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sabato 8 febbraio 2025

Film 2344 - Spy

Intro: One evening at Micheal's we were trying to decide on what to watch and the, on Netflix, I finally found this. And I knew it was time to watch this movie again.

Film 2344
: "Spy" (2015), Paul Feig
Watched on: From the TV
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: personally, I love this movie. I find it extremely funny, both in English and Italian (which is very rare considering not all the jockes necessarily translate well into Italian usually).
I think Melissa McCarthy, Jason Statham and Rose Byrne do a great job here, bringing their A game to a movie that could have been either a potential meh or completely bad; instead "Spy" is funny and refreshing every time I watch it again. I still remember the first time I watched it at the movie, I thought this movie was hilarious.
So, every now and then, when I feel like watching something funny and lighthearted, I go back to "Spy" and enjoy myself.
Film 978 - Spy
Film 1101 - Spy
Film 1492 - Spy
Film 1810 - Spy
Film 2344 - Spy
Cast: Melissa McCarthy, Jason Statham, Rose Byrne, Miranda Hart, Bobby Cannavale, Allison Janney, Jude Law, Morena Baccarin, 50 Cent, Ben Falcone.
Box Office: $235.7 million
Worth a watch?: Very funny, well executed and with a great cast. I know Melissa McCarthy isn't necessarily liked by everybody, but here she's at the top of her (comedic) game. I always have a great time watching this. (Also there's a cameo appearence from Verka Serduchka from Eurovision 2007, whic for me is a plus!)
Awards: Nominated for 2 Golden Globes for Best Motion Picture - Comedy or Musical and Best Actress in a Motion Picture - Comedy or Musical (McCarthy). 2 nominations at the MTV Movie + TV Awards for Best Comedic Performance (McCarthy) and Best Fight.
Key word: Car.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 7 gennaio 2025

Film 2336 - The Holiday

Intro: I think I've only watched this once at the movies and that was it. Recently, tho, a lot of people were talking about it, especially since the Christmas season was approaching. So I decided to give another go...

Film 2336
: "The Holiday" (2006), Nancy Meyers
Watched on: From the TV
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: I remember I didn't particularly like this movie the first time I watched it and I cannot say I changed my mind this time around really. Not that it is a bad movie by any means, it's just a bit meh, although enjoyable. 
I just say that, of all the Christmas movies out there, this isn't my favourite. Also, Nancy Meyers (the director) said she never conceived "The Holiday" as a Christmas movie in the first place.

That said, I'll admit that some bits work and I particularly enjoyed Cameron Diaz's performance. Maybe she isn't the greatest actress of all time, but she surely works for these type of movies, romcoms especially. And she has good chemistry with the co-star Jude Law. They're obviously a gorgeous pair and that doesn't hurt either.

What didn't work for me, tho, is Kate Winslet's character's storyline. Or, to better put it, hers and Jack Black's. I really didn't vibe with these two and not because the actors do a bad job, but rather because it's such an odd pairing it's distracting. 
Additionally, their 'relationship' grows at a very slow pace all to speed up at the very end of the movie very suddenly. We know from the start where the story is trying to go, yet it doesn't really commit until the end.
Furthermore, Iris' (Winslet) story reminded me quite a lot of Bridget Jones'.
Anyway, again, I don't think "The Holiday" is a terrible movie, it's just not my favourite.
Cast: Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black, Eli Wallach, Edward Burns, Rufus Sewell, Kathryn Hahn, John Krasinski; (cameos): Dustin Hoffman, Lindsay Lohan, James Franco.
Box Office: $205.8 million
Worth a watch?: I understand the Christmas appeal and this movie is definitely a good option to watch during the holidays, yet this is not my favourite pick when it come to pictures to (re)watch during thc Christmas season.
Awards: 1 nomination at the 2007's MTV Movie + TV Awards for Best Kiss (Jude Law & Cameron Diaz).
Key word: Home.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 agosto 2024

Film 2224 - The Nest

Intro: Ne avevo sentito parlare da tempo e mi ero ripromesso di recuperarlo quanto prima. Mi ci è voluto più di un anno per decidermi a vederlo.

Film 2224: "The Nest" (2020) di Sean Durkin
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come al solito, mi aspettavo un film diverso e, per questo motivo, non ho del tutto goduto della visione.
Lo dico fin da subito, "The Nest" è sicuramente un prodotto ben fatto e pensato, stilisticamente molto curato e recitato benissimo dai due protagonisti, dei quali mi sento particolarmente di lodare la performance di Carrie Coon. Ciò detto, non è comunque quello che stavo cercando e, lo ammetto, avevo anche in parte frainteso la trama.
Da quello che mi era parso di capire dal trailer + vari estratti della critica che avevo letto, mi era parso di capire che si trattasse quasi di un thriller psicologico che facesse l'occhiolino addirittura ad atmosfere esoteriche. C'è una vecchia casa gigantesca nel mezzo del nulla, gli interni sono bui, la relazioni interprersonali che si sgretolano dal momento in cui la famiglia si trasferisce nella nuova proprietà, la casa quasi come altro protagonista del racconto. Quest'ultimo punto è anche vero, ma non nel senso in cui avrei preferito.
Invece di misterioso c'è solo il personaggio di Rory (Jude Law) e il suo ambiguo comportamento che inevitabilmente lo metterà nei guai. Tra l'altro questa ambiguità del suo personaggio mi ha ricordato a tratti il mood di un altro iconico film con Law, "The Talented Mr. Ripley" (e il recente adattamento televisivo di Netflix, "Ripley", a dire il vero).
Insomma, il risultato finale è generalmente buono, ma non il film per me.
Cast: Jude Law, Carrie Coon, Charlie Shotwell, Oona Roche, Adeel Akhtar, Anne Reid.
Box Office: $2.1 milioni
Vale o non vale: Non c'è tanto mistero se non per quanto riguarda il suo protagonista. Dal trailer sembra quasi che la casa sia posseduta o la famiglia incorra in qualche sorta di maledizione, ma niente di tutto questo: "The Nest" è un dramma psicologico che niente c'entra con il soprannaturale. In generale un po' lento, vale per i due protagonisti, ma non lo consiglierei per una serata spensierata.
Premi: /
Parola chiave: UK.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 21 maggio 2024

Film 2274 - The Talented Mr. Ripley

Intro: Prima ancora che uscisse la nuova serie di Netflix (a dire il vero nemmeno sapevo che fosse stata realizzata), una sera ho rivisto questo pellicola.

Film 2274: "The Talented Mr. Ripley" (1999) di Anthony Minghella
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: a differenza di "Ripley" che non sono riuscito a finire, non ho avuto alcun problema a vedere "The Talented Mr. Ripley" tutto d'un fiato.
Iconico ensemble di attori - con un Matt Damon che definire in forma è dire poco - e qualche momento nostrano che spicca (dico solo: Fiorello che duetta con Damon e Jude Law, momento per il quale i 3 sono stati nominati agli MTV Movie + TV Awards per Best Musical Performance), location bellissime e un stile che, in generale, non manca di farsi sentire, il film di Minghella non è perfetto, ma sicuramente riesce a lasciare il segno. L'intrigante quanto inquietante storia di Patricia Highsmith, poi, fa il resto.
Cast: Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman, Jack Davenport, James Rebhorn, Sergio Rubini, Philip Baker Hall, Fiorello, Stefania Rocca.
Box Office: $128.8 milioni
Vale o non vale: Il film che forse più di tutti racchiude l'essenza dell'era Gwyneth Paltrow, il più simile in termini di glamour e stile alla realtà che ha contraddistinto - almeno attraverso la lente dei media - quel momento che è stato il picco mediatico e più iconico dell'attrice.
In una sorta di dolce vita deviata, Ripley inquieta e seduce, spaventa e affascina e, soprendentemente, Matt Damon non delude nel ruolo di protagonista, anche aiutato da un cast di tutto rispetto e, specialmente, grazie alla sua contrapposizione con Jude Law, qui più che mai sexy ed invitante. Vedere per credere.
Premi: Candidato a 5 premi Oscar per Miglior attore non protagonista (Law), sceneggiatura non originale, costumi, colonna sonora e scenografie. 7 nomination ai BAFTA per Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice non protagonista (Blanchett), fotografia e colonna sonora e 1 vittoria per il Miglior attore non protagonista (Law). 5 candidature ai Golden Globe: Miglior film drammatico, regia, attore protagonista (Damon), attore non protagonista (Law) e colonna sonora. 2 nomination agli MTV Movie + TV Awards (Best Musical Performance per Matt Damon, Jude Law e Fiorello, Miglior cattivo per Damon)
Parola chiave: Anelli.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 22 aprile 2022

Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore

Intro: Si torna al cinema, questa volta per quello che un tempo sarebbe stato l'appuntamento della stagione e, invece, ora è solo un altro titolo tra il marasma di quelli mainstream.

Film 2103: "Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore" (2022) di David Yates
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Rachel
In sintesi: il problema di questa nuova saga firmata dalla Rowling è sempre lo stesso e sempre più evidente: "Fantastic Beasts" non ha una storia.
Anche se rispetto al film precedente con questo "The Secrets of Dumbledore" siamo leggermente migliorati, è innegabile il fatto che si tratti di un prodotto esteticamente stupendo, ma dal ritmo e toni completamente sbagliati, nonché i mecanismi narrativi.
Per l'ennesima volta ci troviamo di fronte ad una miriade di nuovi personaggi mai introdotti prima - o personaggi di cui sappiamo (e ci frega) poco e niente -, altri sono addirittura spariti di colpo - come Tina (Waterston) che qui è praticamente assente fino al finale o Seraphina Picquery (Carmen Ejogo) e Nagini (Claudia Kim) di cui nessuno parla già più - ed è evidente che il focus della storia non sia più Newt Scamander (Redmayne), sempre che lo sia mai stato. La sensazione in questa pellicola più che mai è che sia lo scontro Silente/Grindelwald a tenere banco - del resto è a loro che sono dedicati gli utlimi due episodi - e questa nuova liaison amorosa cerca di ridare vigore ed energia a un prodotto che, di fatto, non ha più nulla da raccontare dalla fine del primo capitolo. E non ci sarebbe stato niente di male a terminare lì.
Invece procediamo "spediti" (un eufemismo se consideriamo la lentezza narrativa che caratterizza questa saga) verso un racconto pseudopolitico di un mondo di maghi francamente rincoglioniti - ma perché dovrebbero voler votare il mago più pericoloso di sempre come rappresentante del mondo magico internazionale (che poi, ma sta nuova boiata da dove l'abbiamo tirata fuori e perché nel mondo di "Harry Potter" non se n'è mai parlato prima? Cioè, se ci fosse un'organizzazione internazionale che elegge un leader mondiale a rappresentanza del mondo magico tutto, uno immaginerebbe di sentirne parlare prima o poi anche in HP, considerato poi che Silente sarebbe anche stato considerato per il ruolo...) - il tutto per forzare nuovamente un animaletto magico mai sentito prima all'interno di un twist narrativo che porta all'ennesimo nulla di fatto. Sì perché sto Grindelwald (adesso Mads Mikkelsen) alla fine è un antagonista che di pauroso ha veramente poco, Silente si ostina a trascinara Newt nella storia non si capisce bene per quale motivo, tutti gli altri personaggi sono lì a fare contorno e alla fine non si capisce ancora bene dove il franchise stia tentando di andare a parare.
Già perché al terzo film in saccoccia, con ancora due teoricamente da portare al cinema, non siamo ancora arrivati a delineare alcuna conclusione precisa. Qual è lo scopo principale di questa storia, dove ci vuole portare al livello narrativo? Qual è l'obbiettivo per i personaggi principali, la loro story arch? A me ancora non è chiaro. 
Specialmente quando penso a Credence Barebone che non doveva poter sopravvivere nel primo film e adesso è ancora lì che fa cose (ma cosa?); Queenie Goldstein che è completamente uscita di testa e si è alleata con il nemico nonostante possa leggere nella mente delle persone (e quindi di fatto essere al corrente di tutte le cose malvage che ha in programma Grindelwald. Almeno lei ha un'idea di quale sia il suo piano, suppongo); Yusuf Kama che è stato promosso a personaggio secondario ma nessuno ha ancora capito perché e quale sia il suo scopo nella storia; Bunty, l'assistente di Newt, che è improvvisamente diventata una dei protagonisti della storia dall'oggi al domani. Senza contare che la premessa di tutto questo nuovo franchise stava nell'impossibilità di rompere l'incantesimo tra Silente e Grindelwald e boom, nel giro di un film abbiamo già risolto il problema... E potrei andare avanti per ore.
La verità è che "Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore" sia nuovamente un capitolo innecessario di una saga campata in aria che tenta di cavalcare ancora l'onda potteriana - non a caso siamo tornati ad Hogwards - faticando a giustificare la propria esistenza. 
Da fan di Harry Potter, io per primo fatico a comprendere quale sia la visione per questo franchise che non vada oltre l'aspetto qualitativo estetico e l'indotto monetario. 
Per il resto "Fantastic Beasts 3" è un prodotto assolutamente rinunciabile che ha principalmente una funzione nostalgica e non apporta nulla di nuovo all'universo un tempo geniale creato da J.K. Rowling (che dovrebbe smetterla di credersi una sceneggiatrice). 
Cast: Eddie Redmayne, Jude Law, Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, William Nadylam, Katherine Waterston, Mads Mikkelsen. 
Box Office: $201.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Per i fan di Harry Potter questa saga è sicuramente non facile da digerire. Il primo film era ok, il secondo terribile e questo... così così. Meglio del precedente, ma comunque ancora problematico per tanti aspetti, principalmente narrativi. I fan del mondo magico creato dalla Rowling dovrebbero comunque godere di questa nuova avventura anche perché il film ha il suo maggior pregio nella visione estetica assolutamente meravigliosa, anche se tutto sommato " Fantastic Beasts 3" è un prodotto con poco mordente e a malapena capace di portare avanti la storia del franchise. Peccato.
Premi: /
Parola chiave: Valigia.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 20 agosto 2021

Film 1810 - Spy

Intro: Il viaggio continua e lo stesso vale per i film (leggeri leggeri) che ci concediamo durante qualche momento libero. Inutile dire che avrei prima o poi suggerito questa pellicola...

Film 1810: "Spy" (2015) di Paul Feig
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Karen, Sere, Lucas, Luca
In sintesi: dico solo che ogni volta che rivedo questo film lo trovo spassoso e divertente (quasi) come la prima volta che lo vidi al cinema. E - caso più unico che raro - trovo il doppiaggio italiano forse addirittura più riuscito dell'originale inglese.
Film 978 - Spy
Film 1101 - Spy
Film 1492 - Spy
Film 1810 - Spy
Film 2344 - Spy
Cast: Melissa McCarthy, Jason Statham, Rose Byrne, Miranda Hart, Bobby Cannavale, Allison Janney, Jude Law, Peter Serafinowicz, Morena Baccarin, Björn Gustafsson, 50 Cent, Zach Woods, Ben Falcone, Verka Serduchka.
Box Office: $235.7 milioni
Vale o non vale: Divertente, sopra le righe, pazzo, spassosissimo, questo "Spy" è un gioiellino comico che vive di una magnifica interpretazione di Melissa McCarthy e un cast di comprimari tutti perfetti per il ruolo (Jason Statham e Rose Byrne piacevoli sorprese!).
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior film musical o commedia e Miglior attrice protagonista (McCarthy).
Parola chiave: Doppio gioco.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 13 dicembre 2020

Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

Intro: Andava sicuramente rivisto almeno un'altra volta, per poter capire se fosse proprio un film riuscito male o, invece, se la prima visione fosse solamente stata sfortunata.
Film 1754: "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" (2018) di David Yates
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: dai, ormai si può dire serenamente: "Fantastic Beasts 2" è un casino narrativo che non ha né capo né coda e funziona solo come teaser per i fan di Harry Potter che in questo nuovo franchise dovevano per forza doverci poter trovare nuovi stimoli per la loro fantasia potteriana. C'è il ritorno ad Hogwarts, c'è Silente, c'è l'Inghilterra... insomma, una sorta di operazione nostalgia che avrebbe dovuto ancorare ancora più saldamente questo franchise all'originale, fortunatissima saga del maghetto della Rowling. Rowling che qui, come sappiamo, scrive in solitaria una storia della quale si faticano a tenere le fila considerato che il film dura 2 e 14 minuti (!) senza che praticamente succeda mai nulla. Davvero incredibile, da questo punto di vista!
La maggior parte delle scene è lenta e statica, i dialoghi interminabili, le stramberie di Newt - che, tra parentesi, dovrebbe essere il protagonista ma di fatto non lo è - esagerate e l'affollamento di personaggi rende tutto così caotico e sconclusionato da risultare semplicemente un esteticamente bello, ma pur sempre narrativamente insufficiente, pastrocchio. Peccato, perché le carte in regola per l'ennesimo successo c'erano tutte. Sprecate.
Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Jude Law, Johnny Depp, Carmen Ejogo.
Box Office: $654.9 milioni
Vale o non vale: Questo è il capitolo che ha costretto la nuova macchina da soldi "Fantastic Beasts" a prendersi una pausa di riflessione, considerato che è l'episodio del mondo della Rowling che ha incassato meno in assoluto, con esplicite critiche alla trama e all'idea dietro alla storia in generale. E meno male che questa pausa è stata presa, considerato lo scandalo ancora in essere che riguarda la stella in declino di Johnny Depp, ora allontanato dalla Warner Bros. che lo ha già sostituito con il danese Mads Mikkelsen.
Insomma, non esattamente premesse allettanti quando si deve decidere se dare una chance a questa pellicola o meno. Dirò solo che, da fans di tutta l'opera potteriana e compagnia bella, questo è sicuramente un passo falso. In generale, comunque, "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" non è certamente un prodotto terribile.
Premi: Candidato a 2 BAFTA per Migliori effetti speciali e scenografie.
Parola chiave: Sides.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 25 giugno 2020

Film 1729 - Captain Marvel

Intro: Quando esce un nuovo Marvel, noi ci fiondiamo al cinema. Quando sei ad Auckland, però, aspetti di andarci il giorno in cui il film è in sconto (visto il prezzo), per cui mentre aspettavo di poter andare a recuperare questo film, avevo già sentito qualche opinione in proposito e non tutte positive.
Film 1729: "Captain Marvel" (2019) di Anna Boden, Ryan Fleck
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: vedendo questo film ricordo che ho pensato che fossi contento per Brie Larson che, dopo una serie di ruoli minori, poi un Oscar, poi la necessità di confermarsi quale star hollywoodiana, è riuscita a trovare un ruolo degno di essere interpretato (nonché estremamente mainstream e popolare).
"Captain Marvel" non è il miglior film dell'universo Marvel, ma è un film che funziona per diverse ragioni: la prima è sicuramente Larson che è perfetta per il ruolo; seguono diversi altri motivi tra cui annovero l'atmosfera retrò, il parallelismo con "Top Gun", il tono divertito e il ritmo che tiene per la maggior parte del film. Insomma, questa pellicola riesce nel non semplicissimo intento di continuare l'arco narrativo creato fino a questo punto, aggiungendo l'ennesimo nuovo punto di vista che deve andare a caratterizzare il nuovo personaggio introdotto, ma deve anche rispettare il canone fin qui veicolato con i titoli precedenti. A me pare che l'operazione sia decisamente riuscita.
Ps. Posso solo dire che il poster non mi piace?
Cast: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Annette Bening, Clark Gregg, Jude Law, Akira Akbar, Mckenna Grace.
Box Office: $1.128 miliardi
Vale o non vale: Due delle curiosità che hanno spesso catalizzato l'attenzione della stampa americana rispetto a questo film riguardano un paio di primati, che mi hanno lasciato un po' perplesso più che altro perché ad oggi sono conquiste che è ancora necessario sottolineare rispetto a un prodotto del genere. "Captain Marvel", infatti, è stato il primo titolo Marvel co-diretto (nemmeno diretto...) da una donna e il primo film con protagonista un supereroina ad abbattere il muro del miliardo di dollari di incasso al botteghino mondiale.
Non voglio fare di questo post uno statement, quindi mi limiterò a dire che, nonostante la rinfrescante ondata di inclusione e ampliamento di tematiche e punti di vista, se perfino nel proficuo mondo dei supereroi ci si deve ancora stupire che il genere del/la protagonista non sia rilevante siamo ancora decisamente in un grosso pantano.
Dovremo aspettare "Wonder Woman 1984" e "Mulan" per capire a che punto della questione siamo, nella speranza che le storie siano sufficientemente buone da valorizzare il prodotto finale affinché non ci si debba più stupire che, con una donna a portare tutta l'operazione commerciale sulle spalle, le probabilità di una hit commerciale è probabile quanto con un protagonista maschile. Nel frattempo, guardatevi "Captain Marvel" con spensieratezza: il film è fatto bene, Brie Larson è magnifica e perfetta nel ruolo e tutta l'operazione funziona.
Premi: /
Parola chiave: Emotions.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 26 aprile 2020

Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

Intro: L'attesa è stata lunga e francamente non vedevo l'ora di fiondarmi in sala. Ho anche atteso qualche giorno più del necessario perché volevo potessimo essere tutti disponibili ad attendere al nostro personalissimo evento della stagione ad Auckland, motivo per cui abbiamo aspettato di avere il lunedì libero da lavoro per andare tutti insieme al cinema.
Film 1695: "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" (2018) di David Yates
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny, Andre, Denise, Karen, Lucas, Luca
In sintesi: c'era non poca attesa rispetto a questo film e tante aspettative, a mio avviso disattese. "Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald" non è un titolo tremendo in generale, sfortunatamente però non aggiunge nulla all'universo creato da J.K. Rowling (che anche qui firma la sceneggiatura). La storia è troppo stiracchiata e il risultato finale è lento ed inconcludente, lasciando lo spettatore a domandarsi se ci fosse effettivamente bisogno di questo sequel o addirittura di cinque film dedicati a Newt Scamander e al suo universo di magiche creature.
La verità è che si tratta di un capitolo di passaggio e come tale lascia molte questioni aperte, mancando allo stesso tempo di una conclusione che giustifichi due ore e un quarto di durata e un'anticipazione così tanto pubblicizzata. Insomma, non c'è molto da vedere. O meglio, visivamente il risultato è eccellente, il film è curatissimo in ogni dettaglio e presenta un'estetica precisa e ben sviluppata, anche se ciò non è sufficiente, perché la bellezza di per sé non è un canone che può sostenere in toto una gigantesca operazione commerciale come quella che abbiamo qui.
Ho trovato, inoltre, estremamente snervanti le pause: c'è una lentezza costante nei dialoghi che pervade la messa in scena - effettivamente era già presente nel primo episodio - ed intacca tutto il resto, portando chi guarda all'esasperazione. Ogni azione, anche quella dettata dalla necessità più immediata, si protrae per un tempo infinito ed è fastidioso rendersi conto che una buona metà di ciò che viene mostrato si sarebbe potuto risolvere in poche, semplici battute.
Peccato, perché il cast è pazzesco, Scamander era già consolidato - e qui è purtroppo solo personaggio secondario, soffocato dalla miriade di comprimari che gli rubano troppo spesso la scena e lo forzano al ruolo della macchietta dato che gli manca il tempo per farsi scoprire e approfondire -, la storia solletica i fan dato che porta alla luce un passato americano che si intreccia sempre di più con la sua origine potteriana, gli effetti speciali sono credibili e la ricostruzione dei set è da colossal. Insomma, ci sarebbero state tutte le carte in regola per un eccellente secondo "Fantastic Beasts", mentre la realtà è che si tratta di un titolo mediocre e soporifero che manca dell'urgenza di raccontare qualcosa.
Film 1266 - Animali fantastici e dove trovarli
Film 1412 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1583 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1682 - Fantastic Beasts and Where to Find Them
Film 1695 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 1754 - Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Film 2103 - Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore
Cast: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Jude Law, Johnny Depp, Carmen Ejogo.
Box Office: $654.9 milioni
Vale o non vale: Sontuoso e ben realizzato, grande cast e belle musiche, però risultato non soddisfacente, per non dire inconcludente. I fan di Potter & co. apprezzeranno comunque e, in generale, il pubblico non disprezzerà del tutto, ma credo sia palese a tutti che siamo di fronte ad un titolo insolitamente debole per gli standard cui la Rowling ci ha abituato.
Premi: Candidato a 2 BAFTA per i Migliori effetti speciali e le Migliori scenografie.
Parola chiave: Fenice.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 10 luglio 2019

Film 1626 - The Aviator

Intro: La prima volta l'ho visto quando uscì al cinema: avevo 17anni e sicuramente non possedevo ancora la maturità e la pazienza per apprezzare un titolo come questo. Rivisto 14anni dopo, il risultato è stato decisamente differente.
Film 1626: "The Aviator" (2004) di Martin Scorsese
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: rivedere certi film di Scorsese in età adulta mi ha aperto gli occhi e, devo dire, fatto riscoprire veri e propri classici; con questo "The Aviator" è successa la stessa cosa e sono contento di aver deciso, finalmente, di rivederlo. Non solo ci sono due grandissimi DiCarpio e Blanchett, ma tutto il film in sé è un grandissimo capolavoro, tra costumi mozzafiato, location e scenografie sontuosissime, una storia veramente interessante e, che ve lo dico a fare, una regia pazzesca. Ricordo una volta di aver letto sulla copertina di Ciak una citazione di ciò che DiCaprio avrebbe detto relativamente a questo titolo e la sua interpretazione; diceva più o meno così: "Dimenticatevi Titanic, voglio l'Oscar per The Aviator".

Come dargli torto, del resto? Tutto ciò che riguarda questa pellicola è epico, monumentale, da vero colossal contemporaneo - a partire da un budget di 110 milioni di dollari - e il risultato finale è pura magia cinematografica. Sicuramente lunghissimo (170 minuti), ma mai banale e sempre in grado di catturare l'attenzione dello spettatore per qualche motivo, "The Aviator" è un ulteriore omaggio di Scorsese al cinema, un regalo che chi ama la settima arte non potrà fare a meno di trovare maledettamente perfetto.
Cast: Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Kate Beckinsale, John C. Reilly, Alec Baldwin, Alan Alda, Ian Holm, Danny Huston, Gwen Stefani, Jude Law, Adam Scott, Frances Conroy.
Box Office: $213.7 milioni
Vale o non vale: Da vedere assolutamente. DiCaprio è perfetto, e Cate Blanchett è straordinaria nel ruolo iconico di nientemeno che Katharine Hepburn (è l'unico attore ad aver vinto un Oscar per aver interpretato un altro attore premio Oscar)! Basti aggiungere che la regia è di Scorsese e niente, non vi rimane che vedere "The Aviator".
Premi: Vincitore di 5 premi Oscar (Miglior attrice non protagonista, fotografia, montaggio, costumi e scenografie) su 11 nomination (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura originale ed attore protagonista). Vincitore di 3 Golden Globes (film, attore protagonista, colonna sonora) su 6 nomination e 4 BAFTA (film, attrice non protagonista, trucco e scenografie) su 14 nomination (tra cui regia, attore protagonista e sceneggiatura originale). Una nomination ai Grammy per Best Score Soundtrack Album for Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: The Hercules.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 27 maggio 2019

Film 1599 - Closer

Intro: Avevo visto questa pellicola una sola volta al cinema quando era uscita e ultimamente mi era tornata la voglia di rivederla, così alla prima occasione buona ne ho approfittato.
Film 1599: "Closer" (2004) di Mike Nichols
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: amare e farsi del male. Praticamente questa la trama di "Closer", pellicola palesemente tratta da un'opera teatrale, eppure inaspettatamente immune alla logica da interno cara al teatro;
credo che "Closer" sia un film interessante e ben realizzato, anche se troppo spesso devoto all'eccessiva drammatizzazione, il che alla lunga può stancare. Capisco che si voglia descrivere un tipo di amore che tende a mettere in pratica la scelta sbagliata, ma con questo si rischia molto spesso di mettere in scena una serie di comportamenti antipatici e poco realistici. Poi, si sa, è un'opera di finzione e va bene esplorare attraverso l'esagerazione territori altrimenti nella vita meno comuni, però mi chiedo quante volte si possa tornare sui propri passi in nome di una relazione. Della serie: prendete una decisione e conviveteci. Detto questo, ho comunque apprezzato l'opera nel suo insieme grazie all'ottima regia di Nichols e la performance corale dei quattro protagonisti. E poi vogliamo parlare di quanto sia bella la locandina?
Cast: Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman, Clive Owen.
Box Office: $115 milioni
Vale o non vale: Un drammone romantico che analizza il rapporto a 4 tra due coppie che scoppiano, per riassortirsi e rimescolarsi con il procedere della trama. Non per ogni occasione, ma comunque un buon film.
Premi: Candidato a 2 premi Oscar per le performance degli attori protagonisti (Portman e Owen) che, per la stessa categoria, hanno vinto entrambi il Golden Globe (su 5 nomination tra cui Miglior regia e film); Owen ha vinto anche il BAFTA come Miglior attore non protagonista sulle 3 nomination ricevute nel complesso dal film (anche sceneggiatura e attrice non protagonista).
Parola chiave: Tradimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 16 maggio 2018

Film 1492 - Spy

Intro: Certe scelte le fai per andare sul sicuro, quando sai esattamente di cosa hai bisogno. Ecco perché abbiamo scelto questo film, in un momento in cui una bella commedia divertente era proprio quello che ci serviva.
Film 1492: "Spy" (2015) di Paul Feig
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: non importa quante volte lo abbia già visto, alla fine rido sempre come un matto e ho trovato ancora più piacevole il fatto che anche mia cugina abbia riso di gusto. La storia funziona, è divertente, avventurosa, scema e scurrile, il tutto per un mix finale esplosivo e perfettamente riuscito;
la versione italiana propone strambi accenti e una serie di battute che non so come siano state trasformate dall’originale, in ogni caso trovo che per una volta l’adattamento sia funzionale e non sminuisca il valore della pellicola. Certo, sarebbe ora che la vedessi anche in inglese, ma al momento non ne sono provvisto…;
Melissa McCarthy fa un egregio lavoro e porta sulle proprie spalle tutto il film, riuscendo a risultare dolcemente sfigata e sufficientemente pazzo-cazzuta quanto basta da essere incredibilmente credibile. La stessa magia non si è avverata con il reboot di “Ghostbusters”.
Film 978 - Spy
Film 1101 - Spy
Film 1492 - Spy
Film 1810 - Spy
Film 2344 - Spy
Cast: Melissa McCarthy, Jason Statham, Rose Byrne, Miranda Hart, Bobby Cannavale, Allison Janney, Jude Law.
Box Office: $235.7 milioni
Vale o non vale: pazzamente divertente e spassoso, perfetto per un’occasione che richieda risate e spensieratezza.
Premi: Candidato a 2 Golden Globe per Miglior film e attrice protagonista musical o commedia.
Parola chiave: Karen Walker .

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domenica 1 ottobre 2017

Film 1416 - King Arthur: Il potere della spada

Secondo film "da viaggio" e ultimo tra quelli visti nella prima parte della mia traversata. Ho fatto a malapena in tempo a finirlo che sono atterrato a Dubai.

Film 1416: "King Arthur: Il potere della spada" (2017) di Guy Ritchie
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: All'inizio ero molto interessato a vedere questo film al cinema, sembrava esattamente il tipo di prodotto di facile intrattenimento che mi piace vedere. Il flop del primo weekend al botteghino e le pessime critiche mi hanno fatto desistere dall'idea di spenderci dei soldi, così ho pensato fosse più sensato attendere che lo streaming mi proponesse questo riadattamento moderno di Re Artù in maniera totalmente gratuita. Non ho perso tempo, quindi, quando ho scoperto che il catalogo Emirates aveva a disposizione l'ultimo film di Guy Ritchie, regista che fino ad ora ho sempre abbastanza apprezzato, a parte per "Swept Away". E questa pellicola.
Togliamoci subito il pensiero: ma che è? Di che stiamo parlando? Cos'è questo mix di cappa e spada + magia + influenze alla "Trono di Spade"?! Ma soprattutto perché la storia non ha ritmo? Tutto c'è, a parte un piglio avventuriero, quel brio che porta avanti le trame di questo tipo di prodotti. S^ per carità le scene d'azione ci sono, eppure la sensazione è di una mancanza di dinamismo, una lentezza che diventa presto pesantezza a mio avviso resa più acuta dalla presenza del personaggio di Jude Law, Vortigern, che è di una noia colossale e, a livello tecnico, da un abuso del rallenty nel montaggio, un escamotage per enfatizzare un'epicità che manca totalmente al racconto. Peccato, perché visto il cast, le premesse e il budget da 175 milioni di dollari (già!), il potenziale per tirare fuori un blockbuster quantomeno decente c'erano tutte. E invece si perde tempo a raccontare la detronizzazione di un tiranno di cui non interessa a nessuno e l'ascesa del solito tutto-muscoli-e-sani-principi che ci mette davvero troppo a prendere coscienza del proprio inevitabile destino. Francamente 2 ore di pellicola sono troppe, molta della promessa si poteva evitare e, soprattutto, le streghe del mare sono totalmente prive di senso e fuori contesto. Come il cameo di David Beckham.
Cast: Charlie Hunnam, Astrid Bergès-Frisbey, Djimon Hounsou, Aidan Gillen, Jude Law, Eric Bana, Poppy Delevingne, David Beckham.
Box Office: $148.7 milioni
Consigli: Niente di insostenibile, eppure un vero spreco di cast e regia oltre che di soldi. Si poteva costruire una storia più interessante e dei personaggi meno scontati, evitando la confusione narrativa che, invece, regna in questo "King Arthur: Il potere della spada" molto più che il futuro sovrano Artù. Peccato.
Parola chiave: Excalibur.

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mercoledì 3 maggio 2017

Film 1351 - Sherlock Holmes

Ogni tanto ho bisogno di qualche titolo ben collaudato dal quale so esattamente cosa aspettarmi e, soprattutto, cosa otterrò.

Film 1351: "Sherlock Holmes" (2009) di Guy Ritchie
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Mi personalissimo cult mainstream, una bella avventura dinamica e spassosa per uno Sherlock Holmes 2.0 che ricalca le ambientazioni originali, pur rivedendole nello stile narrativo e nell'approccio alla regia. Il prodotto finale è divertente, di grande intrattenimento e, francamente, un blockbuster sopra alla media. Merito di una regia che sa esattamente cosa vuole e un cast perfettamente in parte oltre che, naturale, un personaggio protagonista di intramontabile fascino e carisma. Questo primo "Sherlock Holmes" made in Guy Ritchie è sempre una certezza.
Ps. 2 nomination all'Oscar per la Miglior colonna sonora di Hans Zimmer (meritatissima) e la scenografia. Robert Downey Jr. ha vinto il Golden Globe come Miglior attore - Musical o commedia.
Film 47 - Sherlock Holmes
Film 115 - Sherlock Holmes
Film 311 - Sherlock Holmes
Film 615 - Sherlock Holmes
Film 367 - Sherlock Holmes - Gioco di ombre
Film 769 - Sherlock Holmes - Gioco di ombre
Cast: Robert Downey Jr., Jude Law, Rachel McAdams, Mark Strong, Eddie Marsan, Kelly Reilly, Geraldine James, Hans Matheson.
Box Office: $524 milioni
Consigli: Chi gradisce il genere di film con numerosi misteri e non poca azione, conditti con una buona dose di ironia dissacrante, questo è sicuramente il titolo perfetto. C'è anche un sequel altrettanto fortunato - anche se meno divertente - e, pare, un terzo capitolo in arrivo. La saga continua.
Parola chiave: Parlamento.

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lunedì 6 giugno 2016

Film 1150 - Anna Karenina

Ogni tanto mi manca e lo riguardo. Questa volta in inglese e senza sottotitoli.

Film 1150: "Anna Karenina" (2012) di Joe Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: La glaciale Russia è riscaldata dall'amore passionale e bruciante di Anna e il suo Vronsky grazie al capolavoro di Tolstoj qui trasposto dal regista inglese Joe Wright. Meno capolavoro rispetto al libro, eppure capace di suscitare non poche positive impressioni, il contemporaneo fratello cinematografico pecca di una certa mancanza di fuoco, è vero, ma è di una bellezza stilistica innegabile. Raffinato, geniale nella messa in scena - la vita è un teatro -, sontuoso nei costumi e ben presentato dagli attori, questo film compensa quel mancante cuore pulsante indomito che si riscontra nel libro, grazie a un lavoro d'insieme che appaga gli occhi e può lasciare soddisfatti. Basta dimenticarsi del classico e lasciarsi trasportare in quest'alternativa avventura fatta di suggestioni e corsetti, amore puro e amore scabroso. E la magia non tarda ad arrivare.
Ps. Oscar per i Migliori costumi.
Film 511 - Anna Karenina
Film 517 - Anna Karenina

Cast: Keira Knightley, Jude Law, Aaron Johnson, Kelly Macdonald, Matthew Macfadyen, Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Alicia Vikander, Olivia Williams, Emily Watson, Michelle Dockery, Raphaël Personnaz, Cara Delevingne.
Box Office: $68,929,150
Consigli: Affascinante, teatrale nelle scenografia e nelle movenze degli attori, sontuoso nella realizzazione e, certamente, ambizioso. Una suggestione di immagini e suoni ben architettata, per un risultato finale piacevole e che fa quello che può per accostarsi ad un originale che è capolavoro. Cast delle grandi occasioni (tra cui una già promettente Vikander, quest'anno premio Oscar) e regia che parrebbe ispirata. Insomma, un titolo non solo per chi ama i film in costume.
Parola chiave: Treno.

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lunedì 14 marzo 2016

Film 1101 - Spy

Era da un po' che mi andava di rivedere questo film e, alla prima occasione, ho recuperato!
Film 1101: "Spy" (2015) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ho capito solo ora che Melissa McCarthy in scivolata nella locandina del film rimanda direttamente a quella del penultimo 007, con Daniel Craig colto nella stessa posizione per "Skyfall"! Meglio tardi che mai.
Del resto questa pellicola prende di mira i classici film di spionaggio e controspionaggio, di cui Bond, James Bond è praticamente capostipite. Dopo che tutte le coperture degli agenti della CIA saltano, infatti, sarà la non operativa Susan (McCarthy) ad offrirsi volontaria per andare in missione e, natualmente, salvare il destino del mondo dalla solita catastrofe annunciata.
Maledettamente divertemte, questo "Spy" fa davvero centro e regala al pubblico non solo un mare di risate, ma anche un'ottima performance da parte della protagonista, inaspettatamente lanciatissima in questo ruolo dinamico, violento e sboccato. Non fa rimpiangere, insomma, nessun agente segreto di professione!
In definitiva, dunque, la pellicola di Feig riesce a risultare spassosissima (anche in italiano) e tremendamente piacevole da seguire. Anche alla seconda visione.
Ps. Candidato a 2 Golden Globe nella categoria Musical or Comedy: Miglior film e Miglior attrice protagonista (e in entrambi i casi credo che il film si sarebbe dovuto aggiudicare il premio).
Film 978 - Spy
Film 1101 - Spy
Film 1492 - Spy
Film 1810 - Spy
Film 2344 - Spy
Cast: Melissa McCarthy, Jason Statham, Rose Byrne, Miranda Hart, Bobby Cannavale, Allison Janney, Jude Law, Peter Serafinowicz, Morena Baccarin, Richard Brake, Nargis Fakhri, Björn Gustafsson, 50 Cent, Ben Falcone.
Box Office: $235.7 milioni
Consigli: Divertente, spassoso, pieno d'azione e battute efficacissime, "Spy" è una commedia dinamica e dissacrante con un ottimo cast e una McCarthy in formissima. Sempre bello da vedere e rivedere, un'ottima scelta per farsi serene e sincere risate. Che ogni tanto fanno bene per davvero.
Parola chiave: Gattara.

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lunedì 24 agosto 2015

Film 978 - Spy

Eravameo quasi riusciti a perdercelo, ma correndo come dei matti siamo riusciti ad arrivare al cinema in tempo perfino per comprare i pop-corn!

Film 978: "Spy" (2015) di Paul Feig
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Lu, Licia, Marialuisa, Emanuele
Pensieri: S•T•U•P•E•N•D•O!
Da tempo non mi capitava di ridere così tanto e così di gusto al cinema e questo film ci è riuscito alla grande! Esilarante, spassoso, pazzo, pieno d'azione e di battute che fanno ridere, con ottimi protagonisti e una storia che riesce a regalare perfino qualche colpo di scena efficace! Cosa si può chiedere di più da un unico film?
La premessa è semplice: Susan (Melissa McCarthy) è un'agente CIA il cui compito è quello di dare supporto logistico ed informativo all'agente operativo Bradley Fine (Jude Law), di cui è palesemente innamorata e della qual cosa lui se ne approfitta. Susan, oltre a non essere un'agente operativo, è anche una donna single fuori forma e con poca confidenza in se stessa, il che va certamente a contribuire allo stupore della cosa quando la donna si propone come volontaria per una missione: infatti sono saltate tutte le coperture degli agenti CIA operativi, il che la rende una dei pochissimi volti ancora non noti dell'agenzia. Qual è la missione? Recuperare l'ordigno nucleare che si ritiene essere nelle mani di Rayna Boyanov (Rose Byrne) che è anche, cosa non da poco, l'assassina di Bradley Fine!
Tranquilli, non ho spoilerato granché, in realtà quanto detto fino ad ora fa parte principalmente del prologo, perché "Spy" ha tantissimo da offrire, a partire proprio dalla trama che spazia da Parigi, a Roma, a Budapest, raccontando le avventure - e disavventure, ammettiamolo - della novella agente Susan, tra una finta identità da gattara e l'altra.
Il divertimento è assicurato e non è un caso: Paul Feig, Melissa McCarthy e Rose Byrne hanno già lavorato assieme in quel gioiellino che è stato "Le amiche della sposa" (ma i primi due anche in "Corpi da reato"). Anche qui il regista riesce a tirare fuori il meglio dalle due attrici, nuovamente nemiche, che regalano alla pellicola una delle loro migliori performance comiche di sempre. Che la McCarthy sapesse far ridere lo sapevamo, ma che la Byrne potesse addirittura superarla non era per niente scontato! In tutto questo non dimentichiamo un piuttosto fuori-dal-solito-ruolo Jason Statham - che fa ridere! - e una (ai miei occhi sconosciuta) Miranda Hart perfetta miglior amica della protagonista.
Insomma, non si può aggiungere altro: "Spy" è l'action comedy migliore dell'anno!
Film 978 - Spy
Film 1101 - Spy
Film 1492 - Spy
Film 1810 - Spy
Film 2344 - Spy
Ps. Super cast: Melissa McCarthy, Rose Byrne, Jude Law, Jason Statham, Miranda Hart, Bobby Cannavale, Allison Janney, Morena Baccarin, Nargis Fakhri, 50 Cent, Ben Falcone.
Box Office: $234.9 milioni
Consigli: Se amate le pellicole divertenti e dinamiche, pazze e sboccate o semplicemente apprezzate Melissa McCarthy, questo è certamente il film che fa per voi. Spassoso, pieno di battute comiche una dopo l'altra, con un grande cast e un risultato finale che può essere solo... da non perdere!
Parola chiave: Guardia del corpo.

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lunedì 1 giugno 2015

Film 926 - Black Sea

Ero assolutamente intenzionato a non perdermi questo film al cinema e, appena ho potuto, mi sono fiondato in sala costringendo gli altri ad accompagnarmici!

Film 926: "Black Sea" (2014) di Kevin Macdonald
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Cosa succede quando metti insieme su un sottomarino un equipaggio tutto al maschile, metà inglese e metà russo, che non comunica e fatica ad attenersi agli ordini? E' quanto immagina "Black Sea", un buon titolo thriller capitanato da un Jude Law sufficientemente in forma per guidare questa operazione cinematografica.
Unico vero titolare della pellicola, Law interpreta il disperato capitano Robinson, appena licenziato dalla compagnia per cui lavorava come capitano di sommergibili per il recupero di relitti. In cerca di soldi e disponibile a tutto pur di non rimanere disoccupato, si imbarcherà letteralmente per una rischiosa avventura in fondo al mare, alla ricerca di un vecchio sottomarino tedesco della Seconda Guerra Mondiale che si vocifera essere pieno d'oro. Il punto è questo: per raggiungerlo serve l'equipaggio specializzato e il mezzo giusto, due elementi che metterà insieme a fatica. Come si diceva all'inizio, le difficioltà di comunicazione, unite ai pregiudizi e al carattere non esattamente colto dell'equipaggio saranno fatali per lo svolgimento della missione segreta, già complicata da svolgere anche senza problematiche collaterali.
Il fascino di questo "Black Sea" sta proprio nella natura claustrofobica di tutta l'idea, che mette in gioco una serie di componenti psicologiche capaci di attanagliare lo spettatore, rinchiuso all'interno del sottomarino come qualunque altro membro dell'equipaggio. Lungi dall'essere un elemento nuovo, l'ambientazione è comunque in grado di suscitare non poca ansia in chi guarda e, grazie ai colpi di scena, la storia riesce nel suo intento di essere di intrattenimento e al contempo carica di suspense.
Pur non essendo un capolavoro né il migliore nel proporre un racconto ambientato in fondo al mare ("Caccia a Ottobre Rosso" decisamente migliore), questo film porta comunque sullo schermo una storia piacevole da seguire nei suoi vari, catastrofici sviluppi e, alla fine della visione, non ci si pente di essersi imbarcanti per questa missione.
Box Office: $1,171,559
Consigli: L'incasso è misero e non se ne è sentito molto parlare nonostante il famoso protagonista e un plausibile appeal legato alla misteriosa storia e il "fascino sottomarino". Eppure questa pellicola non è male, racconta una storia godibile, con una buona serie di colpi di scena ed effetti speciali ben fatti. Non è un capolavoro, ma funziona, intrattiene bene ed è perfetta per una serata che abbia bisogno di qualche emozione in più.
Parola chiave: Tute di salvataggio.

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mercoledì 3 dicembre 2014

Film 829 - Gattaca - La porta dell'universo

Dopo che negli ultimi mesi ci hanno ripetutamente portato nello spazio con titoli di successo quali "Gravity" e "Interstellar", recupero per caso un titolo che 17 anni fa aveva incassato molto meno, ma era arrivato fino a Titano...

Film 829: "Gattaca - La porta dell'universo" (1997) di Andrew Niccol
Visto: dalla tv di Rosita
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Rosita, Pierluca, Rosalia
Pensieri: Un titolo intrigante, una sceneggiatura che credevo scritta da Christopher Nolan, una storia d'amore nata sul set e una tematica a sfondo scentifico: ecco tutti gli elementi in mio possesso relativamente a questo film di Andrew Niccol. Ecco quanto poco ne sapevo.
Per quanto non si possa dire che "Gattaca" sia un film pieno di ritmo, ho trovato questo prodotto cinematografico molto intrigante e interessante, con una premessa narrativo-futuristica particolarmente riuscita. In un domani (distopico) in cui gli esseri umani vengono geneticamente preconfezionati prima della nascita in modo da selezionarne tratti, caratteristiche e prestazioni future, Vincent Freeman/Ethan Hawke è uno di quegli sfortunati che sono, invece, stati concepiti alla vecchia maniera. Questo fatto ne determina la vita intera in quanto tutta la società lo tratta da inferiore, discriminandolo in qualsiasi aspetto della sua esistenza: può fare solo lavori per cui non sia richiesta una preventiva selezione genetica e, di fatto, è escluso da qualsiasi interazione con individui che non condividano con lui la nascita "naturale" (i non validi); a questi aspetti già di per sé frustranti si aggiunge l'elemento scatenante della vicenda, ovvero il sogno di Vincent di diventare astronauta.
Queste premesse si fanno particolarmente interessanti quando scopriamo che, per realizzare il suo scopo, l'uomo - che, da non sottovalutare, soffre di cuore -, ricorre all'aiuto di uno specialista della metamorfosi in chiave moderna (German/Tony Shalhoub) che lo metterà in contatto con il geneticamente modificato ma sfortunato Jerome/Jude Law (è disabile a causa di un incidente stradale) per uno scambio di identità che avrà dell'incredibile. Ai due futuri "amici per forza" verrà spiegato cosa e come fare per scambiarsi le identià e questo comporterà lo scambio di sangue e urina tramite sacche, l'utilizzo di lenti a contatto colorate, ma anche una quotidiana esfoliatura totale da parte di Vincent per minimizzare il più possibile la contaminazione degli ambienti che frequenta con le sue cellule corporee naturali. Insomma, Vincent si annulla nella persona di Jerome pur mantenendo le sue fattezze originali, ma giocandosi la carta del superuomo preconfezionato che, presso Gattaca - l'ente aerospaziale responsabile delle missioni interplanetarie -, riscuote il successo sperato: Vincent viene considerato per il prossimo viaggio spaziale, ovvero la missione per Titano.
In mezzo a tutto questo un problema: l'omicidio di uno dei direttori di volo che porterà quasi da subito i sospetti sul Vincent-Jerome, nonché a un passo dallo smascherare la sua quotidiana metamorfosi.
Inutile dire che, oltre agli aspetti scientifici a le tinte thriller, uno degli elementi portanti della storia sarà l'amore, nello specifico quello per la bellissima Irene/Uma Thurman.
Come si può dedurre da quanto ho scritto fino ad ora, "Gattata" mi è piaciuto e non poco. E' una di quelle pellicole che magari non rivedrò più, ma che ha scatenato in me qualcosa che continua a farmela apprezzare. Sarà l'intreccio narrativo o la mia predisposizione alla curiosità per le storie ambientate in futuri plausibili e scientificamente all'avanguardia, sarà che la questione del doppio, dell'assumere un'identià altrui è tra le più appassionanti, di fatto il risultato finale - che pure come dicevo è meno adrenalinico di quanto mi aspettassi - mi ha convinto. Ammetto che non è un prodotto cinematografico poi così facile, meno commerciale di quanto uno potrebbe dedurre ad esempio dal cast patinato (Hawke, Thurman, Law, Shalhoub, ma anche Gore Vidal, Elias Koteas, Maya Rudolph, Ernest Borgnine e Alan Arkin), eppure una volta che ci si lascia coinvolgere e affascinare dalla storia, credo che "Gattaca" possa conquistare molti. Tra l'altro certi paesaggi scelti e certe ambientazioni utilizzate (o ricreate) sono di una bellezza inaspettata.
Box Office: $12,532,777
Consigli: Dopo religione, colore della pelle, sesso e orientamento sessuale, il futuro della discriminazione passerà per il DNA? E' questa la domanda che si e ci pone Andrew Niccol ipotizzando la società non troppo lontana di "Gattaca" dove l'uomo sarà in grado di selezionare il meglio per la sua progenie, ma non di evitare che chi non è stato creato in laboratorio sia costretto a vivere ai margini della società. Si parla di andare nello spazio, eppure l'altro, l'alieno è già tra noi e siamo stati noi a crearlo.
Se queste non sono premesse intriganti per un'unica storia da mostrare in un film non so cosa potrebbe esserlo. In mezzo c'è anche un omicidio, il che contribuisce a spaziare anche nel genere thriller. Ottimo cast di comprimari dove svetta un bellissimo Ethan Hawke accompagnato da un paraplegico Jude Law e una Uma Thurman all'apice della sua femminilità inusuale e conturbante. C'è tutto quello che servirebbe a una pellicola hollywoodiana, eppure la magia non ha funzionato (il budget era 36 milioni di dollari). Una sola nomination all'Oscar (per le scenografie) che non rende giustizia a un lavoro d'insieme bello e ben fatto a cui manca solo un pizzico di ritmo in più. E' un titolo adatto a una serata in cui si ha voglia di recuperare un titolo che si è recuperato la sua nicchia col tempo e che richiede una certa dose di concentrazione. In gruppo scatenerà non poche discussioni.
Parola chiave: Ciglio.

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venerdì 5 settembre 2014

Film 769 - Sherlock Holmes - Gioco di ombre

Ho comprato il DVD a Rimini, così al ritorno dal weekend di Ferragosto ho voluto subito rivederlo!

Film 769: "Sherlock Holmes - Gioco di ombre" (2011) di Guy Ritchie
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: La prima visione al cinema era stata estremamente deludente per uno che aveva adorato il primo film di Ritchie. Troppo meccanico il risultato, meno naturale e spensierato di "Sherlock Holmes" e troppo, troppo intricato. Lo spettatore fatica a capire dove si voglia andare a parare e la storia lo rende forzatamente passivo, costretto a subirla senza riuscire nel tentativo di indovinare almeno i trucchetti o misteriucci più alla portata. Questo è, evidentemente, un peccato per una pellicola che fa della deduzione il suo cavallo di battaglia. La lotta che si instaura tra Holmes/Robert Downey Jr. e Moriarty/Jared Harris costringe la sceneggiatura ad alzare la posta in gioco, spianando la strada o per la genialità o per un'eccessiva complessità. A mio avviso qui vince decisamente la seconda e anche se adeguare i toni per le due menti in gioco era necessario, la conseguenza qui è che c'è un gioco a due che taglia troppo spesso fuori il resto del mondo. Ed è il limite più grande di "Sherlock Holmes: A Game of Shadows".
D'altro canto, una seconda visione mi ha fatto bene e addolcito nei confronti di film (anche se forse dalla premessa non sembrerebbe). Rimango dell'opinione che sia meno coinvolgente dell'altro, troppo attento a costruire il duello del secolo e infarcire ciò che c'è in mezzo con troppe cose, però tutto sommato - e scottatura da disillusione passata - non c'è male.
I grandi punti a favore qui sono tutti per la coppia Robert Downey Jr. - Jude Law a cui aggiungo un + grazie al coinvolgimento nel progetto di Noomi Rapace, una che sa fare il suo mestiere. Bene anche la regia di Ritchie, sempre molto personale anche quando è al servizio di un franchise commerciale tutto esplosione e lotte corpo a corpo. Ottima la colonna sonora di Hans Zimmer che, come nel precedente, accompagna le immagini con potenza e una melodia assolutamente peculiare; bella anche la fotografia.
Per tirare le somme, quindi, direi che in fin dei conti il risultato è godibile, anche se ripetto al primo film questo non mantiene lo standard.
Film 47 - Sherlock Holmes
Film 115 - Sherlock Holmes
Film 311 - Sherlock Holmes
Film 615 - Sherlock Holmes
Film 1341 - Sherlock Holmes
Film 367 - Sherlock Holmes - Gioco di ombre

Box Office: $545,448,418
Consigli: "Sherlock Holmes" è meglio di "Sherlock Holmes 2", anche se non posso dire che il secondo sia brutto. Sono entrambe pellicole affascinanti, grazie soprattutto al contributo di Downey Jr. che è magnetico in scena, e ben realizzate. Questa è solo un po' meno ben riuscita dell'altra.
Parola chiave: Intervento facciale.

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