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domenica 26 gennaio 2025

Film 2340 - Carry-On

Intro: The second movie I watched on Christmas day is one I had heard of, but didn't know what was about. So I reluctantly decided to give it a chance, not knowing what to expect.

Film 2340
: "Carry-On" (2024), Jaume Collet-Serra
Watched on: From the TV
Language: English
Watched with: No one
Thoughts: I didn't expect to enjoy this movie as much as I did. It's not groundbreaking by any means, but it definitely a better-than-expected thriller that once again showcase Taron Egerton's talent as a leading man.
Because of its story and setting, "Carry-On" also heavily reminded me of several other movies like "Flightplan", "Red Eye" and "Non-Stop", all of which are set in an airport, although this one doesn't take place on an actual plane.

That said, I really enjoyed this movie and as the first new movie I watched this year - and by this I mean a movie I had never watched before - I was happily impressed.
Not unforgettable, but definitely enjoyable.
Cast: Taron Egerton, Sofia Carson, Danielle Deadwyler, Theo Rossi, Logan Marshall-Green, Jason Bateman.
Box Office: /
Worth a watch?: Usually I don't particularly enjoy Netflix's movies, but this one I did. It's a good ride, Taron Egerton and Jason Bateman play well off each other and the story is crazy enough to be entertaining. One of those movies set in an airport: if you enjoy this kind of films, then "Carry-On" will do the trick for you.
Awards: /
Key word: Promotion.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 15 giugno 2023

Film 2190 - Air

Intro: Visto il trailer, sono stato subito incuriosito dalla storia (vera) che racconta questo film. Quindi non potevo perdermenlo!

Film 2190: "Air" (2023) di Ben Affleck
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: è passato un bel po' di tempo dalla mia ultima recensione e anche se non ho visto moltissimi film di recente - specialmente perché sono tornato in Italia per qualche settimana - è ora di rimettersi in pari. O quantomeno provarci...
Ho preparato il template per questa recensione il 25 maggio scorso, senza mai riuscire a scriverla fino ad oggi, per cui diciamo che ho avuto molto tempo per riflettere su quanto scrivere. Rimango della mia idea iniziale: "Air" è un biopic carino e ben confezionato con un gruppo di attori di calibro, una storia (vera) pazzesca da raccontare e un'esecuzione che non delude, anche se devo dire che l'ultimo film di Ben Affleck non ha granché di originale da raccontare se non gli eventi da cui trae ispirazione.
Mi ha colpito l'anima patinata di questo progetto, principalmente a causa di una fotografia molto "Hollywood contemporanea" che spinge su colori brillanti e una qualità impeccabile dell'immagine. Un po' stereotipati certi personaggi - penso alla madre di Jorda, qui interpretata da Viola Davis o all'attitudine non convenzionale di Phil Knight (Affleck) che ricorda tantissimo Steve Jobs - ma tutto sommato il risultato finale è piacevole, anche se inevitabilmente ci si aspetta dove andrà a parare la storia. Lo scontro tra titani Nike vs Adidas vs Converse mantiene alto l'interesse dello spettatore, mentre Matt Damon dimostra ancora una volta di essere un ottimo protagonista anche senza il bisogno di intricate scene d'azione.
Insomma, "Air" è un buon prodotto, leggero e godibile anche se non indimenticabile come le Air Jordan di cui racconta la storia.
Cast: Matt Damon, Ben Affleck, Jason Bateman, Marlon Wayans, Chris Messina, Chris Tucker, Gustaf Skarsgård, Dan Bucatinsky, Viola Davis.
Box Office: $89.7 milioni
Vale o non vale: Godibile e interessante, "Air" è un buon prodotto contemporaneo che conferma Ben Affleck quale affidabile storyteller. COn questo suo nuovo film non rifà certo la storia del cinema, ma dimostra ancora una volta di essere capace a raccontare efficacemente una storia, nonché di dirigere sapientemente alcuni dei migliori attori in circolazione (Matt Damon, Jason Bateman e Viola Davis per citarne solo tre di questo progetto). Il risultato finale è buono e anche se ricorda altri prodotti già visti, è comunque una visione piacevole che lascia soddisfatti.
Premi: /
Parola chiave: Michael Jordan.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 31 maggio 2021

Film 2012 - Thunder Force

Intro: Alla ricerca di qualche scemata facile facile, mi sono lasciato convincere da questo titolo Netflix (che solitamente non è esattamente un porto sicuro quando si tratta di produzioni cinematografiche). Vorrà forse dire che, sotto sotto, rimango un fan di Melissa McCarthy?

Film 2012
: "Thunder Force" (2021) di Ben Falcone
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: pur rendendomi conto che si tratti della solita boiata di casa McCarthy-Falcone, devo ammettere che questo "Thunder Force" non mi sia poi così dispiaciuto. Ribadisco, la qualità è quella che è e ammetto che le dinamiche narrative che i due impiegano per i loro film è più simile ad un copia-incolla che a un vero approccio creativo, eppure qualche momento simpatico in questa pellicola c'è ed è tutto merito della fisicità comica della McCarthy, al solito sorta di punchball fisico/emotivo per tutta la storia.
Mettiamola così: o piace l'opera narrativa del duo (McCarthy-Falcone) o questo "Thunder Force" risulterà il solito tentativo ormai un po' goffo di applicare la stessa formula semplicemente ad un diverso contesto. Perché potrà cambiare lo scenario, il cast - Octavia Spencer qui è incisiva e necessaria quanto uno scanner nel 2021 - o l'anno di uscita, ma l'approccio di fondo è sempre e costantemente lo stesso. Se siete scesi a patti con questa piega che da anni ha preso la carriera della McCarthy tutto bene, altrimenti questa pellicola non sarà altro che l'ennesima, inutile, blanda proposta del catalogo di film Netflix.
Cast: Melissa McCarthy, Octavia Spencer, Bobby Cannavale, Pom Klementieff, Kevin Dunn, Melissa Leo, Jason Bateman.
Box Office: /
Vale o non vale: Le critiche sono pessime e bisogna ammettere fin da subito che il film è quello che è, però se gli ultimi titoli della filmografia della McCarthy vi sono piaciuti, " Thunder Force" non dovrebbe mancare di intrattenervi. Poi, va detto, più che un film sui supereroi è una commedia più insapore che incisiva, anche se qualche momento divertente c'è (principalmente il processo di trasformazione in supereroina del personaggio della McCarthy e la sua romance con il mezzo granchio - sì sì, mezzo granchio - Jason Bateman). Detto questo, non aspettatevi grandi cose da "Thunder Force" esattamente come non dovreste aspettarvi grandi cose da una pellicola mainstream prodotta da Netflix (specialmente se scritta da Falcone).
Premi: /
Parola chiave: Raw chicken.

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Bengi

martedì 20 agosto 2019

Film 1654 - Horrible Bosses 2

Intro: Bisogna sempre chiudere il cerchio...
Film 1654: "Horrible Bosses 2" (2014) di Sean Anders
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non c'è molto da dire, se non che è simpatico, anche se meno riuscito del primo.
Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Cast: Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Jamie Foxx, Chris Pine, Christoph Waltz, Kevin Spacey, Jonathan Banks, Keegan-Michael Key.
Box Office: $107.7 milioni
Vale o non vale: Personalmente l'ho trovato anche simpatico, nonostante si tratti sempre della solita commedia demenziale americana. Per chi ha apprezzato il primo, sicuramente questo secondo capitolo sarà gradito.
Premi: /
Parola chiave: Rapimento.

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mercoledì 14 agosto 2019

Film 1649 - Horrible Bosses

Intro: Un po' di commedia per farsi due risate.
Film 1649: "Horrible Bosses" (2011) di Seth Gordon
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Cast: Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Colin Farrell, Kevin Spacey, Jamie Foxx, Donald Sutherland, Julie Bowen, Ioan Gruffudd, Bob Newhart, Meghan Markle.
Box Office: $209.6 milioni
Vale o non vale: Simpatico, divertente e con un cast perfettamente in parte, "Horrible Bosses" funziona grazie al suo umorismo scorretto e l'assurda premessa di uccidere i boss che non la smettono di perseguitare i poveri protagonisti.
Premi: /
Parola chiave: Cellulare.

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lunedì 8 luglio 2019

Film 1623 - Game Night

Intro: Quando è uscito in America sembravano tutti impazziti per questo film, per cui non aspettavo altro che vederlo!
Film 1623: "Game Night" (2018) di John Francis Daley, Jonathan Goldstein
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: cast pieno di star - amo Rachel McAdams -, boom all'esordio al botteghino USA con un incasso superiore alle previsioni, critiche buonissime nonché un trailer sufficientemente folle da far sperare in una pellicola altrettanto pazza... Insomma, le mie aspettative per "Game Night" erano altine. Ora, non posso dire che sia un brutto film o non sia divertente, rimane però il fatto che mi aspettassi qualcosa di più. Probabilmente se avessi evitato di documentarmi eccessivamente e mi ci fossi approcciato per caso, avrei gradito senza se e senza ma;
la storia è pazza proprio come sembra nel trailer e Bateman e McAdams sono, a sorpresa, un perfetto duo comico che funziona alla perfezione. Forse la cosa che mi ha convinto meno di tutta questa operazione sono le tempistiche che mi aspettavo decisamente più veloci. Non si tratta di un prodotto lento, ma da come appare nel trailer sembra che non ci sia nemmeno un attimo per tirare il fiato quando, invece, non si sta tutto il tempo con il piede sull'acceleratore. In generale, comunque, una black comedy riuscita.
Cast: Jason Bateman, Rachel McAdams, Billy Magnussen, Sharon Horgan, Lamorne Morris, Kylie Bunbury, Jesse Plemons, Michael C. Hall, Kyle Chandler, Danny Huston, Chelsea Peretti.
Box Office: $117.5 milioni
Vale o non vale: Funziona bene per chi è in cerca di una serata a base di azione e humor nero. Il cast è perfetto e anche se il film non mantiene proprio tutte le promesse del trailer, ci si diverte comunque.
Premi: /
Parola chiave: Lista.

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martedì 27 marzo 2018

Film 1483 - Office Christmas Party

Intro: Dopo le oscurità di una pellicola come “Il silenzio degli innocenti” e considerate le condizioni di vita che attualmente ci coinvolgono (sveglia-colazione-lavoro-pranzo-lavoro-cena-nanna), un cambio di genere ci sembrava appropriato. Per farci na risata…
Film 1483: "Office Christmas Party" (2016) di Josh Gordon, Will Speck
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: diversamente da quanto mi aspettassi, l’insieme di attori solitamente capace di creare quella speciale alchimia in grado di farmi piacevolmente divertire - anche senza necessariamente prodursi in un prodotto precisamente comico – non è riuscito a fare la magica. In poche parole “Christmas Office Party” non fa ridere, né risulta spassoso. E certamente uno dei grandi problemi alla base di questa evidenza è che la sceneggiatura si sforza troppo di mettere in fila tutti gli “elementi giusti” per creare l’effetto sperato, senza però avere davvero nulla da raccontare. Diffido sempre dai quelle storie che si svolgono nel giro di 24ore o giù di lì, c’è troppo poco tempo per sviluppare personaggi e dinamiche, figuriamoci raccontare qualcosa che abbia un minimo di background. Qui è lo stesso: c’è un pretesto che smuove la trama e si tira dritto finché non lo si realizza. In questo caso la scusa è la festa natalizia dell’ufficio e non c’è verso, l’unico elemento che caratterizzerà la storia sarà la f-e-s-t-a. Non c’è altro argomento davvero rilevante, nessun altro accadimento che aggiunga spessore alle dinamiche. E il film risulta debole; .
il cast non è male e c’è davvero un po’ di tutto, il che aggiunge una buona dose di eterogeneità al prodotto finale. Rimane comunque evidente l’intento comico e, anche da questo punto di vista, la scelta degli attori ricade suoi soliti volti più o meno noti (Aniston, Bateman, Miller, McKinnon, ecc) che finiscono per far sembrare questa pellicola il solito prodotto identico a tutti gli altri del genere.
Cast: Jason Bateman, Olivia Munn, T. J. Miller, Jillian Bell, Vanessa Bayer, Courtney B. Vance, Rob Corddry, Kate McKinnon, Jennifer Aniston.
Box Office: $114.5 milioni
Vale o non vale: è un film innocuo che si fa guardare senza problemi, anche se non bisogna avere troppe aspettative né pretese. E’ quello che è, una scemata bella e buona.
Premi: /
Parola chiave: Contratto.

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sabato 8 luglio 2017

Film 1383 - La cosa più dolce...

Alla ricerca di una scemata da vedere durante la cena. E Netflix ha fornito il titolo giusto.

Film 1383: "La cosa più dolce..." (2002) di Roger Kumble
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Edo
Pensieri: Gigantesca boiata piuttosto volgare che funziona solamente grazie al trio di protagoniste, una sorta di "Charlie's Angeles" a sfondo sessuale.
La storia è sciocca, ma alcune parti sono simpatiche e, tutto sommato, se si cerca totale disimpegno questo film è la scelta giusta. Poi, certo, non è per tutti i palati...
Cast: Cameron Diaz, Christina Applegate, Selma Blair, Thomas Jane, Jason Bateman, Parker Posey.
Box Office: $68,696,770
Consigli: Si tratta di una pellicola sciocca, molto volgare, ma a tratti divertente che non rimane impressa certo per la sua genialità. In ogni caso, se si vuole solamente un po' di distrazione a cervello spento, può anche funzionare. Rimane il fatto che mi chiedo come possa Cameron Diaz aver pensato che questo film potesse far bene alla sua carriera...
Parola chiave: Matrimonio.

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martedì 6 giugno 2017

Film 1369 - Zootropolis

Qualche settimana fa avevo comprato il dvd che, immancabilmente, ha fatto di nuovo nascere in me la voglia di vedere questa pellicola.

Film 1369: "Zootropolis" (2016) di Byron Howard, Rich Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Bel film d'animazione dalle molteplici chiavi di lettura che ci ricorda, oggi più che mai, quanto abbracciare le diversità altrui, non dare per scontato e, soprattutto, non giudicare dalle apparenze possa essere un punto di forza, invece che una debolezza. Nella città cosmopolita di Zootropolis (o Zootopia in inglese), infatti, predatori e prede convivono in pace e armonia e persino una piccola coniglietta apparentemente indifesa può decidere di seguire la propria aspirazione di diventare poliziotta e mettere a tacere tutti coloro che, nel tempo, l'hanno derisa o non hanno creduto in lei. Chiaramente la storia affronterà anche un misterioso caso da risolvere, in un gioco a smascherare il furfante che terminerà con una sorpresa a tinte thriller.
Insomma, "Zootropolis" è un prodotto ben riuscito, divertente e simpatico, ma anche educativo - per chi sa leggere tra le righe - e di piacevolissimo intrattenimento. Di visione in visione.
Ps. Vincitore dell'Oscar e del Golden Globe per il Miglior film d'animazione.
Film 1107 - Zootropolis
Cast: Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Idris Elba, Jenny Slate, Nate Torrence, Bonnie Hunt, Don Lake, Tommy Chong, J. K. Simmons, Octavia Spencer, Alan Tudyk, Shakira.
Box Office: $1.024 miliardi
Consigli: Bello, colorato, divertente e dal messaggio inclusivo e moderno, questo prodotto di casa Disney merita la chance di una visione. Ce ne fossero di più di cartoni animati così!
Parola chiave: Fiori.

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venerdì 24 marzo 2017

Film 1329 - Regali da uno sconosciuto - The Gift

Scelto una sera tra la programmazione di Sky Go perché desideravo recuperarlo, ma mi ero sempre scordato.

Film 1329: "Regali da uno sconosciuto - The Gift" (2015) di Joel Edgerton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Pensavo fosse un horror, ma non lo è. E' un buon thriller con un'inaspettata dose di suspense ben architettata.
Diversamente da quanto pubblicizzato nel trailer, però, non si tratta certo di un capolavoro intramontabile. E' un buon titolo di genere, certamente un esordio a regia+sceneggiatura di un Joel Edgerton sempre più interessante, un film che punta sugli elementi giusti e riesce a portare a casa un risultato finale veramente ben riuscito rispetto al solito. Detto ciò, a mio avviso questo "The Gift" fa semplicemente il suo dovere, intrattenendo e spaventando quanto basta.
Sicuramente il merito va a un buon trio di attori - da Jason Bateman non mi sarei aspettato credibilità nei toni troppo drammatici -, affiatati e capaci e a una regia in grado di architettare non pochi momenti da spavento di soprassalto e inquietanti rivelazioni (e supposizioni). Insomma, "Regali da uno sconosciuto" funziona e non fa pentire di averlo scelto.
Cast: Jason Bateman, Rebecca Hall, Joel Edgerton, Allison Tolman, Tim Griffin, Busy Philipps.
Box Office: $59 milioni
Consigli: Intrigante e quasi sempre all'altezza, "The Gift" è un buon thriller con non pochi momenti di suspense e situazioni sufficientemente strane da far sentire il disagio trai protagonisti. Un titolo per chi cerca un po' di atmosfera inquietante senza rinunciare a un po' di glam (la Hall ha un fascino innato) e a una certa dose di minimalismo, sia estetico che stilistico.
Parola chiave: Svenimento.

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domenica 21 agosto 2016

Film 1197 - Una spia e mezzo

Agli inizi di aprile Dwayne Johnson e Kevin Hart hanno presentato assieme gli MTV Movie Awards come versione collaterale di promozione di questo film, in America uscito il 17 giugno. Arrivato in Italia con un mese di ritardo, ero veramente curioso di scoprire come potessero funzionare i due attori assieme sul grande schermo.

Film 1197: "Una spia e mezzo" (2016) di Rawson Marshall Thurber
Visto: dal cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Un misto fra "Brooklyn Nine-Nine" e "21 Jump Street", "Central Intelligence" è una commedia carina e molto dinamica, perfetto titolo estivo che non brillerà per innovazione o profondità, ma di sicuro intrattiene a dovere. Grande chimica tra i due protagonisti Kevin Hart e Dwayne Johnson, per un'ottima scelta di cast.
Basato sul pretesto dell'inversione dei ruoli, il fighissimo Calvin (Hart) del liceo si ritrova da adulto a svolgere un impiego con pochi stimoli, mentre il più che rotondo e bullizzato Bob (Johnson), si rivelerà essere una stranissima iperpalestrata montagna di muscoli; il duo, ritrovatosi grazie all'amicizia di Facebook, si incontrerà per una birra al bar e finirà per investigare su un'asta milionaria di offerte per una lista di codici che permettono il controllo di satelliti. Il tutto, ovviamente, che Calvin lo voglia o meno.
In questo mondo surreale di agenti corrotti, sparatorie e salti dalle finestre, non mancano certi momenti efficaci di simpatico divertimento, servito dalla strana coppia di protagonisti e da una serie di trovate comiche spesso fisiche o comunque volgari, ma che non mancano di centrare l'obiettivo. Del resto stiamo parlando di una pellicola di totale disimpegno che intende raggiungere lo spettatore attraverso quella comicità stramba che va di moda adesso e una dose d'azione da non sottovalutare. Del resto Johnson si è ormai specializzato nel genere action, oltre che nei titoli mainstream in grado di totalizzare buoni incassi al botteghino: anche "Una spia e mezzo" non fa eccezione - pur non con un totale eclatante - riuscendo ampiamente a ripagare i 50 milioni di dollari spesi per produrlo.
Dunque un prodotto simpatico, tutto sommato migliore di quanto mi aspettassi. Non un capolavoro e non maledettamente folgorante quanto lo "Spy" di qualche tempo fa, ma comunque una piacevole sorpresa estiva in grado di riempire in maniera simpatica il vuoto calendario cinematografico estivo.
Ps. Inaspettatamente, questo film è stato scritto tra gli altri anche da Ike Barinholtz, attore visto in "Le sorelle perfette", "Cattivi vicini" 1 e 2, "The Mindy Project" e adesso al cinema con "Suicide Squad".
Cast: Kevin Hart, Dwayne Johnson, Amy Ryan, Aaron Paul, Danielle Nicolet, Timothy John Smith, Megan Park, Ryan Hansen, Thomas Kretschmann, Jason Bateman, Melissa McCarthy.
Box Office: $208.6 milioni
Consigli: Divertente quanto basta, dinamico e con un buon duo di protagonisti, "Central Intelligence" è un film più riuscito di quanto non ci si potrebbe aspettare e più soddisfacente di metà dei prodotti usciti durante questa insipida estate 2016. Niente di indimenticabile, ovvio, ma comunque spassoso.
Parola chiave: La freccia d'oro.

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giovedì 24 marzo 2016

Film 1107 - Zootropolis

Un bel film d'animazione ci sta sempre e questo lo volevo vedere assolutamente!
Film 1107: "Zootropolis" (2016) di Byron Howard, Rich Moore
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe, Jessica
Pensieri: Quello che mi è piaciuto di questo film è il messaggio inclusivo. In un momento storico in cui la paura dell'altro è ai massimi livelli, in cui l'integrazione è sempre più una conquista quotidiana, una storia sulla possibilità di vivere bene insieme anche quando si è, per natura, opposti è un bellissimo racconto. Anche solo per questo bisognerebbe vedere - e far vedere ai bambini - l'ultimo cartoon Disney, il 55esimo classico prodotto dalla storica casa di produzione di Topolino.
La trama è apparentemente molto semplice: una coniglietta che vuole fare la polizziotta nella cosmopolita città di Zootropolis (dove prede e predatori vivono pacificamente insieme), conquista il suo sogno, ma rimane incastrata nel pregiudizio della sua condizione di nascita. Finita, così, a fare l'ausiliario del traffico, la nostra protagonista si imbatte nella furfante volpe di cui, col tempo, diventerà amica. Insieme riusciranno a risolvere il mistero che sta scuotendo alla base la città: alcuni predatori impazziti che, inspiegabilmente, prima diventano selvaggi e pericolosi e poi spariscono dalla circolazione. Ovviamente i sospetti ricadranno dove li vorrebbero la paura e i pregiudizi, ma la storia saprà regalare un colpo di scena meno scontato.
Chiaramente, essendo un film per famiglie, la componente giocosa e divertente la fa da padrone pur, appunto, non mancando il sottotesto di cui si parlava. Senza far pesare minimamente il messaggio già più impegnato, "Zootropolis" (titolo originale "Zootopia") riesce a intrattenere in modo egregio tutti i suoi pubblici target, regalando 108 minuti spensierati, visivamente accattivanti e ricchi di idee geniali e simpatiche. Insomma, nel complesso una bella pellicola che regala alla Disney non solo un altro successo commerciale, ma anche di pubblico e critica.
Film 1369 - Zootropolis
Cast: Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Idris Elba, J.K. Simmons, Tommy Chong, Octavia Spencer, Jenny Slate, Shakira, Alan Tudyk, Bonnie Hunt; (versione italiana) Ilaria Latini, Massimo Lopez, Gabriele Patriarca, Leo Gullotta, Frank Matano, Paolo Ruffini, Nicola Savino, Diego Abatantuono, Roberta Greganti, Vittorio Guerrieri, Teresa Mannino, Ilaria Stagni.
Box Office: $604.9 milioni
Consigli: Simpatico, ben fatto, con un bel messaggio di fondo, "Zootropolis" è quel film d'animazione che mancava da un po' nelle sale. Dopo il deludente "Il viaggio di Arlo", un ottimo titolo per tutta la famiglia che utilizza la computer grafica non solo come strumento per gli occhi, ma anche per raccontare una storia interessante, divertente e dalle numerose idee. Insomma, questa pellicola è da non perdere, da vedere e rivedere. Non mi stupirei di un sequel.
Parola chiave: Ululatori notturni.

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mercoledì 18 novembre 2015

Film 1029 - This Is Where I Leave You

Avevo iniziato a vedere questo film al ritorno dal giappone, ma la compagnia aerea lo proponeva solamente in inglese non sottotitolato, per cui ho mollato la visione dopo 10 minuti dato che non riuscivo a capire niente...

Film 1029: "This Is Where I Leave You" (2014) di Shawn Levy
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "This Is Where I Leave You" è uno di quei film che attendevo di vedere con interesse, principalmente per il cast stellare e perché, in tutta onestà, adoro le storie corali. I presupposti c'erano tutti e anche se non posso dire che ne sia rimasto sconvolto, mi ha lasciato comunque un ricordo positivo.
Il pretesto è il funerale del padre di 4 figli adulti e dalle vite diversissime, con madre affranta al capezzale che tiene le redini della famiglia e della situazione: il cast è assolutamente ben assortito - Jason Bateman, Tina Fey, Adam Driver, Corey Stoll e Jane Fonda - e questa eterogeneità dei protagonisti depone assolutamente a favore di una storia che basa tutto sull'unicità degli individui, delle loro storie e dei loro punti di vista. In questo senso dire che la storia è riuscita, poiché riesce davvero a ricreare un'unità famigliare complessa e sfaccettata, ricolma di problemi e affetto, situazioni da risolvere e ricordi che necessariamente affiorano. Molti momenti divertenti che si affiancano a una serie di tematiche anche abbastanza drammatiche.
Il risvolto della medaglia, però, c'è: "This Is Where I Leave You" è carino, piacevole anche, ma non basta. Non fa centro del tutto e non è sufficientemente peculiare per svettare nell'universo del cinema mainstream contemporaneo perché manca di quel qualcosa che sia veramente e solamente "suo". Sì, c'è quell'aria da grande famiglia americana che si confronta con i suoi demoni, c'è il percorso di formazione e l'esaltazione della diversità, nonché l'accettazione degli altri per quello che sono. Sono tutti temi importanti, ma che nella miscela presentata qui non sono sufficienti a lasciare di questa storia un ricordo indelebile.
Dunque sì, la pellicola di Shawn Levy è carina, ma niente di più.
Ps. Curiosamente Rose Byrne, Timothy Olyphant e Debra Monk sono tutti passati per la seconda stagione di "Damages" in ruoli di primo piano o comunque ricorrenti.
Cast: Jason Bateman, Tina Fey, Adam Driver, Rose Byrne, Corey Stoll, Kathryn Hahn, Connie Britton, Timothy Olyphant, Dax Shepard, Jane Fonda, Debra Monk, Abigail Spencer, Ben Schwartz.
Box Office: $41.3 milioni
Consigli: Pellicola comico-drammatica, film corale, produzione semi-indipendente, storia tratta dall'omonimo romanzo di Jonathan Tropper e un cast stellare. Questi sono gli elementi chiave di "This Is Where I Leave You" che non fa totalmente centro, ma rimane sicuramente una buona alternativa per una serata casalinga a base di divano e relax. La storia è meno pesante di quanto non possa sembrare a una prima occhiata e certamente gli ottimi attori a sono capaci di fare la differenza. E, da non sottovalutare, il finale a sorpresa è inaspettato e perfino comico. Si può vedere.
Parola chiave: Shiva.

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giovedì 5 febbraio 2015

Film 872 - Come ammazzare il capo 2

Ero curioso di vedere questo film per una serie di motivi, tra i quali che il primo episodio mi era piaciuto e, soprattutto, che questo secondo è stato un clamoroso flop.

Film 872: "Come ammazzare il capo 2" (2014) di Sean Anders
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Una premessa veloce: questo è il sequel di un film che in originale si intitola "Horrible Bosses" e a cui è bastato aggiungere un semplice '2' per esplicitarne il carattere consequenziale rispetto al tempo della prima pellicola. Se anche noi in Italia ci limitassimo a mantenere titolazioni facili e intuitive, non sarebbe stato necessario diversificare i nomi dei due episodi di questo franchise, il primo "Come ammazzare il capo... e vivere felici" e il secondo "Come ammazzare il capo 2". La scelta di troncare il secondo già di per sé esplicita quanto fosse idiota la scelta del primo titolo.
Ciò detto, la prima vera cosa di cui occuparsi relativamente a questo "Horrible Bosses 2" riguarda il clamoroso flop al botteghino mondiale. Per capirci meglio, parliamo di cifre. "Horrible Bosses", costato tra i 35 e i 37 milioni di dollari, nel 2011 incassò qualcosa come $209.6 milioni di dollari. Forti di questo inaspettato successo, i produttori hanno portato il budget di "Horrible Bosses 2" a 42 milioni di dollari, richiamato tutto il cast precedente, aggiunto qualche altra star per essere sicuri di fare il botto e, invece, si sono visti dimezzare gli incassi. Letteralmente (vedi sotto). Cos'è successo, nel frattempo?
Beh, innanzitutto nel 2011 l'unico titolo veramente imbattibile che ha opposto resistenza al primo titolo era "Transformers: Dark of the Moon", ancora primo in classifica in America alla sua seconda settimana. Altri titoli di successo c'erano, ma erano già almeno alla loro terza settimana in classifica, quindi meno 'agguerriti'. Quello che è successo a fine 2014, invece, è un po' diverso. Innanzitutto alla sua seconda settimana alla #1 c'era "Hunger Games: il canto della rivolta - Parte I" che è rimasto stabile in vetta dal 21 novembre all'11 dicembre. Poi contemporaneamente a questo "Horrible Bosses 2" usciva "I pinguini di Madagascar" che è finito alla #2, facendo scendere alla #3 uno dei successi più clamorosi della fine dell'anno, ovvero "Big Hero 6". Il nostro sequel, quindi, se l'è dovuta giocare con "Interstellar" di Nolan che, sebbene fosse ormai alla sua quarta settimana, gli ha lasciato la posizione #4 in classifica per meno di un milione di dollari. Insomma, francamente "Come ammazzare il capo 2" è stato o mal posizionato a livello di data d'uscita o eccessivamente sopravvalutato dai produttori.
Dopo questa attenta analisi del mercato cinematografico USA, passiamo - finalmente si dirà - al titolo in questione che, sinceramente, è sufficientemente divertente da risultare spassoso. Jason Bateman, Jason Sudeikis e Charlie Day sono un trio collaudato e bene, inanellano una gag dietro l'altra senza lasciare che si intrappongano tempi morti fatali per una commedia del genere. Ma poi, quale genere, per la precisione? Beh, ovviamente quella volgarissima, sessualmente esplicita e politicamente scorretta che strizza l'occhio ai giovani che vogliono solo divertirsi, ma chiamano all'appello anche il pubblico più adulto regalando un ruolo estremamente disinibito alla ormai 45enne Jennifer Aniston. Va detto che qui tutto il lavoro lo fa il cast (Bateman, Day, Sudeikis, Aniston, Jamie Foxx, Christoph Waltz, Kevin Spacey, ma soprattutto un energico Chris Pine davvero efficace), in grado di sorreggere una trama altrimenti banalotta e molto caotica che, necessariamente, ricalca la formula dell'originale, senza però riuscire a riprodurne la peculiarità narrativa. Se, infatti, l'idea di far fuori i capi vessanti, irriconoscenti o ninfomani della prima trama era azzeccata, intrigante e maledettamente divertente, questa volta il tentativo di rapimento che diventa ricatto con la complicità stessa del rapito è meno centrato, diciamo.
Anche se tutto sommato non si può assolutamente dire che questo prodotto commerciale sia meno riuscito di altri che hanno avuto ben più successo, la sorte lo ha visto sfavorito, ma davvero la colpa non è del prodotto in sé, quanto forse più che altro delle tempistiche (d'uscita, che probabilmente avrebbero dovuto ricalcare l'onda estiva del primo film).
Quindi a parte essere tutti concordi sul fatto che "Come ammazzare il capo 2" è, come si suol dire, la classica commedia americana - odierna, aggiungo io - non lo si può bacchettare per altri motivi. Le trovate irriverenti ci sono, la giusta dose di follia pure, un piano che va in toto a rotoli è alla base di tutto, quindi questa pellicola ha tutte le carte in regola del caso per essere guardata senza pensieri facendosi qualche tranquilla risata, passando una piacevole serata.
Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Box Office: $106.6 milioni
Consigli: "Come ammazzare il capo 2" è simpatico, anche se meno del primo. Comunque funziona e il trio di protagonisti riesce di nuovo a creare la giusta atmosfera di follia misto incosapevolezza che sta alla base del divertimento di questo franchise. Si aggiunge aBateman, Day e Sudeikis il Capitano Kirk alias Chris Pine, qui magnetica spalla capace di rubare spesso la scena ai protagonisti. Unica figura che ho trovato davvero inutile è Christoph Waltz in un ruolo che poteva rivestire chiunque per tanto che è insignificante. Comunque il risultato finale è conforme alle aspettative, chiassono, rissoso, caotico, sbroccato e confusionario quanto basta per ricordare il precedente film distaccandosene, però, leggermente. Insomma, se piacciono le commedie americane senza pretese, con un bel cast ricco di celebrità e una trama che rasenta spessissimo l'assurdo, beh, questo è certamente uno dei titoli della stagione a cui dare una chance (ma prima a "22 Jump Street"!).
Parola chiave: "Roar".

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 6 settembre 2013

Film 579 - Io sono tu

Un altro esempio di titolo cambiato rispetto all'originale: senza senso e veramente brutto. Almeno il film fa ridere...


Film 579: "Io sono tu" (2013) di Seth Gordon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Melissa McCarthy vive un momento d'oro e cavalca senza pudore l'onda di un successo esploso ad anni di distanza dalla fine della serie tv che l'ha lanciata, "Una mamma per amica". Con una nomination all'Oscar sulle spalle per "Le amiche della sposa" e un Emmy vinto per la sitcom "Mike & Molly", ormai la McCarthy è lanciatissima praticamente in ogni campo che coinvolga la recitazione. Questo commedia americana dal titolo originale "Identity Thief", ladro di identità, la vede impunita delinquente che ruba l'identità del povero Sandy Patterson/Jason Bateman facendolo finire invischiato in qualunque tipo di reato. Il film finirà per essere un on the road senza limiti e senza freni, tra lotte fisiche, siparietti trash-sexy, inseguimenti in macchina ed alcuni buoni momenti comici grazie alla coppia di attori.
Bateman è imbambolato quanto basta a far egregiamente risaltare la pazzia sbroccata di Diana, il personaggio della McCarthy, e questo permette alla pellicola di funzionare specialmente grazie al costante battibeccare dei due, duello verbale e non che spesso sconfina nel politicamente scorreto (veri momenti di forza della storia). Per il resto la trama si svolge in maniera piuttosto prevedibile e senza particolari scossoni narrativi, ma comunque è chiaro che nell'ottica del prodotto cinematografico di ampio consumo che si basi su interpretazioni comiche e nomi di richiamo, grandi slanci di creatività di cui inzuppare la storia è improbabile che se ne trovino.
Ho letto di critiche estremamente negative nei confronti di questa commedia, ma se devo essere sincero l'ho trovata veramente molto spassosa. Volgare, per carità, ma proprio godibile.
Ps. $173,923,765 di incasso al botteghino mondiale.
Consigli: E' perfetto per una serata in compagnia o comunque per passare un momento divertente da condividere. Melissa McCarthy si sta specializzando in ruoli comici (a breve in uscita "Corpi da reato" con Sandra Bullock, ma è presente anche nelle commedie "Piacere, sono un po' incinta", "Tre all'improvviso", l'orrendo "Questi sono i 40" e "Una notte da leoni 3") e va detto che le riescono piuttosto bene. L'inedito duo McCarthy-Bateman è promosso.
Parola chiave: Carta di credito.

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Bengi

martedì 24 gennaio 2012

Film 358 - Paul

Quasi fuori dalla malattia, in compagnia di Licia, uno dei nostri tanto piacevoli ritrovi cena + film!


Film 358: "Paul" (2011) di Greg Mottola
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Non ero molto interessato a questa pellicola, ma tra le proposte della serata era la più interessante. In effetti, a sorpresa, si è rivelato un prodotto divertente e azzeccato, buonissimo per una serata in compagnia.
Il duo comico inglese Simon Pegg e Nick Frost, dopo alcune collaborazioni precedenti ("L'alba dei morti dementi", "Hot Fuzz"), sbraca in suolo americano con un nerd movie che strappa ben più di una risata.
L'alieno Paul è sfacciato e grezzo, certamente non conforme all'immaginario extraterrestre costituitosi grazie alla storia del cinema.
In Italia doppiato dal non idoneo Elio (di Elio e le Storie Tese) in lingua originale ha, invece, beneficiato del fascino ruvido della voce di Seth Rogen ("The Green Hornet", "Molto incinta"). Le due scelte non sembrano seguire la stessa logica, ma si sa che da noi vale più che altro il tentativo di profitto a tutti i costi.
La pellicola, comunque, di per sé è piacevole e spiritosa, mescola benissimo la comicità con un pizzico di avventura in salsa Men in Black e regala certi camei di alto livello: Sigourney Weaver, Blythe Danner e Jane Lynch in parti molto piccole, Jason Bateman e Kristen Wiig in ruoli secondari. Tutti sono adatti alle loro parti (W Sigourney!).
Insomma, il tutto mi è piaciuto, ha segnato una serata davvero piacevole e - nota personale - ha accompagnato un momento molto importante del mio recente presente.
Consigli: Spensierato e senza pretese, figlio di una comicità ben scritta (i due attori protagonisti Simon Pegg e Nick Frost sono anche gli sceneggiatori) è un ottimo prodotto per una serata in compagnia o pr un momento in cui si necessiti un passatempo che metta di buon umore. Lo rivedrei.
Parola chiave: Comic-Con.

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Ric

sabato 29 ottobre 2011

Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici

Commedia spensierata e scacciapensieri per un pomeriggio in tranquillità!

Film 317: "Come ammazzare il capo... e vivere felici" (2011) di Seth Gordon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: In effetti questa commedia raccimola-soldi americana non è male. Meno scontata del solito, più nera e cattiva, volgare al punto giusto (tanto ormai il limite si è già spinto molto oltre...). E così abbiamo i tre terribili capi (Kevin Spacey, Colin Farrell e Jennifer Aniston) Vs i rispettivi tre dipendenti (Jason Bateman, Jason Sudeikis e Charlie Day) che li voglio vedere morti: la guerra evidentemente impari richiede l'aiuto di un esperto 'assassino' che, nello specifico sarà Jamie Foxx.
Tra improbabili tentativi di omicidio, piani mal gestiti e appostamenti noiosi come la vita eterna, i tre poveri maltrattati finiranno per scoprire che la vita da natural born killers non gli si addice esattamente. Maldestri e infantili, soggiogati dalla paura e boicottati dal destino, finiranno comunque per trovare ognuno la soluzione ai suoi problemi. Certo non nella maniera che si aspettavano...
Ottima scelta del cast (la Aniston ninfomane è davvero spassosa): attori nella parte, comici che conoscono i tempi delle battute e non fanno solo da spalla a scene divertenti o momenti di delirio non sense. Il tutto è piacevole e riuscito.
Bisogna comunque tenere presente che i tre 'dipendenti' non sono molto famosi da noi, mentre in America sono comici piuttosto conosciuti. Ecco, allora, spiegati i $117,528,646 incassati in patria a fronte dei €2,185,299 incassati in Italia.
Film 317 - Come ammazzare il capo... e vivere felici
Film 1649 - Horrible Bosses
Film 872 - Come ammazzare il capo 2
Film 1654 - Horrible Bosses 2
Consigli: Divertente e godibile, per una serata spensierata è l'ideale.
Parola chiave: Gregory.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 25 settembre 2010

Film 141 - Juno

Per una serata pizza+film pre-partenza dell'amico che se ne va in America per settimane, non potevo rischiare in una pellicola scadente... Meglio, allora, andare sul sicuro!


Film 141: "Juno" (2007) di Jason Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: Inutile dire che questo sia uno dei film nella mia top 10 dei preferiti di sempre: Juno è diventato anche il nome del mio cane!
Bellissimo film, indipendente, atipico, anche selvaggio, se vogliamo, con quella giungla di dialoghi strani, quello slang non comune, a volte tenerissimo a volte fastidiosissimo. E' Juno MacGuff la protagonista, ragazzina 16enne che, alla prima esperienza, rimane incinta dell'amico-fidanzato (un po' tardone) Paulie Bleeker e decide di tenere il 'fagiolo' per farlo adottare ad una famiglia che non possa avere figli.
Così si parte, la ragazza intraprende una strada non facile, supportata da una famiglia che le vuole bene e da una famiglia che vorrà bene al suo bambino a cui si affeziona un po' troppo... Ma Juno è così, o tutto o niente.
Bello, bello, bello questo film! Mi piace, mette di buon umore, è una speranza ottimistica, positivo nonostante una certa voglia di celarlo dietro 'cose più fighe'. Tutte le avversità che Juno deve affrontare a causa di una gravidanza in età adolescenziale le supera sempre a testa alta, diretta, senza prendersi troppo la briga di indorare la pillola! E' questo il bello di un personaggio come lei. Non finge, non si atteggia, è solo sé stessa (in lei mi immagino molto della persona che ha scritto questo film, Diablo Cody, un'ex spogliarellista che ha saputo convincere Spielberg del suo talento grazie a questo film! Anche se poi si è un po' rovinata la reputazione con quel film orrendo che è "Il corpo di Jennifer"...).
In definitiva un bellissimo film, che avrebbe meritato di vincere più del solo Oscar alla sceneggiatura (3 nomination sono rimaste tali: miglior film, attrice protagonista - Ellen Page - e regia), davvero capace di conquistare lo spettatore con dialoghi geniali, buona musica, una bellissima fotografia e personaggi veramente ben scritti ed interpretati!
Consigli: E' un gioiellino! Ricorda un po' quel "Little Miss Sunshine" uscito l'anno prima con cui condivide, oltre all'etichetta di 'film indipendente', anche i toni e l'aria scanzonata. Oltre, ovviamente, al grande successo al botteghino nonostante il bassissimo budget!
Parola chiave: Tic Tac.



Ric

martedì 16 febbraio 2010

Film 77 - Tra le nuvole

Dato che al cinema, con i biglietti gratis, io e Ale eravamo riusciti a perdercelo in favore di quel capolavoro di oscenità che è "Baciami ancora", abbiamo dovuto scaricarlo per dare un'occhiata a uno dei film della stagione che parrebbe voler farla da padrone. Sarà vero?


Film 77: "Tra le nuvole" (2009) di Jason Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Perchè mi sa un po' di "Michael Clayton" in chiave scanzonata? Sarà che il protagonista è lo stesso (George Clooney in Canalis) e che il suo lavoro è sempre sgradevole: o risolve/copre/insabbia cosucce che non si devono sapere o è un mercenario del licenziamento. Insomma, tralasciando atmosfere e toni ci ho visto qualche somiglianza.
Comunque è cominciato il countdown per gli Oscar di marzo e anche io mi metto in riga, prontissimo a vedermi i film mancanti che quest'anno concorrono per la statuetta. Tra i favoriti, con 6 nomination, questo "Tra le nuvole" pareva il capolavoro del 2009 che non si poteva prescindere dal vedere.
In realtà credo che questa commedia un po' desolante sulla particolarissima visione della vita di un uomo che si sente a casa solo non essendoci mai, non vincerà una svalangata di Oscar come i rumors vorrebbero, ma si aggiudicherà, forse, qualcosa di contorno. Magari un bel premio alla sceneggiatura Jason Reitman se lo merita tutto. Ma regia e categorie attoriali dubito, men che meno il miglior film.
Però non si può proprio dire che non sia gradevole, tutto sommato. Forse che il finale sia quello - ma proprio quello - ad un certo punto te lo aspetti, perchè lui scongela finalmente i suoi sentimenti e non poteva essere tutto così facile. Magra consolazione quella della carta speciale per le 1000 miglia, che perde di valore paragonata al momento in cui arriva.
Tutto sommato è un lavoro onesto e ben fatto, anche se mi ero immaginato qualcosa di un attimo più serio. Certi momenti un po' da mestruata di Natalie (Anna Kendrick) non me li aspettavo, perchè dal trailer l'idea che mi ero fatto del suo personaggio era molto più rigida, competente e professionale.
In ogni caso ho trovato gradevole anche quella specie di ibrido trans-gelido che è Vera Farmiga, una che non tollero solitamente (ma l'avete vista 'recitare' in "The Departed"?!) che, però, qui non solo sembra umana nonostante gli occhi di ghiaccio, ma mi è pure piaciuta (scena di nudo: 10! Complimenti!). Riesce a rendere elegante qualsiasi vestito abbia in dosso. Non è da tutte, bisogna ammetterlo.
Clooney, invece, mi pare sempre uguale a sé stesso. Io, a parte per " L'uomo che fissa le capre", non noto la differenza con altri film di e con George che ho visto. Sicuramente è bravo in questa parte, ma non vorrei che fosse perchè ormai è specializzato NELLA parte...
Insomma, per tirare un po' le somme, questo film è caruccio. Non sarà il migliore dell'anno, ma sicuramente vale la pena di passare una serata in sua compagnia. Per poi sparlare della coppia più gossippata dopo i Brangelina: i Cloonalis!
Ps. Come per ogni commedia agrodolce che si rispetti, come per ogni film del moderno (e odierno) umorismo americano, è previsto un ruolo per Jason Bateman, uno che pare amico di tutti. Alcuni dei film più famosi in cui potete trovarlo: "L'isola delle coppie", "State of Play", "Hancock, "Non mi scaricare", "Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie", "Juno", "Ti odio, ti lascio, ti... ", "Palle al balzo - Dodgeball " e "La cosa più dolce". Niente male per uno che se citi il suo nome a chiunque per strada non verrebbe nemmeno identificato...
Consigli: L'aereo come una casa, l'aeroporto come luogo di riposo: la visione ideale per chi ha paura di volare!
Parola chiave: Natalie: "Questo è razzismo!" Ryan: "Sono come mia madre, mi affido agli stereotipi: si fa prima!"



Ric

mercoledì 16 dicembre 2009

Film 36 - State of play

Un film che mi sarebbe interessato vedere al cinema e mi ero perso. Grazie ad Ale me lo sono visto lunedì pomeriggio!

Film 36: "State of play" (2009) di Kevin Macdonald
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo film è un po' del genere 'niente è come sembra'. Chi è colpevole di cosa? Chi sa cosa? Chi sa che cosa ha fatto chi? Mah.
Ho trovato l'intreccio un po' troppo ingarbugliato per i miei gusti. Fino all'ultimo non capisci una mazza (o almeno io non capivo una mazza, che sono una frana a ricordare i nomi dei personaggi...) e poi non è che la spiegazione finale sia il top. Comunque ho apprezzato Rachel McAdams, sempre più inserita nel mondo di Hollywood, deve solo trovare il ruolo che la consacri a icona dato che bella e brava già lo è. Russel Crowe, invece, mi pare un po' osceno nella versione slavata con capello lungo alla figlio dei fiori e la pancetta da birra. Non riuscivo troppo a concentrarmi sull'espressività di quel volto rotondetto che sicuramente un tempo era affascinante. Peccato, prima o poi quasi tutti perdono smalto.
Chi ne guadagna sempre di più con l'età è Helen Mirren, una che è più figa da vecchia che da giovane. Gente come Joan Collins e Gina Lollobrigida dovrebbe imparare da chi sa portare con tale classe la propria età. E poi il fatto che reciti sempre in maniera impeccabile la rende ancora più affascinante! Qui il suo ruolo è un po' sacrificato, donna manager in carriera con una rivista da portare avanti nonostante i nuovi capi che pretendono di stritolare un giornale alle leggi del mercato che richiede vendite super per rimanere quantomeno a galla. Un po' scontato forse, ma almeno c'è lei a rendere tutto più interessante.
Nota estremamente positiva per Robin Wright Penn (ma ormai dicono senza Penn), bellissima e quasi irriconoscibile. Non ero sicuro fosse effettivamente lei all'inizio. Una 43enne stupenda, estremamente sottovalutata e forse un po' schiacciata dal peso del marito 2 volte premio Oscar Sean Penn. Le auguro di trovare una voce tutta sua, perchè il talento non le manca.
Ben Affleck al suo solito è insipido.
In definitiva direi che è un film carino (tra l'altro ripreso da una serie tv inglese della BBC), ma forse non ha centrato totalmente l'obiettivo. Manca suspance, atmosfera. Tranne, forse, per la scena del parcheggio: lì si sfocia quasi nell'horror. E ci piace!
Consigli: Adatto a una serata in cui non si ha voglia di spegnere totalmente il cervello.
Parola chiave: Sonia Baker



#HollywoodCiak
Bengi