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martedì 2 luglio 2024

Film 2287 - Bill Cunningham New York

Intro: Non avevo mai sentito parlare di questo documentario e mi è stato proposto di vederlo una sera che ero particolarmente stanco e avevo bisogno di qualcosa di interessante, ma non troppo impegnativo.

Film 2287: "Bill Cunningham New York" (2010) di Richard Press
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: pellicola interessante (e molto veloce, oslo 84 minuti), "Bill Cunningham New York" è un documentario che a il suo dovere nel portare alla luce il soggetto su cui si focalizza, Bill Cunningham.
Fotografo di cui non avevo mai sentito parlare, è stato particolarmente piacevole scoprirne la storia e l'influenza che ha avuto sul mondo della moda, particolarmente a stelle e strisce.
Cunningham è un personaggio interessante e, certamente, uomo d'altri tempi. Ogni tanto fa bene ricordarsi come funzionassero le cose e come, di conseguenza, vivessero le persone in una realtà meno continuamente interconnessa.
Cast: Bill Cunningham, Carmen Dell'Orefice, Anna Wintour, Iris Apfel, Kim Hastreiter, Michael Bloomberg, Catherine Deneuve, Anna Piaggi, Michael Kors.
Box Office: $2,210,382
Vale o non vale: Certamente non per tutti i palati, ma per chi apprezza il fashion, la fotografia e/o i documentari, sicuramente una visione stimolante.
Premi: /
Parola chiave: Fashion.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 agosto 2019

Film 1639 - Coco

Intro: Ovviamente impossibilitati a vederlo al cinema, abbiamo atteso che fosse disponibile il download.
Film 1639: "Coco" (2017) di Lee Unkrich
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ero un po' incerto sulla visione di questa pellicola dato che con la Pixar tutti si affrettano sempre a gridare al capolavoro e, come si sa, a volte troppe attese creano aspettative esagerate. In realtà "Coco" non solo è un bel film, ma su più livelli pare una dichiarazione d'amore: per la famiglia, la propria cultura, il talento dentro ognuno di noi;
visivamente stupendo e dalla storia originale, l'unica critica che posso muovergli è relativa all'Oscar per la Miglior canzone originale: "Mystery of Love" di Sufjan Stevens ("Call Me by Your Name") o perfino "This is Me" di Benj Pasek e Justin Paul ("The Greatest Showman") erano 100 volte meglio. E il live di Gael García Bernal agli Academy Awards è stato tremendo.
Cast: Anthony Gonzalez, Gael García Bernal, Benjamin Bratt, Alanna Ubach, Renée Victor, Ana Ofelia Murguía, Edward James Olmos, Jaime Camil, Alfonso Arau.
Box Office: $807.1 milioni
Vale o non vale: Dolce, poetico, avventuroso, decisamente un film da vedere.
Premi: 2 Oscar vinti su 2 nomination (Miglior film d'animazione e Miglior canzone originale "Remember Me"), il film ha vinto anche il Golden Globe come Miglior film d'animazione (più una nomination per la Miglior canzone) e il BAFTA per il film d'animazione. 2 nomination ai Grammy (Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Song Written for Visual Media).
Parola chiave: Fotografia.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 29 novembre 2018

Film 1524 - The Salt of the Earth

Intro: Un documentario è sempre un ottimo modo per approfondire qualche argomento. In questo caso si tratta del lavoro di oltre 40 anni di un artista di fama internazionale.
E poi cugina spingeva tanto per farmelo vedere...
Film 1524: "The Salt of the Earth" (2014) di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado
Visto: dal computer della Fre
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Un documentario affascinante e ben realizzato, un lavoro che racconta la storia dell'uomo e artista Sebastião Salgado in maniera particolarmente approfondita e intimista attraverso l'occhio del figlio Juliano Ribeiro e quello esperto di Wim Wenders;
colpisce innanzitutto la forza di Salgado, costantemente alla ricerca di nuovi progetti e stimoli, oltre che di storie da raccontare. C'è la ricerca di una verità sull'uomo e la sua natura, sulla Natura, sui rapporti tra individui, nonché quelli tra la Terra e chi la abita. C'è molto da vedere, oltre che da farsi raccontare, per un approfondimento sul lavoro di un grande fotografo che ha saputo essere l'occhio del suo tempo, narrando conflitti, accendendo riflettori, puntando il dito. Non si può fare a meno di rimanere affascinati, stregati dal suo lavoro, oltre che profondamente scossi dalle immagini potentissime e dalle storie tragicamente umane che fanno parte di questo documentario. Un vero e proprio tour de force che lascia lo spettatore con non pochi spunti su cui riflettere.
Cast: Sebastião Salgado, Wim Wenders, Lélia Wanick Salgado, Juliano Ribeiro Salgado.
Box Office: $3.6 milioni
Vale o non vale: Bello e potente, nonché carico di significato. Interessante per chi già conosce l'artista e certamente di valore per chi non dovesse ancora conoscerlo. Vale davvero la pena di lasciarsi condurre attraverso questo "The Salt of the Earth".
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior documentario; vincitore nella categoria Meilleur film documentaire ai César 2015 e vincitore a Cannes 2014, tra i vari premi, anche del Un Certain Regard - Special Jury Prize.
Parola chiave: Fotografia.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 18 agosto 2017

Film 1399 - Shutter - Ombre dal passato

Alla ricerca di una distrazione tra i vari titoli del catalogo Netflix, abbiamo optato per questa boiata, certi che non avrebbe deluso la nostra sete di scemenze in salsa orrifica.

Film 1399: "Shutter - Ombre dal passato" (2008) di Masayuki Ochiai
Visto: dal computer portatile di Erika
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Un film orrendo, anche se non credo ci fosse bisogno di sottolinearlo. O forse sì?
Lo si capiva già da tutto un insieme di elementi che la visione di questo "Shutter" non sarebbe stata granché: titolo francamente sconosciuto, una coppia di attori non certo da Oscar - salvo Joshua Jackson che nel tempo è riuscito a far dimenticare il periodo "Dawson's Creek", ma Rachael Taylor dovrebbe essere bandida dal mondo della recitazione -, una locandina imbarazzante e un riassunto della trama che prometteva banalità. La consapevolezza di un certo livello di trash assicurato ci ha, di fatto, convinto a scegliere questo prodotto americano, in realtà remake dell'omonimo tailandese ("ชัตเตอร์ กดติดวิญญาณ"), ma mi rendo perfettamente conto che "Shutter - Ombre dal passato" possa risultare una pessima scelta per chiunque abbia voglia di dedicare il proprio tempo ad una pellicola che abbia quantomeno qualcosa da dire. Qui, invece, siamo a corto di idee e snodi narrativi sensati, per un risultato finale imbarazzante sia per qualità tecnica (effetti speciali) che artistica (recitazione, sceneggiatura), tanto che il film risulta vuoto e privo della benché minima ispirazione. Tanto valeva non produrlo.
Cast: Joshua Jackson, Rachael Taylor, Megumi Okina, John Hensley, David Denman.
Box Office: $47,879,410
Consigli: Della serie, quando si vogliono spillare soldi alla platea col minimo sforzo. Il film è brutto, non ha niente da dire e scimmiotta i classici snodi da teen horror - con non poca fatica tra l'altro - fallendo nel consegnare un prodotto che abbia il benché minimo senso guardare. A meno che non si stia cercando qualcosa di brutto di cui ridere.
Parola chiave: Foto.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 7 ottobre 2015

Film 1010 - Obiettivo Annie Leibovitz - Life Through a Lens

Da anni attendevo di vederlo e Sky Go mi ha accontentato.

Film 1010: "Obiettivo Annie Leibovitz - Life Through a Lens" (2008) di Barbara Leibovitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Un bel documentario, francamente uno dei migliori che ho visto di recente.
Meno interessato ad ispezionare l'aspetto glamour - che pure c'è -, "Annie Leibovitz: Life Through a Lens" ha il grande pregio di domandarsi costantemente cosa c'è dietro l'artista e dove tragga la sua ispirazione. Non so se il fatto che sia la sorella ad averlo girato abbia influito positivamente, comunque la popolare fotografa Annie Leibovitz è qui esaminata al microscopio, ponendo le domande che vanno poste e tentendo di dare sempre una risposta. A prescindere dal giudizio personale sul lavoro artistico, credo che l'intento di onestà sia apprezzabile e costituisca il valore aggiunto di un prodotto altrimenti possibile fotocopia di tanti altri.
E così si pare con gli inizi di carriera presso Rolling Stone, tra scatti storici ed eccessi da vera rock star, per poi passare a vita privata, evoluzione estetica e presa di coscienza di sé e del proprio lavoro. Ho trovato tutto molto naturale e narrativamente ben organizzato, in grado di cogliere gli aspetti salienti di una vita assolutamente non convenzionale, oltre che di presentare al grande pubblico un personaggio di cui si conosce la fima e poco altro.
Dunque un buon risultato finale per un documentario che presenta Annie Leibovitz attraverso la sua opera, il suo percorso e la sua umanità, evitando l'inganno del pretesto commerciale attorno al quale costruire la storia e proponendo uno sguardo privilegiato sulla persona dietro la macchina fotografica.
Cast: Annie Leibovitz, (camei) Susan Sontag, Yoko Ono, Keith Richards, Bette Midler, Julia Roberts, Demi Moore, Chris Rock, Robert Wilson, Anna Wintour, Gloria Steinem, Arnold Schwarzenegger, Robert Downey Jr., Kirsten Dunst, Hillary Clinton, George Clooney, Mikhail Baryshnikov, Whoopi Goldberg, Mick Jagger, Keira Knightley, Paula Abdul, John Lennon.
Box Office: /
Consigli: Il lavoro, le idee, il privato, l'amore, la droga, la riabilitazione, l'ispirazione, la semplicità di certi scatti e l'esagerazione di altri, tutto in un mix ben equilibrato che va a comporre questo documentario in maniera efficace e interessante. Per chi ama la fotografa, per chi non conosce l'artista, per chi è semplicemente interessato al confronto con altri mondi, stili di vita, personalità, "Life Through a Lens" è un buon titolo oltre che una finestra su un mondo altrimenti inaccessibile.
Parola chiave: Fotografia.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 giugno 2015

Film 933 - Adaline - L'eterna giovinezza

La locandina italiana è orrenda, anche se sintetizza il messaggio portante del film in maniera efficace.

Film 933: "Adaline - L'eterna giovinezza" (2015) di Lee Toland Krieger
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ad essere sinceri ero contrario alla visione di questa pellicola che non trovavo particolarmente interessante. In realtà mi sono dovuto ricredere, la visione di "The Age of Adaline" è stata piuttosto piacevole.
Il film, infatti, è ben strutturato e stranamente scientificamente collocato in un universo del 'plausibile' che, se anche può non avere alcuna fondatezza, regala a noi profani l'illusione di un contesto che potrebbe in qualche mo(n)do avere senso. E già la cosa aiuta in positivo tutta l'operazione.
Ma la vera sorpresa qui è nientemeno che Blake Lively, perfetta in un ruolo che richiede classe, una presenza fisica 'senza tempo', un'innata dose di charme. Tutte caratteristiche che a quanto pare è in grado di impersonare in maniera impeccabile, rivestendo il ruolo che non è solo di protagonista, ma anche di icona di stile. L'ampio e sontuoso guardaroba fa certamente la sua figura, ma è innegabile che l'ex ragazza di "Gossip Girl" disponga di un allure naturale invidiabile. E, personalmente, la cosa mi ha colto alla sprovvista.
A dire il vero, nell'insieme, tutto "Adaline - L'eterna giovinezza" è stato una certa sorpresa in positivo, dalla trama ai costumi, dall'attrice all'atmosfera che il regista Lee Toland Krieger riesce a ricreare. Per essere una pellicola romantica che prescinde lo scorrere del tempo e ipotizza incidenti mortali reversibili grazie all'intervento casuale di fulmini salvavita, l'approccio è piacevolmente maturo e riesce, nell'insieme, a rendere la faccenda un po' meno fiaba e un po' più storia. Solo il finale stride leggermente, ma parliamo, appunto, di un film romantico che necessita comunque del suo happy ending. Fa lo stesso, alla fine della visione si esce soddisfatti.
Box Office: $50.6 milioni
Consigli: Blake Lively guida un buon cast composto da Michiel Huisman, Harrison Ford, Kathy Baker e Ellen Burstyn, tutti catapultati in una storia in cui il tempo è la chiave di lettura, sia che scorra o meno. Il risultato finale è piacevole, la storia è delicata e parla tanto di amore, ma anche di passato e ricordi, del piacere di portarseli con sé nonostante siano collacati così distanti nel tempo. L'idea di partenza che vuole la sua protagonista per sempre bloccata nei suoi 29 anni non è solo un pretesto come un altro, ma la sceneggiatura riesce a sfruttarlo in maniera funzionale, costruendo un racconto piacevole da seguire e, lo ammetto, anche interessante. Quindi, anche se non me lo sarei aspettato, devo dire che "Adaline - L'eterna giovinezza" è un prodotto valido, hai i suoi buoni momenti e può essere una buona scelta per una serata tranquilla e piacevole in compagnia di un buon film.
Parola chiave: Fotografia.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 14 gennaio 2010

Film 59 - Elizabeth: The Golden Age

Per il lunedì delle saghe io e Ale ci siamo dedicati al secondo capitolo della storia sulla regina Elisabetta. La suocera di Lady D? Ma no!


Film 59: "Elizabeth: The Golden Age " (2007) di Shekhar Kapur
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: The Queen is back! Long live the Queen!
Cate Blanchett, regina in questa pellicola, ma anche di tutte le attrici, torna nei panni dei Elisabetta I di Inghilterra, ruolo che la rese famosa al grande pubblico alla fine degli anni '90. Se Cate torna sui suoi passi per un balzo nel passato c'è sicuramente una buona ragione. Non è una di quelle che lavora per soldi o perchè non c'è di meglio in vista. Ha la fortuna di potersi permettere solo i copioni in cui crede. E noi, di conseguenza, abbiamo la fortuna di sapere sempre che i suoi film saranno belli. Un connubio fantastico.
In questo nuovo capitolo sulla vita della sovrana più famosa del Regno Unito, possiamo dimenticarci il primo amore di Elizabeth, Robert Dudley, e rimpiazzarlo (ma forse ci è andata meglio!) con Sir Walter Raleigh, anche detto Clive Owen. C'è un flirt, c'è un infatuamento, ma non c'è altro perchè Elizabeth non può permettersi granché essendo la persona più spiata, adorata, odiata e... vergine(!) d'Inghilterra. Aimè, il bel Walter, volgerà ad altra Elizabeth e manderà la sovrana in analisi. L'amore distrugge anche gli animi più forti, sembrerebbe.
In effetti la Regina così mestruata non l'avevamo ancora vista. Alla lunga un po' stanga, ma grazie a Dio c'è la guerra che la interrompe e lei torna quella fantastica icona che è: forte, salda, potente e devota al suo popolo! Ci piace così, non è il caso di cambiarla troppo radicalmente...
Di questo secondo capitolo, a parte l'amore e le damigelle (un po' zoccole) della sovrana, non c'è alcun cambiamento. Stesso cast, stessi intrighi di palazzo, sempre la storia del pacchetto 'all inclusive' matrimonio+bebé, sempre nuovi corteggiatori, sempre tentativi di uccidere sua maestà. Dov'è la differenza? Nel cuore, si potrebbe dire. Se il primo film può essere meno maestoso (per quanto possa esserlo un film in costume...), ma decisamente ben realizzato, quasi ispirato dalla bravura di Cate, qui il tutto risulta un po' freddino. Colpisce la stupenda fotografia che regala colori di un'intensità pazzesca; colpiscono i costumi sontuosi, a tratti barocchi; colpiscono i set e le location, la cura dei minimi particolari, i dettagli che non ti aspettavi. Però è tutto molto ben calcolato. E lo si capisce. C'è una tecnica dietro ben precisa, un montaggio funzionale alla narrazione che regala inquadrature da cartolina scena dopo scena, stupisce sul momento, stufa alla lunga. E' un bel vedere, se pensi il lavoro d'insieme, ma nel particolari ti chiedi se non si potesse essere un pelino meno costruiti... Ma è una pecca di regia, se così si può dire.
Tutto sommato, comunque, è decisamente un bel film. Un 10 a Cate glielo diamo ad occhi chiusi, la nomination all'Oscar era d'obbligo (ma nel 2008 oltre a quella per Elizabeth ne ha avuta una seconda per il film "I'm not there") e forse anche la statuetta. Ma non polemizziamo.
Ultime due considerazioni finali (e assolutamente personali): 1) mi sta maledettamente antipatica Samantha Morton, che qui interpreta Mary Stuar; 2) ma quanto sono brutti gli spagnoli?!
Consigli: Forse l'HD farebbe proprio una gran figura con questa pellicola. Chi prova?
Parola chiave: Pistola scarica.


Ric