)
The Handmaid's Tale (Episode: "Holly"), written by Bruce Miller & Kira Snyder (Hulu)
Killing Eve (Episode: "Nice and Neat"), written by Emerald Fennell (BBC America)
Succession (Episode: "Nobody Is Ever Missing"), written by Jesse Armstrong (HBO)
Outstanding Writing for a Variety Series
Documentary Now! (IFC)
Full Frontal with Samantha Bee (TBS)
Last Week Tonight with John Oliver (HBO)
Late Night with Seth Meyers (NBC)
Saturday Night Live (NBC)
The Late Show with Stephen Colbert (CBS)
Outstanding Writing for a Limited Series, Movie, or Dramatic Special
Chernobyl, written by Craig Mazin (HBO)
Escape at Dannemora (Episode: "Part 6"), written by Brett Johnson & Michael Tolkin & Jerry Stahl (Showtime)
Escape at Dannemora (Episode: "Part 7"), written by Brett Johnson & Michael Tolkin (Showtime)
Fosse/Verdon (Episode: "Providence"), written by Joel Fields & Steven Levenson (FX)
A Very English Scandal, written by Russell T Davies (Amazon)
When They See Us (Episode: "Part Four"), written by Ava DuVernay & Michael Starrbury (Netflix)
71st Primetime Creative Arts Emmy Awards
Antiques Roadshow (PBS)
Diners, Drive-Ins and Dives (Food Network)
Queer Eye (Netflix)
Shark Tank (ABC)
Tidying Up with Marie Kondo (Netflix)
Who Do You Think You Are? (TLC)
Outstanding Unstructured Reality Program
Born This Way (A&E)
Deadliest Catch (Discovery Channel)
Life Below Zero (Nat Geo)
RuPaul's Drag Race: Untucked (VH1)
Somebody Feed Phil (Netflix)
United Shades of America with W. Kamau Bell (CNN)
Outstanding Television Movie
Black Mirror: Bandersnatch (Netflix)
Brexit: The Uncivil War (Amazon)
Deadwood: The Movie (HBO)
King Lear (BBC)
My Dinner with Hervé (HBO)
Outstanding Variety Special (Pre-Recorded)
Carpool Karaoke: When Corden Met McCartney Live From Liverpool (CBS)
Hannah Gadsby: Nanette (Netflix)
Homecoming: A Film By Beyoncé (Netflix)
Springsteen on Broadway (Netflix)
Wanda Sykes: Not Normal (Netflix)
Outstanding Informational Series or Special
Anthony Bourdain: Parts Unknown (CNN)
Comedians in Cars Getting Coffee (Netflix)
Leah Remini: Scientology and the Aftermath (A&E)
My Next Guest Needs No Introduction with David Letterman (Netflix)
Surviving R. Kelly (Lifetime)
Outstanding Documentary or Nonfiction Series
30 for 30 (ESPN)
American Masters (PBS)
Chef's Table (Netflix)
Hostile Planet (Nat Geo)
Our Planet (Netflix)
Outstanding Documentary or Nonfiction Special
FYRE: The Greatest Party That Never Happened (Netflix)
Jane Fonda in Five Acts (HBO)
Leaving Neverland (HBO)
Love, Gilda (CNN)
Minding the Gap (Hulu)
The Inventor: Out for Blood in Silicon Valley (HBO)
Outstanding Animated Program
Adventure Time (Cartoon Network)
Big Mouth (Netflix)
Bob's Burgers (Fox)
BoJack Horseman (Netflix)
The Simpsons (Fox)
Outstanding Short Form Animated Program
Love, Death & Robots (Episode: "The Witness") (Netflix)
Robot Chicken (Episode: "Why Is It Wet?") (Adult Swim)
SpongeBob SquarePants (Episode: "Plankton Paranoia") (Nickelodeon)
Steven Universe (Episode: "Reunited") (Cartoon Network)
Teen Titans Go! (Episode: "Nostalgia Is Not A Substitute For An Actual Story") (Cartoon Network)
Outstanding Children's Program
A Series of Unfortunate Events (Netflix)
Carmen Sandiego (Netflix)
Song of Parkland (HBO)
Star Wars Resistance (Disney Channel)
When You Wish Upon a Pickle: A Sesame Street Special (HBO)
Outstanding Variety Special (Live)
The 76th Annual Golden Globe Awards (NBC)
The 61st Grammy Awards (CBS)
Live in Front of a Studio Audience: Norman Lear's All in the Family and The Jeffersons (ABC)
The Oscars (ABC)
RENT (Fox)
72nd Annual Tony Awards (CBS)
Outstanding Short Form Nonfiction or Reality Series
Creating Saturday Night Live (NBC.com)
Fosse/Verdon (Inside Look) (FX)
Pose: Identity, Family, Community (Inside Look) (FX)
RuPaul’s Drag Race’s: Out Of The Closet (VH1)
RuPaul’s Drag Race’s: Portrait Of A Queen (VH1)
Exceptional Merit in Documentary Filmmaking
Divide and Conquer: The Story of Roger Ailes (A&E)
Hale County This Morning, This Evening (PBS)
RBG (CNN)
The Sentence (HBO)
Three Identical Strangers (CNN)
Outstanding Short Form Comedy or Drama Series
An Emmy for Megan (AnEmmyforMegan.com)
State of the Union (Sundance TV)
Hack Into Broad City (Comedy Central)
It's Bruno! (Netflix)
Special (Netflix)
Outstanding Short Form Variety Series
Billy on the Street (Funny or Die)
Carpool Karaoke: The Series (Apple Music)
Gay Of Thrones (Funny or Die)
Honest Trailers (YouTube)
The Randy Rainbow Show (YouTube)
Outstanding Guest Actor in a Comedy Series
Matt Damon as Host on Saturday Night Live (Episode: "Host: Matt Damon") (NBC)
Robert De Niro as Robert Mueller on Saturday Night Live (NBC)
Luke Kirby as Lenny Bruce on The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Peter MacNicol as Jeff Kane on Veep (HBO)
John Mulaney as Host on Saturday Night Live (Episode: "Host: John Mulaney") (NBC)
Adam Sandler as Host on Saturday Night Live (Episode: "Host: Adam Sandler") (NBC)
Rufus Sewell as Declan Howell on The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Outstanding Guest Actress in a Comedy Series
Jane Lynch as Sophie Lennon on The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
Sandra Oh as Host on Saturday Night Live (Episode: "Host: Sandra Oh") (NBC)
Maya Rudolph as Judge Gen on The Good Place (NBC)
Kristin Scott Thomas as Belinda on Fleabag (Amazon)
Fiona Shaw as Fleabag's counsellor on Fleabag (Amazon)
Emma Thompson as Host on Saturday Night Live (Episode: "Host: Emma Thompson") (NBC)
Outstanding Guest Actor in a Drama Series
Michael Angarano as Nick Pearson on This Is Us (NBC)
Ron Cephas Jones as William on This Is Us (NBC)
Michael McKean as Chuck McGill on Better Call Saul (AMC)
Kumail Nanjiani as Samir Wassan on The Twilight Zone (CBS All Access)
Glynn Turman as Nate Lahey, Sr. on How to Get Away with Murder (ABC)
Bradley Whitford as Commander Joseph Lawrence on The Handmaid's Tale (Hulu)
Outstanding Guest Actress in a Drama Series
Laverne Cox as Sophia Burset on Orange Is the New Black (Netflix)
Carice van Houten as Melisandre on Game of Thrones (HBO)
Cherry Jones as Holly on The Handmaid's Tale (Hulu)
Jessica Lange as Constance Langdon American Horror Story: Apocalypse (FX)
Phylicia Rashad as Carol Clarke on This Is Us (NBC)
Cicely Tyson as Ophelia Harkness on How to Get Away with Murder (ABC)
Outstanding Character Voice-Over Performance
Hank Azaria on The Simpsons (Fox)
Alex Borstein on Family Guy (Fox)
Eric Jacobson on When You Wish Upon a Pickle: A Sesame Street Special (HBO)
Seth MacFarlane on Family Guy (Fox)
Kevin Michael Richardson as Rosie on F Is for Family (Netflix)
Outstanding Narrator
Sir David Attenborough on Our Planet (Netflix)
Angela Bassett on The Flood (Nat Geo Wild)
Charles Dance on Savage Kingdom (Nat Geo Wild)
Anthony Mendez on Wonders of Mexico (PBS)
Liev Schreiber on The Many Lives of Nick Buoniconti (HBO)
Juliet Stevenson on Queens of Mystery (Acorn TV)
Outstanding Actor in a Short Form Comedy or Drama Series
Jonathan Banks as Mike Ehrmantraut on Better Call Saul Employee Training: Madrigal Electromotive Security (AMC)
Ed Begley Jr. as Dr. Rosenblatt on Ctrl Alt Delete (Vimeo)
Jimmy Fallon as Beto O'Rourke on Beto Breaks the Internet (NBC)
Chris O'Dowd as Tom on State of the Union (Sundance TV)
Patton Oswalt as Patton on An Emmy for Megan (anemmyformegan.com)
Outstanding Actress in a Short Form Comedy or Drama Series
Ilana Glazer as Ilana Wexler on Hack Into Broad City (Comedy Central)
Jessica Hecht as Mom on Special (Netflix)
Abbi Jacobson as Abbi Abrams on Hack Into Broad City (Comedy Central)
Punam Patel as Kim Laghari on Special (Netflix)
Rosamund Pike as Louise on State of the Union (Sundance TV)
Outstanding Directing for a Documentary/Nonfiction Program
Elizabeth Chai Vasarhelyi and Jimmy Chin for Free Solo (Nat Geo)
Chris Smith for FYRE: The Greatest Party That Never Happened (Netflix)
Dan Reed for Leaving Neverland (HBO)
Julie Cohen and Betsy West for RBG (CNN)
Tim Wardle for Three Identical Strangers (CNN)
Outstanding Directing for a Variety Special
Carpool Karaoke: When Corden Met McCartney Live From Liverpool, Directed by Ben Winston (CBS)
Homecoming: A Film By Beyoncé, Directed by Beyoncé Knowles-Carter and Ed Burke (Netflix)
Live in Front of a Studio Audience: Norman Lear's All in the Family and The Jeffersons, Directed by James Burrows and Andy Fisher (ABC)
Springsteen on Broadway, Directed by Thom Zimny (Netflix)
The Oscars, Directed by Glenn Weiss (ABC)
Outstanding Directing for a Reality Program
Bertram van Munster for The Amazing Race (Episode: "Who Wants A Rolex?") (CBS)
Patrick McManus for American Ninja Warrior (Episode: "Minneapolis City Qualifiers") (NBC)
Hisham Abed for Queer Eye (Episode: "Black Girl Magic") (NBC)
Nick Murray for RuPaul's Drag Race (Episode: "Whatcha Unpackin?") (VH1)
Ken Fuchs for Shark Tank (Episode: "Episode 1002") (ABC)
Outstanding Host for a Reality or Competition Program
James Corden for The World's Best (CBS)
Ellen DeGeneres for Ellen's Game of Games (NBC)
Marie Kondo for Tidying Up with Marie Kondo (Netflix)
Amy Poehler and Nick Offerman for Making It (NBC)
RuPaul for RuPaul's Drag Race (VH1)
Outstanding Main Title Design
Conversations with a Killer: The Ted Bundy Tapes (Netflix)
Game of Thrones (HBO)
Star Trek: Discovery (CBS All Access)
True Detective (HBO)
Warrior (Cinemax)
Outstanding Music Composition for a Series (Original Dramatic Score)
David Windo for Barry (Episode: "What?") (HBO)
Ramin Djawadi for Game of Thrones (Episode: "The Long Night") (HBO)
Adam Taylor for The Handmaid's Tale (Episode: "The Word") (Hulu)
Jeff Beal for House of Cards (Episode: "Chapter 73") (Netflix)
Siddhartha Khosla for This Is Us (Episode: "Songbird Road: Part One") (NBC)
Outstanding Music Composition for a Limited Series, Movie, or Special (Original Dramatic Score)
Hildur Guðnadóttir for Chernobyl (Episode: "Please Remain Calm") (HBO)
Edward Shearmur for Escape at Dannemora (Episode: "Episode 5") (Showtime)
David Arnold for Good Omens (Episode: "In the Beggining") (Prime Video)
Keefus Ciancia and T Bone Burnett for True Detective (Episode: "The Final Country") (HBO)
Kris Bowers for When They See Us (Episode: "Part Two") (Netflix)
Outstanding Music Composition for a Documentary Series or Special
Brandon Roberts and Marco Beltrami for Free Solo (National Geographic)
Hannah Peel for Game Of Thrones: The Last Watch (HBO)
Benjamin Wallfisch for Our Planet (Episode: "Hostile Planet") (Netflix)
Miriam Cutler for Love, Gilda (CNN)
Steven Price for Our Planet (Episode: "One Planet") (Netflix)
Miriam Cutler for RBG (CNN)
Outstanding Music Direction
Rickey Minor for Aretha! A Grammy Celebration For The Queen Of Soul (CBS)
Alex Lacamoire for Fosse/Verdon (Episode: "Life Is a Cabaret") (FX)
Beyoncé Knowles-Carter and Derek Dixie for Homecoming: A Film by Beyoncé (Netflix)
Rickey Minor for The Oscars (ABC)
Greg Phillinganes for Q85: A Musical Celebration For Quincy Jones (Episode: "Part 1") (BET)
Lenny Pickett, Leon Pendarvis and Eli Brueggemann for Saturday Night Live (Episode: "Host: Adam Sandler") (NBC)
Outstanding Original Main Title Theme Music
Thomas Newman for Castle Rock (Hulu)
Rachel Bloom, Jack Dolgen and Adam Schlesinger for Crazy Ex-Girlfriend (CW)
David Arnold for Good Omens (Prime Video)
Steven Price for Our Planet (Netflix)
Nicholas Britell for Succession (HBO)
Outstanding Original Music and Lyrics
Crazy Ex-Girlfriend (Episode: "I Have To Get Out") (Song: "Antidepressants Are So Not A Big Deal") (CW)
Documentary Now! (Episode: "Original Cast Album: Co-op") (Song: "Holiday Party (I Did A Little Cocaine
TonightAntidepressants Are So Not A Big Deal") (IFC)
Flight Of The Conchords: Live In London (Song: "Father & Son") (HBO)
Saturday Night Live (Episode: "Host: James McAvoy") (Song: "The Upper East Side") (NBC)
Song of Parkland (Song: "Beautiful Things Can Grow") (HBO)
72nd Tony Awards (Song: "This One's For You") (CBS)
Outstanding Music Supervision
Thomas Golubić for Better Call Saul (Episode: "Something Stupid") (AMC)
Steven Gizicki for Fosse/Verdon (Episode: "Life Is a Cabaret") (FX)
Robin Urdang, Amy Sherman-Palladino and Daniel Palladino for The Marvelous Mrs. Maisel (Episode: "We're Going To The Catskills!") (Pime Video)
Jasper Leak for Quincy (Netflix)
Brienne Rose for Russian Doll (Episode: "Nothing In This World Is Easy") (Netflix)
Outstanding Special Visual Effects
Game of Thrones (Episode: "The Bells") (HBO)
The Man in the High Castle (Episode: "Jahr Null") (Amazon)
The Orville (Episode: "Identity Part II") (FOX)
Star Trek: Discovery (Episode: "Such Sweet Sorrow") (CBS All Access)
The Umbrella Academy (Episode: "The White Violin") (Netflix)
Outstanding Special Visual Effects in a Supporting Role
Catch-22 (Episode: "Episode 4") (Hulu)
Chernobyl (Episode: "1.23.45") (HBO)
Deadwood: The Movie (HBO)
Escape at Dannemora (Episode: "Episode 4") (Showtime)
Tom Clancy's Jack Ryan (Episode: "Pilot") (Amazon)
Outstanding Writing for Nonfiction Programming
Anthony Bourdain: Parts Unknown (Episode: "Kenya") (CNN)
Fyre Fraud (Hulu)
Hostile Planet (Episode: "Grasslands") (Nat Geo)
Our Planet (Episode: "Jungles") (Netflix)
The Case Against Adnan Syed (Episode: "Forbidden Love") (HBO)
Wu-Tang Clan: Of Mics and Men (Episode: "Episode 1") (Showtime)
Outstanding Writing for a Variety Special
Adam Sandler: 100% Fresh, written by Adam Sandler (Netflix)
Amy Schumer: Growing, written by Amy Schumer (Netflix)
Carpool Karaoke: When Cordon Met McCartney Live from Liverpool, written by Matt Roberts, James Corden, Rob Crabbe, Lawrence Dai, Dicky Eagan, Nate Fernald, Lauren Greenberg, John Kennedy, James Longman, Jared Moskowitz, Sean O'Connor, Tim Siedell, Benjamin Stout, Louis Waymouth, and Ben Winston (CBS)
Hannah Gadsby: Nanette, written by Hannah Gadsby (Netflix)
Homecoming: A Film by Beyoncé, written by Beyoncé Knowles-Carter (Netflix)
Wanda Sykes: Not Normal, written by Wanda Sykes (Netflix)
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mercoledì 12 dicembre 2018
Golden Globes 2019: nomination e vincitori
Best Motion Picture – Drama
“Black Panther”
“BlacKkKlansman”
“Bohemian Rhapsody”
“If Beale Street Could Talk”
“A Star Is Born”
Best Actress in a Motion Picture – Drama
Glenn Close (“The Wife”)
Lady Gaga (“A Star Is Born”)
Nicole Kidman (“Destroyer”)
Melissa McCarthy (“Can You Ever Forgive Me?”)
Rosamund Pike (“A Private War”)
Best Actor in a Motion Picture – Drama
Bradley Cooper (“A Star Is Born”)
Willem Dafoe (“At Eternity’s Gate”)
Lucas Hedges (“Boy Erased”)
Rami Malek (“Bohemian Rhapsody”)
John David Washington (“BlacKkKlansman”)
Best Motion Picture – Musical or Comedy
“Crazy Rich Asians”
“The Favourite”
“Green Book”
“Mary Poppins Returns”
“Vice”
Best Actress in a Motion Picture – Musical or Comedy
Emily Blunt (“Mary Poppins Returns”)
Olivia Colman (“The Favourite”)
Elsie Fisher (“Eighth Grade”)
Charlize Theron (“Tully”)
Constance Wu (“Crazy Rich Asians”)
Best Actor in a Motion Picture – Musical or Comedy
Christian Bale (“Vice”)
Lin-Manuel Miranda (“Mary Poppins Returns”)
Viggo Mortensen (“Green Book”)
Robert Redford (“The Old Man & the Gun”)
John C. Reilly (“Stan & Ollie”)
Best Actress in a Supporting Role in any Motion Picture
Amy Adams (“Vice”)
Claire Foy (“First Man”)
Regina King (“If Beale Street Could Talk”)
Emma Stone (“The Favourite”)
Rachel Weisz (“The Favourite”)
Best Actor in a Supporting Role in any Motion Picture
Mahershala Ali (“Green Book”)
Timothée Chalamet (“Beautiful Boy”)
Adam Driver (“BlacKkKlansman”)
Richard E. Grant (“Can You Ever Forgive Me?”)
Sam Rockwell (“Vice”)
Best Motion Picture – Animated
“Incredibles 2”
“Isle of Dogs”
“Mirai”
“Ralph Breaks the Internet”
“Spider-Man: Into the Spider-Verse”
Best Motion Picture – Foreign Language
“Capernaum”
“Girl”
“Never Look Away”
“Roma”
“Shoplifters”
Best Director – Motion Picture
Bradley Cooper (“A Star Is Born”)
Alfonso Cuaron (“Roma”)
Peter Farrelly (“Green Book”)
Spike Lee (“BlacKkKlansman”)
Adam McKay (“Vice”)
Best Screenplay – Motion Picture
Alfonso Cuaron (“Roma”)
Deborah Davis and Tony McNamara (“The Favourite”)
Barry Jenkins (“If Beale Street Could Talk”)
Adam McKay (“Vice”)
Peter Farrelly, Nick Vallelonga, Brian Currie (“Green Book”)
Best Original Score – Motion Picture
Marco Beltrami (“A Quiet Place”)
Alexandre Desplat (“Isle of Dogs”)
Ludwig Göransson (“Black Panther”)
Justin Hurwitz (“First Man”)
Marc Shaiman (“Mary Poppins Returns”)
Best Original Song – Motion Picture
“All the Stars” (“Black Panther”)
“Girl in the Movies” (“Dumplin’”)
“Requiem For a Private War” (“A Private War”)
“Revelation’ (“Boy Erased”)
“Shallow” (“A Star Is Born”)
Best Television Series – Drama
“The Americans”
“Bodyguard”
“Homecoming”
“Killing Eve”
“Pose”
Best Performance by an Actress in a Television Series – Drama
Caitriona Balfe (“Outlander”)
Elisabeth Moss (“The Handmaid’s Tale”)
Sandra Oh (“Killing Eve”)
Julia Roberts (“Homecoming”)
Keri Russell (“The Americans”)
Best Performance by an Actor in a Television Series – Drama
Jason Bateman (“Ozark”)
Stephan James (“Homecoming”)
Richard Madden (“Bodyguard”)
Billy Porter (“Pose”)
Matthew Rhys (“The Americans”)
Best Television Series – Musical or Comedy
“Barry” (HBO)
“The Good Place” (NBC)
“Kidding” (Showtime)
“The Kominsky Method” (Netflix)
“The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Kristen Bell (“The Good Place”)
Candice Bergen (“Murphy Brown”)
Alison Brie (“Glow”)
Rachel Brosnahan (“The Marvelous Mrs. Maisel”)
Debra Messing (“Will & Grace”)
Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Sacha Baron Cohen (“Who Is America?”)
Jim Carrey (“Kidding”)
Michael Douglas (“The Kominsky Method”)
Donald Glover (“Atlanta”)
Bill Hader (“Barry”)
Best Television Limited Series or Motion Picture Made for Television
“The Alienist” (TNT)
“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story” (FX)
“Escape at Dannemora” (Showtime)
“Sharp Objects” (HBO)
“A Very English Scandal” (Amazon)
Best Performance by an Actress in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Amy Adams (“Sharp Objects”)
Patricia Arquette (“Escape at Dannemora”)
Connie Britton (“Dirty John”)
Laura Dern (“The Tale”)
Regina King (“Seven Seconds”)
Best Performance by an Actor in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Antonio Banderas (“Genius: Picasso”)
Daniel Bruhl (“The Alienist”)
Darren Criss (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Benedict Cumberbatch (“Patrick Melrose”)
Hugh Grant (“A Very English Scandal”)
Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Alex Borstein (“The Marvelous Mrs. Maisel”)
Patricia Clarkson (“Sharp Objects”)
Penelope Cruz (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Thandie Newton (“Westworld”)
Yvonne Strahovski (“The Handmaid’s Tale”)
Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Alan Arkin (“The Kominsky Method”)
Kieran Culkin (“Succession”)
Edgar Ramirez (“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”)
Ben Whishaw (“A Very English Scandal”)
Henry Winkler (“Barry”)
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giovedì 1 novembre 2018
Film 1519 - Arrival
Intro: The first time that I saw it I thought that this movie was interesting and compelling, that's why I decided to watch it again.
Film 1519: "Arrival" (2016), Denis Villeneuve
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: what I appreciate about this story is the similarity between the plot and the alien's communication: everything goes in circle. And even if you don't understand all from the beginning, you have plenty of time to figure it out what's really happening. And when you do it, you're just blown away;
Amy Adams is just amazing as always. She's a great actress and a wonderful interpreter, it doesn't matter if she's playing a princess, a nun or a linguist professor. You follow her through the movie and trust everything she does because she's perfect in what she's doing;
"Arrival" starts as every other sci-fi film that involves aliens and spaceships as they land on Earth overnight and people cannot understand what's happening; the difference, though, is in what happens next: no fights or violence straight away, just the need to understand what's happening by communicating with the extraterrestrials. That's what I loved the most about the movie and what helped me get over the sometimes too slow pacing of the story. This and the amazing Amy Adams, of course. And Denis Villeneuve directorial style is always beautifully poignant.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival
Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $203.4 million
Worth watching?: Interesting and challenging, "Arrival" isn't the typical alien-involved sci-fi picture, instead it follows its own path down to an ending which is not granted at all. Not exactly rhythm friendly but surely intense and beautifully acted, directed and scored, it's an elegant story about knowing ourselves and the strangers from out of space. Not to mention the ones that inhabit the Earth...
Awards: 8 Oscars nominations (Best Picture, Director and Adapted Screenplay among others) and 1 win for Best Achievement in Sound Editing; 2 Golden Globes nomination (Best Drama Actress and Original Score); 9 BAFTAs nominations and 1 win for Best Sound.
Key word: Private number.
Did you like it? Buy it HERE!
Trailer
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Film 1519: "Arrival" (2016), Denis Villeneuve
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: what I appreciate about this story is the similarity between the plot and the alien's communication: everything goes in circle. And even if you don't understand all from the beginning, you have plenty of time to figure it out what's really happening. And when you do it, you're just blown away;
Amy Adams is just amazing as always. She's a great actress and a wonderful interpreter, it doesn't matter if she's playing a princess, a nun or a linguist professor. You follow her through the movie and trust everything she does because she's perfect in what she's doing;
"Arrival" starts as every other sci-fi film that involves aliens and spaceships as they land on Earth overnight and people cannot understand what's happening; the difference, though, is in what happens next: no fights or violence straight away, just the need to understand what's happening by communicating with the extraterrestrials. That's what I loved the most about the movie and what helped me get over the sometimes too slow pacing of the story. This and the amazing Amy Adams, of course. And Denis Villeneuve directorial style is always beautifully poignant.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival
Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $203.4 million
Worth watching?: Interesting and challenging, "Arrival" isn't the typical alien-involved sci-fi picture, instead it follows its own path down to an ending which is not granted at all. Not exactly rhythm friendly but surely intense and beautifully acted, directed and scored, it's an elegant story about knowing ourselves and the strangers from out of space. Not to mention the ones that inhabit the Earth...
Awards: 8 Oscars nominations (Best Picture, Director and Adapted Screenplay among others) and 1 win for Best Achievement in Sound Editing; 2 Golden Globes nomination (Best Drama Actress and Original Score); 9 BAFTAs nominations and 1 win for Best Sound.
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martedì 19 dicembre 2017
Film 1459 - Justice League
Mi piacciono sempre i film che racchiudono un numero infinito di personaggioni tutti insieme, per cui ero piuttosto ben disposto nei confronti di questo titolo; senza contare il fatto che "Wonder Woman" mi era molto piaciuto, il che mi faceva sperare in un simile risultato. Sbagliavo?
Film 1459: "Justice League" (2017) di Zack Snyder
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Naresh
Pensieri: Lo dico subito: è stato meglio di quanto pensassi. Viste le pessime critiche e il risultato al botteghino non esattamente entusiasmante ( -$30 milioni di incasso al primo weekend di uscita in America rispetto alle previsioni), mi aspettavo davvero un bruttissimo film. Un po’ come “Suicide Squad”, per capirci. Invece, pur non essendo certo un prodotto sufficientemente riuscito, ammetto che il risultato finale è stato di intrattenimento e divertente quanto basta (grazie, The Flash).
Il vero problema di “Justice Leage” sta nella sua realizzazione dozzinale. Più che un colosso sbanca box-office sembra un B-movie ad alto budget, uno di quei film in cui gli effetti speciali sembrano disegnati. Dunque ciò che si ottiene assomiglia più a un videogioco pompato di steroidi che a tutti gli effetti una pellicola per il cinema. Era già stato così per “Batman v Superman” del resto. A proposito di quest’ultimo, poi, trovo un pochino ridicola la strategia di marketing che esclude Clark Kent da poster e pubblicità quando sapevamo tutti che Superman sarebbe risorto, solo non conoscevamo ancora il modo in cui sarebbe stato fatto (grazie a Bruce Wain). Sulla questione redivivo una veloce parentesi: Clark si risveglia ed è incazzato come una iena, a momenti distrugge tutto e ammazza gli Aveng…ehm, la Justice Leage e bastano 10minuti di chiacchiere e abbracci con Lois Lane per fargli tornare la memoria e passare il pessimo umore. Non c’era modo di affrontare la questione in maniera un tantino più attendibile e meno affrettata (nel limite delle circostanze, ovvio)?
Al di là di questo, comunque, devo dire che provo una sorta di reazione ambivalente nei confronti di questo titolo, che parte dal fatto che mi aspettassi davvero qualcosa di più brutto e finisce nella considerazione che la DC Comics non riesca a trovare un percorso estetico-narrativo uniforme, compatto e soddisfacente. Avendo già bruciato l’attimo d’oro del recentissimo “Wonder Woman”, la sensazione è che la discontinuità con cui il franchise passa da un titolo all’altro sia sintomo di una mancanza di direzione concreta. Diversamente dalla Marvel che pare abbia il suo percorso ben in mente, qui sembra che le carte in tavola si rimescolino film dopo film, per un risultato complessivo che non riesce ad essere soddisfacente.
Dal punto di vista del cast, Gal Gadot prosegue coscenziosamente la costruzione della sua protagonista, Ben Affleck è sempre sornione e Henry Cavill rimane il mio personale mistero recitativo (ma chi riuscirebbe a riconoscerlo in altri contesti?!); le nuove le ve Ezra Miller a parte, non sono granché e soprattutto Jason Momoa a recitare non è proprio un asso, ma ci si accontenta dato che nell’insieme ogni protagonista non è particolarmente approfondito dalla trama. Del resto c’è l’ennesimo supercattivo da uccidere e almeno una decina di nuovi personaggi, per cui la rappresentazione che vada oltre la bidimensionalità – a volte caricaturale – è difficile da ottenere. In un certo senso non credo si potesse chiedere di più a “Justice Leage” da questo punto di vista dato che le sceneggiature della DC hanno sempre lasciato un tantino a desiderare. Credo, al contrario, che si potesse e dovesse migliorare il piano estetico e la qualità degli effetti speciali, da rendere assolutamente più realistici.
Tutto sommato, quindi, un risultato superiore alle (mie basse) aspettative, anche se molto inferiore alla media dei blockbuster oggi in circolazione. Intrattiene un paio d’ore, niente di più.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Gal Gadot, Ezra Miller, Jason Momoa, Ray Fisher, Jeremy Irons, Diane Lane, Connie Nielsen, J. K. Simmons, Ciarán Hinds, Amber Heard, Joe Morton, Joe Manganiello, Jesse Eisenberg .
Box Office: $636.1 milioni (ad oggi)
Consigli: Se si è fan del franchise o di uno dei supereroi qui rappresentati questa pellicola è sicuramente una di quelle imperdibili di questa fine 2017- Gli altri dovrebbero riuscire comunque a godersi un prodotto d’intrattenimento sufficientemente ludico e spettacolare. Ma il risultato non è ancora sufficiente.
Parola chiave: Cubo.
Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI
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Film 1459: "Justice League" (2017) di Zack Snyder
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Naresh
Pensieri: Lo dico subito: è stato meglio di quanto pensassi. Viste le pessime critiche e il risultato al botteghino non esattamente entusiasmante ( -$30 milioni di incasso al primo weekend di uscita in America rispetto alle previsioni), mi aspettavo davvero un bruttissimo film. Un po’ come “Suicide Squad”, per capirci. Invece, pur non essendo certo un prodotto sufficientemente riuscito, ammetto che il risultato finale è stato di intrattenimento e divertente quanto basta (grazie, The Flash).
Il vero problema di “Justice Leage” sta nella sua realizzazione dozzinale. Più che un colosso sbanca box-office sembra un B-movie ad alto budget, uno di quei film in cui gli effetti speciali sembrano disegnati. Dunque ciò che si ottiene assomiglia più a un videogioco pompato di steroidi che a tutti gli effetti una pellicola per il cinema. Era già stato così per “Batman v Superman” del resto. A proposito di quest’ultimo, poi, trovo un pochino ridicola la strategia di marketing che esclude Clark Kent da poster e pubblicità quando sapevamo tutti che Superman sarebbe risorto, solo non conoscevamo ancora il modo in cui sarebbe stato fatto (grazie a Bruce Wain). Sulla questione redivivo una veloce parentesi: Clark si risveglia ed è incazzato come una iena, a momenti distrugge tutto e ammazza gli Aveng…ehm, la Justice Leage e bastano 10minuti di chiacchiere e abbracci con Lois Lane per fargli tornare la memoria e passare il pessimo umore. Non c’era modo di affrontare la questione in maniera un tantino più attendibile e meno affrettata (nel limite delle circostanze, ovvio)?
Al di là di questo, comunque, devo dire che provo una sorta di reazione ambivalente nei confronti di questo titolo, che parte dal fatto che mi aspettassi davvero qualcosa di più brutto e finisce nella considerazione che la DC Comics non riesca a trovare un percorso estetico-narrativo uniforme, compatto e soddisfacente. Avendo già bruciato l’attimo d’oro del recentissimo “Wonder Woman”, la sensazione è che la discontinuità con cui il franchise passa da un titolo all’altro sia sintomo di una mancanza di direzione concreta. Diversamente dalla Marvel che pare abbia il suo percorso ben in mente, qui sembra che le carte in tavola si rimescolino film dopo film, per un risultato complessivo che non riesce ad essere soddisfacente.
Dal punto di vista del cast, Gal Gadot prosegue coscenziosamente la costruzione della sua protagonista, Ben Affleck è sempre sornione e Henry Cavill rimane il mio personale mistero recitativo (ma chi riuscirebbe a riconoscerlo in altri contesti?!); le nuove le ve Ezra Miller a parte, non sono granché e soprattutto Jason Momoa a recitare non è proprio un asso, ma ci si accontenta dato che nell’insieme ogni protagonista non è particolarmente approfondito dalla trama. Del resto c’è l’ennesimo supercattivo da uccidere e almeno una decina di nuovi personaggi, per cui la rappresentazione che vada oltre la bidimensionalità – a volte caricaturale – è difficile da ottenere. In un certo senso non credo si potesse chiedere di più a “Justice Leage” da questo punto di vista dato che le sceneggiature della DC hanno sempre lasciato un tantino a desiderare. Credo, al contrario, che si potesse e dovesse migliorare il piano estetico e la qualità degli effetti speciali, da rendere assolutamente più realistici.
Tutto sommato, quindi, un risultato superiore alle (mie basse) aspettative, anche se molto inferiore alla media dei blockbuster oggi in circolazione. Intrattiene un paio d’ore, niente di più.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
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Film 1640 - Wonder Woman
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Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Gal Gadot, Ezra Miller, Jason Momoa, Ray Fisher, Jeremy Irons, Diane Lane, Connie Nielsen, J. K. Simmons, Ciarán Hinds, Amber Heard, Joe Morton, Joe Manganiello, Jesse Eisenberg .
Box Office: $636.1 milioni (ad oggi)
Consigli: Se si è fan del franchise o di uno dei supereroi qui rappresentati questa pellicola è sicuramente una di quelle imperdibili di questa fine 2017- Gli altri dovrebbero riuscire comunque a godersi un prodotto d’intrattenimento sufficientemente ludico e spettacolare. Ma il risultato non è ancora sufficiente.
Parola chiave: Cubo.
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lunedì 20 febbraio 2017
Film 1310 - Arrival
Curioso, curioso, curioso, curiosissimo di vedere questa pellicola che tante buone recensioni aveva ottenuto in patria e che tanto prometteva bene alla stagione dei premi cinematografici importanti.
Film 1310: "Arrival" (2016) di Denis Villeneuve
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: "Arrival" è una pellicola davvero particolare che anche se non mantiene per nulla le premesse/promesse del trailer, in realtà consegna allo spettatore un altro tipo di spettacolo, che coinvolge l'alieno in maniera furba, ma comunque funzionale ad un racconto che ha davvero molto da dire.
A livello narrativo, il film presenta una di quelle storie che gioca con il tempo nella maniera più interessante. Nonostante certi passaggi prevedibili e la scelta di alcuni elementi della trama non particolarmente originali (come quella sorta di autodeterminazione delle consapevolezze della conoscenza delle cose), è nel maneggiare il tempo che il racconto dà il suo meglio. C'è una sorta di filosofia che si segue dall'inizio alla fine, per quanto mai come per questo titolo l'espressione è usata in maniera impropria. Il gioco di flashback e flashforward è svelato solo verso il finale e il disorientamento che sceneggiatura e montaggio riescono a suscitare è un brivido magistrale che va oltre la missione aliena e colpisce persino lo spettatore, costretto a fare i conti con la messa in discussione di tutto ciò che ha visto fino a quel momento e dovendo imparare a ridistribuirlo su una linea temporale che non è più lineare, ma complessa e fluida. E' questa la sorpresa più bella del film e il regalo che rimane anche quando si è già tornati a casa.
Va detto che "Arrival" non è il classico sci-fi sugli alieni e, anzi, si distacca abbastanza dal genere per toni e modi. E' tutto molto statico, sembra di stare eternamente nell'attesa che cominci il finimondo, anche se poi di fatto rispetto a ciò che siamo abituati la risoluzione è meno prettamente d'azione. Del resto, dopo aver visto "Sicario e "Prisoners" da Villeneuve mi aspettavo esattamente questo tipo di narrazione lenta e visivamente molto evocativa. Gli spazi dei paesaggi sono ampi, l'interno della nave aliena dà un senso di compattezza indistruttibile, i primi piani su Amy Adams le sottraggono ogni espressione per regalarla al pubblico. E' un prodotto che cresce piano piano, che ha bisogno di mettere insieme tutti i pezzi prima di poterli spiegare a chi guarda cosicché li possa capire. Non è il solito racconto di uno sbarco di extraterrestri sulla terra, né il racconto di come l'America ci ha nuovamente salvato il culo, ma la storia di un incontro che è anche la scoperta di un intero nuovo mondo che va studiato attentamente per essere capito. La parola è la prima arma che si porta in battaglia, la comunicazione è fondamentale e capire chi si ha di fronte vitale.
Per quanto riguarda il cast, inutile dire che la maggior parte del merito vada ad una grandissima Adams, come sempre in grado di mantenere le aspettative. Certo è vero che io nutro una passione per l'attrice, quindi essendo di parte la trovo sempre magnifica e non mi stupisco quasi più delle sue interpretazioni ogni volta incisive e camaleontiche, anche se devo dire che in questo caso non mi stupisco della mancata nomination all'Oscar, più che altro perché va ammesso che ci fossero ruoli più eclatanti che quest'anno era giusto riconoscere, oltre che un certo percorso necessariamente da intraprendere. Non mi stupisco e non sono preoccupato: il talento di Amy saprà certamente portarla ancora lontano.
Dal punto di vista tecnico, le musiche sono particolari e anche se non sempre le ho trovate appropriate, devo dire che in certi passaggi riescono proprio ad esaltare le scene. Gli effetti speciali, invece, sono stranamente molto inferiori alla restante qualità tecnica del film nel suo complesso. La scena di Louise (Adams) immersa nel mondo di nebbia delle creature è talmente finta da essere a tratti imbarazzante.
In ogni caso "Arrival" è una pellicola insolita che regala un'esperienza diversa da quella che ci si potrebbe inizialmente aspettare e anche se questo potrebbe non soddisfare alcuni, riesce però a consegnare qualcosa di meno scontato e certamente più originale. Portare al cinema una storia che abbia come protagonista una linguista è una scelta molto interessante che, per estensione, veicola un bel messaggio, ovvero quello della parola come un'arma potente. In un mondo in cui l'atto di forza sembra sempre più l'unica moneta di scambio e in un genere filmico cui di solito appartiene l'atto dell'agire, "Arrival" sceglie la comprensione e, inoltre, veicola l'intelligente messaggio che non basta porre una domanda per ottenere una risposta, ma si deve tenere conto di una miriade di variabili, prima fra tutte chi si ha davanti. Ps. 2 candidature ai Golden Globes, 9 ai BAFTA (e una vittoria per il sonoro) e 8 nomination agli Oscar 2017: Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, scenografia, montaggio sonoro e missaggio sonoro. Difficilmente il film porterà a casa qualcosa se non eventuali riconoscimenti tecnici.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival
Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $195.3 milioni
Consigli: Non è per niente il classico blockbuster incentrato sulla figura dell'alieno conquistatore, per cui chi cercasse quel tipo di prodotto, forse è meglio abbandonare questi lidi. Il film di Villeneuve lascia per molto tempo spazio alle ipotesi più disparate, scegliendo di inserire fin dall'inizio elementi che si spiegheranno solo nell'eccitante finale. Non so se leggere il racconto breve "Story of Your Life" di Ted Chiang sia più emozionante o coinvolgente che vedere il film che ne hanno tratto, di sicuro per quanto mi riguarda l'esperienza è stata positiva e soddisfacente grazie ad una trama che attinge agli elementi fantascientifici, ma ne fa un uso meno scontato e più ragionato. Quindi siete avvertiti: poca azione, tanto ragionamento, non poche emozioni.
Parola chiave: Lingua.
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Film 1310: "Arrival" (2016) di Denis Villeneuve
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: "Arrival" è una pellicola davvero particolare che anche se non mantiene per nulla le premesse/promesse del trailer, in realtà consegna allo spettatore un altro tipo di spettacolo, che coinvolge l'alieno in maniera furba, ma comunque funzionale ad un racconto che ha davvero molto da dire.
A livello narrativo, il film presenta una di quelle storie che gioca con il tempo nella maniera più interessante. Nonostante certi passaggi prevedibili e la scelta di alcuni elementi della trama non particolarmente originali (come quella sorta di autodeterminazione delle consapevolezze della conoscenza delle cose), è nel maneggiare il tempo che il racconto dà il suo meglio. C'è una sorta di filosofia che si segue dall'inizio alla fine, per quanto mai come per questo titolo l'espressione è usata in maniera impropria. Il gioco di flashback e flashforward è svelato solo verso il finale e il disorientamento che sceneggiatura e montaggio riescono a suscitare è un brivido magistrale che va oltre la missione aliena e colpisce persino lo spettatore, costretto a fare i conti con la messa in discussione di tutto ciò che ha visto fino a quel momento e dovendo imparare a ridistribuirlo su una linea temporale che non è più lineare, ma complessa e fluida. E' questa la sorpresa più bella del film e il regalo che rimane anche quando si è già tornati a casa.
Va detto che "Arrival" non è il classico sci-fi sugli alieni e, anzi, si distacca abbastanza dal genere per toni e modi. E' tutto molto statico, sembra di stare eternamente nell'attesa che cominci il finimondo, anche se poi di fatto rispetto a ciò che siamo abituati la risoluzione è meno prettamente d'azione. Del resto, dopo aver visto "Sicario e "Prisoners" da Villeneuve mi aspettavo esattamente questo tipo di narrazione lenta e visivamente molto evocativa. Gli spazi dei paesaggi sono ampi, l'interno della nave aliena dà un senso di compattezza indistruttibile, i primi piani su Amy Adams le sottraggono ogni espressione per regalarla al pubblico. E' un prodotto che cresce piano piano, che ha bisogno di mettere insieme tutti i pezzi prima di poterli spiegare a chi guarda cosicché li possa capire. Non è il solito racconto di uno sbarco di extraterrestri sulla terra, né il racconto di come l'America ci ha nuovamente salvato il culo, ma la storia di un incontro che è anche la scoperta di un intero nuovo mondo che va studiato attentamente per essere capito. La parola è la prima arma che si porta in battaglia, la comunicazione è fondamentale e capire chi si ha di fronte vitale.
Per quanto riguarda il cast, inutile dire che la maggior parte del merito vada ad una grandissima Adams, come sempre in grado di mantenere le aspettative. Certo è vero che io nutro una passione per l'attrice, quindi essendo di parte la trovo sempre magnifica e non mi stupisco quasi più delle sue interpretazioni ogni volta incisive e camaleontiche, anche se devo dire che in questo caso non mi stupisco della mancata nomination all'Oscar, più che altro perché va ammesso che ci fossero ruoli più eclatanti che quest'anno era giusto riconoscere, oltre che un certo percorso necessariamente da intraprendere. Non mi stupisco e non sono preoccupato: il talento di Amy saprà certamente portarla ancora lontano.
Dal punto di vista tecnico, le musiche sono particolari e anche se non sempre le ho trovate appropriate, devo dire che in certi passaggi riescono proprio ad esaltare le scene. Gli effetti speciali, invece, sono stranamente molto inferiori alla restante qualità tecnica del film nel suo complesso. La scena di Louise (Adams) immersa nel mondo di nebbia delle creature è talmente finta da essere a tratti imbarazzante.
In ogni caso "Arrival" è una pellicola insolita che regala un'esperienza diversa da quella che ci si potrebbe inizialmente aspettare e anche se questo potrebbe non soddisfare alcuni, riesce però a consegnare qualcosa di meno scontato e certamente più originale. Portare al cinema una storia che abbia come protagonista una linguista è una scelta molto interessante che, per estensione, veicola un bel messaggio, ovvero quello della parola come un'arma potente. In un mondo in cui l'atto di forza sembra sempre più l'unica moneta di scambio e in un genere filmico cui di solito appartiene l'atto dell'agire, "Arrival" sceglie la comprensione e, inoltre, veicola l'intelligente messaggio che non basta porre una domanda per ottenere una risposta, ma si deve tenere conto di una miriade di variabili, prima fra tutte chi si ha davanti. Ps. 2 candidature ai Golden Globes, 9 ai BAFTA (e una vittoria per il sonoro) e 8 nomination agli Oscar 2017: Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, scenografia, montaggio sonoro e missaggio sonoro. Difficilmente il film porterà a casa qualcosa se non eventuali riconoscimenti tecnici.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival
Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $195.3 milioni
Consigli: Non è per niente il classico blockbuster incentrato sulla figura dell'alieno conquistatore, per cui chi cercasse quel tipo di prodotto, forse è meglio abbandonare questi lidi. Il film di Villeneuve lascia per molto tempo spazio alle ipotesi più disparate, scegliendo di inserire fin dall'inizio elementi che si spiegheranno solo nell'eccitante finale. Non so se leggere il racconto breve "Story of Your Life" di Ted Chiang sia più emozionante o coinvolgente che vedere il film che ne hanno tratto, di sicuro per quanto mi riguarda l'esperienza è stata positiva e soddisfacente grazie ad una trama che attinge agli elementi fantascientifici, ma ne fa un uso meno scontato e più ragionato. Quindi siete avvertiti: poca azione, tanto ragionamento, non poche emozioni.
Parola chiave: Lingua.
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venerdì 17 febbraio 2017
Film 1308 - Prova a prendermi
Da molti anni volevo rivedere questo film. Ricordavo solo di averlo visto al cinema e nient'altro, per cui alla prima occasione ho rimediato.
Film 1308: "Prova a prendermi" (2002) di Steven Spielberg
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Steven Spielberg è un grande narratore, non c'è niente da fare. Come le racconta lui le storie, anche quelle brutte, non ci riescono in molti. Prima dei tanti passi falsi recenti, 15 anni fa il regista regalò al mondo questa pellicola sull'assurda storia di Frank Abagnale Jr. che, non fosse vera, sarebbe semplicemente una delle tante americanate simpatiche e un po' furbette. Non fosse che, appunto, questi fatti sono realmente accaduti.
Così la storia di Spielberg assume anche quella connotazione eclatante, roboante e quasi magica che tutte le imprese del protagonista le assicurano man mano, in un crescendo di assurdità che rimane saldamente ancorato a fatti concreti tanto assurdi e pazzeschi da lasciare storditi. Ovvero: può un ragazzino minorenne spacciarsi efficacemente per un pilota, un dottore, un agente dei servizi segreti e un avvocato (superando anche l'esame di abilitazione)? A quanto pare Frank Abagnale Jr. c'è riuscito e pure con successo. Chapeau.
Al di là delle sue clamorose "avventure" però, per come la sua storia è raccontata qui ne esce il ritratto di una persona sofferente e insicura, un giovane adulto incapace di distinguere realtà e fantasia, giusto e sbagliato a causa di una coppia di genitori alla soglia dell'omertà e con già problemi personali pregressi (il padre con la giustizia, la madre attenta a badare solo a se e quando ci sono i soldi). Frank vuole solo rivedere unita la sua famiglia e farà quello che crede essere il suo dovere per ricomporre i cocci del matrimonio finito dei suoi. Certo in una maniera davvero molto personale e fantasiosa. E illegale.
Andando oltre le follie di questa storia, "Prova a prendermi" risulta meno il racconto compatto della vita di un uomo e più l'insieme di tutta una serie di sketch e momenti tragicomici in cui entrano in scena le numerose comparse che, presto o tardi, spariranno di nuovo. A tratti sembra quasi più una carrellata di ruoli, oltre che oggi quasi un gioco a trovare le star che ce l'hanno fatta (tra le tante: Amy Adams, Jennifer Garner, Ellen Pompeo, Elizabeth Banks). In quest'ottica mi è parso mancasse un senso unitario finale, anche se naturalmente parte di questa sensazione dipende dal materiale originale da cui è tratto il film.
Per quanto riguarda il cast, DiCaprio con questa performance comincia a dimostrare davvero il suo talento camaleontico. Oscillando esteticamente tra il periodo "Titanic" e quello de "La maschera di ferro", il ragazzo si produce in una performance solo apparentemente facile, andando finalmente oltre il bel visino d'angelo e i ruoli da sex symbol romantico. Hanks, invece, ha un personaggio strano che oscilla tra il tenero-simpatico e l'imbecille arrogante. Gli riesce bene. Infine non posso dire che l'interpretazione di Christopher Walken mi abbia così convinto e sbalordito da meritare addirittura una nomination all'Oscar (ed ha vinto addirittura un BAFTA come attore non protagonista!). E' bravo, ma DiCaprio qui mette tutti in ombra.
In definitiva, comunque, la ritrovata visione di "Catch Me If You Can" mi ha lasciato soddisfatto, andando a confermare i pochi ricordi che avevo relativamente a questa pellicola. Si tratta di un buon prodotto, spesso divertente e certamente interessante per le vicende e i fatti che racconta. Manca, appunto, di una certa compattezza d'insieme, ma la peculiarità della storia e l'ottimo cast, oltre che la spassosa caccia al ladro rendono il tutto piacevolmente godibile.
Ps. 2 candidature all'Oscar: Miglior attore non protagonista (Walken) e colonna sonora.
Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hanks, Christopher Walken, Martin Sheen, Nathalie Baye, Amy Adams, James Brolin, Jennifer Garner, Ellen Pompeo, Elizabeth Banks.
Box Office: $352.1 milioni
Consigli: Pellicola piacevole e sufficientemente spensierata (soprattutto la prima parte), perfetta per un disimpegno di qualità che ricalca le pazzesce vicissitudini di un giovane Frank Abagnale Jr. ai suoi esordi criminali. Ora l'uomo è un rispettabile cittadino, nonché consulente per l'FBI, per cui il lietofine è assicurato. Insomma, una pellicola perfetta per godersi qualche ora di intrattenimento tanto assurdo da essere persino vero.
Parola chiave: Identità false.
Trailer
#HollywoodCiak
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Film 1308: "Prova a prendermi" (2002) di Steven Spielberg
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Steven Spielberg è un grande narratore, non c'è niente da fare. Come le racconta lui le storie, anche quelle brutte, non ci riescono in molti. Prima dei tanti passi falsi recenti, 15 anni fa il regista regalò al mondo questa pellicola sull'assurda storia di Frank Abagnale Jr. che, non fosse vera, sarebbe semplicemente una delle tante americanate simpatiche e un po' furbette. Non fosse che, appunto, questi fatti sono realmente accaduti.
Così la storia di Spielberg assume anche quella connotazione eclatante, roboante e quasi magica che tutte le imprese del protagonista le assicurano man mano, in un crescendo di assurdità che rimane saldamente ancorato a fatti concreti tanto assurdi e pazzeschi da lasciare storditi. Ovvero: può un ragazzino minorenne spacciarsi efficacemente per un pilota, un dottore, un agente dei servizi segreti e un avvocato (superando anche l'esame di abilitazione)? A quanto pare Frank Abagnale Jr. c'è riuscito e pure con successo. Chapeau.
Al di là delle sue clamorose "avventure" però, per come la sua storia è raccontata qui ne esce il ritratto di una persona sofferente e insicura, un giovane adulto incapace di distinguere realtà e fantasia, giusto e sbagliato a causa di una coppia di genitori alla soglia dell'omertà e con già problemi personali pregressi (il padre con la giustizia, la madre attenta a badare solo a se e quando ci sono i soldi). Frank vuole solo rivedere unita la sua famiglia e farà quello che crede essere il suo dovere per ricomporre i cocci del matrimonio finito dei suoi. Certo in una maniera davvero molto personale e fantasiosa. E illegale.
Andando oltre le follie di questa storia, "Prova a prendermi" risulta meno il racconto compatto della vita di un uomo e più l'insieme di tutta una serie di sketch e momenti tragicomici in cui entrano in scena le numerose comparse che, presto o tardi, spariranno di nuovo. A tratti sembra quasi più una carrellata di ruoli, oltre che oggi quasi un gioco a trovare le star che ce l'hanno fatta (tra le tante: Amy Adams, Jennifer Garner, Ellen Pompeo, Elizabeth Banks). In quest'ottica mi è parso mancasse un senso unitario finale, anche se naturalmente parte di questa sensazione dipende dal materiale originale da cui è tratto il film.
Per quanto riguarda il cast, DiCaprio con questa performance comincia a dimostrare davvero il suo talento camaleontico. Oscillando esteticamente tra il periodo "Titanic" e quello de "La maschera di ferro", il ragazzo si produce in una performance solo apparentemente facile, andando finalmente oltre il bel visino d'angelo e i ruoli da sex symbol romantico. Hanks, invece, ha un personaggio strano che oscilla tra il tenero-simpatico e l'imbecille arrogante. Gli riesce bene. Infine non posso dire che l'interpretazione di Christopher Walken mi abbia così convinto e sbalordito da meritare addirittura una nomination all'Oscar (ed ha vinto addirittura un BAFTA come attore non protagonista!). E' bravo, ma DiCaprio qui mette tutti in ombra.
In definitiva, comunque, la ritrovata visione di "Catch Me If You Can" mi ha lasciato soddisfatto, andando a confermare i pochi ricordi che avevo relativamente a questa pellicola. Si tratta di un buon prodotto, spesso divertente e certamente interessante per le vicende e i fatti che racconta. Manca, appunto, di una certa compattezza d'insieme, ma la peculiarità della storia e l'ottimo cast, oltre che la spassosa caccia al ladro rendono il tutto piacevolmente godibile.
Ps. 2 candidature all'Oscar: Miglior attore non protagonista (Walken) e colonna sonora.
Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hanks, Christopher Walken, Martin Sheen, Nathalie Baye, Amy Adams, James Brolin, Jennifer Garner, Ellen Pompeo, Elizabeth Banks.
Box Office: $352.1 milioni
Consigli: Pellicola piacevole e sufficientemente spensierata (soprattutto la prima parte), perfetta per un disimpegno di qualità che ricalca le pazzesce vicissitudini di un giovane Frank Abagnale Jr. ai suoi esordi criminali. Ora l'uomo è un rispettabile cittadino, nonché consulente per l'FBI, per cui il lietofine è assicurato. Insomma, una pellicola perfetta per godersi qualche ora di intrattenimento tanto assurdo da essere persino vero.
Parola chiave: Identità false.
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