Visualizzazione post con etichetta convento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta convento. Mostra tutti i post

martedì 28 maggio 2024

Film 2279 - The First Omen

Intro: Non so se sarei corso al cinema a vederlo, onestamente, ma Niamh er interessata e dico sempre volentieri di sì ad un horror.

Film 2279: "The First Omen" (2024) di Arkasha Stevenson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: non avevo mai sentito parlare di twin films anche se, a posteriori, ovvio che il mondo (anglofono) abbia pensato a un modo per descrivere razionalmente questo fenomeno. In pratica, e molto brevemente, si tratta di due o più titoli che escono più o meno nello stesso periodo e presentano una trama simile. Questo è il caso di "The First Omen" e "Immaculate".
E' particolarmente sorprendente quanti aspetti della trama queste due pellicole abbiano in comune: la protagonista (novizia) che sta per prendere i voti, l'arrivo in un nuovo convento, eventi sinistri che che cominciano a verificarsi all'arrivo della ragazza, una gravidanza, il colpo di scena poco prima del finale (ovvero, cosa sta succedendo davvero), la location italiana.
Se le similarità sono molteplici, va detto che i due film non sono identici e, personalmente, ho preferito "Immaculate". Quest'ultimo, infatti, ha un'idea più chiara di che tipo di film vuole essere: c'è un chiaro senso artistico (la location, i costumi, l'atmosfera generale e, in generale, manca quel tono hollywoodiano che solitamente fa somigliare un prodotto a tutti gli altri) e la performance di Sydney Sweeney è più di impatto. Nell Tiger Free qui non fa un cattivo lavoro, semplicemente il personaggio è meno interessante di quello che interpreta Sweeney.
Tutto sommato "The First Omen" è un horror che funziona, presenta anche qualche spunto interessante (penso, ad esempio, alla novizia che, prima di prendere i voti, sperimenta la vita al di fuori del convento) e come prequel del famoso "The Omen" è certamente di successo, l'unica sua sfortuna è stata quella di uscire a poche settimane dal suo twin film "Immaculate".
Film 2279 - The First Omen
Film 2318 - The Omen
Film 775 - Omen - Il presagio
Cast: Nell Tiger Free, Tawfeek Barhom, Sônia Braga, Ralph Ineson, Charles Dance, Ishtar Currie-Wilson, Andrea Arcangeli, Bill Nighy.
Box Office: $53.6 milioni
Vale o non vale: I fan dell'horror in generale e della saga di "The Omen" in particolare dovrebbero apprezzare. Il film è molto simile ad "Immaculate" con Sydney Sweeney uscito poco tempo fa, per cui può essere anche interessante vedere entrambe le pellicole per confrontarle.
Premi: /
Parola chiave: Antichrist.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 21 maggio 2024

Film 2275 - Immaculate

Intro: E quando c'è un nuovo horror che fai, non lo vai a vedere?

Film 2275: "Immaculate" (2024) di Michael Mohan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: per una buona parte della storia il film riesce a mantenere l'atmosfera giusta, giocandosi classici momenti dell'horror - tra spaventi e palpitazioni - in combinazione a qualche elemento misterioso e quasi thriller nel presentare un'immacolata concezione 2.0.
Mi ha person un po' nel finale perché, tra fanatismo religioso ed esperimenti scientifici, era veramente difficile non sfociare nel camp. Sydney Sweeney, però, non molla mai la presa e regala una performance ispirata che trascina tutto il film.
Forse l'elemento che più conferisce ad "Immaculate" un tono di originalità è la mancanza del classico rimaneggiare hollywoodiano: la fotografia è bella ma non patinata, i costumi sfarzosi in forte conotrasto al convento decadente, vi è quasi una mancanza totale di quel glam cui anche gli horror ormai ci hanno abituato. L'atmosfera è quasi rustica, si parla moltissimo italiano e, tutto sommato, pare quasi ci sia un elemento (visivo) di realisticità.
Non perfetto, ma con qualche passaggio che lo contraddistingue da altri prodotti similari.
Cast: Sydney Sweeney, Álvaro Morte, Benedetta Porcaroli, Dora Romano, Giorgio Colangeli, Giuseppe Lo Piccolo, Simona Tabasco.
Box Office: $23.6 milioni
Vale o non vale: Per certi versi intrigante e risucito, si perde un po' nel finale cercando troppo evidentemente di rientrare in quel diktat narrativo dell'horror soprannaturale che ultimamente Hollywood produce. Non c'è niente di male, per carità, semplicemente stona un po' con la prima parte della storia che, invece, costruisce bene un mondo misterioso fatto di ombre e stranezze a cui inizialmente si fatica a dare senso. A un certo punto ci si arriva da soli a capire cosa stia succedendo, il che toglie un po' quall'allure di mistero fino a quel momento ben costruita. Brava Sydney Sweeney che dimostra, ancora una volta, di saper portare da sola tutto un film sulle proprie spalle. In un ruolo piccolino c'è anche Simona Tabasco, vista (e nominata a un Emmy) di recente in "The White Lotus".
Premi: /
Parola chiave: DNA.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 5 novembre 2019

Film 1673 - The Nun

Intro: Adoro "The Conjuring" e gli horror in generale: potevo farmi scappare questo titolo?!
Film 1673: "The Nun" (2018) di Corin Hardy
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: beh, beh, beh, da chi ha portato al cinema "The Conjuring" e "Annabelle" mi aspettavo davvero molto, molto di più. Questo "The Nun" non solo non aggiunge niente alla saga in sé, ma è proprio un prodotto mal riuscito. La trama è inesistente, il film non fa paura - gli unici momenti di spavento sono costruiti tramite apparizioni improvvise o balzi del suono - e il risultato finale è a dir poco deludente. Peccato, perché l'ambientazione e l'atmosfera ci sono tutte e le premesse parrebbero sufficienti a far sperare all'ennesimo buon prodotto di paura. La realtà è che questa volta il franchise ha toppato e non di poco (nonostante l'ottimo risultato al botteghino parrebbe suggerire il contrario. Non a caso ci sarà un sequel).
Ps. La protagonista Taissa Farmiga è la sorella minore di Vera Farmiga che, in "The Conjuring", interpreta Lorraine Warren.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 2216 - The Nun II
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Demián Bichir, Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Bonnie Aarons, Charlotte Hope, Ingrid Bisu, Patrick Wilson, Vera Farmiga, Lili Taylor.
Box Office: $365.6 milioni
Vale o non vale: Chi ha apprezzato quanto finora fatto fin qui dalla saga di "The Conjuring" & co. potrebbe apprezzare, nonostante l'evidente dislivello qualitativo tra i prodotti precedenti e questo titolo. A tutti gli altri consiglio di rivolgersi altrove.
Premi: /
Parola chiave: Valak.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 14 febbraio 2014

Film 669 - Philomena

Sempre più vicini agli Oscar, continuo la visione delle pellicole in nomination con molta curiosità e interesse.

Film 669: "Philomena" (2013) di Stephen Frears
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno (Luigi dormiva)
Pensieri: Judi Dench è assolutamente una delle migliori attrici in circolazione, in grado di passare dalla Regina Elisabetta I, alla M della maggior parte dei Bond fino a questo "Philomena" con grazia, verosimiglianza e soprattutto talento. Meriterebbe molto di più che quel misero Oscar per la sua rapidissima partecipazione a "Shakespeare in Love", ma è già qualcosa che le abbiano conferito questo premio, non sempre garantito agli outsiders come lei.
Anche per questa pellicola, naturale, la Dench ottiene una candidatura - la settima della sua carriera - e porta a casa numerosissime ottime critiche per la sua interpretazione della vera e ancora viva Philomena Lee e della triste storia che ha dovuto subire. La Lee, infatti, si è vista portare via suo figlio dalle suore del convento di Roscrea presso cui era ospitata insieme ad altre ragazze madri. Dopo un paio d'anni in cui il bambino è rimasto presso la struttura, è poi stato portato via da una famiglia americana. Si scoprirà, attraverso le indagini di Martin Sixsmith (interpretato da Steve Coogan, anche sceneggiatore), incaricato da Philomena di scrivere la sua storia, che le suore non solo impedivano alle madri di stare con i figli e poi li facevano adottare da altre famiglie, ma li vendevano a tutti gli effetti. E, nel momento in cui madre o figlio tornavano al convento per chiedere informazioni o notizie del parente, queste tenevano i due separati per nascondere, naturalmente, la verità dietro le adozioni.
La ferocia dimostrata dalle sorelle, teoricamente depositarie di una misericordia che si supporrebbe illuminante, credo sia l'aspetto più devastante da affrontare qui. La gentilezza, l'umiltà e la semplicità di Philomena sono qualcosa che riscatta il genere umano quando compie tali barbarie, ma, nell'ambiente che più di tutti dovrebbe essere consacrato al perdono e alla comprensione, rimane il fatto che si commettesse l'atrocità di separare la madre dal proprio bambino per questione di soldi. E ritengo sia una vergogna impossibile da cancellare. La protagonista di questa triste storia, ingenua ma profondamente buona, sarà la vera luce di Roscrea, in grado di dimostrare alle sorelle - in particolare a suor Hildegarde - cosa voglia dire perdonare. Dico dimostrare e non insegnare poiché trovo improbabile che le religiose abbiano realmente appreso qualcosa dalla gentilezza di Philomena.
Personali riflessioni a parte, rimane una pellicola che racconta fatti realmente - e recentemente, purtroppo - accaduti, lasciando tristezza e sconforto per l'azione di un gruppo di persone incapaci di concepire esistenze differenti dalla loro concezione di rettitudine se non attraverso punizione e mortificazione. Il percorso dell'anziana protagonista, fatto di paure, dubbi e ripensamenti, è ben narrato e la personalità dei due protagonisti, così agli antipodi, è resa benissimo sia attraverso la sceneggiatura che attraverso la capacità di Dench e Coogan. Anche se non posso dire che la pellicola in sé mi abbia tanto entusiasmato da ritenere meriti l'Oscar come Miglior film (le altre candidature sono per Miglior attrice protagonista, sceneggiatura e colonna sonora), la storia che racconta è stata in grado di farmi riflettere, riportando alla mente altri durissimi esempi cinematografici sull'argomento (un esempio su tutti: "Magdalene").
Box Office: $70,008,348
Consigli: E' una bellicola incentrata su temi fortissimi e difficilissimi da digerire. Man mano che la storia procede e le vicende raccontate si fanno sempre più amare non sarà facile rimanere saldi a una qualche sorta di fede, come invece sarà in grado di fare Philomena.
Ottime interpretazioni di Judi Dench, Steve Coogan, bellissima colonna sonora di Alexandre Desplat, autore ormai dall'inconfondibile elegantissmo stile.
Parola chiave: Anthony.

Trailer

Bengi

lunedì 26 settembre 2011

Film 304 - Sister act - una svitata in abito da suora

Un classico della riabilitazione da noia estiva!

Film 304: "Sister act - una svitata in abito da suora" (1992) di Emile Ardolino
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Piccolo capolavoro della commedia USA anni '90 (ricordiamo che questo film compie 20 anni l'anno prossimo!), è innegabilmente un evergreen - per non dire un passaggio obbligato - di quel genere cinematografico sopracitato di cui io personalmente vado pazzo.
Grandissima interpretazione della Goldberg che canta (a volte) gracchiando, ma piace e conquista incondizionatamento il pubblico con una performance che la legherà al personaggio di Deloris Van Cartier per sempre. A tenerle testa la fantastica Madre Superiora/Maggie Smith (fresca fresca dell'Emmy vinto il 18 Settembre), finta antagonista in origine glaciale e sprezzante, poi conquistata dal carisma della (grezza) cantante di Las Vegas.
Nel contorno un mare di suore-macchietta capeggiate dalla frizzante e rotonda Kathy Najimy che conquista il cuore di chiunque la guardi.
Inutile riassumere la trama, fin troppo nota a chiunque abbia accesso alla programmazione televisiva: il film passa almeno una volta l'anno su un qualunque canale della nostra tv. Rimane, di fatto, sempre un piacere rivedere questa divertente avventura tra una battuta e una (notissima) canzone. Perfino il Papa applaude.
Consigli: Perchè non coccolarsi ogni tanto con qualche classico carino e divertente?
Parola chiave: Omicidio.

Trailer

Ric