Visualizzazione post con etichetta fumetto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fumetto. Mostra tutti i post

martedì 1 ottobre 2024

Film 2308 - The Crow

Intro: Volevamo recuperare questo film perché dalla promozione che avevamo visto in giro sembrava potesse essere un prodotto interessante. Come ci sbagliavamo...

Film 2308: "The Crow" (2024) di Rupert Sanders
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: uno dei film più brutti che ho visto quest'anno, se non il peggiore in assoluto.
Un prodotto senza senso, senza ritmo, senza niente da dire, con una recitazione secondo me da fuori di testa da parte di FKA Twigs, il tutto per un risultato finale noioso e pretenzioso.
Innanzitutto la trama: vuota e sciocca, neanche l'avesse scritta un adolescente alla sua prima storia d'amore. i due protagonisti si conoscono e innamorano all'istante, scappano insieme, si dichiarano amore eterno letteralmente nel giro di due giorni. Abbiamo a malapena conosciuto i due personaggi principali che praticamente sono a un passo dal matrimonio. Non ha senso perché non abbiamo tempo sufficiente per conoscerli che siamo già alle dichiarazioni strappalacrime, senza contare che poi Shelly/FKA Twigs muore nel giro di 20 minuti, per cui poi di lei e del suo amore eterno ce ne facciamo proprio niente.
Sparita lei, "The Crow" se possibile si fa ancora più noioso. Tutto scorre lentissimo, i dialoghi sono dilettanteschi, raramente succede qualcosa che porti avanti la trama. Giuro che, forse per la prima volta nella mia vita, ho seriamente contemplato la possibilità di uscire dal cinema senza finire la visione.
Finire poi l'ho finito e, nonostante una scena finale all'opera anche piuttosto d'effetto, il momento copia-incolla alla "John Wick"/"Atomic Blonde" comincia davvero troppo tardi per salvare un film che, di fatto, è un disastro su tutta la linea (salvo solo Bill Skarsgård, ma giusto perché è un bel vedere).
Cast: Bill Skarsgård, FKA Twigs, Danny Huston, Josette Simon, Laura Birn, Sami Bouajila, Isabella Wei, Jordan Bolger.
Box Office: $23.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Pessimo, noioso, banale e senza niente da dire. Niente della trama viene spiegato, tutto accade perché è così e basta. Da evitare.
Premi: /
Parola chiave: Patto col diavolo.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 novembre 2022

Film 2146 - Black Adam

Intro: Il personaggio del fumetto non lo conoscevo, ma sicuramente non mi lascio sfuggire una pellicola sui supereroi!

Film 2146: "Black Adam" (2022) di Jaume Collet-Serra
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: questa pellicola me ne ha ricordate tante altre tutte mixate insieme, per un risultato finale che manca di originalità, anche se tutto sommato il film intrattiene. Niente di inedito, per carità, ma sicuramente abbiamo visto di peggio.
Per me, infatti, la mancanza di novità non è nemmeno troppo problematica (ormai ne siamo più che abituati). Qui la questione è che "Black Adam" richiama alla mente una miriade di altri film, senza mai riuscire a svincolarsi da questa sensazione di deja-vù e affermarsi in quanto prodotto autonomo e specifico.
Di seguito la mia personale lista di vari aspetti di questa pellicola che mi hanno ricordato altri titoli:
1. Hawkman è uguale a Falcon della Marvel;
2. Doctor Fate è uguale (ma che ve lo dico a fare?) a Doctor Strange;
3. Atom Smasher ricorda Ant Man;
4. Cyclone ricorda Storm degli X-Men;
5. la Justice Society ricorda inevitabilmente la Justice League;
6. l'ambientazione nella città fittizia e non occidentale di Kahndaq, sorta di universo chiuso in se stesso, ricorda Wakanda;
7. gli (orrendi) effetti speciali ricordano quelli del tremendo "Gods of Egypt".
Questi i riferimenti che mi balenavano costantemente in testa mentre guardavo il film, tanto da distrarmi dalla trama. Non ricordo che mi fosse mai capitato in maniera così lampante di trovare somiglianze con altri titoli visti in precedenza.
Ora, personalmente non ho gli strumenti per decretare chi o cosa sia stato creato prima, di fatto e basandomi sull'uscita in sala dei vari franchise che ho citato, "Black Adam" è quello arrivato tardi alla festa. Il che, associato alla generale mancanza di originalità di cui sopra, non fa che sminuire la qualità del prodotto finale.
Poi, per carità, Dwayne Johnson fa quello che può - o meglio, quello che sa fare - per salvare un personaggio la cui unica caratteristica parebbe quella di ribadire ad oltranza di non essere l'eroe che tutti attendono, non esattamente una base solida su cui lavorare. Se ci aggiungiamo che, nei panni dello spettatore medio (leggere non fan), ho faticato a capire la connessione tra questo personaggio e il suo invocare "Shazam", di fatto questa esperienza "Black Adam" è stata tante cose, ma non certo un primo capitolo introduttivo per questo personaggio ben spiegato e caratterizzato.
Se ci sarà un secondo episodio, speriamo che trovi una prospettiva più personale e una sceneggiatura più volenterosa.
Cast: Dwayne Johnson, Aldis Hodge, Noah Centineo, Sarah Shahi, Marwan Kenzari, Quintessa Swindell, Mo Amer, Bodhi Sabongui, Pierce Brosnan, Djimon Hounsou, Viola Davis, Henry Cavill.
Box Office: $351.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Bah, non certo un capolavoro, ma un primo capitolo introduttivo facile quanto basta a spegnere il cervello. Dwayne Johnson fa Dwayne Johnson che fa Dwayne Johnson in ogni film con Dwayne Johnson protagonista. Al singolo decidere se questa ennesima copia carbone valga una chance (e le 2 ore di tempo di visione).
Premi: /
Parola chiave: Crown of Sabbac.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 19 ottobre 2021

Film 2044 - The Mask

Intro: Ultima serata assime ai miei adorati coinquilini nella nostra accomodation nel campus della DCU. Il giorno dopo Oisin si sarebbe trasferito e, di lì a 5 giorni, sarebbe stato il mio turno di cambiare casa.
La fine di un'era.

Film 2044: "The Mask" (1994) di Chuck Russell
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Kate, Oisin
In sintesi: per la nostra ultima serata insieme abbiamo scelto un classico intramontabile, buon esempio di storia (sulla carta) estremamente stravagante che, di fatto, riesce nel suo intento di risultare sufficientemente assurda quanto credibile - tutto merito di Jim Carrey -, divertente e di intrattenimento anche a distanza di 27 anni dalla sua uscita nelle sale.
A rendere il tutto ancora più incredibilmente memorabile sono la presenza di una Cameron Diaz mozzafiato e una scena iconica - quella del ballo per strada con i poliziotti - rimasta inconica. Un classico.
Film 928 - The Mask - Da zero a mito
Film 2044 - The Mask
Cast: Jim Carrey, Peter Riegert, Peter Greene, Amy Yasbeck, Richard Jeni, Cameron Diaz, Reg E. Cathey, Tim Bagley.
Box Office: $351.6 milioni
Vale o non vale: Chi non conosce "The Mask" e chi, negli anni, non lo ha visto almeno una volta?!
Se fate parte di quel (ristretto) gruppo di persone che non abbia idea di cosa stia parlando... beh, correte a recuperare!
Premi: Candidato all'Oscar per i Migliori effetti speciali. Una nomination ai Golden Globe per il Miglior attore protagonista commedia o musical (Jim Carrey). 3 nomination ai BAFTA per gli effetti speciali, trucco e scenografia. 1 nomination ai Razzie per la Peggior nuova star per questo film e anche per "Ace Ventura: Pet Detective" e "Dumb and Dumber".
Parola chiave: Pigiama.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 aprile 2019

Film 1562 - Capitan Mutanda - Il film

Intro: Non so perché fossi interessato a vedere questo film, sta di fatto che avevo bisogno di un titolo facile facile e questo mi è sembrato il prodotto migliore.
Film 1562: "Capitan Mutanda - Il film" (2017) di David Soren
Visto: dal pc portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: simpatico e piacevole, ma assolutamente per bambini, "Capitan Mutanda - Il film" è un colorato esperimento riuscito che mixa divertimento leggero e fumetti per un risultato finale perfetto per un momento che coinvolga tutta la famiglia.
Cast: Kevin Hart, Ed Helms, Nick Kroll, Thomas Middleditch, Jordan Peele, Kristen Schaal.
Box Office: $125.5 milioni
Vale o non vale: Amicizia, divertimento, una buona dose di gag e stramberie, il tutto per un film da totale disimpegno e adatto a un pubblico di giovanissimi. Si può vedere, ma non aspettatevi più di questo.
Premi: /
Parola chiave: Risate.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 30 settembre 2016

Film 1218 - Suicide Squad

Ammetto che non smaniassi per vederlo, ma effettivamente bisognava farsi un'idea su quello che era uno dei titoli più attesi non solo di questa estate, ma di tutto il 2016.

Film 1218: "Suicide Squad" (2016) di David Ayer
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Due impressioni convivono nel mio giudizio relativamente a questa pellicola. La prima è che, visto tutto il marasma mediatico che si è venuto a creare, "Suicide Squad" non è poi così terribile come in molti hanno sentenziato; la seconda è che, per essere un film da 175 milioni di dollari, con un cast fantastico ed avendo un franchise avviato alle spalle, "Suicide Squad" è un film insufficiente e forse un po' inutile.
La DC Extended Universe è al suo terzo appuntamento cinematografico, dunque ci può stare che la rotta intrapresa necessiti di essere rivista di titolo in titolo e anche se sì, un miglioramento rispetto al precedente, pesantissimo Batman contro Superman c'è stato, non siamo comunque di fronte ad un titolo in grado di mantenere le enormi aspettative generate dall'incessante campagna promozionale.
Non basta promettere per l'ennesima volta l'appuntamento con i prossimi supereroi (di nuovo Batman, poi The Flash e Aquaman), come non basta affidare tutto l'aspetto comico a Harley Quinn (Margot Robbie) o calcare la mano sulla pericolosità di tutti gli individui chiamati in causa (quando poi nel finale si rinsalda la tradizione dei soliti cliché) o fare leva sulla loro irresistibile, violenta follia: la storia non riesce comunque a presentarsi come qualcosa di unitario e coeso, né ad allontanare un certo senso di incompletezza.
Già dalla presentazione dei vari, troppi personaggi ci si accorge che non c'è unità. Ognuno ha un suo universo, una sua storia e un suo racconto di cui, però, qui è presentato solo l'elemento funzionale alla vicenda; è come se ognuno restasse nella gabbia in cui era rinchiuso e anche se di fatto ne uscirà, la sensazione è che rimangano confinati in una propria dimensione non coesa alle altre. Questo aspetto si riflette inevitabilmente sulla storia che, dunque, non solo non amalgama, ma in aggiunta non approfondisce nulla. Rimaniamo sulla superficie e assistiamo più che altro ad uno sfoggio molto gratuito di una certa auto-conclamata violenza. Della serie: sì, ok, siete molto, molto cattivi. E quindi?
In aggiunta - e nel caso di un film così pop e alla ricerca di iconicità non è poco - la regia non riesce a consegnare un'esperienza indimenticabile. Ci sono gli effetti speciali e le prodezze dei personaggi per stupire chi guarda, ma non la visione di chi ha diretto. In questo senso credo si noti ampiamente la differenza tra l'ultimo prodotto di Zack Snyder (i titoli di testa di "Batman v Superman: Dawn of Justice" sono davvero belli) e quello qui proposto da Ayer. Ed è davvero un peccato perché in fin dei conti una visione e una rappresentazione più audaci avrebbero sicuramente aiutato a migliorare il risultato finale. A proposito di questo, tra l'altro, mi sento di dire senza timore di ripercussioni (ahah!) che "Suicide Squad", per tutta una serie di motivi di cui forse gli effetti speciali sono il più rappresentativo, mi ha ricordato l'ultimo "Ghostbusters". Il che non è necessariamente un bene: dove per le acchiappafantasmi non era richiesto un eccesso di realismo (giocando più che altro su comicità, effetto nostalgia e una rappresentazione dei vari mostri quasi da cartone animato), qui la legittimazione di un universo malavitoso, pericoloso e violento passava anche attraverso la scelta di stile che, a mio avviso, tradisce una certa incoerenza tra messaggio trasmesso e risultato finale presentato. Cara Delevingne sembra una bambolina vodoo indemoniata, ma a conti fatti non fatico ad immaginarmela fianco a fianco con Slimer.
Ciò detto, per quanto la delusione ci sia stata (ma me l'aspettavo, forse è questa la differenza), ho trovato comunque godibile l'esperienza. No, non mi ha esaltato come non sono rimasto particolarmente folgorato dall'interpretazione di Jared Leto - che ritengo un po' sopravvalutato -, ma in ogni caso è almeno una storia su qualcosa di buono. Gli antieroi che si aggiudicano un film tutto loro facendo i cattivi e sono perfino visti in chiave positiva sono pochi, per cui ogni tanto fa piacere cambiare punto di vista. Che poi si tradiscano a metà è un'altra cosa...
In definitiva, comunque, "Suicide Squad" è il classico così così: non ti ha soddisfatto, ma non puoi nemmeno dire che sia stato tutto tempo perso.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 2042 - The Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Ben Affleck, Ezra Miller, Karen Fukuhara, Adam Beach, Jim Parrack, Common, David Harbour.
Box Office: $731.3 milioni
Consigli: Si poteva certamente fare di più. In ogni caso è film che si lascia guardare, pur non adatto a tutti i palati. Scurrile, violento e certamente molto blockbuster (anche se forse è più il secondo tempo che si adatta ai canoni), "Suicide Squad" carica chi guarda di aspettative e proposte sovversive, per poi piegarsi ai classici dettami mainstream. Da questo punto di vista è certamente un'occasione persa. Poi capisco che per i fan della DC Comics sia grasso che cola...
Parola chiave: Sconto sulla condanna.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 6 maggio 2016

Film 1132 - Dick Tracy

Uno di quei titoli di cui hai sempre sentito parlare, eppure non hai mai visto. Così, alla prima occasione, ho rimediato.
Film 1132: "Dick Tracy" (1990) di Warren Beatty
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Lo dico già dall'inizio: questo film non mi è piaciuto.
Non so esattamente cosa mi aspettassi - anche perché non sapevo nemmeno che fosse tratto da un fumetto - e certamente lo avevo confuso con l'altro film di Beatty, "Reds", in ogni caso non ho apprezzato granché questa storia, né la sua realizzazione.
Una caratterizzazione dei personaggi che non va oltre la loro naturale bidimensionalità cartacea, un makeup forzatissimo che fronteggia una sfida per l'epoca titanica - e solo parzialmente vinta -, una miriade di personaggi-spalle-cameo che stordiscono lo spettatore insieme ad un ritmo rapido e frenetico che, sì, aiuta a non addormentarsi, ma aumenta la fatica di chi tenti di capirci qualcosa.
Ecco, io "Dick Tracy" l'ho vissuto così: con fatica e stordimento.
Mi aspettavo un classico del cinema, forse addirittura un cult del genere trasposto dai fumetti, invece non mi sono appassionato né alla vicenda né al suo protagonista.
Pur avendo apprezzato l'iconica presenza di Madonna (un po' Marilyn, un po' bomba sexy), una fotografia che riprende i colori del fumetto originale, Warren Beatty che sembra un po' Batman, insieme al fatto che "Dick Tracy" sia una sorta di predecessore di "Sin City", in ogni caso il risultato finale non mi ha soddisfatto e in tutta onestà non penso proprio che rivedrei questa pellicola.
Ps. Candidato a 7 premi Oscar, tra cui Miglior attore non protagonista (Al Pacino), il film ne ha vinti 3: Miglior scenografia, trucco e canzone originale ("Sooner or Later (I Always Get My Man)" cantata da Madonna).
Cast: Warren Beatty, Madonna, Al Pacino, Glenne Headly, Charlie Korsmo, Seymour Cassel, Michael J. Pollard, Charles Durning, Dick Van Dyke, Frank Campanella, Dustin Hoffman, William Forsythe, Ed O'Ross, Mandy Patinkin, Henry Silva, Paul Sorvino, James Caan, Catherine O'Hara.
Box Office: $162.7 milioni
Consigli: Basato sul fumetto di Chester Gould, il film racconta le avventure del detective Dick Tracy tra gangster, mafia, sparatorie, amori e un bambino che ha bisogno di protezione e di una figura paterna. Il mix colorato e ampiamente "truccato" di elementi sembra promettere bene all'inizio, ma nel complesso la storia gioco molto sulla parte visiva e meno su quella di costruzione dei personaggi. Si rimane un po' sulla superficie e il risultato finale ne risente. Meno efficace delle recenti trasposizioni dal mondo dei fumetti, questo titolo rimane certamente uno dei più rappresentativi della carriera di Beatty, pur non risultandone il migliore.
Parola chiave: Mozzafiato Mahoney.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 17 ottobre 2015

Film 1018 - Fantastic 4 - I fantastici quattro

Moltissima attesa, altissime aspettative, pessime critiche d'oltreoceano e incassi imbarazzanti. Era il caso di farmi al più presto un'opinione!

Film 1018: "Fantastic 4 - I fantastici quattro" (2015) di Josh Trank
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Quando ci piacciono sti reboot? La risposta ce la diamo tra un po'.
Dopo una serie di fenomenali successi al botteghino, dopo essere riusciti a riunire in un solo franchise tutti gli Avengers, dopo aver perfino utilizzato sapientemente la carta "Ant-Man"... ebbene sì, anche la Marvel pare aver fallito.
A 2015 più che inoltrato, abituati da anni a buoni blockbuster e, quest'anno in particolare, dopo una serie di titoli pro super eroi, la nuova scommessa della casa di produzione di Stan Lee riesuma dal cilindro nientemeno che i Fantastici 4, già portati due volte sul grande schermo negli ultimi 10 anni. Ce n'era bisogno? Sicuramente no, ma questo non vuol dire che non valesse la pena tentare di dare nuovo lustro ad una saga che certo non aveva trovato giustizia nei precedenti lavori.
Sulla carta tutto sembrava perfetto: un gigantesco budget, un cast completamente rinnovato e svecchiato che punta su nuovi talenti emergenti di Hollywood (Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell), la Torcia Umana che diventa di colore, un tam tam mediatico di prim'ordine (tanto che si dice siano stati spesi 100 milioni di dollari solo di pubblicità). Insomma, blockbuster era e doveva essere e, neanche a dirlo, lo stesso doveva dirsi in termini di successo commerciale. Così, lo sappiamo, non è stato. E ora la domanda iniziale: ci piace, questo reboot? Francamente no, ma non è nemmeno così terribile come lo hanno dipinto. E' vero, manca totalmente di dinamismo e azione, oltre che di un certo ritmo interno. E' tutto molto statico, molto serio, il che alla lunga tedia. Non è colpa dei quattro giovani attori, la loro scelta mi pare sufficientemente adeguata - pure trovo uno spreco avere Bell nel cast e trasformarlo nella Cosa, ma tant'è -, il fatto è che la storia forse si prende troppo sul serio. Senza stare ad analizzare ogni eroe marvel passato al cinema, credo sia indubbio affermare che ironia e divertimento siano sempre stati alla base dei protagonisti dei fumetti/film della casa. Qui questa caratteristica manca totalmente e viene rimpiazzata da sottesa tensione mai espressa, mai lasciata scatenare davvero. Anche le scena d'azione - che pure sono pochissime - non soddisfano in pieno e lasciano lo spettatore leggermente frustrato: se nemmeno i blockbuster tutti supereroi e missioni da portare a termine hanno scene d'azione... di cosa si sta parlando? Bella domanda.
Nell'insieme "Fantastic Four" è davvero meno pessimo di come l'abbiano dipinto, eppure non basta. Gli effetti speciali relativi al personaggio del Dr. Doom sono bruttini, la storia fatica ad ingranare e, alla fine, non si esce soddisfatti da questa nuova avventura che manca sia di personalità che di un progetto sensato. Mi spiego meglio: il primo capitolo della precedente saga con Jessica Alba & co. era essenzialmente identico, cambiando solo per realismo degli effetti speciali e flashback del passato. Era dunque necessario fotocopiare il precedente e leggermente fallimentare tentativo, riproponendolo a 10 anni di distanza o si poteva tentare qualcosa di nuovo? Seppure poteva servire una contestualizzazione per creare le basi del franchise, non era meglio limitarsi a un prologo e proseguire verso nuove avventure già da questo titolo?
Davvero molte domande per un unico e certamente dimenticabile film. "Fantastic 4 - I fantastici quattro" poteva essere un nuovo fiore all'occhiello della casa cinematografica, ma la direzione finale di questa pellicola ha convinto pochi. Il sequel già annunciato è in forse e a meno che non decidano di ricostruire daccapo questa nuova visione dei quattro supereroi, dubito l'operazione potrebbe in ogni caso funzionare. Fino ad allora, Jessica Alba & co. possono stare tranquilli: contro ogni pronostico i loro 4 sono ancora i più fantastici.
Ps. Mi ha fatto sorridere e rincuorato leggere che anche nelle recensioni ufficiali al film, non sono stato il solo a notare una certa mancanza di cura dei dettagli, necessariamente sfociata in errori. Da Wikipedia: «[...] also criticized the blatant continuity errors, such as Mara's changing hair style and color and Teller's disappearing facial hair, brought on by the film's reshoots.»
Film 757 - I Fantastici 4
Film 760 - I Fantastici 4 e Silver Surfer
Cast: Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell, Toby Kebbell, Reg E. Cathey, Tim Blake Nelson, Dan Castellaneta.
Box Office: $166.6 milioni
Consigli: Può valere una visione se si è fan dei 4, dei fumetti marvel o delle pellicole sui supereroi. E' un peccato perché il risultato finale è meno entusiasmante del previsto e di certo questo reboot non fa rimpiangere il precedente franchise. Ognuno è libero di farsi un'opinione visionando questo titolo: a mio avviso non assolutamente pessimo, eppure certamente mi aspettavo molto di più. La sufficienza non c'è, ma i quattro attori protagonisti sono una bella squadra glamour e giovane e può valere la pena anche solo per loro dare una chance al film.
Parola chiave: Pianeta Zero.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 13 agosto 2015

Film 974 - Guardiani della Galassia

Avevo un sacco voglia di rivedere questo film e ne ho approfittato appena Skygo lo ha messo in programmazione!

Film 974: "Guardiani della Galassia" (2014) di James Gunn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: C'è qualcosa in "Guardians of the Galaxy", una sorta di animo scherzoso e un po' farabutto che lo rende irresistibile, proprio come la faccia da schiaffi del protagonista Star-Lord/Chris Pratt. La conferma di quanto in effetti mi sia piaciuto il film l'ho avuta con questa seconda visione, oltre che molto attesa anche molto apprezzata: grandi scene d'azione, un gruppo di protagonisti svitati, un'avventura emozionante ed effetti speciali fantastici! E un appeal retrò garantito dalla magnifica colonna sonora, il cui volume due (in arrivo con la seconda parte della saga nel 2017) sono sicuro sarà altrettanto magnetico.
Un ottimo esempio di blockbuster, riuscito a conquistare pubblico e critica (incasso stratosferico e 2 candidature all'Oscar per trucco ed effetti speciali) e capace di intrattenere e divertire in maniera davvero efficace.
Ora la smetto con tutti questi elogi e finisco qui: "Guardiani della Galassia" bello.
Ps. Super cast assolutamente da elencare: Chris Pratt, Vin Diesel, Bradley Cooper, Zoe Saldana, Dave Bautista, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close, Benicio del Toro, Laura Haddock, Sean Gunn, Nathan Fillion, Ophelia Lovibond e Josh Brolin.
- The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Film 2193 - Guardians of the Galaxy Vol. 3
Box Office: $774.2 milioni
Consigli: Il cinema commerciale al suo meglio, una delle pellicole dell'anno scorso più riuscite, divertente e spassosa, con una miriade di personaggi assurdi e godibili, per un risultato finale d'impatto (anche un po' perché ne esplode di roba!). Consigliato per chi ama titoli leggeri, a cui piacciono le avventure intergalattiche e le compagnie strane oltre che la bella musica. Ma poi, diciamocelo, può piacere un po' a tutti.
Parola chiave: Il Collezionista.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 11 agosto 2015

Film 971 - Watchmen

Tornato dal primo weekend riminese sono rincasato con la voglia di vedere questo film. Senza troppo sapere perché, avevo il titolo che mi ronzava in testa...

Film 971: "Watchmen" (2009) di Zack Snyder
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Siccome me l'ero perso quando uscì al cinema e non lo avevo mai recuperato, ero rimasto con la curiosità di capire come potesse essere questo "Watchmen" di Snyder. Quest'ultimo è un regista discontinuo per quanto riguarda prodotti e incassi al botteghino, ma considerando che ha per le mani la pellicola più attesa del 2016 ("Batman v Superman: Dawn of Justice") e molti probabili successi degli anni a venire ("The Justice League Part One" e seguito), volevo un attimo prendermi il tempo per vedere la sua trasposizione dei supereroi del fumetto di Alan Moore.
Due considerazioni preliminari (anzi, tre): atmosfera cupissima e angosciante; 162 minuti di durata sono veramente troppi; la maggior parte degli attori qui ha lavorato in tv: Jeffrey Dean Morgan ("Grey's Anatomy", "Supernatural", "Extant"), Malin Åkerman ("The Comeback", "Childrens Hospital"), Matthew Goode ("The Good Wife"), Patrick Wilson ("Angels in America" e a breve in "Fargo"), Carla Gugino ("Californication", "Political Animals", "Entourage", "Spin City").
Le due (tre) considerazioni preliminari mi portano a dire un po' di cose. Innanzitutto la combinazione di cupo e lunghezza interminabile non aiuta lo spettatore non motivato: se devo pensare di subirmi quasi tre ore di film senza che nemmeno mi attragga o interessi, la scelta più ovvia è lasciar perdere. Di fatto "Watchmen" non è una pellicola di svago o puro intrattenimento. Inoltre la trama non esattamente intuitiva, la tendenza allo sproloquio e il fatto che spesso ci si chieda dove cavolo si voglia arrivare non aiuta. Senza contare il fatto che per una buona parte del film l'alieno blu (Billy Crudup) è tutto nudo, blu, ma nudo. A me non turba particolarmente, ma sono sicuro che la cosa all'epoca destò un certo scalpore.
In generale, comunque, una volta che si è entrati nella logica di questa storia non si rimane insoddisfatti. Pare che qualcuno voglia far fuori tutta la vecchia squadra dei Watchmen per non si sa quale losco piano, il che porterà il paranoico Rorschach (Jackie Earle Haley) a indagare e mettere in guardia gli altri. La sceneggiatura la prenderà molto alla lontana, ma prima o poi si arriverà a capire chi e perché lo sta facendo. Si tratta sempre di potere e soldi, anche nel mondo dei supereroi...
In definitiva la pellicola non mi è dispiaciuta, ma è un viaggio che non intraprenderei mai di nuovo. Troppo lungo, troppo intricato, troppo immotivatamente violento (soprattutto nel linguaggio, il che alla lunga stanca), troppo tutto. Nell'ottica del farsi un'opinione vederlo ha un senso, a maggior ragione se si gradiscono fumetti e affini, ma in generale non posso dire che sia una pellicola tanto ben riuscita da avermi colpito per qualcosa di specifico che non siano, e lì torniamo, le due (tre) considerazioni preliminari.
Box Office: $185.3 milioni
Consigli: Francamente bisogna essere preparati: lungo, intricato, un po' triste e violento. Tutto sommato non male e da quello che ho letto conforme all'originale fumetto, però è innegabile che sia un titolo non per tutti, alla faccia dei 130 milioni di budget e dell'etichetta blockbuster che sembrerebbe facile cucirgli addosso. In realtà si tratta di una storia meno commerciale del solito, più interessata all'approfondimento di personaggi e dinamiche anche se bisognerebbe ricordarsi che pure esagerare non aiuta. Un minimo di sforbiciata avrebbe alleggerito il carico, ma tutto sommato è un film che si può vedere, basta essere pronti. Effetti speciali buoni, ma quella specie di costruzione nell'altra galassia fa un po' ridere.
Parola chiave: Ozymandias.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 3 giugno 2015

Film 928 - The Mask - Da zero a mito

La mia amica Jessica mi ha prestato il dvd di questo film da tipo 3 anni, forse di più, e fino a qualche settimana fa non lo avevo ancora visto. Nonostante desiderassi farlo, non c'era mai l'occasione giusta o la compagnia adatta. Poi - ormai avrò rotto con sto tapis roulant - durante un paio di allentamenti, sono riuscito a recuperare la visione. E a restituire il dvd che avevo praticamente rubato.

Film 928: "The Mask - Da zero a mito" (1994) di Chuck Russell
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Film cult della mia infanzia, di "The Mask" non ricordavo nulla a parte la stupenda scena di ballo tra la Maschera e i polizziotti, sequenza che a mio avviso da sola vale la visione. Balli a parte, è stato piacevole riscoprire questo film, trampolino di lancio sia per Jim Carrey, catapultato così nella dimensione delle grandi star, che per Cameron Diaz, bomba sexy capace di catalizzare tutti gli sguardi su di lei: insieme sono una coppia bizzarra, bisogna dirlo, però il duo (trio con la Maschera) funziona stranamente bene sullo schermo.
La trama è semplice: lui timidone finisce preda di lei, pupa di un boss che vorrebbe svoltare e crearsi un proprio giro indipendente. Questi tre soggetti finiranno tutti vittima dello scompiglio creato della maschera che l'impacciato Stanley Ipkiss troverà per caso, un oggetto magico che contiene l'anima del dio norreno Loki e permette a chi la indossa di diventare ciò che vuole (nel suo caso un supereroe deformabile dotato di poteri da cartone animato e di incredibile ironia). Stanley + la maschera sono il binomio protagonista di questa storia, una combinazione esplosiva che, all'epoca, fu un vero e proprio fenomeno mondiale in grado di trasformare questo titolo (il costo per produrlo è stato di 23 milioni di dollari) in un vero e proprio successo commerciale.
Personalmente "The Mask" rimane un cult della mia filmografia, un titolo indimenticabile al quale sarà per sempre affezionato. Lo trovo divertente, simpaticissimo e assolutamente innovativo se consideriamo che parliamo di una pellicola uscita 21 anni fa. Gli effetti speciali sono ancora sorprendenti e Carrey non solo è perfetto per il ruolo (The Mask è un personaggio dei fumetti della Dark Horse creato da John Arcudi e Doug Mahnke ), ma è anche in una forma smagliante, come non lo vediamo da anni - direi da "Una settimana da Dio" -. Rivederlo in questo ruolo, quindi, è stato un piacere e al di là della trama certamente molto semplice e adatta ad una fruizione totalmente spensierata, mi sono davvero goduto la follia caotica di "The Mask - Da zero a mito" come non mi sarei aspettato.
Ps. Candidato all'Oscar per i Migliori effetti speciali, questo film ha perso contro "Forrest Gump". Uhm.
Pps. Scopro con sorpresa che il regista Chuck Russell è lo stesso de "Il re scorpione", titolo che ho visto precedentemente a questo per puro caso!
Film 928 - The Mask - Da zero a mito
Film 2044 - The Mask
Box Office: $351.6 milioni
Consigli: Semplicemente un cult. Forse il titolo più iconico della filmografia di Carrey, "The Mask" è uno di quei film che vedi e difficilmente riesci a toglierti dalla testa. Un turbinio di avventure, colori, effetti speciali, sparatorie, balli sfrenati e gag che, tutto assieme, rende questa pellicola un'esperienza piacevolissima oltre che un titolo certamente unico. Piacevole da riscoprire e perfetto per una serata (un po' nostalgica per alcuni) di puro, divertente, intrattenimento.
Parola chiave: Maschera.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 26 gennaio 2015

Film 866 - Big Hero 6

Un film d'animazione ci sta sempre bene!

Film 866: "Big Hero 6" (2014) di Don Hall, Chris Williams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: 54esimo film della collezione dei Classici Disney, "Big Hero 6" è stato titolo di punta tra le pellicole natalize per famiglie, tanto che gli incassi hanno certamente dato ragione ai Walt Disney Animation Studios che lo hanno prodotto. Io ho recuperato in ritardo e anche se ero curioso di vederlo, devo dire che lo ero meno del solito rispetto ad un titolo d'animazione.
Questa nuova creazione Disney, che dopo "Frozen" e il clamoroso successo dell'anno scorso doveva cercare di fare centro con un nuovo prodotto nonostante l'impossibilità materiale di fare bis, si discosta molto dai soliti prodotti cui ci hanno abituato, mancando principesse, storie d'amore o carinerie confettose generali, tutto in favore di uno spostamento in un territorio totalmente differente e nuovo: siamo in Giappone, il protagonista è un ragazzino genialoide e il tutto è tratto da un fumetto della Marvel Comics (prima volta che Disney e Marvel si incontrano).
Per quanto l'esperimento sia godibile, divertente, dinamico e coinvolgente - grazie soprattutto al rotondo personaggio di Baymax -, mi è sembrato però che il tutto fosse molto simile alla tipologia di pellicole d'animazione made in Pixar, certamente meno avvezze a romantiche fiabe e spalle animali canterine. Il nuovo approccio drammtico delle pellicole d'animazione sembra ormai una tappa obbligata per ogni casa di produzione, tanto che una sua mancanza parrebbe suggerire un impensabile danno alla sensibilità dello spettatore. Nessuno dice che debba essere tutto amore eterno e colore rosa, per carità, però mi pare di intravvedere una tendenza all'elaborazione forzata del lutto (anche in "Dragon Trainer 2", per esempio, film che comunque ho preferito a questo).
In generale, comunque, la storia di Hiro e Baymax è certamente carina e, anche se all'inizio si fatica a capire dove la trama voglia andare a parare, una volta completata la visione la sensazione di compattezza narrativa è più forte che alla fine del primo tempo, in cui ancora troppi snodi della trama sembrano suggerire mille percorsi diversi plausibilmente perseguibili. Tutto sommato, quindi, si può dire che "Big Hero 6" è un buon prodotto commerciale, ben confezionato e meno omologato rispetto a ciò che era stato prodotto fino ad ora dalla Disney, il che è una piacevole sorpresa. Ciò detto, però, non ho sentito quella scintilla che mi aveva fatto innamorare di altri film - sia d'animazioen che non - come, per esempio, non la avevo sentita per "Frozen" un anno fa. Chiaramente non si possono definire brutti film, ci mancherebbe, però non sono nemmeno esempi di quella lista di opere indimenticabili che, per un motivo o per un altro, fanno parte dei film che preferisco. Dovendo annualmente decretare un migliore in ogni categoria possibile e immaginabile era ovvio che "Big Hero 6" sarebbe stato tra gli onnipresenti, ma, ribadisco, non mi sento di poter dire che questo sia tra i migliori film dell'anno.
Ps. Nominato ai Golden Globe di quest'anno nella categoria animazione, ha perso contro "How to Train Your Dragon 2" della DreamWorks. Avversari anche ai prossimi Oscar di febbraio, dubito che il seguito "Dragon Trainer" riuscirà però a trionfare anche lì. "Big Hero 6" mi sembra più il candidato conforme alle precedenti scelte dell'Academy. Vedremo.
Box Office: $456 milioni
Consigli: Carina l'idea di far incontrare due realtà cittadine così distanti come San Francisco e Tokyo (la storia è ambientata, infatti, nella futuristica San Fransokyo), questa pellicola ha il pregio di regalare avventura e azione, oltre che un nuovo gruppo di simpatici e creativi supereroi-nerd-scienziati e un personaggio protagonista che è maledettamente adorabile. Hiro e Baymax diventeranno i beniamini di questa nuova fatica Disney che baratta le principesse per i robot e si diverte ad affrontare un terriotorio futurisco che non è avvezzo alla casa di produzione. Lo sforzo è evidente e regala un risultato cinematografico buono, godibile e capace di intrattenere per 102 minuti senza mai stancare. Va bene, quindi, praticamente per ogni occasione.
Parola chiave: Microbot.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 17 novembre 2014

Film 818 - Tartarughe Ninja

Curiosi di vederlo, io è da quando mi sono imbattuto nei numerosi character posters in giro per New York che attendevo di vedere come sarebbe stata questa pellicola!

Film 818: "Tartarughe Ninja" (2014) di Jonathan Liebesman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Questo film poteva essere o una filata o una super boiata e, mi spiace dirlo, il risultato finale punta solo alla gigantesca boiata.
Innanzitutto gli effetti speciali non sono particolarmente belli e la messa in scena finale ne risente, evidenziando un gap non indifferente tra realtà e immagini rimaneggiate con il computer. Questa differenza abbassa non poco la qualità di questa pellicola che, già solo per questo, parte male. Inoltre - e non è poco - la storia non è particolarmente interessante e, peggio, le 4 tartarughe che dovrebbero farla da padrone sembrano solamente 4 sciocchi bambocci incapaci di risultare credibili anche nell'assurdo contesto che la storia dipinge. Insomma, non ci siamo.
E' naturale che un'operazione commerciale come questa non puntasse tutto su verosimiglianza e caratterizzazione peculiare e puntuale dei suoi protagonisti, ma qui siamo veramente a livelli di piattume che francamente non si vedevano da un po' sullo schermo. Ed è un peccato perché la storia delle "Teenage Mutant Ninja Turtles" è sempre carina, nonché un'avventurosa favola per tutte le età. Invece il risultato finale qui è un'insipida versione né solo per bambini né solo per gli adulti, un ibrido che non ha senso in nessuna delle due ottiche e che finisce, quindi, per essere un nulla di fatto che è una gigantesca occasione sprecata.
Ps. Mini ruolo per la mitica Whoopi Goldberg che, anche se si affianca a pellicole di dubbia qualità, è sempre un piacere rivedere.
Box Office: $474.4 milioni
Consigli: Puro intrattenimento - e nemmeno troppo elaborato... - che questa volta rispolvera le care vecchie tartarughe mutanti (e topolone ninja annesso) per un esperimento cinematografico che si avvale del computer per riportare sul grande schermo Michelangelo, Donatello, Leonardo e Raffaello. I nostri 4 eroi con il guscio sono adolescenti stupidini figli della generazione in corso, tra video su Youtube, atteggiamenti da ghetto e tentativi di rimorchio selvaggio. Generano discreta simpatia all'inizio che, però, fatica a consolidarsi man mano che evolve la storia, mancando di caratterizzarsi durante l'evoluzione della storia. April O'Neil/Megan Fox è figlia del botulismo e fa quel che può per sembrare una giornalista d'assalto intelligente, perspicace e impegnata, ma davvero quella difficoltà facciale ad esprimersi stride con gli intenti della trama. Il tutto è poi condito con un supercattivone mezzo ninja mezzo pazzo-coi-coltelli-e-una-superarmatura e certe mirabolanti avventure tanto caotiche e chiassose quanto di fatto prive di appeal. Si guarda, per carità, ma se si confrontano i 125 milioni di dollari di budget e il risultato finale viene un po' di amarezza. Perché "Tartarughe Ninja" va bene per qualsiasi serata relax, sì, ma lo vedi e te lo dimentichi in un secondo.
Parola chiave: Clan del piede.

Trailer

Bengi

lunedì 10 novembre 2014

Film 814 - Captain America: The Winter Soldier

Eravamo rimasti indietro, ma dopo aver rivisto "The Avengers" abbiamo recuperato subito questo titolo...

Film 814: "Captain America: The Winter Soldier" (2014) di Anthony Russo, Joe Russo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Accidenti, questo secondo Capitan America è proprio un bel blockbuster!
Molto più commercialmente appetibile del primo, con minori richieste allo spettatore relativamente a fatti storici, questa nuova avventura con protagonista Chris Evans centra l'obiettivo in pieno: migliora il franchise, aumenta la qualità del prodotto cinematografico, riporta al Capitano il ruolo di protagonista che si merita.
Con il precedente primo capitolo - in cui era necessaria una contestualizzazione storica che, però, lo ha penalizzato - la sensazione era che, tra i vari Avengers, Captain America non fosse di fatto tra i più interessanti. Con un carismatico Iron Man e un intergalattico Thor, la precedente avventura nazista del supersoldato geneticamente modificato aveva sinceramente difficoltà a competere. Con questo "Captain America: The Winter Soldier", invece, il nostro eroe riprende a pieno titolo lo spazio e il ruolo di spicco che si merita tra quelli dello S.H.I.E.L.D., oltre che riuscire ad allinearsi con successo agli altri titoli dei supereroi Marvel. Se si considera, poi, la tabella di marcia che i Marvel Studios si sono imposti - e la pioggia di pellicole previste - è più che logico immaginare nuovi intrecci e nuovi crossover di personaggi tra un film e l'altro, motivi per i quali ha senso pensare ad una più o meno necessaria standardizzazione del prodotto. Viste le dimensioni del progetto, ogni nuova puntata dovrà essere riconducibile a stile e meccanismi narrativi di quelle precedenti, così da rendere questa sfida su Vendicatori & Co. una gigantesca operazione commerciale quanto più uniforme e compatta possibile.
A questo proposito, quindi, anche "Captain America 2" ha subito non poche modifiche: rimangono le trame politiche e i giochi di potere, ma si è davvero svecchiato il franchise, che anche se ritorna all'HYDRA e quindi a un rimando storico, punta tutto sulle novità tecnologiche, la simpatia magnetica del suo protagonista (molto in stile Tony Stark) e sulla necessità di lasciarsi il passato alle spalle.
Con questi presupposti, il nuovo progetto per il Capitano funziona bene, intrattiene alla grande e visivamente riesce a conquistare l'attenzione dello spettatore. La presenza di Natasha Romanoff/Black Widow (Scarlett Johansson) è molto azzeccata e la coppia di protagonisti, insieme a Nick Fury (Samuel L. Jackson) funziona alla grande. Insomma, se la Marvel continuerà di questo passo a sfornare prodotti commerciali di buona qualità, il successo dei loro titoli non dovrebbe essere in discussione. Il prossimo test per la casa di produzione sarà il secondo film sugli Avengers in uscita in Italia il 22 aprile 2015: "Avengers: Age of Ultron". Supererà, anche questo, il miliardo di dollari di incasso?
- The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Box Office: $714.1 milioni
Consigli: Chiaramente sarebbe più sensato vedere i film su Capitan America in ordine di uscita, anche per avere più chiarezza nel caso si scegliesse di seguire anche gli Avengers; in ogni caso questa pellicola funziona bene anche presa da sola e considerata come un buon blockbuster scacciapensieri. Gli effetti speciali sono ottimi, Chris Evans ormai è perfettamente in parte come lo sono, del resto, anche Scarlett Johansson e Samuel L. Jackson (i quali non hanno una pellicola tutta loro sui rispettivi personaggi, ma sono facilmente riciclabili nei progetti sugli altri supereroi). Il risultato finale è ben riuscito e anche se si capisce praticamente subito per chi tifa il personaggio di Robert Redford, rimane comunque una storia piacevole da seguire e con ottimi momenti action. Il prossimo film "Captain America: Civil War" uscirà in Italia il 5 maggio 2016: presenti Iron Man e Black Panther (Chadwick Boseman), il nuovo supereroe che Marvel intende portare al cinema nel 2017!
Parola chiave: Helicarrier.

Trailer

Bengi

martedì 8 aprile 2014

Film 692 - 300 - L'alba di un impero

Sempre con la 3. Questa pellicola non potevo non vederla!

Film 692: "300 - L'alba di un impero" (2014) di Noam Murro
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Anche se il primo, violentissimo "300" mi era piaciuto, non posso dire di essere mai stato un fan sfegatato; la voglia di vedere questo sequel però c'era. Forse 7 anni di distanza tra le due pellicole è molta, considerando il tipo di prodotto, comunque il risultato finale è stato in grado di non deludere le aspettative.
Di base, le più evidenti somiglianze con il suo predecessore sono lo stile delle immagini, la violenza, le tematiche generali di onore e vendetta. Alcuni personaggi ritornano (Serse, la regina Gorgo, Delios), molti altri sono nuovi a partire dal protagonista Temistocle/Sullivan Stapleton e dalla sua nemesi Artemisia/Eva Green.
Il fulcro di tutta la vicenda sarà, di fatto, incentrato su questi ultimi e sulla loro questione in sospeso, a causa della quale non pochi troveranno la morte. Morte che ha moltissimo spazio all'interno della trama, tanto da domandarsi se non ci sia stata una tendenza ad esagerare. Va bene che il prodotto promette sangue, azione e numerosi effetti speciali, ma - seppure l'integrità del franchise è garantita - alla lunga stanca. Così come gli interminabili soliloqui di alcuni personaggi, dei quali a farne più uso è Artemisia, signora della guerra e, a quanto pare, anche del monologo interminabile. Niente di male se esternasse pensieri irraggiungibili per lo spettatore, ma dato che si limita a commentare, passo passo, ogni azione che decide di mettere in pratica è palese che sia uno sforzo narrativo superfluo.
In generale, comunque, va detto che "300: Rise of an Empire" fa il suo dovere, mantenendo abbastanza fedelmente non solo le promesse legate a questo film nello specifico, ma anche relativamente al primo capitolo di questa saga che, si intuisce, potrebbe vedere un ulteriore episodio generato ai fini della storia (sperando in una gestazione un po' più breve). Il continuum temporale tiene e, anche se Stapleton non ha il magnetismo di Gerard Butler né un personaggio interessante quanto Leonida, il girotondo di personaggi-spalla che si susseguono durante i 102 minuti di pellicola tiene abbastanza alto l'interesse dello spettatore per tutta la visione. Chiaro, non è come "300", ma anche questo seguel ha un suo perché.
Box Office: $324,703,000 (ad oggi)
Consigli: Per i fan del primo episodio questo film è certo imperdibile, come lo è per chi ama lo splatter in salsa fumetto. Tanta violenza gratuita e tanti scenari ricreati al pc, oltre che battaglie in slow-motion ed epici discorsi d'incoraggiamento pre battaglia. Se è ciò che si cerca questo "300 - L'alba di un impero" è perfetto.
Parola chiave: Vendetta.

Trailer

Bengi

venerdì 14 marzo 2014

Film 681 - Snowpiercer

Una pellicola che ero curiosissimo di vedere sia per la storia, tratta dal fumetto "Le Transperceneige", che per il nutrito cast di star alle prese con una produzione sudcoreana.

Film 681: "Snowpiercer" (2013) di Joon-ho Bong
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika, Riccardo
Pensieri: Un treno come arca della salvezza, metafora sociale e spietato mietitore. Ecco che cos'è in soldoni lo "Snowpiercer" del titolo.
Neanche a dirlo, in coda i poveri e, man mano che si risale verso testa, i passeggeri diventano sempre più facoltosi, puliti, ben vestiti e ricchi. I poveri, al solito, alla base della piramide sociale che, su questo treno, è in realtà in linea prettamente verticale e teoricamente impossibile da risalire: tutte le rivolte condotte dal popolo nei confronti dei ricchi abitanti della prima classe sono state sedate con violentissima fermezza, tanto da averli indotti ad una muta schiavitù.
Per controvertire quest'ordine considerato naturale da chi sta più vicino alla locomotiva, ci vorrà un eroe tutto d'un pezzo (Chris Evans, già Torcia Umana e Capitan America) che, per la missione, sarà capace di sacrificare tutto ciò che ha, tranne quello in cui crede: tostissimo.
Protagonista a parte, trovo che questa sia una pellicola vincente per altri motivi, più legati ad un'analisi sociologica ben svolta rispetto al contesto che ritrae. L'angusto treno, che viaggia all'infinito su una rotaia della salvezza che percorre ininterrottamente il giro del ghiacciatissimo globo, è un ottimo spazio di confronto, dove le variabili del racconto si combinano a formare una trama mai scontata per quasi tutti i 126 minuti di pellicola. Certo, il finale è come spesso accade il punto più debole di tutto l'insieme, anche qui un po' troppo votato alla consacrazione aulica, piuttosto che all'approccio pratico o, come sarebbe stato preferibile (per rimanere fedeli allo stile fino a quel momento intrapreso e seguito) violento-spietato. Ciononostante trovo che il risultato finale sia apprezzabile, anche perché riprende spunti narrativi vicini ad Hollywood, ma li stravolge lasciando spesso spiazzati e questo mi ha veramente soddisfatto. Inoltre, da non sottovalutare assolutamente, il secondo tempo prende una piega adrenalinica che incolla letteralmente allo schermo.
Insomma, ho trovato "Snowpiercer" un interessante esperimento riuscito: tetro, violento, rivoluzionario, a tratti splatter e dall'idea di base molto intrigante. Ci fosse un seguito lo vedrei subito.
Ps. Moltissimi volti noti del cinema USA e non: i due premi Oscar Tilda Swinton e Octavia Spencer, Jamie Bell, Ed Harris, John Hurt e Alison Pill.
Film 1199 - Snowpiercer
Box Office: $67,400,000 (ad oggi)
Consigli: Un esperimento cinematografico interessante e dall'incipit certamente interessante. Parte lento, ma poi la storia ingrana e sarà in grado di sorprendere che non pochi colpi di scena. Vale la pena dargli una chance!
Parola chiave: Wilford.

Trailer

Bengi

sabato 9 novembre 2013

Film 611 - R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà

Criticato e affossato un po' da tutti, mi incuriosiva anche solo per intrattenermi in una serata priva di alcuna fatica mentale. E poi gli outsiders sono sempre un po' magnetici...

Film 611: "R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà" (2013) di Robert Schwentkek
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Rubo un pensiero trovato per caso su IMDb che, a mio avviso, liquida benissimo questo film in un'unica frase:
The "M.I.B." we never asked for. Niente di più vero.
Nonostante io non sia per nulla fan della saga di "Men in Black", condivido comunque il pensiero (che forse applico anche per "M.I.B.", ma questo è un mio problema) e mi domando: a che pro raccontare questa storia? O, da un altro punto di vista: cos'ha questa storia da raccontarmi?
I cliché legati al mondo della polizia ci sono tutti, tra corruzione e mariti devoti; la facciotta tutta mascella di Ryan Reynolds è come di consueto bloccata sull'unica espressione bisteccona che conosce e il sex appeal della mogliettina devota ed ingenua Stephanie Szostak è qualcosa di non pervenuto; che Kevin Bacon sia il cattivo si nasa dopo due minuti e, in tutta sincerità, i mostri sono fatti veramente male.
Nonostante un paio di trovate siano effettivamente simpatiche (a me l'idea del titolo piace) e che, di fatto, se qualcosa funziona è solo per merito di Jeff Bridges e della sua controparte bionda e conturbante, il risultato finale è comunque qualcosa di insipido e privo di una personalità tale da spiccare tra la massa. La sensazione è che non sia una vera armonia all'interno di questa storia e a farne le spese, inevitabilmente, è il prodotto finito. Strano, poi, che i produttori non abbiano tratto alcun insegnamento dal disastroso mistone western-alieno "Cowboys & Aliens" che, per quanto carino, al box office aveva fatto flop (163 milioni di dollari per produrlo, $174.822.325 di incasso mondiale). Qui la fantascienza mischiata al sapore cowboy del personaggio di Bridges ottiene lo stesso risultato - sinceramente discutibile - dell'altro film e l'ambientazione odierna con l'aggiunta di un distretto di polizia ultraterreno fatto a purgatorio e il mondo dei mostri scatena un mix narrativo che spesso cozza per gusti e lega male all'interno della storia stessa la quale finisce inevitabilmente per essere tutto, ma effettivamente niente.
Così la confusione si riflette parzialmente anche sui personaggi, in particolar modo sul cattivo Bacon - che pare un po' spaesato -, ma soprattutto sull'impassibile Proctor/Mary-Louise Parker che è di pietra in maniera anormale: non è simpatico il suo essere inflessibile e priva di senso dell'umorismo e, disorientante, a fine film cambia completamente il suo atteggiamento umorale in favore di uno slancio di passione immotivato ed effettivamente spiazzante.
Ciò detto, rimango perplesso più che altro perché si è scelto di puntare su questa storia fondamentalmente per l'appeal di effetti speciali combinati a grandi numeri di esplosione misto "alieni", ma di fatto la trama non ha nulla che vada oltre l'ordinaria prevedibilità - anche un po' scema, devo dire: Nick/Ryan Reynolds fino alla fine non riconosce i pezzi d'oro che lui stesso aveva sepolto poco prima di morire nel suo giardino... - e la realizzazione di quegli effetti speciali che giustificherebbero i 130 milioni di dollari di budget non mi sembra nemmeno tanto riuscita. Il cast nel suo insieme è strano e manca un attore che sia davvero di punta (perché Reynolds ha perso il suo treno con "Lanterna verde") per richiamare un pubblico disposto a pagare e seguire la storia.
In definitiva non si può dire che non intrattenga o che faccia platealmente orrore, ma non ha nulla di particolare che possa piacere davvero e non riesce mai a catturare con gusto l'attenzione dello spettatore. Sembra tutto, diciamo, un po' fine a sé stesso.
Ps. Il botteghino mondiale è stato impietoso, ripagando le spese di produzione con soli $78,324,220. E c'era anche il 3D...
Consigli: Sinceramente evitabile. Non che sia disgustoso, ma di fatto non ha nulla di particolare per cui ci si potrebbe sentire spinti a guardarlo. E, diciamocelo, non è certo il massimo veder sprecare il talento di Bridges per un'idiozia come questa...
Parola chiave: Rest In Peace Department.

Trailer

Bengi

sabato 12 ottobre 2013

Film 598 - Kick-Ass 2

Non che smaniassi per vederlo, ma il primo film lo avevo visto...


Film 598: "Kick-Ass 2" (2013) di Jeff Wadlow
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Sarà che la scurrilità e la volgarità gratuita a lungo andare mi stufano e non poco, di fatto questo secondo episodio della sag(hett)a "Kick-Ass" non mi ha per nulla entusiasmato.
Mi è sembrato che l'intento generale, piuttosto che di raccontare una storia, fosse quello di giustificare un'insieme di trovate volgari e molto violente grazie alla giustificazione cinematografica. Insomma, il tutto è un po' gratuito.
Il problema, però, è che oltre questa superficie violenta e cruda, non rimane molto, perché la storia è qualcosa che plausibilmente ci si può aspettare, ovvero un racconto di vendetta tra chi ha subito la perdita (The Mother Fucker/Christopher Mintz-Plasse) e chi l'ha causata (Kick-Ass/Aaron Taylor-Johnson). In mezzo c'è un'adolescente nata per sterminare (Hit-Girl/Chloë Grace Moretz) e qualche crisuccia ormonale da cottarella al sapore di primo bacio. Tutto qui. E, non bastasse la banalità, si aggiunge anche un fattore prevedibilità che rende possibile collegare dalla prima scena in cui appare lo squalo sopito nella vasca, quale sarà la sua funzione all'interno della storia. Ripeto: lo si capisce subito.
Probabilmente non ero ben disposto all'inizio del film nei confronti di questo secondo episodio, però devo dire che non mi sembra ci si sia sforzati granché per assicurare al pubblico un prodotto che, oltre a rispecchiare lo standard di violenza splatter e parolacce, andasse oltre la naturale eredità del primo "Kick-ass" per raccontare una nuova storia che fosse anche solo divertente da guardare. Io non so se nel fumetto la trama sia la stessa, comunque "Kick-Ass 2" non mi ha per niente soddisfatto.
Infine, una nota personale. Chloë Grace Moretz ha 16 anni: non sarebbe ora la smettesse di interpretare ruoli ammiccanti e provocanti (o provocatori)? Se interpreta già la seducente ragazza futuro-sgualdrina, tra 10 anni quali potrebbero essere i suoi personaggi cinematografici? Tutte le volte che la vedo me lo chiedo.
Consigli: Se si è visto il primo episodio, tanto vale vedersi anche questo. Ma non è nulla di che. Nel mondo questo sequel ha incassato $59,271,723 (28 milioni per produrlo), a differenza del primo che ne incassò $96,188,903. Non so se sia un dato rilevante per scegliere o meno di vedere una pellicola. Diciamo che sicuramente è sintomatico.
Parola chiave: Justice United.

Trailer

Bengi

mercoledì 14 dicembre 2011

Film 345 - Lanterna verde

Londra e Parigi erano tappezzate dai poster di questo film, era ora che lo vedessi. La polmonite mi ha concesso qualche chance in più per godermi film in santa pace!


Film 345: "Lanterna verde" (2011) di Martin Campbell
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo
Pensieri: Niente di speciale brilla in questa lanterna verde fluorescente, se non il glam degli attori protagonisti Ryan Reynolds e Blake Lively. Nessun appeal per il resto della storia, bisogna proprio dirlo.
Doppiatore di Reynolds sbagliato, una trama debole, un protagonista poco simpatico, effetti speciali brutti e un antagonista abominevole (Peter Sarsgaard) sono il sunto di una pellicola che, sulla carta, pareva invece avrebbe sbancato.
Marketing sfrenato e senza limiti, un budget da blockbuster (200 milioni di $), media e riflettori puntati su Reynolds redi-DIVO (è già da anni che il nostro Ryan fa film, ma solo ora ci si accorge che esiste...) non sono bastati a salvare il film di Campbell (che a sua volta aveva salvato 007 con "Casino Royale") premiando la Lanterna con soli $219,851,172 di incasso mondiale.
Ovvio che si potesse fare di meglio...
Consigli: Per essere un film di un supereroe si poteva fare meglio, comunque può essere utile distrazione in una serata tra amici. O se si è fan del fumetto.
Parola chiave: Anello.

Trailer

Ric

martedì 21 giugno 2011

Film 268 - Thor

Al cinema col timore del 3D (che non c'è stato) per vedere una pellicola su un certo dio dei fulmini...


Film 268: "Thor" (2011) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo
Pensieri: Al timone del colossal(e) “Thor” è stato messo uno degli attori e registi più affezionato a Shakespeare che si siano mai visti: Kenneth Branagh. Dalla produzione facevano sapere che questo sarebbe stato l’ “elemento aggiunto” sempre mancato ai filmoni tutto box office e niente arrosto cui siamo abituati. Ce lo hanno talmente tanto ripetuto, che forse io ero davvero convinto di notare qualche differenza rispetto al solito. E invece no.
“Thor” è una pellicola che non mi è piaciuta, in fin dei conti. Il mix dei/terra è meno entusiasmante del previsto; l’Olimpo futuristico come Krypton, il pianeta di Superman; le dinamiche famigliari poco originali; gli effetti speciali poco stupefacenti. Lo so, sono incontentabile. Eppure aspettative (e premesse) erano elevate!
Già perché Branagh - che era riuscito a caratterizzare in maniera inconfondibile l’imbecille Prof. Gilderoy Allock di Harry Potter in un solo (rapidissimo) capitolo ("Harry Potter e la camera dei segreti") – aveva promesso un “ Thor” da urlo, con una drammaticità da letteratura impegnata. Ora, che fossero parole da filtrare era ovvio, ma da qui a non aver nulla di nuovo da dire ce ne passa…
Peccato, davvero peccato. E quindi ritroviamo le solite faide famigliari per il potere (un fratello che non lo vuole, ma è destinato ad averlo, l’altro che trama per ottenerlo a tutti i costi. Indovinate chi è il fratello buono…), il solito regno da salvare, la solita bella da conquistare. Cambiano solo scenario e suppellettili. Tra divino e terreno con in pugno un martello, il nostro eroe sfiderà giganti futuristici e fratelli arrivisti fino a conquistare il cuore di Jane Foster/Natalie Portman (oramai onnipresente), consolidare il rapporto con il padre Odino/Anthony Hopkins e ristabilire il regno legittimo.
Manca novità, insomma, sia di trama che di regia (da questa voce, sinceramente, mi aspettavo di più) e un vero motivo per portare sullo schermo questa storia (ma che dico!? Milioni di dollari - precisamente al momento sono $409,220,315 - sono evidentemente un motivo più che valido per i produttori), che di per sé non ha aggiunto alcun che al mondo dei fumetti trasposti al cinema.
Poi, per carità, si guarda e fa guardare serenamente, ma forse si poteva osare e fare molto di più.
Ps. Cameo di Rene Russo (ha circa due battute) non pervenuta dai tempi di "I tuoi, i miei e i nostri", ma famosa per film ben più importanti come "Get Shorty", "Gioco a due" e gli ""Arma letale" 3 e 4, qui nella veste di Frigga, madre di Chris Hemsworth/Thor e Tom Hiddleston/Loki. Tra i già visti ci sono anche Stellan Skarsgård ("Mamma Mia!", "Will Hunting - Genio ribelle", "Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma"), Idris Elba ("Obsessed", "RocknRolla") e Adriana Barraza ("Drag Me to Hell", "Amores perros", nominata all'Oscar per "Babel")
. Pps. Più entusiasmante un progetto per il Maggio 2012 che vedrà riuniti in un'unica pellicola diretta da Joss Whedon ("Buffy, l'ammazzavampiri") numerosi supereroi e i rispettivi attori che li hanno già interpretati sullo schermo. Tra gli altri gli stessi Chris Hemsworth/Thor e Tom Hiddleston/Loki, Chris Evans/Captain America, Scarlett Johansson/Black Widow, Robert Downey Jr./Iron Man. Altre star presenti: Gwyneth Paltrow, Mark Ruffalo, Paul Bettany, Samuel L. Jackson, Jeremy Renner e (il qui presente) Stellan Skarsgård. Ah, dimenticavo, segnatevi il titolo: "I vendicatori" ("The Avengers")! - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
Film 1697 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Black Widow
Film 2036 - Black Widow
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Consigli: Visto in 2D è più che sufficiente. Sarebbe stato uno spreco buttar via dei soldi per una visione in 3 dimensioni di questa pellicola.
Parola chiave: Fulmini.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi