
Film 156: "Inception" (2010) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea Puffo
Pensieri: C’è stato un momento – precisamente il 1997 – in cui molti di noi hanno affrontato la noiosa lungaggine del Titanic solamente per godere della morte finale del tanto odiato Leonardo DiCaprio/Jack.
Quelli erano tempi in cui il giovanissimo attore compariva in ogni dove, sbucava peggio che il signor Pattinson oggi: televisione, giornali, giornaletti, qualche film (sbagliato) come La maschera di ferro o The Beach, biografie più o meno autorizzate, poster, cartoline e tanto, tanto, tanto altro ancora.
Saturi causa indigestione da sovraesposizione, abbiamo sperato che una cosa del genere non avremmo più dovuto subirla. Che DiCaprio finisse dimenticato e che, finalmente, potessimo gustarci un film al cinema senza una marea di adolescenti innamorate con gridolino facile alla vista del biondo beniamino.
Contro molti pronostici, invece, oggi DiCaprio è una superstar. Non più per minorenni dall’ormone sensibile. In 13 anni di cammino dal famoso (o famigerato?) naufragio, ha saputo consolidare ed accrescere la sua popolarità, collaborando con alcuni tra i migliori narratori cinematografici di oggi (Scorsese in primis) diventando sempre più garanzia di grandi guadagni al botteghino. Ultimo, in ordine di tempo (da noi è uscito il 24 settembre), è Inception che, ad oggi, può vantare $804,183,607 di incasso mondiale, il film che ha guadagnato di più nel 2010 dopo Toy story 3 – La grande fuga. Si è gridato già più volte al capolavoro, lodando non solo il DiCaprio protagonista, ma anche svariati altri elementi del film. Il più evidente, sicuramente, è il grande lavoro di effetti speciali che sta dietro una resa così ben riuscita. La storia intricatissima di Nolan (altro elemento a favore) necessita di un supporto visivo davvero complesso, capace di interagire con i suoi personaggi in maniera così sofisticata che, fossero stati impiegati effetti scadenti, il film avrebbe raccolto solo fischi.
Invece Christopher Nolan è abituato a spingersi al limite: già con The Prestige aveva portato la sua storia ai confini con il fantascientifico, incastrando elementi storici con elaborazione pseudo scientifiche che, sicuramente, ad un altro avrebbero finito per sfuggire di mano. Ma il nostro regista londinese non si fa mettere nel sacco così facilmente e, anche qui, si districa egregiamente tra sogni, lavori da svolgere, generazione di idee spontanee, inseguimenti, sparatorie e una storia d’amore che più struggente non si può. Sia chiaro a tutti, il film non è per niente semplice. Richiede mente libera e concentrazione. Ma lasciarsi trascinare in fondo, nella mente dei vari protagonisti, è davvero affascinante!
Il tutto supportato da una colonna sonora da urlo, veramente azzeccata, capace di accompagnare vicende, emozioni, sentimenti tanto bene quanto solo un capace compositore come Hans Zimmer può fare. Il mio cuore è stato decisamente conquistato dall’atmosfera decadente delle track “Dream Is Collapsing” e “528491″ (ricordate questo numero, è importante) o dal ritmo trascinante di “Mombassa”.
Insomma, una combinazione vincente di elementi che – come se il resto non fosse già abbastanza – gioca inoltre su un certo appeal commerciale regalato dal cast che prevede un susseguirsi di grandi nomi (e grandi premi) del cinema contemporaneo: si passa dal nostro amato/odiato DiCaprio, ai premi Oscar Marion Cotillard (La vie en rose) e Michael Caine (Hannah e le sue sorelle e Le regole della casa del sidro, ai candidati all’Oscar Ellen Page (Juno) e Ken Watanabe (L’ultimo samurai), agli istrionici Joseph Gordon-Levitt ((500) giorni insieme) e Cillian Murphy (La ragazza con l’orecchino di perla, Il cavaliere oscuro) al viso stra-conosciuto e ormai logoro di Pete Postlethwaite (Nel nome del padre).
Insomma, questo ‘innesto’ di Nolan, nella nostra mente, è sicuramente riuscito: Inception ha davvero qualcosa di nuovo da raccontare (James Cameron impara!) e, soprattutto, da far vedere! Ringraziando il cielo che, per una volta, ci è stato risparmiato il mal di testa del 3D. E, chissà, magari il 27 febbraio ci scappa pure qualche statuetta importante…
Film 156 - Inception
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Consigli: Bellissimo! Non si può davvero perdere! Un capolavoro complesso e ben realizzato che va più volte visto per non perdere tutti i particolari della trama. Davvero sorprendente!
Parola chiave: (Ce ne sarebbero tantissime! Ne scelgo 3) Mal. Realtà. 528491.
Ric