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lunedì 20 ottobre 2014

Film 796 - Premonition

In un momento di riscoperta della carriera di Sandra Bullock, ho recuperato questo film...

Film 796: "Premonition" (2007) di Mennan Yapo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ma perché Amber Valletta fa sempre l'amante? Dopo l'inutile come back dell'anno scorso in "Revenge", scopro che anche qui la poveretta è costretta ad interpretare la rovina lenzuola matrimoniali altrui, per di più in una pellicola dalla totale mancanza di rilevanza.

Proprio come dice il titolo di questo film, anche io ho avuto una premonizione prima di guardarlo, ovvero che sarebbe stata una grande cagata. Neanche a dirlo, ho previsto giusto, anche se ho dovuto ridimensionare il mio pessimismo: è solo una cagata.
Sandra Bullock deve ringraziare la sua buona stella se è ancora un'attrice affermata e si è pure portata a casa un Oscar, perché se uno decidesse di approcciarsi alla sua filmografia partendo da questo titolo - o dal troppo tristemente simile "La casa sul lago del tempo" - non potrebbe far altro che pensare che l'attrice scelga solo copioni scritti da adolescenti depressi e privi di una coscienza cinematografica capaci di realizzare una sceneggiatura credibile quanto le labbra di Valeria Marini.
Al di là del fatto che si tratti di un prodotto fantasy misto drama, rimane il fatto che sia un po' nonsense, temporalmente intricato e, sicuramente, in almeno un passaggio, sbagliato (la bambina si taglia la faccia coi vetri della finestra, ma nel flashback iniziale, quando il fatto dovrebbe già essere accaduto, ha la faccia normale). Quindi non rimane che chiedersi il perché di tanto 'sbattimento' narrativo, quando il risultato sia così mediocre. Gli innumerevoli flashback che potrebbero per alcuni essere motivo di interesse in quanto trama "complessissima", in realtà ingarbugliano solamente la comprensione di una storia che pare non trovare alcuna spiegazione fino a quando, a 20 minuti dalla fine, il tutto viene banalmente liquidato tramite una trovata che affonda le radici in qualche banalità finto cristiana. No, non ci siamo. Questo modesto sforzo non basta a giustificare 96 minuti di pellicola tutti "Oh mio dio cosa sta succedendo?", "Non me lo riesco a spiegare", "Non posso accettarlo", e via discorrendo. Tra l'altro la trovata fedifraga di cui parlavo all'inizio è totalmente inutile, un pretesto incolore per dare del pepe ad una storia che, altrimenti, non va mai oltre un lento sbadiglio. Solo nel finale, quando il camion s'incarica di riportare in vita "Final Destination", ci si riprende un attimo dal torpore (ma di per sé la scena è imbarazzante epr com'è scritta). Sandra, abbandona per sempre queste scelte cinematografiche pro bonifico e orientati su qualcosa di meno scontato. Grazie da uno che - nonostante tutto - ti apprezza.
Box Office: $84,146,832
Consigli: Pellicola banale e priva di brio che tenta di giustificare la sua esistenza attraverso un espediente paranormale che in realtà è una scemata pseudo cristiana che di fatto spiega senza spiegare. Se vi basta come scusa per abbandonarvi sul divano in compagnia di una Sandra Bullock ancora senza Oscar, allora il gioco è fatto. Se, invece, preferite qualcosa di un attimo più elaborato, pensato o anche solo scritto meglio... Beh, lasciate perdere "Premonition".
Parola chiave: Settimana.

Trailer

Bengi

domenica 15 novembre 2009

Film 6 - Un amore all'improvviso

Ho dovuto finire quanto avevo iniziato ieri. Ho provato con un altro film (con protagonisti delle cavie... ma cosa cavolo mi era venuto in mente?!), ma non l'ho nemmeno finito... Così ho ripreso da dove avevo lasciato.


Film 6: "Un amore all'improvviso" (2009) di Robert Schwentke
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Vogliamo partire dal fatto che questo film avrebbe totalmente un altro titolo?! "The time traveler's wife" tradotto come "Un amore all'improvviso" mi pare la solita cagata italiana che non solo non aiuta a rappresentare il film, ma fa si che lo si cataloghi come commediola romantica di basso spessore. Ecco, a me questo manda in bestia. Tra l'altro se il libro da cui l'hanno tratto in italiano si intitola: "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", perchè mai cambiare con una tale banalità?
Comunque il film in realtà è un polpettone drammatico a mio avviso alquanto complesso. Preferivo Rachel McAdams quando si dedicava a fare la puttanella vendicativa di "Mean girls". Qui è tutta una romanticheria zuccherosa, lei che ama lui dal giorno che l'ha conosciuto, lui che un po' pedofilo ama lei da quando la incontra in un suo viaggio nel tempo. E l'idea non sarebbe neanche tanto malvagia. Peccato che poi non succede altro nel film. Lui viaggia, viaggia sempre, viaggia solo. E capisco che è l'elemento chiave, ma si poteva dare un po' di brio alla cosa... E invece è tutto molto confuso, la sceneggiatura è intricatissima, con salti temporali al limite dell'assurdo in una trama già assurda di per sé (vedi lui che, già morto, torna a far visita a moglie e figlia).
Non posso dire onestamente che il film mi sia piaciuto, l'ho trovato noioso in tantissimi passaggi, accompagnato da una musica di una lagna infinita. Ci sono drammi d'amore fatti bene, per carità, ma qui c'è - purtroppo - moltissimo de "La casa sul lago del tempo" (film a mio avviso orrendo) e pochissima passione dirompente. Mi aspettavo scintille da un amore che può superare le barriere temporali e, invece, è tutto sempre un sussurro, un delicato accenno, una stucchevole frase.
Tra l'altro è poco contestualizzato, lei fa l'artista, ma della sua carriera si segue solo un brevissimo passaggio. Lui viene spacciato ai conoscenti come bibliotecario, ma è ovvio che non possa praticare nessun lavoro. Quindi ...vince al lotto 5 milioni di dollari prendendo i numeri dal futuro! Ma come questi riescano a durare una vita (considerando il tenore familiare) mi rimane come dubbio...
Per non demonizzare totalmente il film, una nota positiva: Eric Bana. E ho detto tutto.
Consigli: Evitare accuratamente se non desiderosi di amore talmente sdoganato in qualsiasi melensa forma da risultare banalizzato.
Parola chiave: (sempre e solo) Viaggio nel tempo con Eric Bana nudo.



Ric