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martedì 31 luglio 2012

Film 432 - Il cavaliere oscuro

Ed è di nuovo Uomo Pipistrello...


Film 432: "Il cavaliere oscuro" (2008) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Squadra che vince non si cambia e Christopher Nolan lo sa bene. Aggiungendo ai collaudati Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman (più una veloce apparizione di Cillian Murphy) altri attori estremamente famosi come Heath Ledger, Aaron Eckhart e Maggie Gyllenhaal che prende la parte lasciata da Katie Holmes, il regista prosegue la sua personalissima messa a nuovo del famoso Batman che, al cinema, grazie a lui trova nuova gloria. Un incasso da capogiro ($1,001,921,825) totalizzato senza l'aiuto del 3D e una valanga di nomination all'Oscar (8) e 2 statuette vinte (la più importante a Heath Ledger come attore non protagonista) ne consacrano ufficialmente il successo.
In un crescendo di pathos, violenza, crudeltà e colpi di scena Bruce Wayne si dovrà confrontare con quello che, al momento, è certamente il suo nemico più imprevedibilmente svitato e sadico: Joker. Heath Ledger saprà dipingerne un ritratto malato e distorto tanto efficace quanto disturbante. Rivederlo in questa prova mi ha convinto che, effettivamente, l'Oscar sia stato più che mai meritato nonostante la sua tragica fine glielo avesse praticamente assicurato quasi quale ammenda hollywoodiana ed estremo saluto.
Ho molto rivalutato questa pellicola di cui avevo un'idea, appunto, influenzata dagli eventi del momento in cui era uscita. In effetti la morte dell'attore ha richiamato una tale eco da farmi perdere la 'concentrazione' necessaria a crearmi un'opinione personale su questo "The Dark Knight" che valutavo, addirittura, inferiore al precedente capitolo della saga. Ad essere sinceri, invece, la differenza è piuttosto evidente e, anzi, si nota una certa consapevolezza, per non dire maturità, rispetto a "Batman Begins".
Batman è sempre più antieroe moderno, forzato alla latitanza dalla società in cui vive che lo ritiene, addirittura, un criminale. Eppure non esiterà a sacrificarsi per essa fino a diventare capro espiatorio di una situazione che, teoricamente, dovrebbe risolversi nel prossimo "Il cavaliere oscuro - Il ritorno".
Tra uno squilibratissimo Jocker e un incazzatissimo Due Facce nuovo di pacca, l'Uomo Pipistrello ha certo il suo bel da fare per contrastare dei criminali sempre più accaniti ed efferati nel loro agire. E le implicazioni morali non tarderanno ad arrivare.
Ben fatto e, soprattutto, ben strutturato, "Il cavaliere oscuro" è certamente uno dei film tratti da fumetti più risciuto del cinema moderno. L'impronta di Nolan è talmente marcata da risultare ormai simbolo visibile e imprescindibile per ogni sua pellicola (guardare per credere "Insomnia", "The Prestige", "Inception") tanto da rendere riconoscibile e distinguibile ogni suo prodotto. Una mastrioska narrativa complessa, ma ben comprensibile che rende ogni visione piacevolmente intrigante. Come in questo caso.
Consigli: Meglio vedere questo film dopo aver visionato almeno una volta il primo. Troppi particolari e troppi personaggi renderebbero difficoltosa - per non dire noiosa - la visione di "The Dark Knight" senza una preventiva preparazione.
Parola chiave: Harvey Dent.

Trailer

Ric

mercoledì 20 ottobre 2010

Film 154 - I mercenari

Appuntamento col cinema disimpegnato insieme a papà. Così ci piace!


Film 154: "I mercenari" (2010) di Sylvester Stallone
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: papà
Pensieri: Questo film segna un micro record: è il primo film diretto da Stallone che io abbia mai visto.
Delle doti di Stallone quale attore siamo tutti d'accordo che non ci sia molto da aggiungere se non che, ormai, ha il viso talmente distrutto-e-ricostruito da non riuscire quasi più ad evidenziare un'espressione. Ma - furbetto - circondato da alcuni freak della Hollywood di oggi, Mickey Rourke in testa, non risulta nemmeno troppo malconcio. Sia chiaro, però, che la mia non è una critica.
Non amo il genere di film che 'Sly' si è cucito addosso durante la sua carriera, ma non posso certo rinfacciargli di non saper fare 'quello che deve'. Questa pellicola ha pienamente soddisfatto le mie violente aspettative, ricordandomi che, ogni tanto, anche un bel film 'spacca ossa' è salutare!
Mette di buon umore la rimpatriata, sotto l'ala protettrice del nostro attore/regista, di tutti quegli omaccioni minacciosi che non vedono l'ora di fare il culo al cattivo di turno (Eric Roberts, fratello di Julia, visto già in "Perfetti... ma non troppo"). E, nonostante di primo acchito possa sembrare un'operazione nostalgia, il risultato è più che convincente. Nella rosa dei film adrenalinici e violenti non sfigura e, anzi, supera certi pasticci che ci propinano ultimamente come classici del genere. Stallone sa bene quello che fa, dirige sicuro in un territorio senza ostacoli per lui, abituato com'è a fronteggiare pellicole del genere.
Ben riusciti anche i camei di Bruce Willis, che qui commissiona il lavoro e Arnold Schwarzenegger, dopo tanti anni di nuovo sul grande schermo in una particina che gli hanno cucito addosso.
Spassoso e chiassoso, violento, tosto. Ma c'è anche l'amore e le classiche belle di turno (la messicana Giselle Itié per Barney Ross/Sylvester Stallone e Charisma Carpenter - la Cordelia di "Buffy, l'ammazzavampiri" e "Angel" - per Jason Statham - per lui sempre meno capelli, sempre più ruoli da duro!).
Sly non fa rimpiangere i vecchi tempi! Divertente.
Ps. Grandissimo successo al botteghino: $223,981,571 di cui $102,981,571 solo in America!
Consigli: Munirsi di dolby surround e tanta adrenalina! Pronti, partenza... botte!
Parola chiave: Dittatore.




Ric