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giovedì 13 maggio 2021

Film 1996 - Casablanca

Intro: Nuova settimana, nuove pellicole da guarda e, questa volta, Ferdia ci ha chiesto di recuperare una serie di titoli che non hanno niente a che vedere tra loro. Questo il primo.
Film 1996: "Casablanca" (1942) di Michael Curtiz
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: uno dei classici hollywoodiani più indimenticabili di sempre, una grande racconto d'amore e un cast pazzesco per un risultato finale che rappresenta una delle pietre miliari della storia del cinema. Cosa si può chiedere di più? Credo proprio nulla.
"Casablanca" colpisce per la sua lucidità rispetto al tema della guerra in corso - un film con e palesemente contro i nazisti prodotto e fatto uscire in piena seconda guerra mondiale - e per la magnifica caratterizzazione del trio Rick Blaine (Bogart), il nostro eroe dal cuore di pietra ma in realtà cuore spezzato + Ilsa Lund (Bergman), divisa tra due amori e tormentata da un passato che non sa come affrontare + Victor Laszlo (Henreid), l'eroe senza macchia che sacrificherebbe tutto per la sua causa. In mezzo c'è Casablanca, città di passaggio e purgatorio per chiunque vi si trovi, promessa di libertà e al contempo pericolosa fermata per chi stia tentando di scappare altrove per mettersi in salvo. In questo caso Rick è l'unico che possa garantire a Laszlo e sua moglie Ilsa la fuga verso il Portogallo e gli ci vorrà tutto il film per giungere a questa conclusione, fare pace col passato e redimere il cinismo e il fondamentale disinteresse per ciò che gli accade intorno che lo hanno contraddistinto nella prima metà della narrazione. Nel mezzo, ovviamente, ci sono guerra, amore e l'incertezza del futuro.
Insomma, è inutile girarci intorno: "Casablanca" è un film meraviglioso che non ha bisogno di un milione di parole per descritto: basta guardarlo per rendersene conto.
Film 1217 - Casablanca
Film 1996 - Casablanca
Cast: Humphrey Bogart, Ingrid Bergman, Paul Henreid, Claude Rains, Conrad Veidt, Sydney Greenstreet, Peter Lorre.
Box Office: $4,376,287
Vale o non vale: Un cult della storia del cinema che include alcune delle battute più iconiche di sempre, un cast capitanato nientemeno che da Bogart e Bergman e una storia all'epoca estremamente contemporanea e coraggiosa che mette alla berlina i nazisti e non ha paura di schierarsi. Il che è un punto a favore che non passa mai di moda.
Premi: Candidato ad 8 Oscar (tra cui attore protagonista per Bogart e attore non protagonista per Rains) ne ha vinti 3 per Miglior film ,regia e sceneggiatura.
Parola chiave: Letters of transit.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 27 novembre 2019

Film 1683 - Anastasia

Intro: Erano molti anni che volevo vedere questo film, sia per la storia intrigante che per la presenza di Ingrid Bergman, qui alla sua seconda performance da Oscar.
Film 1682: "Anastasia" (1956) di Anatole Litvak
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: una bella pellicola, prodotto d'altri tempi per modi garbati e tempistiche più dilatate. 

La storia è intrigante e mescola bene realtà e finzione, con l'happy ending qui inevitabile che si discosta dall'attuale fine sicuramente meno idilliaca, con la famiglia imperiale dei Romanov completamente sterminata dai bolscevichi, Anastasia (Anastasija Nikolaevna Romanova) compresa. Nel tempo, come si sa, numerose ragazze si sono spacciate per Anastasia miracolosamente scappata al suo destino, quando nella realtà si sa che la ragazza - 17enne all'epoca - è di fatto deceduta durante il massacro avvenuto a Ekaterinburg.
Chiaramente questo film né la sua storia (tratta dall'opera teatrale di Marcelle Maurette) avevano intenzione di mettere in scena un ritratto veritiero della faccenda, tanto più che solo recentemente - grazie a DNA e ulteriori indagini - si è venuti a conoscenza del fato che ha colpito tutti i membri della famiglia imperiale. Qui siamo di fronte al racconto romantico e ottimistico di quella casualità della vita che vede una ragazza qualunque, inconsapevole del suo passato nonché ricoverata in un istituto di salute mentale, ritrovare non solo le proprie origini, ma la fiducia in se stessa e, nel mentre, incontrare il vero amore. Quello tanto grande e soddisfacente da farti decidere di abbandonare tutto il resto. Come nelle favole.
Cast: Ingrid Bergman, Yul Brynner, Helen Hayes, Akim Tamiroff, Martita Hunt, Felix Aylmer, Sacha Pitoëff.
Box Office: $4.3 milioni (noleggio della pellicola in America e Canada).
Vale o non vale: Intrigante e affascinante, recitato benissimo. Un classico da recuperare.
Premi: Vincitore dell'Oscar per la Migliore attrice protagonista su 2 candidature (Migliore colonna sonora); candidato a 2 Golden Globes per la Migliore attrice per Bergman e Hayes, ha vinto la prima. Nominato al BAFTA per la Miglior sceneggiatura. La Bergman ha vinto anche il David di Donatello come Miglior attrice straniera.
Parola chiave: Identità.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 28 settembre 2016

Film 1217 - Casablanca

Era da molto tempo che volevo rivederlo, così ne ho approfittato non solo per rinfrescarmi la memoria, ma anche per recuperare un classico nella sua versione originale.

Film 1217: "Casablanca" (1942) di Michael Curtiz
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Quando si dice un vero capolavoro.
Sarà il fascino del bianco e nero, la visione in inglese, la bravura e bellezza della Bergman, il magnetismo di Bogart, il contesto esotico o la mano di Curtiz, sarà che tutti questi elementi insieme concorrono a creare qualcosa di magico, irripetibile... di fatto "Casablanca" è un film bellissimo.
Carica di un'atmosfera speciale che spazia dall'avventura al romantico, dal politico impegnato al patriottismo, dall'affresco storico alle trame classiche dello spionaggio in stile Hitchcock, questa pellicola è in grado ancora oggi di appassionare lo spettatore che ne segue gli sviluppi rapito e non può fare a meno di soffermarsi su certi dettagli - il viso della Bergman, così candido; i profili nella scena finale; il gioco di luce e ombra spesso messo in gioco - che rendono l'esperienza "Casablanca" indimenticabile. Tra l'altro mi sconvolge pensare che una storia così fortemente antifascista sia riuscita ad essere prodotta e realizzata a così poco tempo dagli orrori della seconda Guerra Mondiale, nonostante l'ambientazione qui sia la guerra stessa e plausibilmente la sensibilità comune potesse essere ancora piuttosto scossa dai fatti.
In ogni caso, questo è un vero e proprio classico della cinematografia, prodotto giustamente di culto in grado ancora oggi di essere bello da vedere e da seguire, capace di costruire una suspense che dura fino alla scena dell'addio (tra l'altro bellissime musiche!) e lasciare allo spettatore una serie di scene indimenticabili che, non a caso, fanno ancora oggi parte del nostro patrimonio culturale. Se questo non rende "Casablanca" un film speciale, non so cosa potrebbe.
Ps. Candidato a 8 premi Oscar, ne ha vinti 3: Miglior film, regia e sceneggiatura.
Film 1217 - Casablanca
Film 1996 - Casablanca
Cast: Humphrey Bogart, Ingrid Bergman, Paul Henreid, Claude Rains, Conrad Veidt, Sydney Greenstreet, Peter Lorre, John Qualen, Marcel Dalio, Corinna Mura.
Box Office: $3.7 milioni
Consigli: Bellissimo, con un cast pazzesco e diretto con classe, "Casablanca" è l'esempio di cult per antonomasia insieme a pochi altri titoli. Direi senza ombra di dubbio imperdibile: si tratta di un prodotto di qualità, oltre che una parte importante della storia del cinema classico. Insomma, da vedere e rivedere.
Parola chiave: Letters of transit.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 20 settembre 2016

Film 1213 - Assassinio sull'Orient Express

Ho comprato il dvd già da un po' e attendevo solo l'occasione giusta per godermi di nuovo la visione di questo film!

Film 1213: "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Cast eccezionale, storia misteriosa, location affascinante per un film che è un piccolo capolavoro moderno, per la regia del grande Sidney Lumet. Insomma, un caso vero e proprio.
Tratta dal celebre romanzo omonimo di Agatha Christie, la pellicola si confronta con l'omicidio di un passeggero del famoso Orient Express, oggi decaduto esempio di ostentata classificazione sociale oltre che ricordo di un tempo in cui l'accessibilità a un certo tipo di mondo stava tutta nell'appartenenza ad un "rango". Da un certo punto di vista provoca un notevole effetto nostalgia.
Nel complesso "Murder on the Orient Express" è davvero un ottimo film, particolarmente intrigante e disturbante al contempo, capace di notevole intrattenimento nonostante un linguaggio cinematografico arcaico rispetto al nostro e un'ambientazione che definirei necessariamente monotona. Il mix di grandi attori, indagine, interrogatori, ricostruzioni e speculazioni, insieme alla magnifica scena finale di gruppo, regala allo spettatore un grande spettacolo filmico in grado di arrivare ancora oggi in tutta la sua forza e barocca opulenza.
Ps. Candidato a 6 premi Oscar, vinse per la Miglior attrice non protagonista (Ingrid Bergman).
Film 172 - Assassinio sull'Orient Express
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Cast: Albert Finney, Lauren Bacall, Martin Balsam, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Cassel, Sean Connery, John Gielgud, Wendy Hiller, Anthony Perkins, Vanessa Redgrave, Rachel Roberts, Richard Widmark, Michael York.
Box Office: £19 milioni
Consigli: Gli amanti del cinema corale e di quelle pellicole datate ma la cui visione non stanca mai, troveranno in questo titolo un perfetto compagno di viaggio. Grande cast e regia, storia morbosamente accattivante e risultato finale che decreta lo status di cult. Da vedere!
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 7 novembre 2010

Film 172 - Assassinio sull'Orient Express

Un classico della cinematografia e della letteratura che non potevo evitare di vedere ancora a lungo!

Film 172: "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo affascinante film vede il contendersi la scena di moltissime star del cinema che conta. Tra i 12 sospettati del sig. Poirot/Albert Finney ("Big fish - Le storie di una vita incredibile", "Erin Brockovich - Forte come la verità") ci sono, tra gli altri, Sean Connery, Lauren Bacall (Oscar alla carriera 2010), Jacqueline Bisset ("Effetto notte", "Sotto il vulcano" e recentemente vista nel tv show "Nip/Tuck"), Vanessa Redgrave ("Blow-Up", "Casa Howard", "Un amore senza tempo"), Anthony Perkins (il Norman Bates di "Psyco") e Ingrid Bergman, che per il suo ruolo in questo film vinse il suo terzo Oscar e fece discutere per il suo ringraziamento molto particolare (criticò in maniera molto elegante l'Academy per aver premiato il film "Effetto notte" l'anno prima nell'edizione del '74 come miglior film straniero, riservandosi poi di rinominarlo nel '75 per miglior sceneggiatura, regia e Valentina Cortese attrice non protagonista. A favore di quest'ultima la critica della Bergman che, tra le righe, fece capire che la mossa riparatrice dell'Academy per aver ingiustamente ignorato il film nelle altre categorie l'anno prima non era passata inosservata).
Oltre al magnifico cast, una storia intrigante della regina del giallo Agatha Christie che questa volta colloca l'omicidio addirittura sul magnifico 'Orient Express', treno di lusso che collegava Parigi Gare de l'Est a Istanbul. Inutile dire che il limitato campo d'azione riduce i possibili sospetti e rende (non troppo, ma quanto meno un po' più) difficile a Poirot la soluzione del caso. Quest'ultima, per niente scontata, lascerà qualcuno forse con un po' d'amaro in bocca. Ma, nel complesso, ammetto di averla molto gradita.
E' un bel film di classe, piacevole e interessante per le deduzioni logiche del nostro (anti)eroe che, tra un indizio e una testimonianza svela i misteri di ben due casi con un colpo solo! La classe non è acqua...
Film 1213 - Assassinio sull'Orient Express
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Consigli: Inutile sforzarsi di mettere insieme i pezzi! Lasciate fare a Poirot e vedrete che il viaggio sarà molto più divertente...
Parola chiave: Daisy Armstrong.

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Bengi