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lunedì 23 giugno 2025

Film 2365 - The Whole Truth

Intro: Another movie from the Netflix catalogue, another dinner at home in Lanzarote.

Film 2365
: "The Whole Truth" (2016), Courtney Hunt
Watched on: On the TV of the apartment
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: I love legal drams, so I had high hopes for this one. In the end, tho, "The Whole Truth" isn't as powerul as it promises it to be when watching the trailer.
The movie has a very slow pace and the performances are a bit underwelhming, mostly because the story isn't that exciting. And it's a pity, because the cast is great and this genre of movies I usually really enjoy.
Ps. The screenplay is written by Nicholas Kazan, the son of famous director and 2 times Oscar winner Elia Kazan.
Cast: Keanu Reeves, Renée Zellweger, Gugu Mbatha-Raw, Gabriel Basso, Jim Belushi.
Box Office: $1.7 million
Worth a watch?: It's not terrible, but there are other legal drama pictures there are way better and more interesting to watch, like, to name just a few, "12 Angry Men" or "Juror #2".
Awards: /
Key word: Watch.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 10 maggio 2025

Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy

Intro: Niamh and I have a list of film we want to watch. She doesn't necessarily remembers them all, but I do. This is one of the movies on the list that we didn't manage to watch at the movies whe it came out.

Film 2360
: "Bridget Jones: Mad About the Boy" (2025), Michael Morris
Watched on: The projector
Language: English
Watched with: Niamh, Debbi
Thoughts: I wasn't sure about a fourth movie, the "Bridget Jones"' franchise seemed to be done with the third chapter (that I particularly enjoyed after the so-so second one) and rehasing the whole gang made me a bit nervous.
Reality is, "Bridget Jones: Mad About the Boy" is a great movie, a great sequel (and fourth installment), and potentially a very well done goddbye to these characters. It's charming and endearing as a Bridget Jones' movie should be, but surprisingly deep and heartfelt at times (especially at the beginning), to the point that I shared some tears here and there. The passing of a loved one is handled in a very mature and meaningful way, never rushed and always respectful: I was really impressed.
Renée Zellweger is always a pleasure to watch, more so when she's playing Bridget. Hugh Grant - in his resurgent era - is charming and funny and although the story never says goodbye to his character's old habits, this new version of Daniel is very successfull in depicting a upgrated side of him. Additionally, Chiwetel Ejiofor and Leo Woodall are perfect new addition to the story.
Although this movie doesn't reinvent the wheel, it feels damn good to be back in the company of Bridget, cozy and charming, funny and wholehearted. "Bridget Jones: Mad About the Boy" is the sequel I didn't know I needed.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Cast: Renée Zellweger, Chiwetel Ejiofor, Leo Woodall, Jim Broadbent, Gemma Jones, James Callis, Shirley Henderson, Sally Phillips, Nico Parker, Celia Imrie, Isla Fisher, Emma Thompson, Colin Firth, Hugh Grant.
Box Office: $134.9 million
Worth a watch?: Absolutely worth it, especially if you're a fun of this franchise. Renée Zellweger is a damn good Bridget and basically the whole gang is back together: it feels right (and it is!).
Awards: /
Key word: Magic.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 15 marzo 2024

Film 2260 - Bridget Jones's Diary

Intro: In un momento di incertezza cinematografica, ho cominciato la visione di una serie di film che avevo già visto in passato, spinto dalla certezza di dedicare il mio tempo a dei titoli che sapevo mi avrebbero lasciato soddisfatto.

Film 2260: "Bridget Jones's Diary" (2001) di Sharon Maguire
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non ricordo come mi sia tornato in mente questo film - forse mi è capitato di sentire "All By Myself" da qualche parte - sta di fatto che, capitato al momento giusto, l'ho subito voluto rivedere.
Simpatico, spensierato e con una meravigliosa Renée Zellweger nei panni dell'ormai famossissima Bridget Jones, il film ha retto perfettamente il passare del tempo e, nonostante gli oltre vent'anni dall'uscita nei cinema, funziona ancora alla perfezione.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Cast: Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, Jim Broadbent, Gemma Jones, Celia Imrie, Shirley Henderson, Embeth Davidtz, James Callis, Sally Phillips.
Box Office: $282 milioni
Vale o non vale: Romantico quanto basta, spiritoso e supportato da tre perfetti protagonisti capitanati da una Zellweger in formissima, "Bridget Jones's Diary" è il primo (e più riuscito) capitolo di una trilogia che, nonostante un tonfo con l'episodio successivo, riesce ancora ad incantare. E ogni tanto rivederlo ci sta.
Premi: Candidato all'Oscar per Miglior attrice protagonista (Zellweger). 4 nomination ai BAFTA per Miglior attrice protagonista, attore non protagonista (Firth), sceneggiatura non originale e film britannico dell'anno. 2 candidature ai Golden Globe per Miglior film musical/commedia e Miglior attrice protagonista. 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media e 1 candidatura agli MTV Movie & TV Awards per il Miglior bacio (Zellweger e Firth).
Parola chiave: Amore.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 31 marzo 2020

Film 1855 - Judy

Intro: Ero elettrizzato all'idea di vedere finalmente questa pellicola, apparentemente il ritorno in grande stile di una delle attrici che seguo sempre con grande interesse, Renée Zellweger.
Film 1855: "Judy" (2019) di Rupert Goold
Visto: dalla tv di Eric
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non so dire esattamente cosa mi affascini di Renée Zellweger, ma tutte le volte che esce un suo film ho voglia di vederlo. La realtà è che molti dei prodotti in cui la si trova sono delle gigantesche boiate (vedi "New in Town", "Case 39", "Bridget Jones: The Edge of Reason"), però per anni ha riscontrato un enorme successo di pubblico e critica - ah, quell'Oscar per "Cold Mountain"... - e con questa pellicola è di fatto tornata in auge dopo un decennio decisamente appannato nel quale si è inserito anche un lungo periodo di assenza dalle scene.
E' con grande interesse, quindi, che mi sono avvicinato a questo "Judy", non solo perché della Garland so effettivamente poco, ma anche perché sembrava rappresentare una rinascita qualitativa della sua protagonista e, in effetti, devo dire che le aspettative non sono state disattese. Per carità, non siamo di fronte ad un prodotto perfetto, ma fortunatamente tutti gli elementi presentati si mescolano bene insieme, per un risultato finale che lascia soddisfatti.
Credo ci sia una certa fragilità della Zellweger che si sposa bene con il personaggio che qui interpreta, una necessità di piacere ed averne la conferma che mi pare di aver riscontrato in non poche sue interviste, senza contare che, come Judy, anche Renée ritrova la popolarità dopo un periodo di oblio.
Insomma, checché ne dicano le malelingue - che volevano la scelta dell'Academy di conferire a questo film il premio per la Migliore attrice una scelta troppo facile, quasi banale - trovo che questo sia un prodotto soddisfacente e a tratti interessante, per quanto siano evidenti certi limiti della sceneggiatura rispetto all'approfondimento dei personaggi secondari, troppo spesso bidimensionali. Riscattano tutta l'operazione la grande performance della Zellweger, l'intramontabile fascino dietro al personaggio della Garland e una pazzesca colonna sonora composta da grandi classici (per il film tutti interpretati dal vivo).
Ps. Curiosità: Renée Zellweger è solo la quarta attrice su 92 edizioni degli Oscar ad aver vinto il premio come Miglior attrice protagonista dopo aver già vinto quello come non protagonista. Prima di lei solo Meryl Streep, Jessica Lange e Cate Blanchett.
In generale, comunque, sono 7 le attrici che hanno vinto in entrambe le categorie: Ingrid Bergman, Maggie Smith, Helen Hayes, Streep, Lange, Blanchett e Zellweger.
Cast: Renée Zellweger, Finn Wittrock, Jessie Buckley, Rufus Sewell, Michael Gambon.
Box Office: $42.1 milioni
Vale o non vale: Per i fan delle due dive che questo film porta alla ribalta, sicuramente una ghiotta occasione. In generale non è un film per tutti, ci sono molti momenti musicali, si tratta di un biopic, si affrontano burrascosi momenti personali attraverso gli occhi di una bambina prima e un'adulta poi che dalla vita non ha avuto tutto quel glamour e quella felicità che la facciata pubblica voleva far pensare. Per me un film non perfetto, ma di valore (anche per quella strizzatina d'occhio al LGBTQI+ factor che non guasta mai).
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior trucco e vincitore di quello per la Migliore attrice protagonista. Renée Zellweger per questo ruolo ha vinto anche il Golden Globe e il BAFTA. Ai British Academy Film Awards il film era candidato anche per i costumi e il trucco.
Parola chiave: Show.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 14 gennaio 2020

Oscar 2020: nomination e vincitori

92nd Academy Awards

Best Motion Picture of the Year
Ford v Ferrari (Fox), Peter Chernin, Jenno Topping and James Mangold, Producers
The Irishman (Netflix), Martin Scorsese, Robert De Niro, Jane Rosenthal and Emma Tillinger Koskoff, Producers
Jojo Rabbit (Fox Searchlight), Carthew Neal and Taika Waititi, Producers
Joker (Warner Bros.), Todd Phillips, Bradley Cooper and Emma Tillinger Koskoff, Producers
Little Women (Sony), Amy Pascal, Producer
Marriage Story (Netflix), Noah Baumbach and David Heyman, Producers
1917 (Universal), Sam Mendes, Pippa Harris, Jayne-Ann Tenggren and Callum McDougall, Producers
Once Upon a Time in Hollywood (Sony), David Heyman, Shannon McIntosh and Quentin Tarantino, Producers
Parasite (Neon), Kwak Sin Ae and Bong Joon Ho, Producers

Best Performance by an Actor in a Leading Role
Antonio Banderas (Pain and Glory)
Leonardo DiCaprio (Once Upon a Time in Hollywood)
Adam Driver (Marriage Story)
Joaquin Phoenix (Joker)
Jonathan Pryce (The Two Popes)

Best Performance by an Actress in a Leading Role
Cynthia Erivo (Harriet)
Scarlett Johansson (Marriage Story)
Saoirse Ronan (Little Women)
Charlize Theron (Bombshell)
Renée Zellweger (Judy)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role
Brad Pitt (Once Upon a Time in Hollywood)
Al Pacino (The Irishman)
Joe Pesci (The Irishman)
Tom Hanks (A Beautiful Day in the Neighborhood)
Anthony Hopkins (The Two Popes)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role
Kathy Bates (Richard Jewell)
Laura Dern (Marriage Story)
Scarlett Johansson (Jojo Rabbit)
Florence Pugh (Little Women)
Margot Robbie (Bombshell)

Best Achievement in Directing
Bong Joon Ho (Parasite)
Sam Mendes (1917)
Todd Phillips (Joker)
Martin Scorsese (The Irishman)
Quentin Tarantino (Once Upon a Time in Hollywood)

Best Original Screenplay
1917 (Sam Mendes & Krysty Wilson-Cairns)
Knives Out (Rian Johnson)
Marriage Story (Noah Baumbach)
Once Upon a Time in Hollywood (Quentin Tarantino)
Parasite (Bong Joon Ho & Jin Won Han)

Best Adapted Screenplay
The Irishman (Steven Zaillian)
Jojo Rabbit (Taika Waititi)
Joker (Todd Phillips & Scott Silver)
Little Women (Greta Gerwig)
The Two Popes (Anthony McCarten)

Best Achievement in Cinematography
1917, Roger Deakins
The Irishman, Rodrigo Prieto
Joker, Lawrence Sher
The Lighthouse, Jarin Blaschke
Once Upon a Time in Hollywood, Robert Richardson

Best Achievement in Film Editing
Ford v Ferrari, Andrew Buckland & Michael McCusker
The Irishman, Thelma Schoonmaker
Jojo Rabbit, Tom Eagles
Joker, Jeff Groth
Parasite, Jinmo Yang

Best Achievement in Production Design
The Irishman, Production Design: Bob Shaw; Set Decoration: Regina Graves
Jojo Rabbit, Production Design: Ra Vincent; Set Decoration: Nora Sopková
1917, Production Design: Dennis Gassner; Set Decoration: Lee Sandales
Once Upon a Time in Hollywood, Production Design: Barbara Ling; Set Decoration: Nancy Haigh
Parasite, Production Design: Lee Ha Jun; Set Decoration: Cho Won Woo

Best Achievement in Costume Design
The Irishman, Sandy Powell and Christopher Peterson
Jojo Rabbit, Mayes C. Rubeo
Joker, Mark Bridges
Little Women, Jacqueline Durran
Once Upon a Time in Hollywood, Arianne Phillips

Best Achievement in Makeup and Hairstyling
Bombshell, Kazu Hiro, Anne Morgan and Vivian Baker
Joker, Nicki Ledermann and Kay Georgiou
Judy, Jeremy Woodhead
Maleficent: Mistress of Evil, Paul Gooch, Arjen Tuiten and David White
1917, Naomi Donne, Tristan Versluis and Rebecca Cole


Best Achievement in Music Written for Motion Pictures (Original Score)
Joker, Hildur Guðnadóttir
Little Women, Alexandre Desplat
Marriage Story, Randy Newman
1917, Thomas Newman
Star Wars: The Rise of Skywalker, John Williams

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures (Original Song)
"I Can't Let You Throw Yourself Away, " Toy Story 4, Music and Lyric by Randy Newman
"(I'm Gonna) Love Me Again," Rocketman, Music by Elton John; Lyric by Bernie Taupin
"I'm Standing With You," Breakthrough, Music and Lyric by Diane Warren
"Into The Unknown," Frozen II, Music and Lyric by Kristen Anderson-Lopez and Robert Lopez
"Stand Up," Harriet, Music and Lyric by Joshuah Brian Campbell and Cynthia Erivo

Best Achievement in Sound Mixing
Ad Astra, Gary Rydstrom, Tom Johnson and Mark Ulanobr
Ford v Ferrari, Paul Massey, David Giammarco and Steven A. Morrow
Joker, Tom Ozanich, Dean Zupancic and Tod Maitland
1917, Mark Taylor and Stuart Wilson
Once Upon a Time in Hollywood, Michael Minkler, Christian P. Minkler and Mark Ulano

Best Achievement in Sound Editing
Ford v Ferrari, Donald Sylvester
Joker, Alan Robert Murray
1917, Oliver Tarney and Rachael Tate
Once Upon a Time in Hollywood, Wylie Stateman
Star Wars: The Rise of Skywalker, Matthew Wood and David Acord

Best Achievement in Visual Effects
Avengers: Endgame, Dan DeLeeuw, Russell Earl, Matt Aitken and Dan Sudick
The Irishman, Pablo Helman, Leandro Estebecorena, Nelson Sepulveda-Fauser and Stephane Grabli
The Lion King, Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones and Elliot Newman
1917, Guillaume Rocheron, Greg Butler and Dominic Tuohy
Star Wars: The Rise of Skywalker, Roger Guyett, Neal Scanlan, Patrick Tubach and Dominic Tuohy

Best Documentary Feature
American Factory (Netflix), Steven Bognar, Julia Reichert and Jeff Reichert
The Cave (National Geographic), Feras Fayyad, Kirstine Barfod and Sigrid Dyekjaer
The Edge of Democracy (Netflix), Petra Costa, Joanna Natasegara, Shane Boris and Tiago Pavan
For Sama (PBS), Waad al-Kateab and Edward Watts
Honeyland (Neon), Ljubo Stefanov, Tamara Kotevska and Atanas Georgiev

Best Documentary Short Subject
In the Absence, Yi Seung-Jun and Gary Byung-Seok Kam
Learning to Skateboard in a Warzone (If You're a Girl), Carol Dysinger and Elena Andreicheva
Life Overtakes Me, John Haptas and Kristine Samuelson
St. Louis Superman, Smriti Mundhra and Sami Khan
Walk Run Cha-Cha, Laura Nix and Colette Sandstedt

Best Animated Feature Film
How to Train Your Dragon: The Hidden World (Dreamworks), Dean DeBlois, Bradford Lewis and Bonnie Arnold
I Lost My Body (Netflix), Jérémy Clapin and Marc du Pontavice
Klaus (Netflix), Sergio Pablos, Jinko Gotoh and Marisa Román
Missing Link (United Artists Releasing), Chris Butler, Arianne Sutner and Travis Knight
Toy Story 4 (Pixar), Josh Cooley, Mark Nielsen and Jonas Rivera

Best Animated Short Film
Dcera (Daughter), Daria Kashcheeva
Hair Love, Matthew A. Cherry and Karen Rupert Toliver
Kitbull, Rosana Sullivan and Kathryn Hendrickson
Memorabl, Bruno Collet and Jean-François Le Corree
Sister, Siqi Song

Best Live Action Short Film
Brotherhood
Nefta Football Club
The Neighbors' Window
Saria
A Sister

Best International Feature Film
Corpus Christi (Poland)
Honeyland (North Macedonia)
Les Misérables (France)
Pain and Glory (Spain)
Parasite (South Korea)

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Bengi

martedì 7 gennaio 2020

BAFTAs 2020: nomination e vincitori

73rd British Academy Film Awards

BEST PICTURE
“1917”
“The Irishman”
Joker
Once Upon a Time in Hollywood
Parasite

BEST DIRECTOR
Sam Mendes, “1917”
Martin Scorsese, “The Irishman”
Todd Phillips, “Joker”
Quentin Tarantino, “Once Upon a Time in Hollywood”
Bong Joon Ho, “Parasite”

BEST ACTOR
Leonardo DiCaprio, “Once Upon a Time in Hollywood”
Adam Driver, “Marriage Story
Taron Egerton, “Rocketman
Joaquin Phoenix, “Joker”
Jonathan Pryce, “The Two Popes”

BEST ACTRESS
Jessie Buckley, “Wild Rose”
Scarlett Johansson, “Marriage Story”
Saoirse Ronan, “Little Women
Charlize Theron, “Bombshell
Renée Zellweger, “Judy

BEST SUPPORTING ACTOR
Tom Hanks, “A Beautiful Day in the Neighborhood”
Anthony Hopkins, “The Two Popes”
Al Pacino, “The Irishman”
Joe Pesci, “The Irishman”
Brad Pitt, “Once Upon a Time in Hollywood”

BEST SUPPORTING ACTRESS
Laura Dern, “Marriage Story”
Florence Pugh, “Little Women”
Margot Robbie, “Bombshell”
Margott Robbie, “Once Upon a Time in Hollywood”
Scarlett Johansson, “Jojo Rabbit

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Susanna Fogle, Emily Halpen, Sarah Haskins, & Katie Silverman, “Booksmart
Rian Johnson, “Knives Out
Noah Baumbach, “Marriage Story”
Quentin Tarantino, “Once Upon a Time in Hollywood”
Bong Joon Ho & Han Jin Won, “Parasite”

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Steven Zaillian, “The Irishman”
Taika Waititi, “Jojo Rabbit”
Todd Phillips & Scott Silver, “Joker”
Greta Gerwig, “Little Women”
Anthony McCarten, “The Two Popes”

BEST CINEMATOGRAPHY
“1917”
“The Irishman”
“Joker”
Le Mans ’66
“The Lighthouse”

BEST COSTUME DESIGN
“The Irishman”
“Jojo Rabbit”
“Judy”
“Little Women”
“Once Upon a Time in Hollywood”

BEST FILM EDITING
“The Irishman”
“Le Mans ’66”
“Jojo Rabbit”
“Joker”
“Once Upon a Time in Hollywood”

BEST MAKE UP & HAIR
“1917”
“Bombshell”
“Joker”
“Judy”
“Rocketman”

BEST PRODUCTION DESIGN
“1917”
“The Irishman”
“Jojo Rabbit”
“Joker”
“Once Upon a Time in Hollywood”

BEST SCORE
“1917”
“Jojo Rabbit”
“Joker”
“Little Women”
“Star Wars: The Rise of Skywalker”

BEST SOUND
“1917”
“Joker”
“Le Mans ’66”
“Rocketman”
“Star Wars: The Rise of Skywalker”

BEST SPECIAL VISUAL EFFECTS
“1917”
Avengers: Endgame
“The Irishman”
The Lion King
“Star Wars: The Rise of Skywalker”

BEST CASTING
Shayna Markowitz, “Joker"
Douglas Aibel & Francine Maisler, “Marriage Story
Victoria Thomas, “Once Upon a Time in Hollywood”
Sarah Crowe, “The Personal History of David Copperfield”
Nina Gold, “The Two Popes”

BEST ANIMATED FILM
Frozen II
“Klaus”
“A Shaun the Sheep Movie: Farmaggedon”
“Toy Story 4”

BEST DOCUMENTARY
“American Factory”
“Apollo 11”
“Diego Maradona”
For Sama
“The Great Hack”

BEST FOREIGN LANGUAGE FILM
“The Farewell”
“For Sama”
Pain and Glory
“Parasite”
“Portrait of a Lady”

BEST BRITISH FILM
“1917”
“Bait”
“For Sama”
“Rocketman”
“Sorry We Missed You”
“The Two Popes”

BEST DEBUT BY A BRITISH WRITER, DIRECTOR OR PRODUCER
“Bait”
“For Sama”
“Maiden”
“Only You”
“Retablo”

BEST BRITISH ANIMATED SHORT
“Grandad Was a Romantic”
“In Her Boots”
“The Magic Boat”

BEST BRITISH LIVE-ACTION SHORT
“Azaar”
“Goldfish”
“Kamali”
“Learning to Skateboard in a War Zone (If You’re a Girl”)
“The Trap”

RISING STAR AWARD
Awkwafina
Jack Lowden
Kaitlyn Dever
Kelvin Harrison Jr.
Michael Ward

#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 maggio 2019

Film 1591 - Bridget Jones's Baby

Intro: Avevo voglia di farmi due risate e ricordavo che questa pellicola mi aveva particolarmente convinto a suo tempo. E poi sono sempre stato un fan di Renée Zellweger.
Film 1591: "Bridget Jones's Baby" (2016) di Sharon Maguire
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: continuo a trovarlo particolarmente riuscito e simpatico, specialmente per essere il terzo capitolo di un franchise cominciato 15 anni prima e il cui secondo capitolo era stato un totale disastro.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Cast: Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Jim Broadbent, Gemma Jones, Emma Thompson, Sally Phillips, Shirley Henderson, James Callis, Sarah Solemani, Celia Imrie, Ed Sheeran.
Box Office: $212 milioni
Vale o non vale: Simpatico, spensierato e in linea con lo spirito del primo capitolo, ma perfettamente inserito nel contesto moderno, "Bridget Jones's Baby" è una commedia che riesce nel suo intento di intrattenere lo spettatore raccontando alcune delle nuove, incredibili avventure dell'impacciata Bridget Jones. E chi l'ha sempre amata troverà qui un perfetto esempio di come si possa riportare in vita un franchise senza per forza snaturarlo o rovinarlo.
Premi: /
Parola chiave: Sesso.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 28 gennaio 2017

Quando la commedia non paga, ovvero come vincere un Oscar scegliendo solo ruoli drammatici {parte 2}

Seconda parte del mio piccolo esperimento di verifica di una teoria legata al mondo delle premiazioni cinematografiche mad in USA, ovvero: è vero, come sembra a me, che il genere drammatico agli Oscar tenda a risultare più spesso vincente rispetto a quello comico/musical?
Ecco perché ho preso in esame i casi dal 1991 al 2016 dividendoli in due post, per verificare la mia teoria confrontando i vincitori nelle categorie attoriali dei Golden Globes con quelli che sono stati poi i trionfatori per l'Academy.
In questo post vedremo se effettivamente la teoria sarà confermata o smentita e, soprattutto, se i miei pronostici per quest'anno troveranno fondamento nel discorso affrontato qui.

Golden Globes vs Oscars
o

Drama vs Comedy

2005
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Leonardo DiCaprio - The Aviator as Howard Hughes Jamie Foxx - Ray as Ray Charles Hilary Swank - Million Dollar Baby Annette Bening - Being Julia
Oscars
Best actor Best actress
Jamie Foxx – Ray Hilary Swank – Million Dollar Baby


2006
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Philip Seymour Hoffman - Capote as Truman Capote Joaquin Phoenix - Walk the Line Felicity Huffman - Transamerica Reese Witherspoon - Walk the Line
Oscars
Best actor Best actress
Philip Seymour Hoffman – Capote Reese Witherspoon - Walk the Line


2007
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Forest Whitaker - The Last King of Scotland Sacha Baron Cohen - Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan Helen Mirren - The Queen Meryl Streep - The Devil Wears Prada
Oscars
Best actor Best actress
Forest Whitaker – The Last King of Scotland Helen Mirren – The Queen


2008
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Daniel Day-Lewis - There Will Be Blood Johnny Depp - Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street Julie Christie - Away From Her Marion Cotillard - La Môme
Oscars
Best actor Best actress
Daniel Day-Lewis - There Will Be Blood Marion Cotillard - La Môme


2009
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Mickey Rourke - The Wrestler Colin Farrell - In Bruges Kate Winslet - Revolutionary Road Sally Hawkins - Happy-Go-Lucky
Oscars
Best actor Best actress
Sean Penn – Milk Kate Winslet – The Reader


2010
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Jeff Bridges – Crazy Heart Robert Downey, Jr. – Sherlock Holmes Sandra Bullock – The Blind Side Meryl Streep – Julie & Julia
Oscars
Best actor Best actress
Jeff Bridges – Crazy Heart Sandra Bullock – The Blind Side


2011
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Colin Firth – The King's Speech Paul Giamatti – Barney's Version Natalie Portman – Black Swan Annette Bening – The Kids Are All Right
Oscars
Best actor Best actress
Colin Firth – The King's Speech Natalie Portman – Black Swan


2012
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
George Clooney – The Descendants Jean Dujardin – The Artist Meryl Streep – The Iron Lady Michelle Williams – My Week with Marilyn
Oscars
Best actor Best actress
Jean Dujardin – The Artist Meryl Streep – The Iron Lady


2013
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Daniel Day-Lewis – Lincoln Hugh Jackman – Les Misérables Jessica Chastain – Zero Dark Thirty Jennifer Lawrence – Silver Linings Playbook
Oscars
Best actor Best actress
Daniel Day-Lewis – Lincoln Jennifer Lawrence – Silver Linings Playbook


2014
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street Cate Blanchett – Blue Jasmine Amy Adams – American Hustle
Oscars
Best actor Best actress
Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club Cate Blanchett – Blue Jasmine


2015
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Eddie Redmayne – The Theory of Everything Michael Keaton – Birdman Julianne Moore – Still Alice Amy Adams – Big Eyes
Oscars
Best actor Best actress
Eddie Redmayne – The Theory of Everything Julianne Moore – Still Alice


2016
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Leonardo DiCaprio – The Revenant Matt Damon – The Martian Brie Larson – Room Jennifer Lawrence – Joy
Oscars
Best actor Best actress
Leonardo DiCaprio – The Revenant Brie Larson – Room


2017
Golden Globes
Best Actor - Drama Best Actor - Musical or Comedy Best Actress - Drama Best Actress - Musical or Comedy
Casey Affleck – Manchester by the Sea Ryan Gosling – La La Land Isabelle Huppert – Elle Emma Stone – La La Land
Oscars
Le mie previsioni
Best actor Best actress
Casey Affleck – Manchester by the Sea Emma Stone – La La Land


I dati del secondo parziale ci dicono che, su 24 possibilità totali, la mia teoria che agli Oscar i ruoli drammatici battono i ruoli comici si è verificata ben 17 volte!
Rispetto al periodo 1991 - 2004, sono stati solamente 2 i casi in cui gli Oscar non hanno premiato nessuno degli attori che precedentemente avevano già vinto il Golden Globe per l'edizione dello stesso anno, premiando quindi in 5 occasioni gli stessi vincitori delle categorie comedy/musical.
Andando ad unire tutti i dati raccolti, si ottengono i seguenti totali.
Dal 1991 al 2016, la mia teoria che agli Oscar i ruoli drammatici hanno più probabilità di vincere rispetto a quelli comici si è verificata 33 volte su 52 possibilità totali. Ovvero circa il 65% delle volte.
Se si verificassero i miei pronostici per i prossimi Oscar di febbraio, la situazione rimarrebbe di fatto invariata. Staremo a vedere cosa succederà il 24 febbraio.
Per tirare le somme, alla fine anche se non con una percentuale schiacciante - come francamente mi immaginavo - nelle ultime 16 edizioni ha prevalso la mia teoria. Che un ruolo drammatico attragga naturalmente e più facilmente il voto di un giurato lo posso capire, anche se non sempre le interpretazioni migliori sono davvero quelle di stampo più serio. Un grandissimo errore in questo senso, a mio avviso, è stato privare Nicole Kidman dell'Oscar per "Moulin Rouge!", causando così una sorta di slittamento a catena in avanti nelle edizioni successive che hanno, sì, portato alla vittoria la Kidman, ma pur sempre a discapito di qualcun'altra (nello specifico la Zellweger, anche lei privata del riconoscimento per il ruolo giusto e in un secondo momento premiata per un'interpretazione di fatto minore). Questo è soltanto un esempio di come a volte basterebbe un minimo di buon senso. Come non votare mai per Reese Witherspoon, ma questa è un'altra storia...
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 31 ottobre 2016

Film 1231 - Bridget Jones's Baby

Assolutamente imperdibile!

Film 1231: "Bridget Jones's Baby" (2016) di Sharon Maguire
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Gli americani non hanno particolarmente gradito il nuovo ritorno di Bridget Jones, ma io sì. Eccome.
Spassoso come non mai, divertente, ironico, pungente e dolcemente goffo grazie alla sua protagonista, questo "Bridget Jones's Baby" riporta sulla giusta carreggiata un franchise che con il secondo titolo aveva certamente perso smalto e il contatto con l'originale.
Dopo anni di assenza Renée Zellweger fa un doppio come back e ritorna non solo al cinema, ma anche nei panni del personaggio che 14 anni fa le ha regalato la sua prima nomination all'Oscar, appropriandosi nuovamente del ruolo di protagonista che le compete: l'ho trovata in forma e perfettamente in contatto con una parte che, inutile dirlo, è assolutamente sua.
Archiviato velocemente il problema peso - che naturalmente la Zellweger avrà imposto come clausola per un ritorno 12 anni dopo "Che pasticcio, Bridget Jones!" -, Bridget è un'affermata donna single londinese che compie 43 anni e, diversamente dai suoi vecchi amici, non ha figli o famiglia al seguito, per cui si ritrova a festeggiare il suo compleanno con la scatenata collega di lavoro al concerto molto indie di Ed Sheeran dove, ubriaca, finirà a letto con uno sconosciuto americano. Non passerà molto tempo e, colpa di un battesimo, la donna finirà a letto anche con il suo ex Mark Darcy, per cui nel momento in cui, poco tempo dopo, scoprirà di essere incinta, non avrà la certezza di chi sia effettivamente il padre.
Questo il pretesto per un racconto carico di equivoci e gag particolarmente frizzanti che la trama riesce a mettere insieme sulla base delle precedenti, strambe vicissitudini della dolce, sfortunata Bidget. La sensazione di continuità è garantita dalla presenza di tutto il cast originale (a cui viene a mancare Hugh Grant, ma si aggiunge Patrick Dempsey) e dalla capacità della sceneggiatura di concentrarsi sui punti di forza della sua protagonista, evitando le sciocchezze della precedente produzione che, diversamente da qui, aveva puntato ampiamente su molte situazioni comiche fisiche (alla "Mr. Bean", per capirci), fallendo nel consegnare allo spettatore un sequel che fosse all'altezza del primo "Il diario di Bridget Jones".
Francamente avevo non poche riserve rispetto a questo "Bridget Jones 3", tutte messe a tacere dal risultato finale. Piacevole, divertente, spensierato e con, naturalmente, il lieto fine.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Cast: Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Jim Broadbent, Gemma Jones, Emma Thompson, Sally Phillips, James Callis, Shirley Henderson, Sarah Solemani, Celia Imrie, Ed Sheeran.
Box Office: $173.4 milioni
Consigli: Simpatico, spensierato terzo capitolo della serie dedicata al personaggio creato da Helen Fielding. Gli amanti dei precedenti due titoli non potranno non apprezzarlo, sia perché il ritorno di Bridget è sempre un piacere, sia perché si tratta di un ottimo terzo episodio di un franchise che, diversamente da quanto ci si sarebbe potuto aspettare, non ha esaurito i suoi assi nella manica. Primo fra tutti la ritrovata Renée Zellweger.
Parola chiave: Gravidanza.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 14 gennaio 2015

Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!

Visto il primo, toccava rivedere anche il secondo!

Film 857: "Che pasticcio, Bridget Jones!" (2004) di Beeban Kidron
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Anche se meno efficace del primo episodio sulla zitellona inglese, questo successivo "Che pasticcio, Bridget Jones!" è comunque sufficientemente godibile da poter essere rivisto più di una volta.
"Bridget Jones: The Edge of Reason" è un film meno compatto a livello di trama - sembra un susseguirsi di situazioni surreali alla "Mr. Bean" - e tuttavia grazie all'ottima performance di Renée Zellweger il tutto riesce comunque nell'impresa di tramandare cinematograficamente le avventure di Bridget nell'ottica del divertimento senza pretese.
Non c'è molto altro da dire su questo film, nel senso che a parte essere divertente ed incredibilmente surreale non è rilevante per altri motivi. Il cast è esattamente lo stesso del primo film, quindi ritroviamo Colin Firth e Hugh Grant nuovamente rivali in amore, gli amici pazzi e single, la famiglia imbarazzante quanto il guardaroba di Bridget con, in aggiunta, un viaggio in Tailandia che culmina in prigionia e una collega di Mark Darcy che da plausibile amante diventa lesbica pazza della nostra protagonista.
Tra detenute tailandesi cui insegnare il testo di "Like a Virgin" (Suor Cristina chi?), un imbarazzante numero sportivo sugli sci, trucco e parrucco home made in taxi e le solite stravaganze di insicura, la nostra eroina moderna riuscirà a portare a casa l'amore e perfino qualche scoop giornalistico. Tanto basta per farle tornare il sorriso.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Box Office: $262,520,724
Consigli: Commedia romantica seguito del fortunato successo "Il diario di Bridget Jones", questo secondo capito segue la stessa formula del precedente, con giusto qualche deviazione di trama per colorare questa nuova avventura. Chiaro, il primo film è migliore, più vero e meno commercialmente direzionato, eppure anche questo secondo ha i suoi buoni momenti, tutti dovuti alle capacità di una Renée Zellweger di nuovo nei panni più rotondi di Bridget (e di nuovo candidata ai Golden Globes per il ruolo). Non è certo un capolavoro, ma si lascia sguardare in maniera più che spensierata.
Parola chiave: Cocaina.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 7 gennaio 2015

Film 850 - Il diario di Bridget Jones

Ogni tanto bisogna rivedere certe pellicole cult della cinematografia di massa.

Film 850: "Il diario di Bridget Jones" (2001) di Sharon Maguire
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Commedia romantica sempre carina e divertente, con una Renée Zellweger al top della forma al servizio di una trama (tratta dal libro di Helen Fielding) dissacrante sull'universo dei single londinesi non proprio tirati a lucido. Ovvero come far amare al pubblico la tenera ma incasinata Bridget Jones, zitella dalla parlantina sciolta, sigaretta cronica e guardaroba imbarazzante. La grande domanda di partenza: può la nostra eroina moderna, distillato del nuovo millennio di una maldestra donna alla Austen (non a caso anche qui abbiamo un Darcy), trovare l'amore vero?
La risposta è certamente sì, anche se per ottenerla ci vorrà un bel po' di tempo, oltre che una numerosa lista di umiliazioni, bevute ed imbarazzanti scelte di vestiario.
Bridget, in fondo, è tutta qui, un concentrato di adorabile bambinona che non vede l'ora di sposarsi e vivere una vita felice e ricolma d'amore, magari con più di un cliché da favola che faccia da cornice. Il vero problema è che a) come tutti incontra anche dei grandissimi stronzi sul proprio cammino e b) è talmente pasticciona da risultare spesso imbarazzante. Idealmente, quindi, tutti proviamo simpatia per lei, anche se francamente non so in quanti sarebbero disposti a prendersela a mano...
In ogni caso, se il film funziona, è solo grazie a Bridget e alla sua capace interprete, per un periodo vera e propria star del grande schermo, tanto stimata da ricevere perfino la sua prima nomination all'Oscar per questo atipico ruolo. Renée Zellweger è stata davvero azzeccata per questo ruolo, lo testimoniano i consensi e gli incassi, oltre al fatto che questo "Bridget Jones's Diary" ha avuto pure un seguito (divertente, ma qualitativamente inferiore a questo).
In generale, quindi, si può affermare che a più di 10 anni di distanza dall'uscita nelle sale, questa pellicola fa ancora bene il suo dovere, capace di intrattenere con semplicità (sempre di amore e sentimenti si tratta), ma con efficacia. Sarà che probabilmente abbiamo avuto tutti un periodo (o più di uno...) della vita 'alla Bridget Jones' o che le sue disavventure amorose sono piuttosto spassose o ancora che i suoi soliloqui da diario sono tanto brutali quanto veritieri, di fatto non si può non provare almeno simpatia per l'incasinatissima e un po' pazza Bridget.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Box Office: $281,929,795
Consigli: Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, qui in un triangolo amoroso moderno che profuma molto di Jane Austen, sono i 3 ottimi protagonisti di questa divertente e irriverente storia molto british in cui le confessioni segrete di una single fumatrice incallita e spesso alticcia sono lo scenario ideale per rappresentare le disavventure amorose e della protagonista e di una buona parte di altre persone nel mondo. Difficile, quindi, non entrare in empatia con lei, parteggiando per un successo relazione e lavorativo che ne riscatti la vita non esattamente da favola. I chili di troppo, invece, non sono nemmeno così evidenti da destare terrore.
Insomma, è sempre bello rivedere Bridget Jones e questo film è certamente un evergreen delle commedie romantiche meno favoletta e più vita vera.
Parola chiave: Diario.

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#HollywoodCiak
Bengi