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domenica 3 gennaio 2021

Film 1767 - Sahara

Intro: L'avevo visto al cinema con padre e mi pareva di ricordare mi fosse piaciuto. Siccome fu un gigantesco flop al botteghino, per non parlare delle pessime critiche, mi sembrava giunto il momento, a 15 anni di distanza, di dar a questa pellicola una seconda chance.
Film 1767: "Sahara" (2005) di Breck Eisner
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: chi l'avrebbe detto, nel 2005, che 2 dei protagonisti di questa pellicola fossero destinati a vincere un Oscar?! NESSUNO. Dai, forse Penélope era già più plausibile, ma Matthew McConaughey Miglior attore protagonista proprio non si riusciva a concepire neanche nelle più sfrenate fantasie da trip metanfetaminico. Per non parlare del fatto che questa storia racconta (anche) di un'epidemia...
Sconvolgenti avvenimenti futuri a parte, "Sahara" è un film d'avventura con budget da colossal ($160 milioni di dollari) che mixa l'ambientazione desertica de "La mummia", ci incastra dentro una sorta di caccia al tesoro alla "Il mistero dei Templari", cerca quel brivido alla 007 e rilancia con il fascino - qui francamente un po' troppo abbrustolito - di Matthew McConaughey e i suoi addominali, il tutto per un risultato finale noioso e poco elettrizzante. Sono rimasto francamente sorpreso dall'incapacità di questo prodotto commerciale di risultare di buon (o quantomeno decente) intrattenimento.
Insomma, tutto considerato, da questo "Sahara" mi aspettavo (e ricordavo) molto di più.
Cast: Matthew McConaughey, Steve Zahn, Penélope Cruz, Lambert Wilson, Glynn Turman, Delroy Lindo, William H. Macy, Rainn Wilson, Lennie James.
Box Office: $119.2 milioni
Vale o non vale: Non è certo il film più brutto della storia, ma se consideriamo che si tratta di una pellicola commerciale il cui unico intento è quello di intrattenere e divertire, "Sahara" è un clamoroso buco nell'acqua. Poi, per carità, si lascia guardare e dimenticare senza fatica, ma di certo non è di quei prodotti che ti lasciano soddisfatto.
Premi: /
Parola chiave: Carro armato.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 dicembre 2016

Film 1253 - Mine

Abbastanza curioso di vedere questo film, soprattutto per capire come avessero potuto sviluppare la storia a partire da un incipit così restrittivo...

Film 1253: "Mine" (2016) di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Film basato su un'idea e realizzato con poco, tuttavia non meno efficace di certi blockbuster dispendiosi, "Mine" funziona abbastanza bene per quasi tutta la sua durata, ma fallisce nel finale, concedendosi la scelta a mio avviso più sbagliata (e certamente più scontata). Del resto come fai a chiudere una storia che si basa sul rimanere bloccati immobili con un piede su una mina se non in quel modo?
Ecco perché dicevo che si tratta di una conclusione poco efficace: chi guarda sa già che andrà a finire così e, mi spiace, dopo le premesse da thriller di sopravvivenza in cui ogni scenario e plausibilmente realizzabile, optare per (spoiler!) la finta mina è stata la mossa perfetta per rovinare le premesse su cui, appunto, si basava l'intera operazione commerciale. Se vado a vedere "Mine" è perché voglio essere sorpreso da una trama capace di intraprendere percorsi narrativi che non so anticipare, altrimenti che senso ha scrivere la storia di un poveretto bloccato in mezzo al deserto, immobile, col rischio di poter saltare in aria in ogni momento se già dal contesto so desumero il possibile finale?
Detto questo, comunque, in generale si può dire che la pellicola degli italiani Guaglione e Resinaro (nei titoli di testa tremendamente accreditati come Fabio&Fabio) non sia male come esordio di lungometraggio e in ogni caso il pretesto della trama è innegabilmente intrigante. Il mio giudizio non è totalmente positivo, ma apprezzo lo sforzo di una produzione italo-americana che ha cercato di conformarsi allo standard hollywoodiano consegnado un prodotto tecnicamente di qualità, assicurandosi per giunta un protagonista di fama internazionale e riuscendo a realizzare un risultato finale che non ha nulla da invidiare alle produzioni commerciali.
Cast: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen, Juliet Aubrey.
Box Office: € 1.334.455 (solo Italia)
Consigli:
Parola chiave: 52 ore.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 agosto 2014

Film 763 - Le colline hanno gli occhi

Una serata all'insegna dell'horror ha sempre il suo perché!

Film 763: "Le colline hanno gli occhi" (2006) di Alexandre Aja
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Le colline, qui, avranno pure gli occhi, ma quelli dello spettatore rischiano spessisimo di chiudersi durante la visione. Già, perché a parte qualche spavento causato da una comparsa improvvisa o qualche urlo dopo un protratto silenzio, di fatto la trama non mostra molto altro che vada oltre un'ostentazione voyeristica della malformazione fisica e della violenza. Non credo sia un caso che la chiave di accesso a tutti i "misteri" di questo film sia già ampiamente decodificabile dai titoli di testa nuclear-friendly che mostrano un'analisi per immagini inquietante quanto enfatizzata delle conseguenze dell'atomica.
L'apertura alla facilissima decodifica dei temi chiave di questo pseudo-horror a tinte splatter sarà da individuare in un intento più che altro remunerativo piuttosto che innovativo, ma rimane il fatto che la mancanza di idee e la realizzazione un po' sciatta alla lunga non fanno che tediare chi guarda.
Ho trovato sorprendentemente strano che mi avessero dipinto "The Hills Have Eyes" come un horror abbastanza spaventoso e probabilmente anche questo ha contribuito ad innalzare considerevolmente le mie aspettative rispetto a un prodotto che supponevo mi avrebbe spaventato o inquietato. Il risultato finale di questa pellicola, invece, è piuttosto mediocre, indeciso tra una connotazione 'spaventosa' e una più brutalmente violenta (leggi splatter) che di fatto vanifica ogni sforzo di caratterizzazione più personale. Insomma, assolutamente nulla di che.
Box Office: $69,623,713
Consigli: Remake dell'originale di Wes Craven, con qualche viso noto - Emilie de Ravin da "Lost", Vinessa Shaw ora in tv con "Ray Donovan" e la candidata all'Oscar per "Apollo 13" Kathleen Quinlan -, la scena che si svolge nella classica zona isolata, una mostruosa comunità violenta e deforme che preda le persone e non molto altro, questo "Le colline hanno gli occhi" è più che altro caratterizzato dalla noia. Pochissimi colpi di scena, un affidamento troppo facile a banalità e stereotipi o già visti o poco interessanti e, nonostante questo, c'è perfino un sequel (di minor successo): "Le colline hanno gli occhi 2". Se è simile a al primo episodio, direi che è un franchise evitabile.
Parola chiave: Test nucleari.

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Bengi

martedì 10 maggio 2011

Film 253 - Sex and the City 2

Ancora?! Basta...

Film 253: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di Alice
Lingua: italiano, inglese
Compagnia: Marco, Alice
Pensieri: Eh, lo so, ancora una volta un film di "Sex and the City"... E nemmeno il più bello dei due...
Questa volta, però, la visione di quello che potremmo definire il 'secondo tempo' è stata in inglese e mi ha offerto una dimensione più 'internazionale' della pellicola, con le vocine stridule delle sue protagoniste a ricordarmi quanto - in certi casi - il doppiaggio faccia la differenza.
Comunque, per quanto questa pellicola possa essere totalmente in disaccordo con lo spirito della serie tv, da fan, non posso dire di disprezzarla con tutto me stesso. Per quanto vorrei, a volte ricado nella necessità di riabbracciare quell'atmosfera che tanto mi era piaciuta del tv show, senza però dovermi riguardare tutte e 6 le stagioni. Credo che, per molti, il compromesso sia questo.
Aggiungo che il Razzie alle peggiori attrici protagoniste (tutte e 4 le nostre eroine, qui in trasferta nel deserto) è decisamente immeritato. Recentemente ho visto recitazioni ben peggiori...
Lascio le due precedenti recensioni per non aggiungere commenti superflui.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: La visione in inglese è piuttosto divertente. Non sottovalutatela!
Parola chiave: Vacanze a scrocco.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 14 novembre 2010

Film 183 - Prince of Persia: Le sabbie del tempo

Dvd prestato da Andrea di un filmetto che mi incuriosiva vedere a tempo perso.


Film 183: "Prince of Persia: Le sabbie del tempo" (2010) di Mike Newell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Non conoscendo il gioco non posso giudicare l'attinenza o meno all'originale prodotto per console. Di fatto questo film scorre via liscio come l'olio, non lascia traccia nella memoria e riesce nel fantastico intento di far spegnere il cervello.
Facili considerazioni a parte, la trama, tranne che per il meccanismo riavvolgi-tempo, è di una banalità allucinante. Purtroppo mettere Ben Kingsley nel ruolo del cattivo (fidatevi, non rovino niente a nessuno se lo dico, si capisce dal primo istante) equivale a rendere riconoscibile (come dicevo) quella che dovrebbe essere la rivelazione chiave della storia. Oltre a svendersi, interpreta solo personaggi negativo-inutili (vedi i suoi ruoli in film come "L'ultima legione", "La casa di sabbia e nebbia", "Slevin - Patto criminale") e chi conosce un po' la sua carriera sa che, ormai, è avvezzo al facile guadagno derivato dal minimo sforzo.
Jake Gyllenhaal è in gran forma ma reciterà due battute in croce (per il resto le mena di santa ragione a tutti), Gemma Arterton ("Quantum of Solace ", "I Love Radio Rock", "Scontro tra titani") è di un'antipatia immotivata e Alfred Molina ("Il codice Da Vinci", "Spider-Man 2", "Frida", "Chocolat") simpaticamente gigione. Non c'è particolare brio tra i personaggi e non legano insieme a formare un gruppo omogeneamente ben assortito.
Per il resto il film è spettacolare quanto basta, non sorprendentemente brillante per gli effetti speciali, ma piacevole da guardare ed efficace nel trascinare lo spettatore tra tempo che si riavvolge e dune del deserto.
Consigli: Da guardare in compagnia è un ottimo prodotto anti-noia!
Parola chiave: Pugnale.



Ric

sabato 3 aprile 2010

Film 97 - Legion

Lo ammetto: non sapevamo cosa guardare...


Film 97: "Legion" (2010) di Scott Stewart
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Non spenderò troppe parole su questo film davvero indecente.
A) Non c'è una trama. Come per molti film ambientati in un unico set, si rischia di lasciare allo spettatore la sensazione che in realtà non sia successo niente durante lo svolgimento della storia. Qui sicuramente c'è anche da tener conto del fatto che non c'è una trama...
B) Le frasi da filmone apocalittico sono talmente abusate che risultano infinitamente ridicole.
C) E' evidente, ormai, che un film con Dennis Quaid è sinonimo di cazzata allo stato puro.
D) La scena (anche nel trailer) con la vecchietta free climber è una cosa ridicola, fa ridere per quanto stona perfino in questo contesto.
E) La conclusione con il dio capriccioso, furbetto e manipolatore è indigesta perfino a chi non ha fede. Che lo sceneggiatore abbia un po' esagerato?
Conclusione: un film d'azione in cui la cosa più adrenalinica proposta (tra un deserto di sabbia e il mutismo dei protagonisti) è il parto del novello Gesù in 35 secondi. Non ci siamo...
Consigli: Lasciam perdere va là.
Parola chiave: Gelataio.




Ric