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lunedì 30 settembre 2024

Film 2307 - Alien: Romulus

Intro: Subito al cinema a vedere questo film prima di tornare in Italia per un paio di settimane.

Film 2307: "Alien: Romulus" (2024) di Fede Álvarez
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: avevo letto buone recensioni di questa pellicola e, per una volta, le aspettative non sono state disattese.
Questo nuovo "Alien" targato Fede Álvarez (lo stesso di "Evil Dead", "Don't Breathe" e "The Girl in the Spider's Web") funziona bene e regala al franchise un capitolo che lo riscatta dai due più recenti (e deludenti) "Prometheus" e "Alien: Covenant" di Ridley Scott, visivamente interessanti ma troppo intricati a livello di trama.
Qui, invece, si torna all'horror puro, grazie a una notevole dose di suspense, gore, riferimenti al franchise (compare Ian Holm ricreato al computer nei panni del personaggio Ash del primo capitolo originale) e un senso di claustrofobia giocato sullo spazio limitato della navicella spaziale e marcato dall'inesorabile passare del tempo che manca ogni secondo di più.
Bella fotografia e colonna sonora particolarmente efficace, per un risultato finale non riuscito tanto quanto l'originale - i personaggi sono troppo intercambiabili - ma comunque estremamente efficace.
Film 2307 - Alien: Romulus
Film 454 - Prometheus
Film 1401 - Alien: Covenant
Cast: Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie Renaux, Isabela Merced, Spike Fearn, Aileen Wu.
Box Office: $343 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan del franchise apprezzeranno un ritorno alle origini meno filosofico e più ancorato ad una trama che funziona. Nessuno dei personaggi principali rimane particolarmente impresso, ma il film di per sé riesce a lasciare il segno.
Premi: /
Parola chiave: Cryopods.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 7 ottobre 2022

Film 2136 - E.T. the Extra-Terrestrial

Intro: Sabato sera al cinema per approfittare della giornata di sconti da Cineworld (tutti gli spettacoli a 3€!), finiamo per andare a rivedere all'IMAX uno dei classiconi della cinematografia americana.

Film 2136: "E.T. the Extra-Terrestrial" (1982) di Steven Spielberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: non rivedevo "ET" da una vita e, se devo essere onesto, una parte di me rimaneva un po' titubante. Non perché non volessi rivederlo - in realtà erano anni che aspettavo l'occasione giusta - ma perché ricordavo di un tentativo di visione poi abbandonata di qualche tempo fa. All'epoca la pellicola di Spielberg mi era sembrata un po' troppo lenta rispetto a ciò che in quel momento stavo cercando.
La possibilità di rivedere "E.T. the Extra-Terrestrial" - in occasione del 40esimo anniversario dall'uscita in sala - è capitata al momento perfetto. Questa volta ero alla ricerca esattamente di un film come questo, una storia dolce e raccontata con garbo e delicatezza, che ci ricorda quanto la diversità stia solo negli occhi di chi guarda.
Nonostante una certa lentezza narrativa cui oggi siamo meno abituati, il racconto riesce comunque e ancora oggi a conquistare lo spettatore grazie a una serie di personaggi perfetti - forse ancora più che ET stesso, la dolcissima Drew Barrymore - nonché una storia che mixa sapientemente sci-fi, drama e un tocco quasi fantasy, il tutto tenuto insieme dalla visione del regista e una colonna sonora di John Williams a dir poco indimenticabile (non nascondo di essermi più volte commosso, anche trasportato dai ricordi di quando, da ragazzino, ascoltavo l'iconica colonna sonora di questo film).
Insomma, non che ci fossero dubbi, ma "ET" rimane sicuramente una delle pietre miliari del cinema moderno, indimenticato gioiellino che, 40 anni fa, riuscì a mettere insieme talento, creatività e una storia meno banale di quanto possa sembrare inizialmente, il tutto per un risultato finale che ancora oggi sorprende, coinvolge e affascina il pubblico di adulti e bambini.
Cast: Dee Wallace, Henry Thomas, Peter Coyote, Robert MacNaughton, Drew Barrymore.
Box Office: $794.9 milioni
Vale o non vale: Capolavoro indiscusso, meraviglioso esempio di film solo apparentemente destinato ai bambini, "E.T. the Extra-Terrestrial" riesce ancora oggi ad appassionare e stupire lo spettatore, regalando uno spettacolo per gli occhi e il cuore ararmente replicato dal cinema di oggi. Iconico per una moltitudine di aspetti. Sfido chiunque a non ripetere almeno una volta «ET telefono casa» dopo la visione.
Premi: Candidato a 9 premi Oscar tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura originale, ne ha vinti 4: Miglior colonna sonora di John Williams, effetti speciali (tra cui l'italiano Carlo Rambaldi), sonoro e mixaggio sonoro. 12 nomination ai BAFTA tra cui film, regia, sceneggiatura e attrice esordiente (Barrymore), ha vinto quello per la colonna sonora. Nomination ai César per il Miglior film straniero, nomination nella stessa categoria ai David di Donatello e vittoria per il Migliore Regista Straniero a Spielberg. 5 nomination ai Golden Globe e 2 vittorie per Miglior film drammatico e colonna sonora, mentre ai Grammy il film ha vinto 3 premi spalmati su due anni (1983-84): i primi due per Williams che ha vinto per Best Instrumental Arrangement Accompanying Vocal(s) e Best Instrumental Composition, il terzo per Best Recording for Children ("E.T. the Extra-Terrestrial album"), consegnato ai due produttori Quincy Jones e Michael Jackson.
Parola chiave: Piantina.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 30 settembre 2022

Film 2134 - Prey

Intro: Ne parlavano tutti molto bene, il che mi ha fatto incuriosire. Così, appena ho potuto, ho recuperato questo film.

Film 2134: "Prey" (2022) di Dan Trachtenberg
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sicuramente un prequel inusuale per un film come questo, ambientato nel 1700 e consegnato nelle mani di una storia che non ha niente a che vedere con i precedenti titoli della saga di "Predator", "Prey" riesce nel quasi impossibile intento di conferire nuova linfa ad un franchise che era già apparso stango - per non dire stantio - da qualche tempo.
La cosa che ho apprezzato maggiormente di questa pellicola è l'approccio differente con cui si è realizzato il progetto, prestando molta attenzione alla caratterizzazione dei personaggi e del contesto, la comunità di nativi americani Comanche, evitando di cadere in quei cliché del genere sci-fi a cui siamo ormai ampiamente abituati. Si tratta sì, di un film sul personaggio alieno di Predator, eppure il focus narrativo è certamente su altro, la sua protagonista Naru (Amber Midthunder) e il suo percorso, la forza che la motiva e le battaglie individuali che intende vincere. C'è molto di più di un semplice film di fantascienza in questo "Prey" e, alla resa dei conti, questa ricontestualizzazione della storia paga.
Perché, va detto, la sensazione è che non si tratti di un prodotto connesso alla famosa saga, quanto più di un titolo simile a "The Revenant", "News of the World" o "The Sisters Brothers", solo per citarne alcuni. Le atmosfere quasi da far west, la bella fotografia, la contestualizzazione dei personaggi e del racconto sono tutti elementi che contribuiscono a un risultato finale ben al di sopra delle aspettative o, comunque, degli standard del franchise. Il che è una sopresa non da poco.
Il cast è azzeccato e le musiche mi hanno spesso ricordato quelle dai toni epici del primo "Wonder Woman", anche se ammetto che a più riprese ho trovato gli effetti speciali meno efficaci di quanto mi sarei aspettato.
In un certo senso questo film mi ha anche ricordato quel tentativo non troppo riuscito che era stato "Cowboys & Aliens", in questo caso però riuscendo nell'intento di amalgamare due generi apparentemente inconciliabili: l'horror di fantascienza con lo storico drammatico.
Poi, per carità, non si sta gridando al capolavoro, ma considerando gli infelici predecessori, questo è certamente un enorme passo avanti in grado di rinnovare l'interesse in una saga data per finita da tempo. Chapeau.
Film 2134 - Prey
Film 1707 - The Predator
Cast: Amber Midthunder, Dakota Beavers, Dane DiLiegro, Michelle Thrush, Stormee Kipp, Julian Black Antelope, Bennett Taylor.
Box Office: /
Vale o non vale: Gli estimatori di questa saga sicuramente apprezzeranno, insieme a un gruppo di non fan che, decidendo di dare una chance a questa pellicola, si troveranno davanti a un lavoro narrativo ben fatto e un prodotto cinematografico (di streaming) ben confezionato.
Premi: /
Parola chiave: Caccia.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 27 settembre 2022

Film 2132 - Nope

Intro: Un horror (in teoria) che Ciarán vuole vedere?! Bisognava correre al cinema!

Film 2132: "Nope" (2022) di Jordan Peele
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: più che un horror un thriller fantascientifico, "Nope" funziona e intrattiene a dovere grazie a due protagonisti ben assortiti (Daniel Kaluuya e Keke Palmer), un gruppo di comprimari che funziona (soprattutto la rivelazione Brandon Perea) e una storia bizzarra che riesce a mantenere l'attenzione dello spettatore, almeno fino a quando non si rivela il mistero.
Che poi, per carità, l'attenzione rimane comunque, anche se devo ammettere che una volta visto il mostro, la potenza misteriosa ed evocativa del film perde qualche tacca di epicità. Perché sì, come sempre, è meglio suggerire che mostrare, lasciare che la fantasia di chi guarda spazi illimitata a creare quel mix perfetto di paura per l'ignoto e per ciò che si teme di più. Del resto "Lo squalo" docet.
In generale trovo che Peele con questo suo terzo titolo da regista e sceneggiatore si sia riscattato rispetto a un secondo appuntamento cinematografico, "Us", con non poche problematiche di trama.
Qui, per quanto come di consueto si prenda la storia alla lontana e il ritmo della prima parte del film sia alquanto altalenante, il risultato finale è coeso e funziona, lasciando al di fuori per la maggior parte del tempo sottotesti e suggerimenti più "alti". Anche se, si capisce, l'intermezzo della scimmia impazzita è certamente un commentario sulla società odierna.
Detto questo, "Nope" è stato ciò che mi aspettavo? In parte no, anche se la visione mi ha colpito più in positivo di quanto mi aspettassi. Avrei preferito che la prima parte del film avesse un ritmo più sostenuto, ma una volta che il racconto ingrana la storia fa altrettanto. Insieme all'attenzione di chi guarda. Insomma, niente male la terza fatica del nuovo pupillo del cinema USA Jordan Peele.
Cast: Daniel Kaluuya, Keke Palmer, Steven Yeun, Michael Wincott, Brandon Perea, Wrenn Schmidt, Barbie Ferreira.
Box Office: $170.8 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Belle musiche, regia ispirata, cast affiatato e fotografia notturna da paura, "Nope" funziona su tutta la linea, anche se ci mette un po' ad ingranare nel primo tempo. Tutto sommato, però, una bella esperienza cinematografica.
Premi: /
Parola chiave: The Oprah shot.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 marzo 2022

Film 2094 - Moonfall

Intro: Altro giro altro regalo, torno al cinema grazie al mio nuovo, fantastico abbonamento per vedere questa pellicola di cui tutti hanno parlato malissimo. Ma a me frega il giusto, tanto non pago... (circa)

Film 2094: "Moonfall" (2022) di Roland Emmerich
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: gli ultimi tentativi cinematografici di Roland Emmerich non sono stati certo fortunati, eppure non mi pare che nemmeno in questo caso si possa parlare di un completo disastro, quanto più di un prodotto sciocchino e di facile consumo che a parte intrattenere per il tempo della sua durata non ha davvero nessun altro scopo.
Certo non aiuta che la storia prenda una piega involontariamente comica dal momento in cui, nella seconda metà del film, si abbraccia la teoria (SPOILER) della luna come una megastruttura aliena. Creata dai nostri antenati più avanzati teconologicamente nel tentativo di salvare la razza umana minacciata da un'intelligenza artificiale diventata senziente e ribelle, miliardi di anni fa hanno concepito la luna come una sorta di arca per ripopolare la nostra razza. Insomma, è chiaro che si tratti di una baggiana e in questi termini bisogna considerare "Moonfall".
Nel tentativo di replicare una formula che in precedenza aveva funzionato, Emmerich ripropone tutta una serie di elementi già visti nei suoi film (alieni, distruzione planetaria da catastrofe naturale, un eroe solitario screditato da tutti ma che finisce per essere l'unico in grado di salvare la situazione che è al contempo un padre assente che troverà un riscatto familiare con le sue gesta eroiche, eccetera eccetera) che qui, però, risulta più forzata del previsto. Sarà che questa pellicola parrebbe voler essere troppe cose e fallisce nell'esserne almeno una - non è totalmente sci-fi, non è puramente disaster movie, a tratti parrebbe satira e a volte si prende troppo sul serio - sarà che i tre protagonisti non sono per niente interessanti o anche solo scritti in maniera accettabile (senza contare che Halle Berry in certi momenti è pessima), di fatto "Moonfall" non riesce mai davvero a convincere rispetto a nessuno degli elementi che lo compongono. E visto quanto è costato - $138–146 milioni di dollari solo per produrlo - il risultato finale non poteva che essere un epico disastro (economico).
Ps. Bella la canzone dei titoli di coda "One More Time" di Luka Kloser, unica vera piacevole sorpresa di questo film.
Cast: Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley, Michael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu, Donald Sutherland.
Box Office: $39,455,345 (ad oggi)
Vale o non vale: Per carità, si è visto di molto peggio, ma sicuramente "Moonfall" non è tra i migliori titoli della filmografia di Emmerich. Che non sarà rinomato per grandi capolavori contemporanei, ma sicuramente fino a qualche tempo fa una certezza in termini di esperienza cinematografica. Qui mixa troppe storie già viste insieme - dai suoi "2012", "The Day After Tomorrow" e "Independence Day" a "Elysium" e "Armageddon", fino per certi versi (e involontariamente direi) al recente "Don't Look Up" - il tutto per un risultato finale troppo confuso ed assurdo per funzionare davvero.
Premi: /
Parola chiave: Landing a shuttle without power.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 7 dicembre 2021

Film 2063 - Venom: Let There Be Carnage

Intro: Tra tutti i vari titoli Marvel quello su questo personggio non è certo quello che mi appassiona di più, ma Oisin voleva vederlo e un appuntamento al cinema per me è sempre piacere.

Film 2063: "Venom: Let There Be Carnage" (2021) di Andy Serkis
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin
In sintesi: il personaggio di Eddie Brock (Tom Hardy) è simpatico e lo strano duo che compone insieme all'alieno Venom costituisce sicuramente la parte divertente e più riuscita del film (e del franchise), anche se non posso dire che questo secondo capitolo cinematografico mi abbia colpito o che costituisca un miglioramento rispetto al primo film.
La sensazione generale è che, nonostante i numerosi personaggi chiamati in ballo, si sia di fronte a malapena ad una storia compiuta, sembra l'avventura a grosso budget di un qualsiasi episodio di una serie tv sui supereroi, materiale funzionale giusto a riempire un capitolo di un'opera che meriterebbe maggiore approfondimento. Anche perché, a parte della coppia Eddie-Venom, degli altri personaggi sappiamo pochissimo, giusto il necessario per dare un senso all'aventura che si vuole descrivere qui.
Di Cletus Kasady/Carnage (Woody Harrelson) sappiamo poco e niente se non del suo passato a tinte tragiche e il fatto che si trovi ora nel braccio della morte e della sua amata Frances Barrison/Shriek (Naomie Harris) sappiamo ancora meno. Michelle Williams c'è e si è fidanzata col Dott. Lewis (Reid Scott), più una macchietta che un personaggio a tutti gli effetti. Per il resto la caratterizzazione di qualsivoglia elemento secondario è assente.
Insomma, mi rendo conto che "Venom: Let There Be Carnage" sia un prodotto di facile consumo che aspiri a intrattenere il suo pubblico per un'oretta e mezza di disimpegno, ma al giorno d'oggi i pasticci frettolosi alla "The Amazing Spider-Man 2" non dovrebbero più essere all'ordine del giorno, mi aspetterei quantomeno che gli studios mettano in cantiere progetti con basi più solide. Troppi personaggi buttati lì a caso e mal sfruttati insieme ad un senso generale di fretta ad incastrare tutta una serie di eventi che avrebbero bisogno di più tempo e analisi per maturare e generare la giusta dose di interesse e pathos - altrimenti la tua (solita) battaglia finale finisce per risultare indifferente allo spettatore - fanno si che questo secondo "Venom" non rappresenti davvero niente di nuovo rispetto a quanto già visto fino ad ora. Anzi, forse un passo indietro.
Film 1688 - Venom
Film 2063 - Venom: Let There Be Carnage
Cast: Tom Hardy, Michelle Williams, Naomie Harris, Reid Scott, Stephen Graham, Woody Harrelson, Tom Holland, J. K. Simmons.
Box Office: $483.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Innocuo quanto un po' inutile, "Venom: Let There Be Carnage" porta a malapena avanti la storia del suo protagonista, tanto che il film sembra più interessato alla sorpresa finale che rivela con la breve scena post titoli di coda che a quanto racconta durante i sui 97 minuti di durata. I fan del franchise apprezzeranno e sicuramente "Venom 2" si presta a una serata di disimpegno a cervello spento, ma davvero niente più di questo.
Premi: /
Parola chiave: Intervista.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 ottobre 2021

Film 1834 - The Thing

Intro: Non che avessi intenzione di vedere questo film, ma ero ospite a casa di Emi e Miguel, la tv era accessa e ci siamo messi a guardarlo...

Film 1834: "The Thing" (2011) di Matthijs van Heijningen Jr.
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric, Miguel
In sintesi: non ho visto l'orginale di Carpenter - che so essere cult - quindi bisogna dire che partissi "svantaggiato" nei confronti della storia. In ogni caso, quello che ho visto qui è solo un prodotto banale e irrilevante che sicuramente non rende giustizia al primo film.
Cast: Mary Elizabeth Winstead, Joel Edgerton, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ulrich Thomsen, Eric Christian Olsen, Trond Espen Seim, Kristofer Hivju.
Box Office: $31.5 milioni
Vale o non vale: Banale e privo di alcunché da dire, questo prequel di "The Thing" non aggiungerà niente alle vostre filmografie horror e/o scifi. C'è di meglio.
Premi: /
Parola chiave: Denti.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 20 agosto 2021

Film 1811 - The Fourth Kind

Intro: Siamo appena arrivati a Santiago del Cile dopo quasi un giorno di viaggio in pullman da Cordoba. Il viaggio di gruppo è ufficialmente finito, Karen e Lucas sono rimasti in Argentina, Sere e Luca partiranno da Santiago verso il Perù, mentre io di lì a qualche giorno tornerò a Cordoba prima di trasferirmi ufficialmente a Ushuaia per qualche mese. E, in vista di tutti questi cambiamenti, che non ce la vuoi mettere un po' di guerriglia urbana?
Già perché nel giorno del nostro arrivo la città è a ferro e fuoco a seguito della rivolta della popolazione per l'aumento dei prezzi della metropolitana. Riusciamo in tempo ad arrivare alla nostra sistemazione in città - dopo un'incosciente camminata dalla stazione dei bus al nostro Airbnb - per poi, di fatto, rimanere intrappolati in casa.
Il giorno dopo Sere e Luca "scapperanno" in taxi verso l'aeroporto mentre io rimarrò, da solo, altre 24 ore di incertezza in Cile. Nel mentre carri armati, lacrimogeni, mezza città in fiamme, mia madre che si mette in contatto con la Farnesina, io che prenoto un volo per rientrare in Argentina a seguito della chiusura delle frontiere e un viaggio in taxi verso l'aeroporto con l'autista fan di Raffaella Carrà.

Film 1811: "The Fourth Kind" (2009) di Olatunde Osunsanmi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Sere
In sintesi: caldamente raccomandato da Sere, ho infine ceduto alla visione di questa pellicola che, già anche solo per la presenza da protagonista di Milla Jovovich mi lasciava quantomeno perplesso. Inutile dire che il film sia una boiata pazzesca e terribile sotto molteplici apsetti. Recitazione e storia in primis.
Cast: Milla Jovovich, Will Patton, Elias Koteas, Corey Johnson, Hakeem Kae-Kazim, Enzo Cilenti.
Box Office: $47.7 milioni
Vale o non vale: Qualità scarsissima e risultato finale mediocre. Ci sono film sugli alieni ben più riusciti di questo.
Premi: /
Parola chiave: Gufo.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 22 luglio 2021

Film 2034 - The Tomorrow War

Intro: Amazon lo ha talmente tanto pubblicizzato ovunque che, anche non avessi voluto vederlo, il brainwash ha in parte funzionato. E poi, lo ammetto, ho un debole per Chris Pratt.

Film 2034: "The Tomorrow War" (2021) di Chris McKay
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Keith
In sintesi: due cose non mi hanno per niente convinto di questo film: il costante tono drammatico che appesantisce la storia (e lo spettatore) e una buona dose di mancanza di senso nello spiegare come funzioni sta cosa della guerra dal futuro.
Per quanto riguarda il primo aspetto, nonostante l'ovvia caratterizzazione drammatica della storia, la mancanza di una netta distinzione tra momenti in cui è effettivamente richiesto un cambio di passo, un "appesantimento" dei toni per così dire, finisce per decretare un appiattimento generale rispetto a come il film viene percepito. Se ogni momento, ogni scena, ogni avvenimento presenta un'accompagnamento musicale da imminente fine del mondo e non si intermezza il dramma a qualche episodio che allievi la tensione, le occasioni in cui sarebbe effettivamente richiesto di mostrare un aggravamento in tensione e drammaticità finiscono per perdere di rilevanza e e il risultato finale è piatto e manca di epicità. Non importa quanti milioni di dollari tu investa negli effetti speciali (che sono molto buoni, ad essere onesti).
Rispetto alla seconda questione, mi sfugge un po' il senso di reclutare a forza dei privati cittadini per catapultarli nel futuro, senza alcun tipo di training preventivo, per far loro combattere una guerra di cui non sanno niente, nemmeno che aspetto abbia il loro nemico. Cioè, esattamente qual è lo scopo di mandare al massacro milioni di persone non addestrate per combattere una guerra - che si sta già perdendo - senza fornire alcuna informazione pratica o tattica? Se il punto era mettere delle armi in mano a della gente a caso tanto per far numero mi sfugge il senso di prendersi la briga di costruire un marchingegno che ti faccia viaggiare nel tempo con lo scopo di arruolare nuove reclute tra i tuoi ranghi.
Senza contare che, se l'umanità del futuro non è in grado di sconfiggere il nemico alieno, perché dovrebbe essere in grado di farlo l'umanità del passato (con tecnologia e conoscenze più antiquate)?
Onestamente questa pellicola mi è sembrata solo una scusa buttarci lì qualche alieno computerizzato fatto bene e una marea di sparatorie ed esplosione che avrebbero fatto un figurone al cinema. Più di questo "The Tomorrow War" non offre, se non qualche sbadiglio.
Cast: Chris Pratt, Yvonne Strahovski, J. K. Simmons, Betty Gilpin, Sam Richardson, Edwin Hodge, Alexis Louder.
Box Office: /
Vale o non vale: Visivamente il film non ha niente da rimproverarsi, ma la trama è innecessariamente drammatica e contorta e il tono costantemente, incessantemente drammatico. Persino all'inizio, quando il protagonista Dan (Pratt) non ottiene il lavoro che voleva e tiene il broncio alla figlioletta durante le feste natalizie. Ma il senso?
Per carità, è un prodotto che si lascia vedere, ma non aspettatevi troppo.
Premi: /
Parola chiave: Toxin.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 15 luglio 2021

Film 2031 - A Quiet Place Part II

Intro: Il primo non mi è dispiaciuto, ma non mi posso certo definire un fan accanito. Mi sono approcciato a questo secondo capitolo con la stessa filosofia.

Film 2031: "A Quiet Place Part II" (2020) di John Krasinski
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: perfettamente in linea con il primo film, questo sequel di "A Quiet Place" funziona, anche se continuo a non comprendere l'immensa fascinazione esercitata da questo franchise. Si tratta di una saga horror ben fatta, ci mancherebbe, ma non tanto diversa dai numerosi altri titoli del genere che mixano paura ed alieni. Qui è semplicemente tutto molto più silenzioso.
A questo proposito ho avuto qualche difficoltà iniziale a comprendere i dialoghi tra i protagonisti - specialmente Cillian Murphy - tra sussurri e linguaggio dei segni non sottotitolato. Una volta riuscito a recuperare i sottotitoli, la visione è proseguita senza intoppi.
Insomma, "A Quiet Place Part II" fa egregiamente il suo dovere e non manca di intrattenere, eppure anche in questo caso rimango perplesso rispetto al successo esponenziale del film diretto da Krasinski. In ogni caso Emily Blunt sempre protagonista affidabile, anche se qui a farla da padrone è più spesso la giovane Millicent Simmonds.
Film 1677 - A Quiet Place
Film 2031 - A Quiet Place Part II
Cast: Emily Blunt, Cillian Murphy, Millicent Simmonds, Noah Jupe, Djimon Hounsou, John Krasinski.
Box Office: $280.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Chi ha apprezzato il primo film non mancherà di farlo anche con questo secondo capitolo che, forse, differisce dal precedente solo in termini di un maggior numero di sequenze d'azione (dovuto principalmente al fatto che qui non ci fosse la necessità iniziale di celare le mostruose creature aliene per il maggior tempo possibile per mantenere lo spettatore investito nella storia). Detto questo, la storia funziona, la pellicola intrattiene e il cast è perfettamente in parte, il tutto per un risultato finale soddisfacente per una serata all'insegna di qualche momento di paura. Ma niente di più.
Premi: Candidato al BAFTA per il Miglior sonoro.
Parola chiave: Isola.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 31 gennaio 2021

Film 1794 - Men in Black: International

Intro: Non che sia mai veramente stato un fan di questa saga, ma la nuova coppia di protagonisti e l'intrigante nuova premessa "internazionale" mi ha convinto a dare una chance a questa pellicola.
Film 1794: "Men in Black: International" (2019) di F. Gary Gray
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente l'ho trovato un po' spreco di cast e soldi ($94–110 milioni solo per produrlo) e un po' spreco del mio tempo.
Nonostante "MIB: International" non sia tremendo, mi pare un'occasione mancata specialmente considerato che si trattasse di un titolo destinato a rilanciare un franchise di successo con un piglio più contemporaneo.
La verità è che questo spin-off si è rinnovato solo dal punto di vista degli attori protagonisti (Chris Hemsworth e Tessa Thompson, già visti insieme nei franchise di Thor e Avengers) e degli effetti speciali, perché per il resto è tutto un riciclo di vecchio cliché sia legati al titolo originale che al mondo dello sci-fi generale. Senza contare che la storia in sé non è davvero niente di entusiasmante. Peccato.
Cast: Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Rebecca Ferguson, Kumail Nanjiani, Rafe Spall, Laurent Bourgeois, Larry Bourgeois, Kayvan Novak, Emma Thompson, Liam Neeson.
Box Office: $253.9 milioni
Vale o non vale: Non ero fan di questo franchise e non lo sono diventato dopo aver visto questo film. La verità è che per quanto questo titolo non abbia veramente molto da dire, si tratta di un esempio mediocre di cinema maistream americano pompato per le masse che funziona solo nei circoscritti limiti dell'intrattenimento fine a se stesso. Nel senso che poi, una volta esauriti gli effetti speciali, di questo "Men in Black: International" ci si dimentica nel giro di un...

Premi: /
Parola chiave: Neuralized.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 novembre 2020

Film 1950 - Brightburn

Intro: Era da un po' che volevo recuperare questo film, principalmente per la presenza di Elizabeth Banks finalmente nel ruolo di protagonista.
Film 1950: "Brightburn" (2019) di David Yarovesky
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: premessa interessante, sviluppo così così. Si poteva fare decisamente di meglio con questa storia del bambino alieno che, scoprendo i suoi superpoteri, diventa l'opposto di un supereroe e finisce per uccidere tutti.
Considerato il potenziale psicologico che si sarebbe potuto analizzare qui, la virata horror-splatter non è sufficiente a tenere insieme una storia che sembra non avere nulla da raccontare se non, appunto, dalla prospettiva del genere spaventoso. Ed è un peccato.
Per quanto mi riguarda l'errore è principalmente nel punto di vista del racconto, che mette completamente da parte le ripercussioni psicologiche e concentra l'attenzione sull'idea della spettacolarizzazione del massacro che, di per sé, non presente alcuno spunto creativo. Si sarebbe potuto raccontare la storia da innumerevoli altre angolazioni, approfondendo il rapporto tra Brandon (Jackson A. Dunn) e i genitori adottivi, oppure le origini aliene del ragazzo o ancora il perché gli prenda questa spinta omicida così all'improvviso e, invece, si sceglie la banalità dello shock a tutti i costi. Senza contare che l'ostinata negazione della madre (Elizabeth Banks) è a dir poco fastidiosa. Insomma, "Brightburn" non ha niente di nuovo da mostrare. E, forse, Elizabeth Banks ha bisogno di un nuovo agente.
Cast: Elizabeth Banks, David Denman, Jackson A. Dunn, Matt Jones, Meredith Hagner.
Box Office: $32.9 milioni
Vale o non vale: Horror che mixa (malamente) elementi scifi agganciando l'idea del supereroe al contrario che, venuto a conoscenza dei suoi superpoteri, finirà per massacrare chiunque si opponga alla sua idea di giusto o sbagliato. Poteva essere un film molto più interessante e, invece, finisce per essere la solita banalità. Si può decisamente guardare altro.
Premi: /
Parola chiave: Navicella.
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Bengi

giovedì 25 giugno 2020

Film 1729 - Captain Marvel

Intro: Quando esce un nuovo Marvel, noi ci fiondiamo al cinema. Quando sei ad Auckland, però, aspetti di andarci il giorno in cui il film è in sconto (visto il prezzo), per cui mentre aspettavo di poter andare a recuperare questo film, avevo già sentito qualche opinione in proposito e non tutte positive.
Film 1729: "Captain Marvel" (2019) di Anna Boden, Ryan Fleck
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: vedendo questo film ricordo che ho pensato che fossi contento per Brie Larson che, dopo una serie di ruoli minori, poi un Oscar, poi la necessità di confermarsi quale star hollywoodiana, è riuscita a trovare un ruolo degno di essere interpretato (nonché estremamente mainstream e popolare).
"Captain Marvel" non è il miglior film dell'universo Marvel, ma è un film che funziona per diverse ragioni: la prima è sicuramente Larson che è perfetta per il ruolo; seguono diversi altri motivi tra cui annovero l'atmosfera retrò, il parallelismo con "Top Gun", il tono divertito e il ritmo che tiene per la maggior parte del film. Insomma, questa pellicola riesce nel non semplicissimo intento di continuare l'arco narrativo creato fino a questo punto, aggiungendo l'ennesimo nuovo punto di vista che deve andare a caratterizzare il nuovo personaggio introdotto, ma deve anche rispettare il canone fin qui veicolato con i titoli precedenti. A me pare che l'operazione sia decisamente riuscita.
Ps. Posso solo dire che il poster non mi piace?
Cast: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Annette Bening, Clark Gregg, Jude Law, Akira Akbar, Mckenna Grace.
Box Office: $1.128 miliardi
Vale o non vale: Due delle curiosità che hanno spesso catalizzato l'attenzione della stampa americana rispetto a questo film riguardano un paio di primati, che mi hanno lasciato un po' perplesso più che altro perché ad oggi sono conquiste che è ancora necessario sottolineare rispetto a un prodotto del genere. "Captain Marvel", infatti, è stato il primo titolo Marvel co-diretto (nemmeno diretto...) da una donna e il primo film con protagonista un supereroina ad abbattere il muro del miliardo di dollari di incasso al botteghino mondiale.
Non voglio fare di questo post uno statement, quindi mi limiterò a dire che, nonostante la rinfrescante ondata di inclusione e ampliamento di tematiche e punti di vista, se perfino nel proficuo mondo dei supereroi ci si deve ancora stupire che il genere del/la protagonista non sia rilevante siamo ancora decisamente in un grosso pantano.
Dovremo aspettare "Wonder Woman 1984" e "Mulan" per capire a che punto della questione siamo, nella speranza che le storie siano sufficientemente buone da valorizzare il prodotto finale affinché non ci si debba più stupire che, con una donna a portare tutta l'operazione commerciale sulle spalle, le probabilità di una hit commerciale è probabile quanto con un protagonista maschile. Nel frattempo, guardatevi "Captain Marvel" con spensieratezza: il film è fatto bene, Brie Larson è magnifica e perfetta nel ruolo e tutta l'operazione funziona.
Premi: /
Parola chiave: Emotions.

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Bengi

lunedì 18 maggio 2020

Film 1707 - The Predator

Intro: Altro giro, altro regalo e si cambia decisamente genere.
Film 1707: "The Predator" (2018) di Shane Black
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è il secondo film del franchise che vedo dopo "Alien vs. Predator", quindi non posso considerarmi né fan o esperto, ma considerando quello che ho visto qui posso solo dire che "The Predator" è una pellicola banale e brutta che niente aggiunge alla saga e nemmeno riesce nel tentativo di rebranding cui probabilmente aspirava. Pessimo titolo.
Film 2134 - Prey
Film 1707 - The Predator
Cast: Boyd Holbrook, Trevante Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Thomas Jane, Alfie Allen, Sterling K. Brown, Yvonne Strahovski.
Box Office: $160.5 milioni
Vale o non vale: Probabilmente chi apprezza il franchise potrebbe anche godersi questo 4 capitolo dedicato al famoso alieno cinematografico, rimane il fatto che questo film non ha alcunché da dire. Manca di fantasia, tempi comici e una certa epicità che ci si aspetterebbe da un prodotto del genere.
Premi: /
Parola chiave: Evoluzione.

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Bengi

sabato 7 dicembre 2019

Film 1688 - Venom

Intro: Tutti ne parlavano, tutti andavano a vederlo: non ce lo siamo lasciati scappare neanche noi. Anche perché andare al cinema era la nostra attività preferita durante l'unico giorno libero del lunedì.
Film 1688: "Venom" (2018) di Ruben Fleischer
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: ai critici non sarà piaciuto per niente, ma di sicuro il pubblico ha gradito. Poi no, il risultato finale di questo primo titolo su Eddie Brock non è risultato il solito capolavoro Marvel - che qui condivide gli sforzi insieme a Sony e Columbia -, ma devo dire che mi aspettassi decisamente di peggio. Davvero da quello che avevo letto sembrava ci si dovesse preparare a un disastro su tutti i fronti, mentre "Venom" è una chiassosissima pellicola ripiena di effetti speciali e di twist della trama non particolarmente ispirati, eppure nel complesso il risultato finale è ok, certamente di intrattenimento quanto basta per portare la gente al cinema.
Non ci vedo niente di male nel portare al pubblico quel mix di cazzeggio e cazzata, specialmente quando si ha alla mano un protagonista così evidentemente diviso tra un'umanità e una disumanità tanto agli antipodi: Eddie muta per caso, non vuole e non sa come combattere il se stesso malvagio; Venom prende il sopravvento e fornisce una soluzione estrema e violentissima ai problemi del corpo di cui si è impadronito. Insomma, si poteva forse cercare di lanciarsi un tantino di più sull'introspezione e meno sull'esplosione, ma rimane il fatto che esistono pellicole ben più confuse o mal riuscite. Senza contare che si tratta di una combo Sony + Marvel i cui precedenti "The Amazing Spider-Man" 1 e 2 sono risultati in due gigantesche boiate. Insomma, secondo me si poteva fare molto, molto di peggio.
Ps. "Venom 2" arriva il 2 ottobre 2020.
Film 1688 - Venom
Film 2063 - Venom: Let There Be Carnage
Cast: Tom Hardy, Michelle Williams, Riz Ahmed, Scott Haze, Reid Scott, Jenny Slate, Melora Walters, Woody Harrelson, Peggy Lu.
Box Office: $856.1 milioni
Vale o non vale: Non sarà la migliore pellicola di sempre tratta da un fumetto, ma rimane comunque un titolo d'intrattenimento che giova di un grandissimo protagonista e un personaggio cattivo che, nonostante il suo operato totalmente fuori controllo, rimane piuttosto intrigante.
Premi: /
Parola chiave: Parassite.

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Bengi

giovedì 16 maggio 2019

Film 1586 - Annihilation

Intro: Uscito al cinema a febbraio dell'anno scorso e disponibile su Netflix a nemmeno un mese di distanza, non abbiamo perso tempo a recuperarlo appena disponibile per lo streaming.
Film 1586: "Annihilation" (2018) di Alex Garland
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ma che è sta roba? No sul serio, di che cavolo stiamo parlando? Trascinato da una personalissima scia di attese piuttosto elevate a causa dal mix di elementi presenti nella storia (Natalie Portman + una storia apparentemente intrigante + strane creature dalle incredibili mutazioni + effetti speciali da paura), con dispiacere ho constato che questo film non è altro che un gigantesco bluff. Oltre a presentare una trama complessa e un finale ridicolo anche a livello visivo, il vero problema di "Annihilation" è che promette tantissimo, ma non riesce a mantenere le aspettative. Ed è un peccato, perché gli elementi ci sarebbero tutti. Eppure perfino il cast non lega bene e la storia perde di credibilità man mano che procede verso la fine. Peccato, davvero un'occasione persa per un prodotto che, sulla carta, prometteva scintille.
Cast: Natalie Portman, Jennifer Jason Leigh, Gina Rodriguez, Tessa Thompson, Tuva Novotny, Oscar Isaac, Benedict Wong.
Box Office: $43.1 milioni
Vale o non vale: Una sorta di mix tra "Arrival", "Ultimatum alla Terra" e "Under the Dome", la pellicola di Alex Garland basata sul romanzo omonimo scritto da Jeff VanderMeer in realtà non funziona granché. Fallisce nel mantenere acceso l'interesse dello spettatore nel momento in cui la storia comincia a non avere più niente di sensato da raccontare. Francamente un film che si può evitare di guardare.
Premi: /
Parola chiave: Shimmer.

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Bengi

martedì 14 maggio 2019

Film 1584 - Jupiter Ascending

Intro: Ricordo che al cinema mi fosse piaciuto, quindi ero abbastanza motivato a vederlo una seconda volta.
Film 1584: "Jupiter Ascending" (2015) di The Wachowskis
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ora, non che non sia un film godibile, ma sicuramente forse ricordavo qualcosa di meglio. Detto questo, "Jupiter Ascending" è visivamente interessante e presenta qualche elemento intrigante, anche se forse non tutte le scelte del casting sono state felici; poi un elemento che non ho ben compreso: perché Eddie Redmayne bisbiglia in quel tono strano?
Film 890 - Jupiter - Il destino dell'universo
Film 1584 - Jupiter Ascending
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton, Vanessa Kirby, James D'Arcy, Gugu Mbatha-Raw.
Box Office: $184 milioni
Vale o non vale: A tratti quasi fiabesco, questo film non sarà il migliore delle sorelle Wachowski, ma francamente ho visto di peggio. Intrattiene a sufficienza da risultare passabile, ma niente di più.
Premi: Candidato a 6 Razzie Award tra cui Peggior film, regia e sceneggiatura, Eddie Redmayne ha vinto nella categoria Peggior attore non protagonista (dopo aver vinto l'Oscar come Miglior attore giusto l'anno prima).
Parola chiave: Profitto.

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Bengi

Film 1582 - The Fifth Element

Intro: Non lo avevo mai visto ed ero sempre stato curioso di recuperarlo. Ricordo che da bambino ero rimasto particolarmente colpito da uno degli outfit di un personaggio di questa pellicola...
Film 1582: "The Fifth Element" (1997) di Luc Besson
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non è la prima volta che Besson delude un po' le mie aspettative e nonostante i numerosi titoli a suo favore ("Léon" in primis), da "Il quinto elemento" mi aspettavo molto, molto di più. Avventura, sci-fi, una tonnellata di effetti speciali, qualche elemento comico ed esplosioni in ogni dove per un'ambientazione futuristica che convince solo a metà, il tutto per un caotico risultato finale che rimane impresso per due soli motivi: il traffico volante della New York 2263 e il "vestito" carta igienica-fetish di Milla Jovovich. Il resto non è nulla che non si sia già visto e anche qui - nemmeno a dirlo - si scomodano geroglifici e antiche profezie (esempi similissimi dal passato e presente: "Mannequin", 1987, e "X-Men: Apocalisse", 2016). Intrattiene, ma non convince.
Cast: Bruce Willis, Gary Oldman, Ian Holm, Chris Tucker, Milla Jovovich, Luke Perry.
Box Office: $263.9 milioni
Vale o non vale: Fa del suo meglio per consegnare un'avventura sorprendente e divertente, ma non ci riesce del tutto. Gli effetti speciali sono quelli che sono e nonostante la presenza di un cast internazionale e la regia lungimirante di uno come Besson, la storia non riesce ad elevarsi oltre lo status di tentativo non americano di produrre un film ad alto budget. Comunque si fa guardare.
Premi: Candidato a 1 premio Oscar per i Migliori effetti sonori e vincitore di 1 BAFTA per gli effetti speciali; ai César 1998 la pellicola era candidata a 8 premi (tra cui Miglior film) e ne ha vinti 3: Miglior regia, fotografia e scenografia. Nominato a 2 Razzie per Peggior attrice non protagonista (Jovovich) e Peggior nuova star (Tucker).
Parola chiave: Diva.

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giovedì 1 novembre 2018

Film 1519 - Arrival

Intro: The first time that I saw it I thought that this movie was interesting and compelling, that's why I decided to watch it again.
Film 1519: "Arrival" (2016), Denis Villeneuve
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: what I appreciate about this story is the similarity between the plot and the alien's communication: everything goes in circle. And even if you don't understand all from the beginning, you have plenty of time to figure it out what's really happening. And when you do it, you're just blown away;
Amy Adams is just amazing as always. She's a great actress and a wonderful interpreter, it doesn't matter if she's playing a princess, a nun or a linguist professor. You follow her through the movie and trust everything she does because she's perfect in what she's doing;
"Arrival" starts as every other sci-fi film that involves aliens and spaceships as they land on Earth overnight and people cannot understand what's happening; the difference, though, is in what happens next: no fights or violence straight away, just the need to understand what's happening by communicating with the extraterrestrials. That's what I loved the most about the movie and what helped me get over the sometimes too slow pacing of the story. This and the amazing Amy Adams, of course. And Denis Villeneuve directorial style is always beautifully poignant.
Film 1310 - Arrival
Film 1519 - Arrival

Cast: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien.
Box Office: $203.4 million
Worth watching?: Interesting and challenging, "Arrival" isn't the typical alien-involved sci-fi picture, instead it follows its own path down to an ending which is not granted at all. Not exactly rhythm friendly but surely intense and beautifully acted, directed and scored, it's an elegant story about knowing ourselves and the strangers from out of space. Not to mention the ones that inhabit the Earth...
Awards: 8 Oscars nominations (Best Picture, Director and Adapted Screenplay among others) and 1 win for Best Achievement in Sound Editing; 2 Golden Globes nomination (Best Drama Actress and Original Score); 9 BAFTAs nominations and 1 win for Best Sound.
Key word: Private number.

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Bengi

venerdì 26 ottobre 2018

Film 1518 - Lilo & Stitch

Intro: One of my favourite animated feature films ever!
Film 1518: "Lilo & Stitch" (2002), Dean DeBlois, Chris Sanders
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: this movie is great and I remember I was so caught up by the story when I first watched it, which it really surprised me. "Lilo & Stitch" is funny and entertaining, sweet and kind to a new, enjoyable level. Lilo's character is built up so perfectly, she's a real human being role model, always open to second chances and new possibilities in life. I really do love her;
smart and well written, this isn't just a family movie, but also an enriching story that reminds us that differences are everywhere in life, yet still they shouldn't really matter: you can be a crazy weird invincible alien mad at everyone and still find your place in life thanks to new friends and an open mind. We should embrace our differences and not being scared by them.
Film 1118 - Lilo & Stitch
Film 1518 - Lilo & Stitch

Cast: Daveigh Chase, Chris Sanders, Tia Carrere, David Ogden Stiers, Kevin McDonald, Ving Rhames, Zoe Caldwell, Jason Scott Lee, Kevin Michael Richardson.
Box Office: $273.1 million
Worth watching?: Terribly sweet and - honestly - unexpectedly funny, "Lilo & Stitch" is a must see not only for every Walt Disney Pictures fan, but for everyone who's looking for a nice movie experience and a perfect cartoon choice. Trust me!
Awards: Nominated at the Oscars for Best Animated Feature.
Key word: Experiment 626.

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