Visualizzazione post con etichetta François Ozon. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta François Ozon. Mostra tutti i post

martedì 27 settembre 2016

Film 1216 - Nella casa

Caldamente suggerito da Poe, visto il trailer mi sono lasciato convincere!

Film 1216: "Nella casa" (2012) di François Ozon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Intrigante e davvero ben realizzato, questo film è un'intelligente sorta di esperimento, un viaggio all'interno di non pochi meccanismi mentali e sociali.
Complesso e ben costruito, giocato su atmosfere rassicuranti che, col tempo, si trasformano in morbose, quasi spaventose; un percorso pericoloso sul sottile confine di realtà e finzione e tanto, tanto voyerismo che da una parte lo spettatore (insieme al protagonista) condanna e dall'altra desidera sempre di più. Dunque cosa succede in questa casa?
Meglio non svelare troppo per non rovinare l'effetto sorpresa finale, basti sapere che, tra compagni di scuola, il più intelligente e forse fin troppo adulto osserva e riporta scrupolosamente per iscritto ogni aspetto legato alla famiglia del compagno cui da ripetizioni. Non importa che siano dinamiche familiari, annotazioni personali o descrizione di ambienti, il risultato è una sorta di occhio privilegiato all'interno del micromondo medio-borghese di una qualunque famiglia francese, via via alterato dalla presenza invadente del giovane Claude (Ernst Umhauer) che non tarderà ad intromettersi. Sul finire della storia, poi, il suo professore (Fabrice Luchini) - che inizialmente lo incoraggia -, tenterà di fermare e far ragionare il ragazzo, con risultati inattesi.
Insomma, "Dans la maison" è una pellicola veramente riuscita, capace di mantenere le aspettative generate e lasciare lo spettatore non solo soddisfatto, ma anche magneticamente incollato allo schermo mentre si svolge la storia. Ottimo il cast, soprattutto nel presentare il confronto tra due protagonisti opposti eppure perfettamente assortiti (professore e alunno inquietante), regia discreta eppure apertamente invadente e una storia che è un piccolo gioiellino. Da non perdere, davvero!
Ps. Candidato a 6 premi César tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura.
Cast: Fabrice Luchini, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet, Ernst Umhauer.
Box Office: $18.3 milioni
Consigli: Interessante, ben diretto e recitato, con una grande storia a reggere tutto il film, "Nella casa" riesce ad essere al contempo inquietante e magnetico. Impossibile non rimanere rapiti dalla narrazione, non chiedersi come evolveranno le varie situazioni e cosa, irrimediabilmente, andrà storto, tutto a vantaggio di un racconto in grado di trattenere l'interesse di chi guarda dall'inizio alla fine, lasciando tra l'altro molto soddisfatti. Insomma, una pellicola riuscita, un titolo da tenere presente quando si cerchi una pellicola che della sua storia fa il suo più grande pregio.
Parola chiave: Talento.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 25 novembre 2010

Film 188 - Ricky - Una storia d'amore e libertà

Un film che avevo cercato tempo fa e messo in attesa dell'occasione giusta. Qualche giorno fa si è presentata...


Film 188: "Ricky - Una storia d'amore e libertà" (2009) di François Ozon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo è un film francese molto delicato che racconta con tranquillo garbo l'improbabile storia del neonato Ricky.
Figlio di una coppia di operai non sposata, il piccolo nasce e, ben presto, rivela alla famiglia - o, meglio, a parte di essa - la sua straordinaria peculiarità: gli spuntano le ali.
Ne conseguono le problematiche connesse al volo in appartamento e la necessità di evitare che il piccolo si faccia del male oltre che non voli via, non conscio della sua straordinaria quanto pericolosa caratteristica.
Il finale lascerà alcuni delusi, ma il sottotitolo del film (presente solo nella versione italiana, ovviamente) non è totalmente fuori luogo e, anzi, se vogliamo risulta piuttosto anticipatore.
Il film comunque è piacevole e narra con occhio più oggettivo possibile - evitando la lacrima facile - una storia che, altrimenti, senza i giusti elementi (sceneggiatura e regia) avrebbe finito per sconfinare nella banalità. Il rischio che Ricky fosse accostato semplicemente ad un angelo era alto, ma, fortunatamente, la produzione ha preferito una contestualizzazione più scientifica per il caso del bambino volante.
Insomma, non è stato certo il film caso del 2009, però, a mio avviso, merita di essere visto sia per la qualità della recitazione (brave Alexandra Lamy nel ruolo della mamma e Mélusine Mayance in quello della sorellina) che del prodotto finale in sé. Tra l'altro mi ha un po' ricordato le atmosfere della pellicola di Philippe Lioret "Welcome" che avevo visto qualche tempo fa... Bello.
Consigli: Quando non avete voglia di banalità, questo è sicuramente un film da tenere in considerazione. Di qualità e ben scritto.
Parola chiave: Famiglia.



#HollywoodCiak
Bengi