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venerdì 26 febbraio 2016

Film 1078 - Katy Perry: The Prismatic World Tour

Regalo di Natale che più azzeccato non poteva esserci!
Film 1078: "Katy Perry: The Prismatic World Tour" (2015) di Russell Thomas
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Katy è Katy e non ci posso fare niente: a me piace.
Lo so, canta dal vivo che a volte fa orrore e le canzoni sono più che altro molto orecchiabili, ma non so cosa ci sia in lei che tanto mi attrae. Tant'è, il dvd di questo concerto me lo sono gustato per bene. E' stato come tornare a Milano alla tappa del 21 febbraio 2015 quando ho assistito dal vivo al tour - il suo secondo su 3 che vedo - qui però con una vista preferenziale. Questo titolo, diversamente dal precedente "Katy Perry: Part of Me" apparso al cinema è esclusivamente il racconto filmato di tutto il concerto, un one woman show tutto in mano alla Perry che canta, balla, si dimena, vola e parla abbondantemente con il pubblico (australiano). E' tutto molto spettacolare e, a livello di montaggio, davvero ben architettato, così da sembrare un eterno videoclip dinamico, costantemente in movimento, coloratissimo. Piaccia o meno l'artista, è innegabile che l'esperienza del Prismatic World Tour sia piacevole e di grande intrattenimento. Per chi lo ha apprezzato, questo regalo portato in tv da Epix è certamente un ulteriore strumento con cui apprezzare lo show.
La scaletta:
"Roar"
"Part of Me"
"Wide Awake"
"This Moment" / "Love Me"
"Dark Horse"
"E.T."
"Legendary Lovers"
"I Kissed a Girl"
"Hot n Cold"
"International Smile" / "Vogue"
"By the Grace of God"
"The One That Got Away" / "Thinking of You"
"Unconditionally"
"Walking on Air"
"It Takes Two"
"This Is How We Do" / "Last Friday Night (T.G.I.F.)"
"Teenage Dream"
"California Gurls"
"Birthday"
Encore
"Firework"
Ps. Questo tour ha incassato in tutto il mondo circa $204.3 milioni di dollari.
Film 455 - Katy Perry: Part of Me
Cast: Katy Perry.
Box Office: /
Consigli: Stiamo parlando di un prodotto mirato esclusivamente ai fans della Perry o degli show musicali in grande stile. Se le canzoni o la cantante non piacciono, meglio lasciar perdere. Gli indecisi potrebbero anche trovarlo piacevole, visto che si tratta di un concerto molto ben organizzato, cantato discretamente e molto, molto spettacolare. Anche solo il finale con "Fireworks" basta da solo a dimostrarlo. Nel caso si avesse voglia di un po' di musica pop coloratissima, spensierata, piacevole, questo "Katy Perry: The Prismatic World Tour" può essere un valido accompagnamento.
Parola chiave: Live.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 aprile 2015

Film 904 - The Interview

Curiosissimo di farmi un'idea riguardo questo film dopo tutto il caso diplomatico che si è venuto a creare, tanto imponente che perfino il Presidente Obama è intervenuto dicendo la sua.

Film 904: "The Interview" (2014) di Evan Goldberg, Seth Rogen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Tanto rumore per nulla.
Come si sa, questa pellicola è stata prepotentemente oggetto di chiacchiere, speculazioni e, sì, anche di minacce a causa della satira presente nella sua storia. La trama parla infatti direttamente del capo di stato della Corea del Nord Kim Jong-un senza preoccuparsi troppo di farlo apparire un vero e proprio idiota e pallone gonfiato, il che non è stato particolarmente gradito al soggetto in questione, che oltre ad essere un capo di stato è anche un dittatore e non esattamente dei più tranquilli. Sono piovute minacce pesanti - come quelle di far saltare in aria i cinema che avessero proiettato la pellicola -, la Sony Pictures Entertainment è stata vittima di attacchi informatici da parte di hacker coreani (i GOP, Guardians Of Peace) con l'intento di ricattare la compagnia e impedire l'uscita del film, i due protagonisti James Franco e Seth Rogen sono stati costretti a cancellare il tour promozionale, la data d'uscita (il giorno di Natale) è stata cancellata e, infine, il Presidente Obama si è espresso relativamente alla vicenda, criticando la decisione della Sony di bloccare l'uscita nelle sale etichettando l'episodio come un errore: "We cannot have a society in which some dictator in some place can start imposing censorship in the United States. I wish they'd spoken to me first. I would have told them: do not get into the pattern in which you are intimidated." ("Non possiamo vivere in una società in cui un qualunque dittatore di un qualunque luogo possa iniziare ad imporre la censura negli Stati Uniti. Avrei voluto ne avessero parlato con me prima. Avrei detto loro: non lasciatevi intimidire" - traduzione mia).
Il film poi è comunque uscito al cinema e nonostante le poche sale che lo hanno proiettato, l'incasso non è stato così disastroso come sarebbe potuto essere e, considerati i 42-44 milioni di dollari di budget, è riuscito a guadagnarne 40 solo dalle riproduzioni digitali su svariate piattaforme (tra cui anche YouTube), totale a cui va aggiunto l'incasso tradizionale derivato dai cinema. Insomma, poteva andare peggio, molto peggio. Anche considerato che "The Interview" non è niente di che. Anzi, a dirla tutta a me non ha soddisfatto. Un po' perché la cornice nordcoreana non è esattamente delle più felici, un po' perché la satira - che davvero non risparmia nulla alla figura del dittatore interpretato da Randall Park - non fa impazzire. Solitamente sono uno che non si scandalizza per boiate o bambinate, le commedie demenziali (o che ne usano i toni colorati) mi sono sempre piaciute, eppure questa mi ha lasciato con qualche perplessità, probabilmente perché dal duo Franco - Rogen mi aspettavo di più di questa storia, che è proprio elementare. In tutta onestà direi che la Corea del Nord poteva anche starsene tranquilla, questa storia non è certo una feroce denuncia allo spietato regime che mette alla fame una nazione e si gode la bella vita nei palazzi del potere. E anche dove si fa cenno alla questione, l'intento intrattenitivo e goliardico prende sempre il sopravvento, il che pregiudica alquanto l'eventuale interesse alla denuncia.
Quindi, in misura maggiore di quanto mi aspettassi - visto il caso diplomatico che si è venuto a creare -, mi immginavo certamente una storia più aggressiva per quanto riguarda la critica, seppure sempre improntata sui toni della commedia. Tradite le mie aspettative per il solito intrattenimento becero, anche l'idea di scomodare una dittatura diventa una scusa come un'altra, un fondale diverso dagli altri ma pur sempre intercambiabile, nonché una buona scusa per aumentare il chiacchiericcio collaterale da accompagnare alla solita buona dose di marketing e promozione. Insomma, davvero niente di che.
Box Office: $11.3 milioni
Consigli: Probabilmente se tutta la questione delle minacce nordcoreane non si fosse verificata, il film avrebbe racimolato molto meno interesse da parte del pubblico. Non necessariamente in termine di incassi, che probabilmente sarebbero stati buoni, ma certamente l'operazione avrebbe avuto molta meno pubblicità. Ciò detto, "The Interview" è un titolo mediocre, una commedia irriverente e con numerosi momenti comici demenziali che, però, non fa del tutto centro. Buono il cast, agli affiatati James Franco e Seth Rogen si affiancano Randall Park, Lizzy Caplan e Diana Bang (la più efficace di tutto il cast), oltre che un discreto numero di camei di Eminem, Rob Lowe, Bill Maher, Seth Meyers, Joseph Gordon-Levitt, Ben Schwartz e Brian Williams.
Tutto sommato una commedia così così, che può essere vista e dimenticata senza troppi rammarichi.
Parola chiave: "Firework".

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 5 febbraio 2015

Film 872 - Come ammazzare il capo 2

Ero curioso di vedere questo film per una serie di motivi, tra i quali che il primo episodio mi era piaciuto e, soprattutto, che questo secondo è stato un clamoroso flop.

Film 872: "Come ammazzare il capo 2" (2014) di Sean Anders
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Una premessa veloce: questo è il sequel di un film che in originale si intitola "Horrible Bosses" e a cui è bastato aggiungere un semplice '2' per esplicitarne il carattere consequenziale rispetto al tempo della prima pellicola. Se anche noi in Italia ci limitassimo a mantenere titolazioni facili e intuitive, non sarebbe stato necessario diversificare i nomi dei due episodi di questo franchise, il primo "Come ammazzare il capo... e vivere felici" e il secondo "Come ammazzare il capo 2". La scelta di troncare il secondo già di per sé esplicita quanto fosse idiota la scelta del primo titolo.
Ciò detto, la prima vera cosa di cui occuparsi relativamente a questo "Horrible Bosses 2" riguarda il clamoroso flop al botteghino mondiale. Per capirci meglio, parliamo di cifre. "Horrible Bosses", costato tra i 35 e i 37 milioni di dollari, nel 2011 incassò qualcosa come $209.6 milioni di dollari. Forti di questo inaspettato successo, i produttori hanno portato il budget di "Horrible Bosses 2" a 42 milioni di dollari, richiamato tutto il cast precedente, aggiunto qualche altra star per essere sicuri di fare il botto e, invece, si sono visti dimezzare gli incassi. Letteralmente (vedi sotto). Cos'è successo, nel frattempo?
Beh, innanzitutto nel 2011 l'unico titolo veramente imbattibile che ha opposto resistenza al primo titolo era "Transformers: Dark of the Moon", ancora primo in classifica in America alla sua seconda settimana. Altri titoli di successo c'erano, ma erano già almeno alla loro terza settimana in classifica, quindi meno 'agguerriti'. Quello che è successo a fine 2014, invece, è un po' diverso. Innanzitutto alla sua seconda settimana alla #1 c'era "Hunger Games: il canto della rivolta - Parte I" che è rimasto stabile in vetta dal 21 novembre all'11 dicembre. Poi contemporaneamente a questo "Horrible Bosses 2" usciva "I pinguini di Madagascar" che è finito alla #2, facendo scendere alla #3 uno dei successi più clamorosi della fine dell'anno, ovvero "Big Hero 6". Il nostro sequel, quindi, se l'è dovuta giocare con "Interstellar" di Nolan che, sebbene fosse ormai alla sua quarta settimana, gli ha lasciato la posizione #4 in classifica per meno di un milione di dollari. Insomma, francamente "Come ammazzare il capo 2" è stato o mal posizionato a livello di data d'uscita o eccessivamente sopravvalutato dai produttori.
Dopo questa attenta analisi del mercato cinematografico USA, passiamo - finalmente si dirà - al titolo in questione che, sinceramente, è sufficientemente divertente da risultare spassoso. Jason Bateman, Jason Sudeikis e Charlie Day sono un trio collaudato e bene, inanellano una gag dietro l'altra senza lasciare che si intrappongano tempi morti fatali per una commedia del genere. Ma poi, quale genere, per la precisione? Beh, ovviamente quella volgarissima, sessualmente esplicita e politicamente scorretta che strizza l'occhio ai giovani che vogliono solo divertirsi, ma chiamano all'appello anche il pubblico più adulto regalando un ruolo estremamente disinibito alla ormai 45enne Jennifer Aniston. Va detto che qui tutto il lavoro lo fa il cast (Bateman, Day, Sudeikis, Aniston, Jamie Foxx, Christoph Waltz, Kevin Spacey, ma soprattutto un energico Chris Pine davvero efficace), in grado di sorreggere una trama altrimenti banalotta e molto caotica che, necessariamente, ricalca la formula dell'originale, senza però riuscire a riprodurne la peculiarità narrativa. Se, infatti, l'idea di far fuori i capi vessanti, irriconoscenti o ninfomani della prima trama era azzeccata, intrigante e maledettamente divertente, questa volta il tentativo di rapimento che diventa ricatto con la complicità stessa del rapito è meno centrato, diciamo.
Anche se tutto sommato non si può assolutamente dire che questo prodotto commerciale sia meno riuscito di altri che hanno avuto ben più successo, la sorte lo ha visto sfavorito, ma davvero la colpa non è del prodotto in sé, quanto forse più che altro delle tempistiche (d'uscita, che probabilmente avrebbero dovuto ricalcare l'onda estiva del primo film).
Quindi a parte essere tutti concordi sul fatto che "Come ammazzare il capo 2" è, come si suol dire, la classica commedia americana - odierna, aggiungo io - non lo si può bacchettare per altri motivi. Le trovate irriverenti ci sono, la giusta dose di follia pure, un piano che va in toto a rotoli è alla base di tutto, quindi questa pellicola ha tutte le carte in regola del caso per essere guardata senza pensieri facendosi qualche tranquilla risata, passando una piacevole serata.
Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Box Office: $106.6 milioni
Consigli: "Come ammazzare il capo 2" è simpatico, anche se meno del primo. Comunque funziona e il trio di protagonisti riesce di nuovo a creare la giusta atmosfera di follia misto incosapevolezza che sta alla base del divertimento di questo franchise. Si aggiunge aBateman, Day e Sudeikis il Capitano Kirk alias Chris Pine, qui magnetica spalla capace di rubare spesso la scena ai protagonisti. Unica figura che ho trovato davvero inutile è Christoph Waltz in un ruolo che poteva rivestire chiunque per tanto che è insignificante. Comunque il risultato finale è conforme alle aspettative, chiassono, rissoso, caotico, sbroccato e confusionario quanto basta per ricordare il precedente film distaccandosene, però, leggermente. Insomma, se piacciono le commedie americane senza pretese, con un bel cast ricco di celebrità e una trama che rasenta spessissimo l'assurdo, beh, questo è certamente uno dei titoli della stagione a cui dare una chance (ma prima a "22 Jump Street"!).
Parola chiave: "Roar".

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 novembre 2012

Film 476 - Ted

Ultimo spettacolo dell'ultimo giorno di programmazione. E, all'uscita, perfino il poster del film regalato.
Ed è subito Ted-mania.


Film 476: "Ted" (2012) di Seth MacFarlane
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Mery, Francesco
Pensieri: In effetti la curiosità c'era. Come trasformare la favola del bambino che esprime il classico desiderio natalizio (che poi si avvera) in qualcosa che perdura fino all'età adulta? Già perché qui il bambino in questione (John Bennett/Mark Wahlberg) desidera avere un amichetto per la vita, un compagno fedele che possa condividere con lui l'esperienza della crescita. E a chi affida questo fondamentale sogno? All'orso di peluche che i suoi genitori gli hanno appena regalato per Natale.
A mio avviso l'incipit è già di per sé interessante. Era quindi doveroso cercare di capire come Seth MacFarlane (qui regista, sceneggiatore e doppiatore dell'orsetto, nonché creatore de "I Griffin") avrebbe proseguito con la trama.
Ne è venuto fuori che Ted e John sono una coppia comica sb(r)occata e fuori di testa, un duo esplosivo che funziona davvero nonostante il binomio adulto-ragazzino/orsetto di peluche potrebbe non sembrare dei più entusiasmanti.
E invece questa pellicola è divertente e solo apparentemente frivola, con una serie di critiche anche percepibili (John eterno ragazzo che non si decide mai a prendere sul serio la propria vita e relazione; la natura morbosa di certi rapporti di amicizia; i contenuti scadenti di certi prodotti televisivi/musicali/cinematografici; la sovraesposizione mediatica che regala fama inconsistente e non duratura;...) e uno svolgimento che, ne sono sicuro, il pubblico giovane apprezzerà senza riserve.
Dall'altra parte, però, devo ammettere che sono rimasto piuttosto sorpreso dall'abbondanza di volgarità: che sia una specie di contrappasso? Al pupazzo solitamente associato a un'immagine di dolcezza e tenerezza si affida, invece, un carattere privo di pudore e spesso legato a situazioni inappropriate. La scena del sapone alla cassa del supermercato, diciamo, si poteva evitare.
Detto ciò, preso dunque come assodato che "Ted" non può essere una pellicola per palati raffinati, ci si può godere lo spassoso orsetto far scintille con la coppia Wahlberg-Mila Kunis (di una bellezza folgorante) per 106minuti di spassoso e disimpegnato divertimento.
Penso di poter dire che sia una delle commedie sbroccate più piacevoli che abbia visto quest'anno assieme a "Le amiche della sposa". Ogni tanto un po' di spassosa volgarità ci sta!
Ps. Tra i volti noti anche Joel McHale ("The Informant!", "(S)ex list", "Un anno da leoni"), Giovanni Ribisi ("Avatar", "Ritorno a Cold Mountain"), Tom Skerritt ("Alien", "Top Gun", "Brothers & Sisters") e la cantante Norah Jones ("Un bacio romantico").
Consigli: Spasso e divertente, pieno di volgarità (va detto) e vietato ai minori, eppure uno dei successi commerciali più grandi dell'anno con $496,165,740 di incasso mondiale. "Ted" può piacere o può infastidire, m è bene porni con un'attitudine ben disposta a scurrilità e gag surreali. Preso nel verso giusto - nessuno si offenda! - è davvero carino. Che ci piova una nomination all'Oscar per la sceneggiatura, come è successo l'annoscorso per “Bridesmaids”?
Parola chiave: Desiderio.

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BB

martedì 25 settembre 2012

Film 455 - Katy Perry: Part of Me

Forse non tutti sanno che amo Katy Perry (senza apperenti buoni motivi) alla follia. Non quelle follie malsane che ti spingono a piangere pensando di incontrarla dal vivo, ma sufficiente a spingermi ad andare al cinema - pagando quanto una cena al ristorante - per vedere il documentario su di lei e il suo tour mondiale a cui, tra l'altro, ho assistito alla tappa di Milano l'anno scorso.


Film 455: "Katy Perry: Part of Me" (2012) di Dan Cutforth, Jane Lipsitz
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Correva l'anno 2011 e Miss. Perry si imbarcava in una serie di concerti in giro per il mondo che l'avrebbero occupata qualcosa come un anno intero. Partito il 20 febbraio a Lisbona (seconda tappa il 23 al Mediolanum Forum) e conclusosi il 22 gennaio 2012 a Pasay, Filippine, il California Dreams Tour ha incassato 60milioni di dollari con 124 date piazzandosi 13esimo nell'annuale classifica stilata da Billboard dei 'Top 25 Tours' dell'anno.
Lo show, che di per sé mi era molto piaciuto, aveva rappresentato il definitivo colpo di fulmine tra me e la cantante, tanto da giustificare la visione del film che ne narra genesi e sviluppi.
Anni fa una pellicola come questa, su un'artista come lei, non sarebbe mai passata al cinema, sia perchè Katy Perry non è poi così affermata, sia perchè un prodotto come "Katy Perry: Part of Me" sarebbe stato più probabilmente proiettato su una rete tv come Mtv (che qui produce). Ma, dopo il clamoroso successo di altri esperimenti simili come "Justin Bieber: Never Say Never" (98 milioni di dollari di incasso) o "Hannah Montana & Miley Cyrus: Best of Both Worlds Concert" (70 milioni di $), probabilmente si è tentato un colpaccio che, però, nonostante addirittura il 3D non è arrivato.
Più vicino al "fallimento" cinematografico del "Glee: The 3D Concert Movie" (28 milioni di incasso), qui la 'california gurl' è riuscita a racimolare un totale di $31,911,815 a fronte di una spesa di 12. Questo, sinceramente, dovrebbe far pensare chi ha puntato così avventatamente sull'opzione cinematografica.
Quando dico che Katy Perry non è così affermata, non sono impazzito, ma semplicemente penso che forse i tempi non erano così maturi. Con due soli album famosi alle spalle e una popolarità che fuori dall'America non è così scontata, penso sia stato un azzardo tentare subito di vendere la Teenage Dream Era anche al grande pubblico generalista. Fatico ad immaginarmi i miei genitori che decidono di svagare la loro serata puntando su questo titolo - tra l'altro in Italia c'è anche da considerare il gap della lingua inglese solo sottotitolata in italiano -. In sostanza, tutta sta premessa per dire che, probabilmente, ci si poteva aspettare un risultato del genere al botteghino, sempre ricordando che, comunque, si è riusciti a raddoppiare la cifra spesa per produrlo.
Detto ciò, a me chiaramente "Katy Perry: Part of Me" è piaciuto. E' colorato e spensierato, mi ha ricollegato direttamente alle bellissime sensazioni provate durante il live e mi sono gustato avidamente le tappe che stanno dietro all'organizzazione di un evento gigantesco come questo.
La struttura narrativa è tra quelle più utilizzate nei film: idea di partenza, sviluppo e messa in moto del meccanismo che procede bene finché, ad un certo punto, qualcosa si guasta e si deve correre ai ripari per, nel finale, concludere tutto in maniera positiva ed edificante (c'è il messaggio. Parafrasando: "I just wanna make people smile").
Se gli americani sono professionisti nell'architettare la vita affinché aderisca a tale schema, bisogna ammettere che inserirlo anche in questo contesto apporta al film una sensazione di banalità devastante che si percepisce nel momento di massima espressione della maestria di chi ha prodotto il documentario: il matrimonio fra Katy e Russell Brand finisce proprio il giorno della tappa con il maggior numero di persone accorse, addirittura un concerto all'aperto che rischia di saltare perchè la nostra ragazza, devastata, fatica perfino ad alzarsi in piedi. Ma, per i suoi fans, celerà dietro un sorriso il dramma del momento. Tutto per raggiungere il già citato finale carico di significato e messaggi edificanti.
Katy ispiratrice delle masse - il film inizia e finisce con messaggi video dei fans che parlano di come la cantante abbia influenzato le loro vite - è icona immolata per il bene del suo pubblico che la ama e ammira e, in fin dei conti, si capisce bene quanto, per lei il gioco valga la candela.
Volendomi comunque forzatamente dimenticare di questo inutile passaggio umano di una stucchevolezza che neanche tutte le caramelle del tour di Katy, preferisco serbare il bel ricordo di un avvenimento piacevole e divertente e - udite udite! - intonato.
Se si fosse puntato di più sul raccontare il concerto in sé evitando in toto di narrare la vicenda umana della 'povera' Perry, probabilmente si sarebbe ottenuto un effetto meno paraculo e più prettamente documentaristico. Mi rendo conto che qui fosse secondaria l'esigenza di rappresentare a scopo esplicativo un avvenimento ai fini di approfondirlo, ciò non toglie che, arruffianarsi il pubblico a suon di gossip e pseudo dramma, non è comunque servito a portare masse di gente al cinema.
Per un prossimo esperimento del genere sarebbe da tenere a mente che non si può contare sul solo sostegno dei veri fan, ma bisogna anche preoccuparsi di presentare un prodotto capace di attrarre anche chi di Katy Perry (o chicchessia) se ne frega altamente.
Film 1078 - Katy Perry: The Prismatic World Tour
Consigli: Per i veri fan. Io me lo sono gustato, ma mi rendo conto che, decontestualizzato dalla mia passione per Katy, ha scarso appeal.
Parola chiave: Teenage Dream.

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BB

giovedì 10 maggio 2012

MTV Movie Award 2012: le nominations

Il 3 giugno presso il Gibson Amphitheatre di Los Angeles si terranno, a 20 anni dall'esordio della manifestazione, gli MTV Movie Awards presentati dall'ex marito di Katy Perry, Russell Brand.
I premi di Mtv, piuttosto popolari in America, eleggono solitamente quelle produzioni commerciali di grande richiamo per il pubblico permettendo a quest'ultimo, tra l'altro, di votare i nominati. Ecco, quindi, che sbucano categorie improbabili come Best On-Screen Dirtbag, Best Gut-Wrenching Performance o Best On-Screen Transformation che colpiscono facilmente l'immaginario dello spettatore medio o teen made in USA.
Grandi vincitori nelle scorse edizioni, Kristen Stewart e Robert Pattinson quest'anno concorrono solamente per la categoria Miglior bacio, simbolo forte di un certo cambiamento di costume (alias Edward & Bella ci avete sfiancato). Grandi protagonisti sono, invece, film come "Hunger Games", "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2", "The Help", "Le amiche della sposa" e "21 Jump Street".
Da capire, infine, se sia un errore del sito IMDb.com (che elenca le categorie della manifestazione in maniera duplicata e quindi doppia) o se sia già stata annunciata la vincita di Bryce Dallas Howard per "The Help" nella categoria - italianizzando - Miglior Performance Torcibudella. Visti gli altri in nomination, direi che è probabilmente un'altra svista del famoso database cinematografico.
Tra meno di un mese la cerimonia di premiazione ci dirà, tra una gag e un red carpet, chi saranno i veri trionfatori dell'edizione di quest'anno.

MTV Movie Award 2012

FILM DELL’ANNO
"Le amiche della sposa"
"Hunger Games"
"Harry Potter e i doni della morte – Parte 2"
"The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1"
"The Help"

MIGLIORE ATTRICE
Emma Stone – "Crazy, Stupid, Love"
Emma Watson – "Harry Potter e i doni della morte – Parte 2"
Jennifer Lawrence – "Hunger Games"
Kristen Wiig – "Le amiche della sposa"
Rooney Mara – "Millennium – Uomini che odiano le donne"

MIGLIOR ATTORE
Channing Tatum – "La memoria del cuore"
Daniel Radcliffe – "Harry Potter e i doni della morte – Parte 2"
Joseph Gordon-Levitt – "50/50"
Josh Hutcherson – "Hunger Games"
Ryan Gosling – "Drive"

PERFORMANCE D’ESORDIO
Elle Fanning – "Super 8"
Melissa McCarthy – "Le amiche della sposa"
Liam Hemsworth – "Hunger Games"
Rooney Mara – "Millennium – Uomini che odiano le donne"
Shailene Woodley – "Paradiso amaro"

MIGLIOR INTERPRETAZIONE COMICA
Jonah Hill – "21 Jump Street"
Kristen Wiig – "Le amiche della sposa"
Melissa McCarthy – "Le amiche della sposa"
Oliver Cooper – "Project X"
Zach Galifianakis – "Una notte da leoni 2"

MIGLIOR CAST
"21 Jump Street" – Jonah Hill, Channing Tatum, Ice Cube, Dave Franco, Ellie Kemper, Brie Larson
"Le amiche della sposa" – Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Melissa McCarthy, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper
"Harry Potter e i doni della morte: Parte 2" – Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Felton
"The Help" – Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain
"Hunger Games" – Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Lenny Kravitz

MIGLIOR TRASFORMAZIONE SULLO SCHERMO
Collin Farrell – "Come ammazzare il capo… e vivere felici"
Elizabeth Banks – "Hunger Games"
Johnny Depp – "21 Jump Street"
Michelle Williams – "Marilyn"
Rooney Mara – "Millennium – Uomini che odiano le donne"

MIGLIOR COMBATTIMENTO
Channing Tatum & Jonah Hill vs. Kid Gang – "21 Jump Street"
Daniel Radcliffe vs. Ralph Fiennes – "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2"
Jennifer Lawrence & Josh Hutcherson vs. Alexander Ludwig – "Hunger Games"
Tom Cruise vs. Michael Nyqvist – "Mission Impossible: Protocollo fantasma"
Tom Hardy vs. Joel Edgerton – "Warrior"

MIGLIOR BACIO
Channing Tatum & Rachel McAdams – "La memoria del cuore"
Jennifer Lawrence & Josh Hutcherson – "Hunger Games"
Robert Pattinson & Kristen Stewart – "The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1"
Rupert Grint & Emma Watson – "Harry Potter e i doni della morte: Parte 2"
Ryan Gosling & Emma Stone – "Crazy, Stupid, Love"

MIGLIOR PERFORMANCE TORCI-BUDELLA
"21 Jump Street" – Jonah Hill & Rob Riggle
"Le amiche della sposa" – Kristen Wiig, Maya Rudolph, Rose Byrne, Melissa McCarthy, Wendi McLendon-Covey and Ellie Kemper
"Drive" – Ryan Gosling
"The Help" – Bryce Dallas Howard
"Mission Impossible: Protocollo fantasma" – Tom Cruise

MIGLIOR FARABUTTO
Bryce Dallas Howard – "The Help"
Collin Farrell – "Come ammazzare il capo… e vivere felici"
Jennifer Aniston – "Come ammazzare il capo… e vivere felici"
Jon Hamm – "Le amiche della sposa"
Oliver Cooper – "Project X"

MIGLIORI MUSICHE
The Devil is in the Details Chemical Brothers – "Hanna"
Impossible Figurine – "Like Crazy"
Party Rock Anthem LMFAO – "21 Jump Street"
Pursuit of Happiness Kid Cudi (Steve Aoki Remix) – "Project X"
A Real Hero College w/Electric Youth – "Drive"

Ric

venerdì 6 gennaio 2012

Film 353 - I Puffi

Ancora malato, ma con Licia a guardare un bel filmetto dopo cena.


Film 353: "I Puffi" (2011) di Raja Gosnell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Spenderci dei soldi proprio no, però vederlo a casa comodamente seduti sul divano, è accettabile. Un film easy, target bambini+genitori al seguito, eppure un colossale successo: costa $110 milioni e ne incassa $562.5, quasi battendo all'esordio sul mercato USA il favorito "Cowboys & Aliens". Non male per una pellicola per famiglie.
Di fatto la trama è molto semplice e gioca tutta sull'unicità dei suoi protagonisti, ognuno con una sua caratteristica rappresentativa. Nonostante una prima caotica conoscenza con i nuovi amici umani (la coppia Patrick/Neil Patrick Harris e Grace/Jayma Mays), tutto finirà per aggiustarsi per il meglio. Non manca, ovviamente, il cattivo Gargamella/Hank Azaria.
Niente da dire sull'effetto nostalgia - i Puffi sono legati all'infanzia di molti - anche se mixato con l'innovazione digitale e certe trovate per lo schermo che a volte profanano il ricordo, ma bisogna proprio dire che la trama potrebbe essere una qualunque storia da sequel di serie B che esce solo in videocassetta. Anzi, dvd.
Ha vinto senza dubbio l'effetto nostalgia.
Curiosità: la cantante statunitense Katy Perry doppia Puffetta nella versione originale della pellicola; i quattro protagonisti (umani) principali vengono tutti dal mondo della tv: Neil Patrick Harris ("E alla fine arriva mamma!"), Jayma Mays ("Glee"), Hank Azaria ("Huff" e doppiatore di numerosi personaggi ne "I Simpson" nella versione originale), Sofía Vergara ("Modern Family"). Sarà stato anche questo motivo del successo?
Consigli: Tranquillo passatempo, ottimo film per la famiglia, nostalgico ricordo dei tempi passati. Non credo ci siano molte altre chiavi di lettura di questo prodotto. Si vede piacevolmente, ma non aspettatevi nulla di che.
Parola chiave: Luna blu.

Trailer

Ric

martedì 28 giugno 2011

Film 271 - Hop

Film al Cinema Lumière (Cineteca di Bologna) all'interno dello spazio settimanale dedicato ai ragazzi. Io e Marco abbiamo destinato il nostro ingresso gratis mensile ad una commediola leggera leggera e scacciapensieri. Anche se, a dire il vero, leggermente fuori stagione...


Film 271: "Hop" (2011) di Tim Hill
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Bisogna dividere l’opinione su questo film in due parti. La prima sulla versione americana (che, non avendo visto, può contare solamente sulla mia impressione di immagini e trama, per non dire ‘idee’ generali) la seconda sulla versione italiana, che presenta una forte connotazione negativa, a mio avviso: il doppiaggio tête–à-tête di Dj Francesco (Facchinetti) e Luca Argentero.
Quindi direi che, dal punto di vista del film in sé, il prodotto mantiene ampiamente le aspettative (leggera commediola divertente e mooolto spensierata sulla Pasqua, adatta dai 3 anni in su), peccato sia totalmente guastato dal doppiaggio incompetente dei due italiani. Con un mondo di doppiatori professionisti, del resto, perché mai usufruirne?
Argentero, mi spiace dirlo, è osceno. Non è in grado neanche per sbaglio. Più grintoso Facchinetti, ma, vista la controparte, per fare bella figura ci voleva davvero poco.
Nient’altro da dichiarare se non che, nella versione originale, sono presenti numerosi attori piuttosto conosciuti. Dal marito di Katy Perry, Russell Brand (che doppia il coniglietto) a Hugh Laurie ("Dr. House - Medical Division"), James Marsden ("Come d'incanto", "The Box", "27 volte in bianco", "X-Men - Conflitto finale"), Kaley Cuoco ("The Big Bang Theory"), Hank Azaria (che vedremo a settembre ne "I Puffi", "Una notte al museo 2 - La Fuga"), Elizabeth Perkins ("Weeds", "The Flintstones") e David Hasselhoff ("Baywatch").
Ps. Benissimo l'incasso negli Stati Uniti ($107,802,810), negli altri paesi niente di rilevante.
Consigli: Da guardare sole se desiderosi di molto zucchero o se si hanno bambini da tenere buoni per un po’.
Parola chiave: Pasqua.

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